Caso di successo Microsoft Infrastruttura Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna Nuovi orizzonti di ricerca con il calcolo ad alte prestazioni Informazioni generali Settore Education Il Cliente Il Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna è sede di alcuni importanti laboratori di enti di ricerca italiani, come la Sezione di Bologna dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, e collabora attivamente con il Centro Nazionale per la Ricerca e lo Sviluppo delle Tecnologie Informatiche e la sezione locale dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. È inoltre sede di uno dei centri di calcolo Linux più potenti al mondo per l’analisi dei dati provenienti dal CERN di Ginevra. Le Esigenze Disporre di una piattaforma hardware e software in grado di effettuare calcoli complessi ad alta velocità Evitare la riscrittura del codice esistente Ottenere un sistema portatile per effettuare acquisizioni ad alta risoluzione ed elaborazioni di immagini tridimensionali La Soluzione Predisposizione di un cluster di prova su Microsoft Windows HPC Server 2008 nel centro di ricerca Microsoft Porting e ottimizzazione del codice sviluppato da X-Ray Imaging Group con Microsoft Visual Studio 2008 Realizzazione nel laboratorio del Dipartimento di Fisica di un cluster a 4 nodi e 8 core Configurazione dell’architettura di calcolo parallelo I Benefici Accelerazione dei tempi di calcolo di un fattore anche fino a 75 con il nuovo cluster Riduzione da 20 giorni a 6 ore con il nuovo cluster dei calcoli necessari per la tomografia della statua Kongo Rikishi Possibilità di eseguire analisi tomografiche complete in tempo reale Apertura di nuove possibilità applicative nel campo dei beni culturali e della medicina “Il sistema operativo Microsoft per il calcolo parallelo ci permette di sviluppare algoritmi per applicazioni che non avremmo mai potuto considerare utilizzando strumenti tradizionali di elaborazione dei dati, con l’ulteriore vantaggio derivato da un riutilizzo efficiente del codice già scritto in ambiente Windows”. — Prog. Giuseppe Levi, gruppo di ricerca X-Ray Imaging Group, Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna Un centro di eccellenza italiano nell’ambito dell’analisi tomografica supera i vincoli legati alla potenza di calcolo e realizza un sistema unico al mondo per lo studio dei Beni Culturali. La piattaforma di calcolo parallelo necessaria per l’elaborazione in tempo reale di immagini radiografiche per la tomografia tridimensionale è stata sviluppata con Microsoft Windows HPC Server, mentre Microsoft Visual Studio 2008 ha consentito il porting del codice evitandone la riscrittura. Le Esigenze Il sistema Windows HPC Server al servizio di una tecnologia innovativa sviluppata dai ricercatori italiani All’interno del Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna, il gruppo di ricerca X-Ray Imaging Group sviluppa tecniche di tomografia computerizzata per i beni culturali, per la medicina e per l’industria. La ricerca nell’ambito dell’analisi tomografica è consolidata da molti anni, ma recentemente il gruppo guidato dal Professor Franco Casali ha sviluppato strumenti e metodi innovativi per l’analisi tomografica ad alta risoluzione su opere d’arte di grandi dimensioni. I dispositivi e i software per l’acquisizione, l’elaborazione dei dati e la generazione di immagini tridimensionali sviluppati da questo gruppo di ricercatori costituiscono un’eccellenza unica al mondo, il cui campo di applicazione si estende dalla tutela delle opere d’arte alla medicina. Le nuove tecniche di analisi hanno determinato un forte impatto sui sistemi di elaborazione dei dati e una recente tomografia, effettuata in collaborazione con il Centro di Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” (Torino), sulla statua giapponese alta più di 2 metri Kongo Rikishi del tredicesimo secolo ha generato 24.000 radiografie e 120 Gigabyte di dati, impegnando i ricercatori per due mesi. Il software di elaborazione utilizzato dall’XRay Imaging Group e sviluppato in collaborazione con Lawrence Livermore National Laboratory è scritto in C++ e installato su un computer con processore Intel Dual Core e sistema operativo Microsoft Windows XP Professional. Questo sistema ha impiegato 20 giorni per 2 effettuare i calcoli necessari alla restituzione visiva dell’analisi tomografica. “La risoluzione delle radiografie effettuate con i nuovi strumenti è tripla rispetto agli standard medicali e l’algoritmo di elaborazione dei dati è molto complesso”, spiegano i ricercatori del X-Ray Imaging Group. “I tempi di computazione dei dati sui computer del nostro laboratorio risultavano inaccettabili per l’analisi delle opere di grandi dimensioni e abbiamo quindi valutato quali sistemi informatici avrebbero potuto offrirci la potenza di calcolo necessaria per un sistema che ha fra i suoi punti forza la portabilità e la possibilità di effettuare analisi rapide di grandi oggetti. Le tecnologie di calcolo parallelo costituivano la soluzione adatta al nostro obiettivo di ridurre ad alcune ore il processo di ricostruzione delle immagini tomografiche”. La Soluzione Dai primi test nel centro di ricerca Microsoft a una rapida implementazione dell’architettura ad alte prestazioni nei laboratori del Dipartimento di Fisica La disponibilità di cluster in ambiente Linux presso i centri di ricerca universitari avrebbe potuto offrire una soluzione alle necessità di calcolo per l’analisi tomografica, ma sarebbe risultata necessaria una riscrittura parziale del codice già sviluppato su piattaforma Microsoft Windows. Sarebbero inoltre emersi problemi di compatibilità con gli strumenti commerciali di acquisizione delle immagini aventi il supporto nativo su Windows e difficoltà nella costruzione di un sistema compatto e facilmente trasportabile nelle località dove sono collocati gli oggetti da sottoporre ad analisi. Microsoft ha messo a disposizione il proprio centro di ricerca di Redmond per effettuare test su tecnologia Windows HPC Server 2008 delle applicazioni sviluppate dall’ X-Ray Imaging Group di Bologna. I dati provenienti da una scansione tomografica sono stati trasferiti su un cluster configurato da Microsoft per le esigenze dei ricercatori e il codice software è stato ricompilato in brevissimo tempo con Microsoft Visual Studio 2008. Dopo la definizione degli script di automazione del processo di restituzione grafica sono cominciati test con oggetti di complessità crescente e i risultati hanno superato ogni aspettativa. La base tecnologica per la nuova architettura di calcolo ad alte prestazioni era così definita e pronta per poter essere impiegata nei laboratori del Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna. “Dopo i risultati positivi ottenuti a Redmond abbiamo configurato un cluster locale con la massima facilità nella nostra sede e in poche ore abbiamo definito l’immagine per i nodi, inviandola a tutte le macchine e predisponendo così la nuova architettura di calcolo parallelo”, afferma il Professor Giuseppe Levi. “Ritengo che una simile operazione su sistemi Linux avrebbe presentato un maggior livello di complessità, mentre la piattaforma Microsoft ha anche consentito di effettuare un debug con Visual Studio 2008 che ha eliminato alcuni difetti del codice originale, rendendolo più solido e contribuendo all’aumento di prestazioni”. 3 Il laboratorio dell’X-Ray Imaging Group è stato rapidamente dotato di un cluster a 4 nodi e 8 core, gestito da Microsoft HPC Server 2008 SP1 e dotato degli strumenti di gestione Job Management Utility e Node Management Utility. Entro breve verrà aumentata la capacità di banda della rete d’interconnessione dei nodi con tecnologia infiniband per ottenere un sistema a elevate prestazioni, basso costo e ridotto impegno di gestione sistemistica. “La semplicità di utilizzo degli strumenti Microsoft per la configurazione del calcolo parallelo è impressionante e il software di distribuzione dei job si è rivelato estremamente intuitivo”, afferma Rosa Brancaccio, ricercatrice del Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna. “Il porting del codice è stato immediato e abbiamo anche ottenuto la possibilità di controllare in tempo reale l’esito di ogni singolo task”. “Il rapporto instauratosi con l’Università ha portato Microsoft alla decisione di espandere il servizio di test e consulenza a Independent Software Vendors (ISVs) e clienti selezionati. Clusters di diverse dimensioni sono ora utilizzati con successo da vari istituti per provare tecnologie non ancora rilasciate sul mercato (come HPC Server 2008 R2) o portare i propri codici su piattaforma Windows”, afferma Giovanni Marchetti, architetto di infrastrutture informatiche che ha collaborato al progetto per conto di Microsoft a Redmond. I Benefici I cluster in parallelo offrono un’enorme accelerazione della capacità computazionale con un sistema compatto e flessibile I test effettuati nel centro ricerche di Microsoft su un’architettura a 64 bit con 20 core distribuiti su 5 nodi hanno permesso di ottenere una riduzione dei tempi di calcolo di un fattore 28. La nuova piattaforma realizzata su tecnologia Microsoft Windows HPC Server 2008 nei laboratori del Dipartimento di Fisica utilizza un maggior numero di processori per ottenere un sistema ad altissime prestazioni, fino ad un accelerazione di un fattore 75, con la semplicità di configurazione e la flessibilità della piattaforma Microsoft Windows. “L’ottimizzazione del nostro codice realizzata con Microsoft Visual Studio 2008 e la nuova logica di calcolo parallelo hanno determinato un’accelerazione sovralineare nei tempi di elaborazione dei dati”, sottolinea il Professor Levi. “Il passaggio dai nostri precedenti sistemi con dual core a 20 core utilizzati nei test ha ridotto i tempi di un fattore molto superiore a quanto ci aspettavamo e nel nuovo sistema di analisi tomografica questo significa ridurre a sole 6 ore il tempi di elaborazione delle immagini per un grande oggetto come la statua del Kongo Rikishi”. Questa drastica riduzione dei tempi di produzione dei risultati è considerata dai ricercatori fondamentale, insieme alla portabilità del sistema, per effettuare successive acquisizioni in caso di contrattempi o necessità particolari. La riduzione da 20 giorni a 17 ore dei calcoli 4 necessari per la tomografia del Kongo Rikishi dimostra la velocità del nuovo sistema e consente un’ulteriore evoluzione degli algoritmi di ricostruzione tridimensionale, aprendo così nuovi orizzonti di ricerca. Il calcolo ad alte prestazioni rende possibile la ricerca su nuovi scenari applicativi nel campo dei beni culturali e nella medicina L’X-Ray Imaging Group di Bologna è attualmente l’unico gruppo di ricerca al mondo in grado di effettuare analisi tomografiche su oggetti di grandi dimensioni. L’architettura di calcolo parallelo realizzata con Microsoft Windows HPC Server 2008 permette oggi di evolvere ulteriormente gli algoritmi per ridurre il “rumore” e ottenere rendering tridimensionali in tempo reale ad altissima risoluzione direttamente sul luogo di acquisizione delle immagini radiografiche. Le tecniche tomografiche sviluppate dal Dipartimento di Fisica trovano poi un’ulteriore applicazione nel campo della medicina. “Questa rapida evoluzione del nostro sistema ottenuta con il calcolo parallelo ci permetterà entro breve di effettuare analisi con algoritmi molto complessi, come ad esempio sistemi di riduzione del rumore dovuto alla diffusione nel caso delle statue in marmo che richiedono alte energie, mentre nelle applicazioni medicali consentirà di effettuare TAC ad altissima risoluzione passando dall’attuale mezzo millimetro a un ventesimo di millimetro”, afferma Rosa Brancaccio. “La possibilità di effettuare elaborazioni in tempo reale risolverà i problemi legati ai piccoli movimenti del paziente e permetterà di sottoporre a TAC numerosi pazienti tutti i giorni, mentre l’altissima risoluzione delle immagini offrirà diagnosi molto più accurate rispetto alle attuali”. La piattaforma di analisi tomografica sviluppata con Microsoft Windows HPC Server 2008 ha quindi aperto scenari fino a ieri impensabili a causa delle limitazioni computazionali. L’analisi in tempo reale di grandi oggetti e le nuove applicazioni medicali costituiscono i primi risultati ottenuti con la grande potenza di calcolo oggi disponibile e con la possibilità di integrare in un framework tecnologico standard gli applicativi di acquisizione, ricostruzione e visualizzazione, anche introducendo algoritmi di intelligenza artificiale per automatizzare l’intero processo. 5 “Il sistema operativo Microsoft per il calcolo parallelo ci permette di sviluppare algoritmi per applicazioni che non avremmo mai potuto considerare utilizzando strumenti tradizionali di elaborazione dei dati, con l’ulteriore vantaggio derivato da un riutilizzo efficiente del codice già scritto in ambiente Windows”, conclude il Professor Giuseppe Levi. “Alla luce dell’esperienza compiuta con questa piattaforma per il calcolo ad alte prestazioni ritengo che in breve tempo Windows HPC Server 2008 costituirà la piattaforma ideale per numerose tipologie di applicazioni”. Prodotti e tecnologie Microsoft Windows HPC Server 2008 SP1 Microsoft Visual Studio® 2008. ® Per ulteriori informazioni Per ulteriori informazioni sui prodotti o servizi Microsoft, rivolgetevi al Servizio Clienti (02.70.398.398) o visitate il sito Web: www.microsoft.com/italy/business/ Per approfondimenti sulle testimonianze dei clienti: www.microsoft.com/italy/casi/ Per ulteriori informazioni sul Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna: www.df.unibo.it Per ulteriori informazioni sul Gruppo di ricerca X-Ray Imaging Group: www.xraytomography.com © 2009 Microsoft. Tutti i diritti riservati. Questa pubblicazione è puramente informativa. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Microsoft - Centro Direzionale S. Felice - Pal. A Via Rivoltana, 13 - 20090 Segrate (MI) Visitateci su Internet www.microsoft.com/italy/ Pubblicato novembre 2009 CHEDUHPC1109 6