ATTI DELLA REGIONE LEGGI REGIONALI Legge regionale 18

ATTI DELLA REGIONE
LEGGI REGIONALI
Legge regionale 18 gennaio 2010 n. 1.
“Misure di razionalizzazione delle spese per il personale e disciplina della risoluzione consensuale del
rapporto di lavoro”.
Il Consiglio - Assemblea legislativa regionale
ha approvato;
Il Presidente della Giunta regionale promulga
la seguente legge regionale:
Art. 1
(Finalità)
1. La Regione, con la presente legge, favorisce il contenimento della spesa corrente e il necessario processo di snellimento e di
riorganizzazione dell’amministrazione regionale, tenendo conto dei criteri di produttività, razionalità, integrazione funzionale
e flessibilità operativa, mediante la riqualificazione della dotazione organica e l’attivazione di incentivi all’esodo del
personale regionale.
Art. 2
(Risoluzione consensuale
del rapporto di lavoro)
1. La Regione favorisce, per le finalità di cui all’articolo 1, la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con decorrenza
dal 1° gennaio 2010 e per il quadriennio 2010/2013 del personale regionale di qualifica non dirigenziale, in servizio a tempo
indeterminato, mediante la corresponsione di un incentivo di natura economica.
2. Possono beneficiare dell’incentivo di cui al comma 1 i dipendenti in servizio presso l’Assemblea legislativa regionale, la
Giunta regionale e gli enti dipendenti se inseriti nel CCNL del comparto “Regioni e Autonomie locali”, in possesso dei
seguenti requisiti:
a) abbiano maturato, alla data di entrata in vigore della presente legge, ovvero maturino entro il 31 dicembre 2013, almeno
cinque anni di servizio presso l’Amministrazione regionale;
b) abbiano almeno cinquantasette anni di età alla data di entrata in vigore della presente legge ovvero li compiano entro il 31
dicembre 2013;
c) non abbiano maturato ovvero non maturino entro la data prevista per la cessazione dal servizio l’anzianità massima
contributiva di quaranta anni;
d) non abbiano maturato ovvero non maturino alla data prevista per la cessazione dal servizio il requisito di sessantacinque
anni di età, utile per il collocamento a riposo d’ufficio;
e) non abbiano già presentato domanda di dimissioni alla data di entrata in vigore della presente legge.
3. Hanno diritto di preferenza, tra coloro che sono in possesso dei requisiti di cui al comma 2, i dipendenti che usufruiscono
per se stessi o per un familiare, assistito in forma esclusiva, riconosciuto invalido al 100 per cento dei benefici di cui
all’articolo 33 della legge 5 febbraio 1992, n. 104 (Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate) o hanno riconosciuta un’invalidità superiore al 74 per cento alla data di entrata in vigore della presente legge.
4. La risoluzione consensuale è disposta dall’amministrazione, previa istanza del dipendente interessato. La domanda
presentata dagli interessati è irrevocabile.
5. L’Ufficio di presidenza dell’Assemblea legislativa regionale e la Giunta regionale definiscono, entro quarantacinque giorni
dall’entrata in vigore della presente legge, le modalità ed i termini per l’attuazione della risoluzione consensuale del rapporto
di lavoro e per la corresponsione dell’incentivo, sulla base dei criteri di cui all’articolo 3, previa concertazione con le
organizzazioni sindacali.
6. Per gli enti dipendenti dalla Regione le modalità di attuazione della risoluzione consensuale, secondo le modalità di cui alla
presente legge e di quelle stabilite dalla Giunta regionale, sono adottate dagli organi di ciascun ente, in base alle competenze
previste dai rispettivi ordinamenti.
Art. 3
(Misura dell’incentivo)
1. L’incentivo non può essere superiore a trentasei mensilità del trattamento fisso continuativo, comprensivo della
retribuzione di posizione spettante ai titolari di posizione organizzativa o alta professionalità, percepita sulla base dei contratti
collettivi nazionali e decentrati in vigore alla data di presentazione della domanda di risoluzione del rapporto di lavoro e con
esclusione del salario accessorio. La misura dello stesso è calcolata sulla base della differenza tra il requisito previsto dalla
normativa vigente per la pensione di anzianità e la posizione del dipendente al momento della cessazione dal servizio con
riferimento alla somma dell’età e degli anni di contribuzione.
2. I dipendenti che, entro il primo anno di applicazione della presente legge, possono accedere al trattamento di pensione
secondo la normativa vigente, possono beneficiare di un incentivo, una tantum, fino ad un massimo di sei mensilità del
trattamento fisso continuativo, comprensivo della retribuzione di posizione spettante ai titolari di posizione organizzativa o
alta professionalità, percepita sulla base dei contratti collettivi nazionali e decentrati in vigore alla data di presentazione della
domanda di risoluzione del rapporto di lavoro.
3. La cessazione del rapporto di lavoro dei dipendenti di cui al comma 2 deve avvenire entro l’anno 2010.
4. Ai dipendenti che abbiano fruito della risoluzione consensuale prevista dalla presente legge è riconosciuta una integrazione
all’incentivo percepito, fino ad un massimo di ventiquattro mensilità, qualora la normativa statale, nel quadriennio di
applicazione della presente legge, introduca modificazioni ai requisiti previsti per il conseguimento della pensione di anzianità
che comportino il suo posticipo.
5. L’Assemblea legislativa regionale e la Giunta regionale, sulla base delle richieste pervenute, nel quadro delle risorse a
disposizione per l’esercizio finanziario in corso, stabiliscono il numero dei dipendenti che possono beneficiare dell’incentivo
tenendo conto:
a) delle esigenze organizzative connesse con gli interventi di razionalizzazione;
b) delle preferenze di cui all’articolo 2, comma 3; a parità di requisiti sono privilegiati coloro che hanno un’età anagrafica
inferiore.
Art. 4
(Copertura dei posti vacanti)
1. I posti che, a seguito dell’applicazione degli articoli 2 e 3 della presente legge, risultano essere vacanti al termine di ciascun
anno, possono essere coperti nell’anno successivo, in misura non superiore all’80 per cento; i restanti posti sono soppressi
dalla dotazione organica complessiva.
2. L’Assemblea legislativa regionale, la Giunta regionale e gli enti dipendenti, per quanto di competenza, provvedono alla
copertura dei posti di cui al comma 1, previa concertazione con le organizzazioni sindacali.
3. In alternativa a quanto previsto dal comma 1, l’Assemblea legislativa regionale, per quanto di competenza, può realizzare
risparmi non inferiori al 20 per cento del costo del personale ammesso ai benefici previsti dalla presente legge.
Art. 5
(Divieti ed incompatibilità)
1. I dipendenti che usufruiscono della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro di cui alla presente legge non possono
essere riassunti in servizio.
2. Durante il quinquennio successivo alla risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, la Regione non può instaurare alcun
tipo di rapporto di lavoro autonomo, subordinato o parasubordinato con i soggetti di cui al comma 1 né gli stessi possono
ricoprire alcun incarico presso enti, organismi o società regionali.
Art. 6
(Pensionamento per anzianità)
1. Nell’ambito dei processi di riorganizzazione dell’Assemblea legislativa regionale, della Giunta regionale e degli enti
dipendenti ed ai fini del concorso al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica, il personale della qualifica dirigenziale
e delle categorie professionali può essere collocato a riposo al compimento dell’anzianità massima contributiva prevista dalla
normativa statale, con preavviso di sei mesi, fatte salve le decorrenze dei trattamenti pensionistici.
2. L’Assemblea legislativa, la Giunta regionale e gli enti dipendenti provvedono agli adempimenti di cui al comma 1, previa
concertazione con le organizzazioni sindacali.
Art. 7
(Norma transitoria)
1. In sede di prima applicazione della presente legge, i dipendenti la cui posizione in riferimento alla somma età e anni di
contribuzione è inferiore di almeno quattro punti alla quota minima prevista dalla normativa vigente quale requisito di accesso
alla pensione di anzianità, possono beneficiare di un incentivo non superiore a quarantotto mensilità. La misura dell’incentivo
è calcolata secondo le modalità indicate negli atti di cui al comma 5 dell’articolo 2.
Art. 8
(Norma finanziaria)
1. Gli oneri finanziari conseguenti all’applicazione della presente legge trovano copertura a decorrere dall’anno 2010 nelle
risorse stanziate nell’UPB 2.07.01 “Stipendi, retribuzioni, indennità e rimborsi - corrente” e nell’UPB 1.01.01
“Funzionamento Consiglio regionale - corrente”.
Art. 9
(Dichiarazione d’urgenza)
1. La presente legge è dichiarata urgente ed entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino
ufficiale della Regione.
La presente legge è pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla
osservare come Legge della Regione Marche.
Data ad Ancona, addì 18 Gennaio 2010.
IL PRESIDENTE
(Gian Mario Spacca)
AI SENSI DELL’ARTICOLO 5 DELLA LEGGE REGIONALE 28 LUGLIO 2003, N. 17, IN APPENDICE ALLA LEGGE
REGIONALE, AI SOLI FINI INFORMATIVI, SONO PUBBLICATE:
a) LE NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE;
b) LA STRUTTURA REGIONALE RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE.
a) NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE:
• Proposte di legge a iniziativa:
- dei Consiglieri Bugaro, Cariaci, Giannotti, Castelli, Capponi, Brini, Tiberi, D’Anna, Cesaroni, Santori, Massi n. 272 del 20
ottobre 2008;
- dei Consiglieri Sordoni, Rocchi, D’Isidoro n. 288 del 14 gennaio 2009;
- della Consigliera Mollaroli (Testo Base) n. 293 del 5 febbraio 2009;
- dei Consiglieri Sordoni, D’Isidoro n. 320 del 12 maggio 2009:
• Relazione della II Commissione assembleare permanente in data 27 ottobre 2009;
• Deliberazione legislativa approvata dall’Assemblea legislativa regionale nella seduta del 12 gennaio 2010, n. 164.
b) STRUTTURA REGIONALE RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE:
SERVIZIO RISORSE UMANE E STRUMENTALI.
Legge regionale 18 gennaio 2010 n. 2.
“Istituzione della rete escursionistica della regione Marche”.
Il consiglio - Assemblea Legislativa regionale
ha approvato;
Il Presidente della Giunta regionale promulga
la seguente legge regionale:
Art. 1
(Finalità)
1. La Regione, nell’ambito delle azioni dirette alla conoscenza, valorizzazione e tutela del proprio patrimonio ambientale,
delle tradizioni locali e dei caratteri culturali e storici del paesaggio marchigiano, favorisce lo sviluppo dell’attività
escursionistica, quale mezzo per realizzare un rapporto equilibrato con l’ambiente e per sostenere uno sviluppo turistico
compatibile, e promuove il recupero della viabilità storica, la realizzazione della rete escursionistica e dei sentieri, nonché la
realizzazione di attrezzature correlate.
Art. 2
(Definizione di escursionismo)
1. Ai fini della presente legge per escursionismo s’intende l’attività turistica, ricreativa e sportiva che, prevalentemente al di
fuori dei centri urbani, si realizza nella visita o nella esplorazione degli ambienti naturali, anche antropizzati, senza l’ausilio di
mezzi a motore.
Art. 3
(Rete escursionistica delle Marche)
1. Ai fini della presente legge è Rete escursionistica Marche (RESM) l’insieme delle strade carrarecce, mulattiere, tratturi,
piste ciclabili e sentieri riportati sulle carte dell’Istituto geografico militare e sulla cartografia regionale e comunale o
comunque esistenti con evidenza sul territorio, piste, strade vicinali, interpoderali e comunali che, ubicate prevalentemente al
di fuori dei centri urbani ed inserite nel catasto di cui all’articolo 4, consentono l’attività di escursionismo.
2. La viabilità ricompresa nella RESM è considerata, ai sensi della presente legge, di interesse pubblico in relazione alle
funzioni e ai valori sociali, culturali, ambientali, paesaggistici, didattici e di tutela del territorio insiti in essa e riconosciuti
nelle attività ad essa pertinenti e correlate.
3. La RESM è considerata risorsa essenziale del territorio regionale ed è inserita nel sistema cartografico informativo
regionale.
Art. 4
(Catasto della Rete escursionistica delle Marche)
1. E’ istituito presso la Giunta regionale il catasto della RESM, articolato in sezioni provinciali gestite dalle rispettive
Province.
2. A tal fine, la Giunta regionale fissa il termine di un anno dall’entrata in vigore della presente legge entro il quale devono
pervenire le proposte delle Province, delle Comunità montane, dei Comuni, degli organismi di gestione delle aree naturali
protette ubicate nel territorio regionale, della Rete INFEA, delle Associazioni di guide ambientali escursionistiche presenti nel
territorio regionale, nonché del gruppo regionale Marche del Club alpino italiano.
3. I proponenti sono tenuti a produrre la documentazione relativa alla proprietà della viabilità costituente il percorso
escursionistico di cui propongono l’iscrizione nel catasto.
4. In caso di inerzia, decorso il termine di cui al comma 2, la Giunta regionale provvede direttamente anche sulla base dei
percorsi escursionistici già individuati e tabellati da Province, Comunità montane, Comuni ed organismi di gestione delle aree
naturali protette.
5. La Giunta regionale approva l’elenco della viabilità da inserire nel catasto. L’elenco è pubblicato nel Bollettino ufficiale
della Regione e comunicato ai Comuni interessati. Entro trenta giorni dalla pubblicazione, chiunque può produrre alla Giunta
regionale osservazioni al provvedimento.
6. L’atto con il quale la Giunta regionale approva il catasto comporta anche la dichiarazione di pubblico interesse di cui
all’articolo 3, comma 2.
7. I soggetti proponenti inviano alla Regione periodiche informazioni sulla consistenza e sullo stato manutentivo della RESM
esistente, nonché le proposte di modifica e di implementazione della rete medesima, ai fini dell’aggiornamento della stessa e
del catasto da parte della Giunta regionale.
Art. 5
(Sentieri di particolare interesse storico)
1. Sono di particolare interesse storico quei sentieri e mulattiere presenti sul territorio regionale da almeno cinquant’anni che
hanno svolto in passato la funzione di via di comunicazione pedonale tra centri abitati e tra questi e le zone di pascolo e
coltivazione.
2. I sentieri di particolare interesse storico sono indicati come tali nella cartografia e nel catasto della RESM.
3. Su iniziativa degli enti territoriali interessati, per i sentieri di cui al comma 1 può essere valutata la sussistenza del notevole
interesse pubblico a fini paesaggistici ai sensi degli articoli 138, 139 e 140 del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni
culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137).
Art. 6
(Segnaletica)
1. La tipologia della segnaletica relativa alla rete viaria inserita nel catasto della RESM è quella adottata dal Club alpino
italiano, riconosciuta come segnaletica escursionistica in ambito nazionale ed internazionale. Essa deve riportare il logo della
Regione, la tipologia e l’eventuale denominazione del sentiero.
Art. 7
(Interventi sulla sentieristica regionale)
1. Sulla viabilità inserita nel catasto della RESM sono consentiti interventi di manutenzione, ricostituzione del tracciato,
apposizione della segnaletica prevista dalla presente legge, nonché gli interventi colturali e il taglio dei boschi.
Art. 8
(Provvedimento di attuazione)
1. La Giunta regionale, entro centottanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge, definisce con apposito atto:
a) le modalità per la presentazione delle proposte di cui all’articolo 4, comma 2, nonché la documentazione da produrre;
b) le caratteristiche tecniche a cui deve essere uniformata la segnaletica della RESM;
c) i termini e le modalità entro i quali deve provvedersi all’installazione e all’adeguamento della segnaletica;
d) i criteri e le prescrizioni per la progettazione e la realizzazione di itinerari escursionistici;
e) le modalità relative alla tenuta, aggiornamento e pubblicità del catasto da parte delle Province attraverso apposite
commissioni;
f) la procedura per l’inserimento di nuova viabilità;
g) le modalità per un’informazione periodica alla Regione da parte dei soggetti di cui al comma 7 dell’articolo 4.
Art. 9
(Disposizioni finanziarie)
1. Per gli interventi previsti dalla presente legge, l’entità della spesa, a decorrere dall’anno 2010, è stabilita con le rispettive
leggi finanziarie nel rispetto degli equilibri di bilancio.
La presente legge è pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla
osservare come Legge della Regione Marche.
Data ad Ancona, addì 18 Gennaio 2010.
IL PRESIDENTE
(Gian Mario Spacca)
AI SENSI DELL’ARTICOLO 5 DELLA LEGGE REGIONALE 28 LUGLIO 2003, N. 17, IL TESTO DELLA LEGGE
REGIONALE VIENE PUBBLICATO CON L’AGGIUNTA DELLE NOTE .
IN APPENDICE ALLA LEGGE REGIONALE, AI SOLI FINI INFORMATIVI, SONO ALTRESI’ PUBBLICATI:
a) LE NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE;
b) LA STRUTTURA REGIONALE RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE.
NOTE
Nota all’art. 5, comma 3
Il testo degli articolo 138, 139 e 140 del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi
dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137) è il seguente:
“Art. 138 - (Avvio del procedimento di dichiarazione di notevole interesse pubblico) - 1. Le commissioni di cui all’articolo
137, su iniziativa dei componenti di parte ministeriale o regionale, ovvero su iniziativa di altri enti pubblici territoriali
interessati, acquisite le necessarie informazioni attraverso le soprintendenze e i competenti uffici regionali e provinciali e
consultati i comuni interessati nonché, ove opportuno, esperti della materia, valutano la sussistenza del notevole interesse
pubblico, ai sensi dell’articolo 136, degli immobili e delle aree per i quali è stata avviata l’iniziativa e propongono alla regione
l’adozione della relativa dichiarazione. La proposta è formulata con riferimento ai valori storici, culturali, naturali,
morfologici, estetici espressi dagli aspetti e caratteri peculiari degli immobili o delle aree considerati ed alla loro valenza
identitaria in rapporto al territorio in cui ricadono, e contiene proposte per le prescrizioni d’uso intese ad assicurare la
conservazione dei valori espressi.
2. La commissione decide se dare ulteriore seguito all’atto di iniziativa entro sessanta giorni dalla data di presentazione
dell’atto medesimo. Decorso infruttuosamente il predetto termine, entro i successivi trenta giorni il componente della
commissione o l’ente pubblico territoriale che ha assunto l’iniziativa può formulare la proposta di dichiarazione direttamente
alla regione.
3. È fatto salvo il potere del Ministero, su proposta motivata del soprintendente, previo parere della regione interessata che
deve essere motivatamente espresso entro e non oltre trenta giorni dalla richiesta, di dichiarare il notevole interesse pubblico
degli immobili e delle aree di cui all’articolo 136.”.
“Art. 139 - (Procedimento di dichiarazione di notevole interesse pubblico) - 1. La proposta di dichiarazione di notevole
interesse pubblico di cui all’articolo 138, corredata di planimetria redatta in scala idonea alla puntuale individuazione degli
immobili e delle aree che ne costituiscono oggetto, è pubblicata per novanta giorni all’albo pretorio e depositata a disposizione
del pubblico presso gli uffici dei comuni interessati. La proposta è altresì comunicata alla città metropolitana e alla provincia
interessate.
2. Dell’avvenuta proposta e relativa pubblicazione è data senza indugio notizia su almeno due quotidiani diffusi nella regione
interessata, nonché su un quotidiano a diffusione nazionale e sui siti informatici della regione e degli altri enti pubblici
territoriali nel cui ambito ricadono gli immobili o le aree da assoggettare a tutela. Dal primo giorno di pubblicazione
decorrono gli effetti di cui all’articolo 146, comma 1. Alle medesime forme di pubblicità è sottoposta la determinazione
negativa della commissione.
3. Per gli immobili indicati alle lettere a) e b) del comma 1 dell’articolo 136, viene altresì data comunicazione dell’avvio del
procedimento di dichiarazione al proprietario, possessore o detentore del bene.
4. La comunicazione di cui al comma 3 contiene gli elementi, anche catastali, identificativi dell’immobile e la proposta
formulata dalla commissione. Dalla data di ricevimento della comunicazione decorrono gli effetti di cui all’articolo 146,
comma 1.
5. Entro i trenta giorni successivi al periodo di pubblicazione di cui al comma 1, i comuni, le città metropolitane, le province,
le associazioni portatrici di interessi diffusi individuate ai sensi delle vigenti disposizioni di legge in materia di ambiente e
danno ambientale, e gli altri soggetti interessati possono presentare osservazioni e documenti alla regione, che ha altresì
facoltà di indire un’inchiesta pubblica. I proprietari, possessori o detentori del bene possono presentare osservazioni e
documenti entro i trenta giorni successivi alla comunicazione individuale di cui al comma 3.”.
“Art. 140 - (Dichiarazione di notevole interesse pubblico e relative misure di conoscenza) 1. La regione, sulla base della proposta della commissione, esaminati le osservazioni e i documenti e tenuto conto dell’esito
dell’eventuale inchiesta pubblica, entro sessanta giorni dalla data di scadenza dei termini di cui all’articolo 139, comma 5,
emana il provvedimento relativo alla dichiarazione di notevole interesse pubblico degli immobili e delle aree indicati,
rispettivamente, alle lettere a) e b) e alle lettere c) e d) del comma 1 dell’articolo 136.
2. La dichiarazione di notevole interesse pubblico detta la specifica disciplina intesa ad assicurare la conservazione dei valori
espressi dagli aspetti e caratteri peculiari del territorio considerato. Essa costituisce parte integrante del piano paesaggistico e
non è suscettibile di rimozioni o modifiche nel corso del procedimento di redazione o revisione del piano medesimo.
3. La dichiarazione di notevole interesse pubblico, quando ha ad oggetto gli immobili indicati alle lettere a) e b) dell’articolo
136, comma 1, è notificata al proprietario, possessore o detentore, depositata presso ogni comune interessato e trascritta, a
cura della regione, nei registri immobiliari. Ogni dichiarazione di notevole interesse pubblico è pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana e nel Bollettino ufficiale della regione.
4. Copia della Gazzetta Ufficiale è affissa per novanta giorni all’albo pretorio di tutti i comuni interessati. Copia della
dichiarazione e delle relative planimetrie resta depositata a disposizione del pubblico presso gli uffici dei comuni interessati.
5. (Comma abrogato dal numero 3), della lettera l), del comma 1, dell’articolo 2, del d.lgs. 26 marzo 2008, n. 63.)”.
a) NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE:
• Proposta di legge a iniziativa dei Consiglieri Castelli, Massi, Romagnoli, Capponi, D’Anna, Bugaro, Sordoni, Minardi,
Pistarelli, Ciriaci, Tiberi, D’Isidoro, Giannotti, Lippi, Ricci, Giannini, Mammoli, Ortenzi, Mollaroli, Santori, Natali n. 300
dell’11 febbraio 2009;
• Parere della II Commissione assembleare permanente in data 27 ottobre 2009;
• Relazione della IV Commissione assembleare permanente in data 25 novembre 2009;
• Deliberazione legislativa approvata dall’Assemblea legislativa regionale nella seduta del 12 gennaio 2010, n. 164.
b) STRUTTURA REGIONALE RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE:
SERVIZIO AMBIENTE E PAESAGGIO.
Legge regionale 18 gennaio 2010 n. 3.
“Modifica alla legge regionale 9 giugno 2006, n. 5 “Disciplina delle derivazioni di acqua pubblica e delle
occupazioni del demanio idrico”.
Il Consiglio - Assemblea legislativa regionale
ha approvato;
Il Presidente della Giunta regionale promulga
la seguente legge regionale:
Art. 1
(Modifica all’articolo 2 della l.r. 5/2006)
1. Dopo il comma 2 dell’articolo 2 della legge regionale 9 giugno 2006, n. 5 (Disciplina delle derivazioni di acqua pubblica e
delle occupazioni del demanio idrico) è aggiunto il seguente:
“2 bis. Per gli impianti idroelettrici, la Provincia esercita le funzioni di cui al comma 2 nell’ambito della procedura
autorizzativa unica di cui all’articolo 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387 (Attuazione della direttiva
2001/77/CE relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno
dell’elettricità).”.
Art. 2
(Modifica all’articolo 13 della l.r. 5/2006)
1. Dopo il comma 4 dell’articolo 13 della l.r. 5/2006 è aggiunto il seguente:
“4 bis. In caso di più domande concorrenti si applica l’articolo 5.”.
Art. 3
(Inserimento dell’articolo 29 bis
nella l.r. 5/2006)
1. Dopo l’articolo 29 della l.r. 5/2006 è inserito il seguente:
“Art. 29 bis - (Impianti idroelettrici).
1. Per gli impianti idroelettrici, soggetti ad autorizzazione unica regionale ai sensi dell’articolo 12 del d.lgs. 387/2003, la
Giunta regionale stabilisce, con proprio atto, nel rispetto dei principi di razionalizzazione e semplificazione, i criteri e le
modalità per lo svolgimento del relativo procedimento e definisce, in particolare, il regime di pubblicità degli atti, la
documentazione da allegare all’istanza, nonché i criteri per un ottimale utilizzo della risorsa idrica.
2. La Provincia si pronuncia sull’istanza di derivazione in sede di conferenza di servizi indetta ai sensi dell’articolo 12 del
d.lgs. 387/2003 e, in caso di decisione positiva, adotta il provvedimento di concessione.”.
La presente legge è pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla
osservare come Legge della Regione Marche.
Data ad Ancona, addì 18 Gennaio 2010.
IL PRESIDENTE
(Gian Mario Spacca)
AI SENSI DELL’ARTICOLO 5 DELLA LEGGE REGIONALE 28 LUGLIO 2003, N. 17, IL TESTO DELLA LEGGE
REGIONALE VIENE PUBBLICATO CON L’AGGIUNTA DELLE NOTE.
IN APPENDICE ALLA LEGGE REGIONALE, AI SOLI FINI INFORMATIVI, SONO ALTRESÌ PUBBLICATI:
a) LE NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE;
b) LA STRUTTURA REGIONALE RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE.
NOTE
Nota all’art. 1, comma 1
Il testo vigente dell’articolo 2 della legge regionale 9 giugno 2006, n. 5 (Disciplina delle derivazioni di acqua pubblica e delle
occupazioni del demanio idrico), così come modificato dalla legge sopra pubblicata, è il seguente:
“Art. 2 - (Esercizio delle funzioni amministrative) - 1. Nelle materie di cui alla presente legge, la Regione esercita le funzioni
amministrative di cui all’articolo 51 della l.r. 17 maggio 1999, n. 10 (Riordino delle funzioni amministrative della Regione e
degli Enti locali nei settori dello sviluppo economico ed attività produttive, del territorio, ambiente e infrastrutture, dei servizi
alla persona e alla comunità, nonché dell’ordinamento ed organizzazione amministrativa), e dell’articolo 14 della l.r. 25
maggio 1999, n. 13 (Disciplina regionale della difesa del suolo).
2. Nelle stesse materie la Provincia esercita le funzioni amministrative di cui all’articolo 52 della l.r. n. 10/1999 e dell’articolo
16 della l.r. n. 13/1999.
2 bis. Per gli impianti idroelettrici, la Provincia esercita le funzioni di cui al comma 2 nell’ambito della procedura
autorizzativa unica di cui all’articolo 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387 (Attuazione della direttiva
2001/77/CE relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato
interno dell’elettricità).”.
Nota all’art. 2, comma 1
Il testo vigente dell’articolo 13 della legge regionale 9 giugno 2006, n. 5 (Disciplina delle derivazioni di acqua pubblica e delle
occupazioni del demanio idrico), così come modificato dalla legge sopra pubblicata, è il seguente:
“Art. 13 - (Istruttoria) - 1. L’avvio del procedimento è comunicato al richiedente ed all’Autorità d’ambito, nonché al Comune
territorialmente interessato, ai fini dell’affissione all’albo pretorio per la durata di trenta giorni. Inoltre è pubblicato nel
Bollettino Ufficiale della Regione, tramite avviso nel quale sono indicati il nome del richiedente, il luogo di presa, l’uso della
derivazione, la quantità d’acqua e il luogo della restituzione, nonché il luogo di deposito del progetto.
2. Nel periodo di affissione nell’albo pretorio dell’avviso di cui al comma 1 possono essere presentate osservazioni e
opposizioni scritte.
3. Il responsabile del procedimento raccoglie e istruisce le opposizioni e le osservazioni, procede alla visita dei luoghi, alla
quale possono intervenire il richiedente e gli interessati, stende un verbale di sopralluogo sottoscritto dai presenti e redige una
relazione su tutta l’istruttoria. Nella relazione sono messe in evidenza le caratteristiche della derivazione in connessione con le
finalità di tutela, uso ed equilibrio del bilancio idrico di cui alla legge 5 gennaio 1994, n. 36 (Disposizioni in materia di risorse
idriche) e sono espressi i pareri sulle opposizioni ed osservazioni presentate.
4. Il termine per la conclusione del procedimento, salvo sospensione dei termini, è fissato in centottanta giorni.
4 bis. In caso di più domande concorrenti si applica l’articolo 5.”.
a) NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE:
• Proposta di legge a iniziativa del Consigliere Comi n. 315 del 6 aprile 2009;
• Relazione della IV Commissione assembleare permanente in data 11 novembre 2009;
• Deliberazione legislativa approvata dall’Assemblea legislativa regionale nella seduta del 12 gennaio 2010, n. 164.
b) STRUTTURA REGIONALE RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE:
SERVIZIO GOVERNO DEL TERRITORIO, MOBILITÀ ED INFRASTRUTTURE.
DELIBERAZIONI AMMINISTRATIVE DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE
Deliberazione amministrativa del 12 Gennaio 2010 n. 144.
Definizione dei criteri e delle modalità di attuazione degli interventi a favore delle persone disabili per gli
anni 2010 e 2011 ai sensi dell’articolo 26 della Legge regionale 4 giugno 1996, n. 18 e successive
modificazioni.
L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE
Visto l’articolo 26 della legge regionale 4 giugno 1996, n. 18, come da ultimo modificata ed integrata con l.r. 21 novembre
2000, n. 28 e 25 novembre 2002, n. 25, il quale stabilisce che l’Assemblea legislativa regionale approvi i criteri e le modalità
di attuazione, con valenza anche pluriennale, degli interventi previsti dalla medesima legge, nonché le modalità di impiego
delle risorse e gli eventuali tetti di spesa;
Ritenuto necessario procedere alla definizione dei criteri e delle modalità di attuazione degli interventi di cui alla l.r. 18/1996,
nonché delle modalità di impiego delle risorse e dei tetti di spesa per gli anni 2010 e 2011, prorogando quelli previsti nella
propria deliberazione del 29 luglio 2008, n. 102 “Definizione dei criteri e delle modalità di attuazione degli interventi a favore
delle persone disabili per gli anni 2008 e 2009, ai sensi dell’articolo 26 della legge regionale 4 giugno 1996, n. 18 e successive
modificazioni”;
Vista la proposta della Giunta regionale;
Visto il parere favorevole di cui all’articolo 16, comma 1, lettera d), della l.r. 15 ottobre 2001, n. 20 in ordine alla regolarità
tecnica e sotto il profilo di legittimità del Dirigente del servizio politiche sociali, reso nella proposta della Giunta regionale;
Vista l’attestazione della copertura finanziaria di cui all’articolo 48 della l.r. 11 dicembre 2001, n. 31, resa nella proposta della
Giunta regionale;
Preso atto che la predetta proposta è stata preventivamente esaminata, ai sensi del comma 1 dell’articolo 22 dello Statuto
regionale, dalla Commissione assembleare permanente competente in materia;
Visto il parere espresso, ai sensi dell’articolo 11, comma 2, della l.r. 10 aprile 2007, n. 4, dal Consiglio delle autonomie locali;
Visto l’articolo 21 dello Statuto regionale;
DELIBERA
di prorogare, per gli anni 2010 e 2011, i criteri e le modalità di attuazione degli interventi a favore delle persone disabili
relativi agli anni 2008 e 2009, di cui alla deliberazione dell’Assemblea legislativa regionale 29 luglio 2008, n. 102, stabilendo
che i riferimenti agli anni 2008 e 2009, in detta deliberazione contenuti, sono sostituiti dal riferimento agli anni 2010 e 2011.
Avvenuta la votazione, il Presidente ne proclama l’esito: “l’Assemblea legislativa regionale approva”
MOZIONI, RISOLUZIONI E ORDINI DEL GIORNO DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA
REGIONALE
Assemblea legislativa delle Marche.
Estratto del processo verbale della seduta n. 164 del 12/01/2010 - Elezione di tre consiglieri regionali
nella Commissione per la vigilanza della Biblioteca dell’Assemblea legislativa regionale (art. 13 R.I.).
omissis
Il Presidente passa alla trattazione del punto iscritto all’ordine del giorno che reca:
• ELEZIONE DI TRE CONSIGLIERI REGIONALI NELLA COMMISSIONE PER LA VIGILANZA DELLA
BIBLIOTECA DELL’AS- SEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE
(articolo 13 del Regolamento interno)
Il Presidente, dopo aver ricordato che ciascun consigliere può votare un solo nome, indice la votazione a scrutinio segreto.
omissis
Conclusa la votazione, il Presidente ne comunica l’esito:
VOTANTI
21
SCHEDE VALIDE
19
SCHEDE BIANCHE
1
SCHEDE NULLE
1
Hanno ricevuto voti:
Franca Romagnoli
6
Adriana Mollaroli
8
Graziella Ciriaci 2
Raffaele Bucciarelli
1
Giuliano Brandoni
1
Sandro Donati 1
Il Presidente proclama elette nella Commissione per la vigilanza della Biblioteca dell’Assemblea legislativa regionale le
consigliere Romagnoli, Mollaroli e Ciriaci.
Assemblea legislativa delle Marche.
Estratto del processo verbale della seduta n. 164 del 12/01/2010 - Nomina di due componenti del
Consiglio di amministrazione della Cooperativa Artigiana di garanzia Artigiancoop.
omissis
Il Presidente passa alla trattazione del punto iscritto all’ordine del giorno che reca:
• ELEZIONE DI DUE COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA COOPERATIVA
ARTIGIANA DI GARANZIA ARTIGIANCOOP DI ASCOLI PICENO.
(Articolo 28 Statuto ente)
Il presidente, dopo aver ricordato che ciascun consigliere può votare un solo nome, indice la votazione a scrutinio segreto.
omissis
Conclusa la votazione il Presidente, ricordando che l’Assemblea legislativa nel votare ha preso atto delle risultanze istruttorie
contenute nel parere della I Commissione assembleare e dell’accertamento relativo alle cause di ineleggibilità dei candidati,
ne comunica l’esito:
VOTANTI
23
SCHEDE VALIDE
17
SCHEDE BIANCHE
6
SCHEDE NULLE
0
Hanno ricevuto voti:
Benedetta Principi
4
Marcello Testa 9
Antonella Brandetti
4
Il Presidente proclama eletto nel Consiglio di Amministrazione della Cooperativa artigiana di garanzia
ARTIGIANCOOP di Ascoli Piceno il rag. Testa e preso che le candidate Principi e Brandetti hanno conseguito uguale
numero di voti indice una nuova votazione a scrutinio segreto tra esse.
Conclusa la votazione il Presidente ne comunica l’esito:
VOTANTI
23
SCHEDE VALIDE
20
SCHEDE BIANCHE
2
SCHEDE NULLE
1
Hanno ricevuto voti:
Antonella Brandetti
12
Benedetta Principi
8
Il Presidente proclama eletta nel Consiglio di Amministrazione della Cooperativa artigiana di garanzia
ARTIGIANCOOP di Ascoli Piceno la dott.ssa Brandetti.
Assemblea legislativa delle Marche.
Estratto del processo verbale della seduta n. 164 del 12 gennaio 2010: Mozione n. 384 “In materia di
trasporto ferroviario regionale”.
omissis
Il Presidente passa alla trattazione del punto iscritto nell’ordine del giorno, su decisione dell’Assemblea che reca:
• MOZIONE N. 384 del consigliere Brandoni “In materia di trasporto ferroviario regionale”;
• INTERROGAZIONE N. 1403 del consigliere Natali “Nuovo orario ferroviario e soppressione fermate a San
Benedetto del Tronto”.
(abbinate ai sensi dell’art. 121 del R.I.)
omissis
Conclusa la discussione generale, il Presidente la pone in votazione con il relativo emendamento a firma dei consiglieri
D’Anna e Brandoni, dopo aver dato la parola sull’emendamento ai consiglieri D’Anna (che lo illustra), Procaccini e
all’Assessore Marcolini. L’Assemblea legislativa approva all’unanimità la mozione n. 384, emendata, nel testo che
segue:
“L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE,
PRESO ATTO che con l’adozione del nuovo piano regionale dei trasporti pubblici e la conclusione della trattativa con
Trenitalia per il rinnovo del contratto di servizio per il trasporto ferroviario regionale, la Giunta ha inteso delineare le strategie
per la mobilità dei prossimi anni, tentando di concretizzare gli sforzi operati per una quanto più possibile diffusa ed ottimale
integrazione gomma-rotaia;
CONSIDERATO che le risorse stanziate in bilancio regionale per le politiche dei trasporti sono seconde solo a quelle per la
sanità, a sottolineare l’attenzione dell’Amministrazione regionale e l’importanza persino strategica che si intende assegnare
alle politiche della mobilità collettiva e pubblica;
ATTESO che al contrario, le politiche aziendali operate negli ultimi anni dai diversi rami delle Ferrovie dello Stato hanno
portato ad una progressiva delocalizzazione dalle Marche di importanti sedi decisionali, sia nel settore infrastrutturale che in
quello del trasporto vero e proprio, e ad una marginalizzazione della regione dalle strategie complessive messe in atto dai
gruppi dirigenti nazionali delle aziende ferroviarie, con azioni spesso poste in essere unilateralmente e senza neppure darne
informazione all’Amministrazione regionale o agli Enti locali interessati, quali la chiusura di biglietterie, la soppressione di
fermate e la sostituzione del materiale rotabile;
PREOCCUPATA che permanendo il contesto attuale, gli sforzi affrontati dall’Amministrazione regionale per giungere,
nella stipula del nuovo contratto di servizio con Trenitalia, alla fornitura di un servizio all’utenza sempre più qualificato ed
efficiente rischino di essere vanificati da decisioni assunte in sedi diverse da quelle regionali, dove si promuovono modelli di
trasporto differenti se non addirittura contrapposti a quello a cui si ispira l’azione dell’Amministrazione regionale e si operano
scelte che penalizzano, in termini di qualità dei servizi offerti e di quantità di investimenti, le Marche e, più in generale,
l’insieme delle regioni adriatiche;
RITENUTO infine che la gravissima crisi economica propone la necessità di rimodellare la struttura produttiva della
regione, incentivando e favorendo le attività terziarie qualificate e l’implementazione di una politica ambientale che guarda al
risparmio energetico e, nel campo dei trasporti, allo sviluppo della vettorialità collettiva e pubblica e quindi che in questo
ambito il confronto tra le istituzioni e le aziende di trasporto necessita della presenza nel territorio di strutture decisionali e
qualificate professionalità sul versante della programmazione;
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
a realizzare quanto prima un confronto con i responsabili nazionali delle aziende ferroviarie per proporre, nell’ambito della
riorganizzazione delle stesse, il mantenimento nella regione dei centri direzionali necessari e, insieme, per verificare gli
impegni finanziari atti non solo a garantire la sicurezza e la qualità dell’attuale rete regionale, ma ad individuare, se
necessario, le eventuali forme di compartecipazione per la realizzazione di nuove infrastrutture ferroviarie nella regione.
IMPEGNA ALTRESÌ LA GIUNTA REGIONALE
a perseguire le azioni intraprese per il ripristino delle fermate dei treni ES di Trenitalia e a verificare eventuali ulteriori
necessità da rappresentare alle aziende ferroviarie nonché attraverso la verifica e l’applicazione dell’accordo Stato-Regioni ad
operare per il potenziamento della rete ferroviaria regionale in cui sia compresa la riattivazione della cosiddetta
“Fano-Urbino”.
Assemblea legislativa delle Marche.
Estratto del processo verbale della seduta n. 164 del 12/01/2010 - Nomina di tre consiglieri regionali
revisori del conto dell’Assemblea legislativa Regionale (art. 13 R.I.).
omissis
Il Presidente passa alla trattazione del punto iscritto all’ordine del giorno che reca:
• ELEZIONE DI TRE CONSIGLIERI REGIONALI REVISORI DEL CONTO DELL’ASSEMBLEA
LEGISLATIVA REGIONALE
(articolo 12 del R.I.)
Il Presidente, dopo aver ricordato che ciascun consigliere può votare un solo nome, indice la votazione a scrutinio segreto.
omissis
Conclusa la votazione, il Presidente ne comunica l’esito:
VOTANTI
26
SCHEDE VALIDE
24
SCHEDE BIANCHE
2
SCHEDE NULLE
0
Hanno ricevuto voti:
Adriana Mollaroli
1
Katia Mammoli 2
Antonio D’Isidoro
5
Fabio Pistarelli 11
Mirco Ricci
5
Il Presidente proclama eletti Revisori del Conto dell’Assemblea legislativa regionale i consiglieri Fabio Pistarelli,
Antonio D’Isidoro e Mirco Ricci.
ASSEMBLEA LEGISLATIVE
DELLE MARCHE
CORECOM - COMITATO REGIONALE
PER LE COMUNICAZIONI
CO.RE.COM. Marche - Comitato Regionale per le Comunicazioni.
Delibera n. 01 del 15 gennaio 2010 - Attribuzione di contributi, per l’anno 2009, alle emittenti televisive
locali, ai sensi dell’art. 1 del decreto 5 novembre 2004, n. 292.
IL CORECOM MARCHE
omissis
DELIBERA
1. di approvare la graduatoria definitiva delle emittenti televisive locali beneficiarie dei contributi previsti dall’art. 45 c. 3
della legge n. 448/98 e s.m. per l’anno 2009, così come riportata nell’allegato A) facente parte integrante e sostanziale del
presente provvedimento;
2. di rendere pubblica la predetta graduatoria indicando i punteggi relativi a ciascun elemento di valutazione di cui all’art. 4 c.
1 del D.M. 292/2004, mediante la pubblicazione sul BUR e sul sito www.corecom.marche.it e contestualmente di
comunicarne l’esito al Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per le Comunicazioni;
3. di riservarsi, entro i 60 giorni successivi dalla predisposizione della graduatoria, la facoltà di verificare le dichiarazioni delle
emittenti collocate debitamente in graduatoria (art. 7 del D.M. n. 292/2004) ed a comunicare, eventuali irregolarità, al
Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per le Comunicazioni che provvedere alla revoca del contributo (art. 8 del
D.M. n. 292/2004).
DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE
Deliberazione n. 44 del 18/01/2010.
Art. 6 comma 1 lettera A) della LR n. 31/2009 - Reiscrizione nel bilancio di previsione per l’anno 2010 di
economie accertate relative a stanziamenti aventi specifica destinazione - Importo di euro 790.404,80.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1) Di apportare al Bilancio di Previsione per l’anno 2010 le variazioni in termini di competenza e di cassa come di seguito
indicato:
U.P.B. 20805
Descrizione Fondo di riserva di cassa - Art. 22 L.R. 31/01
Variazione di competenza
Variazioni di cassa - E 790.404,80
U.P.B. 10609
Descrizione Programmazione negoziata - Corrente
Variazione di competenza + E 394.790,00
Variazioni di cassa + E 394.790,00
U.P.B. 10610
Descrizione Programmazione negoziata - Investimento
Variazione di competenza + E 395.614,80
Variazioni di cassa + E 395.614,80
2) Di apportare al Programma Operativo Annuale per l’anno 2010 le variazioni in termini di competenza e di cassa come di
seguito indicato:
U.P.B. 20805
Capitolo 20805101
Descrizione Fondo di riserva per sopperire ad eventuali deficienze degli stanziamenti di cassa (art. 22 L.R. 11/12/2001, n. 31)
Variazione di competenza 0,00
Variazioni di cassa - E 790.404,80
U.P.B. 10609
Capitolo 10609127
Descrizione Spese FAS per sistema di monitoraggio unificato - delibera CIPE 181/2006 - Acquisto di beni e servizi - **CFR
40302023 - CNI/09
Variazione di competenza + E 194.790,00
Variazioni di cassa + E 194.790,00
U.P.B. 10609
Capitolo 10609129 CNI
Descrizione Spese per interventi nelle aree sottoutilizzate - Progetto monitoraggio - delibera CIPE 17/2003 - Acquisto di beni
e servizi - **CFR 40302008 - CNI/10
Variazione di competenza + E 200.000,00
Variazioni di cassa + E 200.000,00
U.P.B. 10610
Capitolo 10610207
Descrizione Spese per interventi nelle aree sottoutilizzate - Progetto monitoraggio - Delibera CIPE 17/2003 - **CFR
40302008 - CNI/04
Variazione di competenza + E 395.614,80
Variazioni di cassa + E 395.614,80
3) Di trasmettere copia del presente atto all’Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni dalla sua adozione e di
disporne la pubblicazione sul Bollettino della Regione Marche entro 15 giorni ai sensi dell’articolo 6, comma 1, della l.r.
22/12/2009, n. 31.
Deliberazione n. 45 del 18/01/2010.
Art. 6 comma 1 lettera A) della LR n. 31/2009 - Reiscrizione nel bilancio di previsione per l’anno 2010 di
economie accertate relative a stanziamenti aventi specifica destinazione - euro 3.585.275,66.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1) Di apportare al Bilancio di Previsione per l’anno 2010 le variazioni in termini di competenza e di cassa di cui all’allegata
TABELLA A;
2) Di apportare al Programma Operativo Annuale per l’anno 2010 le variazioni di cui all’allegata TABELLA B;
3) Di trasmettere copia del presente atto all’Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni dalla sua adozione e di
disporne la pubblicazione sul Bollettino della Regione Marche entro 15 giorni ai sensi dell’articolo 6, comma 1, della l.r.
22/12/2009, n. 31.
Deliberazione n. 46 del 18/01/2010.
Art. 6 comma 1 lettera A) della LR 31/2009 - Reiscrizione nel Bilancio di previsione per l’anno 2010 di
economie accertate relative a stanziamenti aventi specifica destinazione - euro 1.380.000,00.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1) Di apportare al Bilancio di Previsione per l’anno 2010 le variazioni in termini di competenza e di cassa di cui all’allegata
TABELLA A;
2) Di apportare al Programma Operativo Annuale per l’anno 2010 le variazioni di cui all’allegata TABELLA B;
3) Di trasmettere copia del presente atto all’Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni dalla sua adozione e di
disporne la pubblicazione sul Bollettino della Regione Marche entro 15 giorni ai sensi dell’articolo 6, comma 1, della l.r.
22/12/2009, n. 31.
Deliberazione n. 47 del 18/01/2010.
Art. 6 della LR n. 31/2009 - Reiscrizione nel bilancio di previsione per l’anno 2010 di economie relative a
stanziamenti aventi specifica destinazione - euro 3.629.214,98.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1. di apportare al bilancio di previsione per l’anno 2010 le variazioni in termini di competenza e di cassa come di seguito
indicato, per un totale complessivo di E 3.629.214,98:
UPB 20805
Denominazione Fondo di riserva di cassa - Art. 22 L.R. 31/2001
Variazione stanziamento competenza
Variazione stanziamento cassa - 3.629.214,98
UPB 20701
Denominazione Stipendi, retribuzioni, indennità e rimborsi - Corrente
Variazione stanziamento competenza + 2.739.214,98
Variazione stanziamento cassa + 2.739.214,98
UPB 52814
Denominazione Formazione e progetti speciali regionali/nazionali - Corrente
Variazione stanziamento competenza + 890.000,00
Variazione stanziamento cassa + 890.000,00
Totale variazione stanziamento competenza 3.629.214,98
Totale variazione stanziamento cassa 0
2. di apportare al Programma Operativo Annuale per l’anno 2010, approvato con DGR 2191 del 21/12/2009, e successive
modificazioni ed integrazioni, le variazioni in termini di competenza e di cassa come di seguito indicato, per un totale
complessivo di E 3.629.214,98:
UPB 20805
Capitolo 20805101
Denominazione Fondo di riserva per sopperire ad eventuali deficienze degli stanziamenti di cassa
Variazione stanziamento competenza
Variazione stanziamento competenza - 3.629.214,98
UPB 20701
Capitolo 20701131
Denominazione Spese per le retribuzioni lorde al personale finanziate con risorse assegnate alla Regione - CNI/SIOPE/06
Variazione stanziamento competenza 1.194.792,54
Variazione stanziamento competenza 1.194.792,54
UPB 20701
Capitolo 20701132
Denominazione Spese per contributi effettivi a carico dell’ente finanziate con risorse assegnate alla Regione - CNI/SIOPE/06
Variazione stanziamento competenza 261.880,93
Variazione stanziamento competenza 261.880,93
UPB 20701
Capitolo 20701134
Denominazione Altre spese per il personale finanziate con risorse assegnate alla Regione (missioni, personale comandato,
ecc.) - CNI/SIOPE/06
Variazione stanziamento competenza 205.065,05
Variazione stanziamento competenza 205.065,05
UPB 20701
Capitolo 20701135
Denominazione Spese per il pagamento dell’imposta I.R.A.P. sulle prestazioni di lavoro finanziate con risorse assegnate alla
Regione - CNI/SIOPE/06
Variazione stanziamento competenza 178.356,27
Variazione stanziamento competenza 178.356,27
UPB 20701
Capitolo 20701137
Denominazione Somministrazione di lavoro a tempo determinato finanziata con risorse assegnate alla Regione CNI/SIOPE/06
Variazione stanziamento competenza 106.444,20
Variazione stanziamento competenza 106.444,20
UPB 20701
Capitolo 20701602
Denominazione Spese per le retribuzioni lorde al personale finanziate con risorse assegnate alla Regione programmazione
2007-2013 - CNI/SIOPE/08
Variazione stanziamento competenza 360.081,93
Variazione stanziamento competenza 360.081,93
UPB 20701
Capitolo 20701603
Denominazione Spese per contributi effettivi a carico dell’ente finanziate con risorse assegnate alla Regione Programmazione 2007-2013 - CNI/SIOPE/08
Variazione stanziamento competenza 91.971,59
Variazione stanziamento competenza 91.971,59
UPB 20701
Capitolo 20701605
Denominazione Altre spese per il personale finanziate con risorse assegnate alla Regione (missioni, personale comandato,
ecc.) - Programmazione 2007-2013 - CNI/SIOPE/08
Variazione stanziamento competenza 167.085,17
Variazione stanziamento competenza 167.085,17
UPB 20701
Capitolo 20701606
Denominazione Spese per il pagamento dell’imposta I.R.A.P. sulle prestazioni di lavoro finanziate con risorse assegnate alla
Regione - Programmazione 2007-2013 - CNI/SIOPE/08
Variazione stanziamento competenza 49.064,77
Variazione stanziamento competenza 49.064,77
UPB 20701
Capitolo 20701607
Denominazione Somministrazione di lavoro a tempo determinato finanziata con risorse assegnate alla Regione
programmazione 2007-2013 - CNI/SIOPE/08
Variazione stanziamento competenza 124.472,53
Variazione stanziamento competenza 124.472,53
UPB 52814
Capitolo 52814119
Denominazione Spese per la realizzazione del progetto pilota prenotazione on line - ***CFR 20118004 - CNI/06
Variazione stanziamento competenza + 890.000,00
Variazione stanziamento competenza + 890.000,00
Totale variazione stanziamento competenza 3.629.214,98
Totale variazione stanziamento competenza 0
3. di trasmettere copia del presente atto, all’Assemblea Legislativa regionale entro dieci giorni dalla sua adozione e di
disporne la pubblicazione sul BUR entro 15 giorni ai sensi dell’art. 6, comma 1, della L.R. 22/12/2009, n. 31.
Deliberazione n. 48 del 18/01/2010.
Art. 6 comma 2 della LR n. 31/2009 - Variazione compensativa al Programma Operativo Annuale 2010
approvato con DGR n. 2191/2009 e sue successive modificazioni ed integrazioni - Spese di personale
importo euro 25.468,66.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1. Di apportare al Bilancio di Previsione per l’anno 2010 le seguenti variazioni in termini di competenza e di cassa:
Spesa UPB 20701
Descrizione Stipendi, retribuzioni, indennità e rimborsi - Corrente
Importo + E 24.531,34
Spesa UPB 31607
Descrizione Internazionalizzazione e promozione estera - Corrente
Importo - E 10.000,00
Spesa UPB 53101
Descrizione Strutturazione, integrazione reti tematiche - Corrente
Importo - E 15.000,00
Spesa UPB 53103
Descrizione Promozione e attività culturali - Corrente
Importo+ E 468,66
2. Di apportare al Programma Operativo Annuale per l’anno 2010 - DGR n. 2191 del 21/12/2009 e sue successive
modificazioni ed integrazioni - la variazione compensativa in termini di competenza e di cassa ai capitoli di spesa, come di
seguito riportato
Spesa UPB 20701
Capitolo 20701126
Descrizione Spese per retribuzioni lorde al personale finanziate con risorse proprie - CNI/SIOPE/06
Importo variazione in aumento+ E 18.896,45
Importo variazione in riduzione
Spesa UPB 20701
Capitolo 20701127
Descrizione Spese per contributi effettivi a carico dell’ente finanziate con risorse proprie - CNI/SIOPE/06
Importo variazione in aumento+ E 4.497,35
Importo variazione in riduzione
Spesa UPB 20701
Capitolo 20701130
Descrizione Spese per il pagamento dell’imposta IRAP sulle prestazioni di lavoro finanziate con risorse proprie CNI/SIOPE/06
Importo variazione in aumento+ E1.606,20
Importo variazione in riduzione
Spesa UPB 31607
Capitolo 31607101
Descrizione Spese per le attività regionali in materia di commercio estero, promozione economica ed internazionale delle
imprese e del sistema territoriale - LR 30/2008 - CNI/08
Importo variazione in aumento
Importo variazione in riduzione -E 15.000,00
Spesa UPB 53101
Capitolo 53101113
Descrizione Spese per le attività istituzionali e promozionali della giornata delle Marche
Importo variazione in aumento
Importo variazione in riduzione -E 10.000,00
Spesa UPB 20701
Capitolo 20701131
Descrizione Spese per le retribuzioni lorde al personale finanziate con risorse assegnate alla Regione - CNI/SIOPE/06
Importo variazione in aumento
Importo variazione in riduzione -E 21,41
Spesa UPB 20701
Capitolo 20701132
Descrizione Spese per contributi effettivi a carico dell’ente finanziate con risorse assegnate alla Regione - CNI/SIOPE/06
Importo variazione in aumento
Importo variazione in riduzione -E 5,10
Spesa UPB 20701
Capitolo 20701134
Descrizione Altre spese per il personale finanziate con risorse assegnate alla Regione (missioni, personale comandato, ecc.) CNI/SIOPE/06
Importo variazione in aumento
Importo variazione in riduzione -E 440,33
Spesa UPB 20701
Capitolo 20701135
Descrizione Spese per il pagamento dell’imposta I.R.A.P. sulle prestazioni di lavoro finanziate con risorse assegnate alla
Regione - CNI/SIOPE/06
Importo variazione in aumento
Importo variazione in riduzione -E 1,82
Spesa UPB 53103
Capitolo 53103603
Descrizione Spese per la realizzazione del programma TACIS - Progetto Make Culture - Acquisto di beni e servizi - **CFR
20203033 - CNI/08
Importo variazione in aumento+ E 468,66
Importo variazione in riduzione
Totale Importo variazione in aumento+ E 25.468,66
Totale Importo variazione in riduzione -E 25.468,66
3. Di trasmettere copia del presente atto, all’Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni dalla sua adozione e di
disporne la pubblicazione sul BUR entro 15 giorni ai sensi dell’art. 29, comma 8 e dell’art. 9 comma 4 della L.R. 11/12/2001,
n. 31.
Deliberazione n. 49 del 18/01/2010.
Art. 6 della LR n. 31/2009 - Reiscrizione nel bilancio di previsione per l’anno 2010 di economie relative a
stanziamenti aventi specifica destinazione - euro 3.526.281,61.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1. di apportare al bilancio di previsione per l’anno 2010 le variazioni in termini di competenza e di cassa come di seguito
indicato, per un totale complessivo di E 3.526.281,61:
UPB 20805
Denominazione Fondo di riserva di cassa - Art. 22 L.R. 31/2001
Variazione stanziamento competenza
Variazione stanziamento cassa- 1.125.853,24
UPB 52801
Denominazione Finanziamento dei macrolivelli di assistenza sanitaria - Corrente
Variazione stanziamento competenza 3.491.072,33
Variazione stanziamento cassa+ 1.090.643,96
UPB 53007
Denominazione Tutela sociale e diritti di cittadinanza - Corrente
Variazione stanziamento competenza 35.209,28
Variazione stanziamento cassa+ 35.209,28
Totale variazione stanziamento competenza 3.526.281,61
Totale variazione stanziamento cassa 0
2. di apportare al Programma Operativo Annuale per l’anno 2010, approvato con DGR 2191 del 21/12/2009, e successive
modificazioni ed integrazioni, le variazioni in termini di competenza e di cassa come di seguito indicato, per un totale
complessivo di E 3.526.281,61:
UPB 20805
Capitolo 20805101
Denominazione Fondo di riserva per sopperire ad eventuali deficienze degli stanziamenti di cassa
Variazione stanziamento competenza
Variazione stanziamento competenza - 1.125.853,24
UPB52801
Capitolo 52801130
Denominazione Impiego delle risorse necessarie per la definizione della gestione liquidatoria D.L. 17 del 19/02/2001 **CFR 30301047 - CNI/08
Variazione stanziamento competenza + 3.400.428,37
Variazione stanziamento competenza + 1.000.000,00
UPB52801
Capitolo 52801151
Denominazione Impiego delle risorse necessarie per la definizione della gestione liquidatoria D.L. 17 del 19/02/2001 Acquisizione di beni e servizi - **CFR 30301047 - CNI/SIOPE/08
Variazione stanziamento competenza + 90.643,96
Variazione stanziamento competenza 90.643,96
UPB53007
Capitolo 53007150
Denominazione Fondo unico nazionale indistinto per le politiche sociali L.N. 328/2000, art. 20 e L.N. 388/2000, art. 80,
commi 13 e 17 - Indennità garante per l’infanzia e l’adolescenza - L.R. 23/02/2005, n. 15 - ***CFR 20109010/E CNI/SIOPE/06
Variazione stanziamento competenza+ 35.209,28
Variazione stanziamento competenza+ 35.209,28
Totale variazione stanziamento competenza 3.526.281,61
Totale variazione stanziamento competenza 0
3. di trasmettere copia del presente atto, all’Assemblea Legislativa regionale entro dieci giorni dalla sua adozione e di
disporne la pubblicazione sul BUR entro 15 giorni ai sensi dell’art. 6, comma 1, della L.R. 22/12/2009, n. 31.
Deliberazione n. 50 del 18/01/2010.
Art. 6 comma 1 lettera A) della LR n. 31/2009 - Reiscrizione nel bilancio di previsione per l’anno 2010 di
economie accertate relative a stanziamenti aventi specifica destinazione - euro 5.403.977,13 - Modifica al
POA 2010 approvato con DGR n. 2191/2009.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1) Di apportare al Bilancio di Previsione per l’anno 2010 le variazioni in termini di competenza e di cassa di cui all’allegata
TABELLA A;
2) Di apportare al Programma Operativo Annuale per l’anno 2010 le variazioni di cui all’allegata TABELLA B;
3) Di modificare il Programma Operativo Annuale 2010 approvato con deliberazione di Giunta regionale n. 2191 del 21
dicembre 2009, come riportato nella TABELLA C;
4) Di trasmettere copia del presente atto all’Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni dalla sua adozione e di
disporne la pubblicazione sul Bollettino della Regione Marche entro 15 giorni ai sensi dell’articolo 6, comma 1, della l.r.
22/12/2009, n. 31.
Deliberazione n. 51 del 18/01/2010.
Art. 6 comma 1 lettera A) della LR n. 31/2009 - Reiscrizione nel bilancio di previsione per l’anno 2010 di
economie accertate relative a stanziamenti aventi specifica destinazione - euro 16.106,37 - Modifica al
POA 2010 approvato con DGR n. 2191/2009.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1) Di apportare al Bilancio di Previsione per l’anno 2010 le variazioni in termini di competenza e di cassa di cui all’allegata
TABELLA A;
2) Di apportare al Programma Operativo Annuale per l’anno 2010 le variazioni di cui all’allegata TABELLA B;
3) Di modificare il Programma Operativo Annuale 2010 approvato con deliberazione di Giunta regionale n. 2191 del 21
dicembre 2009, come riportato nella TABELLA C;
4) Di trasmettere copia del presente atto all’Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni dalla sua adozione e di
disporne la pubblicazione sul Bollettino della Regione Marche entro 15 giorni ai sensi dell’articolo 6, comma 1, della l.r.
22/12/2009, n. 31.
Deliberazione n. 53 del 18/01/2010.
Art. 6 comma 1 lettera A) della LR n. 31/2009 - Reiscrizione nel bilancio di previsione per l’anno 2010 di
economie accertate relative a stanziamenti aventi specifica destinazione - euro 165.630,90.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1) Di apportare al Bilancio di Previsione per l’anno 2010 le variazioni in termini di competenza e di cassa di cui all’allegata
TABELLA A;
2) Di apportare al Programma Operativo Annuale per l’anno 2010 le variazioni di cui all’allegata TABELLA B;
3) Di trasmettere copia del presente atto all’Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni dalla sua adozione e di
disporne la pubblicazione sul Bollettino della Regione Marche entro 15 giorni ai sensi dell’articolo 6, comma 1, della l.r.
22/12/2009, n. 31.
DECRETI DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
Decreto n. 2 del 13/01/2010.
D.P.R. n. 254 del 2 novembre 2005, art. 73 - Azienda Speciale della CCIAA di Macerata “EX.IT” - Nomina
di un componente supplente nel Collegio dei Revisori dei Conti.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
di nominare, secondo quanto disposto dall’art. 73 del D.P.R. 2 novembre 2005 n. 254, componente supplente del Collegio dei
Revisori dei Conti dell’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Macerata “EX.IT”, il sig. Florindo Cardinali.
Si attesta inoltre che dal presente decreto non deriva né può derivare alcun impegno di spesa a carico della Regione.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
(Dott. Gian Mario Spacca)
Decreto n. 3 del 13/01/2010.
Consorzio Prov.le per la difesa delle colture agrarie dalle avversità atmosferiche di Pesaro - Art. 30 dello
Statuto - Designazione componente del Collegio sindacale.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
di designare, secondo quanto disposto dall’art. 30 dello Statuto dell’Ente, componente del collegio sindacale del
CONSORZIO PROV.LE PER LA DIFESA DELLE COLTURE AGRARIE DALLE AVVERSITÀ ATMOSFERICHE di
Pesaro, il rag. Michele Brocchini.
Si attesta inoltre che dal presente decreto non deriva né può derivare alcun impegno di spesa a carico della Regione.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
(Dott. Gian Mario Spacca)
Decreto n. 4 del 14/01/2010.
Giudice di Pace di Tolentino. Atto di citazione in materia di risarcimento danni da fauna selvatica.
Costituzione in giudizio della Regione Marche ex DGR N. 650/2005. Affidamento incarico Avv. Marco
Maria Fesce.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
- di costituirsi nel giudizio promosso avanti il Giudice di Pace di TOLENTINO dalla persona indicata nel documento
istruttorio, con atto di citazione pervenuto in data 23/12/09, ai sensi della DGR n. 650 del 30.05.2005;
- di conferire il relativo incarico all’Avv. Marco Maria FESCE dell’Avvocatura regionale, conferendogli ogni più opportuna
facoltà al riguardo ivi compresa la proposizione di domande nuove, riconvenzionali e di provvedere alla chiamata in causa di
terzi;
- di rilasciare procura speciale al predetto legale eleggendo domicilio presso lo Studio Legale dell’Avv. Edoardo MARABINI,
Via Vittorio Veneto, n. 13 - Civitanova Marche (MC).
L’onere derivante dal presente atto, per quanto concerne la prestazione dell’Avv. Edoardo Marabini fa carico al capitolo
10313101 del bilancio 2010, approvato con L.R. n. 32/09, vista la DGR n. 2191/09 di approvazione del P.O.A. 2010.
L’impegno sarà assunto all’atto della liquidazione poiché non è preventivamente quantificabile l’esatto ammontare,
determinabile soltanto al termine del giudizio dietro presentazione da parte del professionista di nota spese, che verrà liquidata
con apposito decreto dirigenziale.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
(Gian Mario Spacca)
Decreto n. 5 del 18/01/2010.
Commissione tributaria provinciale di Ancona. Contenzioso in materia tributaria: tassa automobilistica.
Costituzione in giudizio della Regione Marche. Affidamento incarico all’Avv. Lucilla Di Ianni.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
• di proporre appello innanzi alla Commissione Tributaria Regionale, avverso la sentenza n. 07/03/09 della Commissione
Tributaria Provinciale di Ancona, pronunciata in data 25.11.2008 e depositata in segreteria in data 8.1.2009, mai notificata,
nel procedimento iscritto con R.G. n. 817/06, ai sensi della DGR n. 651/2005;
• di affidarne il relativo incarico di rappresentanza e difesa della Regione Marche all’Avv. Lucilla DI IANNI dell’Avvocatura
regionale, conferendole ogni più opportuna facoltà al riguardo;
• di rilasciare procura speciale al predetto legale eleggendo domicilio in Ancona, Via Giannelli, n. 36, presso la sede
dell’Avvocatura regionale.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
(Gian Mario Spacca)
Decreto n. 6 del 18/01/2010.
Commissione tributaria provinciale di Ancona. Contenzioso in materia tributaria: tassa automobilistica.
Costituzione in giudizio della Regione Marche. Affidamento incarico all’Avv. Lucilla Di Ianni.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
• di proporre appello innanzi alla Commissione Tributaria Regionale, avverso la sentenza n. 11/03/09 della Commissione
Tributaria Provinciale di Ancona, pronunciata in data 25.11.2008 e depositata in segreteria in data 8.1.2009, mai notificata,
nel procedimento iscritto con R.G. n. 837/06, ai sensi della DGR n. 651/2005;
• di affidarne il relativo incarico di rappresentanza e difesa della Regione Marche all’Avv. Lucilla DI IANNI dell’Avvocatura
regionale, conferendole ogni più opportuna facoltà al riguardo;
• di rilasciare procura speciale al predetto legale eleggendo domicilio in Ancona, Via Giannelli, n. 36, presso la sede
dell’Avvocatura regionale.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
(Gian Mario Spacca)
Decreto n. 7 del 18/01/2010.
Commissione tributaria provinciale di Ancona. Contenzioso in materia tributaria: tassa automobilistica.
Costituzione in giudizio della Regione Marche. Affidamento incarico all’Avv. Lucilla Di Ianni.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
• di proporre appello innanzi alla Commissione Tributaria Regionale, avverso la sentenza n. 09/03/2009 della Commissione
Tributaria Provinciale di Ancona, pronunciata in data 25.11.2008 e depositata in segreteria in data 08.01.2009, mai notificata,
nel procedimento iscritto con R.G. n. 819/06, ai sensi della DGR n. 651/2005;
• di affidarne il relativo incarico di rappresentanza e difesa della Regione Marche all’Avv. Lucilla DI IANNI dell’Avvocatura
regionale, conferendole ogni più opportuna facoltà al riguardo;
• di rilasciare procura speciale al predetto legale eleggendo domicilio in Ancona, Via Giannelli, n. 36, presso la sede
dell’Avvocatura regionale.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
(Gian Mario Spacca)
Decreto n. 8 del 18/01/2010.
Commissione tributaria provinciale di Ancona. Contenzioso in materia tributaria: tassa automobilistica.
Costituzione in giudizio della Regione Marche. Affidamento incarico all’Avv. Lucilla di Ianni.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
• di proporre appello innanzi alla Commissione Tributaria Regionale, avverso la sentenza n. 08/03/09 della Commissione
Tributaria Provinciale di Ancona, pronunciata in data 25.11.2008 e depositata in segreteria in data 8.1.2009, mai notificata,
nel procedimento iscritto con R.G. n. 818/06, ai sensi della DGR n. 651/2005;
• di affidarne il relativo incarico di rappresentanza e difesa della Regione Marche all’Avv. Lucilla DI IANNI dell’Avvocatura
regionale, conferendole ogni più opportuna facoltà al riguardo;
• di rilasciare procura speciale al predetto legale eleggendo domicilio in Ancona, Via Giannelli, n. 36, presso la sede
dell’Avvocatura regionale.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
(Gian Mario Spacca)
Decreto n. 9 del 18/01/2010.
Commissione tributaria provinciale di Ancona. Contenzioso in materia tributaria: tassa automobilistica.
Costituzione in giudizio della Regione Marche. Affidamento incarico all’Avv. Lucilla di Ianni.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
• di costituirsi in giudizio e resistere - ai sensi della DGR n. 651 del 30.05.2005 - nel ricorso notificato in data 30.11.2009,
proposto avanti alla Commissione Tributaria Provinciale di Ancona, in materia di tasse automobilistiche, dalla persona
indicata nel documento istruttorio, per le motivazioni ivi espresse;
• di affidare l’incarico di rappresentanza e difesa della Regione Marche all’Avv. Lucilla DI IANNI dell’Avvocatura regionale,
conferendole ogni più opportuna facoltà al riguardo;
• di rilasciare procura speciale al predetto legale eleggendo domicilio in Ancona, Via Giannelli, n. 36, presso la sede
dell’Avvocatura regionale.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
(Gian Mario Spacca)
Decreto n. 10 del 18/01/2010.
Commissione tributaria provinciale di Ancona. Contenzioso in materia tributaria: tassa automobilistica.
Costituzione in giudizio della Regione Marche. Affidamento incarico all’Avv. Lucilla di Ianni.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
• di costituirsi in giudizio e resistere - ai sensi della DGR n. 651 del 30.05.2005 - nel ricorso notificato in data 14.12.2009,
proposto avanti alla Commissione Tributaria Provinciale di Ancona, in materia di tasse automobilistiche, dalla persona
indicata nel documento istruttorio, per le motivazioni ivi espresse;
• di affidare l’incarico di rappresentanza e difesa della Regione Marche all’Avv. Lucilla DI IANNI dell’Avvocatura regionale,
conferendole ogni più opportuna facoltà al riguardo;
• di rilasciare procura speciale al predetto legale eleggendo domicilio in Ancona, Via Giannelli, n. 36, presso la sede
dell’Avvocatura regionale.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
Gian Mario Spacca
DECRETI DEI DIRIGENTI REGIONALI
AREA DEI PROCESSI NORMATIVI
DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE
Decreto del Dirigente dell’Area dei processi normativi n. 1 del 20/01/2010.
Art. 12 L.R. 5 agosto 1996, n. 34 e successive modificazioni pubblicazione dell’elenco delle nomine e
designazioni effettuate dall’Assemblea legislativa regionale nell’anno 2009.
IL DIRIGENTE DELL’AREA
omissis
DECRETA
• di dare atto che le nomine e designazioni effettuate dall’Assemblea legislativa regionale nel corso dell’anno 2009 sono
quelle che risultano dall’elenco allegato al presente decreto (Allegato n. 1), del quale forma parte integrante e sostanziale;
• di disporre, per l’effetto, la pubblicazione del predetto elenco con le indicazioni dei dati essenziali relativi e dei proponenti
nel Bollettino ufficiale della Regione;
• si attesta inoltre che dal presente decreto non deriva un impegno di spesa a carico della regione.
Il presente atto viene pubblicato per estratto nel Bollettino ufficiale della Regione.
IL DIRIGENTE DELL’AREA
(Dott. Stefano Michele La Micela)
DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE INTEGRATE DI SICUREZZA E PER LA PROTEZIONE CIVILE
Decreto del Dirigente della Posizione di funzione Rischio sismico ed opere pubbliche
d’emergenza n. 2 del 18/01/2010.
Appalto per i lavori di ripristino e recupero del Teatro Vaccaj di Tolentino (MC). Approvazione lettera di
invito, schema di contratto e C.S.A.
IL DIRIGENTE DELLA P.F.
omissis
DECRETA
• DI APPROVARE il Capitolato Speciale della gara d’Appalto per i lavori di ripristino e recupero del Teatro Vaccaj di
Tolentino a seguito dell’incendio verificatosi il 29 luglio 2008;
• DI APPROVARE la lettera di invito e lo schema di contratto relativi alla medesima gara;
• DI STABILIRE che la presentazione delle offerte per la partecipazione alla gara è fissata per l’11 marzo 2010 ore 12.00.
Si attesta che dal presente atto non deriva né può derivare alcun impegno di spesa a carico della Regione Marche.
IL DIRIGENTE DELLA P.F.
(dott. ing. Mario Pompei)
SERVIZIO SALUTE
Decreto del Dirigente della posizione di funzione Veterinaria e Sicurezza alimentare n. 190 del
13/11/2009.
Piano di sorveglianza delle zone di produzione e stabulazione dei molluschi bivalvi vivi ai sensi del Reg.
CE 854/04.
IL DIRIGENTE DEL P.F.
omissis
DECRETA
• di approvare il piano di sorveglianza delle zone di produzione e stabulazione dei molluschi bivalvi vivi secondo le modalità,
le frequenze ed i criteri indicati in allegato al presente decreto che ne costituisce parte integrante e sostanziale;
• di stabilire che gli operatori del settore alimentare (Consorzi di gestione molluschi della regione) e le Zone territoriali
dell’ASUR possono attivare forme di collaborazione previa sottoscrizione di specifica procedura;
• di stabilire che i dati derivanti dall’attuazione del suddetto piano verranno utilizzati per la revisione della classificazione
delle zone di produzione dei molluschi bivalvi vivi ai sensi del Reg. CE 854/04;
• di pubblicare integralmente il presente provvedimento sul bollettino ufficiale della Regione Marche.
• Si attesta inoltre che dal presente decreto non deriva un impegno di spesa a carico della regione.
IL DIRIGENTE DELLA P.F.
(Dr. Roberto Tomarelli)
SERVIZIO INTERNAZIONALIZZAZIONE, CULTURA, TURISMO E COMMERCIO
Decreto del Dirigente della Posizione di funzione Commercio e Tutela dei consumatori n. 424 del
16/11/2009.
D.G.R. n. 903/07 - D.G.R. n. 1524/08 - Progetti di attività da parte dei C.A.T. - Bando anno 2009 e
relativa modulistica. U.P.B. 3.14.01. Capitolo 31401119 bilancio 2009 - Importo E 200.000,00.
IL DIRIGENTE DELLA P.F.
omissis
DECRETA
di approvare, ai sensi della D.G.R. n. 1524/08, il bando di accesso e i relativi moduli di domanda di contributo per la
presentazione di progetti di attività da parte dei Centri di Assistenza Tecnica (CAT) finalizzati ad interventi nel settore del
commercio, allegati al presente decreto di cui fanno parte integrante e sostanziale;
l’onere derivante dal presente decreto pari ad E 200.000,00 fa carico al capitolo 31401119 - U.P.B. 3.14.01 del bilancio di
previsione anno 2009.
di pubblicare il presente decreto per estratto nel BUR Marche compreso gli allegati, ai sensi della L.R. n. 17/03.
IL DIRIGENTE DELLA P.F.
(Dott. Pietro Talarico)
SERVIZIO AGRICOLTURA, FORESTAZIONE E PESCA
Decreto del Dirigente del Servizio Agricoltura, Forestazione e Pesca n. 3 del 12/01/2010.
PSR Marche 2007-2013. Istruzioni generali per la presentazione, delle domande per superfici ai sensi del
Reg. (CE) 1698/2005 - Modalità di presentazione delle domande di pagamento - Campagna 2010. Misure
agroambientali.
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO
omissis
DECRETA
- di applicare le istruzioni contenute nella circolare Agea n. 59 del 24/12/2009 “Sviluppo Rurale. Istruzioni applicative
generali per la presentazione, il controllo ed il pagamento delle domande per superfici ai sensi del Reg. (CE) 1698/2005 e
successive modifiche - Modalità di presentazione delle domande di pagamento - Campagna 2010.”
- di confermare quindi per la seguente misura:
a. Misura F Ex Regolamento CEE 2078/92 (corrispondente alla misura 214 del Reg.CE 1698/2005);
• quale termine ultimo, a pena di irricevibilità, per la presentazione delle domande iniziali e delle domande di modifica il 9
giugno 2010, tenuto conto della necessità di assicurare la corretta applicazione dei controlli SIGC sia nell’ambito del primo
che del secondo pilastro.
• di stabilire che anche le domande in formato cartaceo, sottoscritte e autenticate ai sensi del D.P.R. 445/2000, dovranno
pervenire, alla Regione Marche Servizio Agricoltura (AdG) presso la Struttura Decentrata Agricoltura territorialmente
competente (esclusi i presidi) entro la medesima data, a pena di irricevibilità.
- di stabilire che, per la misura 214 pagamenti agroambientali (ad esclusione dell’art. 39 - par. V - reg.(CE) n. 1698/05 e
successive modifiche relativo alla conservazione delle risorse genetiche), le domande di pagamento per la conferma degli
impegni derivanti dalla nuova programmazione dovranno essere presentate entro il 17 maggio 2010, le domande di modifica
ai sensi dell’art. 15 e 22 del Reg. (CE) n. 796/04 entro il 31 Maggio 2010 e le domande di revoca parziale ai sensi dell’art. 22
del Reg. (CE) n. 796/04 possono essere presentate anteriormente alla comunicazione dell’irregolarità all’agricoltore, tenuto
conto anche della necessità di assicurare l’applicazione corretta ed integrale del SIGC nel cui ambito di controllo rientra
parimenti la domanda unica presentata ai sensi del Reg. (CE) n. 73/2009.
• Pertanto, le date di presentazione delle domande per la campagna 2010 sono:
1) domande iniziali: 17 maggio 2010;
2) domande di modifica ai sensi dell’art. 15 e 22 del Reg. (CE) n. 796/04: 31 Maggio 2010;
3) domande di revoca parziale ai sensi dell’art. 22 del Reg. (CE) n. 796/04: fino al momento della comunicazione
dell’irregolarità all’agricoltore.
Per le domande iniziali di cui al punto 1), è consentito un ritardo di 25 giorni solari, da calcolare partendo dal 15 maggio, che
comporta una decurtazione dell’1% per ogni giorno lavorativo di ritardo. Pertanto, il termine ultimo di presentazione è il 9
giugno 2010 a pena di irricevibilità;
• di stabilire che la domanda in formato cartaceo, sottoscritta e autenticata ai sensi del D.P.R. 445/2000, dovrà pervenire, alla
Regione Marche Servizio Agricoltura (AdG) presso la Struttura Decentrata Agricoltura territorialmente competente (esclusi i
presidi) entro le date di scadenza sopra indicate a pena di irricevibilità;
- di dare la massima diffusione al presente atto attraverso la pubblicazione sul BUR Marche ai sensi della L.R. n. 17/03, la
pubblicazione sul sito regionale www.agri.marche.it, le strutture decentrate agricoltura, le organizzazioni professionali, i
Centri di Assistenza Agricola Autorizzati (CAA).
Si attesta inoltre che dal presente decreto non deriva né può derivare un impegno di spesa a carico della Regione.
IL DIRIGENTE
(Avv. Cristina Martellini)
ATTI DI ENTI LOCALI E DI ALTRI SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI
Provincia di Ancona.
Decreto del Direttore n. 10 del 15/01/2010 - O.P.C.M. n. 3548/2006 - D.C.D. 39/C.D.A./2007 - Allegato
“B” - Lavori di adeguamento idraulico del fosso Offagna in località San Biagio di Osimo - Deposito presso
la Cassa depositi e prestiti dell’indennità di esproprio non accettata dalla ditta “I.C.I. Iniziativa
Costruzioni Industriali srl”
IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
omissis
DECRETA
1) il deposito presso la Cassa Depositi e Prestiti della somma complessiva di E 1.476,00 (Euro
millequattrocentosettantasei//00), al netto delle maggiorazioni di cui all’art. 45 del D.P.R. 327/2001 e s.m. e dell’indennità
dovuta ai sensi dell’art. 50 del D.P.R. 327/2001 e s.m. a titolo di indennità di esproprio spettante alla Ditta, come di seguito
specificata:
DITTA
I.C.I. Iniziativa Costruzioni industriali s.r.l.
Con sede in Osimo Via Chiusa 2
C.F.01042620433
quota di proprietà 1000/1000
Immobili da espropriare
Comune di Osimo
Catasto Terreni
Foglio 16, mapp. 74 (mq. 820),
Indennità
E 1.476,00
2) di pubblicare il presente decreto, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione Marche;
3) di imputare la suddetta spesa di E 1.476,00 (Euro millequattrocentosettantasei//00) all’intervento 2017100 Cap. 2740/5,
residuo n. 4154/08, sub-impegno n. 301/2009, vista l’apposita autorizzazione del Dirigente del Settore I del Dipartimento III
rilasciata con rescritto in data 13/01/2010;
4) di dare comunicazione ai proprietari del contenuto del presente atto e dell’eventualità di avvalersi, ai fini della
determinazione definitiva dell’indennità, del procedimento previsto dall’art. 21 del D.P.R. 327/2001 e s.m.i.
Ancona, lì 15 Gennaio 2010
IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
(Dott. Ing. Paolo Manarini)
Provincia di Ancona.
Estratto determinazione del Direttore del Dipartimento III “Governo del Territorio” n. 295 del 02/12/2009
- Legge regionale n. 7/2004 - Art. 6 - Comune di Corinaldo - Adeguamento tecnologico della SRB esistente
denominata Monte Porzio in Strada del Rogheto - San Bartolo - Ditta Ericsson Telecomunicazioni SpA.
Esclusione del progetto dalla procedura di valutazione di impatto ambientale con prescrizioni.
IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
omissis
DETERMINA
I. Di escludere dalla procedura di valutazione di impatto ambientale, per le motivazioni e con le prescrizioni riportate
nell’allegata Istruttoria Tecnica, parte integrante della presente determinazione (rif. inf. 01), qui integralmente richiamate, il
progetto per l’adeguamento tecnologico della stazione radio base esistente denominata Monte Porzio in Strada del Borghetto
- San Bartolo nel Comune di Corinaldo, presentato dalla ditta Ericsson Telecomunicazioni SpA il 05.08.2009, con nota
assunta al protocollo dell’Ente n. 65552 di pari data.
II. Di trasmettere il presente atto alla ditta Ericsson Telecomunicazioni SpA, con sede in C.so Umberto I n. 103, Pescara.
III. Di provvedere alla pubblicazione per estratto sul B.U.R. Marche dell’esito della presente procedura di verifica ai sensi
dell’art. 17 del d.lgs. 152/2006 come modificato dal d.lgs. 4/2008.
IV. Di pubblicare il presente atto sul sito web della Provincia di Ancona.
V. Di trasmettere copia del presente provvedimento al Comune di Corinaldo, ai sensi del disposto dell’art. 18 della l.r. 7/2004
e ss.mm.ii., in quanto Ente tenuto ad esercitare le funzioni di vigilanza circa quanto disposto con il presente atto.
VI. Di dare atto che il presente provvedimento non sostituisce nessun altro parere o autorizzazione richiesto dalle vigenti
norme e che viene emesso fatti salvi eventuali diritti di terzi.
VII. Di dare atto che il presente provvedimento non comporta per sua natura impegno di spesa.
VIII. Di comunicare inoltre, ai sensi dell’art. 3, quarto comma, della Legge 7 agosto 1990 n. 241, che contro il provvedimento
in oggetto può essere proposto ricorso giurisdizionale, con le modalità di cui alla legge 6 dicembre 1971 n. 1034, al Tribunale
Amministrativo Regionale, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato ai sensi del D.P.R. 24 novembre 1971 n. 1999,
rispettivamente entro 60 e 120 giorni.
omissis
IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
(Dott. Ing. Roberto Renzi)
Provincia di Ancona.
Estratto determinazione del Direttore del Dipartimento III “Governo del Territorio” n. 324 23/12/2009 Legge regionale n. 7/2004 - Art. 6 -Comune di Arcevia - Realizzazione di un impianto fotovoltaico da
1.508 KWp in loc. San Ginesio - Ditta JER - 01 Srl. Assoggettamento del progetto alla procedura di
valutazione di impatto ambientale.
IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
omissis
DETERMINA
I. Di assoggettare alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, per le motivazioni riportate in premessa e
nell’allegata Istruttoria Tecnica, parte integrante della presente determinazione (rif. inf. 01), qui integralmente richiamate, il
progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 1.508 KWp da ubicarsi in loc. San Ginesio nel Comune di
Arcevia, presentato dalla ditta JER - 01 srl il 28.08.2009, con nota assunta al protocollo dell’Ente n. 71063 del 01.09.2009.
II. Di trasmettere il presente atto alla ditta JER - 01 srl, con sede in via L. Negrelli n. 13/C, 39100 Bolzano.
III. Di provvedere alla pubblicazione per estratto sul B.U.R. Marche dell’esito della presente procedura di verifica ai sensi
dell’art. 17 del d.lgs. 152/2006 come modificato dal d.lgs. 4/2008.
IV. Di pubblicare il presente atto sul sito web della Provincia di Ancona.
V. Di trasmettere copia del presente provvedimento al Comune di Arcevia, ai sensi del disposto dell’art. 18 della l.r. 7/2004 e
ss.mm.ii., in quanto Ente tenuto ad esercitare le funzioni di vigilanza circa quanto disposto con il presente atto.
VI. Di dare atto che il presente provvedimento non comporta per sua natura impegno di spesa.
VII. Di comunicare inoltre, ai sensi dell’art. 3, quarto comma, della Legge 7 agosto 1990 n. 241, che contro il provvedimento
in oggetto può essere proposto ricorso giurisdizionale, con le modalità di cui alla legge 6 dicembre 1971 n. 1034, al Tribunale
Amministrativo Regionale, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato ai sensi del D.P.R. 24 novembre 1971 n. 1999,
rispettivamente entro 60 e 120 giorni.
omissis
IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
(Dott. Ing. Roberto Renzi)
Provincia di Ancona.
Estratto determinazione del Direttore del Dipartimento III “Governo del Territorio” n. 328 del 24/12/2009
- Legge regionale n. 7/2004 - Art. 9 - Comune di Monsano - Realizzazione di impianto tecnologico a
servizio della rete di telefonia cellulare GSM900 e UMTS denominato “Jesi Zipa” - Ditta Telecom Italia
SpA. Giudizio di compatibilità ambientale positivo con prescrizioni.
IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
omissis
DETERMINA
I. Di esprimere un giudizio di compatibilità ambientale positivo in merito all’istanza relativa ad un progetto per la
realizzazione di impianto di telefonia mobile denominato “Jesi Zipa”, in Via Toscana nel Comune di Monsano, presentata
dalla ditta Telecom Italia SpA il 05.12.2008, con nota assunta al protocollo dell’Ente n. 99265 di pari data, per le motivazioni
e con le prescrizioni riportate nel documento allegato al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale (rif. inf.
01).
II. Di trasmettere il presente atto alla ditta Telecom Italia SpA, con sede in via Degli Affari, 2 - Milano.
III. Di trasmettere copia del presente provvedimento all’A.R.P.A.M. ed al Corpo Forestale dello Stato.
IV. Di provvedere alla pubblicazione per estratto sul B.U.R. Marche dell’esito della presente procedura di valutazione di
impatto ambientale ai sensi dell’art. 11, comma 2, della l.r. 7/2004.
V. Di individuare nel Comune di Monsano, ai sensi del disposto di cui all’art. 11, comma 7, e all’art. 18, comma 3, della l.r. n.
7/2004, l’Ente tenuto ad esercitare le funzioni di vigilanza circa la realizzazione dell’intervento oggetto del progetto in
conformità alle prescrizioni contenute nel presente provvedimento.
VI. Di dare atto che il presente provvedimento non sostituisce nessun altro parere o autorizzazione richiesto dalle vigenti
norme e che viene emesso fatti salvi eventuali diritti di terzi.
VII. Di dare atto che il presente provvedimento non comporta per sua natura impegno di spesa.
VIII. Di comunicare inoltre, ai sensi dell’art. 3, quarto comma, della Legge 7 agosto 1990 n. 241, che contro il provvedimento
in oggetto può essere proposto ricorso giurisdizionale, con le modalità di cui alla legge 6 dicembre 1971 n. 1034, al Tribunale
Amministrativo Regionale, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato ai sensi del D.P.R. 24 novembre 1971 n. 1999,
rispettivamente entro 60 e 120 giorni.
omissis
PER IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
(Dott. Ing. Roberto Renzi)
IL DIRIGENTE DELEGATO
(Dott. Ing. Giacomo Dolciotti)
Provincia di Ancona.
Estratto determinazione del Direttore del Dipartimento III “Governo del Territorio” n. 1 del 04/01/2010 Legge regionale n. 7/2004 - Art. 6 - Comune di Corinaldo - Impianto fotovoltaico non integrato da
2.393,64 Kwp - Ditta Solare Marche Tre srl. Assoggettamento del progetto alla procedura di valutazione
di impatto ambientale.
IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
omissis
DETERMINA
I. Di assoggettare alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, per le motivazioni riportate in premessa e
nell’allegata Istruttoria Tecnica, parte integrante della presente determinazione (rif. inf. 01), qui integralmente richiamate, il
progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico non integrato da 2.393,64 Kwp da ubicarsi nel Comune di Corinaldo,
presentato dalla ditta SOLARE MARCHE TRE srl il 13.08.2009, con nota assunta al protocollo dell’Ente n. 68148 del
18.08.2009.
II. Di trasmettere il presente atto alla Ditta SOLARE MARCHE TRE srl, con sede in viale Regina Margherita n. 101 - 00198
Roma.
III. Di comunicare il presente provvedimento alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Marche di
Ancona, Piazza del Senato, 15 - 60121 Ancona.
IV. Di provvedere alla pubblicazione per estratto sul B.U.R. Marche dell’esito della presente procedura di verifica, ai sensi
dell’art. 17 del d.lgs. 152/2006 come modificato dal d.lgs. n. 4/2008.
V. Di pubblicare il presente atto sul sito web della Provincia di Ancona.
VI. Di trasmettere copia del presente provvedimento al Comune di Corinaldo, ai sensi del disposto dell’art. 18 della l.r. n.
7/2004 e ss.mm.ii., in quanto Ente tenuto ad esercitare le funzioni di vigilanza circa quanto disposto con il presente atto.
VII. Di dare atto che il presente provvedimento non comporta per sua natura impegno di spesa.
VIII. Di comunicare inoltre, ai sensi dell’art. 3, quarto comma, della Legge 7 agosto 1990 n. 241, che contro il provvedimento
in oggetto può essere proposto ricorso giurisdizionale, con le modalità di cui alla legge 6 dicembre 1971 n. 1034, al Tribunale
Amministrativo Regionale, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato ai sensi del D.P.R. 24 novembre 1971 n. 1999,
rispettivamente entro 60 e 120 giorni.
omissis
PER IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
(Dott. Ing. Roberto Renzi)
IL DIRIGENTE DELEGATO
(Dott. Ing. Massimo Sbriscia)
Provincia di Ancona.
Estratto determinazione del Direttore del Dipartimento III “Governo del Territorio” n. 4 del 07/01/2010 Legge regionale n. 7/2004 - Art. 6 - Comune di Fabriano - Realizzazione di una stazione radio base in via
Toti n. 7 - Ditta Wind Telecomunicazioni SpA. Esclusione del progetto dalla procedura di valutazione di
impatto ambientale con prescrizioni.
IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
omissis
DETERMINA
I. Di escludere dalla procedura di valutazione di impatto ambientale, per le motivazioni e con le prescrizioni riportate
nell’allegata Istruttoria Tecnica, parte integrante della presente determinazione (rif. inf. 01), qui integralmente richiamate, il
progetto per la realizzazione di una stazione radio base per telefonia mobile cellulare in via Toti n. 7 nel Comune di Fabriano,
presentato dalla ditta Wind Telecomunicazioni SpA il 14.09.2009, con nota assunta al protocollo dell’Ente n. 74281 di pari
data ed integrata con nota pervenuta il 12.11.2009 ed assunta al prot. n. 92797 del 16.11.2009.
II. Di trasmettere il presente atto alla ditta Wind Telecomunicazioni SpA, con sede in via Cesare Giulio Viola n. 48, Roma.
III. Di provvedere alla pubblicazione per estratto sul B.U.R. Marche dell’esito della presente procedura di verifica ai sensi
dell’art. 17 del d.lgs. 152/2006 come modificato dal d.lgs. 4/2008.
IV. Di pubblicare il presente atto sul sito web della Provincia di Ancona.
V. Di trasmettere copia del presente provvedimento al Comune di Fabriano, ai sensi del disposto dell’art. 18 della l.r. 7/2004
e ss.mm.ii., in quanto Ente tenuto ad esercitare le funzioni di vigilanza circa quanto disposto con il presente atto.
VI. Di dare atto che il presente provvedimento non sostituisce nessun altro parere o autorizzazione richiesto dalle vigenti
norme e che viene emesso fatti salvi eventuali diritti di terzi.
VII. Di dare atto che il presente provvedimento non comporta per sua natura impegno di spesa.
VIII. Di comunicare inoltre, ai sensi dell’art. 3, quarto comma, della Legge 7 agosto 1990 n. 241, che contro il provvedimento
in oggetto può essere proposto ricorso giurisdizionale, con le modalità di cui alla legge 6 dicembre 1971 n. 1034, al Tribunale
Amministrativo Regionale, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato ai sensi del D.P.R. 24 novembre 1971 n. 1999,
rispettivamente entro 60 e 120 giorni.
omissis
PER IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
(Dott. Ing. Roberto Renzi)
IL DIRIGENTE DELEGATO
(Dott. Ing. Massimo Sbriscia)
Provincia di Fermo.
Statuto Provinciale, approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 7 del 14 gennaio 2010.
INDICE
TITOLO I° PRINCIPI GENERALI
Articolo 1
(La Provincia)
Articolo 2
(Territorio - Sede)
Articolo 3
(Stemma e gonfalone)
Articolo 4
(Albo Pretorio)
Articolo 5
(Principi di azione)
Articolo 6
(Statuto del contribuente)
TITOLO II°
ORGANI DELLA PROVINCIA E LORO FUNZIONAMENTO.
CAPO I° CONSIGLIO PROVINCIALE
Articolo 7
(Funzione, composizione, durata e scioglimento)
Articolo 8
(Competenze)
Articolo 9
(Commissioni consiliari)
Articolo 10
(Commissioni speciali e commissioni di controllo e garanzia)
Articolo 11
(Gruppi consiliari)
Articolo 12
(Prima seduta e Presidenza del Consiglio)
Articolo 13
(Regolamento per il funzionamento del Consiglio)
Articolo 14
(Consiglieri Provinciali)
CAPO II° GIUNTA PROVINCIALE
Articolo 15
(Composizione della Giunta)
Articolo 16
(Funzionamento della Giunta)
Articolo 17
(Competenze della Giunta)
CAPO III° PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
Articolo 18
(Competenze del Presidente della Provincia)
Articolo 19
(Linee Programmatiche)
Articolo 20
(Delegazioni del Presidente)
CAPO IV° DELLE ADUNANZE
Articolo 21
(Contrasto di interessi)
Articolo 22
(Sedute del Consiglio)
Articolo 23
(Sostituzione del Segretario Generale)
Articolo 24
(Disciplina delle adunanze)
Articolo 25
(Delle votazioni)
TITOLO III°
ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE - IL DIFENSORE CIVICO
CAPO I° PARTECIPAZIONE POPOLARE
Articolo 26
(Sussidiarietà)
Articolo 27
(Partecipazione dei cittadini)
Articolo 28
(Consulte e Commissioni)
Articolo 29
(Conferenza Provinciale delle Autonomie)
Articolo 30
(Libere forme associative)
CAPO II° INFORMAZIONE
Articolo 31
(Ufficio per l’informazione)
Articolo 32
(Diritto di informazione per le organizzazioni sindacali)
Articolo 33
(Forum dei Servizi)
Articolo 34
(Partecipazione al procedimento amministrativo)
Articolo 35
(Diritto di istanza e di reclamo)
Articolo 36
(Petizione)
Articolo 37
(Iniziativa popolare)
Articolo 38
(Referendum)
Articolo 39
(Ufficio Provinciale per il Referendum)
Articolo 40
(Regolamento per il referendum)
Articolo 41
(Validità ed effetti delle consultazioni referendarie)
CAPO III° DIFENSORE CIVICO
Articolo 42
(Difensore Civico)
Articolo 43
(Modalità dell’elezione)
Articolo 44
(Incompatibilità)
Articolo 45
(Compiti del Difensore Civico)
TITOLO IV°
GESTIONE DEI BISOGNI PUBBLICI
CAPO I° COLLABORAZIONE FRA ENTI
Articolo 46
(Cooperazione con i Comuni)
Articolo 47
(Convenzioni)
Articolo 48
(Accordi di Programma)
CAPO II° SERVIZI PUBBLICI LOCALI
Articolo 49
(Servizi Pubblici Locali)
Articolo 50
(Istituzioni ed aziende speciali)
Articolo 51
(Società di capitali)
TITOLO V° ORGANIZZAZIONE FINANZIARIA
Articolo 52
(Ordinamento finanziario e contabile)
Articolo 53
(Bilancio e programmazione finanziaria)
Articolo 54
(Attività contrattuale)
Articolo 55
(Revisione economico-finanziaria)
Articolo 56
(Controllo interno)
TITOLO VI° ORDINAMENTO FUNZIONALE
Articolo 57
(Organizzazione funzionale)
Articolo 58
(Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi)
Articolo 59 (Dirigenti)
Articolo 60
(Principi per il conferimento di incarichi dirigenziali)
Articolo 61
(Costituzione di rapporti dirigenziali o di elevato contenuto specialistico a tempo determinato)
Articolo 62
(Direzione politica e dirigenza)
Articolo 63
(Responsabilità dei dirigenti e verifica dei risultati)
Articolo 64
(Segretario Generale)
Articolo 65
(Funzioni del Segretario Generale della Provincia)
Articolo 66
(Vice Segretario Generale della Provincia)
Articolo 67
(Direttore Generale)
Articolo 68
(Funzioni del Direttore Generale)
Articolo 69
(Polizia Provinciale)
TITOLO VII° DISPOSIZIONI FINALI
Articolo 70
(Revisione dello Statuto Provinciale)
TITOLO I°
PRINCIPI GENERALI
Articolo 1
(La Provincia)
1. La Provincia di Fermo nasce in attuazione della legge n. 147 del 11 giugno 04 per separazione dal territorio e della
popolazione della originaria Provincia di Ascoli Piceno, al fine di ripristinare l’originario assetto territoriale conseguente alla
suddivisione amministrativa dello Stato della Chiesa del 1816.
2. La Provincia di Fermo è ente locale territoriale ad autonomia costituzionale garantita, che, su un piano di parità con gli altri
Enti Locali e con lo Stato, costituisce l’ordinamento della Repubblica Italiana.
3. Quale ente locale autonomo ed intermedio tra Comuni e Regione, rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi, ne
promuove e ne coordina lo sviluppo secondo i principi di sussidiarietà, solidarietà e adeguatezza, ispirandosi ai valori della
Costituzione, della Carta europea delle autonomie locali, della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle
libertà fondamentali, della Carta Europea per la parità degli Uomini e delle donne degli enti locali, alle leggi dello Stato e della
Regione Marche, all’identità storica, culturale, civile e religiosa della sua popolazione.
4. Ai fini del presente Statuto sono equiparati ai cittadini italiani i cittadini residenti sul territorio provinciale di nazionalità
non italiana, nei limiti stabiliti dalla legge dello Stato.
5. La Provincia favorisce e sviluppa i rapporti di collaborazione con i Comuni e gli altri enti locali, anche attraverso le varie
forme associative, per realizzare servizi e opere nell’interesse della comunità.
Articolo 2
(Territorio - Sede)
1. La Provincia ha come capoluogo la città di Fermo, ove ha la sua sede legale.
2. Il territorio della Provincia di Fermo confina con i territori delle province di Ascoli Piceno, Macerata e con il Mare
Adriatico.
3. Il territorio della Provincia di Fermo comprende i Comuni di: Altidona, Amandola, Belmonte Piceno, Campofilone,
Falerone, Fermo, Francavilla d’Ete, Grottazzolina, Lapedona, Magliano di Tenna, Massa Fermana, Monsampietro Morico,
Montappone, Monte Giberto, Monte Rinaldo, Monte San Pietrangeli, Monte Urano, Monte Vidon Combatte, Monte Vidon
Corrado, Montefalcone Appennino, Montefortino, Montegiorgio, Montegranaro, Monteleone di Fermo, Montelparo,
Monterubbiano, Montottone, Moresco, Ortezzano, Pedaso, Petritoli, Ponzano Di Fermo, Porto Sant’Elpidio, Porto San
Giorgio, Rapagnano, Sant’Elpidio a Mare, Santa Vittoria in Matenano, Servigliano, Smerillo, Torre San Patrizio.
4. La Provincia, attraverso una adeguata politica di decentramento amministrativo favorisce l’unitarietà del territorio.
5. La Provincia assicura la continuazione dell’attività dell’attuale Circondario di Amandola quale ufficio decentrato.
6. La Provincia promuove ogni attività utile al riconoscimento e alla valorizzazione dei distretti manifatturieri, della calzatura
e del cappello e del distretto dell’agro-alimentare, nel rispetto della normativa regionale.
7. Gli organi di governo e di indirizzo politico-amministrativo della Provincia e le commissioni formalmente istituite si
riuniscono, di norma, presso la città di Fermo, salvo esigenze che ne richiedano la riunione in altra sede della circoscrizione
provinciale.
Articolo 3
(Stemma e gonfalone)
1. La Provincia di Fermo ha, come segno distintivo, uno stemma ed un gonfalone stabiliti dal Consiglio provinciale, la
Provincia di Fermo utilizza lo stemma ed il gonfalone le cui caratteristiche sono quelle della torre rossa su fondo bianco,
dell’aquila su fondo giallo, della croce bianca su fondo rosso e dei simboli rappresentanti la spiga, l’ape e l’ancora su fondo
bicolore, come da riproduzioni allegate.
2. L’utilizzo di stemma e gonfalone è disciplinato da apposito regolamento.
3. Distintivo del Presidente della Provincia é una fascia di colore azzurro con lo stemma della Repubblica italiana e lo stemma
della Provincia, da portare a tracolla.
Articolo 4
(Albo Pretorio)
1. Nella sede della Provincia e nella sede circondariale sono previsti appositi spazi da destinare alla pubblicazione di atti,
provvedimenti, avvisi e quant’altro sia soggetto o venga sottoposto a tale forma di pubblicità. La pubblicità legale viene
assicurata dall’albo pretorio della Provincia presso la sede centrale fino alla sua legale sostituzione attraverso la pubblicazione
sul sito web della stessa Provincia.
2. La pubblicazione deve garantire l’accessibilità, l’integralità e la facilità della lettura.
3. Il Segretario Generale della Provincia é responsabile della pubblicazione degli atti.
4. Fermo restando le forme di pubblicità legale previste dalla legge, le attività e gli atti della Provincia vengono portati a
conoscenza del pubblico attraverso l’uso di strumenti telematici in uso alla Provincia.
Articolo 5
(Principi di azione)
1. La Provincia fonda la propria azione sui principi di libertà, di uguaglianza, di solidarietà e di giustizia indicati dalla
Costituzione e concorre a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che ne limitano la realizzazione.
2. La Provincia nell’esercizio delle funzioni proprie e di quelle ad essa conferite con legge dello Stato e della Regione:
a) promuove le condizioni per rendere effettivi il diritto al lavoro, allo studio, alla cultura, valorizza la differenza di sesso
come espressione degli uomini e delle donne della comunità e rimuove gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione
delle pari opportunità tra uomo e donna, assicurando la presenza di entrambi i sessi in tutte le commissioni consultive interne
e di concorso della Provincia, salva motivata impossibilità;
b) tutela il lavoro in tutte le sue forme ed organizzazioni; promuove il realizzarsi delle condizioni di sicurezza sui luoghi di
lavoro e incentiva ogni azione volta alla prevenzione degli infortuni; promuove l’integrazione fra orientamento, istruzione,
formazione e lavoro, anche ai fini della sicurezza; riconosce e tutela il fondamentale ruolo della formazione nel processo di
educazione permanente della persona;
c) sostiene il pieno esercizio dei diritti di libertà all’informazione dei cittadini per una partecipazione consapevole;
d) promuove e garantisce il recupero, la tutela, la valorizzazione delle risorse naturali e del paesaggio, storiche, artistiche,
culturali delle tradizioni locali, nonché lo sviluppo sostenibile, favorendo la certificazione di qualità di tutte le attività
produttive sia degli enti che del territorio, valorizza e gestisce con metodi partecipativi i beni paesaggistici nell’ottica
dell’attuazione della Convenzione Europea del Paesaggio e del Codice dei beni culturali e del Paesaggio;
e) interviene per difendere il suolo ed il sottosuolo, per proteggere la flora e la fauna, per governare le acque superficiali e
profonde, preservandole da inquinamenti chimici e batteriologici, per contenere le emissioni di gas tossici in atmosfera e per
prevenire altre cause di inquinamento come quello acustico, elettromagnetico e luminoso;
f) riconosce l’acqua quale diritto umano primario, bene comune inalienabile del quale mantenere la proprietà e la gestione
pubblica. Valorizza i bacini idrografici della Provincia ispirando la programmazione territoriale ai criteri di salvaguardia delle
risorse e degli ambienti fluviali;
g) partecipa attivamente alla gestione del Parco Nazionale dei Sibillini, delle Riserve Naturali e delle aree protette e si attiva
per istituirne di nuove in quelle parti del territorio provinciale a specifica vocazione, promuove e coordina attività culturali,
educative e turistiche per la tutela e la valorizzazione delle risorse ambientali, del risparmio energetico e dello sviluppo delle
energie rinnovabili, in collaborazione con istituzioni, enti ed associazioni di volontariato;
h) agisce perché siano assicurati a tutti i cittadini i servizi sociali e concorre all’organizzazione dei servizi sanitari,
promuovendo la razionalizzazione delle strutture nel territorio ed il miglioramento degli standards delle prestazioni;
i) favorisce lo sviluppo del turismo, dell’industria, della pesca marittima e dell’artigianato;
1) riconosce il settore agricolo come settore economico produttore di beni primari alla vita, ne riconosce la valenza nella
gestione territoriale e per questo ne favorisce la crescita in particolare con l’inserimento dei giovani e valorizza la tipicità delle
produzioni di ogni territorio orientandole verso la qualità, contribuisce alla conservazione e al recupero delle pratiche
tradizionali, incentiva quelle ecologiche e la riconversione biologica delle colture creando un nuovo patto tra imprenditori
agricoli, commercianti e consumatori. Promuove il mantenimento delle tipicità, intese come radici culturali del territorio
fermano, per farne un veicolo turistico con la creazione di marchi a denominazione di origine controllata. Riconosce nella
proprietà e nelle imprese individuali ed associate degli operatori del settore e nella cooperazione le strutture fondamentali
della agricoltura nel proprio territorio;
m) concorre alla limitazione dell’uso degli organismi geneticamente modificati tranne che per fini sperimentali e di ricerca;
n) promuove e favorisce in ogni settore la cooperazione;
o) promuove e agevola l’organizzazione razionale delle attività commerciali e distributive al fine prevalente della tutela dei
consumatori;
p) favorisce l’affermazione di un modello di “Economia del territorio fermano” che abbia un approccio trasversale con tutti i
settori socioeconomici e nella quale siano centrali le persone, la qualità della vita, le relazioni e l’ambiente;
q) opera per il superamento degli squilibri territoriali e settoriali, con particolare riferimento allo sviluppo delle aree interne ed
assume iniziative per le zone montane e la Comunità Montana;
r) incentiva la gestione associata di funzioni e servizi da parte dei Comuni;
s) riconosce nell’attività culturale, nella pratica sportiva, dilettantistica, nell’impiego del tempo libero, momenti essenziali ed
autonomi della formazione ed esplicazione della persona umana ed a tal fine li favorisce promuovendo strutture decentrate ed
iniziative idonee;
t) consolida e valorizza gli interventi di sistema e le infrastrutture culturali di rete volte ad accrescere coesione,
consapevolezza, creatività, inclusione e partecipazione;
u) promuove progetti di alta qualificazione tali da dare riconoscibilità al territorio fermano;
v) favorisce le condizioni perché tutte le attività culturali, intese come spazi per l’espressione dei cittadini e per sperimentare
forme rinnovate di vita comunitaria siano diffuse in maniera capillare sull’intero territorio provinciale;
z) favorisce la cooperazione, i rapporti economici e culturali dei cittadini e delle associazioni della Provincia, con i cittadini
delle Province e Regioni limitrofe, nonché di Stati esteri;
aa) promuove una politica di pace e di integrazione culturale favorendo il dialogo interreligioso tra persone provenienti da
paesi diversi che dimorino nel territorio italiano nel rispetto della normativa vigente;
bb) favorisce l’associazionismo in genere e particolarmente quello giovanile, riconoscendo il ruolo delle organizzazioni
sindacali quali soggetti sociali costituzionalmente tutelati;
cc) riconosce il valore storico della Resistenza e valorizza le iniziative concernenti la riproposizione storica di tale periodo;
dd) opera per assicurare a tutti i cittadini diversamente abili l’effettivo diritto al pieno affermarsi della loro personalità e per
rimuovere le cause sociali, culturali ed economiche nonché architettoniche che ostacolano la loro partecipazione alla vita del
paese garantendo il pieno diritto all’accessibilità e fruibilità di tutti gli spazi pubblici. Opera altresì per agevolare
l’inserimento dei diversamente abili nel mondo del lavoro;
ee) riconosce il valore dell’anziano, favorendo un ruolo attivo della sua presenza nella società;
ff) tutela la vita umana, la persona, la famiglia come valore e struttura fondamentale della società e promuove la
valorizzazione sociale della maternità e della paternità, sostiene la maternità promuovendo azioni a sostegno della donna in
gravidanza sin dal concepimento;
gg) tutela i diritti dell’infanzia e della adolescenza al fine di prevenire fenomeni di emarginazione, di sfruttamento del lavoro
minorile e di comportamenti devianti;
hh) promuove iniziative atte a favorire l’applicazione di ogni norma finalizzata a rendere sicuri i luoghi di lavoro e prevenire,
quindi, ogni tipo di incidente che possa nuocere alla salute ed all’incolumità dei lavoratori;
ii) agisce in modo da coniugare ed integrare le varie modalità di trasporto al fine di un miglioramento della vivibilità dei centri
urbani e della mobilità dei cittadini, privilegiando - comunque - la componente debole della collettività, incentivando l’uso dei
mezzi pubblici e attivando un servizio di trasporto pubblico che garantisca l’accesso ai servizi sociali localizzati sul territorio;
ll) nello spirito della Carta Europea dell’autonomia locale ricerca e promuove forme di relazione e di collaborazione con le
Comunità Locali Europee per contribuire a sviluppare, nell’interesse della propria e delle altrui Comunità, l’idea di un’Europa
unita e democratica, auspicando un ruolo costituente in senso federale da parte del Parlamento Europeo;
mm) riconosce la cooperazione internazionale quale strumento essenziale di solidarietà tra i popoli ai fini della pace e della
piena realizzazione dei diritti umani. A tal fine valorizza le esperienze dei soggetti attivi sul territorio, promuove ed attua
interventi di cooperazione decentrata in collaborazione con gli enti locali ed i soggetti pubblici e privati del proprio territorio.
3. La Provincia partecipa come soggetto primario alla programmazione regionale e definisce gli obiettivi ed i criteri della
propria azione mediante programmi, piani, progetti generali e settoriali; essa assicura nella formazione e nell’attuazione dei
medesimi la partecipazione degli enti locali, dei cittadini, delle loro organizzazioni sociali, economiche, culturali, politiche e
del volontariato.
Articolo 6
(Statuto del contribuente)
1. La Provincia nell’esercizio della potestà tributaria e fiscale si attiene ai principi dettati dalla legge in materia di “statuto dei
diritti del contribuente”.
2. L’Amministrazione provinciale in tale materia assume iniziative volte a garantire l’adempimento delle proprie obbligazioni
tributarie con il minor numero di adempimenti nelle forme meno costose e più agevoli.
3. I rapporti tra il contribuente e l’Amministrazione provinciale sono improntati al principio della collaborazione e della buona
fede.
4. Ciascun contribuente può inoltrare per iscritto all’Amministrazione circostanziate e specifiche istanze di interpello
concernenti l’applicazione delle disposizioni tributarie a casi concreti e personali, qualora vi siano obiettive condizioni di
incertezza sulla corretta interpretazione delle disposizioni stesse.
5. La risposta dell’Amministrazione, scritta e motivata, è vincolante con esclusivo riferimento alla questione oggetto
dell’istanza di interpello e limitatamente al richiedente. Qualora la risposta non pervenga al contribuente entro il termine di
trenta giorni dal suo ricevimento, si intende che l’Amministrazione concorda con l’interpretazione o il comportamento
prospettato dal richiedente.
6. Non sono comminabili sanzioni per violazioni meramente formali, salvo che la legge disponga altrimenti.
TITOLO II°
ORGANI DELLA PROVINCIA E
LORO FUNZIONAMENTO
CAPO I°
CONSIGLIO PROVINCIALE
Articolo 7
(Funzione, composizione, durata e scioglimento)
1. Il Consiglio provinciale è composto dal Presidente della Provincia, dal Presidente del Consiglio provinciale e dai
consiglieri.
2. Il Consiglio provinciale rappresenta l’intera comunità. Determina l’indirizzo ed esercita il controllo
politico-amministrativo. A tal fine ai capigruppo consiliari è inviato, con cadenza almeno mensile, l’elenco delle deliberazioni
adottate dalla Giunta.
3. Il Consiglio é dotato di autonomia organizzativa, funzionale e gestionale. Il regolamento per il funzionamento del Consiglio
stabilisce le modalità per la fornitura di attrezzature, servizi, strutture e mezzi finanziari per il proprio funzionamento e per
quello dei gruppi consiliari regolarmente costituiti.
4. Di norma le adunanze del Consiglio provinciale hanno luogo presso la sala consiliare sede della Provincia, salvo che venga
diversamente disposto, in presenza di particolari esigenze, mediante decreto del Presidente del Consiglio, sentiti il Presidente
della Provincia, l’ufficio di presidenza e la conferenza dei capigruppo consiliari. Le sedute del Consiglio provinciale sono
pubbliche, salvo le eccezioni previste nel regolamento.
Articolo 8
(Competenze)
1. Il Consiglio provinciale determina l’indirizzo ed esercita il controllo politico-amministrativo della Provincia, svolge le sue
attribuzioni conformandosi ai principi di pubblicità, trasparenza, legalità, solidarietà, al fine di assicurare il buon andamento e
l’imparzialità; si avvale delle periodiche rilevazioni dei controlli interni in modo tale da finalizzare ogni decisione al
miglioramento continuo dei risultati raggiunti.
2. Nell’adozione degli atti fondamentali privilegia il metodo e gli strumenti della programmazione, anche tramite la
consultazione ed il contributo delle forze sociali, perseguendo il raccordo con la programmazione regionale e statale.
3. Ha competenza esclusiva nella emanazione dei seguenti atti fondamentali:
a) categoria degli atti normativi:
1. statuto dell’ente, delle istituzioni, delle società pubbliche e relative variazioni;
2. regolamenti e relative variazioni, salvo quelli cui la legge attribuisce esplicitamente la competenza di altri organi;
3. atti di indirizzo finalizzati alla definizione dei criteri generali per i regolamenti adottati da altri organi;
b) categoria degli atti di programmazione:
4. relazioni previsionali e programmatiche;
5. piani triennali ed elenco annuale dei lavori pubblici;
6. programmi organizzativi e gestionali;
7. piani finanziari;
8. piani territoriali, piani urbanistici generali di competenza di enti di area vasta;
9. bilanci annuali e pluriennali e relative variazioni;
10. ratifiche di variazioni di bilancio approvate dalla Giunta provinciale nei casi espressamente previsti dalla legge;
11. rendiconti della gestione;
c) categoria degli atti di decentramento:
12. tutti gli atti necessari all’istituzione, disciplina e funzionamento dei circondari e degli istituti di partecipazione;
d) categoria degli atti relativi al personale:
13. atti di programmazione e di indirizzo per la formazione e la modifica delle dotazioni organiche;
14. atti di programmazione e di indirizzo per l’approvazione del regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi;
15. atti relativi alla nomina dell’organo di valutazione del personale dirigente ed altri adempimenti connessi al nuovo sistema
di valutazione delle performance in attuazione del D.Lgs. 150/2009;
e) categoria degli atti relativi a convenzioni ed associazioni con altri enti:
16. convenzioni fra enti territoriali o altri enti pubblici, salvo quanto previsto dall’art. 17 comma 3 relativamente ai protocolli
d’intesa;
17. costituzione e modificazione di tutte le forme associative fra enti locali;
f) categoria degli atti relativi a spese pluriennali:
18. tutte le spese che impegnino i bilanci per più esercizi successivi, escluse quelle relative alle locazioni di immobili, alla
somministrazione e fornitura di beni e servizi a carattere continuativo e agli incarichi professionali e di collaborazione esterna;
g) categoria degli atti relativi ad acquisti, alienazioni d’immobili, permute, concessioni ed appalti:
19. acquisti, permute ed alienazioni immobiliari che non siano previsti in altri atti fondamentali del Consiglio;
20. appalti e concessioni che non siano previsti in altri atti fondamentali del Consiglio;
h) categoria degli atti relativi ai servizi, alle aziende, alle istituzioni, alle società ed enti dipendenti, sovvenzionati o sottoposti
a vigilanza:
21. atti di organizzazione, indirizzo e controllo dei pubblici servizi,
22. atti di indirizzo da osservare da parte di istituzioni ed enti dipendenti, sovvenzionati o sottoposti a vigilanza;
23. assunzione diretta di pubblici servizi;
24. costituzione di società di capitali, di aziende ed istituzioni ed acquisto o la dismissione di azioni e quote di partecipazione
societaria;
25. concessioni di pubblici servizi;
26. affidamento di servizi o attività mediante convenzione;
i) categoria degli atti relativi alla disciplina dei tributi:
27. atti di istituzione e applicazione di tributi ed entrate propri in armonia con la Costituzione e secondo i principi di
coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario stabiliti dalla legge dello Stato;
28. atti di istituzione di tariffe, nell’ambito delle facoltà concesse dalla legge;
29. disciplina generale delle tariffe per la fruizione dei beni e dei servizi pubblici;
30. modifica della struttura tariffaria e della disciplina dei tributi e delle tariffe dei servizi pubblici, quando non si tratti di
adeguamenti di competenza della Giunta;
l) categoria degli atti relativi alla accensione di mutui e prestiti obbligazionari:
31. contrazione di mutui non espressamente previsti in altri atti fondamentali del Consiglio;
32. emissioni di prestiti obbligazionari e loro regolamentazione;
33. emissione di buoni ordinari e straordinari e loro regolamentazione;
34. ogni altra forma di finanziamento o approvvigionamento finanziario, non prevista in altri atti fondamentali del Consiglio;
m) categoria degli atti di nomina:
35. definizione degli indirizzi per la designazione, nomina e revoca dei rappresentanti della Provincia presso enti, aziende,
società ed istituzioni ispirandosi a criteri di valorizzazione del merito;
36. nomina dei rappresentanti del Consiglio presso enti, aziende ed istituzioni, quando sia ad esso espressamente riservata
dalla legge, secondo i criteri di cui sopra;
37. nomina di ogni altra rappresentanza della Provincia in cui sia prevista la partecipazione delle minoranze, salvo diverse
specifiche disposizioni statutarie e regolamentari;
38. nomina delle commissioni consiliari permanenti, straordinarie e d’inchiesta;
n) categoria degli atti elettorali e politico-amministrativi:
39. esame delle condizioni di compatibilità ed eleggibilità degli eletti;
40. surrogazione dei consiglieri;
41. approvazione delle linee programmatiche di governo dell’Ente;
42. approvazione o reiezione con votazione per appello nominale della mozione di sfiducia;
43. esame e votazione delle mozioni e degli ordini del giorno su questioni politiche e sociali di carattere locale, nazionale ed
internazionale;
44. esame e discussione di interrogazioni ed interpellanze;
45. tutti gli atti - interna corporis - riguardanti il proprio funzionamento ed i propri componenti;
o) ogni altro atto, parere e determinazione che sia estrinsecazione od esplicazione del potere di indirizzo e di controllo
politico-amministrativo o sia previsto dalla legge quale atto fondamentale di competenza del Consiglio.
4. Gli atti di cui al comma 3 lettere e) punto 16, g) e lettera h) punto 26, sono sottratti alla competenza consiliare quando
rientrano nell’ordinaria amministrazione di funzioni e servizi di competenza della Giunta, del Direttore e di altri Dirigenti
incaricati o quando sono comunque estrinsecazione di attività gestionale.
5. Al fine di favorire una maggiore partecipazione alla vita dell’Ente ed una migliore integrazione nella comunità provinciale
dei cittadini stranieri residenti nel territorio, è istituita la figura del “rappresentante degli immigrati”, riconoscendo ai cittadini
stranieri maggiorenni, residenti nel territorio provinciale da almeno un anno con regolare permesso di soggiorno, il diritto di
eleggere un/una proprio/a rappresentante chiamato/a a partecipare ai lavori del Consiglio e delle commissioni con diritto di
intervenire alle sedute dei medesimi, con facoltà di parola ma senza diritto di voto, e con diritto di informazione preliminare
circa le proposte di deliberazioni riguardanti gli argomenti di interesse della collettività.
6. L’elezione dei “rappresentanti degli immigrati”, il cui mandato termina con quello del Consiglio provinciale, è disciplinata
da apposito regolamento.
Articolo 9
(Commissioni consiliari)
1. Il Consiglio esercita le proprie funzioni con il supporto di commissioni di carattere permanente. La nomina dei componenti
avviene su designazione dei capigruppo, recepita con delibera di Consiglio. Il regolamento ne disciplina le funzioni e la
nomina del Presidente e del Vice Presidente.
2. La natura, la composizione, le materie di competenza e le norme di funzionamento delle commissioni sono disciplinate dal
regolamento.
3. Le commissioni consultano nelle forme stabilite dal regolamento le rappresentanze della società civile; possono avvalersi
della collaborazione a titolo gratuito di esperti. Le commissioni possono consultare ed ascoltare i rappresentanti di enti,
associazioni ed istituzioni il cui contributo sia ritenuto utile.
4. Il Consiglio può istituire, a maggioranza assoluta dei propri membri, commissioni di indagine sull’attività
dell’amministrazione, precisando il fine, l’ambito di esame, il tempo concesso e l’eventuale possibilità di avvalersi
dell’ausilio di professionisti esterni. La commissione è composta da cinque consiglieri di cui tre di maggioranza e due di
minoranza. La commissione di indagine ha ampi poteri di esame degli atti della Provincia e potestà di audizione del Presidente
della Provincia, degli assessori, dei consiglieri, dei funzionari ed impiegati nonché dei soggetti esterni comunque coinvolti
nelle questioni esaminate. La commissione, insediata dal Presidente del Consiglio, procede alla nomina, a maggioranza dei
membri, del suo Presidente. La commissione è sciolta di diritto subito dopo aver riferito al Consiglio.
5. I componenti dell’ufficio di presidenza possono partecipare, senza diritto di voto, a tutte le commissioni consiliari.
Articolo 10
(Commissioni speciali e
commissioni di controllo e garanzia)
1. Il Consiglio può istituire, a maggioranza assoluta dei propri membri, commissioni consiliari speciali e commissioni di
controllo e di garanzia.
2. La presidenza delle commissioni di controllo o di garanzia é attribuita alla minoranza consiliare.
3. La commissione si compone ed opera in analogia a quanto disposto dal precedente articolo per le commissioni d’indagine.
Articolo 11
(Gruppi consiliari)
1. Tutti i consiglieri provinciali appartengono ad un gruppo consiliare. I consiglieri si riuniscono in gruppi, anche misti,
secondo le modalità stabilite dal regolamento del Consiglio provinciale.
2. Il regolamento assicura ai gruppi consiliari, per l’assolvimento delle funzioni, la disponibilità dei locali, personale, servizi,
tenendo presenti le esigenze comuni ad ogni gruppo e la consistenza numerica degli stessi, nonché la disponibilità di risorse
economiche, di personale e logistiche che il bilancio della Provincia può assicurare.
Articolo 12
(Prima seduta e Presidenza del Consiglio)
1. La prima seduta del Consiglio, è convocata e presieduta dal Presidente della Provincia nel termine perentorio di 10 giorni
dalla proclamazione. In tale seduta si procede, in stretto ordine cronologico, all’esame della condizione degli eletti, ivi
compreso il Presidente della Provincia, alla elezione del Presidente del Consiglio e dei Vicepresidenti, di cui al successivo
terzo comma, al giuramento del Presidente della Provincia, alla comunicazione, da parte del Presidente stesso, dei componenti
la Giunta provinciale. Tale seduta deve tenersi entro il termine di 10 giorni dalla convocazione.
2. Qualora il Presidente della Provincia sia assente, la presidenza è assunta dal consigliere anziano, intendendosi per tale il
consigliere che abbia ottenuto alle elezioni la cifra elettorale più elevata.
3. Il Consiglio provinciale, subito dopo aver provveduto all’esame della condizione degli eletti, elegge con votazioni separate
nel suo seno il Presidente del Consiglio e i due Vicepresidenti, di cui uno riservato alla minoranza, che costituiscono l’ufficio
di presidenza del Consiglio. Per l’elezione del Presidente del Consiglio è richiesta la maggioranza qualificata dei due terzi dei
componenti del Consiglio. Qualora tale maggioranza non venga raggiunta alla seconda votazione, è eletto a maggioranza
assoluta dei componenti.
4. L’elezione di ciascuno dei due Vice Presidenti avviene in unica votazione e con voto limitato ad una sola preferenza,
risultando eletti Vice Presidenti i due consiglieri, uno di maggioranza ed uno di minoranza che avranno conseguito il maggior
numero di preferenze.
5. Al Presidente del Consiglio sono attribuiti:
a) la rappresentanza del Consiglio all’interno della Provincia;
b) i poteri di convocazione e direzione dei lavori e delle attività del Consiglio e, in particolare:
c) la predisposizione dell’ordine del giorno e la fissazione della data delle riunioni del Consiglio, sentiti il Presidente della
Provincia, l’ufficio di presidenza e la conferenza dei capigruppo consiliari;
d) la diramazione degli avvisi di convocazione del Consiglio;
e) la proclamazione della volontà consiliare;
f) i poteri di polizia nelle adunanze consiliari;
g) la firma degli atti del Consiglio, unitamente al Segretario Generale;
h) la presidenza della conferenza dei capigruppo consiliari;
g) l’attivazione delle commissioni consiliari;
i) la sovrintendenza al funzionamento dell’ufficio di supporto all’attività del Consiglio e delle sue commissioni, la cui
dotazione di personale è quella prevista dall’organigramma vigente.
6. Il Presidente del Consiglio provinciale é tenuto a riunire il Consiglio in un termine non superiore a venti giorni quando lo
richiedono un quinto dei consiglieri o il Presidente della Provincia, inserendo all’ordine del giorno le questioni richieste.
7. Il Presidente del Consiglio provinciale assicura una adeguata e preventiva informazione ai gruppi consiliari e ai singoli
consiglieri sulle questioni sottoposte al Consiglio.
8. Il Presidente del Consiglio può essere revocato, per gravi motivi inerenti alla conduzione dell’organo, su richiesta scritta,
depositata almeno 10 giorni prima e sottoscritta dai componenti il Consiglio in numero non inferiore a dieci, con il voto
favorevole della maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio.
9. In caso di assenza del Presidente, e dei suoi Vice le funzioni vengono svolte dal consigliere anziano.
Articolo 13
(Regolamento per il funzionamento del Consiglio)
1. Il funzionamento del Consiglio, nel quadro dei principi stabiliti dalla legge e dal presente Statuto, é disciplinato dal
regolamento, approvato a maggioranza assoluta dei componenti, che prevede - in particolare - le modalità per la convocazione
e le modalità per la presentazione e discussione delle proposte.
2. Il regolamento prevede altresì:
a) la convocazione del Consiglio su richiesta del Collegio dei Revisori dei Conti;
b) la trasmissione ai consiglieri dell’avviso di convocazione, con l’elenco degli oggetti da trattare, almeno sei giorni prima di
quello fissato per l’adunanza o, in caso di urgenza, almeno due giorni prima;
c) la pubblicazione dell’ordine del giorno all’albo pretorio, sul sito Internet della Provincia, nonché l’invio dello stesso alle
redazioni della stampa locale e delle reti radio televisive locali contestualmente alla convocazione;
d) il deposito, almeno tre giorni prima di ciascuna seduta, con tutti i documenti necessari per essere esaminate, delle proposte
ricomprese nell’ordine del giorno presso la segreteria generale o in un locale appositamente predisposto e comunicato ai
consiglieri all’inizio della loro attività. Nei casi d’urgenza il deposito deve avvenire comunque prima delle 24 ore antecedenti
a quella dell’adunanza;
e) previsione di trasmissioni radiofoniche, televisive e di altri eventuali mezzi di comunicazione di massa delle sedute del
Consiglio provinciale onde facilitare la diffusione delle attività consiliari ed amministrative dell’Ente in tutto il territorio, per
l’informazione ai cittadini.
f) le proposte attinenti all’approvazione del bilancio preventivo e del conto consuntivo devono essere comunicate ai
capigruppo consiliari almeno quindici giorni prima della data di discussione in Consiglio nel caso di bilancio preventivo e
venti giorni per il Conto Consuntivo.
g) la necessità che l’esame e la deliberazione degli atti di seguito elencati, avvenga, anche in seconda convocazione, con la
partecipazione del numero dei consiglieri richiesto per la validità delle sedute di prima convocazione:
1. la costituzione di istituzioni e di aziende speciali e lo statuto delle stesse;
2. la partecipazione a società di capitali;
3. la disciplina generale delle tariffe per la fruizione dei beni e dei servizi e l’assunzione diretta dei pubblici servizi;
4. la costituzione e modificazione di forme associative con altri enti;
5. l’istituzione e l’ordinamento dei tributi, la contrazione di mutui e l’emissione di prestiti obbligazionari ed ogni operazione
di finanza derivata;
6. l’esame del referto del Collegio dei Revisori dei Conti per gravi irregolarità gestionali dallo stesso Collegio riscontrate.
h) i casi in cui le sedute del Consiglio e delle commissioni devono tenersi in forma segreta;
i) l’attribuzione del diritto di proposta scritta nelle materie di competenza del Consiglio a:
1. Presidente della Provincia;
2. la Giunta provinciale;
3. le commissioni permanenti
4. al singolo consigliere;
l) le modalità della discussione d’urgenza in ordine al referto dei Revisori dei Conti di grave irregolarità;
m) l’obbligo dei consiglieri eletti di costituirsi in gruppi e di designare per iscritto al Presidente del Consiglio il nominativo del
Capogruppo entro dieci giorni dall’insediamento del Consiglio. A tal fine è considerato Gruppo consiliare anche quello
composto da un solo consigliere, ove lo stesso risulti l’unico eletto di un gruppo di candidati alla consultazione elettorale,
ovvero il singolo Consigliere che aderisce e fa riferimento ad un Partito a livello nazionale. Coloro che non intendono aderire
ad alcuno dei gruppi costituiti sono considerati, ai fini dell’esercizio delle facoltà conferite dagli articoli 125 e 127 del Testo
unico delle autonomie locali, come appartenenti al gruppo misto, il cui Presidente, in mancanza di designazione, è individuato
nel Consigliere maggiore di età;
n) l’istituzione della conferenza dei capigruppo quale organo consultivo del Presidente del Consiglio in ordine agli orari di
convocazione del Consiglio ed alla risoluzione di incidenti procedimentali nei lavori del Consiglio stesso;
o) l’affidamento ad un funzionario, designato dal Segretario Generale all’insediamento del Consiglio, della verbalizzazione
dei lavori che deve riguardare i punti principali della discussione nonché l’esito numerico delle votazioni. Il Segretario
Generale vigila sulla corretta stesura delle verbalizzazioni che sottoscrive insieme al Presidente del Consiglio o a chi abbia
presieduto in sua vece;
p) la partecipazione obbligatoria alle sedute consiliari del Segretario Generale, intesa quale capacità di intervento su tutti gli
aspetti di legittimità dell’attività del consesso;
q) le norme per garantire il pieno esercizio del diritto all’informazione del Consigliere, in conciliazione con la esigenza di
speditezza ed efficienza dell’attività gestionale;
r) le modalità e le forme di esercizio del diritto di iniziativa e di controllo del Consiglio;
s) le modalità per la presentazione delle interrogazioni e di ogni altra istanza di sindacato ispettivo da parte dei consiglieri e le
modalità delle relative risposte;
t) la disciplina della dichiarazione preventiva e del rendiconto delle spese per la pubblicità e campagna elettorale;
u) le modalità relative al rilascio, da parte del Presidente del Consiglio, dell’autorizzazione al Consigliere a recarsi in missione
in ragione del suo mandato.
Articolo 14
(Consiglieri provinciali)
1. I consiglieri provinciali rappresentano la comunità provinciale.
2. I consiglieri hanno diritto di iniziativa per gli atti di competenza consiliare.
3. I consiglieri provinciali possono presentare interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno. Il regolamento del
Consiglio provinciale determina le garanzie per il loro tempestivo svolgimento.
4. I consiglieri hanno diritto di ottenere dagli uffici della Provincia nonché dalle aziende, istituzioni o enti dipendenti, tutte le
notizie e le informazioni utili all’espletamento del proprio mandato; hanno diritto, secondo le forme stabilite dal regolamento,
a visionare ogni atto e documento, anche preparatorio, e di conoscere ogni altro atto utilizzato ai fini dell’attività
amministrativa. Sono tenuti al segreto d’ufficio.
5. Gli atti relativi alla situazione patrimoniale, ai redditi e alle spese elettorali dei consiglieri provinciali, sono depositati presso
l’ufficio di presidenza del Consiglio, secondo quanto disposto dalla legge.
6. I consiglieri provinciali percepiscono, secondo quanto previsto dalla legge, un gettone di presenza per la partecipazione alle
sedute del Consiglio e delle commissioni consiliari regolarmente costituite. La misura del gettone di presenza è determinata
con deliberazione del Consiglio provinciale.
7. Il Presidente del Consiglio richiede al Consigliere che, senza giustificarsi, non intervenga a tre sedute consecutive, di
motivare per iscritto, tali assenze, entro un termine perentorio non superiore a 15 giorni; in mancanza di risposta, il
Consigliere decade dalla carica e nella prima seduta successiva il Consiglio provvede alla sua surrogazione.
CAPO II°
GIUNTA PROVINCIALE
Articolo 15
(Composizione della Giunta)
1. La Giunta provinciale è l’organo che collabora con il Presidente della Provincia nelle funzioni di indirizzo e di governo
dell’Ente e impronta la propria attività ai principi di trasparenza, efficacia, efficienza ed economicità.
2. È composta dal Presidente della Provincia, che la presiede e da un numero di assessori non superiore al numero massimo
consentito dalla legge.
3. Possono essere nominati assessori, cittadini non facenti parte del Consiglio provinciale in possesso dei requisiti di
candidabilità, eleggibilità e compatibilità alla carica di consigliere.
4. Gli assessori partecipano ai lavori del Consiglio provinciale, con facoltà di prendere la parola nelle materie di loro
competenza senza concorrere a determinare il numero legale per la validità delle adunanze, senza diritto di voto e senza
facoltà di presentare interpellanze, interrogazioni e mozioni. Alle adunanze del Consiglio provinciale la Giunta é
rappresentata, in caso di assenza del Presidente, dal Vice Presidente e in assenza di questi da un assessore delegato. Il Vice
Presidente, o l’assessore delegato, che sostituisce il Presidente, nelle adunanze del Consiglio provinciale non ha diritto di voto.
5. I requisiti per la nomina ad assessore sono verificati dalla Giunta nella sua prima seduta.
Articolo 16
(Funzionamento della Giunta)
1. La Giunta è convocata e presieduta dal Presidente della Provincia, di norma, mediante avviso scritto comunicato almeno
due giorni prima della seduta. Tale comunicazione può avvenire anche per via telefonica e/o telematica. Nei casi di urgenza, la
convocazione può avvenire fatta nella stessa giornata della seduta. La Giunta è da ritenere regolarmente convocata quando sia
presente la maggioranza dei suoi componenti.
2. L’ordine del giorno della riunione di Giunta è redatto, su indicazione del Presidente, dal Segretario Generale o funzionario
da lui delegato e contiene comunque l’elencazione di tutte le proposte di deliberazione depositate nel locale predisposto con
l’attestazione del Segretario Generale di compiuta istruttoria.
3. Il Presidente è tenuto a convocare la Giunta in un termine non superiore a dieci giorni quando lo richiedano almeno tre
assessori, inserendo all’ordine del giorno le questioni richieste.
4. La Giunta delibera con l’intervento di un numero di componenti superiore alla metà di quelli assegnati, compreso il
Presidente.
5. Le deliberazioni sono assunte a maggioranza dei votanti; in caso di parità prevale quello del Presidente o di chi
legittimamente presiede la seduta in sua vece.
6. Hanno diritto di proposta scritta alla Giunta nell’osservanza dell’articolo 49 del Testo Unico delle leggi sull’ordinamento
degli enti locali:
a) il Presidente;
b) gli Assessori;
c) il Segretario Generale;
d) il Direttore Generale (se nominato);
e) il Direttore di Area (se nominato);
f) i Dirigenti.
7. La capacità propositiva del Segretario Generale è limitata all’organizzazione e funzionamento della gestione
amministrativa.
8. La capacità propositiva del Dirigente è limitata alle materie ed attività affidate in via esclusiva alla sua responsabilità
gestionale.
9. Il Segretario Generale prende parte all’attività della Giunta con potere di iniziativa in ordine agli aspetti di legittimità e a
quelli attinenti all’organizzazione e funzionamento della gestione amministrativa.
10. Le sedute non sono pubbliche.
11. I Dirigenti devono, su richiesta del Presidente della Provincia, degli assessori o del Segretario Generale, assistere alle
sedute di Giunta o possono, altresì, su propria specifica richiesta essere ammessi alle stesse sedute al fine di fornire elementi
valutativi.
12. Il verbale dell’adunanza è redatto da uno o più funzionari designati dal Segretario Generale all’insediamento della Giunta.
13. Il Segretario Generale vigila sulla corretta stesura del verbale che sottoscrive insieme al Presidente o da chi abbia
presieduto in sua vece.
Articolo 17
(Competenze della Giunta)
1. La Giunta provinciale collabora con il Presidente della Provincia per l’attuazione delle linee programmatiche ed é
responsabile collegialmente di fronte al Consiglio; si avvale delle periodiche rilevazioni dei controlli interni in modo tale da
finalizzare ogni decisione al miglioramento continuo dei risultati raggiunti.
2. La Giunta esercita le proprie competenze in modo collegiale. L’attività della Giunta è promossa e coordinata dal Presidente
della Provincia.
3. La Giunta, nell’ambito dei principi sopra enunciati, provvede in particolare:
a) alla elaborazione delle linee di indirizzo ed alla predisposizione di proposte di provvedimenti da sottoporre alle
deliberazioni del Consiglio;
b) ad esercitare le competenze in materia di approvazione dei piani regolatori generali adottati dai comuni;
c) alla vigilanza sugli enti, aziende e istituzioni dipendenti o controllati dalla Provincia;
d) all’assunzione di attività d’iniziativa, di impulso e di raccordo con gli organi di partecipazione e decentramento;
e) all’adozione degli atti di costituzione in giudizio, promozione di liti e arbitrati e di transazione delle liti stesse;
f) alle spese impegnative di esercizi successivi per affitti, locazioni o appalti, ed altri contratti similari (leasing ecc.);
g) agli atti di programmazione annuale delle assunzioni del personale e di variazione dell’organico, salvo che la legge non
disponga altrimenti;
h) all’approvazione dei progetti preliminari e definitivi di lavori pubblici, delle relative varianti sostanziali e delle altre spese
previste nel quadro economico, quando per esse non vi sia stata assegnazione diretta alla gestione del responsabile del
procedimento
i) alla approvazione dei protocolli d’intesa tra enti pubblici, quando dagli stessi non derivino oneri finanziari per l’ente ovvero
siano già stati previsti in atti fondamentali del Consiglio, ovvero ne sia prevista la successiva approvazione consiliare;
j) all’approvazione dei piani finanziari relativi a progetti previsti espressamente negli atti fondamentali del Consiglio e
contenenti gli elementi necessari alla loro determinazione;
k) agli acquisti di beni finanziati con mezzi straordinari di bilancio, esulanti dai programmi e dalle dotazioni assegnate con il
piano esecutivo di gestione (PEG), salvi i casi di competenza consiliare;
l) alle accettazioni di lasciti e donazioni;
m) agli atti di disposizione del patrimonio immobiliare già previsti in atti fondamentali del Consiglio;
n) alla approvazione dei programmi per la organizzazione e la gestione di manifestazioni ed iniziative pubbliche di varia
natura e relativo piano economico-finanziario, quando non puntualmente definiti in precedenti atti di indirizzo o di
programmazione;
o) alla concessione dei contributi finanziari e patrocini di diversa natura, aventi carattere assolutamente discrezionale e non
specificamente regolamentati;
p) alla disciplina di dettaglio sulla determinazione e modificazione delle tariffe per la fruizione di beni e servizi provinciali;
q) alla formulazione di pareri sulla nomina e revoca del Direttore Generale e del Segretario provinciale, di competenza del
Presidente della Provincia;
r) alla approvazione degli accordi di contrattazione decentrata;
s) alla individuazione degli obiettivi e degli indicatori a seconda della tipologia di ogni specifico procedimento ovvero
servizio e dei modelli di rilevazione per l’esercizio della funzione di controllo interno;
t) alla approvazione del piano esecutivo di gestione (PEG) e del piano di dettaglio degli obiettivi ovvero del piano delle
performances, su proposta del Direttore Generale se nominato.
4. La Giunta può adottare in via d’urgenza le deliberazioni attinenti alle variazioni di bilancio d’ordinaria competenza del
Consiglio. Le predette deliberazioni decadono se non sono inserite per ratifica nell’ordine del giorno del Consiglio provinciale
entro sessanta giorni dall’adozione. Il Consiglio, nel caso rifiuti la ratifica, adotta i provvedimenti necessari per la disciplina
dei rapporti giuridici sorti sulla base della deliberazione non ratificata. La decadenza è dichiarata dal Segretario provinciale.
5. Non costituiscono variazioni di bilancio e rientrano nell’ordinaria competenza della Giunta gli storni con prelevamento dal
fondo di riserva e le modifiche del piano esecutivo di gestione (PEG).
6. La Giunta ha altresì competenza residuale su tutti gli altri atti non espressamente attribuiti dalla legge, dal presente statuto e
dei regolamenti provinciali alla specifica competenza degli altri organi politici e tecnici dell’Ente.
7. Gli assessori svolgono attività preparatoria dei lavori della Giunta e nell’ambito degli incarichi permanenti o temporanei
loro attribuiti presentano le proposte di intervento formulate dagli uffici verificando che esse rientrino nell’attuazione dei
programmi generali della Provincia approvati dal Consiglio.
8. Gli assessori forniscono ai Dirigenti della Provincia le direttive politiche per la predisposizione dei programmi e dei
progetti, da sottoporre all’esame degli organi di governo.
9. Il Presidente della Giunta e gli assessori hanno diritto e, su richiesta motivata, l’obbligo di assistere alle sedute delle
commissioni consiliari e devono essere sentiti ogni volta che lo richiedano.
CAPO III°
PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
Articolo 18
(Competenze del Presidente della Provincia)
1. Il Presidente della Provincia è l’organo responsabile dell’Amministrazione provinciale e sovrintende all’andamento
generale dell’ente. Dirige l’attività della Giunta mantenendone l’unità di indirizzo politico - amministrativo e assicurando la
rispondenza agli atti di indirizzo approvati dal Consiglio. Ha la rappresentanza legale della Provincia ad ogni effetto di legge.
2. Il Presidente provvede a:
a) convocare e presiedere la Giunta distribuendo gli argomenti fra gli assessori perché relazionino in coerenza con le deleghe
rilasciate;
b) fissare gli argomenti nell’ordine del giorno dell’adunanza della Giunta;
c) esercitare le funzioni attribuitegli dalle leggi, dallo Statuto e dai regolamenti e sovrintendere all’espletamento delle funzioni
statali e regionali attribuite o delegate alla Provincia;
d) sovrintendere al funzionamento dei servizi e degli uffici, impartire le direttive al Segretario Generale, al Direttore Generale,
ai Direttori di Area e ai Dirigenti, con particolare riferimento all’adozione di criteri organizzativi che assicurino
l’individuazione delle responsabilità, l’efficienza e l’efficacia degli uffici e dei servizi. In caso di inerzia e di comportamenti
difformi dalle deliberazioni degli organi provinciali, il Presidente attiva i procedimenti previsti dal Testo Unico approvato con
D.Lgs. 276/2000 e dal D.Lgs. 165/2001, nonché le disposizioni sanzionatone previste dai CCNL e dalle disposizioni
normative provinciali;
e) rappresentare la Provincia nell’assemblea dei consorzi per la gestione associata di uno o più servizi. Egli può nominare per
detta incombenza un proprio delegato scelto fra gli assessori, dandone tempestiva comunicazione al Consiglio nella prima
seduta successiva. Tale esigenza di comunicazione, da rispettare anche nel caso di revoca della delega, deve essere contestuale
alla nomina di nuovo delegato, qualora il Presidente non intenda provvedere di persona all’incombenza.
f) revocare e sostituire uno o più assessori, dandone motivata comunicazione al Consiglio nella prima seduta utile;
g) vigilare sull’espletamento del servizio di Polizia provinciale, nel rispetto delle leggi vigenti;
h) nominare e revocare il Segretario Generale della Provincia, sentita la Giunta provinciale;
i) nominare e revocare il Direttore Generale, sentita la Giunta provinciale;
l) attribuire e definire gli incarichi dirigenziali, con proprio decreto, secondo le modalità e i criteri stabiliti dalla legge, dal
presente Statuto e dai regolamenti.
Disporre i trasferimenti interni dei Dirigenti mediante decreto motivato nel rispetto dei requisiti richiesti dalla legge e dai
contratti nazionali di lavoro della dirigenza;
m) verificare la rispondenza dei risultati della gestione amministrativa alle direttive generali impartite ed agli obiettivi e
programmi dell’Ente;
n) vietare l’accesso agli atti dell’Amministrazione provinciale quando ravvisa gli estremi della loro riservatezza nell’interesse
dell’Ente;
o) rappresentare la Provincia nei giudizi di qualunque natura a seguito della decisione della Giunta di costituzione in giudizio
o di promozione delle liti, fatte salve le specifiche competenze attribuite nelle controversie tributarie e in quelle in materia di
impiego.
p) provvedere, nell’ambito degli indirizzi stabiliti dal Consiglio, alla nomina, alla designazione ed alla revoca dei
rappresentanti della Provincia presso enti, aziende ed istituzioni;
q) promuovere ed approvare gli accordi di programma, salvo il pronunciamento del Consiglio o della Giunta nelle materie di
specifica competenza;
r) emanare le ordinanze in conformità della legge dei regolamenti e le ordinanze contingibili ed urgenti nei casi previsti dalla
legge;
s) indire i referendum provinciali;
t) esercitare tutte le altre funzioni attribuitegli dalla legge, dallo statuto, dai regolamenti e sovrintendere all’espletamento delle
funzioni statali e regionali attribuite o delegate alla Provincia.
3. Le dimissioni comunque presentate dal Presidente della Provincia al Consiglio provinciale diventano irrevocabili decorsi
venti giorni dalla loro presentazione. Trascorso tale termine, si procede allo scioglimento del Consiglio, con contestuale
nomina di un commissario.
4. In caso di assenza o di impedimento del Presidente le sue funzioni sono esercitate dal Vice Presidente.
5. In caso di assenza o impedimento del Vice Presidente, le funzioni vengono svolte dal primo assessore disponibile a partire
dal più anziano d’età.
6. Qualora il Vice Presidente sia cessato dalla carica per dimissioni, revoca o altra causa, il Presidente provvede alla nuova
designazione, dandone comunicazione al Consiglio.
Articolo 19
(Linee programmatiche)
1. Il Presidente della Provincia, entro centoventi giorni dalla prima seduta consiliare, deposita presso l’ufficio del Segretario
Generale il documento programmatico relativo alle azioni ed ai progetti che intende realizzare nel corso del mandato.
2. In una seduta consiliare, convocata entro i successivi trenta giorni, il Consiglio provinciale discute ed approva, con unica
votazione le linee programmatiche.
3. Il documento contenente le linee programmatiche è trasmesso ai consiglieri provinciali almeno dieci giorni prima della
seduta consiliare nella quale il documento programmatico è posto in trattazione.
4. Il documento programmatico approvato costituisce il principale atto di indirizzo della attività della Provincia e la base per
l’azione di controllo politico-amministrativo da parte del Consiglio provinciale.
5. Il Consiglio provinciale verifica l’attuazione delle linee programmatiche da parte del Presidente della Provincia e degli
assessori contestualmente all’approvazione del rendiconto annuale.
Articolo 20
(Delegazioni del Presidente)
1. Il Presidente della Provincia ha facoltà di delegare, con suo provvedimento da comunicare ai capigruppo consiliari,
l’esercizio delle funzioni di sovrintendenza, in tutto o in parte, a singoli assessori con riferimento a gruppi di materie e con
delega a firmare altresì gli atti discrezionali esterni.
2. Le materie oggetto della delegazione presidenziale sono individuate di norma per interi settori omogenei seguendo la loro
attribuzione ai responsabili dei servizi, facendo in modo che non si realizzino pluralità di sovrintendenze delegate sullo stesso
responsabile.
3. Nel rilascio delle deleghe e nel loro esercizio è da tener presente il principio per cui spettano agli assessori i poteri di
indirizzo e di controllo, essendo la gestione amministrativa attribuita esclusivamente ai Dirigenti.
4. La potestà del delegato concorre con quella del Presidente della Provincia e non la sostituisce.
5. La delega può essere permanente o temporanea, avere per oggetto le materie di cui al precedente comma 2 o essere limitata
al compimento di singoli atti. L’atto di delega - in forma scritta obbligatoria - indica l’oggetto, la materia, gli eventuali limiti in
cui opera il trasferimento della competenza e deve contenere gli indirizzi generali in base ai quali deve essere esercitata.
6. Le deleghe permanenti, le loro revoche e modificazioni sono comunicate al Consiglio.
CAPO IV°
DELLE ADUNANZE
Articolo 21
(Contrasto di interessi)
1. Quando si deliberi su questioni nelle quali i membri degli organi collegiali di governo o i loro parenti o affini sino al quarto
grado o il coniuge abbiano interesse proprio, gli stessi membri hanno l’obbligo di astenersi e di allontanarsi dalla sala delle
adunanze durante la trattazione dell’argomento.
2. L’allontanamento, se non spontaneo, è disposto dal Presidente del consesso e la questione non può essere trattata sino a che
l’interessato non sia uscito dall’aula.
3. Il Segretario Generale, i Dirigenti e i Funzionari responsabili di unità organizzative si astengono dal prendere parte, anche
mediante l’espressione del parere, alle deliberazioni riguardanti liti o argomenti di proprio interesse verso la Provincia, le sue
istituzioni e le sue aziende o quando si tratti di interesse, liti o contabilità dei loro parenti o affini sino al quarto grado o del
coniuge, ovvero si tratti di conferire impieghi o incarichi ai medesimi.
4. Non si realizza conflitto di interessi quando si tratta di deliberazione meramente esecutiva di altro provvedimento, o quando
si procede ad applicazione di norme che non consentono alcun potere discrezionale nemmeno di natura tecnica.
5. Nei casi di cui al terzo comma, il parere è dato da colui che normalmente sostituisce i Dirigenti e Funzionari responsabili di
unità organizzative e, per il Segretario Generale, dal Vice Segretario.
6. Quando non è realizzabile la previsione di cui al comma precedente il Segretario Generale provvede, nei limiti delle sue
competenze, dando espressamente atto della situazione che si è venuta a creare.
Articolo 22
(Sedute del Consiglio)
1. Il regolamento del Consiglio provinciale disciplina, in particolare, le modalità per la convocazione del Consiglio e per la
presentazione e la discussione delle proposte. Il regolamento stabilisce altresì il numero dei consiglieri necessario per la
validità delle sedute, che in prima convocazione è pari alla metà dei consiglieri assegnati, senza computare a tal fine il
Presidente della Provincia.
2. La seduta di seconda convocazione, per la cui validità in ogni caso è richiesta la presenza di almeno un terzo dei consiglieri
assegnati, senza computare a tal fine il Presidente della Provincia, è soltanto quella che succede, al massimo entro gli otto
giorni successivi, alla seduta deserta o a quella disciolta per sopravvenuta mancanza del numero legale dei presenti.
3. Acquisiscono il carattere di seconda convocazione gli argomenti già iscritti all’Ordine del Giorno della seduta di prima
convocazione dichiarata deserta o disciolta; eventuali nuovi argomenti aggiunti acquisiscono il carattere di prima
convocazione.
4. Gli argomenti non deliberati entro il termine di cui al secondo comma divengono oggetto, tutti, delle successive sedute in
prima convocazione.
5. Le sedute del Consiglio sono pubbliche, salve le eccezioni previste dal regolamento.
Articolo 23
(Sostituzione del Segretario Generale)
1. Nel caso in cui il Segretario Generale sia obbligato ad astenersi, o in caso di assenza o impedimento, è sostituito dal Vice
Segretario e, in sua assenza, da altro dirigente delegato.
2. Qualora la sostituzione non possa aver luogo, il collegio sceglie uno dei suoi membri a svolgere le funzioni di Segretario
unicamente per l’oggetto sul quale il Segretario è incompatibile o, in caso d’impedimento, per deliberare soltanto sull’oggetto
già in discussione.
3. Nel caso di assenza non sostituibile la riunione non può avere luogo.
Articolo 24
(Disciplina delle adunanze)
1. Chi presiede l’adunanza di organo collegiale è investito del potere discrezionale per mantenere l’ordine, l’osservanza della
legge e dello Statuto, la regolarità e la libertà delle discussioni e delle decisioni. Ha facoltà di sospendere e di sciogliere
l’adunanza facendolo risultare a verbale.
2. Può, nelle sedute pubbliche e dopo aver dato gli opportuni avvertimenti, ordinare l’espulsione dalla sala delle adunanze
chiunque sia causa di disordine o impedimento dei lavori.
Articolo 25
(Delle votazioni)
1. I membri degli organi collegiali votano per alzata di mano o negli altri modi stabiliti dal regolamento.
2. Votano per appello nominale quando sia richiesto dalla legge o dallo Statuto o deciso dal collegio a maggioranza dei votanti
su richiesta di un suo membro.
3. Nessuna deliberazione è valida se non ottiene la maggioranza dei voti espressi validamente.
4. Le sole votazioni concernenti persone si prendono a scrutinio segreto, salvo diversa disposizione di legge o del presente
Statuto.
TITOLO III°
ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE IL DIFENSORE CIVICO
CAPO I°
PARTECIPAZIONE POPOLARE
Articolo 26
(Sussidiarietà)
1. La Provincia svolge le sue funzioni anche attraverso le attività che possono essere esercitate adeguatamente dalla autonoma
iniziativa dei cittadini e delle loro formazioni sociali, secondo il principio di sussidiarietà orizzontale.
2. I cittadini, i partiti politici, gli enti locali, i sindacati, le associazioni cooperativistiche, le organizzazioni di categoria, le
istituzioni culturali, le altre formazioni ed organizzazioni sociali e del volontariato concorrono alla determinazione delle scelte
amministrative della Provincia e sono coinvolti attivamente nella definizione delle politiche che li riguardano e nei relativi
monitoraggi e verifiche.
3. La Provincia garantisce l’effettiva partecipazione democratica di tutti i cittadini residenti sul territorio provinciale
all’attività politico-amministrativa, economica e sociale della comunità; a questo scopo la Provincia garantisce la più larga
divulgazione circa la propria attività, anche nel momento della formazione degli atti, al fine di assicurare un rapporto di
trasparenza con la comunità provinciale e di ottenere eventuali osservazioni e proposte.
4. La Provincia può effettuare anche sondaggi e ricerche presso la popolazione.
Articolo 27
(Partecipazione dei cittadini)
1. Per consentire la partecipazione dei cittadini e stranieri residenti, la Provincia istituisce conferenze periodiche, forum che
comprendano enti, associazioni di categoria, del volontariato, ordini professionali e gruppi maggiormente rappresentativi in
ambito provinciale per le materie di competenza della Provincia.
2. Il funzionamento e la composizione verranno disciplinati da apposito regolamento.
3. Gli organismi di partecipazione istituiti e le forze sociali dovranno essere comunque sentiti prima dell’approvazione del
bilancio.
4. In qualsiasi sede giudiziaria il cittadino può far valere le azioni e i ricorsi spettanti alla Provincia, la quale può costituirsi in
giudizio aderendo al ricorso promosso.
5. Parimenti, le associazioni ambientalistiche possono proporre le azioni risarcitone che spettano alla Provincia in materia di
danno ambientale.
L’eventuale risarcimento é liquidato a favore della Provincia sostituita che lo impiega a tutela dell’ambiente.
Articolo 28
(Consulte e Commissioni)
1. Al fine di stimolare, valorizzare e sostenere i percorsi di partecipazione alla vita della comunità locale e di incidere
concretamente sui processi decisionali degli organi di governo della Provincia, il Consiglio provinciale può istituire consulte
di cittadini nelle materie di competenza provinciale, in base a esigenze e problematiche che emergono dal tessuto sociale e dal
territorio.
2. La composizione e il funzionamento delle consulte sono disciplinati da apposito regolamento.
3. Il Consiglio può altresì istituire la commissione permanente pari opportunità per il perseguimento del l’effettiva attuazione
nella comunità provinciale del principio di “pari opportunità” fra le donne e gli uomini ed il riequilibrio dei ruoli sociali e della
rappresentanza, valorizzando la differenza di genere. La commissione è regolata da apposito regolamento.
Articolo 29
(Conferenza provinciale delle autonomie)
1. In conformità con la normativa vigente è istituita la conferenza provinciale delle autonomie.
2. Essa è composta dal Presidente della Provincia, che la presiede, dai presidenti delle comunità montane e dai sindaci dei
comuni della Provincia.
3. La conferenza è convocata, su apposito ordine del giorno, dal Presidente della Provincia o da un suo assessore delegato.
4. Alle sedute della conferenza partecipano, senza diritto di voto, i consiglieri provinciali. A tal fine il Presidente della
conferenza invia ai singoli consiglieri l’avviso di convocazione.
5. La conferenza provinciale delle autonomie esercita le funzioni stabilite dalla legge regionale e dal relativo regolamento
provinciale di disciplina. Essa è altresì organo consultivo permanente della Provincia sugli indirizzi generali e di programma
dell’amministrazione e sulle iniziative di collaborazione tra i comuni e la Provincia stessa.
Articolo 30
(Libere forme associative)
1. La Provincia valorizza il ruolo dei cittadini, delle famiglie, delle formazioni sociali, dell’associazionismo e del volontariato.
Assicura loro l’accesso alle proprie strutture e servizi e può prevedere anche l’attribuzione ad essi di responsabilità pubbliche
per funzioni e compiti di rilevanza sociale, in una nuova concezione delle politiche sociali che realizza il passaggio
dall’assistenzialismo alla promozione sociale.
2. Il Consiglio provinciale può disciplinare nel regolamento per la partecipazione e il decentramento, sentite le organizzazioni
e le associazioni interessate, la consultazione permanente delle organizzazioni sindacali, delle associazioni imprenditoriali,
nonché delle associazioni rappresentative dei cittadini e degli utenti.
CAPO II°
INFORMAZIONE
Articolo 31
(Ufficio per l’informazione)
1. La Provincia cura la più ampia informazione dei cittadini, con particolare riguardo:
a) ai bilanci preventivi e consuntivi;
b) agli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica;
c) alle valutazioni di impatto ambientale delle opere pubbliche;
d) ai regolamenti;
e) al funzionamento dei servizi e degli uffici
2. La Provincia istituisce l’ufficio per l’informazione ai cittadini.
3. La Provincia assicura l’informazione ai cittadini anche attraverso strumenti informatici e telematici.
Articolo 32
(Diritto di informazione
per le Organizzazioni Sindacali)
1. Le organizzazioni sindacali esistenti con proprie strutture nel territorio della Provincia hanno diritto di informazione
sull’attività amministrativa e politico-istituzionale.
2. L’informazione si esplica con l’invio dell’ordine del giorno dei lavori del Consiglio provinciale.
Articolo 33
(Forum dei Servizi)
1. La Giunta, con la partecipazione dei consiglieri provinciali, indice annualmente un forum dei servizi locali d’intesa con le
associazioni degli utenti, aventi strutture organizzative nel territorio provinciale, e con le organizzazioni sindacali territoriali
riconosciute, al fine di contribuire alla valutazione dell’andamento della qualità, quantità, efficienza ed efficacia dei servizi,
formulando idonee soluzioni per il miglioramento di essi.
2 Delle risultanze della conferenza si terrà conto nella relazione previsionale e programmatica al bilancio di previsione per
l’anno successivo nonché ai fini dell’implementazione del sistema di valutazione delle performances organizzative delle
strutture provinciali.
Articolo 34
(Partecipazione al procedimento amministrativo)
1. L’azione amministrativa della Provincia è ispirata al principio della partecipazione dei cittadini al procedimento
amministrativo nell’ambito dei limiti espressamente posti dalla Legge sul procedimento.
2. Il principio di partecipazione è assicurato garantendo il contraddittorio tra l’amministrazione e i cittadini interessati e
consentendo la collaborazione effettiva dei cittadini al procedimento.
3. Nel caso di procedimenti che investano interessi diffusi, l’avvio degli stessi è pubblicizzato attraverso l’inoltro ai Comuni di
apposita comunicazione per l’affissione all’albo pretorio, ove la comunicazione stessa rimarrà in pubblicazione per giorni
quindici.
4. La Provincia può ritenere più opportuno ed adeguato al perseguimento dell’interesse pubblico, in accoglimento delle
osservazioni e delle proposte presentate dai soggetti interessati intervenuti nel procedimento amministrativo, concludere con
questi accordi per la determinazione del contenuto discrezionale del provvedimento finale.
5. Gli accordi, così come disciplinati dalla vigente normativa, devono essere stipulati dal dirigente di settore previa
deliberazione del Consiglio o della Giunta.
Articolo 35
(Diritto di istanza e di reclamo)
1. I cittadini residenti singoli o associati, le consulte, le forme associative hanno facoltà di rivolgere al Presidente della
Provincia o del Consiglio provinciale istanze singole o collettive per richiedere interventi a tutela di interessi individuali
ovvero collettivi o per lamentare disfunzioni ed irregolarità.
2. Ogni e qualsiasi istanza deve essere presa in considerazione e produrre un atto scritto di risposta entro il termine massimo di
trenta giorni da parte del Presidente della Provincia, o del Presidente del Consiglio provinciale, o del Segretario Generale, o
del Direttore Generale, del Direttore di Area o del Dirigente a seconda della natura politica o gestionale dell’aspetto sollevato.
Articolo 36
(Petizione)
1. La petizione é una manifestazione di opinione, invito, voto o denuncia proposta in forma collettiva agli organi
dell’Amministrazione provinciale per sollecitarne l’intervento su questioni di interesse provinciale o riguardanti area vasta per
esporre esigenze di natura collettiva.
2. I cittadini possono rivolgere petizioni al Presidente della Provincia, alla Giunta provinciale e al Consiglio provinciale nelle
forme e con le modalità previste dal “Regolamento dei referendum e delle forme di partecipazione”.
3. Se la petizione é sottoscritta da almeno tremila persone l’organo competente nella materia deve pronunciarsi in merito entro
sessanta giorni dal ricevimento. Il contenuto della decisione dell’organo competente deve essere portato a conoscenza ai primi
tre firmatari della petizione e pubblicato all’albo pretorio della Provincia e, per estratto, sui quotidiani a diffusione locale.
Articolo 37
(Iniziativa popolare)
1. I cittadini possono esercitare l’iniziativa degli atti di competenza del Consiglio provinciale presentando una proposta di
deliberazione che rechi non meno di duemilacinquecento sottoscrizioni autenticate raccolte nei tre mesi precedenti al
deposito.
2. La proposta contiene l’indicazione degli eventuali costi della sua approvazione e della relativa copertura finanziaria.
3. È compito del Presidente della Provincia curare che la proposta di deliberazione popolare venga munita, prima della
presentazione al Consiglio nel termine di cui al comma 4, dei pareri previsti dalla legge, dallo Statuto e dai regolamenti.
4. La proposta è messa all’ordine del giorno del Consiglio provinciale entro trenta giorni dalla presentazione, previa verifica
della regolarità delle sottoscrizioni.
5. Il provvedimento finale é pubblicato all’albo pretorio ed é comunicato ai tre firmatari della proposta.
Articolo 38
(Referendum)
1. I referendum possono essere indetti dal Consiglio provinciale, con deliberazione approvata dai due terzi dei consiglieri
assegnati, relativamente agli atti di propria competenza, oppure dietro richiesta che rechi almeno diecimila sottoscrizioni
autenticate e raccolte nei cinque mesi precedenti, di cittadini iscritti nelle liste elettorali dei comuni della Provincia, oppure da
dieci consigli comunali che rappresentino una popolazione di almeno quindicimila abitanti.
2. Sono ammessi referendum abrogativi solamente su scelte di interesse locale che investono il territorio e l’ambiente nonché
su materie di programmazione ampia rientranti nella sfera di competenza del Consiglio provinciale.
3. Il Consiglio può deliberare, con la maggioranza dei due terzi dei consiglieri assegnati che, in relazione all’oggetto, il
referendum si svolga solo in una porzione determinata del territorio provinciale.
4. Non sono ammessi referendum ai sensi della normativa vigente sulle seguenti materie:
a) norme statutarie;
b) tributi provinciali;
c) tariffe dei servizi pubblici;
d) il bilancio e il rendiconto della gestione;
e) lo stato giuridico e il trattamento economico del personale dipendente dell’ente;
f) contrazione di mutui e prestiti obbligazionari.
5. Il referendum è indetto con decreto del Presidente della Provincia entro novanta giorni dalla deliberazione del Consiglio
provinciale o dal deposito della richiesta. Non potrà svolgersi comunque nel periodo previsto per lo svolgimento della
campagna elettorale per le elezioni provinciali . In tale caso o caso di coincidenza con altre votazioni politiche, amministrative
o referendarie, il Presidente della Provincia provvede all’indizione del referendum in altra data, entro i sei mesi successivi.
6. Il regolamento per la partecipazione e il decentramento determina le modalità per l’adeguata informazione dei cittadini sul
contenuto del referendum.
7. La partecipazione all’istituto del referendum è ammessa ai cittadini iscritti nelle liste elettorali.
Articolo 39
(Ufficio provinciale per il referendum)
1. Il giudizio sulla regolarità, legittimità ed ammissibilità delle richieste di referendum è rimesso all’ufficio provinciale per il
referendum.
2. L’ufficio provinciale per il referendum è costituito dal Presidente della Provincia, che lo presiede, dal Presidente del
Consiglio, dal Presidente della prima commissione consiliare, da due consiglieri provinciali di cui uno di minoranza, dal
Segretario Generale della Provincia e dal Difensore Civico, se istituito.
3. L’ufficio provinciale per il referendum decide entro sessanta giorni dal deposito della richiesta, sentiti, ove ne ravvisi
l’opportunità, i promotori.
4. I referendum non possono essere effettuati più di una volta all’anno.
Articolo 40
(Regolamento per il referendum)
1. Il regolamento per la partecipazione e il decentramento prevede:
a) l’obbligatorietà, le modalità di formazione e la composizione del comitato promotore;
b) le modalità di raccolta delle firme;
c) i criteri per la verifica delle firme e per la formulazione del giudizio di ammissibilità;
d) le modalità e i termini di svolgimento del referendum e della relativa propaganda, delle operazioni elettorali e di voto,
nonché gli adempimenti, i termini, le modalità e le garanzie per la regolarità delle votazioni e dello scrutinio;
e) le modalità ed i termini di esame di eventuali reclami avverso le procedure referendarie, sui quali delibera l’ufficio
provinciale per il referendum;
f) i giorni in cui si possono tenere i referendum;
g) le modalità per l’adeguata informazione dei cittadini sul contenuto del referendum;
h) le modalità di organizzazione e funzionamento dell’ufficio provinciale del referendum.
Articolo 41
(Validità ed effetti delle consultazioni referendarie)
1. Il referendum esercita effetti giuridici qualora vi partecipi almeno la metà più uno degli aventi diritto al voto e la proposta
raggiunga la maggioranza assoluta dei consensi validamente espressi.
2. Nel caso in cui il referendum consultivo sia stato indetto su iniziativa del Consiglio provinciale, il Consiglio ne discute
l’esito entro novanta giorni dalla proclamazione del risultato. Entro ulteriori novanta giorni il Consiglio delibera sulla materia
oggetto del referendum. Esso può deliberare difformemente dalla decisione consultiva referendaria con la maggioranza dei
due terzi dei consiglieri assegnati.
3. Nel caso in cui il referendum consultivo non sia stato indetto su iniziativa del Consiglio, il Consiglio provinciale ne discute
l’esito entro sessanta giorni dalla proclamazione del risultato. Entro ulteriori sessanta giorni il Consiglio delibera sulla materia
oggetto del referendum. Esso può deliberare in modo non conforme alla decisione referendaria con la maggioranza dei due
terzi dei consiglieri assegnati.
4. Nel caso in cui la proposta, sottoposta a referendum abrogativo, sia approvata dalla maggioranza assoluta degli aventi
diritto al voto, il Consiglio provinciale e la Giunta non possono assumere decisioni contrastanti con essa.
5. Il Presidente della Provincia cura che le proposte referendarie vengano munite prima della deliberazione consiliare di tutti i
pareri tecnici eventualmente previsti dalla legge, dallo statuto e dai regolamenti. Qualora la delibera assunta a seguito di
consultazione referendaria non sia attuabile senza variazione di bilancio, il Consiglio ha facoltà di rinviare l’efficacia
all’esercizio finanziario successivo.
6. Non sono ammissibili per tre anni proposte referendarie da chiunque avanzate su argomenti oggetto di referendum che
abbiano avuto esito negativo per qualunque causa.
CAPO III°
DIFENSORE CIVICO
Articolo 42
(Difensore Civico)
1. È istituito l’ufficio del Difensore Civico secondo le modalità previste da apposito regolamento. Il Difensore Civico svolge il
ruolo di garante dell’imparzialità e del buon andamento della Amministrazione provinciale e delle aziende ed enti dipendenti,
segnalando al Presidente della Provincia, anche di propria iniziativa, gli abusi, le disfunzioni, le carenze ed i ritardi nei
confronti dei cittadini e degli enti locali.
2. All’ufficio del Difensore Civico deve essere eletta persona che per esperienza acquisita presso le amministrazioni pubbliche
o nell’attività svolta, offra garanzia di competenza giuridico-amministrativa, di probità e obiettività di giudizio e che abbia
un’età superiore a 45 anni.
3. La Provincia può mettere a servizio dei comuni, comunità montane e altri enti locali interessati, il proprio servizio di difesa
civica, mediante apposite convenzioni che regoleranno i rapporti finanziari e organizzativi.
4. Il Difensore Civico non è assoggettato ad alcuna forma di dipendenza gerarchica o funzionale dagli organi della Provincia e
dei Comuni convenzionati ed è tenuto esclusivamente al rispetto dell’ordinamento vigente. Svolge il proprio incarico in piena
indipendenza dagli organi della Provincia. Ha diritto di accedere a tutti gli atti di ufficio e non può essergli opposto il segreto
d’ufficio ed è tenuto, a sua volta, al segreto d’ufficio secondo le norme di legge.
Articolo 43
(Modalità dell’elezione)
1. Il Difensore Civico è eletto dal Consiglio provinciale con il voto favorevole della maggioranza dei due terzi dei componenti
il Consiglio.
2. Dopo la seconda votazione, se non si è raggiunta la maggioranza prevista, è sufficiente la maggioranza assoluta dei
componenti il Consiglio, da tenersi in una seduta successiva.
3. Le votazioni avvengono a scrutinio segreto.
4. Il Difensore Civico dura in carica per un periodo massimo di cinque anni con possibilità di rielezione immediata per una
sola volta, e può essere revocato dal Consiglio provinciale con la maggioranza dei due terzi dei componenti, per gravi motivi
connessi all’esercizio delle sue funzioni.
5. Il Difensore Civico esercita le sue funzioni anche durante periodi di vacanza o di scioglimento del Consiglio provinciale e
rimane in carica fino all’elezione del successore.
6. Qualora il Difensore Civico presenti le dimissioni, le stesse sono irrevocabili e non necessitano della presa d’atto.
Articolo 44
(Incompatibilità)
1. Non sono compatibili con l’ufficio di Difensore Civico:
a) i membri del Parlamento nazionale ed europeo, i consiglieri regionali, provinciali e comunali, nonché i candidati in una
qualsiasi consultazione elettorale dell’ultimo quinquennio e i consiglieri dimessi o decaduti nel medesimo periodo;
b) i dipendenti dell’Amministrazione provinciale o dei Comuni della Provincia di Fermo o chi presti, comunque, la propria
opera a favore dell’Amministrazione provinciale;
c) gli amministratori di enti pubblici o a partecipazione pubblica;
d) coloro che hanno incarichi direttivi o esecutivi in partiti o organizzazioni sindacali.
2. L’ufficio del Difensore Civico è incompatibile con l’esercizio di ogni funzione pubblica, con l’espletamento di attività di
qualsiasi natura a favore o connesse con le funzioni della Provincia.
3. Il sopravvenire di una causa di incompatibilità comporta la decadenza dall’incarico, che è dichiarata dal Consiglio secondo
le norme previste nel regolamento.
4. Il Difensore Civico è funzionario onorario ed acquista la figura di pubblico ufficiale a tutti gli effetti di legge. Ad esso
spettano l’indennità di funzione nella misura determinata dal relativo regolamento.
5. La Provincia mette a disposizione delle attività del Difensore Civico un ufficio con adeguato personale e mezzi.
6. Prima di assumere le funzioni presta giuramento nelle mani del Presidente della Provincia con la seguente formula: “Giuro
di adempiere al mandato ricevuto nell’interesse dei cittadini e nel rispetto delle leggi”.
Articolo 45
(Compiti del Difensore Civico)
1. Il Difensore Civico svolge indagini sull’operato degli uffici dell’Amministrazione provinciale, degli enti, istituzioni,
aziende e società da essa dipendenti o di cui fa parte, al fine di rilevarne eventuali irregolarità o ritardi e di suggerire mezzi e
rimedi per la loro eliminazione. Gli amministratori della Provincia e degli enti sottoposti alla sua vigilanza nonché i dipendenti
sono tenuti a fornirgli le informazioni utili allo svolgimento della funzione entro sette giorni dalla richiesta.
2. In particolare spetta al Difensore Civico il potere di seguire, a tutela dei singoli cittadini, degli enti e delle formazioni sociali
che vi hanno interesse e ne facciano richiesta, il regolare svolgimento delle loro pratiche presso gli uffici di cui ai precedenti
commi.
3. Il Difensore Civico trasmette al concessionario nonché ai soggetti di cui la Provincia si avvale per la gestione dei propri
servizi istanze o lamentele pervenute in Provincia.
4. Sollecita, previa informazione al Consiglio provinciale e al Segretario Generale, la Giunta o il Presidente della Provincia ad
assumere i provvedimenti di propria competenza.
5. In ogni caso segnala agli organi statutari della Provincia la irregolarità e le disfunzioni riscontrate.
6. Presenta al Consiglio provinciale una relazione annuale entro il 31 gennaio, ove illustra l’attività svolta e le proposte che
vengono rivolte al Presidente, alla Giunta e al Consiglio per rimuovere abusi, disfunzioni e carenze dell’Amministrazione,
suggerendo soluzioni tecniche per l’efficienza, l’efficacia e la produttività dell’azione amministrativa e dei servizi pubblici
provinciali.
TITOLO IV°
GESTIONE DEI BISOGNI PUBBLICI
CAPO I°
COLLABORAZIONE FRA ENTI
Articolo 46
(Cooperazione con i Comuni)
1. La Provincia promuove forme di collaborazione con i Comuni compresi nel territorio provinciale.
2. Attua ogni disposizione legislativa che indichi principi e forme di cooperazione fra Comuni e Province tra loro e con la
Regione al fine di realizzare un efficiente sistema delle autonomie locali al servizio dello sviluppo economico, sociale e civile.
3. La Provincia con la collaborazione dei Comuni e sulla base dei programmi da essa predisposti persegue gli obiettivi
contenuti nei piani e programmi dello Stato e della Regione e realizza opere e attività di rilevante interesse intercomunale sia
nel settore economico, produttivo, commerciale e turistico, sia in quello sociale, culturale e sportivo. Per la realizzazione di
tali attività può adottare, d’intesa con i Comuni, le forme gestionali dei servizi pubblici previste dal presente Statuto.
4. La Provincia può aderire, previa deliberazione della Giunta, ad associazioni regionali e nazionali degli enti locali.
Articolo 47
(Convenzioni)
1. Nell’ambito della propria autonomia e delle finalità di promozione e sostegno dello sviluppo, sociale e civile della comunità
locale, la Provincia sviluppa rapporti con altre Province, con i Comuni, con la Regione, con altri enti pubblici e privati anche
attraverso convenzioni deliberate dal Consiglio su proposta della Giunta.
2. La Provincia in collaborazione con i soggetti di cui al comma 1, può partecipare alla promozione, alla organizzazione ed
alla fornitura di servizi che interessano lo sviluppo economico, sociale, civile e culturale della propria comunità.
3. La Provincia collabora con lo Stato, con l’Unione Europea, con la Regione e con tutti gli altri enti ed istituzioni che hanno
poteri di intervento in materie interessanti la comunità locale, al fine di accrescere il numero e le qualità dei servizi resi alla
popolazione.
Articolo 48
(Accordi di programma)
1. Per la definizione e l’attuazione di opere, di interventi o di programmi di intervento che richiedono, per la loro completa
realizzazione, l’azione integrata e coordinata della Provincia, di uno o più Comuni, della Regione, di amministrazioni statali e
di altri soggetti pubblici, o comunque di due o più tra i soggetti predetti, il Presidente della Provincia, su parere conforme del
Consiglio provinciale, qualora la competenza primaria o prevalente sull’opera o sugli interventi o sui programmi di intervento
spetti alla Provincia, promuove la conclusione di un accordo di programma, anche su richiesta di uno o più dei soggetti
predetti, per assicurare il coordinamento delle azioni e per determinare i tempi, le modalità, il finanziamento ed ogni altro utile
adempimento.
2. L’accordo può prevedere, altresì, procedimenti di arbitrato, nonché interventi surrogatori di eventuali inadempienze dei
soggetti partecipanti.
3. Per verificare la possibilità di concordare l’accordo di programma, il Presidente della Provincia convoca una conferenza tra
i rappresentanti di tutte le amministrazioni interessate.
4. L’accordo consistente nel consenso unanime delle amministrazioni interessate, è approvato con atto formale del Presidente
della Provincia ed è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione, nel sito Internet della Provincia ed all’albo pretorio
degli enti interessati.
CAPO II°
SERVIZI PUBBLICI LOCALI
Articolo 49
(Servizi Pubblici Locali)
1. La Provincia, nell’ambito delle proprie competenze, provvede alla gestione dei servizi pubblici che hanno per oggetto la
produzione di beni e attività rivolte a realizzare i fini istituzionali e sociali e a promuovere lo sviluppo economico e civile della
propria comunità, direttamente o in collaborazione con altri enti o privati, nelle forme previste dalla legge.
2. Il Consiglio provinciale sceglie la forma di gestione del servizio sulla base di una valutazione comparativa delle forme di
gestione previste dalla legge e in relazione alla migliore efficienza, efficacia ed economicità del servizio.
3. La Provincia può gestire in economia servizi di modeste dimensioni ovvero di particolari caratteristiche nei limiti previsti
dalla legge.
4. La Provincia può altresì procedere all’affidamento diretto dei servizi culturali e del tempo libero anche ad associazioni e
fondazioni da essa costituite o partecipate.
5. È norma generale che il rappresentante della Provincia negli organi di governo di altri enti pubblici o privati che gestiscono
servizi affidati dalla Provincia, riferisca annualmente al Consiglio provinciale sull’attività svolta dall’ente e sui programmi
futuri. Il Presidente della Provincia e i revisori dei conti riferiscono ogni anno al Consiglio in sede di rendiconto della gestione
sul finanziamento e sul costo dei servizi pubblici, nonché sulla loro rispondenza alle esigenze dei cittadini.
Articolo 50
(Istituzioni e Aziende Speciali)
1. Per l’esercizio di servizi sociali, culturali ed educativi, privi di rilevanza economica, il Consiglio provinciale può costituire
apposite istituzioni, organismi strumentali della Provincia, dotati di sola autonomia gestionale, secondo la normativa vigente
(T.U.E.L.).
2. Sono organi delle istituzioni: il Consiglio d’Amministrazione, il Presidente ed il Direttore. Il numero, non superiore a tre,
dei componenti del Consiglio d’Amministrazione è stabilito dal Consiglio provinciale, con l’atto istitutivo.
3. Il Direttore dell’istituzione è l’organo al quale compete la direzione gestionale dell’Istituzione, con la conseguente
responsabilità. E nominato dal Presidente della Provincia in seguito a pubblico concorso oppure fra i Dirigenti della Provincia.
4. L’ordinamento ed il funzionamento delle Istituzioni sono stabiliti dal presente Statuto e dai regolamenti provinciali. Le
Istituzioni perseguono, nella loro attività, criteri di efficacia, efficienza ed economicità ed hanno l’obbligo del pareggio della
gestione finanziaria, assicurato attraverso l’equilibrio fra costi e ricavi, compresi i trasferimenti.
5. Il Consiglio provinciale stabilisce i mezzi finanziari e le strutture assegnate alle Istituzioni, ne determina le finalità e gli
indirizzi, verifica i risultati della gestione, provvede alla copertura degli eventuali costi sociali.
6. Per l’esercizio degli stessi servizi sociali, culturali ed educativi il Consiglio provinciale può anche costituire una o più
Aziende Speciali.
7. Il Presidente della Provincia, sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio, nomina e revoca il Presidente ed il Consiglio
di Amministrazione dell’Azienda Speciale scegliendo i membri al di fuori dei componenti della Giunta e del Consiglio, fra
coloro che hanno i requisiti per la nomina a Consigliere provinciale e documentata esperienza e competenza tecnica o
amministrativa per studi compiuti, per funzioni disimpegnate presso aziende pubbliche o private, per uffici pubblici ricoperti,
assicurando la presenza di entrambi i sessi.
8. I revisori dei conti dell’Azienda sono nominati dalla Giunta provinciale.
Articolo 51
(Società di capitali)
1. La Provincia per la gestione dei servizi pubblici locali aventi rilevanza economica può promuovere la costituzione di società
per azioni a prevalente o minoritario capitale pubblico locale o di società a responsabilità limitata, qualora sia opportuno in
relazione alla natura o all’ambito territoriale del servizio la partecipazione di più soggetti pubblici o privati.
TITOLO V°
ORGANIZZAZIONE FINANZIARIA
Articolo 52
(Ordinamento finanziario e contabile)
1. La Provincia ha autonomia finanziaria fondata su certezze di risorse, proprie e trasferite, nell’ambito della legge sulla
finanza pubblica. Ad essa spettano le tasse, i diritti, le tariffe ed i corrispettivi sui servizi di propria competenza, nonché
adeguati trasferimenti per il finanziamento delle funzioni delegate o attribuite dallo Stato o dalla Regione.
2. La Provincia ha, altresì, potestà impositiva autonoma nel campo delle imposte, delle tasse e delle tariffe e ha un proprio
demanio e patrimonio.
3. I Dirigenti apicali, ciascuno per l’area o settore di competenza, curano la tenuta di un esatto inventario di beni demaniali e
patrimoniali della Provincia, presupposto necessario per la corretta tenuta della contabilità economica e finanziaria. Essi sono
personalmente responsabili delle variazioni patrimoniali, della conservazione dei beni, dei titoli ad essi assegnati. Il Dirigente
del settore economico finanziario cura il riepilogo dei beni demaniali e patrimoniali.
4. I beni demaniali della Provincia possono essere dati in uso con pagamento del canone il cui ammontare é determinato
dall’organo competente. I beni patrimoniali della Provincia non utilizzati in proprio e non destinati a funzioni istituzionali
sono, di regola, dati in locazione.
5. Le somme provenienti dall’alienazione di beni, da lasciti, da donazioni, da riscossione di crediti sopravvenuti debbono
essere impiegate nell’estinzione di passività onerose ovvero nel miglioramento del patrimonio.
Articolo 53
(Bilancio e programmazione finanziaria)
1. La gestione finanziaria della Provincia si svolge in base al bilancio annuale di previsione redatto in termini di competenza
deliberato dal Consiglio provinciale entro il termine stabilito dalla legge, osservando i principi dell’universalità, dell’integrità,
del pareggio economico e finanziario, della veridicità e della pubblicità.
2. Il bilancio e gli allegati prescritti dalla legge devono essere redatti in modo da consentirne la lettura per programmi, servizi
e interventi.
3. La Giunta provinciale individua i centri di costo per i quali attivare specifiche forme di rilevazione.
4. La rilevazione contabile dei costi presuppone:
a) l’individuazione di indicatori adeguati, determinati secondo le modalità suggerite dall’organismo di valutazione;
b) la sistematica raccolta dei dati imputabili alle singole unità operative al fine di pervenire alla valutazione dell’efficienza,
dell’efficacia e della economicità della spesa, articolata per uffici, servizi e programmi.
Articolo 54
(Attività contrattuale)
1. I rapporti giuridico - patrimoniali della Provincia, derivanti da compravendite, appalti o concessioni, sono disciplinati da
contratti scritti in forma pubblica amministrativa ovvero per scrittura privata autenticata, previa determinazione a contrattare
emessa dal Dirigente competente nella quale debbono essere indicati il fine che con il contratto si intende perseguire,
l’oggetto, la forma e le clausole ritenute essenziali, nonché le modalità di scelta del contraente.
2. Ai fini della scelta del contraente l’attività contrattuale della Provincia deve essere preceduta, da procedimento ad evidenza
pubblica che privilegia la pubblicità, la concorrenzialità e la parità di condizioni fra gli aspiranti all’affidamento dei lavori e
delle forniture dei beni e servizi, alle vendite ed agli acquisti a titolo oneroso.
3. Annualmente la Giunta provinciale, contestualmente all’approvazione del rendiconto, riferisce al Consiglio provinciale
sull’attività contrattuale svolta nell’esercizio precedente, fornendo una analisi completa degli appalti effettuati. Il Consiglio
prende atto ovvero formula rilievi di competenza.
4. Il Consiglio provinciale approva i regolamenti di contabilità, di alienazione del patrimonio e dei contratti. Il regolamento
dei contratti stabilisce i casi e le condizioni nei quali può derogarsi dalle norme dei commi precedenti.
5. La Provincia si attiene alle procedure previste dalla normativa dell’Unione Europea recepita o comunque vigente
nell’ordinamento giuridico italiano.
6. La Provincia, nell’adozione di atti di natura non autoritativa, agisce secondo le norme di diritto privato salvo che la legge
disponga diversamente.
Articolo 55
(Revisione economico-finanziaria)
1. I Revisori dei Conti hanno diritto di accesso agli atti e documenti della Provincia; possono depositare proposte e
segnalazioni rivolte agli organi provinciali; possono essere chiamati ad intervenire, senza diritto di voto, alle sedute del
Consiglio e della Giunta, secondo le modalità previste dai rispettivi regolamenti. La presenza di almeno un Revisore è
comunque obbligatoria quando gli organi discutono i bilanci ed i conti consuntivi.
2. Il Collegio dei Revisori secondo le disposizioni del regolamento di contabilità:
a) esercita la vigilanza sulla regolarità contabile e finanziaria della gestione;
b)
attesta la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione stessa;
c) redige apposita relazione che accompagna la proposta di deliberazione consiliare del conto consuntivo, nella quale saranno
altresì espressi rilievi e proposte tendenti a conseguire una migliore efficienza, produttività ed economicità della gestione;
d) esercita tutte le altre funzioni di controllo e certificazione assegnategli dalle leggi dello Stato.
3. Il Consiglio provinciale nella sua funzione di controllo e di indirizzo si avvale, secondo le modalità fissate nel regolamento
di contabilità, della collaborazione del Collegio dei Revisori per consulenza contabile e finanziaria su piani e programmi che
richiedono impegno economico, nonché per analisi generali sul governo dell’ente.
4. I Revisori rispondono della verità delle loro attestazioni e adempiono ai loro doveri con la diligenza del mandatario. Ove
riscontrino gravi irregolarità nella gestione dell’ente, ne riferiscono immediatamente al Consiglio provinciale.
5. Il tesoriere ed ogni altro agente contabile che abbia maneggio di pubblico denaro o sia incaricato della gestione dei beni
della Provincia, nonché coloro che si ingeriscano negli incarichi attribuibili a detti agenti, devono rendere il conto della loro
gestione.
Articolo 56
(Controllo interno)
1. Per la verifica, in costanza di tempo, dei fatti gestionali sono istituiti i seguenti strumenti di controllo interno, a supporto
degli organi di governo e del Direttore Generale, se nominato:
a) controllo strategico;
b) controllo di gestione;
c) controllo della regolarità amministrativa;
d) organismo di valutazione.
2. Il controllo strategico si attua annualmente in sede di approvazione del rendiconto, comparando la relazione illustrativa di
accompagnamento al conto consuntivo, con l’attuazione del programma di mandato previsto dal presente statuto.
3. Il controllo di gestione é finalizzato ad esaminare, per ciascun servizio, la gestione economicamente corretta delle risorse
disponibili e di quelle impiegate, nonché a verificare l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa. La struttura preposta
al controllo di gestione é nominata dal Presidente della Provincia, sentita la Giunta provinciale, a cui riferisce i risultati
dell’azione.
4. Il controllo della regolarità amministrativa, ispirato al principio di autotutela dell’Amministrazione è finalizzato al rispetto
delle procedure.
5. L’organismo di valutazione é preposto alla misurazione dei risultati di gestione dei Dirigenti, comparandoli con le risorse
finanziarie assegnate, con quelle umane a disposizione e con gli obiettivi prefissati annualmente dagli organi di governo
secondo le modalità indicate dal D.Lgs. 150/2009. Riferisce agli organi di governo sul conseguimento degli obiettivi da parte
dei Dirigenti per le conseguenti determinazioni. Per la nomina a componente del nucleo di valutazione é richiesta un’alta
specializzazione professionale appositamente documentata.
6. L’impianto dei controlli interni, la loro costituzione e il loro funzionamento sono disciplinati da apposito regolamento.
TITOLO VI°
ORDINAMENTO FUNZIONALE
Articolo 57
(Organizzazione funzionale)
1. L’organizzazione della Provincia rispetta il principio secondo cui agli organi di governo spetta la funzione politica di
indirizzo e controllo, intesa come potestà di stabilire in piena autonomia obiettivi e finalità dell’azione amministrativa in
ciascun settore e di verificarne il conseguimento; al Direttore Generale se nominato e ai Dirigenti spetta, ai fini del
perseguimento degli obiettivi assegnati, il compito di definire, congruamente con i fini istituzionali, gli obiettivi prettamente
operativi e la gestione amministrativa, tecnica e contabile.
2. L’organizzazione della Provincia si articola in settori, concepiti quali aggregazioni di unità organizzative omogenee.
3. I settori possono essere aggregati in aree di coordinamento determinate dalla Giunta provinciale ai sensi del comma 6.
4. È possibile l’istituzione di servizi autonomi collocati al di fuori di ogni area.
5. Alla direzione dei settori è preposto personale con qualifica dirigenziale.
6. L’incarico di coordinamento dell’area è affidato dal Presidente della Provincia, sentita la Giunta provinciale, a personale
con qualifica dirigenziale per un periodo di tempo determinato, eventualmente rinnovabile di anno in anno. In caso di
attribuzione a Dirigenti responsabili di settori di attività, il coordinamento di Area si cumula con tale funzione e comporta
l’assegnazione di un trattamento economico aggiuntivo.
7. Il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi disciplina le modalità di attuazione del presente articolo.
Articolo 58
(Regolamento sull’ordinamento
degli uffici e dei servizi)
1. La Provincia disciplina, con apposito regolamento, l’organizzazione della struttura funzionale ad assolvere le proprie
funzioni attraverso l’adozione di un’attività amministrativa efficiente ed efficace, informata a principi di economicità,
speditezza, trasparenza ed imparzialità.
2. Il regolamento di cui al comma 1 si ispira, tra l’altro, ai seguenti principi:
a) articolazione flessibile della organizzazione degli uffici e dei servizi in relazione alla natura delle attività da svolgere ed in
funzione del programma di governo;
b) revisione periodica della dotazione complessiva del personale secondo le vigenti disposizioni;
c) diversificazione degli incarichi dirigenziali e mobilità degli stessi ove consentito dai requisiti di professionalità e di
esperienza;
d) valutazione periodica dei risultati di gestione;
e) potere - dovere dei Dirigenti di gestire le risorse, anche umane, assegnate al settore di propria competenza;
f) potere - dovere del Direttore Generale, se nominato, o del Segretario Generale di operare la mobilità del personale assegnato
ai singoli servizi, sentiti i Dirigenti di settore interessati;
g) definizione delle specifiche competenze della struttura burocratica ed in particolare dei Dirigenti, del Segretario Generale e
del Direttore Generale, se nominato.
3. È istituita la conferenza dei coordinatori di area per ricercare e definire attività di pianificazione, programmazione, raccordo
e coordinamento delle attività di gestione amministrativa, finanziaria e tecnica di competenza dei diversi settori, nonché per lo
svolgimento di funzioni propositive e consultive in ordine ad aspetti funzionali, gestionali ed organizzativi di interesse
generale dell’ente. Per la trattazione di problemi la conferenza dei coordinatori può essere allargata alla partecipazione dei
Dirigenti di settore. È, altresì, istituita la conferenza dei Dirigenti di settore.
4. Il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi disciplina attribuzioni, ambito d’intervento ed organizzazione
funzionale di entrambe le conferenze, nonché i rapporti delle stesse con gli organi istituzionali e gestionali dell’ente.
Articolo 59
(Dirigenti)
1. I Dirigenti dei settori sono preposti, secondo le norme del presente statuto e del regolamento di organizzazione, alla
direzione degli uffici e dei servizi e sono responsabili dell’attuazione dei programmi approvati dagli organi istituzionali e della
regolarità formale e sostanziale dell’attività delle strutture che da essi dipendono.
2. I Dirigenti dei settori sono individuati e nominati con atti del Presidente della Provincia, nei modi indicati negli articoli
successivi.
3. I Dirigenti, nell’ambito dei principi fissati dal presente statuto, provvedono ad organizzare gli uffici e i servizi ad essi
assegnati, a gestire l’attività dell’ente e ad attuare gli indirizzi e raggiungere gli obiettivi indicati dal Direttore, se nominato,
dal Presidente della Provincia e dalla Giunta provinciale, nei modi previsti dalle norme vigenti.
4. le specifiche competenze ed attribuzioni dei Dirigenti sono definite, nel rispetto dei principi e delle norme delle leggi dello
Stato, nel regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi, tenendo conto che comunque ad essi competono:
1 a) la gestione delle risorse finanziarie ed umane ad essi annualmente assegnate;
2 b) la pronta esecuzione delle deliberazioni della Giunta e del Consiglio e delle direttive impartite dal Presidente della
Provincia e dal Direttore Generale, se incaricato;
3 c) la rappresentanza dell’ente nell’ambito delle conferenze dei servizi e degli altri procedimenti istruttori complessi;
4 d) l’emissione delle ordinanze di ingiunzione di pagamento di sanzioni amministrative e le altre ordinanze previste da norme
di legge o di regolamento ad eccezione di quelle contingibili ed urgenti;
1 e) l’espletamento delle procedure di appalto dei lavori e di fornitura dei beni e dei servizi.
5. I Dirigenti possono delegare le funzioni di cui ai commi precedenti al personale a essi sottoposto avente qualifica direttiva.
6. Il Presidente della Provincia può delegare ai Dirigenti ulteriori funzioni non previste dallo statuto e dai regolamenti,
impartendo contestualmente le necessarie direttive per il loro corretto espletamento.
7. L’Amministrazione provinciale individua le strutture organizzative per la cui direzione si richiede il possesso di specifici
titoli di studio e della eventuale relativa abilitazione professionale.
Articolo 60
(Principi per il conferimento di incarichi dirigenziali)
1. Per la direzione di unità organizzative, i relativi incarichi sono conferiti dal Presidente della Provincia ai Dirigenti in base ai
seguenti requisiti:
a) requisiti professionali adeguati alla funzione da svolgere;
b) attitudine ad assumere le responsabilità connesse con la funzione da svolgere;
c) risultati conseguiti ed accertati in sede di valutazione, nello svolgimento di attività gestionali, rilevanti agli effetti degli
incarichi da conferire.
2. I criteri e le procedure di assegnazione degli incarichi saranno definiti dal regolamento di organizzazione.
Articolo 61
(Costituzione di rapporti dirigenziali
o di elevato contenuto specialistico
a tempo determinato)
1. La Provincia può provvedere alla copertura dei posti vacanti di qualifica dirigenziale o di elevata ovvero particolare
specializzazione, con contratto a tempo determinato.
2. Alla instaurazione di rapporti di cui al comma 1 si può procedere, oltre che con modalità di selezione ad evidenza pubblica,
mediante costituzione diretta disposta a seguito di apposito provvedimento del Presidente della Provincia adottato, sentita la
Giunta provinciale, previo accertamento del possesso degli specifici requisiti culturali e professionali per la copertura di
incarichi dirigenziali indicati nello stesso provvedimento di assunzione.
3. La durata contrattuale, che non può eccedere quella del mandato del Presidente della Provincia, è determinata dal
provvedimento presidenziale di conferimento dell’incarico in relazione agli obiettivi perseguiti.
4. I rapporti a tempo determinato di cui al presente articolo possono essere costituiti anche per la copertura di posti di qualifica
dirigenziale o di elevata ovvero particolare specializzazione non previsti nella dotazione organica dell’Ente nel rispetto dei
limiti di legge.
5. Il Presidente della Provincia, sulla base delle scelte programmatiche del Consiglio, può ricorrere per obiettivi determinati e
con convenzioni a termine, a collaborazioni esterne ad alto contenuto di professionalità.
6. I provvedimenti di incarico devono indicare, oltre al curriculum dell’incaricato, l’oggetto della prestazione, le modalità di
assolvimento, l’ammontare del compenso, la durata.
Articolo 62
(Direzione politica e dirigenza)
1. Al Presidente della Provincia ed alla Giunta, nell’ambito della funzione politica di indirizzo e controllo, e secondo le
rispettive attribuzioni disciplinate dallo Statuto, compete la determinazione degli obiettivi da perseguire e la definizione dei
programmi da realizzare, nonché l’emanazione delle direttive generali per la relativa attuazione e la verifica dei risultati
conseguiti.
2. La Giunta provinciale, con la collaborazione, l’ausilio e l’apporto propositivo del Segretario Generale, del Direttore
Generale se nominato, e dei Dirigenti definisce periodicamente, e comunque entro i termini prescritti, gli obiettivi ed i
programmi gestionali anche attraverso l’adozione del piano esecutivo di gestione.
Articolo 63
(Responsabilità dei Dirigenti e verifica dei risultati)
1. I Dirigenti sono responsabili dell’efficiente ed efficace assolvimento delle attività cui sono preposti, con particolare
riguardo alla complessiva organizzazione delle risorse umane e strumentali, all’impiego dei mezzi affidati, all’attuazione dei
piani annuali di azione, nonché al raggiungimento degli obiettivi indicati dai programmi dell’amministrazione e rispondono,
nei confronti del presidente e Direttore Generale, se nominato, del mancato raggiungimento degli obiettivi loro assegnati.
Articolo 64
(Segretario Generale)
1. Il Segretario Generale della Provincia é nominato dal Presidente della Provincia, da cui dipende funzionalmente, ed é scelto
tra gli iscritti nell’apposito Albo nazionale.
2. Titolare della funzione di sovrintendenza e coordinamento della struttura operativa della quale costituisce momento di
sintesi e di raccordo attraverso il Presidente, svolge attivamente compiti di collaborazione anche propositiva e funzioni di
assistenza giuridico - amministrativa nei confronti degli organi della Provincia in ordine alla conformità dell’azione
amministrativa alle leggi, allo statuto e ai regolamenti.
3. Per quanto riguarda la nomina, lo stato giuridico, il trattamento economico, la conferma e la revoca del Segretario Generale
della Provincia si applicano le disposizioni di legge, dei regolamenti vigenti e quelle del presente statuto.
Articolo 65
(Funzioni del Segretario Generale della Provincia)
1. Il Segretario Generale della Provincia assume le seguenti funzioni fondamentali:
a. collabora, riferisce e assiste gli organi dell’ente, al fine di valutare la conformità dell’azione dell’ente alle norme legislative,
statutarie e regolamentari; in tale contesto il Segretario ha capacità propositiva riguardo all’organizzazione e al funzionamento
della gestione amministrativa e ha potere di iniziativa in ordine agli aspetti di legittimità e a quelli attinenti all’organizzazione
e al funzionamento dell’ente;
b. riceve le dimissioni del Presidente, degli assessori e dei consiglieri, nonché le proposte di revoca e la mozione di sfiducia;
c. roga i contratti nei quali la Provincia è parte, quando non sia necessaria l’assistenza di un notaio e autentica le scritture
private e gli atti unilaterali nell’interesse dell’ente;
d. assolve all’alta direzione complessiva dell’ente e sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei Dirigenti e ne coordina
l’attività, quando non sia stato nominato il Direttore Generale.
2. La specificazione delle competenze ed attribuzioni Segretario Generale risulta definita, nel rispetto dei principi e delle
norme delle leggi dello Stato, nel regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi.
Articolo 66
(Vice Segretario Generale della Provincia)
1. La Provincia ha un Vicesegretario Generale, nominato dal Presidente della Provincia fra i Dirigenti di settore, che svolge le
funzioni vicarie del Segretario Generale nei casi di sua assenza o impedimento senza necessità di alcun ulteriore
provvedimento; coadiuva il Segretario stesso nell’esercizio delle sue funzioni.
2. Il Vicesegretario Generale può prendere parte, quale collaboratore del Segretario Generale, alle sedute del Consiglio
provinciale e della Giunta provinciale senza capacità di intervento se non in posizione vicaria.
Articolo 67
(Direttore Generale)
1. Al fine di sovrintendere al processo di pianificazione e di introdurre misure operative per il miglioramento dell’efficienza,
dell’efficacia e dell’economicità della struttura provinciale, il Presidente - previa deliberazione della Giunta provinciale - può
nominare un Direttore Generale anche al di fuori della dotazione organica e con contratto a tempo determinato.
2. La durata dell’incarico non può eccedere quella del mandato elettorale del Presidente della Provincia che lo ha conferito. Il
Presidente può procedere alla revoca del Direttore Generale previa deliberazione della Giunta nel caso in cui egli non riesca a
raggiungere gli obiettivi fissati o quando sorga contrasto con le linee di politica amministrativa, nonché in ogni altro caso di
grave opportunità.
3. Il Presidente della Provincia con l’atto di nomina del Direttore Generale ne specifica le funzioni, il trattamento economico
e il coordinamento delle competenze col Segretario Generale onde realizzare fra le due figure il pieno accordo operativo e
funzionale.
4. Qualora non intenda procedere alla nomina di un Direttore Generale esterno all’ente, il Presidente può conferire tali
funzioni al Segretario Generale.
Articolo 68
(Funzioni del Direttore Generale)
1. Il Direttore Generale provvede ad attuare gli indirizzi e gli obiettivi stabiliti dagli organi di governo della Provincia secondo
le direttive impartite dal Presidente, da cui dipende funzionalmente. In particolare sovrintende alla gestione dell’ente,
perseguendo livelli ottimali di efficacia e di efficienza. Sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei Dirigenti
coordinandone l’attività; a tal fine essi rispondono al Direttore Generale, ad eccezione del Segretario Generale.
2. Il Direttore Generale, sentiti i Dirigenti e tenute presenti le direttive e gli indirizzi ricevuti dal Presidente della Provincia,
predispone di concerto con i Dirigenti una proposta di Piano esecutivo di gestione annuale contenente il piano dettagliato degli
obiettivi.
3. Le ulteriori funzioni del Direttore Generale sono definite dal regolamento di organizzazione.
Articolo 69
(Polizia provinciale)
1. La Provincia, nell’ambito del suo territorio e delle proprie competenze, assicura l’osservanza delle normative in vigore
attraverso il servizio di Polizia provinciale.
2. La materia è disciplinata da apposito regolamento.
TITOLO VII°
DISPOSIZIONI FINALI
Articolo 70
(Revisione dello Statuto provinciale)
1. L’iniziativa della revisione dello Statuto provinciale appartiene a ciascun Consigliere provinciale e alla Giunta.
2. Prima di procedere all’approvazione della proposta di revisione, il Consiglio provinciale, con la maggioranza assoluta dei
consiglieri assegnati, può deliberare di sottoporre le proposte di revisione dello Statuto a forme di consultazione di
associazioni, organizzazioni ed enti.
3. Le modificazioni soppressive, sostitutive, aggiuntive e l’abrogazione totale o parziale dello Statuto, sono deliberate dal
Consiglio provinciale con la procedura di cui all’articolo 6, quarto comma, del Testo Unico delle Leggi sull’ordinamento degli
Enti Locali emanato con decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
4. La proposta di deliberazione di abrogazione totale dello Statuto deve essere accompagnata dalla proposta di deliberazione
di un nuovo Statuto in sostituzione di quello precedente.
5. L’approvazione della deliberazione di abrogazione totale dello Statuto comporta l’approvazione del nuovo.
Provincia di Macerata.
Determinazione dirigenziale n. 507 - 12° Settore - del 23/12/2009 - D.Lgs. 152/2006 art. 20 e L.R.
7/2004 art. 6 - Procedura di verifica di assoggettabilità alla VIA. Progetto: realizzazione di una Stazione
Radio Base per telefonia cellulare denominata “MC-1991-B Morrovalle Z.I.” in Via Bramante c/o
parcheggio pubblico - Comune di Morrovalle. Propone: Vodafone Omnitel N.V. Esclusione dalla procedura
di VIA.
IL DIRIGENTE
omissis
DETERMINA
1. Di ESCLUDERE DALLA PROCEDURA DI VIA di cui all’art. 9 della L.R. 7/2004 il progetto presentato dalla società
Vodafone Omnitel N.V. relativo alla realizzazione di una Stazione Radio Base per telefonia cellulare denominata
“MC-1991-B MORROVALLE Z.I.”, da ubicare nel Comune di Morrovalle presso un parcheggio pubblico sito in Via
Bramante;
2. DI DARE ATTO che il presente provvedimento è emesso senza pregiudizio degli eventuali diritti dei terzi e fatti salvi i
vincoli urbanistici;
3. DI DARE ATTO che il presente provvedimento non esonera dall’acquisizione dei provvedimenti di competenza delle altre
autorità, previsti dalle disposizioni vigenti, per l’esercizio dell’attività in oggetto;
4. DI DISPORRE che il presente provvedimento venga notificato al rappresentante legale protempore della società Vodafone
Omnitel N.V.;
5. DI DISPORRE che il presente provvedimento venga trasmesso a tutti i soggetti cui è stato comunicato l’avvio del
procedimento;
6. DI DISPORRE che il presente provvedimento venga pubblicato per estratto sul B.U.R. della Regione Marche;
7. DI INVITARE il Comune:
- ad esercitare il potere di vigilanza di cui all’art. 18 della L.R. 7/2004;
- a verificare la rispondenza del progetto alle norme che regolano l’edificazione nell’ambito del territorio comunale e a quanto
disposto dalla L.R. 25 novembre 2001 n. 25;
8. DI DARE ATTO che il presente atto per sua natura non comporta impegno di spesa;
9. DI DARE ATTO, infine che, contro il presente provvedimento è ammesso ricorso al T.A.R. entro 60 giorni o, in alternativa,
ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.
Macerata, lì 23 Dicembre 2009
IL DIRIGENTE DEL SETTORE
(Graziella Gattafoni)
ALLEGATO A)
Elenco degli elaborati progettuali presentati.
PROGETTO ORIGINARIO PERVENUTO IN DATA 16/06/2009:
• Elaborato composto da:
- Allegato A - Progetto preliminare;
- Allegato B - Descrizione del progetto in relazione alle previsioni in materia urbanistica, ambientale e paesaggistica;
- Allegato C - Relazione sulla valutazione dell’impatto ambientale;
- Allegato D - Dichiarazione della data di pubblicazione;
- Allegato E - Elenco dei Comuni interessati;
• Valutazione dell’esposizione ai campi elettromagnetici;
• Computo metrico.
INTEGRAZIONI AL PROGETTO PERVENUTE IN DATA 01/12/2009:
• Allegato 1 - Aree potenzialmente idonee per la localizzazione della Stazione Radio Base;
• Allegato 2 - Congruità della localizzazione della Stazione Radio Base con il PRG vigente del Comune di Morrovalle.
Provincia di Pesaro e Urbino - Pesaro.
Determinazione Dirigenziale del Servizio 4.1 n. 20 del 08/01/2010 - Ditta ARA Srl - Procedura di verifica
art. 20 D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii. e DGR Marche n. 164/09 - Progetto relativo all’attivazione di un
distillatore per recupero solventi procedura semplificata - Montelabbate.
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO
omissis
DETERMINA
1) Di escludere il progetto indicato in oggetto dalla procedura di VIA ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii.,
a condizione che vengano rispettate le seguenti prescrizioni:
- nella tavola progettuale dovrà essere individuata una zona adibita al deposito del materiale assorbente; tale materiale dovrà
essere sempre a disposizione in caso di eventuali perdite di solvente durante il processo di trasporto e di distillazione;
- la documentazione che sarà inviata al Servizio Ambiente della Provincia di Pesaro e Urbino, riguardante l’avvio della
procedura semplificata, attivata ai sensi degli art. 214-216 del D.lgs 152/06 e ss.mm.ii., dovrà contenere anche il Certificato di
destinazione urbanistica emesso dal Comune di Montellabate che verrà valutato in collaborazione con il Servizio scrivente;
- in sede di procedura semplificata dovrà essere verificato, attraverso un elaborato cartografico più dettagliato (scala 1:500), se
le dimensioni complessive dell’area messa a disposizione (comprendente il deposito del solvente esausto, il deposito
temporaneo dei fanghi raccolti in big - bags, le dimensioni del distillatore e il deposito del materiale assorbente) saranno
sufficienti a garantire la sicurezza dell’operatore durante tutte le fasi di processo;
- il deposito utilizzato per i fanghi raccolti in big - bags dovrà essere delimitato da un cordolo alto almeno 15 cm ed
impermeabilizzato;
- per una diminuzione dei rischi di inquinamento del suolo, il percorso utilizzato per il trasferimento del solvente esausto fino
al distillatore dovrà essere debitamente segnalato ed impermeabilizzato;
- il “deposito temporaneo” dei rifiuti prodotti in appositi big-bags dovrà avvenire ai sensi della normativa vigente di cui all’art.
183 del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii.. I rifiuti prodotti (codice CER 14 06 05) saranno pari a circa 1,15 tonnellate/anno e
dovranno essere conferiti, da ditta autorizzata al trasporto e allo smaltimento dei rifiuti, secondo le modalità previste dalla
normativa vigente (vedi art. 183 comma m) punto 2) del D.lgs 152/06);
- l’area in cui sarà posizionato tutto l’impianto dovrà avere una recinzione adeguata in grado di limitare l’accesso ai soli
addetti e dovrà essere debitamente segnalata tramite idonea cartellonistica in cui verrà fatto divieto di fumare, di usare fiamme
libere e dovrà essere evidenziato il rischio di irritazione agli occhi;
- gli operatori addetti al lavaggio degli utensili e alla gestione del distillatore dovranno essere addestrati, informati e formati
rispettivamente sulle precauzioni da adottare durante la manipolazione del solvente e sull’uso in sicurezza del distillatore e dei
rifiuti che si producono da tale trattamento;
- durante tutte le fasi di processo, l’addetto dovrà essere dotato di indumenti da lavoro antistatici, guanti, occhiali a mascherina
contro possibili schizzi e maschera respiratoria antisolvente.
2) Di comunicare la conclusione del procedimento alla ditta proponente invitandola a ritirare la presente determinazione e una
copia degli elaborati progettuali vistati presso l’Amministrazione Provinciale di Pesaro e Urbino - Ufficio Supporto
Amministrativo dell’Area Urbanistica in via Gramsci 4, Pesaro;
3) Di trasmettere la presente determinazione:
- al Comune di MONTELABBATE per le funzioni di vigilanza di cui all’art. 11 comma 7 e dell’art. 18 della L.R. 7/04 e
ss.mm.;
- All’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente delle Marche;
- Al Corpo Forestale dello Stato.
4) Di comunicare alla Giunta Provinciale l’esito dell’istruttoria sancito dalla presente determinazione;
5) Di provvedere alla pubblicazione dell’esito della procedura di verifica sul B.U.R. Marche e sul sito Web di questo Ente ai
sensi del comma 7 art. 20 del D.Lgs. n. 152/06;
6) Di dare atto che il presente provvedimento non sostituisce nessun altro parere o autorizzazione richiesto dalle vigenti norme
e che viene emesso fatti salvi eventuali diritti di terzi;
7) Di dare atto che il presente provvedimento non comporta per sua natura impegno di spesa;
8) Di dare atto che il responsabile del procedimento, ai sensi dell’art. 5, 1° comma, della legge 241/90 è l’Arch. Senigalliesi
Donatella e che la documentazione concernente la presente fattispecie può essere visionata presso lo scrivente Servizio;
9) Di rappresentare ai sensi dell’articolo 3 comma 4 della legge 241/90 che la presente determinazione può essere impugnata
dinanzi al TAR entro 60 giorni con ricorso giurisdizionale oppure entro 120 giorni con ricorso straordinario amministrativo al
Capo dello Stato.
Comune di Corridonia.
Estratto deliberazione di Consiglio Comunale n. 85 del 17/12/09. Variante lottizzazione residenziale CT
12 in Via Carlo Alberto Dalla Chiesa. Ditte proprietarie: Coop. Selene Due Sforzacosta - Impresa Edile
Teobaldelli Ivan srl. Esame osservazioni ed approvazione definitiva.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Omissis
DELIBERA
La premessa narrativa costituisce parte integrante e sostanziale del presente dispositivo;
Approvare in via definitiva, nel rispetto di tutte le prescrizioni tecniche di cui ai richiamati pareri obbligatori rilasciati dai
rispettivi Enti nonché delle prescrizioni contenute nei pareri favorevoli condizionati del Servizio Urbanistica e Servizio
LL.PP., con il presente atto, ai sensi dell’art. 30 della L.R. n. 34/92 cosi come modificata dalla L.R. 16/12/05 n. 34, la variante
Piano di Lottizzazione residenziale CT 12 (ex CT10) in via Carlo Alberto Dalla Chiesa (ex via Conce) proposta dalle ditte
Coop. SELENE-DUE Sforzacosta e IMPRESA TEOBALDELLI IVAN srl, in adeguamento a nuovi parametri urbanistici
previsti dal vigente PRG entrato in vigore nel dicembre 2008, presentata in data 10.04.2009 e assunta al prot. n. 9763,
composta dai seguenti elaborati tecnici a firma dell’ing. Marco Teobaldelli:
omissis
Comune di Gabicce Mare.
Modifiche statuto comunale.
MODIFICHE allo Statuto Comunale del Comune di Gabicce Mare (approvate con delibera di Consiglio n. 46 del
30.09.2009, esecutiva ai sensi di legge).
Gli articoli modificati sono i seguenti:
Art. 8 Funzionamento del Consiglio
1. Il Consiglio, a maggioranza assoluta dei propri membri, può istituire al proprio interno commissioni di indagine sull’attività
dell’amministrazione e altre commissioni di garanzia. La presidenza delle suddette commissioni è attribuita al Consigliere,
appartenente all’opposizione, che ha conseguito il maggior numero di voti da parte dei membri delle opposizioni a seguito di
votazione ad essi riservata nella stessa seduta di istituzione della commissione. In caso di parità di voti è eletto il consigliere
più anziano di età.
Il Consiglio può altresì istituire, con apposita deliberazione, commissioni permanenti e temporanee.
I poteri, la composizione ed il funzionamento delle suddette commissioni sono disciplinati dal regolamento del Consiglio.
Il Consiglio favorisce l’istituzione di una Commissione permanente di Pari Opportunità tra uomo e donna, costituita dalle
donne elette nel Consiglio nonché da rappresentanze laiche che potrebbero essere espressione delle Associazioni e/o dei
movimenti femminili.
La Commissione avrà compiti di proposta e di controllo sulla attività amministrativa per il rispetto dei diritti delle donne,
sanciti dalla Costituzione, dalle Leggi della Repubblica e dalle Leggi regionali.
La Commissione promuove la presenza di entrambi i sessi nella Giunta e negli organi collegiali del Comune, nonché degli
enti, aziende ed istituzioni da essi dipendenti.
1 bis. Il Sindaco può delegare a uno o più consiglieri comunali attività di studio, ricerca e approfondimento su determinate
materie e/o attività di collaborazione circoscritte all’esame e alla cura di situazioni particolari, senza che ciò implichi la
possibilità di assumere atti di rilevanza esterna, o l’adozione di atti di gestione.
2. Il Consiglio disciplina con Regolamento lo svolgimento dei propri lavori, l’esercizio delle proprie potestà e funzioni,
perseguendo l’obiettivo della efficienza decisionale. Il Regolamento per il funzionamento del Consiglio è approvato a
maggioranza assoluta dei componenti assegnati.
3. Le sedute del Consiglio sono pubbliche, salvo le eccezioni previste dal Regolamento.
La seduta del Consiglio è valida se intervengono almeno 9 dei componenti in carica. La seduta di seconda convocazione, da
tenersi entro 8 giorni dalla seduta deserta o disciolta per mancanza del numero legale, è valida se intervengono almeno 6
componenti in carica.
Il Consiglio delibera a maggioranza dei votanti non computandosi fra essi gli astenuti, salvo diversa determinazione della
Legge e dello Statuto.
Le schede bianche e nulle sono calcolate nel numero dei votanti. Qualora si tratti di nomine di competenza del Consiglio
vengono nominati coloro che hanno ottenuto il maggior numero di voti; quando debbono esprimersi rappresentanti della
Minoranza, il Regolamento o il presente Statuto possono prescrivere forme di voto limitato.
3 bis) Qualora sia prevista la presenza di Consiglieri in commissioni interne all’ente, la nomina dei commissari Consiglieri
spetta al Consiglio.
3 ter) Salvo quanto previsto dal comma precedente tutte le volte che normative speciali prevedono la nomina di commissioni
con voto limitato o con rappresentanza alla minoranza, la competenza per l’elezione dei componenti appartiene al Consiglio.
Diversamente la competenza appartiene al Sindaco.
3 quater) È di competenza del Consiglio la definizione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del
comune presso enti, aziende ed istituzioni, nonché la nomina dei rappresentanti del consiglio presso enti, aziende ed istituzioni
ad esso espressamente riservata dalla legge.
3 quinquies) Quando il Consiglio è chiamato dalla legge, dall’atto costitutivo dell’ente o da convenzione a nominare più
rappresentanti del Consiglio medesimo presso il singolo ente, uno dei nominativi è riservato alle minoranze. Il regolamento
sul funzionamento del Consiglio determina la procedura di nomina con voto limitato.
4. Nel disciplinare l’esercizio delle potestà e funzioni consiliari, il Regolamento può stabilire anche modalità e tempi
differenziati di svolgimento dei lavori e degli interventi, a seconda degli argomenti iscritti.
5.1 Consiglieri hanno il dovere di partecipare alle riunioni del Consiglio.
I Consiglieri che non intervengono a 3 sedute consecutive, senza giustificati motivi, sono dichiarati decaduti. La decadenza è
pronunciata dal Consiglio, su istanza di qualunque elettore o su rilevazione obbligatoria d’ufficio da parte del Segretario
Generale, decorsi almeno 10 giorni dalla notificazione all’interessato/a della proposta di decadenza.
Il Regolamento stabilisce le modalità di giustificazione delle assenze e di preavviso al Consigliere nel caso in cui, con una
nuova assenza ingiustificata, possa essere avviata la procedura di decadenza.
6. Le dimissioni dalla carica di consigliere, indirizzate al rispettivo consiglio, devono essere assunte immediatamente al
protocollo dell’ente nell’ordine temporale di presentazione. Esse sono irrevocabili, non necessitano di presa d’atto e sono
immediatamente efficaci. Il Consiglio, entro e non oltre dieci giorni, deve procedere alla surroga dei consiglieri dimissionari,
con separate deliberazioni, seguendo l’ordine di presentazione delle dimissioni quale risulta dal protocollo.
Non si fa luogo alla surroga qualora, ricorrendone i presupposti, si debba procedere allo scioglimento del Consiglio a norma
dell’art. 141 del D.Lgs. 267/2000.
7. Nel caso di sospensione di un Consigliere, adottata ai sensi dell’art. 59 del D. Lgs. 267/2000 il Consiglio, nella prima
adunanza successiva alla notifica del provvedimento di sospensione, procede alla temporanea sostituzione affidando la
supplenza per l’esercizio delle funzioni di Consigliere al candidato della stessa lista che ha riportato, dopo gli eletti, il maggior
numero di voti. La supplenza ha termine con la cessazione della sospensione. Qualora sopravvenga la decadenza si fa luogo
alla surrogazione.
8. Ai Consiglieri è vietato ricoprire incarichi e assumere consulenze presso enti ed istituzioni dipendenti o comunque
sottoposti al controllo e alla vigilanza del Comune.
Art. 60 Modifiche allo Statuto
1. Le modifiche statutarie sono proposte dalla Giunta o da 5 Consiglieri che depositano la proposta redatta in articoli,
accompagnata da una relazione. Il Sindaco invia la proposta e la relazione ai Consiglieri almeno 15 giorni prima
dell’adunanza. Le modifiche sono approvate dal Consiglio con le modalità e la maggioranza di cui all’art. 6, comma 4, del D.
Lgs. 267/2000.
2. L’abrogazione totale dello Statuto è possibile soltanto con la contestuale approvazione del nuovo Statuto.
Comune di Gradara.
Delibera Consiglio comunale n. 30 del 22/07/2009. Approvazione variante al piano regolatore generale
in località Santo Stefano, ai sensi dell’art. 15 comma 5 della legge regionale n. 34/92 - testo vigente.
IL CONSIGLIO COMUNALE
omissis
DELIBERA
- di dare atto che avverso la variante al P.R.G. vigente adottata con deliberazione C.C. n. 17 del 20.04.2009, non sono
pervenute osservazioni e/o opposizioni;
- di approvare la variante al Piano Regolatore Generale in località Santo Stefano, ai sensi dell’art. 15 comma 5 della Legge
Regionale n. 34/92 e successive modifiche ed integrazioni, costituita dai seguenti elaborati: stralcio variante al P.R.G. in scala
1:2.000, relazione tecnica;
- di prendere atto che la presente variante prevede destinazioni d’uso compatibili con il Piano di Classificazione Acustica del
territorio comunale approvato con atto del Consiglio Comunale n. 16 del 20.03.2007;
- di prendere atto che la presente variante non è soggetta a Valutazione Ambientale Strategica (VAS), ai sensi della
Deliberazione regionale n. 1400 del 20.10.2008 punto 1.3 comma 8 lettera d);
- di dare atto che l’approvazione della presente variante non comporta alcun impegno di spesa per l’Ente;
- di dare atto che ai sensi del comma 5 art. 30 della L.R. n. 34/92 e successive modifiche ed integrazioni entro 90 giorni
dall’approvazione della variante, verrà trasmessa copia della presente deliberazione alla Provincia e alla Regione;
- di prendere atto che responsabile del procedimento è la geom. Selene Giusini.
Comune di Montemarciano.
Determinazione del Direttore del Dipartimento III Governo del Territorio della Provincia di Ancona n. 309
del 17.12.2009 “Comune di Montemarciano - Variante parziale di riqualificazione di Marina - Delibera
Consiglio Comunale n. 51 del 16.04.2009. Parere motivato ai sensi dell’art. 15 D.Lgs.vo 152/2006 e
ss.mm.ii.”.
IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
omissis
DETERMINA
I. Di esprimere, ai sensi e per gli effetti dell’art. 15 del d.lgs.vo 152/2006 e ss.mm.ii., per le motivazioni indicate in premessa
e nella relazione istruttoria prot. n. 95386 del 23.11.2009, e che qui si intendono completamente richiamate, parere positivo
circa la compatibilità ambientale della Variante Parziale di riqualificazione di Marina del Comune di Montemarciano,
adottata con deliberazione del Consiglio comunale n. 51 del 16.04.2009, pervenuta a questo Ufficio il 26.05.2009, ns. prot.
43017 del 28.05.2009, alla condizione che si ottemperi alle prescrizioni contenute nel paragrafo 8 della Relazione istruttoria.
fermo restando il rispetto delle osservazioni formulate dall’Autorità Competente, contenute nella stessa Relazione istruttoria
ai paragrafi 6.2.3 P.A.I., 6.3 Norme per l’edilizia sostenibile - conformità alla L.R. 14/2008, 6.4 Inquinamento acustico -
conformità alla L.R. 28/2001, e 8 Parere istruttorio, prescrizioni ed osservazioni tutte di seguito testualmente riportate:
Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, nota prot. n. 5113/2009 a conferma del parere espresso con prot. n.
13401 del 5 dicembre 2008, nel quale si precisava che:
(...) La località Marina, nel comune di Montemarciano, a sud della S.S. 16 Adriatica è caratterizzata, come è noto, dal punto
di vista archeologico, dai resti attribuibili ad una statio parzialmente messi in luce intorno al 1970 nonché da strutture
attribuibili ad un edificio con annessa necropoli paleocristiana, saggiate più di recente in Via delle Betulle. Si concorda
pertanto con la previsione di individuare in tali zone due rispettive aree archeologiche, pur se nei confronti della prima la
situazione urbanistica creatasi nel frattempo rende quanto mai difficile e complesso un ulteriore programma di scavi. Per la
seconda si auspica, invece, come già ribadito anche nel recente passato, un completamento delle esplorazioni archeologiche
e la realizzazione di una adeguata sede espositiva e di documentazione nella sede dell’originario edificio, già parzialmente
costruito (...).
VV.FF. nota prot. n. 12874 del 06.06.2009 (pervenuta al Comune in data 08.06.2009 ed assunta al protocollo comunale n.
7827/2009), volto a prescrivere quanto segue:
(...) si comunica che dall’esame della documentazione tecnica allegata non vi sono motivi ostativi da parte di questo
Comando alla realizzazione della variante in oggetto. Appare comunque opportuno, a giudizio di questo Comando, prevedere
in tutti i comparti di urbanizzazione (residenziale, artigianale ed industriale) una rete di idranti pubblici posti ad una distanza
reciproca non superiore a 300m del tipo “UNI 9485 - 100AR (2/70-1/100) 1000”, ovvero dei tipo a colonna DN 100
soprasuolo tipo AR, con dispositivo di rottura prestabilito della colonna, con 2 attacchi DN70 UNI 810 e 1 attacco DN100
UNI 810 e profondità di interramento di 1000 mm. Si precisa inoltre che qualora venga prevista la realizzazione di nuove
attività comprese tra quelle elencate dal Decreto Ministero Interno 16/02/1982 (GU, n. 98 del 16/04/1982) dovrà essere
richiesto a questo Comando, a cura dei legali rappresentanti, il rilascio del parere di conformità antincendio ai sensi della
legge 26/07/1965 n. 966, D.RR. 29/071982 n. 677 e DPR 12/01/1998 n. 37.
Nota del 26.06.2009 della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche (pervenuta al Comune in
data 06.07.2009 ed assunta al protocollo comunale n. 9135/2009), con la quale si precisa che:
(...) VISTO l’art. 159 del D.Lgs. 11.42/2004 e s.m.i.
VISTO che le opere di cui trattasi ricadono in contesti paesaggistici tutelati ope legis ai sensi dell’art. 142 del D.Lgs. n.
42/2004 e s.m.i.
VISTO che la consistenza delle opere autorizzate con il suddetto provvedimento è da considerarsi compatibile
paesaggisticamente, così come risulta dalle risultanze della relativa istruttoria formulata dal Responsabile del Procedimento,
questa Soprintendenza non ravvisa motivi per l’esercizio del potere di annullamento ai sensi dell’art. 159 del D.Lgs. n.
42/2004 e s.m.i... Fatte salve le competenze delle autorità preposte a vigilare: sulla osservanza delle norme urbanistiche
vigenti, sulla esistenza di eventuali altri vincoli gravanti sulla località, nonché sulla puntuale realizzazione di quanto è stato
autorizzato (...).
Regione Marche Servizio Ambiente e Paesaggio - P.F. Salvaguardia Sostenibilità Cooperazione Ambientale, parere n.
0414509 del 23.07.2009, con il quale viene precisato quanto segue:
(...) Secondo quanto richiesto in sede di consultazione preliminare nel Rapporto Ambientale nell’elaborato sono stati presi a
riferimento anche gli obiettivi di sostenibilità ambientale perseguiti dal Piano di Risanamento dell’AERCA pertinenti rispetto
all’oggetto di variante. Si ritiene pertanto che tale documento includa le informazioni necessarie alle valutazioni di
significatività degli impatti sulle matrici ambientali da parte degli organi competenti e che le azioni previste non contrastino
con gli obiettivi ambientali perseguiti dal Piano di Risanamento (...).
A.R.P.A.M., parere n. 044520 del 17.11.2009, con il quale viene precisato che non emergono osservazioni in merito al
rapporto ambientale eccezion fatta per quanto segue:
- Componente Rumore:D> (...) Si fa presente che, anche se nel Rapporto Ambientale viene dichiarato che le previsioni di
variante sono compatibili con il Piano di classificazione acustica vigente, sarà comunque necessario valutare il clima e
l’impatto acustico dovuto alla eventuale compresenza nelle aree interessate dalla variante di residenze, spazi fruibili dalla
comunità, attività artigianali, commerciali, professionali, nonché l’influenza del rumore da traffico veicolare della Strada
Statale e da traffico ferroviario della vicina linea ferroviaria sullo stato acustico dell’area, secondo quanto previsto delle
specifiche normative di settore in merito alle infrastrutture lineari. Si rammenta che, relativamente alla tutela degli ambienti
abitativi (definiti dall’art. 2 della L. 447/1995) che eventualmente verranno edificati, deve essere rispettato quanto previsto
dall’art. 20 della l.R. 28/2001 in merito al rispetto dei requisiti passivi degli edifici, ed inoltre che deve essere rispettato anche
quanto previsto dall’art. 8 della L. 447/95 in tema di previsione di impatto acustico, qualora venissero installate
apparecchiature che possono essere considerate sorgenti di rumore. A tal proposito, si ricorda anche che la valutazione
previsionale di impatto acustico dovrà essere redatta tenendo conto di ogni sorgente di rumore sia fissa che mobile presente
nelle aree interessate, nonché del contributo del traffico derivante. I criteri per la redazione sia della valutazione previsionale
di impatto acustico, sia della documentazione in merito alla certificazione acustica degli edifici, sono esplicitati nella DGR n.
896 AM/TAM del 24/06/2003 e s.m.i.
- Matrice Campi Elettromagnetici: (...) Si fa presente che l’area oggetto della variante in esame è interessata dal passaggio di
una linea elettrica AT a 132kV delle FF.SS. A tal proposito si ricorda che in data 29 maggio 2008 è stato emanato il D.M. dal
titolo “Approvazione della metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti”, che
vincola conseguentemente l’uso del territorio adiacente al tracciato della linea stessa. In particolare tale decreto, allo scopo
di semplificare la gestione del territorio, prevede il ricorso ad un procedimento semplificato, come approccio di primo livello
di tipo bidimensionale, tramite il calcolo della Distanza di prima approssimazione (Dpa). Nell’area in esame, e precisamente
a ridosso della zona identificata nella variante come UMI2, è presente e funzionante un impianto di telefonia mobile, per il
quale la variante propone la delocalizzazione, in quanto inserito in un contesto insediativo ormai consolidato. A tal proposito
si fa presente che il Comune di Montemarciano non ha ancora individuato sul proprio territorio i siti più idonei per la
localizzazione di nuovi impianti di telefonia mobile e per la delocalizzazione di quelli esistenti, ai sensi e sulla base di quanto
previsto dall’art. 5 della L.R. n. 25 del 13 novembre 2001.
Autorità Competente
6.2.3. P.A.I.
Le caratteristiche della presente variante che interessa parte del territorio comunale, risultano esaminate e valutate nel
parere di compatibilità geomorfologica rilasciato dal competente ufficio provinciale ai sensi dell’art. 89 del DPR 380/2001.
Preme ricordare che le disposizione di cui alle norme di attuazione P.A.I. prevalgono sulle previsioni urbanistiche comunali
ove in contrasto. La verifica dell’osservanza della suddetta prescrizione è di competenza Comunale;
Autorità Competente
6.3 Norme per l’edilizia sostenibile - Conformità alla L.R. 14/2008
Si fa rilevare che la documentazione prodotta contiene le valutazioni di cui all’art. 5 della L.R. 14/2008 relativa alle “Norme
per l’edilizia sostenibile”.
Si ritiene che le analisi svolte siano esaustive e comunque in grado di dare risposta a quanto richiesto dall’art. 5 della L.R.
14/08.
Autorità Competente
6.4 Inquinamento Acustico - Conformità alla L.R. 28/2001
II Comune ha ottemperato alla disciplina in materia nelle modalità e nei tempi previsti. A tale proposito si rimanda alle
precisazioni richieste nel parere reso dall’ARPAM.
II. Di integrare la documentazione relativa alla variante in oggetto prima dell’adozione definitiva con le prescrizioni ed
osservazioni sopra riportate, espresse dall’Autorità Competente e dagli SCA consultati.
III. Di stabilire che, a cura dei Comune di Montemarciano, dovrà essere realizzato un piano di monitoraggio dettagliato del
piano in oggetto secondo le previsioni riportate nel rapporto ambientale con l’indicazione dei target da raggiungere per gli
indicatori individuati durante l’attuazione del piano, i soggetti responsabili del monitoraggio e della definizione delle azioni
da intraprendere nel caso in cui si renda necessario rimodulare il piano. Il piano di monitoraggio costruito dovrà essere
totalmente integrato all’interno del monitoraggio della variante al PRG. I report di monitoraggio periodico previsti dovranno
essere resi pubblici e dovranno essere rese trasparenti le decisioni di ri-orientamento del piano in funzione dei risultati rilevati
con il monitoraggio. Per garantire la piena operatività del sistema, allo stesso devono essere dedicate adeguate risorse.
IV. Di invitare il Comune di Montemarciano a dar conto in un apposito documento, da allegarsi al piano, di come le
considerazioni ambientali sono state integrate nel piano stesso e di come si è tenuto conto del Rapporto Ambientale e degli
esiti delle consultazioni, dando atto dell’avvenuto recepimento del parere motivato della Provincia di cui al presente
provvedimento, ovvero indicando puntualmente le ragioni per le quali si è parzialmente o totalmente disatteso quanto
contenuto nel parere motivato stesso.
V. Di trasmettere copia del presente atto al Comune di Montemarciano per i successivi adempimenti collegati all’adozione
definitiva e approvazione del piano, nonché per la pubblicazione sul BUR Marche della presente decisione finale sulla VAS,
secondo quanto precisato al paragrafo 2.6.4 delle Linee guida regionali.
VI. Di trasmettere copia del presente atto ai soggetti competenti in materia ambientale individuati nelle premesse.
VII. Di trasmettere copia del provvedimento all’Osservatorio Regionale sullo stato di attuazione della Valutazione
Ambientale Strategica nella Regione Marche, al fine di garantire il rispetto degli oneri di informativa al Ministero
dell’Ambiente circa i provvedimenti adottati, in ottemperanza al disposto dell’art. 7, comma 8, del d.lgs.vo 152/2006 e
ss.mm.ii.
VIII. Di provvedere alla pubblicazione della presente determinazione all’Albo pretorio e sul sito web della Provincia di
Ancona ai sensi dell’art. 17 del d.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.
IX. Di dare mandato al Comune di Montemarciano di pubblicazione sul proprio sito web istituzionale della presente
determinazione.
X. Di dare atto che il presente provvedimento non sostituisce nessun altro parere o autorizzazione richiesto dalle vigenti
norme e che viene emesso fatti salvi eventuali diritti di terzi.
XI. Di dare atto che il presente provvedimento non comporta per sua natura impegno di spesa.
XII. Di comunicare inoltre, ai sensi dell’art. 3, quarto comma, della Legge 7 agosto 1990 n. 241, che contro il provvedimento
in oggetto può essere proposto ricorso giurisdizionale, con le modalità di cui alla legge 6 dicembre 1971 n. 1034, al Tribunale
Amministrativo Regionale, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato ai sensi del D.P.R. 24 novembre 1971 n. 1999,
rispettivamente entro 60 e 120 giorni.
Si porta a conoscenza, inoltre, che può essere presa visione della Variante in parola e di tutta la documentazione oggetto
dell’istruttoria presso l’Ufficio Urbanistica del Comune di Montemarciano.
Comune di Montemarciano.
Determinazione del Direttore del Dipartimento III Governo del Territorio della Provincia di Ancona n. 310
del 18.12.2009 “Comune di Montemarciano - Piano Particolareggiato - Comparto C - località Gabella Delibera Consiglio Comunale n. 52 del 16.04.2009. Parere motivato ai sensi dell’art. 15 D.Lgs.vo
152/2006 e ss.mm.ii.”
IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
omissis
DETERMINA
I. Di esprimere, ai sensi e per gli effetti dell’art. 15 del d.lgs.vo 152/2006 e ss.mm.ii., per le motivazioni indicate in premessa
e nella relazione istruttoria prot. n. 102380 del 17.12.2009, e che qui si intendono completamente richiamate, parere positivo
circa la compatibilità ambientale del Piano particolareggiato - Comparto C - località Gabella del Comune di Montemarciano,
adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 52 del 16.04.2009, pervenuto a questo Ufficio il 16.06.2009, ns. prot.
48905 del 17.06.2009, alla condizione che si rispettino le prescrizioni espresse dagli SCA contenute nel paragrafo 7 della
Relazione istruttoria, di seguito testualmente riportate:
Corpo Forestale dello Stato
Si prescrive la salvaguardia dei filari di gelsi presenti, tenuto conto del loro alto valore paesaggistico e quale rilevante
traccia del passato, riconosciuto tale anche negli elaborati progettuali.
ARPAM Servizio Rifiuti/Suolo
Il piano d’investigazione dovrà essere svolto cosi come previsto dall’allegato 5 alla parte IV del D.Lgs.vo 152/06 e dovranno
essere ricercati tutti, i parametri previsti nel suddetto allegato alfine di dimostrare, come previsto dagli artt. 185 e 186 del
citato decreto, l’essenza di contaminazione delle terre e rocce da scavo.
ARPAM Servizio Aria
Nella fase di cantiere il proponente deve mettere in opera tutte le seguenti misure che ricomprendono quelle già proposte:
pavimentazione delle piste di cantiere;
installazione di filtri sui silos di stoccaggio di cemento e della calce;
le aree interessate da lavorazioni che generano polveri, i cumuli di materiale e le strade del cantiere devono essere irrorate
intensificando tale intervento nei periodi di massima attività anemologica o di siccità con sistemi di annaffiatura; le aree di
cantiere esposte al vento e quelle vicine ai ricettori sensibili devono essere protette con sistemi atti al contenimento delle
polveri;
effettuare le operazioni di carico-scarico dei materiali inerti in zone appositamente dedicate e schermate da teli;
velocità dei mezzi modesta all’interno delle zone di lavorazione;
i mezzi di trasporto utilizzati dovranno essere adeguati alle normative europee in fatto di emissioni o in alternativa forniti di
filtri per il particolato.
ARPAM Servizio Radiazioni/Rumore
Relativamente alla tutela degli ambienti abitativi (definiti dall’art. 2 della L. 447/1995) che verranno edificati, deve essere
rispettato quanto previsto dall’art. 20 della L.R. 28/2001 in merito al rispetto dei requisiti passivi degli edifici, ed inoltre che
deve essere rispettato anche quanto previsto dall’art. 8 della L. 447/95 in tema di previsione di impatto acustico, qualora
venissero installate apparecchiature che possono essere considerate sorgenti di rumore. A tal proposito, si ricorda anche che
la valutazione previsionale di impatto acustico dovrà essere redatta tenendo conto di ogni sorgente di rumore sia fissa che
mobile presente nelle aree interessate, nonché del contributo del traffico derivante. I criteri per la redazione sia della
valutazione previsionale di impatto acustico, sia della documentazione in merito alla certificazione acustica degli edifici,
sono esplicitati nella DGR n. 896 AM/TAM del 24/06/2003 e s.m.i.
ARPAM Servizio Radiazioni/Rumore
Nella documentazione fornita ad integrazione viene dichiarato solo che le cabine elettriche di trasformazione e la linea
elettrica MT verranno realizzate in accordo con l’Ente gestore, a cui verrà richiesto di fornire le ampiezze delle relative Dpa.
Viene inoltre previsto che si ricorrerà, se necessario, a tecniche di schermatura, mediante l’uso di materiali schermanti. Di
conseguenza, non essendo stati forniti né i valori delle Dpa né i relativi dati tecnici utilizzati per i calcolo, così come previsto
dal DM 29/05/2008, risulta necessario che tali informazioni siano fornite dall’Ente gestore al Comune, in quanto Ente
amministrativamente competente, prima della realizzazione delle suddette opere, alfine di verificarne la compatibilità con
tutte le altre realizzazioni previste nel progetto.”
II. Di integrare la documentazione relativa alla variante in oggetto prima dell’adozione definitiva con le prescrizioni ed
osservazioni sopra riportate, espresse dagli SCA consultati.
III. Di stabilire che, a cura del Comune di Montemarciano, dovrà essere realizzato un piano di monitoraggio dettagliato del
piano in oggetto secondo le previsioni riportate nel rapporto ambientale specificando: la tipologia di monitoraggio per ciascun
indicatore, l’indicazione dei target da raggiungere per gli indicatori individuati durante l’attuazione del piano stesso, i soggetti
responsabili del monitoraggio e la definizione delle azioni da intraprendere nel caso si renda necessario rimodulare il piano. Il
piano di monitoraggio costruito deve essere totalmente integrato all’interno del monitoraggio del Piano. È necessario altresì
prevedere report di monitoraggio periodici che dovranno essere resi pubblici e dovranno essere rese trasparenti le decisioni di
riorientamento del piano in funzione dei risultati rilevati con il monitoraggio. Per garantire la piena operatività del sistema allo
stesso devono essere dedicate adeguate risorse.
IV. Di invitare il Comune di Montemarciano a dar conto in un apposito documento, da allegarsi al piano, di come le
considerazioni ambientali sono state integrate nel piano stesso e di come si è tenuto conto del Rapporto Ambientale e degli
esiti delle consultazioni, dando atto dell’avvenuto recepimento del parere motivato della Provincia di cui al presente
provvedimento, ovvero indicando puntualmente le ragioni per le quali si è parzialmente o totalmente disatteso quanto
contenuto nel parere motivato stesso.
V. Di trasmettere copia del presente atto al Comune di Montemarciano per i successivi adempimenti collegati all’adozione
definitiva e all’approvazione del piano, nonché per la pubblicazione sul BUR Marche della presente decisione finale sulla
VAS, secondo quanto precisato al paragrafo 2.6.4 delle Linee guida regionali.
VI. Di trasmettere copia del presente atto ai soggetti competenti in materia ambientale individuati nelle premesse.
VII. Di trasmettere copia del provvedimento all’Osservatorio Regionale sullo stato di attuazione della Valutazione
Ambientale Strategica nella Regione Marche, al fine di garantire il rispetto degli oneri di informativa al Ministero
dell’Ambiente circa i provvedimenti adottati, in ottemperanza al disposto dell’art. 7, comma 8, del d.lgs.vo 152/2006 e
ss.mm.ii.
VIII. Di provvedere alla pubblicazione della presente determinazione all’Albo pretorio e sul sito web della Provincia di
Ancona ai sensi dell’art. 17 del d.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.
IX. Di dare mandato al Comune di Montemarciano di pubblicazione sul proprio sito web istituzionale della presente
determinazione.
X. Di dare atto che il presente provvedimento non sostituisce nessun altro parere o autorizzazione richiesto dalle vigenti
norme e che viene emesso fatti salvi eventuali diritti di terzi.
XI. Di dare atto che il presente provvedimento non comporta per sua natura impegno di spesa.
XII. Di comunicare inoltre, ai sensi dell’art. 3, quarto comma, della Legge 7 agosto 1990 n. 241, che contro il provvedimento
in oggetto può essere proposto ricorso giurisdizionale, con le modalità di cui alla legge 6 dicembre 1971 n. 1034, al Tribunale
Amministrativo Regionale, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato ai sensi del D.P.R. 24 novembre 1971 n. 1999,
rispettivamente entro 60 e 120 giorni.
Si porta a conoscenza, inoltre, che può essere presa visione del Piano in parola e di tutta la documentazione oggetto
dell’istruttoria presso l’Ufficio Urbanistica del Comune di Montemarciano.
Comune di Pergola.
Modifica dello Statuto comunale approvata con deliberazione del Consiglio comunale n. 75 del
30/11/2009.
IL CONSIGLIO COMUNALE
omissis
DELIBERA
1. di modificare il vigente statuto comunale, come segue:
a) la lettera b) del comma 5 dell’art. 1 viene sostituita dalla seguente:
“b) tutela il lavoro in tutte le sue forme e organizzazioni, anche favorendo e promuovendo l’attività di formazione
professionale dei cittadini;”.
Comune di Pesaro.
Deliberazione della G.C. n. 13 del 19/01/2010 - Declassificazione e sdemanializzazione di un tratto della
vecchia sede viaria (relitto) della strada comunale Montefeltro.
LA GIUNTA COMUNALE
omissis
DELIBERA
1. di declassificare e sdemanializzare, ai sensi e per gli effetti di cui all’ art. 2, commi 8 e 9 del Decreto Legislativo n. 285 del
30.04.1992 (Nuovo Codice della Strada), di tratto della ex strada comunale di Montefeltro, catastalmente individuabile al F.
31 del Comune Censuario di Pesaro, mappali 712, 695, 717, 718, 719, 720, 710, 711, 713, per una superficie complessiva di
mq. 1.246, senza redditi (meglio evidenziata con colorazione gialla nella planimetria conservata agli atti);
2. di demandare al Responsabile del Servizio risorse Patrimoniali e Tributarie tutti gli adempimenti necessari al
perfezionamento dell’iter amministrativo, attenendosi al disposto di cui all’art. 3, 6 o comma del D.P.R. 16.12.1992. n. 495 e
s.m.i, quali;
a. pubblicazione per estratto nel Bollettino Regionale ai sensi dell’art. 3, 6o comma del D.P.R. 16.12.1992, n. 495 e della
deliberazione comunale;
b. trasmissione, entro un mese dalla pubblicazione al B.U.R. al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Dipartimento
per le opere pubbliche e l’edilizia - Direzione generale per le strade ed autostrade - Divisione V, via Nomentana n. 2 00161
Roma, per la registrazione nell’archivio nazionale delle strade di cui all’art. 226 del codice, ai sensi dell’art. 3, comma 5°, del
D.P.R. n. 495/92;
c. modifiche all’elenco delle strade comunali e all’inventario comunale del Patrimonio Disponibile;
3. di dare atto che il presente provvedimento di declassificazione e sdemanializzazione, ai sensi dell’art. 3, comma 5, del
D.P.R. n. 495/1992 e s.m.i., avrà effetto dall’inizio del secondo mese dalla sua pubblicazione al B.U.R. Marche;
4. di dare atto che sono fatti salvi eventuali diritti di terzi;
5. di dare atto che responsabile del presente procedimento è il Geom. Predolin Laura dell’Area Comune Città - Servizio
Risorse Patrimoniali e Tributarie.
omissis
Di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile a norma dell’art. 134, comma 4, del T.U.E.L. emanato con D.Lgs.
18.08.2000, n. 267.
Comune di Sassoferrato - Ancona.
Deliberazione del Consiglio comunale n. 74 del 30/12/2009 - Variante parziale al vigente Piano
Regolatore Generale, ai sensi dell’art. 26 della L.R. 34/92. Approvazione in adeguamento al parere
favorevole con rilievi formulato con Delibera di Giunta Provinciale n. 494 del 26/10/09.
IL CONSIGLIO COMUNALE
omissis
VISTE le schede di variante . . . . . . in adeguamento al parere della Giunta Provinciale, relative alle Frazioni di Murazzano,
Scorzano, Monterosso, Monterosso Stazione, Valitosa, Piano di Frassineta, Morello, Valdolmo, Venatura, Gaville e il
Capoluogo in loc. La Grella, loc. Fornaci e Via Crocifisso, . . . . . . redatte dall’Ufficio Tecnico Comunale e allegate alla
presente deliberazione costituendone parte integrante e sostanziale;
omissis
APPROVA
ai sensi dell’art. 26 comma 6 lett. a) della L.R. n. 34/92, la variante parziale al vigente P.R.G. come da relative schede allegate
al presente Atto . . . ., in adeguamento al parere con rilievi formulato con Delibera di Giunta Provinciale n. 494 del 26/10/2009
e nel rispetto del parere reso dalla Posizione di Funzione Consulenza agli Enti Locali della Regione Marche, prot n. 533 del
15/09/2003.
omissis
A.S.S.A.M. - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche - Ancona.
Determina del Dirigente n. 1161 del 31/12/2009: D.G.R. 2080 del 26/11/2002 - Individuazione elenco
docenti autorizzati, previo parere ASL/ASUR, a svolgere gli argomenti inerenti la prevenzione sanitaria ed
il corretto impiego dei prodotti fitosanitarinei corsi di aggiornamento per la formazione dei richiedenti il
certificato di abilitazione alla vendita di prodotti fitosanitari e loro coadiuvanti, nonché per coloro che
richiedono l’autorizzazione all’acquisto e l’utilizzo dei prodotti fitosanitari “molto tossici” “tossici” “nocivi”
- Anno 2009.
A.S.S.A.M. - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche - Ancona.
Determina del Dirigente n. 1169 del 31/12/2009: D.Lvo n. 214 del 19/08/2008 - Revoca dell’iscrizione
al Registro Ufficiale Produttori (Art. 20) alle seguenti ditte: Agricola Cesanense srl - San Lorenzo in
Campo/Ercoli Bruno - Petritoli(FM).
A.S.S.A.M. - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche - Ancona.
Determina del Dirigente n. 1170 del 31/12/2009: Modifica determina del Dirigente ASSAM n. 858 del
10/11/2009 -Serv.Fitosanitario Reg.le - C.O.Certificaz.,Controllo e Vigilanza - Anno 2009.
A.S.S.A.M. - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche - Ancona.
Determina del Dirigente n. 1213 del 31/12/2009: D.M. 8/2/2005 “Norme di commercializzazione dei
materiali di moltiplicazione vegetativa della vite”. Autorizzazione al prelievo di materiali di moltiplicazione
ed alla stampa delle etichette ufficiali. Campagna 2009/2010. Beneficiario: ditta Vivai Cooperativi
Rauscedo Soc. Coop. Agricola, con sede legale in Via Udine 39, San Giorgio della Richinvelda (PN),
matricole nn. 05/PS, 04/AN, 05/MC, 06/AP.
A.S.S.A.M. - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche - Ancona.
Determina del Dirigente n. 1214 del 31/12/2009: D.M. 8/2/2005 “Norme di commercializzazione dei
materiali di moltiplicazione vegetativa della vite”. Autorizzazione al prelievo di materiali di moltiplicazione
ed alla stampa delle etichette ufficiali. Campagna 2009/2010. Beneficiario: ditta Vitis Rauscedo Società
Cooperativa Agricola, sede legale in via Richinvelda, 45 - S. Giorgio Richinvelda (PN) - matricole nn.
17/PU, 44/AN, 29/MC, 09/AP.
A.S.S.A.M. - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche - Ancona.
Determina del Dirigente n. 1215 del 31/12/2009: D.M. 8/2/2005 “Norme di commercializzazione dei
materiali di moltiplicazione vegetativa della vite”. Autorizzazione al prelievo di materiali di moltiplicazione
ed alla stampa delle etichette ufficiali. Campagna 2009/2010. Beneficiario: ditta Azienda Agraria
Cantone di Gandini Ercolano e Domenico, sede legale Strada dei Colli, 26 Monzambano (MN) - Matricole
nn. 45/AN, 27/MC.
A.S.S.A.M. - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche - Ancona.
Determina del Dirigente n. 1216 del 31/12/2009: D.M. 8/2/2005 “Norme di commercializzazione dei
materiali di moltiplicazione vegetativa della vite”. Autorizzazione al prelievo di materiali di moltiplicazione
ed alla stampa delle etichette ufficiali. Campagna 2009/2010. Beneficiario: ditta Vivai Cooperativi
Padergnone, sede legale in via Barbaza n. 13 - Padergnone (TN) - matricole nn. 14/PS, 08/AP.
A.S.S.A.M. - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche - Ancona.
Determina del Dirigente n. 1217 del 31/12/2009: D.M. 8/2/2005 “Norme di commercializzazione dei
materiali di moltiplicazione vegetativa della vite”. Autorizzazione al prelievo di materiali di moltiplicazione
ed alla stampa delle etichette ufficiali. Campagna 2009/2010. Beneficiario: Pepinieres Guillaume, sede
legale Rue de Gy - Comune Charcenne - Francia - matricola n. 052/AN.
A.S.S.A.M. - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche - Ancona.
Determina del Dirigente n. 1218 del 31/12/2009: D.M. 8/2/2005 “Norme di commercializzazione dei
materiali di moltiplicazione vegetativa della vite”. Autorizzazione al prelievo di materiali di moltiplicazione
ed alla stampa delle etichette ufficiali. Campagna 2009/2010. Beneficiario: ditta Vivai Bardoni di
Bardoni Giuliano - matricola 024/MC.
A.S.S.A.M. - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche - Ancona.
Determina del Dirigente n. 1219 del 31/12/2009: D.M. 8/2/2005 “Norme di commercializzazione dei
materiali di moltiplicazione vegetativa della vite”. Autorizzazione al prelievo di materiali di moltiplicazione
ed alla stampa delle etichette ufficiali. Campagna 2009/2010. Beneficiario: Azienda Agraria degli Azzoni
Avogadro Carradori, sede legale in Corso Carradori, 13 - Montefano (MC) - matricola n. 28/MC.
A.S.S.A.M. - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche - Ancona.
Determina del Dirigente n. 1220 del 31/12/2009: D.M. 8/2/2005 “Norme di commercializzazione dei
materia li di moltiplicazione vegetativa della vite”. Autorizzazione al prelievo di materiali di
moltiplicazione ed alla stampa delle etichette ufficiali. Campagna 2009/2010. Beneficiario: ditta “Conti
Fabio”, sede legale via Pianvolpello, 5 - Castelleone di Suasa (AN) - matricola 12/PS.
A.S.S.A.M. - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche - Ancona.
Determina del Dirigente n. 1221 del 31/12/2009: D.M. 8/2/2005 “Norme di commercializzazione dei
materiali di moltiplicazione vegetativa della vite”. Autorizzazione al prelievo di materiali di moltiplicazione
ed alla stampa delle etichette ufficiali. Campagna 2009/2010. Beneficiario: ditta Sampaolesi Andrea,
sede legale via Jesina, 68 - Castelfidardo (AN) - matricola n. 51/AN.
A.S.S.A.M. - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche - Ancona.
Determina del Dirigente n. 1222 del 31/12/2009: D.M. 8/2/2005 “Norme di commercializzazione dei
materiali di moltiplicazione vegetativa della vite”. Autorizzazione al prelievo di materiali di moltiplicazione
ed alla stampa delle etichette ufficiali. Campagna 2009/2010. Beneficiario: ditta Sampaolesi Edmondo,
sede legale via Ricciola, 84 - Recanati (MC) - matricola n. 30/AN.
A.S.S.A.M. - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche - Ancona.
Determina del Dirigente n. 1223 del 31/12/2009: D.M. 8/2/2005 “Norme di commercializzazione dei
materiali di moltiplicazione vegetativa della vite”. Autorizzazione al prelievo di materiali di moltiplicazione
ed alla stampa delle etichette ufficiali. Campagna 2009/2010. Beneficiario: Azienda Vivaistica
Sampaolesi Paolo, sede legale via Jesina, 69 - Castelfidardo (AN) - matricola n. 41/AN.
A.S.S.A.M. - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche - Ancona.
Determina del Dirigente n. 1224 del 31/12/2009: D.M. 8/2/2005 “Norme di commercializzazione dei
materiali di moltiplicazione vegetativa della vite”. Autorizzazione al prelievo di materiali di moltiplicazione
ed alla stampa delle etichette ufficiali. Campagna 2009/2010. Beneficiario: ditta Sampaolesi Rino, sede
legale in via Recanatese, 35 Castelfidardo (AN) - matricola n. 46/AN.
A.S.S.A.M. - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche - Ancona.
Determina del Dirigente n. 1225 del 31/12/2009: D.M. 8/2/2005 “Norme di commercializzazione dei
materiali di moltiplicazione vegetativa della vite”. Autorizzazione al prelievo di materiali di moltiplicazione
ed alla stampa delle etichette ufficiali. Campagna 2009/2010 Beneficiario: Azienda Agraria Gabbianelli
di Gabbianelli A e C. s.s.”, sede legale via Casenuove, 44 - Castelleone di Suasa (AN) - matricola 09/AN.
A.S.S.A.M. - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche - Ancona.
Determina del Dirigente n. 1238 del 31/12/2009: D.M. 8/2/2005 “Norme di commercializzazione dei
materiali di moltiplicazione vegetativa della vite”. Autorizzazione al prelievo di materiali di moltiplicazione
ed alla stampa delle etichette ufficiali. Beneficiario: AZ. Vivaist. Ferrato Sante, sede legale in Via
Montespirello 17 Montemarciano (AN) - matricola n. 49/AN.
A.S.S.A.M. - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche - Ancona.
Determina del Dirigente n. 1239 del 31/12/2009: D.M. 8/2/2005 “Norme di commercializzazione dei
materiali di moltiplicazione vegetativa della vite”. Autorizzazione al prelievo di materiali di moltiplicazione
ed alla stampa delle etichette ufficiali. Beneficiario: Az.Vivaist. F.lli Donninelli, sede legale in via S.Maria
39 Falconara M.ma (AN) - matricola n. 014/AN.
Società per l’Acquedotto del Nera Spa - Macerata.
Lotto 1 dei lavori di “Completamento dell’Acquedotto del Nera del serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa”
- estratti decreti per servitù ed occupazioni temporanee di cui alle pratiche n. 186 - 186A - 187 - 188 - 190
- 191 - 192 - 193 - 194 - 196 - 196A - 197 dell’11.01.2010.
Macerata, lì 11.01.2020
Prot. n. 15
Pratica n. 186
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Usufrutto per 3/6
Cognome BRUSCANTINI
Nome Nicola
Luogo di nascita Montegranaro (Ap)
Data di nascita 11/07/1915
C.F./Partita IVA BRS NLN 15L51 F522U
Titolo possesso proprietà per 1/4
Cognome NASCIMBENI
Nome Ferruccio
Luogo di nascita Macerata
Data di nascita 13/11/1938
C.F./Partita IVA NSC FRC 38S13 E783Z
Titolo possesso Proprietà per 1/4
Cognome NASCIMBENI
Nome Giancarlo
Luogo di nascita Macerata
Data di nascita 06/03/1946
C.F./Partita IVA NSC GCR 46C06 E783M
Titolo possesso Nuda proprietà per 3/6
Cognome TEPPA
Nome Franco
Luogo di nascita Macerata
Data di nascita 10/07/1942
C.F./Partita IVA TPP FNC 42L10 E783I
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 24
Superficie totale (ha a ca) 00 61 50
Superficie asservita (mq) 147
Indennità (E) 87,32
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 11.01.2010
Prot. n. 16
Pratica n. 186
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Usufrutto per 3/6
Cognome BRUSCANTINI
Nome Nicolina
Luogo di nascita Montegranaro (Ap)
Data di nascita 11/07/1915
C.F./Partita IVA BRS NLN 15L51 F522U
Titolo possesso Proprietà per 1/4
Cognome NASCIMBENI
Nome Ferruccio
Luogo di nascita Macerata
Data di nascita 13/11/1938
C.F./Partita IVA NSC FRC 38S13 E783Z
Titolo possesso Proprietà per 1/4
Cognome NASCIMBENI
Nome Giancarlo
Luogo di nascita Macerata
Data di nascita 06/03/1946
C.F./Partita IVA NSC GCR 46C06 E783M
Titolo possesso Nuda Proprietà per 3/6
Cognome TEPPA
Nome Franco
Luogo di nascita Macerata
Data di nascita 10/07/1942
C.F./Partita IVA TPP FNC 42L10 E783I
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 24
Superficie totale (ha a ca) 00 61 50
Superficie occupazione temporanea (mq) 368
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 45,54
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 91,08
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 11.01.2010
Prot. n. 18
Pratica n. 186A
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/2
Cognome NASCIMBENI
Nome Ferruccio
Luogo di nascita Macerata
Data di nascita 13/11/1938
C.F./Partita IVA NSC FRC 38S13 E783Z
Titolo possesso Proprietà per 1/2
Cognome NASCIMBENI
Nome Giancarlo
Luogo di nascita Macerata
Data di nascita 06/03/1946
C.F./Partita IVA NSC GCR 46C06 E783M
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 25
Superficie totale (ha a ca) 00 29 60
Superficie asservita (mq) 69
Indennità (E) 41,68
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 11.01.2010
Prot. n. 19
Pratica n. 186A
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/2
Cognome NASCIMBENI
Nome Ferruccio
Luogo di nascita Macerata
Data di nascita 13/11/1938
C.F./Partita IVA NSC FRC 38S13 E783Z
Titolo possesso Proprietà per 1/2
Cognome NASCIMBENI
Nome Giancarlo
Luogo di nascita Macerata
Data di nascita 06/03/1946
C.F./Partita IVA NSC GCR 46C06 E783M
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 25
Superficie totale (ha a ca) 00 29 60
Superficie occupazione temporanea (mq) 171
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 21,52
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 43,04
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 11.01.2010
Prot. n. 21
Pratica n. 187
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/4
Denominazione AGRICOLA ROGANI LORENZO, ZAGAGLIA DOMENICO e C. S.a.s.
Luogo di nascita
Data di nascita
C.F./Partita IVA 01391270434
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 161
Superficie totale (ha a ca) 00 87 90
Superficie asservita (mq) 271
Indennità (E) 163,68
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 11.01.2010
Prot. n. 22
Pratica n. 187
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Denominazione AGRICOLA ROGANI LORENZO, ZAGAGLIA DOMENICO e C. S.a.s.
Luogo di nascita
Data di nascita
C.F./Partita IVA 01391270434
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 161
Superficie totale (ha a ca) 00 87 90
Superficie occupazione temporanea (mq) 1.306
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 164,34
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 328,68
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 36
Superficie totale (ha a ca) 00 34 00
Superficie occupazione temporanea (mq) 218
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 26,98
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 53,96
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 11.01.2010
Prot. n. 24
Pratica n. 188
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Propietà per 1/1
Denominazione IL TIGLIO S.a.s. DI ROGANI LUIGI & C.
Luogo di nascita
Data di nascita
C.F./Partita IVA 1062750433
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 112
Superficie totale (ha a ca) 00 19 90
Superficie asservita (mq) 72
Indennità (E) 43,49
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 11.01.2010
Prot. n. 25
Pratica n. 188
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Propietà per 1/1
Denominazione IL TIGLIO S.a.s. DI ROGANI LUIGI & C.
Luogo di nascita
Data di nascita
C.F./Partita IVA 1062750433
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 37
Superficie totale (ha a ca) 01 24 00
Superficie occupazione temporanea (mq) 983
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 121,65
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 243,29
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 112
Superficie totale (ha a ca) 00 19 90
Superficie occupazione temporanea (mq) 180
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 22,65
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 45,30
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 11.01.2010
Prot. n. 27
Pratica n. 190
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Cognome NASCIMBENI
Nome Ferruccio
Luogo di nascita Macerata
Data di nascita 13/11/1938
C.F./Partita IVA NSC FRC 38S13 E783Z
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 67
Superficie totale (ha a ca) 00 53 30
Superficie asservita (mq) 53
Indennità (E) 32,01
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 289
Superficie totale (ha a ca) 00 16 23
Superficie asservita (mq) 410
Indennità (E) 247,64
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 329
Superficie totale (ha a ca) 03 22 00
Superficie asservita (mq) 1.862
Indennità (E) 1.783,80
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 330
Superficie totale (ha a ca) 00 51 50
Superficie asservita (mq) 187
Indennità (E) 179,15
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 11.01.2010
Prot. n. 28
Pratica n. 190
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Cognome NASCIMBENI
Nome Ferruccio
Luogo di nascita Macerata
Data di nascita 13/11/1938
C.F./Partita IVA NSC FRC 38S13 E783Z
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 67
Superficie totale (ha a ca) 00 53 30
Superficie occupazione temporanea (mq) 321
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 40,39
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 80,79
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 289
Superficie totale (ha a ca) 00 16 23
Superficie occupazione temporanea (mq) 833
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 104,82
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 209,64
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 329
Superficie totale (ha a ca) 03 22 00
Superficie occupazione temporanea (mq) 4.584
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 914,89
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 1.829,78
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 330
Superficie totale (ha a ca) 00 51 50
Superficie occupazione temporanea (mq) 523
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 104,38
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 208,76
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 11.01.2010
Prot. n. 30
Pratica n. 191
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà 1/1
Cognome MORETTI
Nome Graziella
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 30/11/1946
C.F./Partita IVA MRT GZL 46S70 L366H
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 69
Superficie totale (ha a ca) 00 74 80
Superficie asservita (mq) 380
Indennità (E) 229,52
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 11.01.2010
Prot. n. 31
Pratica n. 191
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà 1/1
Cognome MORETTI
Nome Graziella
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 30/11/1946
C.F./Partita IVA MRT GZL 46S70 L366H
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 69
Superficie totale (ha a ca) 00 74 80
Superficie occupazione temporanea (mq) 994
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 125,08
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 250,16
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 11.01.2010
Prot. n. 33
Pratica n. 192
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà 1/1
Cognome PALLOTTI
Nome Fausto
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 03/03/1961
C.F./Partita IVA PLL FST 61C03 L366R
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 84
Superficie totale (ha a ca) 00 53 10
Superficie asservita (mq) 595
Indennità (E) 359,38
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 11.01.2010
Prot. n. 34
Pratica n. 192
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà 1/1
Cognome PALLOTTI
Nome Fausto
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 03/03/1961
C.F./Partita IVA PLL FST 61C03 L366R
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 84
Superficie totale (ha a ca) 00 53 10
Superficie occupazione temporanea (mq) 1.089
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 137,03
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 274,07
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 11.01.2010
Prot. n. 36
Pratica n. 193
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 13/27
Cognome MENGONI
Nome Maria Pia
Luogo di nascita Montecassiano (Mc)
Data di nascita 07/04/1941
C.F./Partita IVA MNG MRP 41D47 F454R
Titolo possesso Proprietà per 7/27
Cognome MORETTI
Nome Luciana
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 29/06/1965
C.F./Partita IVA MRT LCN 65H69 L366Z
Titolo possesso Proprietà per 7/27
Cognome MORETTI
Nome Michele
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 06/01/1970
C.F./Partita IVA MRT MHL 70A06 L366F
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 140
Superficie totale (ha a ca) 00 33 60
Superficie asservita (mq) 161
Indennità (E) 95,63
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 141
Superficie totale (ha a ca) 00 33 10
Superficie asservita (mq) 162
Indennità (E) 96,23
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 142
Superficie totale (ha a ca) 00 34 60
Superficie asservita (mq) 148
Indennità (E) 87,91
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 11.01.2010
Prot. n. 37
Pratica n. 193
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 13/27
Cognome MENGONI
Nome Maria Pia
Luogo di nascita Montecassiano (Mc)
Data di nascita 07/04/1941
C.F./Partita IVA MNG MRP 41D47 F454R
Titolo possesso Proprietà per 7/27
Cognome MORETTI
Nome Luciana
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 29/06/1965
C.F./Partita IVA MRT LCN 65H69 L366Z
Titolo possesso Proprietà per 7/27
Cognome MORETTI
Nome Michele
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 06/01/1970
C.F./Partita IVA MRT MHL 70A06 L366F
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 140
Superficie totale (ha a ca) 00 33 60
Superficie occupazione temporanea (mq) 402
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 49,75
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 99,50
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 141
Superficie totale (ha a ca) 00 33 10
Superficie occupazione temporanea (mq) 404
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 50,00
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 99,99
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 142
Superficie totale (ha a ca) 00 34 60
Superficie occupazione temporanea (mq) 369
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 45,66
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 91,33
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 11.01.2010
Prot. n. 39
Pratica n. 194
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Cognome CARRANO
Nome Elena
Luogo di nascita S. Maria Capua Vetere (Ce)
Data di nascita 23/12/1962
C.F./Partita IVA CRR LNE 62T63 I234E
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 162
Superficie totale (ha a ca) 00 09 00
Superficie asservita (mq) 525
Indennità (E) 317,10
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 11.01.2010
Prot. n. 40
Pratica n. 194
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Cognome CARRANO
Nome Elena
Luogo di nascita S. Maria Capua Vetere (Ce)
Data di nascita 23/12/1962
C.F./Partita IVA CRR LNE 62T63 I234E
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 162
Superficie totale (ha a ca) 00 09 00
Superficie occupazione temporanea (mq) 525
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 66,06
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 132,13
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 11.01.2010
Prot. n. 42
Pratica n. 196
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/2
Cognome FRAMARINI
Nome Nazareno
Luogo di nascita Tolentino (Mc)
Data di nascita 16/03/1935
C.F./Partita IVA FRM NRN 35C16 L191F
Titolo possesso Proprietà per 1/2
Cognome LONGARINI
Nome Lida
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 12/05/1943
C.F./Partita IVA LNG LDI 43E52 L366Y
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 254
Superficie totale (ha a ca) 00 50 57
Superficie asservita (mq) 192
Indennità (E) 115,97
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 256
Superficie totale (ha a ca) 00 04 26
Superficie asservita (mq) 46
Indennità (E) 27,32
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 11.01.2010
Prot. n. 43
Pratica n. 196
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/2
Cognome FRAMARINI
Nome Nazareno
Luogo di nascita Tolentino (Mc)
Data di nascita 16/03/1935
C.F./Partita IVA FRM NRN 35C16 L191F
Titolo possesso Proprietà per 1/2
Cognome LONGARINI
Nome Lida
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 12/05/1943
C.F./Partita IVA LNG LDI 43E52 L366Y
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 254
Superficie totale (ha a ca) 00 50 57
Superficie occupazione temporanea (mq) 475
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 59,77
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 119,54
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 256
Superficie totale (ha a ca) 00 04 26
Superficie occupazione temporanea (mq) 115
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 14,23
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 28,46
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 11.01.2010
Prot. n. 45
Pratica n. 196A
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso
Cognome BORDI
Nome Rita
Luogo di nascita Pollenza (Mc)
Data di nascita 25/03/1937
C.F./Partita IVA BRD RTI 37C65 F567M
Titolo possesso
Cognome FRAMARINI
Nome Enrico
Luogo di nascita Tolentino (Mc)
Data di nascita 06/06/1932
C.F./Partita IVA FRM NRC 32H06 L191C
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 259
Superficie totale (ha a ca) 00 47 17
Superficie asservita (mq) 227
Indennità (E) 134,84
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 11.01.2010
Prot. n. 46
Pratica n. 196A
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso
Cognome BORDI
Nome Rita
Luogo di nascita Pollenza (Mc)
Data di nascita 25/03/1937
C.F./Partita IVA BRD RTI 37C65 F567M
Titolo possesso
Cognome FRAMARINI
Nome Enrico
Luogo di nascita Tolentino (Mc)
Data di nascita 06/06/1932
C.F./Partita IVA FRM NRC 32H06 L191C
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 88
Particella 259
Superficie totale (ha a ca) 00 47 17
Superficie occupazione temporanea (mq) 566
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 70,04
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 140,09
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 11.01.2010
Prot. n. 48
Pratica n. 197
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Cognome BERTINI
Nome Iolanda
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 22/09/1928
C.F./Partita IVA BRT LND 28P62 L366B
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 89
Particella 2
Superficie totale (ha a ca) 00 85 40
Superficie asservita (mq) 507
Indennità (E) 301,16
Comune TREIA
Foglio 89
Particella 100
Superficie totale (ha a ca) 02 64 70
Superficie asservita (mq) 971
Indennità (E) 576,77
Comune TREIA
Foglio 89
Particella 102
Superficie totale (ha a ca) 00 98 20
Superficie asservita (mq) 353
Indennità (E) 209,68
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 11.01.2010
Prot. n. 48
Pratica n. 197
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Cognome BERTINI
Nome Iolanda
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 22/09/1928
C.F./Partita IVA BRT LND 28P62 L366B
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 89
Particella 2
Superficie totale (ha a ca) 00 85 40
Superficie occupazione temporanea (mq) 1.266
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 156,67
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 313,34
Comune TREIA
Foglio 89
Particella 100
Superficie totale (ha a ca) 02 64 70
Superficie occupazione temporanea (mq) 2.426
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 300,22
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 600,44
Comune TREIA
Foglio 89
Particella 102
Superficie totale (ha a ca) 00 98 20
Superficie occupazione temporanea (mq) 881
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 109,02
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 218,05
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Società per l’Acquedotto del Nera Spa - Macerata.
Lotto 1 dei lavori di “Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa”
- estratti decreti per servitù ed occupazioni temporanee di cui alle pratiche n. 198 - 199 - 200 - 202 - 203 205 - 206 - 207A del 18.01.2010 e n. 207 - 208 - 209 - 210 - 211 - 212 - 213 - 214 - 215 - 216 - 216A - 218
- 219 - 220 del 19.01.2010.
Macerata, lì 18.01.2010
Prot. n. 87
Pratica n. 198
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/3
Cognome LUCERNONI
Nome Letizia
Luogo di nascita Roma
Data di nascita 05/01/1961
C.F./Partita IVA LCR LTZ 61A45 H501O
Titolo possesso Proprietà per 1/3
Cognome LUCERNONI
Nome Paola
Luogo di nascita Roma
Data di nascita 10/02/1963
C.F./Partita IVA LCR PLA 63B50 H501Z
Titolo possesso Proprietà per 1/3
Cognome LUCERNONI
Nome Serenella
Luogo di nascita Roma
Data di nascita 02/10/1958
C.F./Partita IVA LCR SNL 58R42 H501R
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 89
Particella 3
Superficie totale (ha a ca) 00 93 20
Superficie asservita (mq) 770
Indennità (E) 457,38
Comune TREIA
Foglio 89
Particella 4
Superficie totale (ha a ca) 00 17 00
Superficie asservita (mq) 73
Indennità (E) 43,36
Comune TREIA
Foglio 89
Particella 147
Superficie totale (ha a ca) 01 20 70
Superficie asservita (mq) 731
Indennità (E) 434,21
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 18.01.2010
Prot. n. 88
Pratica n. 198
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/3
Cognome LUCERNONI
Nome Letizia
Luogo di nascita Roma
Data di nascita 05/01/1961
C.F./Partita IVA LCR LTZ 61A45 H501O
Titolo possesso Proprietà per 1/3
Cognome LUCERNONI
Nome Paola
Luogo di nascita Roma
Data di nascita 10/02/1963
C.F./Partita IVA LCR PLA 63B50 H501Z
Titolo possesso Proprietà per 1/3
Cognome LUCERNONI
Nome Serenella
Luogo di nascita Roma
Data di nascita 02/10/1958
C.F./Partita IVA LCR SNL 58R42 H501R
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 89
Particella 3
Superficie totale (ha a ca) 00 93 20
Superficie occupazione temporanea (mq) 1.922
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 237,85
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 475,70
Comune TREIA
Foglio 89
Particella 4
Superficie totale (ha a ca) 00 17 00
Superficie occupazione temporanea (mq) 184
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 22,77
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 45,54
Comune TREIA
Foglio 89
Particella 147
Superficie totale (ha a ca) 01 20 70
Superficie occupazione temporanea (mq) 1.778
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 220,03
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 440,06
Comune TREIA
Foglio 89
Particella 151
Superficie totale (ha a ca) 00 06 60
Superficie occupazione temporanea (mq) 33
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 4,08
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 8,17
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 18.01.2010
Prot. n. 90
Pratica n. 199
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/3
Cognome CARTECHINI
Nome Giuliano
Luogo di nascita Macerata
Data di nascita 17/06/1966
C.F./Partita IVA CRT GLN 66H17 E783V
Titolo possesso Proprietà per 1/3
Cognome CARTECHINI
Nome Sante
Luogo di nascita Montecassiano (Mc)
Data di nascita 09/07/1938
C.F./Partita IVA CRT SNT 38L09 F454F
Titolo possesso Proprietà per 1/3
Cognome CARTECHINI
Nome Vincenzina
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 12/08/1969
C.F./Partita IVA CRT VCN 69M52 L366K
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 89
Particella 94
Superficie totale (ha a ca) 01 66 60
Superficie asservita (mq) 662
Indennità (E) 634,20
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 18.01.2010
Prot. n. 91
Pratica n. 199
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/3
Cognome CARTECHINI
Nome Giuliano
Luogo di nascita Macerata
Data di nascita 17/06/1966
C.F./Partita IVA CRT GLN 66H17 E783V
Titolo possesso Proprietà per 1/3
Cognome CARTECHINI
Nome Sante
Luogo di nascita Montecassiano (Mc)
Data di nascita 09/07/1938
C.F./Partita IVA CRT SNT 38L09 F454F
Titolo possesso Proprietà per 1/3
Cognome CARTECHINI
Nome Vincenzina
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 12/08/1969
C.F./Partita IVA CRT VCN 69M52 L366K
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 89
Particella 94
Superficie totale (ha a ca) 01 66 60
Superficie occupazione temporanea (mq) 1.654
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 330,11
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 660,22
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 18.01.2010
Prot. n. 93
Pratica n. 200
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Cognome SASSAROLI
Nome Giuliana
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 26/05/1946
C.F./Partita IVA SSS GLN 46E66 L366T
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 154
Superficie totale (ha a ca) 03 08 20
Superficie asservita (mq) 492
Indennità (E) 297,17
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 18.01.2010
Prot. n. 94
Pratica n. 200
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Cognome SASSAROLI
Nome Giuliana
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 26/05/1946
C.F./Partita IVA SSS GLN 46E66 L366T
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 154
Superficie totale (ha a ca) 03 08 20
Superficie occupazione temporanea (mq) 1.211
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 152,38
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 304,77
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 18.01.2010
Prot. n. 96
Pratica n. 202
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/4
Cognome CERVIGNI
Nome Domenico
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 09/11/1938
C.F./Partita IVA CRV DNC 38S09 L366O
Titolo possesso Proprietà per 1/4
Cognome CERVIGNI
Nome Ida
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 10/02/1936
C.F./Partita IVA CRV DIA 36B50 L366I
Titolo possesso Proprietà per 1/4
Cognome CERVIGNI
Nome Maria
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 14/05/1937
C.F./Partita IVA CRV MRA 37E54 L366Y
Titolo possesso Proprietà per 1/4
Cognome CERVIGNI
Nome Rosa
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 08/11/1934
C.F./Partita IVA CRV RSO 34S48 L366E
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 93
Particella 89
Superficie totale (ha a ca) 04 21 30
Superficie asservita (mq) 48
Indennità (E) 45,98
Comune TREIA
Foglio 93
Particella 125
Superficie totale (ha a ca) 04 31 46
Superficie asservita (mq) 1.680
Indennità (E) 1.014,72
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 18.01.2010
Prot. n. 97
Pratica n. 202
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/4
Cognome CERVIGNI
Nome Domenico
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 09/11/1938
C.F./Partita IVA CRV DNC 38S09 L366O
Titolo possesso Proprietà per 1/4
Cognome CERVIGNI
Nome Ida
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 10/02/1936
C.F./Partita IVA CRV DIA 36B50 L366I
Titolo possesso Proprietà per 1/4
Cognome CERVIGNI
Nome Maria
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 14/05/1937
C.F./Partita IVA CRV MRA 37E54 L366Y
Titolo possesso Proprietà per 1/4
Cognome CERVIGNI
Nome Rosa
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 08/11/1934
C.F./Partita IVA CRV RSO 34S48 L366E
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 93
Particella 89
Superficie totale (ha a ca) 04 21 30
Superficie occupazione temporanea (mq) 120
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 23,95
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 47,90
Comune TREIA
Foglio 93
Particella 125
Superficie totale (ha a ca) 04 31 46
Superficie occupazione temporanea (mq) 3.888
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 489,24
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 978,48
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 18.01.2010
Prot. n. 99
Pratica n. 203
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Cognome PEROZZI
Nome Maria
Luogo di nascita San Severino Marche (Mc)
Data di nascita 14/12/1956
C.F./Partita IVA PRZ MRA 56T54 I156I
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 35
Superficie totale (ha a ca) 00 04 20
Superficie asservita (mq) 173
Indennità (E) 102,76
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 38
Superficie totale (ha a ca) 00 22 50
Superficie asservita (mq) 298
Indennità (E) 177,01
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 88
Superficie totale (ha a ca) 01 87 60
Superficie asservita (mq) 1.697
Indennità (E) 1.008,02
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 18.01.2010
Prot. n. 100
Pratica n. 203
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Cognome PEROZZI
Nome Maria
Luogo di nascita San Severino Marche (Mc)
Data di nascita 14/12/1956
C.F./Partita IVA PRZ MRA 56T54 I156I
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 35
Superficie totale (ha a ca) 00 04 20
Superficie occupazione temporanea (mq) 334
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 41,33
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 82,67
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 38
Superficie totale (ha a ca) 00 22 50
Superficie occupazione temporanea (mq) 664
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 82,17
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 164,34
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 88
Superficie totale (ha a ca) 01 87 60
Superficie occupazione temporanea (mq) 3.452
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 427,19
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 854,37
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 18.01.2010
Prot. n. 102
Pratica n. 205
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 7/18
Cognome CIRIACO
Nome Luigi
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 26/04/1936
C.F./Partita IVA CRC LGU 36D26 L366T
Titolo possesso Proprietà per 9/18
Cognome CIRIACO
Nome Paolo
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 30/05/1942
C.F./Partita IVA CRC PLA 42E30 L366F
Titolo possesso Proprietà per 1/18, comunione dei beni
Cognome MORETTI
Nome Amalia
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 22/02/1946
C.F./Partita IVA MRT MLA 46B62 L366A
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 37
Superficie totale (ha a ca) 00 02 00
Superficie asservita (mq) 112
Indennità (E) 15,01
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 192
Superficie totale (ha a ca) 00 80 50
Superficie asservita (mq) 1.182
Indennità (E) 713,93
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 18.01.2010
Prot. n. 103
Pratica n. 205
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 7/18
Cognome CIRIACO
Nome Luigi
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 26/04/1936
C.F./Partita IVA CRC LGU 36D26 L366T
Titolo possesso Proprietà per 9/18
Cognome CIRIACO
Nome Paolo
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 30/05/1942
C.F./Partita IVA CRC PLA 42E30 L366F
Titolo possesso Proprietà per 1/18, comunione dei beni
Cognome MORETTI
Nome Amalia
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 22/02/1946
C.F./Partita IVA MRT MLA 46B62 L366A
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 37
Superficie totale (ha a ca) 00 02 00
Superficie occupazione temporanea (mq) 165
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 4,61
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 9,21
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 192
Superficie totale (ha a ca) 00 80 50
Superficie occupazione temporanea (mq) 2.857
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 359,51
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 719,01
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 18.01.2010
Prot. n. 105
Pratica n. 206
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Cognome CARLETTI
Nome Federico
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 03/02/1924
C.F./Partita IVA CRL FRC 24B03 L366S
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 44
Superficie totale (ha a ca) 03 03 40
Superficie asservita (mq) 623
Indennità (E) 370,06
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 18.01.2010
Prot. n. 106
Pratica n. 206
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Cognome CARLETTI
Nome Federico
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 03/02/1924
C.F./Partita IVA CRL FRC 24B03 L366S
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 44
Superficie totale (ha a ca) 03 03 40
Superficie occupazione temporanea (mq) 1.556
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 192,56
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 385,11
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 18.01.2010
Prot. n. 108
Pratica n. 207A
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 2/9
Cognome FOLCHI VICI
Nome Elisabetta
Luogo di nascita Roma
Data di nascita 13/05/1944
C.F./Partita IVA FLC LBT 44E53 H501J
Titolo possesso Proprietà per 2/9
Cognome FOLCHI VICI
Nome Francesco Saverio
Luogo di nascita Roma
Data di nascita 11/11/1936
C.F./Partita IVA FLC FNC 36S11 H501Y
Titolo possesso Proprietà per 2/9
Cognome FOLCHI VICI
Nome Stefania
Luogo di nascita Roma
Data di nascita 26/09/1938
C.F./Partita IVA FLC SFN 38P66 H501C
Titolo possesso Proprietà per 3/9
Cognome TOMASINI
Nome Anna
Luogo di nascita Roma
Data di nascita 14/06/1909
C.F./Partita IVA TMS NNA 09H54 H501C
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 71
Superficie totale (ha a ca) 00 15 50
Superficie asservita (mq) 795
Indennità (E) 480,18
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 25
Superficie totale (ha a ca) 00 47 59
Superficie asservita (mq) 39
Indennità (E) 48,20
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 228
Superficie totale (ha a ca) 00 66 20
Superficie asservita (mq) 41
Indennità (E) 24,76
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 18.01.2010
Prot. n. 109
Pratica n. 207A
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 2/9
Cognome FOLCHI VICI
Nome Elisabetta
Luogo di nascita Roma
Data di nascita 13/05/1944
C.F./Partita IVA FLC LBT 44E53 H501J
Titolo possesso Proprietà per 2/9
Cognome FOLCHI VICI
Nome Francesco Saverio
Luogo di nascita Roma
Data di nascita 11/11/1936
C.F./Partita IVA FLC FNC 36S11 H501Y
Titolo possesso Proprietà per 2/9
Cognome FOLCHI VICI
Nome Stefania
Luogo di nascita Roma
Data di nascita 26/09/1938
C.F./Partita IVA FLC SFN 38P66 H501C
Titolo possesso Proprietà per 3/9
Cognome TOMASINI
Nome Anna
Luogo di nascita Roma
Data di nascita 14/06/1909
C.F./Partita IVA TMS NNA 09H54 H501C
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 71
Superficie totale (ha a ca) 00 15 50
Superficie occupazione temporanea (mq) 1.176
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 147,98
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 295,96
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 9
Superficie totale (ha a ca) 00 19 70
Superficie occupazione temporanea (mq) 228
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 28,22
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 56,43
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 25
Superficie totale (ha a ca) 00 47 59
Superficie occupazione temporanea (mq) 117
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 30,13
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 60,26
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 226
Superficie totale (ha a ca) 01 53 00
Superficie occupazione temporanea (mq) 528
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 66,44
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 132,88
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 227
Superficie totale (ha a ca) 00 08 40
Superficie occupazione temporanea (mq) 65
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 1,38
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 2,76
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 228
Superficie totale (ha a ca) 00 66 20
Superficie occupazione temporanea (mq) 645
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 81,16
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 162,33
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 19.01.2010
Prot. n. 117
Pratica n. 207
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Cognome BUSCHITTARI
Nome Nelio
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 27/01/1929
C.F./Partita IVA BSC NLE 29A27 L366N
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 84
Superficie totale (ha a ca) 00 50 00
Superficie asservita (mq) 182
Indennità (E) 224,95
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 19.01.2010
Prot. n. 118
Pratica n. 207
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Cognome BUSCHITTARI
Nome Nelio
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 27/01/1929
C.F./Partita IVA BSC NLE 29A27 L366N
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 84
Superficie totale (ha a ca) 00 50 00
Superficie occupazione temporanea (mq) 454
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 116,91
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 233,81
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 19.01.2010
Prot. n. 120
Pratica n. 208
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Cognome STAFFOLANI
Nome Maria Cristina
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 10/04/1955
C.F./Partita IVA STF MCR 55D50 L366S
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 265
Superficie totale (ha a ca) 03 62 23
Superficie asservita (mq) 208
Indennità (E) 125,63
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 19.01.2010
Prot. n. 121
Pratica n. 208
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Cognome STAFFOLANI
Nome Maria Cristina
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 10/04/1955
C.F./Partita IVA STF MCR 55D50 L366S
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 265
Superficie totale (ha a ca) 03 62 23
Superficie occupazione temporanea (mq) 948
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 119,29
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 238,58
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 19.01.2010
Prot. n. 123
Pratica n. 209
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 4/12 in regime di comunione dei beni, proprietà per 8/12
Cognome BUSCHITTARI
Nome Nelio
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 27/01/1929
C.F./Partita IVA BSC NLE 29A27 L366N
Titolo possesso Proprietà per 4/12 in regime di comunione dei beni
Cognome PALMIERI
Nome Quinta
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 14/08/1935
C.F./Partita IVA PLM QNT 35M54 L366O
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 275
Superficie totale (ha a ca) 01 19 50
Superficie asservita (mq) 212
Indennità (E) 240,83
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 19.01.2010
Prot. n. 124
Pratica n. 209
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 4/12 in regime di comunione dei beni, proprietà per 8/12
Cognome BUSCHITTARI
Nome Nelio
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 27/01/1929
C.F./Partita IVA BSC NLE 29A27 L366N
Titolo possesso Proprietà per 4/12 in regime di comunione dei beni
Cognome PALMIERI
Nome Quinta
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 14/08/1935
C.F./Partita IVA PLM QNT 35M54 L366O
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 275
Superficie totale (ha a ca) 01 19 50
Superficie occupazione temporanea (mq) 528
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 124,96
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 249,92
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 19.01.2010
Prot. n. 126
Pratica n. 210
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Cognome CARLETTI
Nome Mario
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 26/03/1933
C.F./Partita IVA CRL MRA 33C26 L366N
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 276
Superficie totale (ha a ca) 02 97 60
Superficie asservita (mq) 576
Indennità (E) 347,90
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 19.01.2010
Prot. n. 127
Pratica n. 210
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Cognome CARLETTI
Nome Mario
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 26/03/1933
C.F./Partita IVA CRL MRA 33C26 L366N
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 4
Particella 276
Superficie totale (ha a ca) 02 97 60
Superficie occupazione temporanea (mq) 1.430
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 179,94
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 359,88
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 19.01.2010
Prot. n. 129
Pratica n. 211
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà in regime di comunione dei beni
Cognome CECI
Nome Nazzarena
Luogo di nascita Cingoli (Mc)
Data di nascita 30/01/1933
C.F./Partita IVA CCE NZR 33A70 C704M
Titolo possesso Proprietà in regime di comunione dei beni
Cognome PIOLI
Nome Franco
Luogo di nascita Cingoli (Mc)
Data di nascita 06/03/1933
C.F./Partita IVA PLI FNC 33C06 C704O
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 95
Particella 45
Superficie totale (ha a ca) 00 03 10
Superficie occupazione temporanea (mq) 76
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 9,41
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 18,81
Comune TREIA
Foglio 95
Particella 46
Superficie totale (ha a ca) 02 45 10
Superficie occupazione temporanea (mq) 441
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 54,57
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 109,15
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 19.01.2010
Prot. n. 131
Pratica n. 212
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Denominazione SOCIETÀ AGRICOLA CATIGNANO S.a.s. DI BORDI STEFANO & C
Luogo di nascita
Data di nascita
C.F./Partita IVA 01261710436
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 100
Particella 5
Superficie totale (ha a ca) 08 71 90
Superficie asservita (mq) 2.098
Indennità (E) 2.009,88
Comune TREIA
Foglio 101
Particella 2
Superficie totale (ha a ca) 00 41 70
Superficie asservita (mq) 224
Indennità (E) 133,06
Comune TREIA
Foglio 101
Particella 3
Superficie totale (ha a ca) 02 74 86
Superficie asservita (mq) 486
Indennità (E) 288,68
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 19.01.2010
Prot. n. 132
Pratica n. 212
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Denominazione SOCIETÀ AGRICOLA CATIGNANO S.a.s. DI BORDI STEFANO & C
Luogo di nascita
Data di nascita
C.F./Partita IVA 01261710436
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 100
Particella 5
Superficie totale (ha a ca) 08 71 90
Superficie occupazione temporanea (mq) 5.098
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 1.017,48
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 2.034,95
Comune TREIA
Foglio 101
Particella 2
Superficie totale (ha a ca) 00 41 70
Superficie occupazione temporanea (mq) 556
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 68,81
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 137,61
Comune TREIA
Foglio 101
Particella 3
Superficie totale (ha a ca) 02 74 86
Superficie occupazione temporanea (mq) 1.921
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 237,72
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 475,45
Comune TREIA
Foglio 101
Particella 6
Superficie totale (ha a ca) 02 83 60
Superficie occupazione temporanea (mq) 1.799
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 222,63
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 445,25
Comune TREIA
Foglio 101
Particella 19
Superficie totale (ha a ca) 02 35 40
Superficie occupazione temporanea (mq) 1.729
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 345,08
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 690,16
Comune TREIA
Foglio 101
Particella 47
Superficie totale (ha a ca) 04 93 20
Superficie occupazione temporanea (mq) 1.840
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 367,23
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 734,47
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 19.01.2010
Prot. n. 134
Pratica n. 213
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/4
Cognome BONIFAZI
Nome Utilia
Luogo di nascita San Severino Marche (Mc)
Data di nascita 18/10/1940
C.F./Partita IVA BNF TLU 40R58 I156I
Titolo possesso Proprietà per 1/4
Cognome GIANNANGELI
Nome Francesca
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 24/12/1951
C.F./Partita IVA GNN FNC 51T64 L366B
Titolo possesso Proprietà per 1/4
Cognome LEONORI
Nome Bruno
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 05/10/1936
C.F./Partita IVA LNR BRN 36R05 L366Q
Titolo possesso Proprietà per 1/4
Cognome LEONORI
Nome Luigi
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 17/06/1941
C.F./Partita IVA LNR LGU 41H17 L366Z
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 101
Particella 33
Superficie totale (ha a ca) 00 76 30
Superficie asservita (mq) 812
Indennità (E) 777,90
Comune TREIA
Foglio 101
Particella 105
Superficie totale (ha a ca) 05 61 85
Superficie asservita (mq) 161
Indennità (E) 95,63
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 19.01.2010
Prot. n. 135
Pratica n. 213
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/4
Cognome BONIFAZI
Nome Utilia
Luogo di nascita San Severino Marche (Mc)
Data di nascita 18/10/1940
C.F./Partita IVA BNF TLU 40R58 I156I
Titolo possesso Proprietà per 1/4
Cognome GIANNANGELI
Nome Francesca
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 24/12/1951
C.F./Partita IVA GNN FNC 51T64 L366B
Titolo possesso Proprietà per 1/4
Cognome LEONORI
Nome Bruno
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 05/10/1936
C.F./Partita IVA LNR BRN 36R05 L366Q
Titolo possesso Proprietà per 1/4
Cognome LEONORI
Nome Luigi
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 17/06/1941
C.F./Partita IVA LNR LGU 41H17 L366Z
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 101
Particella 33
Superficie totale (ha a ca) 00 76 30
Superficie occupazione temporanea (mq) 1.978
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 394,78
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 789,55
Comune TREIA
Foglio 101
Particella 101
Superficie totale (ha a ca) 00 08 35
Superficie occupazione temporanea (mq) 28
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 5,59
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 11,18
Comune TREIA
Foglio 101
Particella 104
Superficie totale (ha a ca) 00 22 50
Superficie occupazione temporanea (mq) 568
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 70,29
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 140,58
Comune TREIA
Foglio 101
Particella 105
Superficie totale (ha a ca) 05 61 85
Superficie occupazione temporanea (mq) 1.234
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 152,71
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 305,42
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 19.01.2010
Prot. n. 137
Pratica n. 214
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/2
Cognome Giannandrea
Nome Diva
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 03/12/1923
C.F./Partita IVA GNN DVI 23T43 L366L
Titolo possesso Proprietà per 1/2
Cognome Giannangeli
Nome Enrico
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 22/02/1944
C.F./Partita IVA GNN NRC 44B22 L366A
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 101
Particella 32
Superficie totale (ha a ca) 00 24 60
Superficie asservita (mq) 452
Indennità (E) 76,84
Comune TREIA
Foglio 101
Particella 51
Superficie totale (ha a ca) 00 37 10
Superficie asservita (mq) 198
Indennità (E) 189,68
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 19.01.2010
Prot. n. 138
Pratica n. 214
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/2
Cognome Giannandrea
Nome Diva
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 03/12/1923
C.F./Partita IVA GNN DVI 23T43 L366L
Titolo possesso Proprietà per 1/2
Cognome Giannangeli
Nome Enrico
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 22/02/1944
C.F./Partita IVA GNN NRC 44B22 L366A
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 101
Particella 32
Superficie totale (ha a ca) 00 24 60
Superficie occupazione temporanea (mq) 988
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 34,99
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 69,98
Comune TREIA
Foglio 101
Particella 51
Superficie totale (ha a ca) 00 37 10
Superficie occupazione temporanea (mq) 401
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 80,03
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 160,07
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 19.01.2010
Prot. n. 140
Pratica n. 215
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Cognome GIANNANGELI
Nome Silvano
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 30/12/1949
C.F./Partita IVA GNN SVN 49T30 L366I
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 101
Particella 59
Superficie totale (ha a ca) 00 20 10
Superficie asservita (mq) 97
Indennità (E) 16,49
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 19.01.2010
Prot. n. 141
Pratica n. 215
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Cognome GIANNANGELI
Nome Silvano
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 30/12/1949
C.F./Partita IVA GNN SVN 49T30 L366I
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 101
Particella 59
Superficie totale (ha a ca) 00 20 10
Superficie occupazione temporanea (mq) 257
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 9,10
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 18,20
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 19.01.2010
Prot. n. 143
Pratica n. 216
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Cognome GIANNANGELI
Nome Maria Antonia
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 08/09/1940
C.F./Partita IVA GNN MNT 40P48 L366R
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 101
Particella 63
Superficie totale (ha a ca) 00 37 30
Superficie asservita (mq) 375
Indennità (E) 222,75
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 19.01.2010
Prot. n. 144
Pratica n. 216
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Cognome GIANNANGELI
Nome Maria Antonia
Luogo di nascita Treia (Mc)
Data di nascita 08/09/1940
C.F./Partita IVA GNN MNT 40P48 L366R
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 101
Particella 60
Superficie totale (ha a ca) 00 15 80
Superficie occupazione temporanea (mq) 254
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 6,67
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 13,34
Comune TREIA
Foglio 101
Particella 63
Superficie totale (ha a ca) 00 37 30
Superficie occupazione temporanea (mq) 682
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 84,40
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 168,80
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 19.01.2010
Prot. n. 146
Pratica n. 216A
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Cognome SALVUCCI
Nome Roberta
Luogo di nascita Macerata
Data di nascita 23/03/1972
C.F./Partita IVA SLV RRT 72C63 E783U
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 101
Particella 73
Superficie totale (ha a ca) 00 37 56
Superficie asservita (mq) 288
Indennità (E) 171,07
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 19.01.2010
Prot. n. 147
Pratica n. 216A
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Cognome SALVUCCI
Nome Roberta
Luogo di nascita Macerata
Data di nascita 23/03/1972
C.F./Partita IVA SLV RRT 72C63 E783U
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 101
Particella 73
Superficie totale (ha a ca) 00 37 56
Superficie occupazione temporanea (mq) 983
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 121,65
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 243,29
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 19.01.2010
Prot. n. 149
Pratica n. 218
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Cognome VERDICCHIO
Nome Roberto
Luogo di nascita Loro Piceno (Mc)
Data di nascita 20/10/1954
C.F./Partita IVA VRD RRT 54R20 E694N
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 82
Particella 323
Superficie totale (ha a ca)
Superficie occupazione temporanea (mq) 213
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 114,58
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 229,15
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 19.01.2010
Prot. n. 151
Pratica n. 219
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Cognome PIOLI
Nome Franco
Luogo di nascita Cincoli (Mc)
Data di nascita 06/03/1933
C.F./Partita IVA PLI FNC 33C06 C704O
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 95
Particella 6
Superficie totale (ha a ca) 04 00 36
Superficie asservita (mq) 2.828
Indennità (E) 1.679,83
omissis
DECRETA
• di disporre, ai sensi degli artt. 22 e 23 del T.U., l’asservimento degli immobili interessati dai “Lavori del Lotto 1 di
Completamento dell’Acquedotto del Nera dal serbatoio di Bura (Tolentino) alla costa, nei Comuni di Appignano, Macerata,
Montecassiano, Montefano, Pollenza, Tolentino e Treia” come sopra descritti.
omissis
Macerata, lì 19.01.2010
Prot. n. 152
Pratica n. 219
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Cognome PIOLI
Nome Franco
Luogo di nascita Cincoli (Mc)
Data di nascita 06/03/1933
C.F./Partita IVA PLI FNC 33C06 C704O
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 95
Particella 6
Superficie totale (ha a ca) 04 00 36
Superficie occupazione temporanea (mq) 6.209
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 768,36
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 1.536,73
Comune TREIA
Foglio 95
Particella 183
Superficie totale (ha a ca) 00 70 16
Superficie occupazione temporanea (mq) 331
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 40,96
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 81,92
Comune TREIA
Foglio 95
Particella 808
Superficie totale (ha a ca) 01 06 20
Superficie occupazione temporanea (mq) 313
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 38,73
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 77,47
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Macerata, lì 19.01.2010
Prot. n. 154
Pratica n. 220
omissis
INTESTATARI
Titolo possesso Proprietà per 1/1
Cognome MACCARI
Nome Mario
Luogo di nascita Cingoli (Mc)
Data di nascita 04/02/1928
C.F./Partita IVA MCC MRA 28B04 C704R
DESCRIZIONE BENI/INDENNITÀ
Comune TREIA
Foglio 94
Particella 100
Superficie totale (ha a ca) 00 30 60
Superficie occupazione temporanea (mq) 230
Indennità virtuale esproprio (1/12), (E) 28,94
Indennità occupazione totale (2/12) (E) 57,88
omissis
DECRETA
1. l’occupazione temporanea dei beni immobili come sopra elencati ai sensi dell’art. 49 del T.U.
omissis
Tennacola SpA - Servizio Idrico Integrato - S. Elpidio a Mare.
Tariffe servizio idrico integrato.
AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE n. 4 “MARCHE CENTRO-SUD ALTO PICENO- MACERATESE”
e
TENNACOLA SPA
Con sede in Sant’Elpidio a Mare (FM), Via Prati 20.
TARIFFE SERVIZIO IDRICO INTEGRATO IN VIGORE DAL 01/01/2010
L’Assemblea dell’ATO, con deliberazione del 12/12/2009, ha approvato le tariffe per i servizi di fornitura di acqua potabile,
fognatura e depurazione, applicate con decorrenza dal 1° gennaio 2010.
Le tariffe del servizio idrico sono state determinate in base al Metodo Normalizzato di cui al Decreto del Ministero dei Lavori
Pubblici del 1° agosto 1996.
Pertanto, ferma restando l’attuale struttura contrattuale e tariffaria applicata dall’ente gestore, le nuove tariffe in vigore dal 1°
gennaio 2010 sono le seguenti (se non diversamente indicato, i prezzi sono espressi in Euro al metro cubo).
A. PER SOMMINISTRAZIONE DI ACQUA AD UTENTI FINALI
A.1 Per usi domestici (residenti e non residenti) e di comunità:
a) tariffa agevolata, fino a 48 mc. di consumo: Euro 0,438235
b) tariffa base, da 49 a 120 mc. di consumo: Euro 0,793832
c) tariffa di prima eccedenza, da 121 a 180 mc. di consumo: Euro 0,876471
d) tariffa di seconda eccedenza, da 181 mc. di consumo: Euro 1,327227
A.2 Per usi non domestici - basso consumo:
a) tariffa base, fino a 84 mc. di consumo: Euro 0,793832
b) tariffa di prima eccedenza, da 85 a 144 mc. di consumo: Euro 0,876471
c) tariffa di seconda eccedenza, da 145 mc. di consumo: Euro 1,327227
A3 Per usi non domestici - alto consumo:
a) tariffa base, fino a 288 mc. di consumo: Euro 0,793832
b) tariffa di prima eccedenza, da 289 a 408 mc. di consumo: Euro 0,876471
c) tariffa di seconda eccedenza, da 409 mc. di consumo: Euro 1,327227
A.4 Per usi zootecnici (allevamento di animali e attività connesse): Qualsiasi consumo a tariffa base ridotta del 50%: Euro
0,396916
A.5 Per usi comunali:
Qualsiasi consumo a tariffa agevolata: Euro 0,438235
A.6 Per istituti scolastici ed enti ospedalieri:
Qualsiasi consumo a tariffa base: Euro 0,793832
A.7 Quota Fissa:
Per usi domestici non residenti: Euro/anno 31,12
Per tutte le altre utenze: Euro/anno 10,38
B. PER SOMMINISTRAZIONE DI ACQUA A SUB-DISTRIBUTORI
Tariffa unica per tutti i sub-distributori: Euro 0,246862 (equivalente a Euro 7.785,05 per litro/sec. anno)
C. PER SERVIZI DI FOGNATURA
Tariffa unica: Euro 0,137607
D. PER SERVIZI DI DEPURAZIONE
Tariffa unica: Euro 0,384152
COMUNICAZIONI DI AVVIO DEI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI
REGIONE MARCHE
AUTORITÀ DI BACINO REGIONALE
IL SEGRETARIO GENERALE
Comunicazione di avvio di procedimento amministrativo. Piano stralcio di bacino per l’Assetto
idrogeologico dei bacini di rilievo regionale (PAI) approvato con Delibera di Consiglio Regionale n. 116 del
21.01.2004 Istanza ai sensi dell’art. 19 - comma 1 - lett. b) delle Norme di Attuazione. Cod.
F-19-0403(R2-P3); Comune di Mogliano - Via E. Mattei. Richiedenti: Mora Claudio e Mora Ugo.
“Si comunica che in data 01/12/2009 i Sign.ri Mora Claudio e Mora Ugo proprietari di un lotto di terreno hanno
presentato una richiesta, pervenuta all’amministrazione in data 17/12/2009, prot. n.
0709156/R_MARCHE/GRM/DDS_DPS/A, di modifica della perimetrazione e/o in alternativa, la riduzione del grado
di pericolosità da P3 a P2 di un area a rischio idrogeologico individuata nel Plano stralcio di bacino per l’Assetto
Idrogeologico (PAI) dei bacini di rilievo regionale, contraddistinta con il codice F -19 - 0403 R2-P3.
L’istanza è inviata ai sensi dell’art. 19 delle Norme di Attuazione del PAI approvato con D.C.R. n. 116 del 21.01.2004.
Si informa che chiunque ne abbia interesse potrà prendere visione degli atti del procedimento e presentare memorie
scritte e documenti ai sensi della vigente legislazione in materia (art. 10 lett. b della L 241/90).
Il responsabile del procedimento è il Dott. Geol. Mario Smargiasso (tel. 071/5011711 - fax 071/50117340), Segretario
Generale dell’Autorità di Bacino regionale - Via Palestro, 19 - 60100 Ancona.
Si fa presente che il termine entro il quale il procedimento dovrà concludersi, così come stabilito dall’art. 3 - comma 8
della L.R. 31.10.1994, n. 44, è di 90 giorni e che in base alla legislazione vigente la facoltà di intervenire nel
procedimento è ammessa fino al sessantesimo giorno dalla data di pubblicazione sul BUR.
Si comunica, inoltre, che la richiesta di modifica dell’area verrà contestualmente pubblicata all’Albo Pretorio del
Comune di Mogliano”.
Al Comune si richiede di provvedere a quanto di competenza ai sensi dell’art. 19 N.A. del PAI:
• Comma 1: invio di una relazione o parere sulla richiesta;
• Comma 2: pubblicazione dell’istanza sull’Albo Pretorio del Comune.
Per eventuali informazioni contattare il Responsabile del Presidio di Macerata dell’Autorità di Bacino Regionale dott. geol.
Livio Campagnoli (tel. 0733/232661).
IL SEGRETARIO GENERALE
(Dott. Geol. Mario Smargiasso)
Comunicazione di avvio di procedimento amministrativo. Piano stralcio di bacino per l’Assetto
idrogeologico dei bacini di rilievo regionale (PAI) approvato con Delibera di Consiglio Regionale n. 116 del
21.01.2004 Istanza ai sensi dell’art. 19 - comma 1 - lett. b) delle Norme di Attuazione. Cod. F-16- 0031
R3-P3; Comune di Montelupone - Località Via Manzoni. Richiedenti: Romagnoli Mauro e Alberto.
“Si comunica che in data 21/12/2009 i Sign.ri Romagnoli Mauro e Alberto hanno presentato una richiesta, pervenuta
all’amministrazione in data 31/12/2009, prof. n. 0740864/R_MARCHE/GRM/DDS_DPS/A, di diminuzione del grado
di pericolosità da P3 a P2 di un’area a rischio idrogeologico individuata nel Piano stralcio di bacino per l’Assetto
Idrogeologico (PAI) dei bacini di rilievo regionale, contraddistinta con il codice F-16-0031 R3-P3.
L’istanza è inviata ai sensi dell’art. 19 delle Norme di Attuazione del PAI approvato con D.C.R. n. 116 del 21.01.2004.
Si informa che chiunque ne abbia interesse potrà prendere visione degli atti del procedimento e presentare memorie
scritte e documenti ai sensi della vigente legislazione in materia (art. 10 lett. b della L. 241/90).
Il responsabile del procedimento è il Dott. Geol. Mario Smargiasso (tel. 071/5011711 - fax 071/50117340), Segretario
Generale dell’Autorità di Bacino regionale - Via Palestro, 19 - 60100 Ancona.
Si fa presente che il termine entro il quale il procedimento dovrà concludersi, cosi come stabilito dall’art. 3 - comma 8
della L.R. 31.10.1994, n. 44, è di 90 giorni e che in base alla legislazione vigente la facoltà di intervenire nel
procedimento è ammessa fino al sessantesimo giorno dalla data di pubblicazione sul BUR.
Si comunica, inoltre, che la richiesta di modifica dell’area verrà contestualmente pubblicata all’Albo Pretorio del
Comune di Montelupone”.
Al Comune si richiede di provvedere a quanto di competenza ai sensi dell’art. 19 N.A. del PAI:
• Comma 1: invio di una relazione o parere sulla richiesta;
• Comma 2: pubblicazione dell’istanza sull’Albo Pretorio del Comune.
Per eventuali informazioni contattare il Responsabile del Presidio di Macerata dell’Autorità di Bacino Regionale dott. geol.
Livio Campagnoli (tel. 0733/232661).
IL SEGRETARIO GENERALE
(dott. Geol. Mastio Smargiasso)
SERVIZIO AMBIENTE E PAESAGGIO
P.F. VALUTAZIONI ED AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI
D.Lgs 152/2006 art. 23 e seguenti L.R. 7/2004 art. 9 - Procedimento di Valutazione di Impatto
Ambientale e rilascio dell’autorizzazione paesaggistica di cui agli artt. 146 del D.Lgs. 42/2004. Progetto:
“Realizzazione di area agricola di compensazione idraulica. Bacino Idrografico del Fiume Misa in località
Bettolelle. Comune di Senigallia”. Comunicazione avvio del procedimento.
In data 18.12.2009 la Provincia di Ancona Settore Tutela e Valorizzazione dell’Ambiente ha trasmesso al Servizio Ambiente
e Paesaggio - P.F. Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali, la documentazione progettuale relativa alla Realizzazione di area
agricola di compensazione idraulica. Bacino Idrografico del Fiume Misa in località Bettolelle. Comune di Senigallia.
Al protocollo regionale (Ns. prot. n. 713420/21/12/2009/R_MARCHE/GRMA/AA_08/A) è stata acquisita la suddetta
documentazione e l’istanza per l’avvio del procedimento di cui all’art. 23 del D.Lgs 152/2006 e all’art. 9 della L.R. n. 7/2004
ed il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica di cui agli artt. 146 e 159 del D.Lgs. 42/2004.
In data 01.01.2010 è entrata in vigore la nuova procedura ordinaria per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica prevista
dall’articolo 146 del D.Lgs. 42/2004, così come modificato dai Decreti nn. 63/2008 e 129/2008, che al comma 5 prevede:
“Sull’istanza di autorizzazione paesaggistica si pronuncia la regione, dopo avere acquisito il parere vincolante del
soprintendente in relazione agli interventi da eseguirsi su immobili ed aree sottoposti a tutela dalla legge o in base alla legge,
. . . omissis . . . ”.
Il Progetto rientra tra quelli previsti dall’Allegato B2 punto 5) lettera i della L.R. n. 7/2004, quindi soggetto alla procedura di
verifica di cui all’art. 6 della L.R. 7/2004, ma il proponente ha ritenuto direttamente di presentare istanza di valutazione di
impatto ambientale di cui all’art. 23 del D.Lgs 152/2006 e all’art. 9 della LR 7/2004.
Inoltre essendo il proponente la Provincia di Ancona, ai sensi dell’art. 4, comma 1, lett. c) della L.R. n. 7/2004, l’autorità
competente è la Regione Marche.
Ai sensi degli artt. 7 e 8 della Legge n. 241/1990 si comunica l’avvio del procedimento amministrativo a partire dalla data di
pubblicazione dell’avviso di cui all’art. 9, comma 4, della L.R. n. 7/04 avvenuto sul BURM n. 121 del 24.12.2009 e sul
quotidiano Corriere Adriatico del 24.12.2009.
Inoltre, si comunica che:
- L’oggetto del procedimento è la procedura di Valutazione di impatto ambientale ai sensi dell’art. 23 e seguenti del D.Lgs.
152/2006 e degli artt. 9 e 11 della L.R. n. 7/2004 e rilascio autorizzazione paesaggistica di cui all’art. 146 del D.Lgs 42/2004.
- i tempi del procedimento sono stabiliti dall’art. 26 del D. Lgs n. 4/2008 in 150 (centocinquanta) giorni dalla pubblicazione
dell’istanza, salvo interruzioni per richiesta di integrazioni;
- l’istanza è stata presentata il 18.12.2009 e la data di pubblicazione sul BUR dell’avvenuto deposito è il 24/12/2009;
- La documentazione progettuale rimane depositata, a far data dal 24/12/2009, presso l’autorità competente, Regione Marche
Servizio Ambiente e Paesaggio, P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali, Via Tiziano 44 Ancona e presso i Comuni di
Senigallia (AN) e Ripe (AN) per 60 (sessanta) giorni decorrenti dalla data di pubblicazione dell’annuncio nel BURM, al fine
di consentire a chiunque vi abbia interesse di prendere visione del progetto e presentare all’autorità competente osservazioni e
memorie scritte. Inoltre si comunica che copia completa del progetto è consultabile nel sito web della Regione Marche
all’indirizzo www.ambiente.marche.it;
- Ai soggetti in indirizzo si chiede, ai sensi del comma 4 dell’art. 9 della citata legge regionale, l’invio del parere o della
richiesta di eventuali chiarimenti, osservazioni, integrazioni al progetto al fine di trasmetterli al proponente entro il
sessantesimo giorno (21.02.2010) decorrente dalla data di pubblicazione dell’annuncio nel Bollettino Ufficiale della Regione.
- A tal fine si informa che copia cartacea del progetto è stata già trasmessa dalla Provincia di Ancona Settore Tutela e
Valorizzazione dell’Ambiente, ai seguenti soggetti:
• Comuni di Senigallia (AN) e Ripe (AN);
• A.R.P.A.M. - Dipartimento provinciale di Ancona;
• Corpo Forestale dello Stato - Comando Provinciale di Ancona;
• Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggio delle Marche;
• Autorità di Bacino regionale;
• Regione Marche PF Demanio Idrico e Porti.
- L’amministrazione competente è la Regione Marche, Servizio Ambiente e Paesaggio - P.F. Valutazioni e Autorizzazioni
Ambientali, Via Tiziano, 44 Ancona;
- Il Responsabile del procedimento è l’Arch. Velia Cremonesi tel. 071.806.3897, e-mail: [email protected];
- La Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche potrà consultare copia del progetto visitando il sito web della
Regione Marche all’indirizzo www.ambiente.marche.it;
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
(Arch. Velia Cremonesi)
IL DIRIGENTE DELLA P.F.
(Geol. David Piccinini)
PROVINCIA DI MACERATA
T.U. 11 dicembre 1933, n. 1775 (e successive modif.) - Legge 05 gennaio 1994, n. 36 - L.R. 9 giugno 2006,
n. 5 - Rilascio concessione pluriennale di derivazione d’acqua, tramite pozzo Fiume Potenza, a mezzo
elettropompa, in loc. C. da Valle del Comune di Macerata, per uso irriguo.
Si rende noto che la Ditta RAPARI NAZARENA, con sede in Lattanzio Ventura 48 - 62100 MACERATA, con istanza
acquisita in data 05/01/10 prot. n. 00324, a firma del legale rappresentante Rapari Nazzarena, corredata da progetto, ha
richiesto il rilascio di concessione pluriennale (max anni 20) di derivazione d’acqua tramite pozzo Fiume Potenza, tramite
elettropompa sito in loc. C.da Valle del Comune di Macerata, ricadente nel mappale n. 218 del Foglio n. 72 nella misura di l/s
0,83 per uso irriguo, con restituzione in alveo.
S’informa che chiunque ha interesse potrà prendere visione degli atti del procedimento e presentare memorie scritte e
documenti in virtù dell’art. 10 lett. b, della Legge 241/90.
Si fa presente che il termine entro il quale il predetto procedimento dovrà concludersi, cosi come stabilito dall’Art. 13, comma
4, della L.R. 9 giugno 2006 n 5, è di 180 giorni e che ai sensi dell’Art. 13, comma 2, della L.R. 9 giugno 2006 n. 5, possono
essere presentate osservazioni e opposizioni scritte.
Si comunica, che il Responsabile del Procedimento è il dott. Nicola Coppari, funzionario della Provincia di Macerata, Settore
Genio Civile, via Alfieri, 2 - 62100 Macerata, tel. 0733 248389, [email protected].
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
(dott. Nicola Coppari)
C.I.I.P. - CICLI INTEGRATI IMPIANTI
PRIMARI SPA - ASCOLI PICENO
Sostituzione delle fosse imhoff o realizzazione di filtri percolatori e relative reti fognarie, a servizio di
alcune frazioni dei Comuni di Castorano, Offida, Venarotta, Arquata, Appignano e Rotella. C.C. F057-ID.
538177. Comunicazione di avvio del procedimento di espropriazione e/o asservimento ai sensi e per gli
effetti degli art. 11, comma 2, 16, commi 4 e 5, e 19 commi 1 e seguenti del D.P.R. 327/2001 e successive
modificazioni e dell’art. 8 legge 7 agosto 1990 n. 241.
COMUNICA
L’avvio del procedimento diretto all’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e/o asservimento nonché l’avvio del
procedimento relativo alla dichiarazione di pubblica utilità dell’opera.
Coloro che vi abbiano interesse possono presentare in forma scritta le loro eventuali osservazioni alla CIIP spa presso la sede
centrale di Ascoli Piceno, Via della Repubblica n. 24.
A tal fine si rende noto:
- che il piano particellare e l’intero progetto definitivo con tutta la connessa documentazione, sono consultabili presso la sede
della CIIP SPA - sita in Ascoli Piceno - Via della Repubblica n. 24 o presso l’ufficio tecnico dei Comuni di Castorano, Offida,
Venarotta, Appignano e Rotella;
- che il Responsabile del Procedimento della CIIP SPA è l’ing. Alessandro Leonelli;
- che nel formulare le osservazioni può essere chiesto che l’esproprio e/o asservimento riguardi anche le frazioni residue dei
beni che non siano state prese in considerazione, qualora per essi risulti una disagevole utilizzazione ovvero siano necessari
considerevoli lavori per disporne un’agevole utilizzazione;
- che la realizzazione dei lavori indicati in oggetto è prevista dal Piano degli Investimenti parte integrante della convenzione di
affidamento del servizio idrico integrato da parte dell’AATO n. 5 al gestore CUP SPA, con il Codice identificativo F057;
- che sono interessati alla procedura di esproprio e/o asservimento le seguenti ditte:
COMUNE DI CASTORANO
AREE DA ASSERVIRE
1) PIERANTOZZI CESARE, proprietario per 1/5, Foglio n. 2 particelle n. 253 e 101;
2) PIERANTOZZI GIUSEPPE, proprietario per 1/5, Foglio n. 2 particelle n. 253 e 101;
3) PIERANTOZZI PAOLA, proprietaria per 1/5, Foglio n. 2 particelle n. 253 e 101;
4) PIERANTOZZI ROSINA, proprietaria per 1/5, Foglio n. 2 particelle n. 253 e 101;
5) PIERANTOZZI TONINO, proprietario per 1/5, Foglio n. 2 particelle n. 253 e 101;
6) PIERANTOZZI FRANCESCO, usufruttuario, Foglio n. 2 particelle n. 253 e 101;
7) COMUNE DI CASTORANO, proprietario, Foglio n. 2 particella n. 176;
8) SPECA GIOVANNI, proprietario per 13/54, Foglio n. 2 particelle n. 71 e 405;
9) SPECA MARIA, proprietaria per 12/54, Foglio n. 2 particelle n. 71 e 405;
10) SPECA NAZZARENO, proprietario per 13/54, Foglio n. 2 particelle n. 71 e 405;
11) ZEPPILLI MARIA LUISA, proprietaria per 16/54, Foglio n. 2 particelle n. 71 e 405;
12) SPECA GIOVANNI, proprietario per 2/9, Foglio n. 2 particella n. 146;
13) SPECA MARIA, proprietaria per 2/9, Foglio n. 2 particella n. 146;
14) SPECA NAZZARENO, proprietario per 2/9, Foglio n. 2 particella n. 146;
15) ZEPPILLI MARIA LUISA, proprietaria per 3/9, Foglio n. 2 particella n. 146;
16) CIABATTONI MARIO, proprietario, Foglio n. 2 particella n. 149;
COMUNE DI OFFIDA
AREE DA ESPROPRIARE
17) CAPRIOTTI ANGELA, proprietaria per 3/6, Foglio n. 46 particella n. 4;
18) DI NICOLO’ SILVANO, proprietario per 3/6, Foglio n. 46 particella n. 4;
AREE DA ASSERVIRE
19) DI NICOLO’ SANTE, usufruttuario parziale, Foglio n. 47 particella n. 245;
20) DI NICOLO’ SILVANO, proprietario, Foglio n. 47 particella n. 245;
21) TASSOTTI AMELIA, usufruttuario parziale, Foglio n. 47 particella n. 245;
22) CAPRIOTTI ANGELA, proprietaria per 3/6, Foglio n. 46 particella n. 4;
23) DI NICOLO’ SILVANO, proprietario per 3/6, Foglio n. 46 particella n. 4;
24) D’ANGELO PINA, proprietaria, Foglio n. 46 particelle n. 150, 206, 244, Foglio n. 47 particella n. 196;
25) PIERANTOZZI CESIRA, usufruttuaria per 1/2, Foglio n. 46 particelle n. 150, 206, 244, Foglio n. 47 particella n. 196;
26) LUCIANI LIVIO, proprietario, Foglio n. 46 particella n. 151;
27) SPRECACE’ BRUNELLA, proprietaria per 1/6, Foglio n. 46 particelle n. 2 e 347;
28) SPRECACE’ GIUSEPPE, proprietario per 5/6, Foglio n. 46 particelle n. 2 e 347;
29) CASTELLI PIERINO, proprietario, Foglio n. 40 particella n. 160;
30) PACI ANDREA, proprietario, Foglio n. 40 particella n. 174;
31) CARBONARI GIUSEPPE, proprietario, Foglio n. 40 particella n. 192;
COMUNE DI VENAROTTA
AREE DA ESPROPRIARE
32) BACHETTI MARIA, proprietaria, Foglio n. 22 particella n. 405;
33) PORFORI DINO, proprietario, Foglio n. 32 particelle n. 247;
34) UBALDI VINCENZO, proprietario, Foglio n. 18 particella n. 271;
35) CIANNAVEI ANTONIO, proprietario per 1/2, Foglio n. 19 particelle n. 105 e 246;
36) CIANNAVEI EMIDIO, proprietario per 1/2, Foglio n. 19 particelle n. 105 e 246;
AREE DA ASSERVIRE
37) FEDELI BERNARDINI GIOVANNI, proprietario, Foglio n. 22 particella n. 455;
38) FEDELI BERNARDINI SILVANO, usufruttuario per 1/2, Foglio n. 22 particella n. 455;
39) BACHETTI MARIA, proprietaria, Foglio n. 22 particella n. 405;
40) BENFATTI EMIDIO, proprietario, Foglio n. 22 particelle n. 73, 65 e 519;
41) PORFORI DINO, proprietario, Foglio n. 32 particelle n. 247 e 142;
42) UBALDI VINCENZO, proprietario, Foglio n. 18 particella n. 271;
43) CIANNAVEI ANTONIO, proprietario per 1/2, Foglio n. 19 particelle n. 105 e 246;
44) CIANNAVEI EMIDIO, proprietario per 1/2, Foglio n. 19 particelle n. 105 e 246;
45) CIANNAVEI LUIGI, proprietario, Foglio n. 19 particella n. 248;
COMUNE DI APPIGNANO DEL TRONTO
AREE DA ESPROPRIARE
46) SIMONETTI FRANCESCO, proprietario, Foglio n. 12 particella n. 187;
AREE DA ASSERVIRE
47) SIMONETTI FRANCESCO, proprietario, Foglio n. 12 particella n. 187, Foglio n. 19 particella n. 136;
48) CAMELI FRANCESCO, proprietario per 3/9, Foglio n. 12 particella n. 24;
49) CAMELI GIOVANNI, proprietario per 3/9, Foglio n. 12 particella n. 24;
50) CAMELI GUIDO, proprietario per 1/9, Foglio n. 12 particella n. 24;
51) CAMELI SILVIO, proprietario per 1/9, Foglio n. 12 particella n. 24;
52) MANDOZZI FELICIA proprietaria per 1/9, Foglio n. 12 particella n. 24;
53) SIMONETTI NAZZARENO, proprietario, Foglio n. 12 particelle n. 68 e 57;
COMUNE ROTELLA
AREE DA ESPROPRIARE
54) GALIZI PAOLO, proprietario per 1/2, Foglio n. 19 particella n. 332;
55) PAOLETTI DOMENICA proprietario per 1/2, Foglio n. 19 particella n. 332;
56) ISTITUTO DIOCESANO PER IL SOSTETAMENTO DEL CLERO proprietario, Foglio n. 25 particella n. 42;
57) GRAZIOLI CLEMENTINA, proprietaria per 1/7, Foglio n. 17 particella n. 213;
58) GRAZIOLI EMIDIO, proprietario per 1/7, Foglio n. 17 particella n. 213;
59) GRAZIOLI NAZZARENA, proprietaria per 1/7, Foglio n. 17 particella n. 213;
60) GRAZIOLI NELLO, proprietario per 1/7, Foglio n. 17 particella n. 213;
61) GRAZIOLI PASQUALINI VINCENZO, proprietario per 1/7, Foglio n. 17 particella n. 213;
62) GRAZIOLI PIETRO, proprietario per 1/7, Foglio n. 17 particella n. 213;
63) MOLINARI LUIGI PALMA, proprietario per 1/7, Foglio n. 17 particella n. 213;
64) GRAZIOLI CLEMENTE, usufruttuario, Foglio n. 17 particella n. 355;
65) GRAZIOLI EMIDIO, proprietario, Foglio n. 17 particella n. 355;
66) LAURENZI CARMINA MARIA, oneri usuf. dopo Grazioli Clemente, Foglio n. 17 particella n. 355;
67) DIAMANTI PAOLO, proprietario, Foglio n. 23 particelle n. 78;
AREE DA ASSERVIRE
68) ISTITUTO DIOCESANO PER IL SOSTETAMENTO DEL CLERO proprietario, Foglio n. 25 particelle n. 40, 42 e 20;
69) DIONISI FRANCESCO, proprietario, Foglio n. 17 particelle n. 378 e 488;
70) DIONISI VINCENZINA, proprietaria per 1/2, Foglio n. 17 particelle n. 487;
71) SIMENI MARIO, proprietario per 1/2, Foglio n. 17 particella n. 487;
72) DIAMANTI PAOLO, proprietario, Foglio n. 23 particelle n. 78, 143, 131 e 145;
73) FIORAVANTI FRANCO, proprietario, Foglio n. 23 particelle n. 81 e 133;
74) DE CESARIS ENNIO, proprietario per 1/4, Foglio n. 23 particella n. 135;
75) DE CESARIS LEO, proprietario per 1/4, Foglio n. 23 particella n. 135;
76) DE CESARIS LUCIA, proprietaria per 1/4, Foglio n. 23 particella n. 135;
77) DE CESARIS MARIA LUISA, proprietaria per 1/4, Foglio n. 23 particella n. 135;
78) FIORAVANTI LUCIO, proprietario, Foglio n. 23 particella n. 134;
79) DIAMANTI PAOLO, proprietario per 1/2, Foglio n. 23 particella n. 195;
80) SILIQUINI SIMONE, proprietaria per 1/2, Foglio n. 23 particella n. 195;
81) COMUNE DI ROTELLA, proprietario, Foglio n. 23 particella n. 196.
Si rammenta inoltre che, ai sensi dell’art. 32, comma 2, d.P.R. 327/2001, non si terrà conto delle piantagioni migliorative e/o
costruzioni realizzate dopo la presente comunicazione di avvio del procedimento.
Ascoli Piceno, lì 18 Gennaio 2010
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
(Dott. Gianni Celani)
Lavori di interconnessione tra L’acquedotto Pescara e l’acquedotto Sibillini in località Colle Taffone - Santa
Maria Goretti - c.c. A003 - ID. 538165 - Comunicazione di avvio del procedimento di asservimento ai sensi
e per gli effetti degli art. 11, comma 2, 16, comma 5, e 19 commi 1 e seguenti del d.P.R. 327/2001 e
successive modificazioni e dell’art. 8 legge 7 agosto 1990 n. 241.
COMUNICA
L’avvio del procedimento diretto all’apposizione del vincolo preordinato all’asservimento nonché l’avvio del procedimento
relativo alla dichiarazione di pubblica utilità dell’opera.
Coloro che vi abbiano interesse possono presentare in forma scritta le loro eventuali osservazioni alla CIIP spa presso la sede
centrale di Ascoli Piceno, Via della Repubblica n. 24.
A tal fine si rende noto:
- che il piano particellare e l’intero progetto preliminare con tutta la connessa documentazione, sono consultabili presso la
sede della CIIP SPA - sita in Ascoli Piceno - Via della Repubblica n. 24 o presso l’ufficio tecnico del Comune di Montalto
delle Marche;
- Che il Responsabile del Procedimento della CIIP SPA è l’ing. Ianni Carlo;
- Che nel formulare le osservazioni può essere chiesto che l’asservimento riguardi anche le frazioni residue dei beni che non
siano state prese in considerazione, qualora per essi risulti una disagevole utilizzazione ovvero siano necessari considerevoli
lavori per disporne un’agevole utilizzazione;
- Che la realizzazione dei lavori indicati in oggetto è prevista dal Piano degli Investimenti parte integrante della convenzione
di affidamento del servizio idrico integrato da parte dell’AATO n. 5 al gestore CIIP SPA, con il Codice identificativo A003;
- Che sono interessati alla procedura di asservimento le seguenti ditte:
Comune di Offida
AREA DA ASSERVIRE PER CONDOTTA IDRICA
1) CAPRIOTTI RIMORCHI DI CAPRIOTTI BERNARDINO E C. SNC, Proprietario, Foglio n. 2 particelle n. 146, 1023,
1024, 1026, 1027, 1022, 620, 1025;
2) CRESCENZI ROSSANA, Proprietaria, Foglio n. 6 p.lla n. 277;
3) DI GIROLAMI IVO, Proprietario per 1/2, DI GIROLAMI MARI ELLA, Proprietaria per 1/2, Foglio n. 6 particella n. 208;
4) PEZZOLI DEA, Proprietaria per 4/5, VIRGILI GIOVANNI, Proprietario per 1/5, Foglio n. 6 p.lle n. 206, 279, 169, 182,
24;
5) ILLUMINATI ENIO, Proprietario per 1/3, ILLUMINATI FILIPPO, Usufruttuario per 1/3, ILLUMINATI GIUSEPPINA,
Proprietaria per 1/3, ILLUMINATI RINA, Proprietaria per 1/3, Foglio n. 6 p.lle n. 72, 166, 97, 137, 76, 134;
6) VALLORANI MARINO, Proprietario, Foglio n. 6 p.lle n. 98, 142;
7) FERIOZZI RINA, Proprietaria per 1/2, MAURIZI ITALO, Proprietario per 1/2, MAURIZI MAURO, Usufruttuario,
Foglio n. 6 p.lla 245
8) GRILLI EVA, Proprietaria, Foglio n. 6 p.lle n. 138,144;
9) GRILLI REMO, Proprietario, Foglio n. 6 p.lla 131;
10) GRILLI LEA, Proprietario, Foglio n. 6 p.lla 132;
11) SIMONETTI ROSINA, Proprietaria, Foglio n. 14 p.lla 173;
12) IL QUADRIFOGLIO SOCIETÀ COOPERATIVA, Proprietario, Foglio n. 14 p.lle 171, 189, 188;
13) STALLA SOCIALE DO OFFIDA SOC. COOP., Proprietario, Foglio n. 14 p.lla 13;
14) COCCI ANTONIETTA, Porprietaria per 1/3, COCCI GRIFONI, Proprietario per 1/3, COCCI GRIFONI LUISA,
Proprietaria per 1/3, Foglio n. 14 p.lle 111,65,16,66,150;
15) COCCI ANTONELLO, Proprietario per 1/2, COCCI ENNIO, Proprietario per 1/2, Foglio n. 4 p.lla 30;
16) CURCIO ANTONIO, Proprietario per 1/2, TESTINO MARIA, Proprietaria per 1/2, DA RE RINA, Usufruttuario, Foglio
n. 14 p.lla 67;
17) CENSORI NICOLINA, Proprietaria per 1/2, PRIORI LUIGI, Proprietario per 1/2, Foglio n. 13 p.lle 204, 202, 205;
18) PALLOTTI ADELMO, Proprietario per 1/4, VITTORIA MARIA, Proprietaria per 3/4, Foglio n. 13 p.lle 144,146,218;
19) CAPECCI GIULIANA, Proprietario per 1/4, CARLINI BERNARDINA, Proprietaria per 1/4, MARONI CARLO,
Proprietario per 1/4, MARONI GIUSEPPE, Proprietario per 1/4, Foglio n. 13 p.lla 121;
20) MATTIOLI FERNANDO, Proprietario, Foglio n. 13p.lla 37;
21) DOMIZI ANTONIO, Proprietario per 1/3, DOMIZI BERNARDO, Proprietario per 1/3, DOMIZI LUIGI, Proprietario per
1/3, Foglio n. 13 p.lla 47;
22) DOMIZI ANTONIO, Proprietario, Foglio n. 13 p.lle n. 46, 50, 55, 106;
23) CAPRIOTTI IVANA, Proprietaria, Foglio n. 13 p.lle n. 51,123;
24) CIOTTI MARIA, Proprietario per 1/2, CORRADETTI SANTIE GIUSEPPE, Proprietario per 1/2, Foglio n. 13 p.lla 57;
25) BAZZANI MARCELLA, Proprietaria per 1/2, DI RUSCIO ANNALISA, Proprietario per 1/2, Foglio n. 13 p.lla 54;
Si rammenta inoltre che, ai sensi dell’art. 32, comma 2, d.P.R. 327/2001, non si terrà conto delle piantagioni migliorative e/o
costruzioni realizzate dopo la presente comunicazione di avvio del procedimento.
Ascoli Piceno, lì 13 Gennaio 2010
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
(Dott. Gianni Celani)
Lavori di realizzazione impianto di depurazione a servizio del centro abitato del Comune di Monte Vidon
Combatte e realizzazione di filtri percolatori e relative condotte fognarie a servizio di alcune zone comuni
di Montottone e Monteleone di Fermo - c.c. F040 - ID. 538189 - Comunicazione di avvio del procedimento
di esproprio e/o asservimento ai sensi e per gli effetti degli art. 11, comma 2, 16, comma 5, e 19 commi 1
e seguenti del d.P.R. 327/2001 e successive modificazioni e dell’art. 8 legge 7 agosto 1990 n. 241.
COMUNICA
L’avvio del procedimento diretto all’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e/o asservimento nonché l’avvio del
procedimento relativo alla dichiarazione di pubblica utilità dell’opera.
Coloro che vi abbiano interesse possono presentare in forma scritta le loro eventuali osservazioni alla CIIP spa presso la sede
centrale di Ascoli Piceno, Via della Repubblica n. 24.
A tal fine si rende noto:
- che il piano particellare e l’intero progetto preliminare con tutta la connessa documentazione, sono consultabili presso la
sede della CIIP SPA - sita in Ascoli Piceno - Via della Repubblica n. 24 o presso l’ufficio tecnico dei Comuni di Monte Vidon
Combatte, Montottone e Monteleone di Fermo;
- Che il Responsabile del Procedimento della CUP SPA è l’ing. Alessandro Leonelli;
- Che nel formulare le osservazioni può essere chiesto che all’esproprio e/o asservimento riguardi anche le frazioni residue dei
beni che non siano state prese in considerazione, qualora per essi risulti una disagevole utilizzazione ovvero siano necessari
considerevoli lavori per disporne un’agevole utilizzazione;
- Che la realizzazione dei lavori indicati in oggetto è prevista dal Piano degli Investimenti parte integrante della convenzione
di affidamento del servizio idrico integrato da parte dell’AATO n. 5 al gestore CIIP SPA, con il Codice identificativo F040;
- Che sono interessati alla procedura di asservimento le seguenti ditte:
Comune di Monte Vidon Combatte
AREA DA ESPROPRIARE
1) FENTINI ENZO, Proprietaria per 1/2, FENTINI GOFFREDO, Proprietario per 1/2, Foglio n. 6 p.lla n. 203;
2) DEL GOBBO SECONDO, Proprietario per 2/4, SANTORO FEDERICA, Proprietaria per 1/4, SANTORO SARA,
Proprietaria per 1/4, Foglio n. 6 p.lle n. 182, 183, 184;
3) MANDOLESI LINDA MARIA, Proprietaria, Foglio n. 7 p.lla 246;
4) COCCIONI ANTONINA, Comproprietaria, COCCIONI ANTONIO, Comproprietaria, COCCIONI BASILIA,
Usufruttuaria, COCCIONI CARMELA, Comproprietario, COCCIONI CESIRA, Comproprietaria, COCCIONI
DOMENICO, Comproprietario, COCCIONI DORA, Comproprietario, COCCIONI ERSILIA, Comproprietario, COCCIONI
ISIDE, Comproprietario, COCCIONI OLIMPIA, Com proprietaria, COCCIONI ROCCO, Comproprietario, COCCIONI
ROMOLO, Comproprietario, COCCIONI SANTINA, Comproprietario, Foglio n. 7 p.lla 129;
AREA DA ASSERVIRE
5) FENTINI ENZO, Proprietaria per 1/2, FENTINI GOFFREDO, Proprietario per 1/2, Foglio n. 6 p.lla n. 203;
6) DEL GOBBO SECONDO, Proprietario per 2/4, SANTORO FEDERICA, Proprietaria per 1/4, SANTORO SARA,
Proprietaria per 1/4, Foglio n. 6 p.lle n. 182,183,184;
7) MATTETTI RITA, Proprietario per 500/1000, VALENTINI VITTORIO, Proprietario per 500/1000, Foglio n. 10 p.lla 270
8) MANDOLESI LINDA MARIA, Proprietaria, Foglio n. 7 p.lla 246;
9) COCCIONI ANTONINA, Com proprietaria, COCCIONI ANTONIO, Comproprietaria, COCCIONI BASILIA,
Usufruttuaria, COCCIONI CARMELA, Comproprietario, COCCIONI CESIRA Comproprietaria, COCCIONI DOMENICO,
Comproprietario, COCCIONI DORA, Comproprietario, COCCIONI ERSILIA, Comproprietario, COCCIONI ISIDE,
Comproprietario, COCCIONI OLIMPIA, Comproprietaria, COCCIONI ROCCO, Comproprietario, COCCIONI ROMOLO,
Comproprietario, COCCIONI SANTINA, Comproprietario, Foglio n. 7 p.lla 129;
10) PARROCCHIA SAN BIAGIO, Proprietaria, Foglio n. 7 p.lla 234;
11) IOMETTI ALESSANDRA, Proprietaria, Foglio n. 10 p.lla 173;
Comune di Monteleone di Fermo
AREA DA ASSERVIRE
12) GIDIUCCI GABRIELE, Proprietaria per 1/2, MINNETTI LUIGI, Proprietario per 1/2, Foglio n. 7 p.lle n. 168,48;
13) BRUGNOLI LUCIANA, Proprietaria per 3/9, CONFALONI EVARISTO, Proprietario per 2/9, CONFALONI RITA,
Proprietaria per 2/9, CONFALONI ROSSELLA, Proprietaria per 2/9, Foglio n. 7 p.lla 217;
14) NUOVA ORSA MAGGIORE S.R.L., Proprietaria, Foglio n. 8 P.lla 245
Comune di Montottone
AREA DA ESPROPRIARE
15) CARBINI GIANCARLO, Proprietaria per 1/2,CARBINI SILVANA, Proprietario per 1/2, ERCOLI VERA, Usufruttuaria
per 1/2, Foglio n. 2 p.lle n. 160;
16) FABI MERI, Proprietario per 1/3, FABI TERESA, Proprietario per 1/3, FEDELI ANNUNZIATA,Proprietario per 1/3,
Foglio n. 2 p.lla 53
AREA DA ASSERVIRE
17) CARBINI GIANCARLO, Proprietaria per 1/2, CARBINI SILVANA, Proprietario per 1/2, ERCOLI VERA,
Usufruttuaria per 1/2, Foglio n. 2 p.lle n. 160;
18) FABI MERI. Proprietario per 1/3, FABI TERESA, Proprietario per 1/3, FEDELI ANNUNZIATA, Proprietario per 1/3,
Foglio n. 2 p.lla 53
19) CIUCCARELLI SANTE, Proprietario, FLAMINI GIACOMA, Usufruttuaria, Foglio n. 2 p.lla 69;
20) BRACALENTI ANNAMARIA, Proprietario per 1/2, ERCOLI ULDERICO, Proprietario per 1/2, Foglio n. 2 p.lla 101;
21) GRANATELLI SUSANNA,Proprietaria per 2/9, SALVATORI DEBORA, Proprietaria per 2/9, SALVATORI SARA,
Proprietaria per 1/9, VANNI CESIRA, Usufruttuaria per 1/3, Foglio n. 2 p.lla 70;
Si rammenta inoltre che, ai sensi dell’art. 32, comma 2, d.P.R. 327/2001, non si terrà conto delle piantagioni migliorative e/o
costruzioni realizzate dopo la presente comunicazione di avvio del procedimento.
Ascoli Piceno, lì 15 Gennaio 2010
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
(Dott. Gianni Celani)
BANDI E AVVISI DI GARA
ASUR - Zona Territoriale 6 - Fabriano.
Bando di gara per: lavori nuovo laboratorio analisi e banca degli occhi dell’Ospedale “E:Profili” di
Fabriano - N. CIG 03776406661
1. STAZIONE APPALTANTE:
ASUR
Azienda Sanitaria Unica Regionale
Via Caduti del Lavoro n. 40 - 60131 Ancona
La stazione appaltante per la gara in parola è domiciliata presso la Zona Territoriale n. 6 di Fabriano via Marconi n.
9 - Tel. 0732/707491-634 - Fax 0732/707439
www.asur.marche.it
2. PROCEDURA DI GARA: procedura aperta ai sensi del D.L. n. 163 del 12.04.06 art.lo n. 55 comma 5 ed art.lo n. 82
comma 2 lett. b) e secondo quanto previsto dal DPR n. 554/99;
3. LUOGO, DESCRIZIONE, IMPORTO COMPLESSIVO DEI LAVORI, ONERI PER LA SICUREZZA E
MODALITÀ DI PAGAMENTO DELLE PRESTAZIONI:
3.1. luogo di esecuzione: Ospedale di Fabriano - Via Stelluti Scala
3.2. descrizione: L’appalto consiste nella realizzazione di un Nuovo laboratorio Analisi e Banca degli Occhi per l’Ospedale E.
Profili di Fabriano (Progetto approvato con Det. n. 46/ASURDG del 19.01.2010
3.3.Importo complessivo dell’appalto (compresi oneri per la sicurezza): E 765.000.00 (settecentosessantacinquemila) così
suddivisi:
Lavori da assoggettare a ribasso E 750.741,07
Oneri sicurezza inclusi nei prezzi E 14.258,93
Totale in affidamento (a corpo) E765.000.00
3.4. oneri per l’attuazione dei piani della sicurezza non soggetti a ribasso: E 14.258,93
(quattordicimiladuecentocinquantaotto/93)
3.5. lavorazioni di cui si compone l’intervento:
LAVORI A CORPO
1) Lavorazione opere edili e finiture
Importo (euro) 367.387,09
Percentuale (%) sull’importo complessivo dell’appalto 48,03
2) Lavorazione opere strutturali
Importo (euro) 16.711,75
Percentuale (%) sull’importo complessivo dell’appalto 2,19
3) Lavorazione impianti idricosanitari
Importo (euro) 34.173,40
Percentuale (%) sull’importo complessivo dell’appalto 4,47
4) Lavorazione impianti meccanici
Importo (euro) 181.442,62
Percentuale (%) sull’importo complessivo dell’appalto 23,71
5) Lavorazione impianti elettrici e speciali
Importo (euro) 165.285,14
Percentuale (%) sull’importo complessivo dell’appalto 21,60
Sommano
importo (euro) 765.000,00
Percentuale (%) sull’importo complessivo dell’appalto 100,00
Il lavoro si intende nella stia totalità a corpo, nelle modalità previste dall’art.lo n. 3 del Capitolato Speciale d’Appalto; non
sono previsti lavori a misura; non sono previsti lavori in economia. I pagamenti saranno corrisposti secondo quanto previsto
all’art.lo n. 2 dello schema di contratto.
Ai sensi dell’art. 30 del D.P.R. 25/01/2000 n. 34 si specifica che l’appalto si articola nelle seguenti categorie di opere:
1) Categoria prevalente: OG1 (opere edili in genere), per un importo di E 367.387,09
2) Onere scorporabili:
2.1) Impianti meccanici, cat OS28, per un importo di E 181.442,62
2.2) Impianti elettrici, cat OS30, per un importo di E 165.285,14.
N.B.: in sostituzione delle categorie OS28 e OS30 è accettata la sola cat. OG11 per l’importo complessivo di E 346.727,76
Per l’ammissione alla gara è richiesto il possesso dei requisiti previsti dal D.P.R. 25/01/2000.
4. TERMINE DI ESECUZIONE:
giorni 200 ( duecento) naturali e consecutivi decorrenti dalla data di consegna dei lavori. La consegna dei lavori è
regolamentata dall’Art.lo 5 dello schema del contratto e, comunque, secondo le modalità e le condizioni stabilite dagli Art.li
nn. 129/130/131 del DPR n. 554/99.
5. DOCUMENTAZIONE:
Gli elaborati grafici e la documentazione tecnico - amministrativa di corredo al progetto e quant’altro necessario per
l’esecuzione dei lavori e per formulare l’offerta, sono visibili presso: U.O. Servizio Tecnico della Zona Territoriale n. 6 Via
Stellati Scala - Fabriano - Tel. 0732/707491-634 - Fax 0732/707439
Ogni lunedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00.
É possibile acquistare una copia degli elaborati suindicati, fino a dieci giorni antecedenti il termine di presentazione delle
offerte, a spese della Ditta, direttamente allo studio dei progettisti:
Studio Tecnico Gruppo Marche
C.da Potenza n. 11 - Villa Potenza - Macerata
Tel. 0733/492522-Fax 0733/492188
e-mail: [email protected]
Per il sopralluogo, previo appuntamento, le Ditte possono rivolgersi all’U.O. Servizio Tecnico di questa Zona Territoriale
n. 6 di Fabriano - Telefono 0732/707356-634
I sopralluoghi potranno essere effettuati esclusivamente nelle giornate di:
Giovedì 11.02.2010
Giovedì 18.02.2010
dalle ore 15.00 atte ore 17.00.
6. TERMINE, INDIRIZZO DI RICEZIONE, MODALITÀ DI PRESENTAZIONE E DATA DI APERTURA DELLE
OFFERTE:
6.1. termine per la presentazione dell’offerta:
entro le ore 13.00 del giorno 01.03.2010
6.2. Indirizzo:
ASUR - Zona Territoriale n. 6 - Fabriano.
Via Marconi n. 9 - 60044 Fabriano (AN)
6.3. Modalità:
secondo quanto previsto nel Disciplinare di gara.
Il bando integrale, il disciplinare di gara e gli allegati potranno essere visionati e scaricati sul sito dell’Azienda:
www.asur.marche.it.
6.4.
apertura offerte:
• Prima seduta pubblica per la verifica dei documenti il giorno 02.03.2010 alle ore 09.00 presso l’U.O. Serv. Tecnico Via Stelluti Scala N. 26 - Fabriano (AN)
• Seconda seduta pubblica per l’apertura della busta contenente l’offerta economica lo stesso giorno alle ore 14,30
presso la medesima sede.
• Eventuale terza seduta pubblica il giorno 03.03.2010 alle ore 09.00 presso la medesima sede.
7. SOGGETTI AMMESSI ALL’APERTURA DELLE OFFERTE:
I legali rappresentanti dei concorrenti di cui al successivo punto 10. ovvero soggetti, uno per ogni concorrente, muniti di
specifica delega loro conferita dai suddetti legali rappresentanti.
8.CAUZIONE: l’offerta dei concorrenti deve essere corredata:
a) da una cauzione provvisoria, pari al 2% (due per cento) dell’importo dei lavori e forniture, ovvero pari ad E 15.300,00,
costituita alternativamente:
• da versamento in contanti o in titoli del debito pubblico presso la Tesoreria dell’Azienda c/o la Banca delle Marche;
• da fideiussione bancaria o polizza assicurativa, avente validità per almeno 180 giorni dalla data stabilita al punto 6.1. del
presente bando;
b) dichiarazione di un istituto bancario, ovvero di una compagnia di assicurazione, contenente l’impegno a rilasciare, in caso
di aggiudicazione dell’appalto, a richiesta del concorrente, una fideiussione bancaria o polizza assicurativa fideiussoria,
relativa alla cauzione definitiva, in favore della stazione appaltante valida fino a 180 gg dalla data del collaudo dei lavori in
parola.
I soggetti partecipanti atta gara dovranno, inoltre, produrre, tra la documentazione, ricevuta di versamento, in originale a
favore della Autorità per la vigilanza dei LLPP. da effettuarsi con le modalità indicate nella deliberazione della stessa
Autorità del 26.01.06, pubblicata sulla G.U. del 31.01.06 - Serie Generale n. 25, pena esclusione dalla gara
9. FINANZIAMENTO:
Il finanziamento dei lavori, oggetto dell’appalto, avviene con le seguenti modalità, ovvero:
• fondi finalizzati dal “Progetto emergenza urgenza della Zona Territoriale n. 6 la cui copertura e assicurata dai fondi
ASUR” come indicato nella Deliberazione della Giunta regionale n. 1306 del 3.08.09 (pag. 48) che ha approvato il progetto
stesso.
10. SOGGETTI AMMESSI ALLA GARA:
concorrenti di cui all’art. 34 comma 1, del D.L. n. 163 del 12.04.06 , costituiti da imprese singole o imprese riunite o
consorziate, ai sensi degli articoli 95 comma 1, 2, 3, 4 e 96 e 97 del D.P.R. n. 554/1999, ovvero da imprese che intendano
riunirsi o consorziarsi ai sensi dell’articolo 37 del D.L. N°163 del 12.04.2006, nonché concorrenti con sede in altri stati
membri dell’Unione Europea alle condizioni di cui all’articolo 3, comma 7, del D.P.R. n. 34/2000;
11. CONDIZIONI MINIME DI CARATTERE ECONOMICO E TECNICO NECESSARIE PER LA
PARTECIPAZIONE:
(nei caso di imprese stabilite in Italia)
I concorrenti devono possedere attestazione, rilasciata da società di attestazione (SOA) di cui al D.P.R. 34/2000 regolarmente
autorizzata, in corso di validità; le categorie e le classifiche devono essere adeguate alle categorie ed agli importi dei lavori da
appaltare;
(nel caso di imprese stabilite in altri stati aderenti all’Unione Europea)
I concorrenti devono possedere i requisiti previsti dal DPR n. 34/2000 accertati ai sensi dell’art.lo 3 comma 7 del suddetto
DPR n. 34/2000, in base alla documentazione prodotta secondo le norme vigenti nei rispettivi paesi; la cifra d’affari in lavori
di cui all’art.lo 18 comma 2 lettera b), del suddetto DPR 34/2000, conseguita nel quinquennio antecedente la data di
pubblicazione del bando, deve essere non inferiore a tre volte l’importo complessivo dei lavori a base di gara;
12. TERMINE DI VALIDITÀ DELL’OFFERTA:
L’offerta è valida per 180 giorni dalla data dell’esperimento della gara;
13. POLIZZA ASSICURATIVA
L’appaltatore dovrà altresì presentare polizza assicurativa “Contractor’s Ali Risks” di cui all’art.lo 129 del D.L. n. 163/2006
ed all’art.lo n. 103 del DPR n. 554/99, che tenga indenne la stazione appaltante dai danni subiti a causa del danneggiamento o
della distruzione totale o parziale di impianti ed opere nel corso dell’esecuzione dei lavori, per una somma assicurata pari ad E
3.000.000,00 (tremilioni/00) che copra, altresì, la responsabilità civile per danni a terzi durante l’esecuzione dei lavori con
massimale di importo pari ad E 1.000.000,00 (unmilione/00)
14. CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE:
massimo ribasso percentuale del prezzo offerto rispetto all’importo complessivo dei lavori a base di gara - ai sensi dell’art.lo
82 comma 2 lettera b) del D.L. n. 163/06 - al netto degli oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza di cui al punto 3.4. del
presente bando, pari ad:
E 14.258,93 (quatiordicimiladuecentocinquantaotto/93)
La Stazione appaltante prevede (a norma dell’art.lo n. 22 comma 9 del D.L. n. 163/06) l’esclusione automatica dalla gara delle
offerte che presentano una percentuale di ribasso pari o superiore alla soglia dell’anomalia individuata ai sensi dell’art.lo 86
comma 1 del D.L. n. 163/06.
15. VARIANTI:
Non sono ammesse offerte in variante;
16. ALTRE INFORMAZIONI:
a) non sono ammessi a partecipare alle gare soggetti privi dei requisiti generali di cui all’articolo n. 38 del D.L. n. l63/06 e di
cui alla legge n. 68/99;
b) si procederà all’esclusione automatica delle offerte anormalmente basse secondo le modalità previste dall’articolo n. 122
comma 9) del D.L. n. 163/2006; nel caso di offèrte in numero inferiore a cinque non si procede ad esclusione automatica ma la
stazione appaltante ha comunque la facoltà di sottoporre a verifica le offerte ritenute anormalmente basse;
c) si procederà all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta valida sempre che sia ritenuta congrua e
conveniente;
d) in caso di offerte uguali si procederà per sorteggio;
e) l’aggiudicatario deve prestare cauzione definitiva nella misura e nei modi previsti dall’articolo n. 113 comma 1) del D.L. n.
163/06 e nonché la polizza di cui all’articolo n. 129 del D.L. n. 163/2006 ed all’articolo 103 del D.P.R. 554/1999.
f) si applicano le disposizioni previste dall’articolo n. 40 del D.L. n. 163/2006;
g) le autocertificazioni, le certificazioni, i documenti e l’offerta devono essere in lingua italiana o corredati di traduzione
giurata;
h) nel caso di concorrenti costituiti ai sensi degli artt. li 34 e 37 del D.L. n. 163/2006 i requisiti di cui al punto 11. del presente
bando devono essere posseduti, nella misura di cui all’articolo 95, comma 2, del D.P.R. 554/1999 qualora associazioni di tipo
orizzontale, e, nella misura di cui all’articolo 95, comma 3. del medesimo D.P.R. qualora associazioni di tipo verticale;
i) i corrispettivi saranno pagati con le modalità previste all’art.lo n. 12 dello schema di contratto;
k) gli eventuali subappalti saranno disciplinati ai sensi delle vigenti leggi;
1) i pagamenti relativi ai lavori svolti dal subappaltatore o cottimista verranno effettuati dall’aggiudicatario che è obbligato a
trasmettere, entro venti giorni dalla data di ciascun pagamento effettuato, copia delle fatture quietanzate con l’indicazione
delle ritenute a garanzie effettuate;
m) la stazione appaltante si riserva la facoltà in caso di fallimento o di risoluzione del contratto per grave inadempimento
dell’originario appaltatore, di interpellare il secondo classificato al fine di stipulare un nuovo contratto per il completamento
dei lavori alle medesime condizioni economiche già proposte in sede di offerta. Nel caso d’indisponibilità del secondo
classificato la Stazione appaltante può interpellare il terzo classificato e, in tal caso, il nuovo contratto è stipulato alle
condizioni economiche offerte dal secondo classificato.
n) la Ditta dovrà presentare, oltre alla documentazione richiesta in precedenza,la dichiarazione, rilasciata da questo Ufficio al
momento del sopralluogo e controfirmata in originale dal Responsabile del procedimento - Dott. Ing. Alessandro Santini ai
sensi dell’art. 5 co. 7 L.R. 25/95, con la quale si attesta quanto segue:
“La sottoscritta Ditta dichiara di essersi recata su luogo dove debbono eseguirsi i lavori, di avere preso conoscenza delle
condizioni locali, nonché di tutte le circostanze generali e particolari, nonché del progetto e del Capitolato speciale
depositati presso l’U.O. Servizio Tecnico dell’Azienda che potranno influire sulla determinazione dei prezzi, dette
condizioni contrattuali e sull’esecuzione dell’opera e di aver giudicato il prezzo a base di gara remunerativo e tale da
consentire il ribasso che andrà a proporre. La sottoscritta Ditta dichiara altresì di approvare ed accettare integralmente
tutte le condizioni e clausole contenute nel Capitolato Speciale, nonché le modalità e prescrizioni contenute nel bando e
disciplinare di gara. Dichiara, inoltre, previo sopralluogo, di ottemperare al disposto di cui al D.LG. 19.9.94 il 626 s.m.i. in
materia di Sicurezza della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro, con particolare riguardo agli artt. 6 e 7del Decreto
stesso”.
Nel caso in cui la visione sia fatta da persona delegata, la stessa dovrà produrre delega notarile del lesale rappresentante
dell’impresa, atto che rimarrà presso l’U.O. Servizio Tecnico di questa Azienda.
Si specifica che non sarà, in alcun modo, ammessa più di una delega alta stessa persona.
o) tutte le controversie derivanti dal contratto sono deferite alla competenza arbitrale ai sensi degli artt.li n. 241 - 242 - 243 del
D.L. n. 163/2006;
p) le principali norme di riferimento sono il D.L. n. 163 del 12.04.2006 , il DPR n. 34/2000, il DPR N. 554/1999, il DM n.
145/2000, il DPR n. 445/2000.
q) responsabile del procedimento:
Dott. Ing. A. Santini Resp.le Zana Territoriale n. 6
Via Stelluti Scala - Fabriano - tel. 0732/707356-634
ASUR - Zona Territoriale 8 - Civitanova Marche.
Avviso di procedura negoziata per cottimo aperto lavori manutenzione antincendio.
AVVISO PUBBLICITARIO
DI INDAGINE DI MERCATO
Si porta a conoscenza delle imprese interessate che questa Asur Marche - Zona Territoriale n. 8 ha necessità di appaltare i
lavori di manutenzione dell’impianto antincendio ivi comprese la fornitura di parti impiantistiche, da effettuarsi presso tutte le
strutture sanitarie ed amministrative della Zona Territoriale n. 8 di Civitanova Marche dell’A.S.U.R Marche per il quale si
torniscono le seguenti informazioni:
valore dell’appalto: E 121.441,80 (iva esclusa) + IVA
gara da indire: procedura negoziata in economia mediante cottimo fiduciario
tipologia di contratto: contratto aperto ai sensi dell’art. 154 del DPR 554/1999
durata dell’appalto: anni 3 a decorrere dal 01.01.2010 fino al 31.12.2012
requisiti speciali richiesti per la partecipazione alla gara: i concorrenti devono essere in possesso dei requisiti speciali di
cui all’art. 28 del DPR 34/2000
criterio di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa
Responsabile del procedimento e dell’esecuzione del contratto: P.I. Dino Scoccia, tel. 0733894805
Tutte le imprese che sono interessate ad essere invitate alla procedura negoziata devono inoltrare richiesta di invito (secondo
l’allegato fac-simile n. 1) entro e non oltre il termine perentorio del giorno 10.02.2010 h. 12,00 al seguente indirizzo: Asur
Marche - Zona Territoriale n. 8, Ufficio protocollo, Piazza Garibaldi n. 8 Civitanova Marche 62012. La richiesta di invito deve
pervenire a mezzo raccomandata del servizio postale, oppure mediante agenzia di recapito autorizzata; è altresì facoltà dei
concorrenti la consegna a mano dei plichi, entro il suddetto termine perentorio di ricezione, all’ufficio protocollo della ASUR
Zona Territoriale n. 8 sito in Civitanova Marche (cap. 62012), piazza Garibaldi n. 8, che ne rilascerà apposita ricevuta. Si
avvisa che l’Ufficio protocollo è aperto al pubblico tutti i giorni dalle ore 9,30 alle ore 13,00 escluso il sabato e le richieste di
invito saranno ricevute solo ed esclusivamente dentro tale fascia oraria. La richiesta di invito deve essere contenuta in una
busta sigillata al cui esterno è riportato la ragione sociale e la sede legale e il n. di telefono e di fax dell’impresa richiedente e
la seguente dicitura
1. “richiesta di invito a procedura negoziata per cottimo aperto lavori manutenzione antincendio”.
2. data (giorno/mese/anno) di iscrizione alla Camera di Commercio per il settore di attività che riguarda l’appalto.
Il responsabile del procedimento, assistito da almeno due testimoni, provvederà a selezionare fra i richiedenti n. 5 imprese da
invitare alla procedura negoziata in economia scelte sulla base dei seguenti due criteri combinati: ordine di arrivo della
richiesta di invito ed esperienza maturata dal concorrente desunta dall’anzianità di iscrizione alla camera di commercio
risalente almeno all’anno 2003. Dunque, in seduta riservata, si procederà a numerare in ordine di arrivo i plichi pervenuti dalle
imprese. L’ordine di arrivo sarà desunto dal numero e dalla data di arrivo riportati dall’Ufficio Protocollo della ZT8 sul plico
del concorrente e saranno scelte le prime 5 imprese iscritte alla camera di commercio (per l’attività oggetto di appalto) almeno
dall’anno 2003. Qualora il numero delle imprese richiedenti risulterà inferiore a 5, tutti i richiedenti saranno invitati alla
procedura negoziata per l’affidamento dell’appalto e la stazione appaltante inoltrerà l’invito a ulteriori ditte, di sua
conoscenza, fino ad invitare almeno 5 operatori.
Il capitolato speciale di gara, la bozza fac simile della lettera di invito, il disciplinare di gara, il Duvri, ed ogni altra
documentazione utile alla gara sono disponibili in formato cartaceo presso gli uffici del settore tecnico della Zona Territoriale
n. 8 e potranno essere richiesti al seguente indirizzo e.mail dr.ssa Valerii Cristiana (tel. 0733894775); indirizzo e.mail:
[email protected].
Alle 5 imprese selezionate sarà assegnato il termine di 20 giorni di tempo per presentare offerta. Per informazioni rivolgersi a:
P.I. Dino Scoccia, tel. 0733894805
IL DIRIGENTE RESPONSABILE
(Ing. Fabrizio Ciribeni)
ASUR - Zona Territoriale 8 - Civitanova Marche.
Bando di gara relativo a lavori di realizzazione di una strada di collegamento dell’area ospedaliera del
presidio di Civitanova Marche con l’elisuperficie.
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICA- TRICE
CIG: 0425044566
I.1) Indirizzo dell’Amministrazione aggiudicatrice:
Denominazione: Azienda Sanitaria Unica Regionale Marche - Punti di contatto: Area Progetto e Valorizzazione Patrimonio e
Nuove Opere - Indirizzo postale: via Caduti del Lavoro, 40 - C.A.P. 60131 - Località/Città: Ancona - Stato: Italia - Telefono:
0712911501 - Telefax 0712911500 - Posta elettronica (e-mail): [email protected] - Indirizzo Internet (URL):
www.asur.marche.it.
La gara è domiciliata c/o la ASUR Zona Territoriale n. 8 di Civitanova Marche, piazza Garibaldi n. 8, Civitanova Marche
Alta, cap 62012, tel. 0733 894700 - fax 0733 894797, e.mail: [email protected], indirizzo internet:
www.asurzona8.marche.it.
I.2) Indirizzo presso il quale è possibile ottenere ulteriori informazioni:
Denominazione: Azienda Sanitaria Unica Regionale Marche (Zona Territoriale n. 8) - Punti di contatto: Settore Tecnico Indirizzo postale: piazza Garibaldi n. 8 - C.A.P. 62012 - Località/Città: Civitanova Marche - Stato: Italia - Telefono:
0733894741 - 0733894775 - Telefax 0733894797 - Posta elettronica (e-mail): [email protected] - Indirizzo
Internet (URL): www.asurzona8.marche.it.
I.3) Indirizzo presso il quale è possibile ottenere la documentazione:
Denominazione: Zona Territoriale n. 8 - ASUR Marche - Servizio responsabile: Settore Tecnico - Indirizzo postale: piazza
Garibaldi n. 8 - C.A.P.: 62012 - località/Città: Civitanova Marche - Stato: Italia - Telefono 0733894741 - 0733894706 0733894775 - Telefax 0733894797 - Posta elettronica (e-mail): [email protected] - Indirizzo Internet (URL):
www.asurzona8.marche.it.
I.5) Tipo di amministrazione aggiudicatrice: azienda sanitaria.
SEZIONE II: OGGETTO DELL’APPALTO
II.1) Denominazione conferita all’appalto dall’amministrazione aggiudicatrice: Strada di collegamento
dell’elisuperficie con il P.S. dell’Ospedale di Civitanova M. CUP: G79H10000000007.
II.2) Descrizione/oggetto dell’appalto: lavori stradali.
II.3) Tipo di appalto: esecuzione.
Causale: cauzione provvisoria “lavori strada elisuperficie”
Qualora la cauzione nella forma del deposito di somma mediante bonifico bancario sia versata per un raggruppamento o
consorzio non ancora costituito, nella causale dovrà obbligatoriamente essere riportata la seguente dicitura : cauzione
provvisoria “lavori strada elisuperficie” versata per RTI/consorzio da costituire fra seguenti imprese: (indicare
ragione sociale di tutte le imprese).
Ove il concorrente non presenti garanzia nella forma del contratto fideiussorio deve, a pena di esclusione dalla gara,
presentare dichiarazione di un fideiussore, contenente l’impegno a rilasciare, in caso di aggiudicazione dell’appalto, a
richiesta del concorrente, garanzia fideiussoria definitiva, in favore della amministrazione aggiudicatrice, valida fino a dodici
mesi dalla data di ultimazione dei lavori.
All’atto del contratto l’aggiudicatario deve prestare:
- garanzia definitiva nella misura e nei modi dell’art. 113 del D. Lgs 163/2006;
- polizza assicurativa di cui all’art. 129 comma 1 del D. Lgs 163/2006. Il contratto assicurativo deve essere conforme allo
schema tipo di polizza allegato al Decreto del Ministero delle Attività Produttive 12 marzo 2004 n. 123 per un massimale di
copertura assicurativa dei danni alle opere durante la loro esecuzione e garanzia di manutenzione - sez. A - rispettivamente:
- partita 1 di E 170.000,00
- partita 2 di E100.000,00
- partita 3 di E 30.000,00
e per un massimale di copertura assicurativa della responsabilità civile durante la esecuzione delle opere - sez. B - di E
500.000,00.
III.2) Principali modalità di finanziamento e di pagamento e/o riferimenti alle disposizioni applicabili in materia
Il pagamento verrà corrisposto “a misura” ai sensi di quanto previsto dall’art. 3 del capitolato speciale allegato al
progetto esecutivo dei lavori. L’appalto è finanziato come segue:
- quanto ad E 150.000,00 con le somme di cui al Decreto del Dirigente della P.F. Accreditamenti, Investimenti, Attività
Ispettiva e Ricerca della Regione Marche n. 279 del 29.10.2009,
- quanto ad E 65.000,0, in considerazione della urgenza ed improcrastinabilità dell’intervento, con fondi propri
(autofinanziamento) della Zona Territoriale n. 8.
III.3) Forma giuridica che dovrà assumere il raggruppamento di imprenditori aggiudicatario dell’appalto; ai fini della
costituzione del raggruppamento temporaneo, gli operatori economici devono conferire, con unico atto, mandato collettivo
speciale con rappresentanza al mandatario. Il mandato deve risultare da scrittura privata autenticata.
III.4) altre condizioni particolari cui è soggetta la realizzazione dell’appalto: nessuna
CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE
Indicazioni riguardanti la situazione propria dell’imprenditore nonché informazioni e formalità necessarie per la
valutazione dei requisiti minimi di carattere economico e tecnico che questi deve possedere
III.5) Situazione giuridica - prove richieste
II.4) Luogo di esecuzione dei lavori: Civitanova Marche
II.5) Codice NUTS: IT E 33
II.6) L’avviso riguarda: un appalto pubblico, Non si tratta di un accordo quadro.
II.7) Breve descrizione dell’appalto: esecuzione di tutti i lavori e le forniture necessari alla realizzazione di una strada di
collegamento dell’area ospedaliera del presidio di Civitanova Marche con l’elisuperficie.
II.8) Nomenclatura:
CPV (vocabolario comune per gli appalti)
Vocabolario principale
Oggetto 45233140-2
principale
II.9) Divisione in lotti: no
II.10) Ammissibilità di varianti: no
II.11) Quantitativo o entità dell’appalto:
- importo complessivo dell’appalto, Iva esclusa (compresi oneri per la sicurezza): E 166.769,16
(centosessantaseimilasettecentosessantanove//sedici)
- oneri per l’attuazione dei piani della sicurezza non soggetti a ribasso, Iva esclusa: E 5.357,29
(cinquemilatrecentocinquantasette//ventinove)
- importo complessivo dell’appalto al netto degli oneri di sicurezza, Iva esclusa: E 161.411,87
(centosessantunomilaquattrocentoundici//ottantasette);
II.12) durata dell’appalto: giorni 150 naturali e consecutivi decorrenti dalla data di consegna dei lavori.
SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIARIO E TECNICO
III.1) Cauzioni e garanzie richieste
L’offerta dei concorrenti deve essere corredata da garanzia provvisoria di cui all’art. 75 comma 1) del D, Lgs. 163/2006, pari
almeno al 2 % (due per cento) del prezzo base dell’appalto, per un importo di E 3.228,20 (tremiladuecentoventotto//venti).
I concorrenti che intendono presentare garanzia fideiussoria devono stipulare contratto fideiussorio conforme allo schema di
polizza allegato al Decreto del Ministero delle Attività Produttive 12 marzo 2004 n. 123. In tal caso i concorrenti presentano
alla stazione appaltante la sola scheda tecnica conforme all’allegato al Decreto del Ministero delle Attività Produttive 12
marzo 2004 n. 123, debitamente compilata e sottoscritta. Beneficiario della polizza fideiussoria è la Azienda Sanitaria Unica
Regionale Marche, con sede in Ancona, via Caduti del Lavoro, n. 40, P.I. 02175860424. Qualora il soggetto garantito sia un
raggruppamento o consorzio non ancora costituito il contratto fideiussorio deve essere intestato a tutte le imprese che
costituiranno il raggruppamento o il consorzio.
I concorrenti possono presentare cauzione nella fonna del deposito di somma mediante bonifico bancario dell’importo di E
3.228,20 (tremiladuecentoventotto//venti) da effettuare alle seguenti coordinate bancarie:
BANCA DELLE MARCHE spa - AG n. 2 via Menicucci 4/6 Ancona mezzo di bolletta di Tesoreria indicando i seguenti dati:
CODICE IBAN: IT 59 R 06055 02600 000000004734
Non è ammessa la partecipazione alla gara di concorrenti per i quali sussiste/sussistono:
- le cause di esclusione di cui all’art. 38 del D. Lgs, 163/2006,
- la causa di esclusione della misura della prevenzione della sorveglianza di cui alla legge 1423/1956;
- l’estensione, negli ultimi cinque anni, nei riguardi dei soggetti elencati all’art. 38 comma 1) lettera b) del D. Lgs. 163/2006
degli effetti delle misure di prevenzione della sorveglianza di cui all’art. 3 della legge n. 423/1956, irrogate nei confronti di un
convivente;
- l’esistenza dei piani individuali di emersione di cui all’art. 1 bis, comma 14 della legge n. 383/2001 e s. m.;
- l’esistenza di alcuna delle forme di controllo e di collegamento con altri partecipanti alla gara ai sensi dell’art. 34 comma 2)
del D. Lgs. 163/2006, qualora l’offerta non sia stata formulata in modo autonomo
Non sono ammessi a partecipare alla gara i concorrenti che non abbiano effettuato il versamento del contributo di E 20,00
all’Autorità per la Vigilanza sui LL.PP. di Roma ai sensi di quanto previsto dalla deliberazione del 26.01.2006. CIG:
0425044566
Il termine per i partecipanti per effettuare il versamento coincide con la data di presentazione dell’offerta. La dimostrazione
dell’avvenuto versamento è condizione per essere ammessi alla gara.
L’assenza delle condizioni preclusive sopra elencale è provata con le modalità, le forme ed i contenuti previsti nel
disciplinare di gara che costituisce parte integrante e sostanziale del presente bando.
I concorrenti devono essere in possesso di attestazione rilasciata da società di attestazione (SOA) di cui al D.P.R. n. 34/2000
e s. m. regolarmente autorizzata, in corso di validità che documenti il possesso della qualificazione in categorie e classifiche
adeguate ai lavori da assumere ed in particolare:
Attestazione SOA che documenti il possesso della qualificazione nella categoria OG3 classifica 1^.
SEZIONE IV: PROCEDURE
IV.1) Tipo di procedura: aperta
IV.2) Criteri di aggiudicazione: Prezzo più basso da determinarsi mediante ribasso sull’elenco prezzi posto a base di gara.
IV.3) Informazioni di carattere amministrativo - documenti contrattuali e documenti complementari - condizioni per
ottenerli
Disponibili fino al 12.03.2010
Condizioni e modalità di pagamento delle copie della documentazione: pagamento diretto alla copisteria di fiducia dove il
concorrente dovrà recarsi per la fotocopia della documentazione.
Il disciplinare di gara contenente le norme integrative del presente bando in ordine alle modalità di partecipazione alla gara,
alle modalità di compilazione e presentazione dell’offerta, ai documenti da presentare a corredo della stessa ed alle procedure
di aggiudicazione dell’appalto nonché gli elaborati grafici, il computo metrico, il capitolato speciale di appalto e la
restante documentazione del progetto esecutivo necessari per formulare l’offerta sono visibili presso gli uffici del Settore
Tecnico della ASUR Zona Territoriale n. 8 di Civitanova Marche nei giorni feriali di mercoledì e giovedì di ogni settimana
dalle ore 9,00 alle 12,00. Il bando, il disciplinare di gara e i modelli fac-simile di istanza di partecipazione (modello n. 1) e di
dichiarazioni sostitutive (modello n. 2 e n. 3) sono, altresì disponibile sul sito Internet www.ausrzona8.marche.it
IV.4) Scadenza fissata per la ricezione delle offerte o delle domande di partecipazione:
giorno 12.03.2010 ore: 12,00;
IV.5) Lingua/e utilizzabile/i nelle offerte o nelle domande di partecipazione: italiano
IV.6) Periodo minimo durante il quale l’offerente è vincolato dalla propria offerta : 180 giorni decorrenti dalla scadenza
fissata per la ricezione delle offerte
IV.7) Modalità di apertura delle offerte - persone ammesse ad assistere all’apertura delle offerte: chiunque può
presenziare allo svolgimento della gara ma soltanto i titolari o i rappresentanti legali delle imprese partecipanti o persone da
essi delegate potranno effettuare dichiarazioni a verbale;
IV.8) Data, ora e luogo delle sedute pubbliche:
data prima seduta pubblica: giorno 23.03.2010 alle ore 9,00
luogo prima seduta pubblica: presso gli uffici del Servizio Tecnico della ASUR Zona Territoriale n. 8 di Civitanova
Marche, piazza Garibaldi n. 8 - Civitanova Marche Alta. Qualora l’esame di tutte le offerte pervenute non potrà essere
terminato entro le ore 14,00 del giorno 23.03.2010, la Commissione di gara si riunirà per completare l’apertura delle offerte
presso la stessa sede nei giorni successivi in orario d’ufficio senza soluzione di continuità (escluso il sabato e la domenica),
salva l’impossibilità giustificata di uno dei componenti la Commissione. In tale ultimo caso, la Commissione darà
comunicazione ai concorrenti della data della nuova seduta di gara mediante fax inviato con almeno 24 ore di anticipo sulla
data della seduta.
data e luogo della seduta pubblica per l’apertura delle offerte economiche: qualora non sia possibile l’apertura delle
offerte economiche senza soluzione di continuità delle sedute, la seduta di apertura delle offerte economiche sarà comunicata
ai concorrenti ammessi a mezzo fax inviato con almeno 24 ore di anticipo.
SEZIONE V: ALTRE INFORMAZIONI
V.1) Precisare, all’occorrenza, se il presente appalto ha carattere periodico e indicare il calendario previsto per la
pubblicazione dei prossimi avvisi: l’appalto non ha carattere periodico
V.2) L’appalto è connesso ad un progetto / programma finanziato dai fondi dell’ue? : no
V.3) Informazioni complementari:
a) responsabile del procedimento: Ing. Fabrizio Ciribeni; piazza Garibaldi n. 8 Civitanova Marche Alta, tel. 0733894741;
b) la gara e stata bandita a seguito di determina a contrarre del Direttore Generale dell’Asur Marche n. 36/ASURDG del
15.01.2010;
c) tutte le comunicazioni riguardanti la procedura di aggiudicazione saranno eseguite a mezzo fax;
d) non si procederà alla esclusione automatica delle offerte anormalmente basse. Nel determinare la soglia di anomalia, le
medie sono calcolate fino alla terza cifra decimale arrotondata all’unità superiore qualora la quarta cifra decimale sia pari o
superiore a cinque.
e) si procederà all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta valida sempre che sia ritenuta congrua e conveniente;
in caso di fallimento dell’appaltatore o di risoluzione del contratto per grave inadempimento del medesimo si applica l’art. 140
comma 1) del D. Lgs. 163/2006;
f) in caso di offerte uguali si procederà per sorteggio;
g) le autocertificazioni, le certificazioni, i documenti e l’offerta devono essere in lingua italiana o corredati di traduzione
giurata;
h) gli eventuali subappalti saranno disciplinati ai sensi delle vigenti leggi e i pagamenti relativi ai lavori svolti dal
subappaltatore o cottimista verranno effettuati dall’aggiudicatario che è obbligato a trasmettere, entro venti giorni dalla data di
ciascun pagamento effettuato, copia delle fatture quietanzale con l’indicazione delle ritenute a garanzie effettuate;
i) la stazione appaltante si riserva la facoltà di escludere dalla gara, con obbligo di motivazione, i concorrenti per i quali non
sussiste adeguata affidabilità professionale in quanto, in base ai dati contenuti nel Casellario Informatico dell’Autorità, risulta
che si sono resi responsabili di comportamenti di grave negligenza e malafede o di errore grave nell’esecuzione di lavori
affidati da diverse stazioni appaltanti;
j) le norme di cui al Decreto Ministero dei lavori pubblici 19/04/2000 n. 145 costituiscono parte integrante del contratto
d’appalto;
k) l’intervento è da effettuare all’interno di una struttura sanitaria in attività, pertanto i lavori devono essere eseguiti nel
rispetto delle esigenze, dei bisogni e delle necessità della medesima struttura sanitaria;
1) ai sensi della legge 196/2003 si informa che:
Ai sensi della legge 196/2003, si informa che:
Titolare del trattamento è: ASUR Marche con sede in Ancona, via Caduti del Lavoro n. 40
Responsabile del trattamento è: il Responsabile della Macrostruttura Amministrativa della Zona Territoriale n. 8.
Finalità del trattamento: in relazione alle finalità del trattamento dei dati forniti si precisa che essi vengono acquisiti per le
finalità connesse alla gara, alla stipula e alla esecuzione del contratto, ivi compresi gli adempimenti contabili ed il pagamento
del corrispettivo contrattuale, in adempimento di precisi obblighi di legge.
Conferimento obbligatorio: a tal riguardo si precisa che tutti i dati richiesti rivestono carattere obbligatorio e il concorrente è
tenuto a renderli pena la mancata ammissione alla partecipazione alla gara.
Modalità del trattamento: il trattamento dei dati verrà effettuato in modo da garantire la sicurezza e la riservatezza e potrà
essere attuato mediante strumenti manuali e informatici idonei a memorizzarli, gestirli e trasmetterli. Tali dati potranno essere
anche abbinati a quelli di altri soggetti in base a criteri qualitativi, quantitativi e temporali di volta in volta individuati.
Categorie di soggetti ai quali i dati possono essere comunicati e/o diffusi: l’ambito di comunicazione dei dati è quello
definito dalla normativa vigente in materia di appalti pubblici ed in particolare i dati potranno essere comunicati a:
- altre Unità Operative della Zona Territoriale n. 8 e della ASUR Marche;
- altri concorrenti e a tutti i soggetti aventi titolo che facciano richiesta di accesso ai documenti della procedura nei limiti e
secondo le norme di cui alla Legge n. 241/1990
- all’Autorità per la Vigilanza sui Lavori Pubblici di Roma e al Servizio Regionale dell’Osservatorio sugli Appalti Pubblici
della Regione Marche, alla Prefettura di Macerata e agli altri Enti pubblici come per legge.
L’ambito di diffusione dei dati medesimi è quello definito dalla normativa vigente in materia di appalti pubblici.
Diritti dell’interessato: relativamente ai suddetti dati al concorrente, in qualità di interessato, vengono riconosciuti i diritti di
cui al D.Lgs. n. 196/2003 (“codice privacy”).
V.4) Procedure di ricorso:
Organismo responsabile delle procedure di ricorso:
Denominazione ufficiale: TAR delle Marche
Indirizzo postale: piazza Cavour, n. 29
Città: Ancona codice postale: 60121 paese: Italia
Posta elettronica:/indirizzo internet: www.giustizia-amministrativa.it
telefono: 071 206956/206978 fax: 071203853
Presentazione del ricorso: Il ricorso avverso il presente bando di gara può essere notificato alla stazione appaltante entro 60
giorni dalla data di pubblicazione. Avverso eventuali esclusioni conseguenti all’applicazione del bando di gara potrà essere
notificato entro 60 giorni dal ricevimento dell’informativa di esclusione dalla gara di appalto.
È ammesso altresì il ricorso straordinario al Capo dello Stato da presentare entro il termine perentorio di 120 gg. decorrenti
dalla piena conoscenza dell’atto contro cui si intende ricorrere.
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
(Ing. Fabrizio Ciribeni)
Fondazione Opere Laiche Lauretane e Casa Hermes - Loreto.
Bando di gara per lavori di urbanizzazione area produttiva DB in località Filello.
Questa Fondazione intende procedere ad una gara di pubblico incanto ai sensi della Legge 109/94 e successive modifiche per
l’affidamento dei lavori di urbanizzazione area produttiva DB in località Filello del Comune di Loreto (AN).
Importo complessivo dell’appalto (compresi oneri per la sicurezza per E 19,923,34): E 796.911,15
(settecentonovantaseimilanovecentoundici/15) - Categoria prevalente OG3-Classifica III
L’asta pubblica si terrà il giorno 22 Febbraio 2009 alle ore 9.00
Le offerte dovranno pervenire entro le ore 14.00 del giorno 19/02/2010 presso la sede della Fondazione in via S. Francesco n.
52 - 60025 LORETO (AN) secondo le modalità e con la documentazione prevista nel bando integrale di gara, dove sono
indicati i requisiti richiesti per la partecipazione.
Il bando e il relativo disciplinare è disponibile sul sito www.operelaiche.it
Per informazioni e sopralluoghi le ditte Interessate potranno contattare il responsabile del procedimento Ing. Paolo Foschi c/o
Ufficio Tecnico (tel. 071-978225, fax 071-978990, e-mail: [email protected])
IL PRESIDENTE
(Rino Cappellacci)
IL DIRETTORE GENERALE
(Dr. Luigi Di Nicola)
AVVISI D’ASTA
Comune di Arcevia.
Estratto di bando di asta pubblica per la vendita a pubblico incanto di fabbricato ex Scuola Montale 2°
esperimento.
Il Responsabile dell’Area Servizi Tecnici e Manutenzione Patrimonio
VISTO il R.D. del 23.05.1924 n. 827;
VISTO l’art. 12, comma 2, della L. 15.05.1997 n. 127;
VISTO il D.lgs del 18.08.2000 n. 267;
VISTA la delibera di Giunta Comunale n. 126 del 01/09/2009;
VISTE le determinazioni del Responsabile della 3A Area Funzionale n. 266 del 29/09/2009 e n. 350 del 25/11/2009;
RENDE NOTO
Che l’anno duemiladieci il giorno NOVE del mese di MARZO (09/03/2010) alle ore 10,00 nella Sala Consiliare presso la
Sede Municipale si terrà un esperimento di asta pubblica ad unico e definitivo incanto per la vendita del seguente bene
immobile:
LOTTO UNICO: Immobile di proprietà comunale già adibito a scuola pubblica sito in Arcevia (An), Fraz. Montale Euro 191.315,68
DESCRIZIONE DEL BENE:
L’immobile è censito al C.U. del Comune di Arcevia, come segue:
Fg. n. 39, mapp. n. 296, cat. B/5 (edificio scolastico), cl.U, cons. mc. 1.655, R.C. E 726,53;
- ditta: COMUNE DI ARCEVIA.
omissis
Il bando d’asta integrale è consultabile presso la sede comunale di Arcevia e sul sito internet: www.arceviaweb.eu.
Arcevia, lì 13 Gennaio 2010
IL RESPONSABILE 3^ A.F.
(geom. Antonio Minghi)
ESITI DI GARA
Comune di Castelleone di Suasa.
Esito di gara a procedura negoziata per l’aggiudicazione dei lavori di “Città Romana di Suasa - Parco
Archeologico - Realizzazione Nuova Viabilità - 1^ e 2^ lotto”.
IL RESPONSABILE DELL’AREA TECNICA
AVVISO DI PUBBLICAZIONE
DEI RISULTATI DI GARA
- Vista la determinazione del Responsabile Area Tecnica n. 27 del 13.11.2009, con la quale è stato stabilito di procedere
all’appalto dei lavori di che trattasi mediante procedura negoziata, con il criterio del prezzo più basso inferiore a quello posto
a base di gara, al netto degli oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza, determinato mediante ribasso sull’elenco prezzi posto
a base di gara, ai sensi dell’art. 122, comma 9) del D.Lgs. 163/2006, con esclusione automatica dalla gara delle offerte che
presentano una percentuale di ribasso pari o superiore alla soglia di anomalia individuata ai sensi dell’art. 86. Comunque
l’esclusione automatica non sarà esercitata quando il numero delle offerte è inferiore a dieci; in tal caso si applica l’art. 86,
comma 3;
- Visto il verbale di aggiudicazione dei lavori;
- Vista la propria determinazione n. 5 del 18.01.2010, con la quale è stato aggiudicato in via definitiva l’appalto stesso;
RENDE NOTO
- La gara è stata esperita con le modalità previste e riportate nella citata determinazione del Responsabile Area tecnica n. 27
del 13.11.2009. Importo lavori a base d’appalto E 448.298,75 ed E 16.326,77 per oneri sicurezza non soggetti a ribasso.
- Le Imprese partecipanti alla gara sono state le seguenti:
1) P.M. Scavi s.r.l. di Sabbatini (A.T.I. con Ditta Sabbatini Bruno & C. s.n.c. - San Lorenzo in Campo (Pu);
2) Torelli e Dottori s.p.a. - Cupramontana (An);
3) Graziano Belogi - Ripe (An);
4) Costruzioni Ing. Perfetti - Piobbico (Pu);
5) Spadoni Costruzioni Generali - Orciano di Pesaro (Pu);
6) Lancia Giuseppe s.r.l.- Pergola (Pu) (Avvalimento Ditta Vernarecci Romano - Cagli (Pu);
7) Guidarelli Geom. Lanfranco - Pergola (Pu);
8) Maffei Giampaolo s.r.l. - Fossombrone (Pu);
9) Maffei s.r.l. - Fossombrone;
10 )Tonelli s.r.l. - Ostra (An);
11 ) Ciarmatori s.r.l. di Serra - Conti (An);
12) F.lli Tagnani s.n.c. - Pergola (Pu);
13) Mariotti Costruzioni s.r.l. - Arcevia (An);
14) Spoletini Dino & Figli s.n.c. - Ostra Vetere (An);
15) Edra Ambiente - Senigallia (An);
16) Costruzioni Nasoni s.r.l. - Monterado (An);
17) S.B. Costruzioni s.r.l. - Ripe (An);
18) Gruppo MA.PA. Cannelloni - Monsano (An);
19) Cav. Aldo Ilari - Sassoferrato (An);
20) Autotrasporti C.M.L. - Belvedere Ostrense (An) (A.T.I. Ditta Titanti Impianti - Morro D’Alba (An);
21) Rossi s.r.l. Costruzioni e Restauri - Fano (Pu);
22) Edil Fac s.r.l. - Monteroberto (An);
23) Palanca Fabio e Fabbri Daniele - Pergola (Pu);
24) Fatma s.p.a. - Fabriano (An) - (A.T.I. Ditta Cava Gola della Rossa - Serra S. Quirico (An);
- È risultata vincitrice e quindi aggiudicataria L’impresa Spoletini Dino & Figli s.r.l. di Ostra Vetere (An) con il ribasso del
22,038% e quindi per l’importo netto pari ad E 349.502,68.
IL RESPONSABILE DELL’AREA
(geom. Tonino Testaguzza)
Azienda Ospedaliera “Ospedale San Salvatore” - Pesaro.
Esito procedura negoziata per la fornitura annuale di pellicole radiografiche e stampante a secco
occorrente all’Azienda Ospedaliera San Salvatore.
1) Amministrazione aggiudicale: Azienda Ospedaliera “Ospedale San Salvatore” V.le Trieste 391, 61100 Pesaro (Italia)
Punto di contatto: S.O.C. Provveditorato Economato Tel. 0721/366346 Fax 0721/366336.
2) Oggetto della fornitura: pellicole radiografiche con stampante a secco.
3) Procedura: negoziata.
4) Criterio di aggiudicazione: in favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa in base ai parametri congiunti della
qualità e del prezzo.
5) N. offerte ricevute: 1.
6) Determina di aggiudicazione definiva: n. 600/DG del 30/12/2009.
7) Durata del contratto: dal 01/01/2010 al 31/12/2010, eventualmente rinnovabile per un ulteriore anno e/o prorogabile ai
sensi di legge.
8) Ditta aggiudicataria: Lotto 1) Pellicole per stampanti a secco tipo “Kodak DV3 Premium” - Ditta Carestream Health
Italia S.r.l. di Cinisello Balsamo (MI) importo complessivo aggiudicato di € 15.375,00, IVA esclusa; lotto 2), Pellicole per
stampanti a secco dedicata alla mammografia digitale - Ditta Carestream Health Italia S.r.l. di Cinisello Balsamo (MI),
importo complessivo aggiudicato E 9,700,00, IVA esclusa;
9) Servizio presso il quale sono disponibili informazioni sulla presentazione di ricorso: vedi punto 1).
Pesaro, lì 13 Gennaio 2010
IL R.U.P.
(Dr. Antonio Draisci)
Azienda Ospedaliera “Ospedale San Salvatore” - Pesaro.
Esito avvio di appalto aggiudicato relativo alla procedura aperta per la fornitura di attrezzature sanitarie
varie.
I.1) Azienda Ospedaliera “San Salvatore” Viale Trieste 391 Pesaro - 61121 Italia SOC. Provveditorato/Economato, Tel.
0721/366340 e-mail: [email protected], fax 0721/366336;
I.2) altro, salute;
II.1.1) procedura aperta per la fornitura di attrezzature sanitarie varie;
II.1.2) forniture, acquisti;
II.1.4) acquisto attrezzature sanitarie varie: lotto 1 elettrobisturi base, lotto 2 elettrobisturi con funzione di Argon, lotto 3
elettrobisturi base con sintesi dei vasi, lotto 4 sistema di monitoraggio con centrale di monitoraggio;
II.1.5) CPV 33100000;
IV.1.1) aperta;
IV.2.1) offerta economicamente più vantaggiosa - lotti 1, 2 e 3 prezzo 50/100, qualità 50/100, lotto 4 prezzo 40/100, qualità
60/100;
IV.3.2) Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto: 2008/S 190-251539 del 01/10/2008;
V.2) Numero offerte ricevute: 15 (quindici);
V.4) informazione sul valore dell’appalto: E 256.112,10 Iva esclusa;
VI.2) Informazioni complementari: determina di aggiudicazione lotti 1, 2 e 3 n. 529 DG del 10/12/2009: importo lotto 1 E
8.000,00 Iva esclusa, ditta aggiudicataria Conmed Italia Srl; importo lotto 2 E 16.635,80 Iva esclusa, ditta aggiudicataria
Fiomed Srl, importo lotto 3 E 11.476,30 Iva esclusa, ditta aggiudicataria Fiomed srl; determina di aggiudicazione lotto 4 n.
160/DG del 22/04/2009: importo lotto 4 E 220.000,00 Iva esclusa, ditta aggiudicataria Philips Medical System SpA; VI.4)
data di spedizione dell’avviso alla Guce: 14/01/2010.
IL RUP
(Dott. Antonio Draisci)
BANDI DI CONCORSO
ASUR - Zona Territoriale 9 - Macerata.
Concorso pubblico per n. 1 posto di Dirigente medico di Medicina e Chirurgia d’accettazione e d’urgenza.
Si rende notò che l’ASUR Marche - Zona Territoriale n. 9 di Macerata, in esecuzione della determina n. 2 dell’8/1/2010, ha
deciso di procedere, ai sensi del DPR n. 483 del 10/12/97 alla copertura mediante concorso pubblico per titoli ed esami di n. 1
posto vacante di
DIRIGENTE MEDICO DI MEDICINA E CHIRURGIA D’ACCETTAZIONE E D’URGENZA
(Profilo professionale: Medico - Posizione funzionale: Dirigente Medico - Area Medica e delle Specialità Medica)
La copertura del posto messo a concorso è condizionata dall’esito negativo delle procedure di cui all’art. 34/bis del D.Lgv.
n.165/01.
Al predetto posto è attribuito il trattamento economico e giuridico previsto dalle disposizioni legislative vigenti nonché dal
CCNL in vigore per il personale del Servizio Sanitario Nazionale.
Si applicano altresì le disposizioni di legge vigenti sulle assunzioni obbligatorie, sulla riserva dei posti nonché sulle preferenze
(art. 5 DPR 487/94).
Il concorso è disciplinato dalle norme contenute nel D.Lgv. n. 502/92, dal DPR n. 487/94, dal DPR n. 483/97 nonché dalle
altre disposizioni di legge integrative e derogatorie.
REQUISITI GENERALI DI AMMISSIONE
a) cittadinanza italiana, salve le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti o cittadinanza di uno dei paesi dell’Unione Europea;
b) idoneità fisica all’impiego. L’accertamento dell’idoneità fisica all’impiego, con l’osservanza delle norme in tema di
categorie protette, è effettuato a cura della USL prima dell’immissione in servizio. Il personale dipendente delle Pubbliche
Amministrazioni ed il personale dipendente dagli Istituti, Ospedali ed Enti di cui agli artt. 25 e 26 comma 1 del DPR 761/79 è
dispensato dalla visita medica.
Non possono accedere agli impieghi coloro che siano stati esclusi dall’elettorato attivo nonché coloro che siano stati
dispensati dall’impiego presso una Pubblica Amministrazione per aver conseguito l’impiego stesso mediante la produzione di
documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile.
REQUISITI SPECIFICI DI AMMISSIONE:
a) laurea in Medicina e Chirurgia;
b) specializzazione nella disciplina oggetto del concorso o equipollente, o affine, ai sensi del DM 30/1/98 e successive
modificazioni ed integrazioni.
Ai sensi dell’art. 56 comma 2 del DPR 483/97 il personale del ruolo sanitario in servizio di ruolo alla data di entrata in vigore
di detto decreto (1/2/98) è esentato dal requisito della specializzazione nella disciplina relativa al posto di ruolo già ricoperto
alla predetta data per la partecipazione ai concorsi presso le UU.SS.LL. e Azienda Ospedaliere diverse da quelle di
appartenenza.
c) iscrizione all’Albo dell’Ordine dei Medici-Chirurghi attestata da certificato in data non anteriore a sei mesi rispetto a quella
di scadenza del bando. L’iscrizione al corrispondente albo professionale di uno dei Paesi dell’Unione Europea consente la
partecipazione al concorso, fermo restando l’obbligo dell’iscrizione all’albo in Italia prima dell’assunzione in servizio.
I requisiti debbono essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito dal bando stesso per la presentazione delle
domande di ammissione.
Il termine per la presentazione delle domande di partecipazione al concorso scade il 30° giorno successivo a quello della data
di pubblicazione del bando, per estratto, nella G.U. della Repubblica. Qualora detto giorno sia festivo, il termine è prorogato al
primo giorno successivo non festivo.
Le domande possono essere presentate:
a) a mezzo del servizio postale. In tal caso la data di spedizione è comprovata dal timbro a data dell’Ufficio Postale accettante.
Non saranno comunque ammessi al concorso i candidati le cui domande, sebbene spedite entro il termine sopra indicato,
perverranno all’Ufficio Protocollo di questa Azienda con un ritardo superiore a 15 giorni e comunque dopo l’adozione del
provvedimento di ammissione dei concorrenti
b) direttamente agli uffici competenti di questa Azienda (Ufficio Protocollo o Servizio Reclutamento Personale Dipendente).
Si precisa che gli operatori dell’Azienda non sono abilitati al controllo circa la regolarità della domanda e dei relativi allegati.
Non sono consentite altre modalità di invio.
Le domande devono essere redatte (secondo l’allegato facsimile) in carta semplice e sottoscritte e dovranno essere indirizzate
al Direttore di Zona dell’ASUR Marche - Zona Territoriale n. 9 di Macerata, Belvedere R. Sanzio n. 1 - 62100 - MACERATA.
Nella domanda gli aspiranti devono indicare sotto la propria responsabilità:
1 - la data, il luogo di nascita e la residenza;
2 - il possesso della cittadinanza italiana o equivalente;
3 - il Comune di iscrizione nelle liste elettorali, ovvero i motivi della non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime;
4 - le eventuali condanne penali riportate;
5 - il titolo di studio posseduto nonché il possesso dei requisiti specifici di ammissione richiesti dal bando;
6 - la loro posizione nei riguardi degli obblighi militari;
7 - servizi prestati presso Pubbliche Amministrazioni e le eventuali cause di cessazione di precedenti rapporti di pubblico
impiego;
8 - eventuali titoli che danno luogo a precedenza o preferenza a parità di punteggio, secondo le disposizioni di legge vigenti;
9 - il domicilio presso il quale deve essere fatta ogni necessaria comunicazione e il recapito telefonico
10 il consenso al trattamento dei dati personali (D.Lgv.196/03).
I beneficiari della Legge n. 104/92 devono specificare nella domanda, qualora lo ritengano indispensabile, l’ausilio occorrente
per l’espletamento delle prove di esame in relazione al proprio handicap nonché l’eventuale necessità di tempi aggiuntivi.
La firma in calce alla domanda, ai sensi dell’art. 39 del DPR 445/00, non deve essere autenticata. La mancata sottoscrizione
della domanda costituisce motivo di esclusione.
Alla domanda dovranno essere allegati, in originale o copia autenticata, o autocertificati ai sensi del DPR 445/00, i seguenti
documenti:
- Diploma di laurea;
- Certificato di abilitazione all’esercizio professionale;
- Certificato di specializzazione nella disciplina oggetto del concorso (o equipollente o affine);
- Certificato, in data non anteriore a sei mesi rispetto a quella di scadenza del presente bando, attestante l’iscrizione all’albo
dell’Ordine dei Medici-Chirurghi;
- Curriculum formativo e professionale, redatto su carta semplice, datato e firmato (le dichiarazioni ivi contenute non
costituiranno oggetto di valutazione se non formalmente autocertificate o documentate);
- Elenco in triplice copia, in carta semplice, dei documenti e titoli presentati.
I concorrenti potranno inoltre unire alla domanda, in originale o copia autenticata, o autocertificati, tutti i titoli che riterranno
utili agli effetti della valutazione di merito per la formazione della graduatoria.
I titoli autocertificati dovranno contenere tutti gli elementi necessari per procedere ad una esatta valutazione. La compilazione
della dichiarazione sostitutiva di notorietà senza il rispetto delle modalità previste dal DPR 445/2000 comporta l’invalidità
dell’atto stesso.
Qualora la domanda venga inviata per posta, il candidato che faccia ricorso all’autocertificazione dovrà allegare anche una
fotocopia di un valido documento di riconoscimento, in mancanza del quale non saranno attribuiti i punteggi di merito
eventualmente previsti.
Le pubblicazioni devono essere edite a stampa.
La produzione e la riserva di invio successivo di documenti sono prive di effetto.
Sia la domanda che i titoli e documenti allegati non sono soggetti all’imposta di bollo ai sensi della Legge n. 370/88.
Ai sensi dell’art. 27 del DPR 483/97 la Commissione dispone complessivamente di 100 punti, così ripartiti:
a) 20 punti per i titoli
b) 80 punti per le prove d’esame
I punti per le prove d’esame sono così ripartiti:
a) 30 punti per la prova scritta
b) 30 punti per la prova pratica
c) 20 punti per la prova orale.
I punti per la valutazione dei titoli sono così ripartiti:
a) titoli di carriera: 10
b) titoli accademici e di studio: 3
c) pubblicazioni e titoli scientifici: 3
d) curriculum formativo e professionale: 4
I servizi effettuati tramite forme di impiego flessibile (Co.Co.Co. e titolari di contratti di prestazione d’opera intellettuale)
presso le Zone Territoriali dell’ASUR Marche sono valutati come titoli di carriera, nei termini previsti dall’art. 3, c. 115 della
Legge n. 244/07, a prescindere dalle Zone Territoriali nelle quali sono stati resi.
Le prove di esame sono le seguenti:
PROVA SCRITTA:
Relazione su caso clinico simulato o su argomenti inerenti alla disciplina messa a concorso o soluzione di una serie di quesiti
a risposta sintetica inerenti alla disciplina stessa;
PROVA PRATICA:
1) Su tecniche e manualità peculiari della disciplina messa a concorso.
2) La prova pratica deve comunque essere anche illustrata schematicamente per iscritto.
PROVA ORALE
Sulle materie inerenti alla disciplina a concorso nonché sui compiti connessi alla funzione da conferire.
Ai candidati ammessi saranno comunicati, con raccomandata con avviso di ricevimento, la data ed il diario delle prove di
esame, nel rispetto dei termini di preavviso dell’art. 7 del DPR 483/97.
Il superamento di ciascuna delle previste prove scritta e pratica è subordinato al raggiungimento di una valutazione di
sufficienza espressa in termini numerici di almeno 21/30. Il superamento della prova orale è subordinato al raggiungimento di
una valutazione di sufficienza espressa in termini numerici di almeno 14/20.
L’ammissione dei candidati, la valutazione dei titoli e la formulazione della graduatoria saranno effettuati nel rigoroso rispetto
delle norme del DPR 483 del 10/12/97.
Il vincitore del concorso, nel termine di 30 giorni e a pena di decadenza, dovrà presentare all’Azienda, per la stipulazione del
contratto individuale, la documentazione che gli verrà richiesta, prevista dall’art. 19 del DPR 483/97. Scaduto inutilmente tale
termine, l’Azienda comunicherà di non dar luogo alla stipulazione del contratto.
Il sorteggio relativo alla Commissione Giudicatrice, previsto dall’art. 6 del DPR 483/97, avrà luogo presso la sede
amministrativa della Zona Territoriale n. 9 (Belvedere Sanzio, n. 1 Macerata) alle ore 12 del decimo giorno successivo a
quello di scadenza del termine di presentazione delle domande di partecipazione. Qualora detto giorno sia festivo, la data è
spostata al primo giorno successivo non festivo. Nel caso che per qualsiasi ragione si renda necessario ripetere l’estrazione,
sarà ripetuta nello stesso giorno di ogni settimana successiva, fino alla individuazione del componente. Nel caso che tali giorni
siano festivi, le operazioni di sorteggio saranno effettuate il primo giorno successivo non festivo.
Per quanto non previsto nel presente bando, si fa riferimento alle vigenti disposizioni di Legge ed agli accordi nazionali di
lavoro.
L’Azienda si riserva la facoltà insindacabile di prorogare, riaprire i termini, sospendere, revocare o modificare, in tutto o in
parte, il presente bando di concorso.
Per eventuali ulteriori informazioni, rivolgersi al Servizio Reclutamento Personale Dipendente di questa Zona Territoriale Belvedere Sanzio n. 1 - Macerata (tel. 0733/2572684).
Il testo integrale del bando sarà disponibile sul sito Internet Aziendale (indirizzo: www.asurzona9.marche.it) dopo la
pubblicazione per estratto dello stesso nella G.U. della Repubblica.
IL DIRETTORE DI ZONA
(Dott. Piero Ciccarelli)
ASUR - Zona Territoriale 12 - San Benedetto del Tronto.
Esito del concorso pubblico, per titoli ed esami, a copertura di n. 2 posti di Programmatore (Cat. C).
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 18 del D.P.R. n. 220 del 27.3.2001, si rende noto che con determina n. 8 dell’I 1.1.2010 è stata
approvata la seguente graduatoria finale di merito relativa al concorso pubblico, per titoli ed esami, a copertura di n. 2 posti
vacanti d’organico di Programmatore (Cat. C), indetto con determina n. 532 del 21.11.2008:
GRADUATORIA GENERALE FINALE
Ordine
Cognome e nome
titoli
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
Punteggio Punteggio
Punteggio
prova scritta
prova pratica prova orale
SILVESTRI MARCO
4,35
MANTINI
ANDREA EMIDIO
0,67
DI BUO’ ADRIANO
0,34
SCIAMANNA GIANLUCA
D’AGOSTINO
ANTONINO GERMANO 2,00
LUCIANI ALEX 1,00
26,00
GENTILOZZI MARCO 0,00
BIANCUCCI RICCARDO
BIONDI FABIO 1,20
22,00
SPACCAPANICCIA VISSIA
SALDARI FABIO
0,00
PAOLELLI VALERIO 0,20
BIANCONI ABIGAIL
1,00
27,00
20
19,00
70,35
28,00
26,00
1,00
20
20
25,00
19,00
18,00
19
67,67
64,34
18,00
24,00
18
23,00
1,00
19
0,20
24,00
21,00
22,00
19
16,00
18
22,00
16,00
21,00
17
18
15
17,00
61,00
19,00
18
58,20
18
15,00
14,00
15,00
62,00
60,00
18,00
17,00
56,00
53,20
53,00
Punteggio
totale
Punteggio
63,00
59,00
56,20
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO
(Dott.ssa Adriana Compieta)
Azienda Ospedaliera “Ospedale San Salvatore” - Pesaro.
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di n. 1 (uno) posto di Collaboratore Tecnico
Professionale Ingegnere - Categoria D.
In esecuzione della determina n. 585/DG del 30/12/2009,
È INDETTO
il Concorso Pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di n. 1 posto di COLLABORATORE TECNICO
PROFESSIONALE INGEGNERE - CATEGORIA D.
Il posto è conferito a tempo indeterminato e a tempo pieno.
Al predetto posto compete il trattamento giuridico ed economico previsto dal vigente C.C.N.L. per il personale del Comparto
Sanità (Categoria D).
Requisiti generali e specifici
Per l’ammissione al concorso è prescritto il possesso dei seguenti requisiti generali e specifici:
a) cittadinanza italiana, salve le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti o cittadinanza di uno dei Paesi dell’Unione europea.
I cittadini di altri Stati membri dell’Unione Europea devono possedere, inoltre,il seguente requisito:
- godimento dei diritti civili e politici anche nello Stato di appartenenza o di provenienza;
b) godimento dei diritti politici. Non possono accedere agli impieghi coloro che siano stati esclusi dall’elettorato attivo nonché
coloro che siano stati dispensati dall’impiego presso una Pubblica Amministrazione per aver conseguito l’impiego stesso
mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile.
c) idoneità fisica all’impiego. L’accertamento di tale idoneità è effettuato a cura dall’Azienda prima dell’immissione in
servizio, anche con l’osservanza delle norme in tema di categorie protette.
d) Diploma di Laurea in:
• vecchio ordinamento:
- Laurea in “Ingegneria Meccanica”;
• nuovo ordinamento:
- Laurea specialistica classe 36/S “Ingegneria Meccanica” (DM 509 del 1999);
-Laurea magistrale LM/33 “Ingegneria Meccanica” (DM 270 del 2004); Laurea in “Ingegneria Meccanica” classe 10 Ingegneria Industriale - (DM 509 del 1999);
- Laurea in “Ingegneria Meccanica” classe L/9 -Ingegneria Industriale - (DM 210 del 2004);
e) Iscrizione all’ Albo Professionale attestata da certificato rilasciato in data non anteriore a 6 mesi rispetto a quella di
scadenza del bando o dichiarazione sostitutiva di certificazione contenuta nella domanda.
Non è prescritto alcun limite massimo di età, ai sensi della Legge n. 127/1997, art. 3 comma 6, fatto salvo quanto stabilito
dall’art. 53 del D.P.R. n. 761/1979 in tema di collocamento a riposo.
I requisiti sopra indicati di cui alle lettere a), b), d) e e) devono essere posseduti, a pena d’esclusione, alla data di
scadenza del termine stabilito dal presente bando per la presentazione delle domande di ammissione.
Tali requisiti devono essere esplicitamente dichiarati, sotto la propria responsabilità, nella domanda stessa o, in
alternativa, debitamente documentati secondo le modalità più di seguito indicate.
Modalità e termini di presentazione delle domande di ammissione
Le domande di partecipazione al concorso, redatte in carta semplice secondo il modello allegato al presente bando e dirette al
Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera “Ospedale San Salvatore” di Pesaro, viale Trieste 391 - 61121 Pesaro, devono
essere inoltrate tramite servizio postale oppure presentate in busta chiusa direttamente all’ Ufficio Protocollo dell’Azienda,
stesso indirizzo, dalle ore 11,00 alle ore 13,00 di tutti i giorni feriali, escluso il sabato. All’esterno della busta deve essere
indicato il MITTENTE e deve essere riportata la seguente dicitura: “il presente plico contiene domanda di ammissione al
Concorso Pubblico, per titoli ed esami, a n. 1 posto di Collaboratore Tecnico Professionale Ingegnere - cat. D”.
Gli operatori dell’Azienda non sono abilitati né tenuti al controllo circa la regolarità della domanda e dei relativi allegati.
La presentazione di domanda priva di sottoscrizione comporterà l’esclusione dal concorso.
La firma in calce alla domanda deve essere sottoscritta in forma leggibile e per esteso dall’interessato.
Ai sensi dell’art. 39 del D.P.R. 445/2000 la sottoscrizione non necessita di autenticazione.
L’Amministrazione si riserva la facoltà di verificare la veridicità delle dichiarazioni prodotte nonché di richiedere la
documentazione relativa prima di emettere il provvedimento finale favorevole. In caso di falsa dichiarazione si applicano le
disposizioni di cui all’art. 76 del D.P.R. 445/2000, con la conseguente decadenza dai benefici connessi al concorso.
Le domande devono pervenire, a pena di esclusione, entro 30 (trenta) giorni dalla pubblicazione del presente bando in
G.U. - 4° serie speciale.
Qualora detto giorno sia festivo, il termine è prorogato al primo giorno successivo non festivo.
Per le domande inoltrate a mezzo servizio postale, la data di spedizione è comprovata dal timbro a data dell’Ufficio postale
accettante. Non saranno comunque ammessi al concorso i concorrenti le cui domande, ancorché presentate nei termini
all’Ufficio postale accettante, perverranno con un ritardo superiore a 15 giorni e comunque dopo la data di adozione della
delibera di ammissione dei concorrenti.
Il termine per la presentazione delle domande e dei titoli è perentorio; la produzione o la riserva di invio successivo di
documenti è priva di effetto.
L’Amministrazione non assume responsabilità per eventuali dispersioni, ritardi o disguidi non imputabili a colpa della
Amministrazione stessa.
Nella domanda di partecipazione gli aspiranti devono dichiarare sotto la propria responsabilità:
1) cognome e nome, data e luogo di nascita e la residenza;
2) il possesso della cittadinanza italiana o equivalente;
3) il Comune di iscrizione nelle liste elettorali, ovvero i motivi della non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime;
4) le eventuali condanne penali riportate;
5) il possesso del titolo di studio e dei requisiti specifici di ammissione prescritti dal bando,
6) la posizione nei riguardi degli obblighi militari (per soli uomini);
7) i servizi prestati presso Pubbliche Amministrazioni e le eventuali cause di risoluzione di precedenti rapporti di pubblico
impiego;
8) i titoli che danno diritto ad usufruire di riserve, precedenze o preferenze;
9) la lingua straniera prescelta tra quelle di seguito indicate:
• INGLESE
• FRANCESE
Si precisa che, in caso di mancata indicazione della lingua, si intende prescelta quella inglese;
10) di prestare il consenso al trattamento dei dati personali ai sensi della D. Lgs. n. 196/2003;
11) il domicilio compreso un recapito telefonico presso il quale deve essere fatta, ad ogni effetto, ogni necessaria
comunicazione inerente il concorso. In caso di mancata indicazione vale ad ogni effetto la residenza di cui al precedente punto
1) sopraccitato.
I beneficiari della Legge n. 104/92 devono specificare nella domanda di ammissione, qualora lo ritengano indispensabile,
l’ausilio eventualmente necessario per l’espletamento delle prove d’esame in relazione al proprio handicap nonché l’eventuale
necessità di tempi aggiuntivi.
Documenti da allegare alla domanda
I concorrenti possono unire alla domanda di ammissione i seguenti documenti:
a) Documentazione comprovante il possesso dei requisiti specifici;
b) Certificazioni relative ai servizi prestati;
nella certificazione relativa ai servizi prestati nel SSN deve essere attestato se ricorrono o meno le condizioni di cui all’ultimo
comma dell’art. 46 del DPR n. 761/79. In caso positivo l’attestazione deve precisare la misura della riduzione del punteggio di
anzianità.
I certificati di servizio devono recare in calce la firma del rappresentante legale o suo delegato;
c) Curriculum formativo e professionale, datato e firmato. Si precisa che le dichiarazioni effettuate nel curriculum non
supportate da documentazione o da dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà non saranno oggetto di valutazione;
d) Tutti quei documenti e titoli che credano opportuno presentare nel proprio interesse agli effetti della valutazione di merito e
della formazione della graduatoria;
e) Un elenco, in carta libera, datato e firmato, dei documenti e dei titoli presentati e numerati progressivamente.
Modalità di presentazione della documentazione
Titoli e documenti, per essere oggetto di valutazione, devono essere prodotti in originale o in copia legale o autenticata ai sensi
di legge.
Il candidato, in luogo delle certificazioni rilasciate dall’Autorità competente, può presentare dichiarazioni sostitutive e, più
precisamente:
- dichiarazione sostitutiva di certificazione: art. 46, DPR n. 445 del 28/12/2000, (es. stato di famiglia, iscrizione all’Albo
professionale, possesso del titolo di studio);
- dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà: per tutti gli stati, fatti e qualità personali non compresi nell’elenco di cui
all’art. 46 del DPR 28/12/2000, n. 445, (ad es. attività di servizio, borse di studio, incarichi libero-professionali, docenze,
conformità di copie agli originali, ecc. . . . . ., art. 18, 19 e 47, DPR n. 445/2000).
Si rammenta che la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà può essere resa:
a) dinanzi al funzionario addetto ovvero dinanzi ad un notaio, cancelliere, segretario comunale o altro funzionario incaricato
dal sindaco;
b) spedita o inviata unitamente a fotocopia di documento di riconoscimento del sottoscrittore (art. 38 e 47 del D.P.R. 445/00,
come da fac-simile allegato).
La dichiarazione resa dal candidato, in quanto sostitutiva a tutti gli effetti della certificazione, deve contenere tutti gli
elementi necessari alla valutazione del titolo che si intende produrre; l’omissione anche di un solo elemento comporta
la non valutazione del titolo autocertificato.
Pertanto, nell’interesse del candidato, si suggerisce di allegare - in fotocopia semplice dichiarata conforme all’originale
con le modalità suindicate - tutta la documentazione a corredo della domanda.
Con particolare riferimento al servizio prestato, la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà deve contenere l’esatta
denominazione dell’Ente, precisando se si tratta di struttura pubblica o privata convenzionata/accreditata ecc., il profilo
professionale, il tipo di rapporto di lavoro (a tempo indeterminato o determinato, a tempo pieno o parziale), le date di inizio e
di conclusione del servizio, le eventuali interruzioni (aspettative, sospensioni ecc.) e quant’altro necessario per valutare il
servizio stesso. Anche nel caso di autocertificazione di periodi di attività svolta in qualità di borsista, di docente, di incarichi
libero-professionali, ecc. occorre indicare con precisione tutti gli elementi indispensabili alla valutazione (tipologia
dell’attività, periodo e sede di svolgimento della stessa).
In caso di accertamento di indicazioni non rispondenti a veridicità, ai sensi dell’art. 75 del DPR 28/12/2000, n. 445 il
dichiarante decade dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base delle dichiarazioni non
veritiere.
Le pubblicazioni devono essere edite a stampa.
I documenti e i titoli allegati alla domanda di partecipazione, comprese le pubblicazioni, devono essere numerati ed elencati in
un apposito elenco redatto in carta semplice, datato e firmato.
L’Amministrazione si riserva la facoltà di verificare la veridicità delle dichiarazioni fatte nonché di richiedere eventuale
documentazione prima di emettere il provvedimento finale favorevole. In caso di false dichiarazioni si incorrerà nelle sanzioni
previste dalla legge.
Le domande e i documenti per la partecipazione ai concorsi non sono soggetti all’imposta di bollo.
Commissione esaminatrice
La Commissione esaminatrice è nominata dal Direttore Generale dell’Azienda nei modi e nei termini stabiliti dal D.P.R. n.
220 del 27.03.2001.
Punteggi per titoli e prove d’esame (Artt. 8, 11, 20, 21 E 22 del D.P.R. 220/2001)
La Commissione Esaminatrice dispone, ai sensi del D.P.R. 220/2001 di 100 punti così ripartiti:
a) 30 punti per i titoli,
b) 70 punti per le prove di esame.
I punti per le prove d’esame sono ripartiti:
a) 30 punti per la prova scritta,
b) 20 punti per la prova pratica,
c) 20 punti per la prova orale.
I punti per la valutazione dei titoli sono così ripartiti:
a) Titoli di carriera
Punti 15,
b) Titoli accademici di studio
Punti 5,
c) Pubblicazioni e titoli scientifici, Punti 4,
d) Curriculum formativo e professionale
Punti 6.
Modalità di espletamento (art. 43 del D.P.R. 220/2001)
Le prove di esame sono le seguenti:
Prova scritta: vertente su un argomento scelto dalla Commissione attinente al posto messo a concorso o soluzione di quesiti
a risposta sintetica inerenti la posizione funzionale a concorso.
Prova pratica: consistente nella esecuzione di tecniche specifiche o nella predisposizione di atti connessi alla qualificazione
professionale richiesta.
Prova orale: sulle materie inerenti la posizione funzionale a concorso. Elementi di informatica. Verifica della conoscenza
almeno a livello iniziale di una lingua straniera tra quelle indicate nel bando di concorso.
La data, l’ora e il luogo della prova scritta saranno pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica - 4° Serie Speciale
“Concorsi ed Esami” - non meno di 15 gg. prima dell’inizio della prova medesima. In caso di numero esiguo di candidati, il
diario della prova sarà comunicato agli stessi a mezzo Raccomandata R.R., sempre almeno 15 gg. prima dell’inizio della
prova.
I concorrenti sono tenuti a presentarsi a sostenere le prove munite di un valido documento di identità personale.
È tassativamente vietato introdurre ed utilizzare nei locali delle prove telefoni cellulari e altri strumenti tecnici che consentano
di comunicare con l’esterno.
Il superamento della prova scritta è subordinato al raggiungimento di una valutazione di sufficienza espressa in termini
numerici di almeno 21/30.
Il superamento delle prove pratica e orale è subordinato al raggiungimento di una valutazione di sufficienza espressa in
termini numerici di almeno 14/20.
I candidati che non si presenteranno a sostenere le prove di concorso nel giorno, nell’ora e nella sede stabiliti, saranno
considerati decaduti dal concorso, quale sia la causa dell’assenza, anche se non dipendente dalla volontà dei singoli
concorrenti.
Approvazione della graduatoria e dichiarazione vincitore
Il presente bando è emanato tenuto conto delle norme per il diritto al lavoro dei disabili di cui alla Legge 12.03.1999, n. 68. È
inoltre applicabile, nella misura del 30% dei posti messi a concorso, la riserva di legge di cui al D. Lgs. 08/05/2001, n. 215, art.
18, relativa ai militari delle forze armate congedati senza demerito. Sono, infine, fatte salve tutte le altre riserve di legge.
Al termine delle prove la Commissione formula la graduatoria di merito dei candidati che hanno superato tutte le prove
d’esame.
La graduatoria di merito è formulata secondo l’ordine dei punti della votazione complessiva riportata da ciascun candidato,
con l’osservanza, a parità di punteggio, delle preferenze previste dall’art. 5 del D.P.R. 09/05/1994 n. 487 e ss. mm., fra cui, ai
sensi dell’art. 2 della Legge n. 191/1998, a parità di punteggio è preferito il candidato più giovane.
In caso di ulteriore parità sarà considerato titolo preferenziale nell’ordine: il maggior punteggio ottenuto nella prova scritta,
nella prova pratica, nella prova orale e nella valutazione dei titoli.
La graduatoria generale verrà approvata con deliberazione del Direttore Generale dell’Azienda, riconosciuta la regolarità del
procedimento selettivo, e sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Marche.
Sono dichiarati vincitori, nei limiti dei posti messi a concorso, i candidati utilmente collocati nella graduatoria di merito,
tenuto conto di quanto disposto dalla Legge 12.03.1999 n. 68 o da altre disposizioni di legge in vigore che prevedono riserve
di posti in favore di particolari categorie di cittadini.
Ai sensi dell’art. 3, comma 22, della L. 537/93, non si dà luogo a dichiarazione di idoneità al concorso.
Costituzione del rapporto di lavoro
Il vincitore del concorso, nel termine di 30 gg. dalla data di ricevimento della richiesta e a pena di decadenza, dovrà presentare
all’Azienda Ospedaliera, per la stipulazione del contratto individuale, la documentazione che verrà richiesta ai sensi delle
normative vigenti e di cui all’art. 19 del D.P.R. 220/2001 e all’art. 14, CCNL di categoria; scaduto inutilmente tale termine
l’Azienda comunicherà di non dar luogo alla stipulazione del contratto.
Il rapporto di lavoro decorrerà agli effetti giuridici ed economici dalla data di effettivo inizio del servizio che sarà fissata in
sede di stipulazione del contratto individuale di lavoro a norma del CCNL per il personale del Comparto Sanità.
Decadrà dall’impiego chi l’abbia conseguito mediante la presentazione di documenti falsi o viziati di invalidità non sanabile.
Ai sensi dell’art. 15 del CCNL 01/09/1995, comma 1, il periodo di prova è stabilito in sei mesi di prestazione effettiva.
Con l’assunzione in servizio è implicita l’accettazione, senza riserve, di tutte le disposizioni che disciplinano e disciplineranno
lo stato giuridico ed economico dei dipendenti di questa Amministrazione.
Norme finali
Espletato il concorso e decorsi i termini fissati dalla legge per eventuali ricorsi prodotti non ancora definitivamente decisi, i
candidati non vincitori e non idonei potranno ritirare i documenti e i titoli prodotti.
Si richiama la legge 10.04.1991 n. 125 che garantisce pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro come anche
previsto dall’art. 57, D.Lgs n. 165/2001 e ss.min..
L’Amministrazione si riserva di procedere, in qualsiasi momento, alla revoca di tale procedura concorsuale.
L’Azienda si riserva, inoltre, la facoltà di prorogare, riaprire i termini, sospendere o modificare, in tutto o in parte, il presente
bando di concorso.
Informativa ai sensi dell’art. 13, decreto legislativo n. 196/2003 e ss.mm.: si informano i partecipanti alla presente procedura
che i dati personali e sensibili ad essi relativi saranno oggetto di trattamento da parte dell’Azienda con modalità sia manuale
sia informatizzata, esclusivamente al fine di poter assolvere tutti gli obblighi giuridici collegati all’espletamento della presente
procedura.
Per quanto non contemplato nel presente bando, si fa rinvio alle norme vigenti in materia.
Per eventuali informazioni rivolgersi alla S.O.C. Gestione del Personale dell’Azienda Ospedaliera “Ospedale San Salvatore”
- Viale Trieste, 391 - Pesaro, tel. 0721/366382-6205-6210, dalle ore 11,00 alle 13,00 di tutti i giorni feriali, escluso il sabato.
IL DIRETTORE GENERALE
(Dr. Gabriele Rinaldi)
N.B. Il presente bando sarà pubblicato e disponibile sul seguente sito: http://ao-sansalvatore.regione.marche.it.
Azienda Ospedaliera “Ospedale San Salvatore” - Pesaro.
Concorso pubblico, per titoli ed esami, a n. 3 posti di Dirigente Farmacista - Ruolo: Sanitario - Profilo
professionale: Farmacisti - Disciplina: Farmacia Ospedaliera - Area di Farmacia.
In esecuzione della determina n. 586/DG del 30/12/2009,
È indetto il pubblico concorso, per titoli ed esami, per la copertura del posto indicato in epigrafe.
Il posto è conferito a tempo indeterminato e a tempo pieno.
Al predetto posto compete il trattamento giuridico ed economico previsto dalle disposizioni in vigore e dal vigente Contratto
Collettivo Nazionale di Lavoro per il personale della Dirigenza Sanitaria Professionale Tecnica ed Amministrativa.
Per l’ammissione al concorso è prescritto il possesso dei seguenti requisiti generali e specifici:
REQUISITI D’AMMISSIONE
Requisiti generali
a) cittadinanza italiana, salve le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti o cittadinanza di uno dei Paesi dell’Unione
europea. I cittadini di altri Stati membri dell’Unione Europea devono possedere, inoltre, il seguente requisito:
- godimento dei diritti civili e politici anche nello Stato di appartenenza o di provenienza;
b) godimento dei diritti politici. Non possono accedere agli impieghi coloro che siano stati esclusi dall’elettorato attivo
nonché coloro che siano stati dispensati dall’impiego stesso mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità
non sanabile.
c) idoneità fisica all’impiego. L’accertamento di tale idoneità è effettuato a cura dall’Azienda prima dell’immissione in
servizio.
Requisiti specifici
a) Diploma di Laurea in Farmacia o Chimica e Tecnologie Farmaceutiche.
b) Specializzazione nella disciplina di Farmacia Ospedaliera o in una delle discipline riconosciute equipollenti ai sensi del
DM. Sanità 30.01.1998 e ss. mm.. Ai sensi dell’art. 56, 2° comma, DPR 10.12.1997 n. 483, il personale in servizio di ruolo
alla data del 01.02.1998 presso altre UU.SS.LL. o altre Aziende Ospedaliere è esentato dal requisito della specializzazione
nella disciplina relativa al posto di ruolo già ricoperto alla predetta data. Ai sensi dell’art. 74 del citato DPR n. 483, la
specializzazione nella disciplina può essere sostituita dalla specializzazione in una disciplina affine, se esistente, individuata
dal DM. Sanità 31.01.1998 e ss. mm.
e) Iscrizione all’Albo dell’Ordine Professionale, attestata da certificato in data non anteriore a sei mesi rispetto a quella di
scadenza del bando o dichiarazione sostitutiva di certificazione, anche contestuale alla domanda ed indicante: provincia,
data di prima iscrizione e numero di posizione nel registro, sottoscritta dall’interessato sotto la propria personale
responsabilità
Non è prescritto alcun limite massimo di età ai sensi dell’art. 3, comma 6, legge n. 127/97 e ss. mm., fatto salvo quanto
stabilito dall’art. 53 del DPR n. 761/79 in tema di collocamento a riposo.
I sopra indicati requisiti devono essere posseduti, a pena di esclusione, alla data di scadenza del termine stabilito nel presente
bando per la presentazione della domanda di ammissione.
Tali requisiti devono essere esplicitamente dichiarati, sotto la propria responsabilità, nella domanda stessa o, in alternativa,
debitamente documentati secondo le modalità più di seguito indicate.
MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
Domanda di ammissione
Nella domanda di partecipazione gli aspiranti devono, inoltre, dichiarare sotto la propria responsabilità e consapevoli delle
sanzioni penali previste dall’art. 76 del D.P.R. 445 del 20.10.2000, per l’ipotesi di falsità in atti e di dichiarazioni mendaci:
a) il cognome e nome, la data, il luogo di nascita e la residenza;
b) il possesso della cittadinanza italiana o equivalente;
c) il Comune di iscrizione nelle liste elettorali, ovvero i motivi della non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime;
d) le eventuali condanne penali riportate (in caso negativo, dichiararne espressamente l’assenza), nonché eventuali
procedimenti penali in corso;
e) il titolo di studio posseduto nonché il titolo di abilitazione e di iscrizione all’Albo Professionale;
f) la posizione nei riguardi degli obblighi militari;
g) i servizi prestati come impiegati presso Pubbliche Amministrazioni con l’indicazione dell’ente, profilo professionale,
disciplina, tipologia delle prestazioni, tipologia del contratto, data di inizio e termine di ogni rapporto e le cause eventuali di
risoluzione (tale dichiarazione va effettuata solo in presenza di servizi resi);
h) il domicilio presso il quale deve essere fatta ad ogni effetto ogni necessaria comunicazione ed un recapito telefonico. In
caso di mancata indicazione vale la residenza di cui alla lettera a) che precede;
i) di prestare il consenso al trattamento dei dati personali ai sensi del decreto Legislativo n. 196/2003 finalizzato agli
adempimenti per l’espletamento della procedura.
I beneficiari della Legge n. 104/1992 debbono specificare nella domanda di ammissione, qualora lo ritengano indispensabile,
l’ausilio eventualmente necessario per l’espletamento delle prove d’esame in relazione al proprio handicap nonché l’eventuale
necessità di tempi aggiuntivi.
La firma in calce alla domanda deve essere sottoscritta in forma leggibile e per esteso dall’interessato. Ai sensi dell’art. 39
della Legge 28.12.2000, n. 445, non necessita l’autenticazione della firma. L’Amministrazione si riserva la facoltà di
verificare la veridicità delle dichiarazioni prodotte nonché di richiedere la documentazione relativa prima di emettere il
provvedimento finale favorevole. In caso di falsa dichiarazione si applicano le disposizioni di cui agli artt. 75 e 76 della L. n.
445/00, con la conseguente decadenza dai benefici connessi al concorso.
La presentazione di domanda priva di sottoscrizione comporterà l’esclusione dal concorso.
Le domande di partecipazione, redatte in carta semplice secondo il modello allegato al presente bando, sottoscritte dagli
interessati e corredate dalla prescritta documentazione nonché dagli altri eventuali titoli, vanno dirette al Direttore Generale
dell’Azienda Ospedaliera “Ospedale San Salvatore” di Pesaro, Viale Trieste 391 - 61121 Pesaro, devono essere inoltrate
tramite servizio postale (racc. A.R.) oppure presentate in busta chiusa direttamente all’Ufficio Protocollo dell’Azienda, stesso
indirizzo, dalle ore 11,00 alle ore 13,00 di tutti i giorni feriali escluso il sabato. All’esterno della busta deve essere indicato il
MITTENTE e deve essere riportata la seguente dicitura: “il presente plico contiene domanda di ammissione al Concorso
Pubblico, per titoli ed esami, a n. 3 posti di Dirigente Farmacista”.
Gli operatori dell’Azienda non sono abilitati né tenuti al controllo circa la regolarità della domanda e dei relativi allegati.
Le domande devono pervenire, a pena di esclusione, entro 30 giorni dalla pubblicazione del presente bando in G. U. - 4°
Serie Speciale.
Per le domande inoltrate a mezzo servizio postale, la data di spedizione è comprovata dal timbro a data dell’Ufficio postale
accettante.
Non saranno comunque ammessi al concorso i concorrenti le cui domande, ancorché presentate nei termini all’Ufficio postale
accettante, perverranno con un ritardo superiore a 15 giorni e comunque dopo la data di adozione della delibera di ammissione
dei concorrenti.
Il termine per la presentazione delle domande e dei titoli è perentorio; la produzione o la riserva di invio successivo di
documenti è priva di effetto.
L’Amministrazione non assume responsabilità per eventuali dispersioni, ritardi o disguidi non imputabili a colpa della
Amministrazione stessa.
DOCUMENTI DA ALLEGARE ALLA DOMANDA E MODALITÀ
Documenti
I concorrenti devono unire alla domanda di ammissione i seguenti documenti:
a) Certificazioni relative ai servizi prestati.
Nella certificazione relativa ai servizi prestati nel SSN deve essere attestato se ricorrono o meno le condizioni di cui all’ultimo
comma dell’art. 46 del DPR n. 761/79. In caso positivo l’attestazione deve precisare la misura della riduzione del punteggio di
anzianità. I certificati di servizio devono recare in calce la firma del rappresentante legale o suo delegato;
b) Curriculum formativo e professionale, datato e firmato. Si precisa che le dichiarazioni effettuate nel curriculum non
supportate da documentazione o da dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà non saranno oggetto di valutazione;
c) Tutti quei documenti e titoli che credano opportuno presentare nel proprio interesse agli effetti della valutazione di merito e
della formazione della graduatoria;
d) Un elenco, in triplice copia ed in carta libera, datato e firmato, dei documenti e dei titoli presentati e numerati
progressivamente;
Modalità di presentazione della documentazione
Titoli e documenti, per essere oggetto di valutazione, devono essere prodotti in originale o in copia legale o autenticata ai sensi
di legge.
Il candidato, in luogo delle certificazioni rilasciate dall’Autorità competente, può presentare
dichiarazioni sostitutive e, più precisamente:
- dichiarazione sostitutiva di certificazione: art. 46, DPR n. 445 del 28/12/2000, (es. stato di famiglia, iscrizione all’Albo
professionale, possesso del titolo di studio, di specializzazione, di abilitazione);
- dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà: per tutti gli stati, fatti e qualità personali non compresi nell’elenco di cui
all’art. 46 del DPR 28/12/2000, n. 445, (ad es. attività di servizio, borse di studio, incarichi libero-professionali, docenze,
conformità di copie agli originali - ecc, art. 18, 19 e 47, DPR n. 445/2000).
Si rammenta che la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà può essere resa:
a) dinanzi al funzionario addetto ovvero dinanzi ad un notaio, cancelliere, segretario comunale o altro funzionario incaricato
dal sindaco;
b) spedita o inviata unitamente a fotocopia di documento di riconoscimento del sottoscrittore (art. 38 e 47 del D.P.R. 445/00,
come da fac-simile allegato).
La dichiarazione resa dal candidato, in quanto sostitutiva a tutti gli effetti della certificazione, deve contenere tutti gli
elementi necessari alla valutazione del titolo che si intende produrre; l’omissione anche di un solo elemento comporta
la non valutazione del titolo autocertificato. Pertanto, nell’interesse del candidato, si suggerisce di allegare - in fotocopia
semplice dichiarata conforme all’originale con le modalità suindicate - tutta la documentazione a corredo della domanda.
Con particolare riferimento al servizio prestato, la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà deve contenere l’esatta
denominazione dell’Ente, precisando se si tratta di struttura pubblica o privata convezionata/accreditata ecc., il profilo
professionale, il tipo di rapporto di lavoro (a tempo pieno, a tempo definito, a tempo ridotto), le date di inizio e di conclusione
del servizio, nonché le eventuali interruzioni (aspettative, sospensioni ecc.), le discipline nelle quali è stato prestato il servizio
e quant’altro necessario per valutare il servizio stesso. Anche nel caso di autocertificazione di periodi di attività svolta in
qualità di borsista, di docente, di incarichi libero-professionali, ecc. occorre indicare con precisione tutti gli elementi
indispensabili alla valutazione (tipologia dell’attività, periodo e sede di svolgimento della stessa).
In caso di accertamento di indicazioni non rispondenti a veridicità, ai sensi dell’art. 75 del DPR 28/12/2000, n. 445 il
dichiarante decade dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base delle dichiarazioni non
veritiere.
Le pubblicazioni devono essere edite a stampa.
I documenti e i titoli allegati alla domanda di partecipazione, comprese le pubblicazioni, devono essere numerati ed elencati in
un apposito elenco dattiloscritto redatto in triplice copia ed in carta semplice, datato e firmato.
L’Amministrazione si riserva la facoltà di verificare la veridicità delle dichiarazioni fatte nonché di richiedere eventuale
documentazione prima di emettere il provvedimento finale favorevole. In caso di false dichiarazioni si incorrerà nelle sanzioni
previste dalla legge.
Le domande e i documenti per la partecipazione ai concorsi non sono soggetti all’imposta di bollo.
ESPLETAMENTO CONCORSO
Commissione esaminatrice
La Commissione esaminatrice è nominata dal Direttore Generale dell’Azienda nei modi e nei termini stabiliti dal D.P.R.
483/97.
Si avverte che i sorteggi previsti dall’art. 33, DPR n. 483/1997, relativi ai componenti della commissione esaminatrice,
avranno luogo presso la sede amministrativa della Azienda sita in V.le Trieste 391, Pesaro, alle ore 11,00 del primo giovedì
successivo a quello di scadenza del termine per la presentazione delle domande di partecipazione al concorso. Nel caso in cui,
per qualsiasi ragione, le suddette operazioni debbano essere rinviate o ripetute, le stesse saranno effettuate nel medesimo
giorno e nella stessa ora di ogni settimana successiva alla prima estrazione fino alla totale individuazione dei componenti la
commissione stessa.
Punteggi per titoli e prove d’esame
La Commissione dispone, ai sensi dell’art. 35 del D.P.R. n. 483/1997, di 100 punti così ripartiti:
a) 20 punti per i titoli;
b) 80 punti per le prove d’esame;
I punti per le prove d’esame sono così ripartiti:
a) 30 punti per la prova scritta;
b) 30 punti per la prova pratica;
c) 20 punti per la prova orale.
I punti per la valutazione dei titoli sono così ripartiti:
a) 10 punti per titoli di carriera;
b) 3 punti per titoli accademici e di studio;
c) 3 punti per pubblicazioni e titoli scientifici;
d) 4 punti per curriculum formativo e professionale.
In merito alla specializzazione, al fine di una sua valutazione è necessario che nel documento o nella eventuale
dichiarazione sostitutiva prodotti dal candidato sia attestata la durata legale del corso.
In attuazione dell’art. 3 comma 115, Iettò) della legge 24 dicembre 2007 (Finanziaria 2008), verranno valorizzate, ai fini
della determinazione dei titoli di servizio e con gli stessi punteggi previsti dall’art. 43 del D.P.R. n. 483/97, le esperienze
maturate pressa l’Azienda Ospedaliera “Ospedale San Salvatore di Pesaro” con contratti di lavoro precario o flessibile.
Prove d’esame
Le prove d’esame sono le seguenti:
Prova scritta: svolgimento di un tema su argomenti di farmacologia o risoluzione di una serie di quesiti a risposta sintetica
inerenti alla materia stessa.
Prova pratica: su tecniche e manualità peculiari della disciplina farmaceutica messa a concorso. La prova deve comunque
essere anche illustrata schematicamente per iscritto.
Prova orale: sulle materie inerenti alla disciplina a concorso nonché sui compiti connessi alla funzione da conferire.
La data, l’ora e il luogo della prova scritta saranno pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica - 4° Serie speciale
“Concorsi ed esami” non meno di 15 gg. prima dell’inizio della prova medesima. In caso di numero esiguo di candidati, il
diario della prova sarà comunicato agli stessi a mezzo raccomandata R.R., sempre almeno 15 gg. prima dall’inizio della prova.
Ai candidati che conseguiranno l’ammissione alle prove pratica ed orale sarà data apposita notizia con l’indicazione del voto
riportato nella prova scritta. La convocazione alla prova orale avverrà almeno 20 giorni prima di quello in cui i candidati
ammessi debbono sostenerla.
Nel caso in cui, con riguardo al numero dei candidati partecipanti, le prove del concorso possano concludersi presumibilmente
nello stesso giorno, la convocazione dei candidati, per tutte le prove, avverrà direttamente con preavviso di almeno 20 gg.
Sono ammessi alla prova pratica e a quella orale i candidati che hanno superato, rispettivamente, la prova scritta e quella
pratica con una valutazione di sufficienza espressa in termini numerici di almeno 21/30. Il superamento della prova orale è
subordinato al raggiungimento di una valutazione di sufficienza di almeno 14/20.
Approvazione della graduatoria e dichiarazione vincitore
Al termine delle prove d’esame la commissione formula la graduatoria di merito dei candidati che hanno superato tutte le
prove d’esame.
La graduatoria di merito è formulata secondo l’ordine dei punti della votazione complessiva riportata da ciascun candidato,
con l’osservanza, a parità di punteggio, delle preferenze previste dall’art. 5 del D.P.R. 09/05/1994 n. 487.
La graduatoria generale verrà approvata con deliberazione del Direttore Generale dell’Azienda, riconosciuta la regolarità del
procedimento concorsuale.
La graduatoria del concorso sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Marche. Ai sensi dell’art. 3, comma 22,
della L. 537/93, non si dà luogo a dichiarazione di idoneità al concorso.
COSTITUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO
Il vincitore del concorso, nel termine di 30 gg. dalla data di ricevimento della richiesta e a pena di decadenza, dovrà presentare
all’Azienda Ospedaliera, per la stipulazione del contratto individuale, la documentazione che verrà richiesta ai sensi delle
normative vigenti e di cui all’art. 15, CCNL di categoria; scaduto inutilmente tale termine l’Azienda comunicherà di non dar
luogo alla stipulazione del contratto.
Il rapporto di lavoro decorrerà agli effetti giuridici ed economici dalla data di effettivo inizio del servizio che sarà fissata in
sede di stipulazione del contratto individuale di lavoro a norma del C.C.N.L. per l’area della dirigenza Sanitaria Professionale
Tecnica ed Amministrativa.
NORME FINALI
Con l’assunzione in servizio è implicita l’accettazione, senza riserve, di tutte le disposizioni che disciplinano e disciplineranno
lo stato giuridico ed economico dei dipendenti di questa Amministrazione.
Il presente bando è stato emanato tenendo conto dei benefici in materia di assunzioni riservate agli aventi diritto di cui alla
legge n. 68/1999.
Espletato il concorso e decorsi i termini fissati dalla legge per eventuali ricorsi prodotti non ancora definitivamente decisi, i
candidati non vincitori e non idonei potranno ritirare i documenti e i titoli prodotti.
Si richiama la legge 10.04.1991 n. 125 che garantisce pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro come anche
previsto dall’art. 57, D.Lgs n. 165/2001 e successive modificazioni.
L’Amministrazione si riserva di procedere, in qualsiasi momento, alla revoca di tale procedura concorsuale.
L’Azienda si riserva, inoltre, la facoltà di prorogare, riaprire i termini, sospendere o modificare, in tutto o in parte, il presente
bando di concorso.
Informativa ai sensi dell’art. 13, decreto legislativo n. 196/2003 e ss.mm.: si informano i partecipanti alla presente procedura
che i dati personali e sensibili ad essi relativi saranno oggetto di trattamento da parte dell’Azienda con modalità sia manuale
sia informatizzata, esclusivamente al fine di poter assolvere tutti gli obblighi giuridici collegati all’espletamento della presente
procedura.
Per quanto non contemplato nel presente bando, si fa rinvio alle norme vigenti in materia.
Per eventuali informazioni rivolgersi alla S.O.C. Gestione del Personale dell’Azienda Ospedaliera “Ospedale San Salvatore”
- Viale Trieste, 391 - Pesaro, tel. 0721/366382-6205, dalle ore 11,00 alle 13,00 di tutti i giorni feriali, escluso il sabato.
Il DIRETTORE GENERALE
(Dr. Gabriele Rinaldi)
N.B. Il presente bando sarà pubblicato e disponibile sul seguente sito: http://ao-sansalvatore.regione.marche.it
Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti Umberto I - G.M. Lancisi - G. Salesi - Ancona.
Graduatorie Concorsi Pubblici per: n. 2 Dirigenti Medici di Cardiologia; n. 1 Dirigente Medico di Medicina
Nucleare.
Si rende noto che questa Azienda ha approvato, con determina dirigenziale n. 1294 del 27.11.2009, la graduatoria di merito
del concorso pubblico per titoli ed esami per n. 2 posti di Dirigente Medico di Cardiologia.
Detta graduatoria risulta formulata nel modo seguente:
N.
Nominativo
Titoli Prova
Scritta Pratica Orale
Prova
Prova
Totale
1
2
3
CAPESTRO ALESSANDRO
SOURA ELLI 2,53
28
DE MERULIS 11,07 23
GIOVANNI
BALDONI MONICA
8,27
2,69
29
21
25
18
16
30
77,53
71,07
20
21
23
15
67,27
4
77,69
Si rende noto che questa Azienda ha approvato, con determina dirigenziale n. 1164 del 30.10.2009, la graduatoria di merito
del concorso pubblico per titoli ed esami per n. 1 Dirigente Medico di Medicina Nucleare.
Detta graduatoria risulta formulata nel modo seguente:
N.
Nominativo
Titoli Prova
Scritta Pratica
1
BOSCONTINI
GIUSEPPINA 13,285
FRINGUELLI FABIO
RICCI FRANCESCA
LELLI LUCIA 3,360
SANNINO
PASCQUALINA 2,140
2
3
4
5
Prova
Colloquio
Totale
29
13,880
3,810
27
26
23
27
24
20
28
25
16
88,285
19
83,880
16
71,810
70,360
21
22
16
61,140
INRCA - Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico - Ancona.
Avviso di sorteggio dei componenti la Commissione di esperti per l’avviso pubblico di Direttore medico
dell’U.O. complessa di Chirurgia generale e Patologia chirurgica (disciplina Chirurgia generale).
In ottemperanza alla determina n. 603/DGEN del 09.10.2009 si comunica che presso gli uffici dell’Amministrazione
dell’I.N.R.C.A. - Via S. Margherita, 5 - Ancona - si procederà al sorteggio dei due Componenti e dei due supplenti della
Commissione di Esperti per l’avviso pubblico per l’affidamento di un incarico quinquennale di Direttore medico dell’U.O.
complessa di Chirurgia generale e Patologia chirurgica.
Tali nominativi saranno sorteggiati tra gli iscritti ai ruoli nominativi regionali nella disciplina di Chirurgia generale
della Regione Marche.
Ove il numero dei dirigenti sia inferiore a 10, il sorteggio ha luogo utilizzando anche i nominativi del personale in servizio
presso le strutture ubicate nelle regioni limitrofe, onde assicurare che il sorteggio abbia luogo tra un numero di nominativi non
inferiore a quello indicato.
I lavori della Commissione di sorteggio avranno luogo alle ore 09,00 del 30° giorno successivo alla data di pubblicazione del
presente avviso che, se prefestivo o festivo, sarà prorogato al primo giorno lavorativo successivo.
Si fa presente che in caso di mancato espletamento delle operazioni nella giornata predetta, le stesse saranno rinviate alla
stessa ora entro i tre giorni successivi.
Ancona, lì 11 Gennaio 2010
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
(Avv. Irene Leonelli)
IL DIRETTORE GENERALE
(Dott. Antonio Aprile)
AVVISI
Ditta Compagnucci S.p.A. - Santa Maria Nuova.
Deposito del progetto per la procedura di valutazione di impatto ambientale.
Procedimento unico valutazione
di impatto ambientale e AIA
(art. 10 DLgs 152/06 del 03/04/2006 e ss.mm.ii.)
Il sottoscritto Compagnucci Rossano in qualità di legale rappresentante della Ditta Compagnucci S.p.A. con sede in Santa
Maria Nuova C.A.P. 60030 Prov. AN Via Scarpara Alta n. 57
AVVISA
che sono stati depositati presso la Segreteria dei seguenti Comuni:
COMUNE DI SANTA MARIA NUOVA, sede piazza Mazzini, 1 60030 Santa Maria Nuova (AN)
COMUNE DI JESI, sede piazza indipendenza, 1 60035 Jesi (AN)
COMUNE DI FILOTTRANO, sede Via Roma, 6 60024 Filotrano (AN)
e presso la Regione Marche - Servizio Ambiente e Paesaggio - P.F. Valutazioni ed autorizzazioni ambientali - via Tiziano n.
44 - 60100 ANCONA, gli elaborati del progetto per:
il trasferimento di un impianto di plastificazione presso lo stabilimento esistente in via Scarpara Alta, 57 a S.M. Nuova (AN),
già autorizzato IPPC, con conseguente aggiunta di un punto di emissione in atmosfera.
Il progetto medesimo rimarrà in visione al pubblico per 60 giorni consecutivi a partire dalla presente data. Il deposito è
effettuato ai sensi dell’art. 24 c. 1 del D.lgs 152/2006 e ss.mm.ii. e ai sensi dell’art. 5 comma 7 del D.Lgs. 59/05, allo scopo di
consentire a chiunque vi abbia interesse di prenderne visione, ottenerne a proprie spese una copia e presentare all’autorità
competente (Regione Marche, Servizio Ambiente e Paesaggio, P.F. Valutazioni ed autorizzazioni ambientali, via Tiziano, n.
44, 60100 Ancona) osservazioni e memorie relative al progetto depositato da prodursi per iscritto in carta semplice entro 60
giorni dalla data odierna.
Santa Maria Nuova, lì 22 Dicembre 2009
Ditta PAG Engineering S.r.l. - Piacenza.
Impianto fotovoltaico - Comune di Petriolo.
Procedura di verifica di assoggettabilltà
(art. 20 D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.)
Il sottoscritto Ansaldi Alfonso in qualità di Amminstratore Unico della ditta PAG Engineering S.r.l. con sede in Via Borghetto
n. 7 C.A.P. 29100 Comune Piacenza Prov. PC - Tel. 0523 071816/392 9771243 Fax. 0523 650937
AVVISA
che sono stati depositati presso la segreteria del seguente Comune di Petriolo, Sede P.za San Martino 10, e presso la Provincia
di Macerata - Settore Ambiente - Servizio Bonifiche - V.I.A. - Concessioni - Via G.B. Velluti, n. 41 - Loc. Piediripa, 62100
Macerata, gli elaborati del progetto relativo alla realizzazione di un impianto fotovoltaico non integrato di potenza installata
pari a 1.722,24 kWp per la produzione di energia elettrica e sottoposto alla procedura di verifica di assoggettabilltà ai sensi
dell’art. 20 D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.. Il sito è ubicato in via Fiastra nel Comune di Petriolo ed è inquadrato come zona
agricola dal P.R.G. comunale.
Il progetto medesimo rimarrà in visione al pubblico per 45 giorni consecutivi a partire dalla presente data di pubblicazione.
Il deposito è effettuato ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs 152/2006 e, allo scopo di consentire a chiunque vi abbia interesse di
prenderne visione, ottenerne a proprie spese una copia e presentare all’autorità competente (Provincia di Macerata - Settore
Ambiente - Servizio V “Bonifiche - V.I.A. - Concessioni” - Via G.B. Velluti, n. 41 - Loc. Piediripa - 62100 Macerata)
osservazioni e memorie relative al progetto depositato, da prodursi per scritto in carta semplice entro 45 giorni dalla data di
pubblicazione medesima.
Petriolo, lì 20 Gennaio 2010
IL PROPONENTE
(Ing. Alfonso Ansaldi)
Ditta Novapower Srl - Fabriano.
Impianto solare fotovoltaico.
Procedura di verifica di assoggettabilità
(art. 20 D.Lgs 152 del 03/04/2006 e ss.mm.ii.)
Il sottoscritto Paolo Lugiano in qualità di Amministratore delegato della ditta Novapower S.r.l. con sede in Via Aristide
Merloni n. 45 C.A.P. 60044 Comune Fabriano Prov. AN
AVVISA
che sono stati depositati presso la segreteria dei seguenti Comuni:
Comune S. Lorenzo in Campo, sede in Piazza Umberto I n. 17;
Comune di Castelleone di Suasa, sede in Piazza Principe di Suasa n. 7
e presso la Provincia di Pesaro e Urbino Servizio 4.1 - Urbanistica - Pianificazione Territoriale - VIA - VAS, Via Gramsci, n.
4 - Pesaro, gli elaborati del progetto impianto solare fotovoltaico di potenza nominale pari a 4.554,00 KWp su terreno agricolo
in comune di S. Lorenzo in Campo.
Il progetto medesimo rimarrà in visione al pubblico per 45 giorni consecutivi a partire dalla presente data.
Il deposito è effettuato ai sensi dell’art. 20 del D.lgs 152/2006 e ss.mm.ii. allo scopo di consentire a chiunque vi abbia interesse
di prenderne visione, ottenerne a proprie spese una copia e presentare all’autorità competente (Provincia di Pesaro e Urbino
Servizio 4.1. - Urbanistica - Pianificazione Territoriale - Via Gramsci, n. 4 - Pesaro) osservazioni e memorie relative al
progetto depositato da prodursi per iscritto in carta semplice entro 45 giorni dalla data odierna.
Enel Distribuzione S.p.A. - Ascoli Piceno.
Costruzione elettrodotto BT in cavo interrato in loc.tà Santa Lucia del Comune di Montefortino.
Connessione di un impianto di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, di proprietà della ditta
Piermarini Energy, alla rete di bassa tensione di Enel Distribuzione. (Pratica T0026618) (Diramazione
entro 2 Km. da impianto esistente - applicazione art. 1 L.R. 24-90.
La scrivente Enel Distribuzione S.p.A. - Divisione Infrastrutture e Reti - Macro Area Territoriale Nord Est, con sede in Ascoli
Piceno, Viale Treviri, 192
RENDE NOTO
- che dovrà realizzare un nuovo tratto di elettrodotto in cavo interrato a bassa tensione 0,380 kV.;
- che il tracciato dell’impianto è indicato sulla corografia in scala 1:2.000 depositata presso l’Amministrazione Provinciale di
Fermo - Servizio Interventi Sismici Idraulici e di Elettricità - Protezione Civile;
- che le aree interessate dalle opere ricadono in loc.tà Santa Lucia nel Comune di Montefortino in Provincia di Fermo;
- che l’elettrodotto esistente dal quale si diramerà il nuovo impianto è denominato Montemonaco n. 21101, autorizzato con
Decreto del Presidente Regione Marche n. 3877 del 22 aprile 1991;
- che per la costruzione di tale elettrodotto intende avvalersi della facoltà prevista dall’art. 5, comma 2, della L.R. 6 giugno
1988 n. 19, così come modificato dall’art. 1 della L.R. 21 aprile 1990 n. 24;
- che la costruzione dell’elettrodotto è finalizzata a connettere un impianto di produzione di energia elettrica da fonte
rinnovabile (fotovoltaico) di proprietà della ditta “Piermarini Energy Snc” alla rete di bassa tensione di Enel Distribuzione;
- che le caratteristiche principali dell’impianto sono:
- lunghezza m. 265,00;
- corrente alternata trifase;
- tensione nominale: 0,380 kV;
- frequenza: 50 Hz.;
- cavo interrato con conduttore in alluminio della sezione 3x150-95C mmq.
La domanda, con il presente Rende Noto e la corografia con individuato il tracciato dell’elettrodotto da realizzare, saranno
depositati presso l’Amministrazione Provinciale di Fermo - Servizio Interventi Sismici Idraulici e di Elettricità - Protezione
Civile per trenta giorni consecutivi, a decorrere dalla data di pubblicazione del presente avviso, a disposizione di chiunque
intenda prenderne visione nelle ore d’ufficio.
Ai sensi e per gli effetti della Legge Regionale 6 Giugno 1988 n. 19 e successive modificazioni, le osservazioni o comunque le
condizioni cui dovrebbe essere eventualmente vincolata la costruzione dell’impianto, dovranno essere presentate dagli aventi
interesse all’Amministrazione Provinciale di Fermo - Servizio Interventi Sismici Idraulici e di Elettricità - Protezione Civile,
entro trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso.
Il presente Rende Noto, corredato da una corografia con indicato il tracciato dell’elettrodotto da realizzare, sarà pubblicato per
trenta giorni consecutivi anche sull’Albo Pretorio del Comune interessato.
Ascoli Piceno, lì 30 Dicembre 2009
Enel - Distribuzione S.p.A - Ascoli Piceno.
Costruzione elettrodotto MT in cavo aereo ed interrato in loc.tà Curetta del Comune di Servigliano di un
impianto di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, di proprietà della ditta Solcontec Srl, alla
rete media tensione di Enel Distribuzione. (Pratica T0026502) (Diramazione entro 2 Km da impianto
esistente - applicazione art. 1 L:R. 24-90).
La scrivente Enel Distribuzione S.p.A. - Divisione Infrastrutture e Reti - Macro Area Territoriale Nord Est, con sede in Ascoli
Piceno, Viale Treviri, 192
RENDE NOTO
- che dovrà realizzare un nuovo tratto di elettrodotto in cavo aereo ed interrato a media tensione 20 kV.;
- che il tracciato dell’impianto è indicato sulla corografia in scala 1:2.000 depositata presso l’Amministrazione Provinciale di
Fermo - Servizio Interventi Sismici Idraulici e di Elettricità - Protezione Civile;
- che le aree interessate dalle opere ricadono in loc.tà Curetta nel Comune di Servigliano in Provincia di Fermo;
- che l’elettrodotto esistente dal quale si diramerà il nuovo impianto è denominato “Funari ex Monteleone” n. 22705,
autorizzato con Decreto del Presidente Regione Marche n. 3877 del 22 aprile 1991;
- che per la costruzione di tale elettrodotto intende avvalersi della facoltà prevista dall’art. 5, comma 2, della L.R. 6 giugno
1988 n. 19, così come modificato dall’art. 1 della L.R. 21 aprile 1990 n. 24;
- che la costruzione dell’elettrodotto è finalizzata a connettere un impianto di produzione di energia elettrica da fonte
rinnovabile (fotovoltaico) di proprietà della società “Solcontec Italia Srl” alla rete di media tensione di Enel Distribuzione;
- che le caratteristiche principali dell’impianto sono:
- lunghezza m. 60,00 per la linea in cavo aereo e m. 40,00 per la linea in cavo interrato;
- corrente alternata trifase;
- tensione nominale: 20 kV.;
- frequenza: 50 Hz.;
- cavo aereo ed interrato in alluminio della sezione di 3x(1x185) mmq.
La domanda, con il presente Rende Noto e la corografia con individuato il tracciato dell’elettrodotto da realizzare, saranno
depositati presso l’Amministrazione Provinciale di Fermo - Servizio Interventi Sismici Idraulici e di Elettricità - Protezione
Civile per trenta giorni consecutivi, a decorrere dalla data di pubblicazione del presente avviso, a disposizione di chiunque
intenda prenderne visione nelle ore d’ufficio.
Ai sensi e per gli effetti della Legge Regionale 6 Giugno 1988 n. 19 e successive modificazioni, le osservazioni o comunque le
condizioni cui dovrebbe essere eventualmente vincolata la costruzione dell’impianto, dovranno essere presentate dagli aventi
interesse all’Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno - Servizio Interventi Sismici Idraulici e di Elettricità - Protezione
Civile, entro trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso.
Il presente Rende Noto, corredato da una corografia con indicato il tracciato dell’elettrodotto da realizzare, sarà pubblicato per
trenta giorni consecutivi anche sull’Albo Pretorio del Comune interessato.
Ascoli Piceno, lì 13 Gennaio 2010
IL RESPONSABILE
(Sauro Camillini)
Studio associato di ingegneria Graziani Molinari - Macerata.
Realizzazione impianto fotovoltaico potenza di picco 4,149 MWp denominato “Vecchio Granaio” da
realizzare in C. da Chiaravalle Treia.
Procedura di verifica di assoggettabilità
(art. 20 D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.)
Il sottoscritto Molinari Fabio, in qualità di socio, della ditta Studio Associato di Ingegneria Graziani Molinari con sede in Via
1° Maggio n. l/F C.A.P 62100 Comune di Macerata Prov. MC
AVVISA
che sono stati depositati presso la segreteria del Comune di Treia, sede P.zza della Repubblica, 2 ed inoltrata all’ARPAM ed al
Corpo Forestale dello Stato di Macerata e presso la Provincia di Macerata - Settore Ambiente - Servizio “Bonifiche - V.I.A. Concessioni” - Via G.B, Velluti, n. 41 - Loc. Piediripa, 62100 Macerata, gli elaborati del progetto realizzazione impianto
fotovoltaico potenza di picco 4,149 MWp denominato “Vecchio Granaio” da realizzare in C.da Chiaravalle Treia
Il progetto medesimo rimarrà in visione al pubblico per 45 giorni consecutivi a partire dalla presente data di pubblicazione.
Il deposito è effettuato ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii. allo scopo di consentire a chiunque vi abbia
interesse di prenderne visione, ottenerne a proprie spese una copia e presentare all’autorità competente (Provincia di Macerata
- Settore Ambiente - Servizio V “Bonifiche - V.I.A. - Concessioni” - Via G.B. Velluti, n. 41 - Loc. Piediripa - 62100
Macerata) osservazioni e memorie relative al progetto depositato, da prodursi per iscritto in carta semplice entro 45 giorni
dalla data di pubblicazione medesima.
Riferimenti telefonici e mail
Per. Ind. Fabio Molinari tel 348/2805351 mail [email protected]
Macerata, lì 21 Gennaio 2009
Studio associato di ingegneria Graziani Molinari - Macerata.
Realizzazione impianto fotovoltaico potenza di picco 5,220 MWp denominato “Cola” da realizzare in C.da
Camporota Treia.
Procedura di verifica di assoggettabilità
(art. 20 D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.)
Il sottoscritto Molinari Fabio, in qualità di socio, della ditta Studio Associato di Ingegneria Graziani Molinari con sede in Via
1° Maggio n. l/F C.A.P 62100 Comune di Macerata Prov. MC
AVVISA
che sono stati depositati presso la segreteria del Comune di Treia, sede P.zza della Repubblica, 2 ed inoltrata all’ARPAM ed al
Corpo Forestale dello Stato di Macerata e presso la Provincia di Macerata - Settore Ambiente - Servizio “Bonifiche - V.I.A. Concessioni” - Via G.B, Velluti, n. 41 - Loc. Piediripa, 62100 Macerata, gli elaborati del progetto realizzazione impianto
fotovoltaico potenza di picco 5,220 MWp denominato “Cola” da realizzare in C.da Camporota Treia
Il progetto medesimo rimarrà in visione al pubblico per 45 giorni consecutivi a partire dalla presente data di pubblicazione.
Il deposito è effettuato ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii. allo scopo di consentire a chiunque vi abbia
interesse di prenderne visione, ottenerne a proprie spese una copia e presentare all’autorità competente (Provincia di Macerata
- Settore Ambiente - Servizio V “Bonifiche - V.I.A. - Concessioni” - Via G.B. Velluti, n. 41 - Loc. Piediripa - 62100
Macerata) osservazioni e memorie relative al progetto depositato, da prodursi per iscritto in carta semplice entro 45 giorni
dalla data di pubblicazione medesima.
Riferimenti telefonici e mail
Per. Ind. Fabio Molinari tel 348/2805351 mail [email protected]
Macerata, lì 21 Gennaio 2009