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UCV Caracas – Facultad de Humanidades y Educación – Escuela de Comunicación Social
07.28 - La forma passiva
Ogni frase attiva in cui è presente un complemento oggetto può essere trasformata in passiva.
Possono avere la forma passiva solo i verbi transitivi che hanno un oggetto espresso, perché il
passivo si forma trasformando l’oggetto in soggetto. I verbi intransitivi, che per definizione non
hanno l’oggetto, non possono avere la forma passiva; anche i verbi transitivi che non hanno
l’oggetto espresso non possono avere il passivo.
Forma attiva
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Il bimbo (soggetto) accarezza (verbo) il gatto (oggetto);
Forma passiva
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Dal bimbo (agente) è accarezzato il gatto (soggetto); messa in ordine, la frase passiva
diventa: il gatto è accarezzato dal bimbo.
Trasformare una frase attiva in passiva
Consideriamo l’esempio: Andreina (soggetto) mangia la pasta (complemento oggetto); al passivo
diventa: La pasta è mangiata da Andreina.
Il complemento oggetto
Il complemento oggetto della frase attiva diventa il soggetto della frase passiva; la pasta,
complemento oggetto della frase attiva, diventa il soggetto della frase passiva.
Il verbo
Il verbo della frase attiva deve essere trasformato in participio passato preceduto dal verbo essere
posto allo stesso tempo del verbo della frase attiva. Nell’esempio, il verbo della frase attiva è:
mangia, ossia indicativo presente; quindi al passivo dobbiamo inserire il verbo essere all’indicativo
presente, che va accordato con il nuovo soggetto; nell’esempio il nuovo soggetto è la pasta, nome
femminile singolare, quindi il verbo essere va alla terza persona singolare del presente indicativo,
cioè è, seguito dal participio passato del verbo mangiare; il participio passato del verbo mangiare è:
mangiato (maschile singolare); mangiati (maschile plurale); mangiata (femminile singolare);
mangiate (femminile plurale). Dato che il nuovo soggetto, la pasta, è un nome femminile singolare,
il participio passato di mangiare da inserire è: mangiata. In conclusione il verbo mangia della
nostra frase attiva dell’esempio, al passivo diventa è mangiata.
Il soggetto
Il soggetto della frase attiva diventa complemento d’agente nella frase passiva, cioè il nome che
indica il soggetto si fa precedere dalla preposizione “da”; il complemento d’agente si chiama
complemento di causa efficiente se è rappresentato da una cosa. Occorre fare attenzione al fatto
che a volte invece di utilizzare la preposizione semplice “da”, bisogna utilizzare la preposizione
articolata, formata dalla preposizione semplice “da” in unione con gli articoli il, lo, la, i, gli, le.
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Quindi, quando diciamo che nella frase passiva il complemento d’agente va preceduto dalla
preposizione da, s’intende che può essere anche dal, dallo, dalla, dai, dagli, dalle. Dipende dal
genere e dal numero del soggetto della frase attiva. Se nella frase attiva abbiamo, ad esempio:
 Carlo soggetto, il complemento d’agente è: da Carlo; Carlo mangia la pasta; la pasta è
mangiata da Carlo;
 Il bambino, soggetto, il complemento d’agente è: dal bambino; Il bambino mangia la pasta;
la pasta è mangiata dal bambino;
 I bambini, soggetto, il complemento d’agente è: dai bambini; I bambini mangiano la pasta; la
pasta è mangiata dai bambini;
 La bambina, soggetto, il complemento d’agente è: dalla bambina; La bambina mangia la
pasta; la pasta è mangiata dalla bambina;
 Le bambine il complemento d’agente è: dalle bambine; Le bambine mangiano la pasta; la
pasta è mangiata dalle bambine;
 Lo studente, soggetto, il complemento d’agente è: dallo studente; Lo studente mangia la
pasta; la pasta è mangiata dallo studente;
 Gli studenti, soggetto, il complemento d’agente è: dagli studenti; Gli studenti mangiana la
pasta; la pasta è mangiata dagli studenti.
Esempi con i vari tempi
Forma attiva
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Maria mangia la mela (indicativo, tempo presente)
Maria ha mangiato la mela (indicativo, tempo passato prossimo)
Maria mangiava la mela (indicativo, tempo imperfetto)
Maria aveva mangiato la mela (indicativo, tempo trapassato prossimo)
Maria mangiò la mela (indicativo, tempo passato remoto)
Maria ebbe mangiato la mela (indicativo, tempo trapassato remoto)
Maria mangerà la mela (indicativo, tempo futuro semplice)
Maria avrà mangiato la mela (indicativo, tempo futuro anteriore)
Maria mangerebbe la mela (condizionale, tempo presente)
Maria avrebbe mangiato la mela (condizionale, tempo passato)
Forma passiva
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La mela è mangiata da Maria (indicativo, tempo presente)
La mela è stata mangiata da Maria (indicativo, tempo passato prossimo)
La mela era mangiata da Maria (indicativo, tempo imperfetto)
La mela era stata mangiata da Maria (indicativo, tempo trapassato prossimo)
La mela fu mangiata da Maria (indicativo, tempo passato remoto)
La mela fu stata mangiata da Maria (indicativo, tempo trapassato remoto)
La mela sarà mangiata da Maria (indicativo, tempo futuro semplice)
La mela sarà stata mangiata da Maria (indicativo, tempo futuro anteriore)
La mela sarebbe mangiata da Maria (condizionale, tempo presente)
La mela sarebbe stata mangiata da Maria (condizionale, tempo passato)
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Altri modi di fare il passivo
Il passivo si può fare in altri modi: col verbe venire, col verbo andare e con la particella si in
funzione passivante.
Col verbo venire
Invece del verbo essere, per fare il passivo possiamo utilizzare il verbo venire, ma solo nei tempi
semplici. Esempio: Il bimbo accarezza (accarezzava) il gatto; nella forma passiva diventa: il gatto
viene (veniva) accarezzato dal bimbo.
Col verbo andare
Anche il verbo andare può essere utilizzato per fare il passivo, ma solo per esprimere un senso di
necessità (Esempio: Questa lezione d’italiano va studiata meglio dall’alunno Carlo; va studiata =
deve essere studiata), oppure con i verbi come perdere, smarrire, bruciare (Esempio: Andarono
perduti documenti importantissimi; andarono perduti =furono perduti).
Con il si passivante
Per rendere passiva la terza persona singolare e plurale di tutti i tempi semplici dei verbi transitivi,
basta premettere alle voci attive la particella pronominale si. In questo caso il si ha funzione
passivante, cioè rende passivo un verbo. Esempio: Maria mangia la mela (attivo); Maria si mangia
la mela (passivo).
Il passivo dei verbi servili
Il passivo dei verbi servili si ottiene premettendo il si passivante o facendoli seguire dall’infinito
passivo del verbo che accompagnano. Esempio: “Maria deve mangiare la mela” diventa “Maria si
deve mangiare la mela” o “La mela deve essere mangiata da Maria”.
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