LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA

Progr.Num.
1401/2010
GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA
Questo giorno Lunedì 20
del mese di
dell' anno 2010 si è riunita nella residenza di
la Giunta regionale con l'intervento dei Signori:
Settembre
via Aldo Moro, 52 BOLOGNA
1) Errani Vasco
2) Saliera Simonetta
3) Bianchi Patrizio
4) Bortolazzi Donatella
5) Freda Sabrina
6) Gazzolo Paola
7) Lusenti Carlo
8) Marzocchi Teresa
9) Melucci Maurizio
10) Mezzetti Massimo
11) Muzzarelli Gian Carlo
12) Peri Alfredo
13) Rabboni Tiberio
Presidente
Vicepresidente
Assessore
Assessore
Assessore
Assessore
Assessore
Assessore
Assessore
Assessore
Assessore
Assessore
Assessore
Funge da Segretario l'Assessore
Muzzarelli Gian Carlo
Oggetto: AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA DI BOLOGNA. DESIGNAZIONE DIRETTORE GENERALE.
Cod.documento GPG/2010/1537
Testo dell'atto
Num. Reg. Proposta: GPG/2010/1537
----------------------------------------------------LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Premesso che il contratto del dott. Augusto Cavina,
Direttore generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di
Bologna, scade il giorno 30 settembre 2010 e, pertanto, è
necessario assumere i provvedimenti per la copertura
dell’Ufficio di Direttore Generale della predetta Azienda
sanitaria;
Dato atto che con propria deliberazione n. 1436 del 29
settembre 2009 è stata disposta l'emanazione di un avviso
pubblico, ai sensi dell'art. 1 del D.L. n. 512/94, convertito
nella Legge n. 590/94, per acquisire disponibilità alla
nomina a Direttore Generale di Aziende sanitarie e IRCCS
aventi sedi nel territorio regionale;
Considerato che:
- il Responsabile del Servizio Sviluppo Risorse Umane in
Ambito Sanitario e Sociale. Affari Generali e Giuridici della
Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali, con
determinazione n. 4018 del 19 aprile 2010, ha preso atto che
sono pervenute, nei termini, n. 101 domande di candidati in
possesso dei requisiti di cui all’art. 3 bis del D. Lgs.
502/92 e successive modificazioni e integrazioni, tra cui
quella del dott. Sergio Venturi;
- l’incarico di direzione aziendale da conferire si colloca
in una fase di evoluzione del sistema di welfare della
Regione Emilia-Romagna, nell’ambito del quale le Aziende del
Servizio sanitario regionale sono chiamate ad assicurare le
innovazioni sul piano organizzativo e dei sistemi di governo,
coerenti con gli obiettivi e le indicazioni del “Piano
sociale e sanitario 2008-2010”, nel rispetto della normativa
nazionale e regionale di riferimento;
Dato atto che gli obiettivi per l'Azienda OspedalieroUniversitaria di Bologna, di cui all'Allegato al presente
atto, sono stati definiti in relazione alle previsioni del
sopracitato Piano e in coerenza con le indicazioni
dell’Università di Bologna e sentito il Presidente della
Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria di Bologna e che
detti obiettivi costituiranno, altresì, il riferimento per la
verifica di cui all'art. 3-bis, comma 6, del D.Lgs. 502/92 e
successive modificazioni;
Dato atto, in particolare, del rilevante ruolo giocato
dal Policlinico di Bologna nel Servizio Sanitario Regionale e
Nazionale negli ambiti della ricerca, della formazione e
dell’assistenza, e considerando che l’ulteriore sviluppo
dell’integrazione tra i citati ambiti, costituisce lo
strumento organizzativo indispensabile al raggiungimento
degli obiettivi istituzionali del Servizio Sanitario
Regionale e dell’Università di Bologna, che vanno perseguiti
in un contesto di leale collaborazione e nel rispetto delle
specifiche autonomie, in modo da valorizzare e potenziare
reciprocamente gli apporti delle due istituzioni, assumono
particolare rilevanza, per l’Azienda OspedalieroUniversitaria di Bologna, tra gli obiettivi di cui
all’Allegato, quelli di seguito indicati:
- al fine di assicurare la piena ed armoniosa integrazione
fra le attività di assistenza, didattica e ricerca,
condurre un’approfondita analisi del livello di attuazione
del protocollo di intesa, sia dal punto di vista della
ricognizione degli obiettivi enunciati nella DGR 297/2005
che necessitano di recepimento in specifici atti necessari
a completare il percorso di declinazione organizzativa di
quegli stessi obiettivi, sia dal punto di vista del
funzionamento dell’assetto istituzionale risultante dagli
atti già adottati in attuazione della citata DGR. Tale
analisi dovrà apportare elementi conoscitivi utili a
valorizzare pienamente l’apporto che l’Università di
Bologna può e deve dare alla programmazione strategica
dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria e alla verifica del
conseguimento degli obiettivi definiti in quella sede;
- valorizzare gli strumenti della partecipazione
organizzativa e del governo clinico degli operatori, che
favoriscano il loro coinvolgimento nella elaborazione
delle strategie aziendali. In tal senso assumono
particolare rilevanza, per la natura dell’Azienda che
persegue obiettivi di integrazione tra assistenza, ricerca
e didattica, il Comitato di Indirizzo e il Collegio di
Direzione, secondo le rispettive e sinergiche competenze,
nonché gli altri organismi aziendali sede di
partecipazione decisionale qualificata, quali il Collegio
delle professioni sanitarie e i Comitati di dipartimento;
- esplicitare, a seguito dell’accordo attuativo locale sulla
formazione specialistica dei laureati in medicina e
chirurgia stipulato nel novembre 2008 con l’Università di
Bologna in attuazione del Protocollo d’Intesa, il
programma di implementazione nonché il livello di
raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo stesso,
garantendo adeguato supporto a tutte le attività
realizzate presso l’Azienda in un quadro di coerenza con
la valorizzazione ai fini formativi del patrimonio di
strutture e di risorse del Servizio Sanitario Regionale
con particolare attenzione alle strutture assistenziali
presenti sul territorio provinciale;
- garantire che le prestazioni erogate ai pazienti siano
orientate alla presa in carico complessiva dei loro
problemi sanitari, anche in ottica di umanizzazione delle
cure, definendo una pianificazione dell’assistenza in
collaborazione con il medico di medicina generale,
specialmente per quelle prestazioni che, pur non avvenendo
in regime di ricovero, costituiscono il necessario
completamento del processo di cura complessivamente
inteso;
- sviluppare l’integrazione fra l’Azienda OspedalieroUniversitaria e l’Azienda territoriale attraverso lo
sviluppo di reti cliniche integrate e programmi
interaziendali (clinici e amministrativi) al fine di
superare la logica della frammentazione e di contenere i
costi di produzione attraverso l’impiego di risorse
comuni, di elevare il grado di coordinamento e di
integrazione tra diverse competenze;
- garantire la collaborazione con l’Azienda territoriale
nella programmazione e gestione delle attività finalizzate
al contenimento dei tempi di attesa secondo le modalità e
gli standard definiti, come da indicazioni della
deliberazione di questa Giunta n. 1035/2009 e del relativo
tavolo di coordinamento regionale;
- perseguire l’obiettivo di ammodernamento ed adeguamento
normativo del patrimonio edilizio e tecnologico
dell’Azienda – anche in relazione alle esigenze delle
attività di ricerca e di formazione - rispettando le
scadenze già indicate nella programmazione ed avviando
tutte le azioni necessarie per completare gli interventi
già previsti nei pregressi programmi di finanziamento,
nonché per gli interventi previsti dal Programma di
realizzazione dei reparti di malattie infettive e
Programma per la riqualificazione dell’assistenza
sanitaria nell’area metropolitana di Bologna;
- garantire una situazione di equilibrio economicofinanziario
della gestione aziendale, assicurando il
rispetto del vincolo di bilancio, così come annualmente
definito dalla Giunta regionale in sede di programmazione
e finanziamento del Servizio Sanitario Regionale;
Considerato che l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di
Bologna è parte del sistema integrato di programmazione di
Area Vasta Emilia Centrale e ai fini del pieno sviluppo e del
potenziamento di tale ambito vanno evidenziati alcuni
obiettivi da considerare integrativi di quelli già sopra
individuati per l’ambito aziendale;
Precisato che detti obiettivi di Area Vasta
costituiscono anch’essi il riferimento per la verifica di cui
all’art. 3-bis, comma 6, del Decreto Legislativo 502/92 e
successive modificazioni;
Tenuto presente che gli obiettivi di Area Vasta EmiliaCentrale sono comuni alle sei Aziende che la costituiscono e
che ciascuna è chiamata a contribuire al loro raggiungimento
per quanto di competenza, in virtù della programmazione
regionale nonché di quella locale, definita al tavolo di
Coordinamento delle Conferenze Territoriali Sociali e
Sanitarie delle Aziende di Area Vasta Emilia Centrale;
Preso atto che l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di
Bologna, salvaguardando l’alta qualità dei servizi realizzati
condivide, altresì, i seguenti obiettivi di Area Vasta:
- mettere in atto azioni finalizzate a una forte
integrazione nell’offerta clinico assistenziali,
privilegiando lo sviluppo complementare ed il
consolidamento delle reti hub & spoke e la creazione di
percorsi integrati interaziendali che consentano il
miglioramento dell’accesso, della presa in carico,
dell’appropriatezza e dell’efficienza dell’offerta di area
vasta. In particolare:
·l’integrazione e coordinamento della programmazione
dell’offerta di servizio sia a livello di pianificazione
strategica che di technology assessment, utilizzando gli
strumenti del governo clinico nel confronto tra aziende;
·lo sviluppo in particolare delle reti di: 118,
ostetrico-neonatologica, riabilitativa, cardiologica;
- perseguire una forte integrazione di Area Vasta e, dove
possibile, unificare a livello provinciale i servizi di
supporto, al fine di omogeneizzare gli strumenti
gestionali, migliorare e uniformare gli standard di
servizio, massimizzare l’efficienza delle strutture ed
ottenere economie di scala. In particolare dovranno essere
predisposti piani triennali, che prevedano risultati
significativi già nelle fasi intermedie, in relazione alle
seguenti aree:
·servizi amministrativi, specificatamente per i
servizi acquisti, economali e logistici, personale, con
l’obiettivo di tendere a dipartimenti amministrativi
provinciali;
·servizi clinici e tecnici di supporto, con
particolare riferimento alle specifiche aree degli uffici
tecnici, Servizi di Prevenzione e Protezione, medici
competenti, fisica sanitaria nonché alle ingegnerie
cliniche, anche al fine di facilitare gli obiettivi di
technology assessment;
- consolidare e sviluppare ulteriormente le unioni
d’acquisto in Area Vasta/Intercent-ER coerentemente con
gli obiettivi di programmazione definiti annualmente; in
particolare oltre al consolidamento del grado di acquisti
in unione per i beni sanitari, dovrà essere sviluppato il
settore delle tecnologie sanitarie ed informatiche e
quello dei servizi, con riferimento a quelli alberghieri e
di manutenzione;
- armonizzare le politiche di Risk management, utilizzando
le reti cliniche per le valenze professionali a garanzia
di possibili aree di miglioramento della qualità
dell’assistenza; in relazione alla componente gestionale
si dovrà realizzare un approccio unitario che riguardi non
solo le coperture assicurative, ma anche la gestione dei
singoli sinistri, privilegiando, ove possibile, lo
sviluppo di competenze interne che consentano anche la
sperimentazione di forme innovative di copertura del
rischio;
Preso atto che il dott. Sergio Venturi, con nota
acquisita agli atti (prot. PG/2010/0180116) si è reso
disponibile a ricoprire l’incarico di direttore generale
anche in altre aziende sanitarie regionali;
Considerato che il dott. Sergio Venturi, secondo quanto
emerge dal curriculum acquisito, ha maturato una lunga e
consolidata esperienza di direzione nell’ambito di Azienda
USL e di Azienda Ospedaliero-Universitaria. Egli, infatti:
- attualmente è direttore generale dell’Azienda OspedalieroUniversitaria di Parma dall’1 agosto 2002;
- precedentemente è stato direttore generale dell’Azienda
USL di Imola;
- è stato, inoltre, Dirigente responsabile del Servizio
Presidi Ospedalieri della Regione Emilia-Romagna;
e pertanto ciò determina un peculiare affidamento nelle sue
capacità di assolvimento dell’incarico di direttore generale
dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna;
Ritenuto, per quanto sopra esposto, designare, quale
Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di
Bologna il dott. Sergio Venturi;
Acquisita l’intesa con il Rettore dell’Università di
Bologna, espressa ai sensi dell’art. 9, comma 6. della l.r.
n. 29/2004 e successive modificazioni, con nota prot. n.
41270 del 20.9.2010, nonché il positivo confronto con il
Presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria
di Bologna, sulla designazione del dott. Sergio Venturi,
quale direttore generale dell’Azienda OspedalieroUniversitaria di Bologna;
Ritenuto opportuno di prevedere, peraltro, che in
ragione della sostanziale unitarietà ed integrazione del
Sistema sanitario regionale, il Direttore Generale come sopra
designato presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di
Bologna, anche nel caso di valutazione positiva,
relativamente all’incarico ricoperto dopo 18 mesi, possa,
nell’ambito temporale del proprio mandato e a fronte di
motivate ragioni legate alla programmazione regionale o ad
esigenze di carattere organizzativo e produttivo, essere
assegnato, con specifica deliberazione di questa Giunta, alla
direzione di altra Azienda o Ente del Servizio sanitario
Regionale. Il contratto individuale di lavoro dovrà pertanto
essere integrato con una specifica clausola in tal senso;
Richiamata l’Intesa tra il Governo, le Regioni e le
Province autonome di Trento e Bolzano concernente il nuovo
Patto per la salute per gli anni 2010-2012 (Repertorio atti
243/CSR del 3 dicembre 2009)che all’artico 1 ridetermina il
fabbisogno finanziario del Servizio Sanitario Nazionale,
impegnandosi ad assicurare risorse aggiuntive, rispetto al
livello di finanziamento definito dagli articoli 61 e 79 del
D.L. 112/2008, convertito con modificazioni con Legge
133/2008, pari a 1.600 milioni di euro per l’anno 2010 e
1.719 milioni di euro per il 2011;
Ritenuto, pertanto, che le risorse disposte dal “Patto
per la Salute”, recepito nella legge 23.12.2009, n. 191
(legge finanziaria 2010), compensino le misure introdotte
dall’art. 61 del D.L. 112/2008 convertito con modificazioni
con legge 133/2008, dirette ad assicurare copertura
finanziaria agli oneri derivanti dalla abolizione della quota
di partecipazione al costo delle prestazioni, per gli anni
2010-2011, rendendo, pertanto, superata l’applicazione delle
misure di contenimento dei trattamenti economici spettanti ai
direttori generali delle aziende sanitarie introdotta dal
medesimo articolo di legge;
Ritenuto, quindi, di confermare il trattamento
economico del Direttore generale dell’Azienda OspedalieroUniversitaria di Bologna stabilito con propria deliberazione
n. 1838/2001, fatti salvi gli eventuali adeguamenti che
potranno essere disposti in osservanza di nuove misure
normative in materia;
Richiamata la propria deliberazione n. 722/2010, con la
quale viene nominata la dirigente regionale Sonia Cioffi
quale sostituto del Capo di Gabinetto del Presidente della
Giunta regionale, per tutta la durata di vacanza
dell’incarico, con decorrenza 1/6/2010;
Dato atto del parere allegato;
Su proposta dell'Assessore alle Politiche per la
Salute;
A voti unanimi e segreti
Delibera
- di designare, per quanto in premessa esposto, quale
Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria
di Bologna, il dott. Sergio Venturi, per anni quattro;
- di dare atto che alla nomina provvederà il Presidente
della Giunta regionale con proprio decreto, previa
acquisizione dell’accettazione da parte del dott. Sergio
Venturi;
- di stabilire che, a seguito della nomina, il dott. Sergio
Venturi sottoscriverà apposito contratto di prestazione
d’opera intellettuale, secondo quanto previsto dalla
normativa vigente e conformemente allo schema di cui alla
deliberazione di questa Giunta n. 1453/96, successivamente
modificata con deliberazione n. 1752/99, n. 2469/99 e n.
1164/09, che disciplina la regolamentazione complessiva
del rapporto;
- di stabilire che il trattamento economico spettante al
dott. Sergio Venturi, per quanto esposto nella premessa
del presente atto, è quello previsto dalla deliberazione
di questa Giunta n. 1838/2001;
- di stabilire che in ragione della sostanziale unitarietà
ed integrazione del Sistema sanitario regionale, il dott.
Sergio Venturi, anche nel caso di valutazione positiva,
relativamente all’incarico ricoperto, dopo 18 mesi, possa,
nell’ambito temporale del proprio mandato e a fronte di
motivate ragioni legate alla programmazione regionale o ad
esigenze di carattere organizzativo e produttivo, essere
assegnata, con specifica deliberazione della Giunta
regionale, alla direzione di altra Azienda o Ente del SSR.
Il contratto individuale di lavoro dovrà pertanto essere
integrato con una specifica clausola in tal senso;
- di assegnare alla Direzione Generale dell’Azienda
sanitaria in argomento gli obiettivi di cui all’Allegato
parte integrante e sostanziale del presente atto, nonché
gli obiettivi evidenziati in premessa, precisando che
detti obiettivi costituiscono il riferimento per la
verifica di cui all’art. 3 bis, comma 6, del D.Lgs. 502/92
e successive modificazioni.
Allegato parte integrante - 1
ALLEGATO
OBIETTIVI DI GOVERNO AZIENDALE PER L’INNOVAZIONE
L’incarico di direzione conferito con il presente
provvedimento si colloca in una fase di evoluzione del
sistema di welfare della Regione Emilia-Romagna, secondo il
disegno scaturente dalla legislazione regionale e dal “Piano
sociale e sanitario 2008-2010”, nell’ambito del quale le
Aziende del Servizio sanitario regionale sono chiamate ad una
profonda innovazione sul piano organizzativo e dei sistemi di
governo.
In tale quadro l’Azienda dovrà orientare gli strumenti
di governo aziendale verso gli obiettivi, di seguito
indicati, di valenza strategica rispetto al compimento del
processo di innovazione del Servizio Sanitario Regionale:
- valorizzare gli strumenti della partecipazione
organizzativa e del governo clinico degli operatori, che
comportano il loro coinvolgimento nella elaborazione delle
strategie aziendali. In tal senso assumono particolare
rilevanza il Collegio di direzione, quale organo e sede di
elaborazione e proposta in materia di ricerca e di
innovazione, di organizzazione e sviluppo dei servizi e di
formazione permanente, nonché con riguardo agli altri
organismi aziendali, quali il Collegio delle professioni
sanitarie e i Comitati di dipartimento;
- proseguire nella redazione annuale del bilancio di
missione, quale strumento finalizzato a rendere conto del
perseguimento degli obiettivi di salute affidati dalla
Regione e dalla Conferenza Territoriale Sociale e
Sanitaria all’Azienda.
OBIETTIVI DI AREA
Gli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi
sono assegnati ai sensi del 5° comma dell'art. 3-bis del
D.Lgs. 502/92 e successive modificazioni e integrazioni, e
risultano dal “Piano Sociale e Sanitario Regionale 2008-2010”
e dai relativi piani locali d'attuazione, dal Piano degli
obiettivi dell'Azienda nei termini definiti dai relativi
provvedimenti approvati dai competenti organi regionali. Gli
obiettivi generali e specifici sono individuati in rapporto
alle peculiari caratteristiche epidemiologiche e sociali
della popolazione di riferimento della Azienda OspedalieroUniversitaria di Bologna, alle risorse ed ai suoi assetti
organizzativi interni ed alle relazioni con le altre Aziende
sanitarie, nel contesto ed in funzione degli obiettivi
generali del Sistema sanitario regionale, valorizzando
l’esperienza peculiare dell’Azienda sulla integrazione, la
presa in carico e lo sviluppo dei percorsi di cura.
Assistenza Ospedaliera
La Direzione aziendale dovrà:
- potenziare il ruolo di Hub, a livello provinciale,
regionale e nazionale, promuovendo il potenziamento e lo
sviluppo delle aree di eccellenza, consolidando il
proprio ruolo di riferimento a livello regionale e
nazionale;
- proseguire e portare a compimento le azioni di sviluppo
del ruolo dell’Azienda in un più generale sistema
regionale della formazione e della ricerca, nonché
dell’assistenza, con particolare riferimento alla rete
ospedaliera provinciale e regionale: partecipare alla
programmazione provinciale al fine di realizzare un
sistema dell’offerta idoneo a rispondere in modo
appropriato alla domanda, evitando una duplicazione di
servizi;
- consolidare percorsi assistenziali in continuità tra
ospedale e territorio. In particolare, ai fini
dell’integrazione e della continuità delle cure, dovrà
essere meglio definita la dimissione protetta come
normale modalità di collegamento tra ospedale e
territorio, garantendo la continuità dell’assistenza in
modo che, già in occasione del ricovero, sia predisposto
un percorso diagnostico terapeutico comprensivo delle
prestazioni di follow up;
- realizzare accordi di fornitura con l’Azienda territoriale
e con gli ospedali privati accreditati, che prevedano
esplicite modalità di verifica e controllo della
appropriatezza delle prestazioni e della spesa. Tali
modalità di verifica dovranno applicarsi anche alla
valutazione delle attività complessive delle strutture
aziendali relativamente ai ricoveri e dovranno garantire
la continuità dei percorsi, esplicitando ruoli e
responsabilità, oltre che dei fornitori, anche
dell’Azienda;
- attuare il Piano regionale di contenimento dei tempi di
attesa di cui alla deliberazione regionale n. 1368/2009,
relativamente alle azioni di governo, agli standard dei
tempi di attesa delle prestazioni di degenza;
- attuare la revisione dei modelli organizzativoassistenziali
delle cure, tenendo conto del know-how
scientifico, tecnologico e dell’evoluzione delle
professioni mediche e sanitarie;
- garantire la piena partecipazione alle reti regionali
attraverso l’adesione agli obiettivi di gestione dello
stroke, dell’IMA, del Registro Impianto Protesi, della
rete malattie rare;
- incentivare il programma di trapianto di rene da donatore
vivente, migliorando ulteriormente le attuali
performance;
- incentivare il procurement di cornee/anno;
- consolidare l’organizzazione ed il funzionamento aziendale
secondo i principi e le indicazioni della l.r. 29/2004 e
di quanto previsto dal Protocollo d’intesa Regione–
Università del 14 febbraio 2005 e dal provvedimento
della Giunta regionale n. 318/2005, mediante l’Accordo
attuativo locale, di cui all’art. 9, comma 3, della l.r.
n. 29/2004;
- sviluppare l’integrazione fra l’Azienda OspedalieroUniversitaria e l’Azienda territoriale attraverso lo
sviluppo di reti cliniche integrate, dipartimenti e
programmi interaziendali (clinici e amministrativi) al
fine di superare la logica della frammentazione e di
minimizzare i costi di produzione attraverso l’impiego
di risorse comuni, di elevare il grado di coordinamento
e di integrazione tra diverse competenze;
- attuare quanto previsto in tema di accreditamento, delle
strutture di soccorso/trasporto infermi, dalla circolare
4/2010 e dalla determinazione del Direttore Generale
Sanità e Politiche Sociali n. 12861 dell’1/12/2009. In
particolare entro il 2011 dovranno essere superati i
rapporti contrattuali e/o convenzionali in essere a
favore di nuovi rapporti regolamentati in applicazione
del D. Lgs. 502/92 e successive modificazioni.
Assistenza Distrettuale ed Integrazione sociosanitaria
L'Azienda dovrà:
- mettere a regime percorsi integrati ospedale-territorio,
attraverso l’uso della lettera di dimissione ospedaliera
condivisa con le strutture ospedaliere e i Dipartimenti di
cure primarie dell’Azienda territoriale di riferimento,
coerentemente con il Progetto regionale per la prevenzione
delle recidive cardiovascolari: IMA/SCA (Piano Regionale
della Prevenzione);
- sviluppare i percorsi di day service ambulatoriale di cui
alla deliberazione della Giunta regionale 1803/2009
integrandosi con la programmazione dell’Azienda
territoriale e collaborando, inoltre, con tutte le altre
aziende sanitarie dell’Area Vasta Emilia Centrale, al fine
di uniformare i percorsi realizzati e per una graduale
riconversione delle attività di day hospital;
- concorrere alla garanzia dei tempi massimi di attesa per
le prestazioni specialistiche ambulatoriali di cui alla
delibera della Giunta regionale 1035/2009, collaborando,
con l’Azienda territoriale, alle azioni di rimodulazione
dell’offerta, alle azioni sull’appropriatezza prescrittiva
(monitoraggio presenza classi di priorità e quesito
diagnostico sulle prescrizioni), alle azioni di gestione
delle prese in carico dei pazienti;
- nell’ambito del percorso nascita, rispetto al quale va
sviluppata ulteriormente l’integrazione con l’Azienda
territoriale e l’attività di Area Vasta, la Direzione
aziendale dovrà proseguire nelle azioni di miglioramento
secondo gli obiettivi stabiliti dalle deliberazioni della
Giunta regionale nn. 533/08 e 1921/07, dal Piano attuativo
provinciale e secondo le indicazioni della Commissione
Nascita regionale, in particolare su:
·appropriatezza della diagnostica effettuata per le donne
in gravidanza, al fine di migliorare il rispetto dei
tempi di attesa e della cadenza dei controlli periodici;
·allattamento al seno;
·valutazione dell’appropriatezza dell’assistenza al
parto, con un’attenzione anche ad una riduzione della
percentuale di tagli cesarei;
·assistenza ostetrica al travaglio/parto;
·integrazione dei percorsi territorio-ospedale.
Inoltre per il controllo del dolore in travaglio/parto è
necessario l’adeguamento al Piano attuativo aziendale e
provinciale di cui alla delibera della Giunta regionale n.
533/2008;
- garantire, in collaborazione con l’Azienda territoriale,
l’attuazione dei profili assistenziali relativi all’IVG
secondo quanto disposto con deliberazione della Giunta
regionale n. 1690/2008.
Area ICT Sanità
L'Azienda, inoltre, dovrà:
- partecipare attivamente alla realizzazione dei progetti di
Information e Communication Technology, che sono declinati
nei programmi operativi annuali delle attività approvati
dalla Giunta Regionale e garantire che le proprie modalità
organizzative siano coerenti con gli indirizzi regionali
definiti nell’ambito dei singoli progetti, per quanto
attiene alle diverse aree di interesse;
- avviare un percorso di progressiva evoluzione e
razionalizzazione dei sistemi informativi amministrativi
che faciliti la massima integrazione degli stessi.
Politiche del farmaco
La Direzione aziendale dovrà:
- promuovere la politica del farmaco attraverso l’adozione e
la diffusione, a tutti i professionisti, degli strumenti
di governo clinico predisposti dal sistema regionale: il
Prontuario terapeutico vincolante, le schede di
valutazione dei farmaci caratterizzati da criticità di
impiego e le raccomandazioni d’uso per specifiche
patologie;
- prevedere la strutturazione di gruppi multidisciplinari
coinvolti in audit clinici sul monitoraggio dell’uso
appropriato dei farmaci, con particolare riguardo ai
farmaci innovativi ad alto costo, oggetto di linee guida
terapeutiche regionali;
- proseguire nel contenimento della spesa farmaceutica
ospedaliera, entro i limiti indicati dalle linee di
programmazione regionale;
- promuovere l’attività di farmacovigilanza e consolidare le
procedure per una corretta gestione del rischio clinico
legato all’uso dei farmaci;
- nell’ambito della rete oncologica regionale, consolidare
la partecipazione ai progetti che vedono coinvolti i
laboratori di preparazione dei farmaci antiblastici,
prevedendo anche l’implementazione delle procedure di
allestimento delle terapie con i data set dei parametri
clinici formulati dalla Commissione oncologica regionale;
- sviluppare un sistema di governo dell’impiego dei
dispositivi medici coerente con le disposizioni nazionali
e regionali.
Integrazione
L’Azienda, al fine di valorizzare l’integrazione tra le
attività di assistenza, formazione e ricerca e quale
strumento per perseguire gli obiettivi istituzionali del
Servizio Sanitario Regionale e dell’Università di Bologna in
un contesto di leale collaborazione e nel rispetto delle
rispettive autonomie, dovrà:
- condurre un’approfondita analisi del livello di attuazione
del protocollo di intesa, sia dal punto di vista della
ricognizione degli obiettivi enunciati nella DGR 297/2005
che necessitano di recepimento in specifici atti necessari
a completare il percorso di declinazione organizzativa di
quegli stessi obiettivi, sia dal punto di vista del
funzionamento dell’assetto istituzionale risultante dagli
atti già adottati in attuazione della citata DGR. Tale
analisi dovrà apportare elementi conoscitivi utili a
valorizzare pienamente l’apporto che l’Università di
Bologna può e deve dare alla programmazione strategica
dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria e alla verifica del
conseguimento degli obiettivi definiti in quella sede;
- valorizzare gli strumenti della partecipazione
organizzativa e del governo clinico degli operatori, che
favoriscano il loro coinvolgimento nella elaborazione
delle strategie aziendali. In tal senso assumono
particolare rilevanza, per la natura dell’Azienda che
persegue obiettivi di integrazione tra assistenza, ricerca
e didattica, il Comitato di Indirizzo e il Collegio di
Direzione, secondo le rispettive e sinergiche competenze,
nonché gli altri organismi aziendali sede di
partecipazione decisionale qualificata, quali il Collegio
delle professioni sanitarie e i Comitati di dipartimento;
- esplicitare, a seguito dell’accordo attuativo locale sulla
formazione specialistica dei laureati in medicina e
chirurgia stipulato nel novembre 2008 con l’Università di
Bologna in attuazione del Protocollo d’Intesa, il
programma di implementazione nonché il livello di
raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo stesso,
garantendo adeguato supporto a tutte le attività
realizzate presso l’Azienda in un quadro di coerenza con
la valorizzazione ai fini formativi del patrimonio di
strutture e di risorse del Servizio Sanitario Regionale
con particolare attenzione alle strutture assistenziali
presenti sul territorio provinciale;
- sviluppare l’integrazione fra l’Azienda OspedalieroUniversitaria e l’Azienda territoriale attraverso lo
sviluppo di reti cliniche integrate e programmi
interaziendali (clinici e amministrativi) al fine di
superare la logica della frammentazione e di contenere i
costi di produzione attraverso l’impiego di risorse
comuni, di elevare il grado di coordinamento e di
integrazione tra diverse competenze;
- perseguire una maggiore condivisione tra Azienda e
Università di Bologna delle basi conoscitive concernenti
le attività e i risultati assistenziali, di ricerca e di
didattica, quale strumento necessario a rendere
maggiormente complementare la programmazione e la gestione
delle attività di rispettiva competenza;
- promuovere una approfondita analisi dei processi
organizzativi posti in essere per garantire i previsti
servizi al personale universitario in convenzione con
l’Azienda - a partire dalla gestione dei trattamenti
economici – nonché ai medici in formazione specialistica
e, anche sulla scorta delle risultanze acquisite,
assicurare la revisione di tali processi.
Ricerca e Innovazione, Formazione
L’Azienda dovrà:
- collaborare con l’Università nel garantire – per quanto di
propria competenza - un adeguato supporto gestionale e
strutturale allo sviluppo della ricerca scientifica;
- favorire lo sviluppo, a livello regionale, delle
piattaforme tecnologiche ed informative rilevanti ai fini
del potenziamento delle capacità di ricerca, garantendo il
mantenimento e lo sviluppo di data base clinici/registri
di patologia e di procedure/interventi;
- esplicitare, a seguito dell’accordo attuativo locale sulla
formazione specialistica dei laureati in medicina e
chirurgia stipulato nel novembre 2008 con l’Università, in
attuazione del Protocollo d’Intesa, il programma di
implementazione nonché il livello di raggiungimento degli
obiettivi dell’Accordo stesso, garantendo adeguato
supporto a tutte le attività formative realizzate presso
le strutture dell’Azienda, in un quadro di coerenza con
la valorizzazione ai fini formativi del patrimonio di
strutture e di risorse del Servizio sanitario regionale
con particolare attenzione alle strutture assistenziali
presenti sul territorio provinciale;
- prevedere e implementare le modalità con cui gli operatori
sanitari dell’azienda stessa concorrono alla didattica,
incluso il tutoraggio, al fine di omogeneizzare i criteri
e le tempistiche di progressiva assunzione di autonomia
operativa che sia in relazione positiva con le necessità
della rete assistenziale;
- garantire la partecipazione alle iniziative progettuali
sviluppate nell’ambito del Programma Ricerca e Innovazione
(PRIER), coordinato dall’Agenzia Sanitaria e Sociale
Regionale;
- promuovere la partecipazione dei professionisti alle
attività di monitoraggio (data base dedicati) e di
sorveglianza (audit) delle performance cliniche, in
particolare in ambito cardiologico, traumatologico e
ortopedico;
- promuovere lo sviluppo e il consolidamento della
infrastruttura aziendale per la governance della ricerca,
sulla base delle indicazioni della deliberazione della
Giunta regionale 1066/2009 e in collaborazione con
l’Università di Bologna;
- favorire la funzione di formazione nell’azienda –
promuovendo il ruolo del Collegio di direzione nel
coordinare e indirizzare i piani e i rapporti sulla
formazione in azienda, potenziando le capacità interne di
progettazione e organizzazione delle attività di
formazione continua, in particolare sul campo,
sperimentando la costruzione dei Dossier formativi
previsti dal nuovo programma ECM, valorizzando il ruolo di
tutorato formativo, collaborando al progetto regionale di
costruzione di un sistema informativo della formazione,
sviluppando la collaborazione con le Università secondo i
protocolli d’intesa regionali sulla formazione medico
specialistica e sulla formazione per le professioni,
collaborando con il progetto regionale “Coltivare
l’innovazione” finalizzato alla costruzione delle
competenze chiave nella innovazione dei servizi sanitari e
socio-sanitari;
- favorire l’accesso e la migliore utilizzazione della
documentazione scientifica – collaborando al Network
regionale per la documentazione in sanità; favorendo la
diffusione di strategie e strumenti per la migliore
utilizzazione delle conoscenze nell’assistenza.
Gestione del rischio
L’Azienda dovrà:
- partecipare al percorso regionale SOS-NET (sale
operatorie più sicure), anche al fine di documentare
l’esistenza di progetti di miglioramento della
sicurezza;
- mantenere il flusso dei dati in riferimento agli
obblighi “SIMES” sia per quanto riguarda gli eventi
sentinella, sia per i sinistri, alimentando il database
regionale in modo da costruire la mappa della
sinistrosità aziendale, e da consentire la
partecipazione costante al gruppo regionale CLAIMS.
Cittadini, servizi, comunità
La Direzione aziendale dovrà:
- implementare all’interno della propria organizzazione
azioni per l’ascolto e il coinvolgimento dei cittadini e
dei professionisti in modo sistematico utilizzando gli
strumenti regionali (metodologie e strumenti) allo scopo
forniti e favorire il benchmarking tra le aziende
sanitarie regionali, attraverso le reti dei referenti
aziendali designati;
- promuovere il coinvolgimento dei professionisti nella
programmazione e nella valutazione dei risultati desunti
dalle attività di ascolto rivolte ai cittadini (qualità
percepita, segnalazioni dei cittadini) per definire azioni
di miglioramento. E’ richiesto di promuovere l’adozione
di un piano delle azioni per l’ascolto e il coinvolgimento
del cittadino e dei professionisti che dettagli le
attività, gli obiettivi e le azioni previste, attraverso
l’utilizzo degli strumenti messi a disposizione;
- implementare metodologie e strumenti di equality
assessment in modo sistematico e favorire il
benchmarking tra le aziende sanitarie regionali,
attraverso la rete dei referenti aziendali dell’equità e
diversità. In particolare si vogliono identificare le aree
di criticità e i punti di forza e attivare un piano di
miglioramento, secondo le indicazioni regionali.
- produrre un’analisi per valutare le coerenze e ottimizzare
le risorse impiegate nel rendere equo l’accesso ai servizi
in riferimento ad almeno due delle seguenti diversità:
cultura, genere, età, orientamento sessuale, disabilità,
vulnerabilità sociale e predisporre azioni di
miglioramento.
Accreditamento
La Direzione aziendale dovrà:
- proseguire nel percorso di accreditamento;
- predisporre al rinnovo dell’accreditamento i dipartimenti
a scadenza, con particolare attenzione allo sviluppo di
percorsi clinico assistenziali e alla valutazione della
performance.
e di benessere della popolazione e per aggiornare le
modalità professionali integrate di valutazione dei
bisogni e di programmazione di appropriati piani
assistenziali individualizzati.
Rischio infettivo
La Direzione aziendale dovrà:
- garantire la partecipazione aziendale ai sistemi
informativi sul rischio infettivo operanti a livello
regionale (sorveglianza dell’antibioticoresistenza basata
sui laboratori, sorveglianza delle infezioni correlate
all’assistenza in aree ospedaliere a rischio, …) ed ai
sistemi regionali di rilevazione ad hoc, attivati per
rispondere a specifici rischi di particolare interesse per
impatto sanitario, clinico-organizzativo o economico;
- condurre, sulla base delle indicazioni formulate da
commissioni e gruppi di lavoro attivati a livello
regionale, iniziative di valutazione della qualità
dell’assistenza nelle aree assistenziali di pertinenza,
con particolare riguardo al tema delle politiche di
contenimento dell’uso di antibiotici, della gestione del
rischio clinico e della appropriatezza clinica ed
organizzativa;
- garantire la formazione continua del personale in tema di
rischio infettivo, con particolare riguardo alle infezioni
correlate all’assistenza, anche attraverso il
coinvolgimento dei Collegi di Direzione con funzione di
indirizzo e coordinamento delle attività di formazione
aziendali in questo ambito;
- garantire la partecipazione aziendale ai progetti
regionali di ricerca in tema di rischio infettivo.
Sanità Pubblica
La Direzione Aziendale dovrà:
- assicurare la sorveglianza delle malattie infettive e
gli interventi di controllo conseguenti, partecipando
anche al sistema regionale di segnalazione rapida di
eventi epidemici e di eventi sentinella nelle strutture
sanitarie e nella popolazione generale; in particolare
occorre proseguire nell’attuazione delle procedure e
protocolli operativi con l’Azienda USL di Bologna per
migliorare gli interventi di prevenzione e controllo
della legionellosi e delle altre infezioni nosocomiali,
oltre che la copertura vaccinale nei gruppi a rischio,
compresi gli operatori di assistenza;
- assicurare le funzioni regionali affidate al Centro
regionale di riferimento per le emergenze
microbiologiche;
- curare, in stretto raccordo con l’AUSL di Bologna, la
continuità dei percorsi diagnostico-terapeutici
conseguenti ai tre programmi di screening oncologici
attivi e partecipare alle iniziative di sorveglianza;
- collaborare alla realizzazione e all’aggiornamento dei
dati del registro tumori di popolazione per l’Area Vasta
Emilia Centrale;
- garantire, compatibilmente con le risorse economiche e
tenuto conto del progresso tecnico, la prosecuzione del
programma di adeguamento delle strutture aziendali a
destinazione sanitaria a quanto previsto dalle LL.RR.
34/98 e 4/2008 e dalla delibera di Giunta regionale
327/04; assicurare contestualmente le azioni necessarie
al miglioramento della tutela della salute e della
sicurezza dei lavoratori con particolare attenzione alla
prevenzione e alla protezione dal rischio biologico,
promuovendo una gestione del rischio integrata rispetto
all’utenza, ai professionisti e all’organizzazione;
- collaborare al raggiungimento degli obiettivi previsti
dal Piano regionale della Prevenzione 2010-2012, secondo
quanto verrà definito nell’articolazione del Piano.
Salute Mentale
La Direzione aziendale dovrà:
- dare completa attuazione a quanto previsto dalla delibera
della Giunta regionale n. 1298/09 “Programma per
l’assistenza alle persone con disturbi del comportamento
alimentare”, per la formale costituzione ed l’avvio del
Programma Disturbi comportamento alimentare, sia per
quanto attiene le competenze dell’Azienda OspedaliroUniversitaria, nel percorso dei pazienti in ogni fascia di
età, con particolari condizioni di gravità internistica e
metabolica, sia per il corretto funzionamento del Centro
individuato dalla già citata delibera della Giunta
regionale n. 1298/09, di riferimento per la costruzione
della rete e la presa in carico dei casi gravi di Disturbi
comportamento alimentare in età evolutiva.
Governo aziendale
La gestione delle risorse umane da parte dell’Azienda
Ospedaliero-Universitaria di Bologna dovrà orientarsi su
alcune direttrici fondamentali determinate in gran parte dai
contenuti del quadro normativo nazionale e regionale di
riferimento, con particolare riguardo a quanto disposto nella
normativa finanziaria ed alle disposizioni di legge e
contrattuali che impegnano anche il Servizio sanitario
nazionale all’adozione di misure di contenimento della spesa
del personale e che intervengono sul regime dei rapporti di
lavoro negli enti del SSR.
L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna risulta
pertanto autonoma nel determinare la propria voce di spesa
complessiva per le risorse umane, compatibilmente con il
proprio equilibrio economico complessivo ed alla verifica di
raggiungimento del medesimo.
La fissazione degli obiettivi sulle risorse umane nei termini
sopraddetti valorizza ed accentua l’autonomia e la
responsabilità gestionale dell’Azienda nelle politiche delle
risorse umane.
Compatibilmente con tale principio, in ogni caso, l’Azienda
dovrà impegnarsi per contenere la spesa del proprio
personale, assicurando in particolare:
a) una gestione rigorosa ed oculata degli organici volta a
garantire il contenimento del turn over nel rapporto tra
cessazioni e nuove assunzioni;
b) l’adozione di misure idonee a contenere gli incrementi
delle proprie consistenze organiche ed a limitare nuove
assunzioni, che dovranno essere motivate da necessità
assistenziali, nonché valutate in riferimento al loro
impatto economico ed all’incidenza sulla spesa corrente
per il personale, avuto riguardo all’obiettivo
dell’equilibrio economico complessivo aziendale, ed alla
possibilità di trasformare i posti attualmente vacanti.
c) il completamento delle politiche per la trasformazione
delle posizioni di lavoro già ricoperte da personale
precario in posizioni di lavoro dipendente a tempo
determinato.;
d) l’avvio, in attesa della definizione delle linee di
indirizzo statali o regionali, di politiche di
razionalizzazione delle strutture complesse e delle
strutture semplici ed individuare parametri per il
conferimento di incarichi di strutture semplici e
complesse, nonché delle posizioni organizzative e dei
coordinamenti, evitando incrementi che non siano
strettamente motivati da necessità assistenziali o
gestionali;
e) anche in considerazione di quanto previsto dalle manovre
economiche statali ed in stretta coerenza con le
indicazioni costantemente impartite dalla programmazione
regionale negli ultimi anni e dirette a favorire il
ricorso agli istituti propri del lavoro subordinato per
il reperimento e l'impiego delle professionalità
necessarie allo svolgimento delle attività
istituzionali, con il conseguente contenimento del
ricorso a contratti di collaborazione professionale,
ovvero ad altre forme di esternalizzazione di servizi,
l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna dovrà
altresì:
- ridurre l’utilizzo dei contratti di lavoro precario
in modo corrispondente rispetto alle stabilizzazioni
operate e limitare fortemente la nuova attivazione di
forme di lavoro flessibile (contratti di lavoro a tempo
determinato, contratti di collaborazione coordinata e
continuativa, convenzioni, contratti di formazione
lavoro ecc.);
- limitare il ricorso a consulenze e ad incarichi di
lavoro autonomo, da effettuarsi per esigenze peculiari
determinate da esigenze assistenziali o gestionali e
ricorrendovi esclusivamente per le finalità e secondo le
modalità previste dall’art. 7, comma 6, coerentemente
con le direttive regionali di cui alla DGR n. 607/2009,
e dall’art. 36 del D. Lgs. n. 165/2001 e successive
modificazioni ed integrazioni.
Nel caso in cui emerga l’impossibilità del perseguimento
dell’obiettivo dell’equilibrio economico-finanziario
complessivo, l’azienda è tenuta a provvedere, senza ritardo,
all’adozione di misure di contenimento e/o riduzione della
spesa del personale, ivi compreso il blocco – totale o
parziale – del turn over, delle ulteriori assunzioni e
dell’attivazione di rapporti di lavoro autonomo.
Compete altresì all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di
Bologna l’applicazione, nei confronti delle Società e degli
Enti partecipati per lo svolgimento di finalità istituzionali
o per l’esecuzione di compiti strumentali ai propri servizi,
delle misure e delle limitazioni adottate per le politiche
assunzionali e per il contenimento della spesa del personale,
anche in relazione al conferimento di incarichi di
consulenza, in maniera analoga a quanto previsto per
l’azienda; coerentemente con la normativa vigente, dette
società dovranno altresì garantire che il reclutamento delle
risorse umane avvenga secondo principi di trasparenza,
pubblicità ed imparzialità e secondo le modalità previste in
apposito regolamento.
In materia di libera professione intramoenia, per l’esercizio
2010 e successivi l’Azienda dovrà proseguire nell’attuazione
di quanto già previsto nelle norme nazionali e regionali
vigenti, nonché nei propri Piani aziendali.
Per quanto riguarda l’area economico-finanziaria la Direzione
Aziendale dovrà:
- garantire una situazione di equilibrio economico-finanziario
della gestione aziendale, assicurando il rispetto del
vincolo di bilancio, così come annualmente definito dalla
Giunta regionale in sede di programmazione e finanziamento
del Servizio Sanitario Regionale; l’equilibrio economico-finanziario
dovrà essere verificato trimestralmente, con le modalità
previste dall’articolo 6 dell’Intesa Stato-Regioni del
23 marzo 2005; il mancato rispetto della condizione di equilibrio
è motivo di decadenza dall’incarico di Direttore Generale,
ai sensi del citato articolo 6;
- adeguare l’organizzazione e la struttura aziendale alle
disposizioni contenute nel protocollo di intesa Regione –
Università, adottando/adeguando l’accordo attuativo locale di
cui all’art. 9 comma 3 della L.R. n. 29/2004, in riferimento
alle modalità di integrazione tra le attività assistenziali,
didattiche e di ricerca svolte dal Servizio Sanitario regionale
e dall’Università;
- dare tempestiva applicazione agli adempimenti, ai monitoraggi
ed alle verifiche previste dal Patto per la Salute
2010-2012 oggetto di Intesa in sede di Conferenza permanente
per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome
di Trento e Bolzano (rep. 243/CSR del 3 dicembre 2009),
secondo le indicazioni che saranno fornite tempo per tempo a
livello regionale;
- assicurare la qualità delle procedure amministrativo-contabili
aziendali, per una corretta contabilizzazione dei fatti
aziendali sotto il profilo patrimoniale, finanziario ed
economico. A tal fine l’Azienda dovrà recepire le indicazioni
regionali afferenti gli strumenti tecnico-contabili, di pro-
grammazione e di rendicontazione e gli schemi obbligatori in
materia di bilancio, nonché le prescrizioni conseguenti l’istruttoria
tecnico-contabile sui bilanci d’esercizio predisposte
annualmente dal competente Servizio regionale;
- dare applicazione ai documenti contabili in materia di
consolidamento dei dati aziendali, predisposti a livello regionale
e già a disposizione delle Aziende sanitarie, al fine
di uniformare le modalità di contabilizzazione adottate a livello
regionale e di assicurare l’equivalenza nella rappresentazione
economico-patrimoniale degli scambi di prestazioni
in ambito regionale;
- alimentare correttamente e tempestivamente le banche dati
regionali aventi rilevanza economico-finanziaria e patrimoniale;
- garantire la qualità e la tempestività nell’alimentazione
dei flussi di contabilità analitica regionali e ministeriali
rispettando le disposizioni in materia;
- rispettare le disposizioni regionali in materia di acquisizione
di beni e di servizi, orientando le politiche aziendali
al fine di elevare il grado di aggregazione della domanda,
di superare progressivamente le procedure di acquisto
aziendali, di assicurare l’integrazione a livello di Area Vasta
e la partecipazione alle procedure di acquisto introdotte
con la costituzione dell’Agenzia regionale per lo sviluppo
dei mercati telematici Intercent-ER, di perseguire l’uso razionale
dell’energia ed il rispetto ambientale. Gli eventuali
acquisti di beni e servizi effettuati al di fuori delle convenzioni
Intercent-ER dovranno essere adeguatamente motivati
e rappresentati al Collegio sindacale;
- assicurare la disponibilità delle risorse necessarie a garantire
la sostenibilità finanziaria del Piano pluriennale
degli investimenti, garantendo comunque la realizzazione degli
interventi che risultano prioritari;
- pianificare un efficiente utilizzo delle risorse finanziarie
per contenere i tempi di pagamento dei fornitori di beni
e servizi.
La Direzione Generale dovrà inoltre verificare che il conferimento
dei dati nel Nuovo Sistema Informativo Sanitario, sia
effettuato secondo i contenuti e le tempistiche richieste per
i vari flussi informativi; l’inserimento dei dati costituisce
adempimento valutato ai fini della confermabilità nell’incarico
di Direttore Generale, ai sensi dell’art. 3, comma 8,
dell’Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005.
La Direzione Generale, nell’ambito degli investimenti in
edilizia sanitaria ed ammodernamento tecnologico, dovrà
perseguire l’obiettivo del rispetto delle scadenze già
indicate nella programmazione in essere, attivando tutte le
azioni necessarie per completare gli interventi già previsti
nei pregressi programmi di finanziamento, in particolare:
·Programma di realizzazione dei reparti malattie
infettive (L. 135/90, 2° stralcio funzionale);
·Programma per la riqualificazione dell’assistenza
sanitaria nell’Area Metropolitana di Bologna (art. 71 L.
448/98);
- provvedere ad avviare e realizzare gli interventi previsti
dai nuovi Accordi di Programma (art. 20, L. 67/88), IV
fase, 1° e 2° stralcio);
- implementare le azioni necessarie per raggiungere gli
obiettivi di uso razionale dell’energia e di miglioramento
della gestione ambientale;
- garantire il flusso informativo per il monitoraggio sia
degli interventi in edilizia sanitaria ed ammodernamento
tecnologico sia delle azioni e dei risultati raggiunti relativamente
alle politiche energetiche ed ambientali.
La Direzione aziendale, infine, dovrà:
- garantire l’integrazione del sistema informativo ospedaliero
con il sistema informativo dell’Azienda Usl anche
per garantire il monitoraggio degli accordi di fornitura;
- garantire l’alimentazione della rilevazione del Pronto
Soccorso ed Emergenza e 118, previsto anche dal D.M. del
17 dicembre 2008;
- migliorare la rilevazione della specialistica ambulatoriale
–ASA;
- garantire il monitoraggio regionale dei consumi dei dispositivi
medici acquistati direttamente dal Servizio Sanitario
Nazionale (D.M. 11 giugno 2010);
- garantire il mantenimento dei livelli di qualità ed integrazione
raggiunti dal sistema informativo sanitario
aziendale (erogazione diretta farmaci, SDO);
- garantire l’alimentazione e l’aggiornamento dell’anagrafe
dei medici prescrittori finalizzata anche allo sviluppo e
sperimentazione della ricetta elettronica, per una corretta
valutazione dell’erogato (Sistema Tessera Sanitaria
art.50 L.326/2003 e DPCM 26 marzo 2008);
- garantire le attività connesse agli adempimenti nazionali
– aggiornamento annuale della carta dei servizi, qualità
della specialistica ambulatoriale – ASA per il monitoraggio
dei tempi d’attesa ed esenzioni.
Allegato parere di regolarità amministrativa
REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Atti amministrativi
GIUNTA REGIONALE
Sonia Cioffi, Responsabile del SERVIZIO SEGRETERIA E AFFARI GENERALI DELLA
GIUNTA. AFFARI GENERALI DELLA PRESIDENZA. PARI OPPORTUNITA', in sostituzione
del Capo di gabinetto, in applicazione dell'art. 46, comma 3, della l.r. 43/2001, nonchè delle
delibere n. 720 e n. 722 del 31.5.2010 esprime, ai sensi dell'art. 37, quarto comma, della
L.R. n. 43/2001 e della deliberazione della Giunta Regionale n. 2416/2008, parere di
regolarità amministrativa in merito all'atto con numero di proposta GPG/2010/1537
data 20/09/2010
IN FEDE
Sonia Cioffi
Progr.Num. 1401/2010
N.Ordine 50
omissis
---------------------------------------------------------------------------------------------------
L'assessore Segretario:
---------------------------------------------------------------------------------------------------
Il Responsabile del Servizio
Segreteria e AA.GG. della Giunta
Affari Generali della Presidenza
Pari Opportunita'
Muzzarelli Gian Carlo