Due amici Credits Regia Soggetto e sceneggiatura Direttore della fotografia Scenografia Costumi Aiuto regista Musica originale composta, orchestrata e diretta da Montaggio Fonici Direttore di produzione Produttore esecutivo Spiro Scimone Francesco Sframeli Spiro Scimone Blasco Giurato Eleonora Ponzoni Carolina Olcese Manolita Cipparrone Andrea Morricone Massimo Quaglia Marco Tidu Vito Martinetti Andrea Nuzzolo Francesco Tornatore durata: 86 minuti Promozione Studio Lucherini Pignatelli Via A. Secchi,8 – 00197 Roma Tel.:06/8084282-06/8074532 Fax: 06/80691712 e mail: [email protected] Distribuzione Internazionale Adriana Chiesa Enterprises S.r.l. Via Barnaba Oriani 24a 00197 Roma-Italia Tel.+39 06 8086052 – 068070400 Fax + 39 06 80687855 Due amici Cast Nunzio Pino Padrone di casa Angela (prostituta) Andrea (barista) Operaio Pensionato Negoziante elettrodomestici Garzone Pensionato Malato Infermiera Mamma bimbo treno Operaio Operaio Pescivendolo Operaio Portiere Maria Bimbo treno Francesco Sframeli Spiro Scimone Felice Andreasi Sara Bertelà Valerio Binasco Francesco Chiara Tano Cimarosa Roberto Citran Germano Comina Nicola Di Pinto Gianfelice Imparato Stefania Mancini Simona Nasi Luigi Paganelli Santo Pinizzotto Armando Pugliese Franco Ravera Nicola Rignanese Teresa Saponangelo Daniele Minnelli Due amici Note di regia Decidere di voler realizzare un film tratto dal nostro spettacolo teatrale, dal titolo “Nunzio”, non è stato semplice. Prima di prendere questa decisione ci siamo chiesti molte volte “perché farne un film?”. Non certo per fare la trasposizione cinematografica dello spettacolo teatrale, da noi interpretato con la regia di Carlo Cecchi, una delle più importanti personalità del teatro contemporaneo. Perché allora farne un film? A volte, rischiare è necessario. E noi artisticamente vorremo sempre fare solo ciò che è necessario. Ecco il motivo per il quale abbiamo deciso di voler trasformare una nostra opera teatrale in un film cinematografico…per la necessità. La necessità di scoprire ciò che accomuna e ciò che differenzia il teatro con il cinema. Questo è stato per noi l’interesse più grande. Il primo momento di confronto è avvenuto nella delicata fase di scrittura. Durante questa fase, il testo teatrale “Nunzio”, da noi è stato tanto amato quanto odiato. Questo conflitto, ci ha permesso di scrivere una sceneggiatura diversa dal testo teatrale, ma coerente con l’essenza di tale opera. A tal proposito importanti sono stati gli incontri, i consigli e la grande esperienza di Giuseppe Tornatore. Con la sceneggiatura quasi definitiva e l’entusiasmo del nostro produttore Francesco Tornatore, è iniziata la preparazione del film. Dopo aver conosciuto il direttore della fotografia, Blasco Giurato, con il quale è nata subito una grande intesa e una straordinaria sintonia, ci siamo incontrati con gli attori e le attrici. Scegliere gli attori e le attrici non è stato difficile, la scelta non l’abbiamo fatta attraverso dei book fotografici. Gli attori del film li conoscevamo e li apprezzavamo artisticamente. Con molti di loro abbiamo anche lavorato in teatro. Per noi, non c’è differenza tra attori di cinema e attori di teatro. Per noi esistono gli attori e basta! Gli attori che si relazionano tra di loro, gli attori che ascoltano, gli attori che non fanno finta di recitare… Durante gli incontri con loro, prima di parlare insieme dei personaggi, ricordavamo a tutti una frase di L. Jouvet che diceva: “immedesimarsi in un personaggio e mostrarlo così come potremmo incontrarlo è semplice, riprodurre delle azioni in modo da ricreare in scena momenti di finta verità è possibile: tutto ciò è “umano, troppo umano”; bisogna andare oltre…” Spiro Scimone e Francesco Sframeli Due amici Sinossi Pino e Nunzio, due siciliani, vivono nella periferia di una grande città. Nunzio lavora in una fabbrica di vernici e gli passa la vita a spingere, con i suoi amici operai, un’automobile scassata che non parte mai. Pino, invece, parte in continuazione: ogni volta che a casa arriva un cartoccio di pesci si mette in “viaggio”. I due abitano insieme, comunicano pochissimo con il mondo esterno, poco tra di loro, ed esclusivamente in dialetto messinese. E’ un rapporto che consiste nel ripetersi di dialoghi paradossali, con la logica stringente di Nunzio che manda in tilt le banalità quotidiane, e le risposte secche di Pino che fanno infrangere qualunque voglia di comunicare. Questo singolare equilibrio sarà sovvertito da due avvenimenti: il licenziamento di Nunzio e il suo contemporaneo incontro con Maria, giovane lavascale di cui si innamora all’istante. Anche Pino si era andato avvicinando al suo compagno. Le cose pareva che si mettessero meglio. Ma tutto precipita, si sa. E non solo si vanificano le illusioni d’amore di Nunzio; Pino scopre che rinunciare ai “viaggi” per dedicarsi a Nunzio potrebbe, addirittura, metterne a rischio la vita. Perché il tramite dei “viaggi” di Pino, un pescivendolo, viene ucciso da mani ignote? Perché Nunzio è minacciato? Di ritorno da un’avventura con una prostituta, i due si parlano apertamente e Pino confessa il suo mestiere. Il futuro è incerto e una sola serenità potrà sostenerli: l’amicizia. Due amici Le biografie Spiro Scimone (attore/autore) Nato a Messina nel 1964. Premio IDI autori nuovi 1994, Medaglia d’Oro IDI per la drammaturgia nel 1995 e premio UBU nuovo autore 1997 ha scritto ed interpretato: “Nunzio” regia di Carlo Cecchi; “Bar” regia di Valerio Binasco; “La festa” regia di Gianfelice Imparato. Ha inoltre interpretato: “Emigranti” e “Aspettando Godot” regia di M. Navone; “Amleto”, “Sogno di una notte di …” e “Misura per misura” regia di Carlo Cecchi. Per il cinema: “L’uomo delle stelle” di Giuseppe Tornatore Francesco Sframeli (attore e regista) Nato a Messina nel 1964. Premio UBU nuovo attore 1997, ha interpretato: “Emigranti” e “Aspettando Godot” regia di M. Navone; “Nunzio” regia di Carlo Cecchi; “Bar” regia di Valerio Binasco; “La festa” regia di Gianfelice Imparato; “Amleto”, “Sogno di una notte di …” e “Misura per misura” regia di Carlo Cecchi. Per il cinema: “L’uomo delle stelle” di Giuseppe Tornatore; “Oltremare” di N. Correale; “Cuore scatenato” di G. Sodaro. Felice Andreasi (padrone di casa) Televisione: “L’appartamento” di G. Bongioanni; “Maria in lotta con gli angeli” di G. Albertazzi; “”Il caso Fenaroli” di G. Tescari; “Senza famiglia” di F. Costa; “Il mastino” di F. Laudadio; “Trenta righe per un delitto” di L. Gasparini; “Cronaca nera” di G. Calderone; “Il bello delle donne” 2000 di M. Ponzi, G. Soldati, L. Parisi; “Il circolo” di G. Lazotti. Cinema: Tra i tanti film in cui ha lavorato ricordiamo: “Come perdere una moglie e…” 1978, “Nessuno è perfetto” 1981, “Bingo Bongo” 1982, “Il petomane” 1983 tutti di F. Campanile; “Tre tigri graffiano ancora” 1978 e “Saxofone” 1978 di Pozzetto; “Mani di fata” 1983 di Steno; “Strana la vita” 1987 di Giuseppe Bertolucci; “Quel treno di Vienna” 1987 di Duccio Tessari; “La storia di ragazzi e di ragazze” 1989 di Pupi Avati; “Tracce di vita amorosa” 1990 di Peter Del Monte; “Il caso martello” 1991 di Guido Chiesa; “Lettere da Parigi” 1992 di F. Giordani; “Bonus malus” 1992 di V. Zagarrio; “Un’anima divisa in due” 1992 e “Pane e tulipani” 1999 di S. Soldini; “Coccodrilli” 1993 di Sanchez; “Quando le montagne finiscono” 1994 di Carnacina; “Papà dice messa” 1995 di Pozzetto; “Muzungo” 1998 di M. Martelli; “La regina degli scacchi” 1999 di C. Florio; “Il partigiano Johnny” 1999 di G. Chiesa; “Ogni lasciato è perso” 2000 di Piero Chiambretti; “La collezione invisibile” 2000 di G. Isernia; “Fortezza Bastioni” di A. Rossi e M. Mellara. Sara Bertelà (Angela) Teatro Tra le moltissime interpretazioni ricordiamo: “La buona moglie”, “Pane altrui”, “Come vi piace” “Roberto Zucco”, “La famiglia dell’antiquario”, “L’anima buona del Sezuan” tutti per la regia di M. Sciaccaluga; “La tragedia spagnola”, “Lungo pranzo di Natale”, “La scuola delle mogli”, “Il principe travestito”, “Le tre sorelle”, tutti per la regia di C. Pezzoli; “Re Cervo”, “Family voices” e “Natalia” per la regia di V. Rinasco; “Hotel dei due mondi” regia di A. Shammah. Televisione “Colletti bianchi” di B. Cortini; “Benvenuto Cellini” di G. Battiato; “Michelangelo” di J. London; “Come in cielo così in terra” di Cincinnati-Exacoustos; “La vita che verrà” di P. Pozzessere; “Trenta righe per un delitto” di U. F. Giordani; “Scomparsi” C. Bonivento; “Sei forte maestro” di F. Giordani-A. Manni; “Una donna per amico 3” registi vari; “Un posto al sole” registi vari. Cinema “Piccole stelle” di N. Di Francescantonio. Valerio Binasco (Andrea il barista) Teatro Frequenta la Scuola di Recitazione di Genova ed inizia la sua carriera dal 1987. “La putta onorata”, “La buona moglie” di Goldoni; “Arden di Faversham”, “Re Cervo”, “La bisbetica domata” regia di Marco Sciaccaluga; “Gelopea” regia di Marco Jorio; ”Antigone” e “L’ispettore generale” regia di Franco Branciaroli; “I due gemelli veneziani” regia di G. De Bosio; “Nunzio”, “Finale di partita”, “Amleto”, “La serra”, “Sogno di una notte di mezz’estate” regia di Carlo Cecchi; “Bar” regia di Valerio Binasco. Cinema “La vita altrui” 1999 di Michele Sordillo; “Qui non è il Paradiso” 2000 di Gianluca Tavarelli Roberto Citran (negoziante elettrodomestici) Teatro Nel ’79 inizia con il “Teatrocontinuo” e il “Tam” teatro musica di Padova. Nell’’83 fonda il duo comico “Punto e virgola” insieme a Vasco Mirandola, vincendo la prima edizione della Zanzara d’Oro 1985 a Bologna (concorso nazionale per comici) e partecipa a numerosissime trasmissioni televisive. Nell’87 fonda il gruppo musicale “Rock e i suoi fratelli”. Nel ’92 “Ultimi Freaks” monologo di R. Citran con la regia di F. Sartor; “Risate selvagge” di C. Durang con G. Cederna e D. Von Thury,; Nel 93/94 “Il mistero dei bastardi assassini” regia di G. Ferro. Nel 94/95 “A volte ritornano” con i gemelli Ruggeri, regia di M. Martelli. Nel 1997 in occasione del carnevale di Venezia mette in scena lo spettacolo “Ciao nudo” (tratto dai racconti pubblicati sulla rivista “Il semplice” ed. Felrinelli di cui Roberto Citran è anche autore) con la regia di Sandro Bressanello. Nel 2002 mette in scena i “Dialoghi” di Ruzzante, co-regia con S. Bressanello per il 500nario della nascita. Televisione “Uno di noi” di Fabrizio Costa; “Il priore di barbina di Andrea e Antonio Frazzi; “Un giorno fortunato” di Massimo Martelli; “Torniamo a casa” di Valerio Jalongo; tre serie di “Baldini e Simoni; “Distretto di polizia 2” di Antonello Grimaldi; “Il Papa buono” di Ricky Tognazzi; “Distretto di polizia 3” di Monica Vullo. Cinema “Parole e baci” di Simona e Rossella Izzo; “Notte italiana”, “Il prete bello”, “Il toro” e “A cavallo della tigre” di Carlo Mazzacurati; “Piccoli equivoci” di Ricky Tognazzi; “Corso di primavera” di Giacomo Campiotti; “Io Peter Pan” di Enzo De Caro; “I divertimenti della vita privata” di Cristina Comencini; “Condominio” di Felice Farina; “Chiedi la luna” di Giuseppe Piccioni; “Ambrogio” di Wilma Labate; “Quattro figli unici” di Fulvio Wetzl; “Agosto” e “Marciando nel buio” di Massimo Spano; “Caramelle” di Cinzia Th Torrini; “Italiani” di Maurizio Ponzi; “Cervellini fritti” di Maurizio Zaccaro; “La tregua” di Francesco Rosi; “La classe non è acqua” di Cecilia Calvi; “La terza luna” di M. Bellinelli; “Il talento di Mr. Ripley” di Anthony Minghella; “Nora” di Pat Murphy; “Tobia al caffè” di Gianfranco Mingozzi; “Captain Correlli’s Mandolini” di John Madden Premi: candidato al David di Donatello per “Piccoli equivoci” e per “Il toro” e ai Nastri d’Argento per “Il prete bello” . Vince il Premio Persona nell’ambito della manifestazione “Per Luchino Visconti”. Nell’89 come Attore Rivelatore dell’Anno e, il Premio Cinema e Coppa Volpi per “Il toro” come migliore attore non protagonista al Festival di Venezia ’94. Gianfelice Imparato (malato) Teatro "Assunta Spina" regia M. Galdieri; "Gatta Cenerentola " regia di R. De Simone; "L' opera” regia di A. Pugliese; "Cafe' Chantant" regia di M. Parodi; "La donna e' mobile" regia di E. De Filippo compagnia "La fortuna di pulcinella" regia di E. De Filippo; "Ivanov" regia di C. Cecchi; "Il borghese gentiluomo" regia di C. Cecchi; "La tempesta" regia di C. Cecchi; "Il coraggio del..." regia di C. Cecchi; "Atti unici" regia di C. Cecchi; "Scarfalietto" regia di A. Pugliese; "Ogni anno..." regia di A. Pugliese; "Claus peymann..." regia di C. Cecchi; "Arsenico e vecchi..." regia di M. Monicelli; "Il borghese gentiluomo" regia di A. Pugliese; "Casa di frontiera" di G.F. Imparato regia di G. Proietti; "2005: “Ultimo atto" di G.F. Imparato regia di M. Mattolini; "Amleto" regia di C. Cecchi "Una tragedia tutta..." di G.F. Imparato regia di G.F. Imparato; “I dieci comandamenti” regia di Mario Martone Cinema e Televisione “Enrico IV” regia di Marco Bellocchio; “Bianca” regia di Nanni Moretti; “Una storia italiana” (film per la TV) regia di Stefano Reali; “A che punto e' la notte” (film per la TV) regia di Nanni Loy; “Il romanzo di un giovane povero” regia di Ettore Scola; “Facciamo paradiso” regia di Mario Monicelli; “Vuoti a perdere” regia di M. Costa; “I panni sporchi si lavano in…” regia di Mario Monicelli; “L’ora di religione” regia di Marco Bellocchio; “Commesse 2” regia di J.M. Sanchez; “Casa di frontiera” regia di M. Costa; Armando Pugliese (pescivendolo) Scrittore e regista teatrale ha realizzato tra gli altri: con la Cooperativa Teatro Libero “Nina principessa di Borgogna”, “Il barone rampante”, “Masaniello, “I vermi” e “L’opera d’e muort’e famme”, “Risorgimento” per il Festival di Spoleto; con la Compagnia di Luca De Filippo dirige: “’O Scarfalietto”, “Ogni anno punto e a capo”, “Questi fantasmi” e “Tartufo”; di Viviani ha messo in scena “Il circo equestre Sgueglia”, “Festa di Montevergine” e “Guappo di cartone” con la Cooperativa Gli Ipocriti; nel 1990 ha scritto e diretto “La Medea di Porta Medina” e nel 1996 “Gilda Mignonette”; per il Teatro Stabile di Catania ha curato la regia di “I viceré” e “Ubu Re”; nel 1997 dirige la Compagnia delle Indie Occidentali con la quale rimette in scena lo storico spettacolo “Masaniello” e ultimamente realizza lo spettacolo “La pelle” di Curzio Malaparte. Cinema e Televisione: “Angelo di seconda classe” e “Francesca e Nunziata” per la TV e “Ferdinando e Carolina” per il cinema tutti per la regia di Lina Wertmuller; “Mano lesta” di Pasquale Festa Campanile; “La Trastola” di Vittorio Caprioli; “I vesuviani” di A. De Lillo; “Due amici” di F. Sframeli e S. Scimone; “Volesse il cielo” di Vincenzo Salemme. Franco Ravera (operaio) Teatro Protagonista dal 1987 al 1993 di spettacoli filodrammatici come: “Non tutti i ladri vengono per nuocere” di Dario Fo; “Sganarello, il cornuto immaginario” di Molière; “Il Re muore” di Ionesco. Con la Compagnia La Soffitta di Ovada negli spettacoli: “Appuntamento in nero” di Israel Horowitz; “Il bicchiere della staffa” di Harold Pinter. Cinema e Televisione “Lupo mannaro” (TV) di A. Ribaldi; “Il partigiano Johnny” di Mario Chiesa; “Piovono mucche” di L. Vendruscolo. Nicola Rignanese (portiere) Teatro “Risveglio di primavera”, “Lloraba como un nino” e “Il paese possibile” regia di G. Ferraiola; “Aspettando godot” regia di F. Khan; “Tamburi nella notte” regia di Santagata e Morgante; “L’Orazio” regia di M. Conti; “Il calapranzi” G. Solari; “La calandria” regia di G. Marini; “Misty” regia di D. Manfredini; “Regina madre”, “Zero trasparente” e “Caligula” regia di C. Martin; “Splendid’s” regia di K.M. Gruber; “Il mio Giudice” e “Il genio buono e il genio cattivo” regia di W. Malosti; “Galileiana” e “Le idi di marzo” regia di P. Bea; “Teatro no” regia di A. Punzo Televisione “Su la testa” con Paolo Rossi; “Casa Ricordi” di Mauro Bolognini; “L’astice” (cortometraggio) di Marina Spada Cinema “Vesna va veloce” di Carlo Mazzacurati; “Uomo d’acqua dolce” di Antonio Albanese; “Santo Stefano” A. Pasquini; “Pugni chiusi” Gianluca Sodaro Teresa Saponangelo (Maria) Teatro 1988 - "Dentro la cronaca dentro la storia” e 1989 “Da lu cuntu de li cunti” regia di P. Amato; 1995 - "Ce penza mamma’” regia di G. Rizzo; 1995 – “L’isola che non c’e’” regia di S. Marcucci; 1997 - "Miles gloriosus" di Plauto, regia di V. Zingaro; 1998 – “Lo Scarfaliett” regia di A. Avallone; 1999 – “Le metamorfosi di Savinio” regia di M. Cava; 2000 – “Il tartufo” regia di T. Servillo; 2000 – “I dieci comandamenti” regia di M. Martone Televisione 1998 - "Medico di famiglia" di A. Di Francisca Cortometraggi 1995 – “Sesso sereno” di G. Greco; 1996 – “Gioco di squadra” di C. Del Punta Cinema 1994 - "Il verificatore" di S. Incerti; 1995 - "Compagna di viaggio" di P. Del Monte; 1995 - "Ferie d'agosto" di Paolo Virzi'; 1995 - "Isotta" di M. Fiume; 1995 - "Pianese Nunzio, 14 anni a maggio" di A. Capuano; 1996 - "Le acrobate" di S. Soldini; 1996 - "Le mani forti" di F. Bernini; 1996 - "I vesuviani" (film in 5 ep.) di S. Incerti; 1997 - "Polvere di Napoli" (prot. di un episodio) di A. Captano; 1997 - "Dolce far niente" di N. Caranfil; 1998 - "In principio erano le mutande" di Anna Negri; 1999 – “Tutto l’amore che c’è” di S. Rubini; 1999 – “Baal” di Marcello Cava; 2001 – “Fratelli di sangue” di Nicola De Rinaldo; 2002 – “L’amore e’ cieco” di Fabrizio Laurenti.