Il venticinquesimo: Memoria e Rilancio

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PARROCCHIA SAN TARCISIO
Via Sebastiano La Franca, 77
90127 Palermo
Palemo, 06 novembre 2005
Ai fedeli della Parrocchia San Tarcisio, salute e pace nel Signore.
Oggetto:Celebrazione del venticinquesimo anno dell’erezione della Parrocchia.
Il venticinquesimo: Memoria e Rilancio.
Memoria
nel mese di settembre dell’anno 1978 il Signore, sotto il ministero episcopale dell’amato
Arcivescovo Card. Salvatore Pappalardo, ha voluto questa nuova parrocchia.
Ero giovane e con poca esperienza di vita, ma pieno di entusiasmo e così alla chiamata del
Vescovo dissi sì, incamminandomi sui passi della Provvidenza.
Sperimentavo giorno per giorno come il Signore mi dava discernimento. Confidavo in tante
persone dal cuore generoso che il Signore mi metteva accanto. Per loro ho sempre pregato e ricordo
con stima ed affetto sia amministratori civili che tanti parrocchiani ed amici.
Mi si permetta il ricordo del Sig. Alberto Di Stefano che mi offrì il suo locale terreno,
luogo, da dove comincia l’opera di Dio.
Quanti bei ricordi, la mostra fotografica ci farà rivivere!
Ancora un caro ricordo, associato ad una preghiera per i tanti fratelli, amici e collaboratori della
prima ora! Quanto entusiasmo...come si fa a non ricordare i primi fedeli che cominciarono a tassarsi
mensilmente per contribuire all’acquisto dell’area ove è sorta questa Chiesa? E le donne che si
organizzavano per la questua di casa in casa per lo stesso fine?
Ottenuta l’area ci siamo anche sbracciati per costruire la Sua Casa con le nostre mani e qui il
Signore si fa presente con ottime maestranze che dedicavano gratuitamente il loro tempo libero, per
destinarlo alla costruzione della Chiesa. Con piacere ricordo il Sig. Fortunato Mannino, il Sig.
Girolamo Groppuso, di felice memoria e tanti, tanti altri… occorrerebbe scrivere un libro!
Posso dire che solo il Signore ci ha dato questo luogo di culto, molto modesto dal punto di
vista architettonico (non voglio aprire il capitolo sul P.R.G. di allora…) ma è stato ed è tutt’oggi
ricco di partecipazione corale.
Così, completata presto la prima Chiesa nell’anno 1980 si allargano gli orizzonti pastorali e
si dà forma alla vita della Parrocchia. Nascono presto realtà ecclesiali: gruppi giovanili,
Rinnovamento dello Spirito, Cammino neocatecumenale, Azione cattolica, e quant’altro in una
parrocchia prevede la pastorale.
Mi premurai presto a costruire una Chiesa di pietre vive che potesse essere sale e lievito nel
territorio.
La formazione spirituale ed evangelica dell’uomo prende così il primo posto. Infatti lo
Spirito Santo ha generato e continua a generare nella nostra Parrocchia figli e discepoli, sebbene non
manchino problemi e talvolta conflitti dettati dalla stessa natura dell’uomo incrinata dal peccato. E
di questo ne sono consapevole, infatti l’icona evangelica del grano e della zizzania che crescono
insieme mi sta davanti agli occhi.
Questa è la realtà di ogni comunità, fatta da uomini che lottano per cercare la conversione!
Ebbene, tutti devono sentirsi amati e, a secondo dei casi, anche sapientemente ammoniti.
Crescere insieme alla luce di Gesù Cristo deve diventare una esigenza profonda di ciascuno,
nonostante l’esperienza talvolta, mi dica che è più facile costruire una chiesa di pietra che non una
chiesa di pietre vive!
Quanto amore il Signore ha donato e continuamente dona a questa vigna, del resto la Chiesa
è Sua e non nostra, ma attenti a noi vignaioli! Mi conforta vedere come il Signore ci accompagna
costantemente e precede chiunque discepolo diventi soprattutto testimone.
D’altra parte, io di quante cose devo ringraziare il Signore! Quanto bene esiste in questa
amata Parrocchia, quanti carismi che talvolta sono sommersi e bisogna che il Pastore scopri per farli
emergere! I diversi collaboratori della pastorale, le tante persone umili e semplici che non si
mettono in mostra, ma che sostengono la comunità con la preghiera e sono presenti anche nelle
necessità materiali della parrocchia: lo dimostra anche oggi la sensibilità per l’acquisto dei nuovi
banchi. Tutte queste a tante altre opere non sono forse doni di Dio?
Un grazie di cuore elevo al Signore ed a tutti quei fedeli che sentono la Parrocchia propria e
lo dimostrano con fatti e non con una appartenenza giuridica o per spirito di legame di gruppo.
Rilancio
Il venticinquesimo deve essere per tutti noi l’occasione per un nuovo impulso pastorale che
potrebbe scaturire anche da una missione popolare parrocchiale della quale si vanno ponendo le
basi. Nel frattempo siamo chiamati, ciascuno per il proprio ministero a consolidare, secondo
l’ecclesialità, le attività esistenti, stimolandoci così reciprocamente ad un maggiore senso di
appartenenza alla Parrocchia ed alla Diocesi.
Così vogliamo ancora tendere ad una vera conoscenza della Parola di Dio, sia a livello
personale che unitario per tutta la parrocchia così da passare dall’ascolto all’azione, per come dice
la lettera dell’apostolo Giacomo (cfr. Gc. 1,22-23).
Occorre indirizzarci ad una pastorale che abbia la ratio della comunione e condivisione fra i
vari gruppi esistenti ed ancora avviarci aduna qualificata pastorale familiare, risorsa per la
parrocchia odierna.
Mi si permetta un ringraziamento di cuore a coloro che con il loro contributo personale ed il
loro tempo dedicato alla parrocchia giornalmente permettono il decoro dei luoghi e lo svolgimento
della vita quotidiana della parrocchia. Sono un dono di Dio per un parroco!
Pregate per me che pur essendo incarnato nel territorio, talvolta, soffro moralmente per non
poter essere costantemente presente a causa di altri servizi, per i quali sono stato chiamato già da
oltre sei anni, per servire la stessa Chiesa di Dio in Diocesi. E’ per questo che grido al Signore:
“manda ancora operai a lavorare nella tua vigna poiché la messe è molta e gli operai siamo
pochi”.
Vi invito a partecipare alle liturgie di questa settimana, come da programma, e segnalo alla
vostra attenzione che Venerdì 11 alle ore 18.00 ricorderò nella S. Messa benefattori e fratelli che il
Signore ha chiamato alla luce eterna, là dove pregano il Padre per noi.
Chiudo invocando su tutti voi, per l’intercessione di Maria Madre della Chiesa e di San
Tarcisio, nostro protettore, la benedizione di Dio Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Vostro
Sac. Enzo Monaco
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