Progr.Num. 1401/2010 GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA Questo giorno Lunedì 20 del mese di dell' anno 2010 si è riunita nella residenza di la Giunta regionale con l'intervento dei Signori: Settembre via Aldo Moro, 52 BOLOGNA 1) Errani Vasco 2) Saliera Simonetta 3) Bianchi Patrizio 4) Bortolazzi Donatella 5) Freda Sabrina 6) Gazzolo Paola 7) Lusenti Carlo 8) Marzocchi Teresa 9) Melucci Maurizio 10) Mezzetti Massimo 11) Muzzarelli Gian Carlo 12) Peri Alfredo 13) Rabboni Tiberio Presidente Vicepresidente Assessore Assessore Assessore Assessore Assessore Assessore Assessore Assessore Assessore Assessore Assessore Funge da Segretario l'Assessore Muzzarelli Gian Carlo Oggetto: AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA DI BOLOGNA. DESIGNAZIONE DIRETTORE GENERALE. Cod.documento GPG/2010/1537 Testo dell'atto Num. Reg. Proposta: GPG/2010/1537 ----------------------------------------------------LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Premesso che il contratto del dott. Augusto Cavina, Direttore generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, scade il giorno 30 settembre 2010 e, pertanto, è necessario assumere i provvedimenti per la copertura dell’Ufficio di Direttore Generale della predetta Azienda sanitaria; Dato atto che con propria deliberazione n. 1436 del 29 settembre 2009 è stata disposta l'emanazione di un avviso pubblico, ai sensi dell'art. 1 del D.L. n. 512/94, convertito nella Legge n. 590/94, per acquisire disponibilità alla nomina a Direttore Generale di Aziende sanitarie e IRCCS aventi sedi nel territorio regionale; Considerato che: - il Responsabile del Servizio Sviluppo Risorse Umane in Ambito Sanitario e Sociale. Affari Generali e Giuridici della Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali, con determinazione n. 4018 del 19 aprile 2010, ha preso atto che sono pervenute, nei termini, n. 101 domande di candidati in possesso dei requisiti di cui all’art. 3 bis del D. Lgs. 502/92 e successive modificazioni e integrazioni, tra cui quella del dott. Sergio Venturi; - l’incarico di direzione aziendale da conferire si colloca in una fase di evoluzione del sistema di welfare della Regione Emilia-Romagna, nell’ambito del quale le Aziende del Servizio sanitario regionale sono chiamate ad assicurare le innovazioni sul piano organizzativo e dei sistemi di governo, coerenti con gli obiettivi e le indicazioni del “Piano sociale e sanitario 2008-2010”, nel rispetto della normativa nazionale e regionale di riferimento; Dato atto che gli obiettivi per l'Azienda OspedalieroUniversitaria di Bologna, di cui all'Allegato al presente atto, sono stati definiti in relazione alle previsioni del sopracitato Piano e in coerenza con le indicazioni dell’Università di Bologna e sentito il Presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria di Bologna e che detti obiettivi costituiranno, altresì, il riferimento per la verifica di cui all'art. 3-bis, comma 6, del D.Lgs. 502/92 e successive modificazioni; Dato atto, in particolare, del rilevante ruolo giocato dal Policlinico di Bologna nel Servizio Sanitario Regionale e Nazionale negli ambiti della ricerca, della formazione e dell’assistenza, e considerando che l’ulteriore sviluppo dell’integrazione tra i citati ambiti, costituisce lo strumento organizzativo indispensabile al raggiungimento degli obiettivi istituzionali del Servizio Sanitario Regionale e dell’Università di Bologna, che vanno perseguiti in un contesto di leale collaborazione e nel rispetto delle specifiche autonomie, in modo da valorizzare e potenziare reciprocamente gli apporti delle due istituzioni, assumono particolare rilevanza, per l’Azienda OspedalieroUniversitaria di Bologna, tra gli obiettivi di cui all’Allegato, quelli di seguito indicati: - al fine di assicurare la piena ed armoniosa integrazione fra le attività di assistenza, didattica e ricerca, condurre un’approfondita analisi del livello di attuazione del protocollo di intesa, sia dal punto di vista della ricognizione degli obiettivi enunciati nella DGR 297/2005 che necessitano di recepimento in specifici atti necessari a completare il percorso di declinazione organizzativa di quegli stessi obiettivi, sia dal punto di vista del funzionamento dell’assetto istituzionale risultante dagli atti già adottati in attuazione della citata DGR. Tale analisi dovrà apportare elementi conoscitivi utili a valorizzare pienamente l’apporto che l’Università di Bologna può e deve dare alla programmazione strategica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria e alla verifica del conseguimento degli obiettivi definiti in quella sede; - valorizzare gli strumenti della partecipazione organizzativa e del governo clinico degli operatori, che favoriscano il loro coinvolgimento nella elaborazione delle strategie aziendali. In tal senso assumono particolare rilevanza, per la natura dell’Azienda che persegue obiettivi di integrazione tra assistenza, ricerca e didattica, il Comitato di Indirizzo e il Collegio di Direzione, secondo le rispettive e sinergiche competenze, nonché gli altri organismi aziendali sede di partecipazione decisionale qualificata, quali il Collegio delle professioni sanitarie e i Comitati di dipartimento; - esplicitare, a seguito dell’accordo attuativo locale sulla formazione specialistica dei laureati in medicina e chirurgia stipulato nel novembre 2008 con l’Università di Bologna in attuazione del Protocollo d’Intesa, il programma di implementazione nonché il livello di raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo stesso, garantendo adeguato supporto a tutte le attività realizzate presso l’Azienda in un quadro di coerenza con la valorizzazione ai fini formativi del patrimonio di strutture e di risorse del Servizio Sanitario Regionale con particolare attenzione alle strutture assistenziali presenti sul territorio provinciale; - garantire che le prestazioni erogate ai pazienti siano orientate alla presa in carico complessiva dei loro problemi sanitari, anche in ottica di umanizzazione delle cure, definendo una pianificazione dell’assistenza in collaborazione con il medico di medicina generale, specialmente per quelle prestazioni che, pur non avvenendo in regime di ricovero, costituiscono il necessario completamento del processo di cura complessivamente inteso; - sviluppare l’integrazione fra l’Azienda OspedalieroUniversitaria e l’Azienda territoriale attraverso lo sviluppo di reti cliniche integrate e programmi interaziendali (clinici e amministrativi) al fine di superare la logica della frammentazione e di contenere i costi di produzione attraverso l’impiego di risorse comuni, di elevare il grado di coordinamento e di integrazione tra diverse competenze; - garantire la collaborazione con l’Azienda territoriale nella programmazione e gestione delle attività finalizzate al contenimento dei tempi di attesa secondo le modalità e gli standard definiti, come da indicazioni della deliberazione di questa Giunta n. 1035/2009 e del relativo tavolo di coordinamento regionale; - perseguire l’obiettivo di ammodernamento ed adeguamento normativo del patrimonio edilizio e tecnologico dell’Azienda – anche in relazione alle esigenze delle attività di ricerca e di formazione - rispettando le scadenze già indicate nella programmazione ed avviando tutte le azioni necessarie per completare gli interventi già previsti nei pregressi programmi di finanziamento, nonché per gli interventi previsti dal Programma di realizzazione dei reparti di malattie infettive e Programma per la riqualificazione dell’assistenza sanitaria nell’area metropolitana di Bologna; - garantire una situazione di equilibrio economicofinanziario della gestione aziendale, assicurando il rispetto del vincolo di bilancio, così come annualmente definito dalla Giunta regionale in sede di programmazione e finanziamento del Servizio Sanitario Regionale; Considerato che l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna è parte del sistema integrato di programmazione di Area Vasta Emilia Centrale e ai fini del pieno sviluppo e del potenziamento di tale ambito vanno evidenziati alcuni obiettivi da considerare integrativi di quelli già sopra individuati per l’ambito aziendale; Precisato che detti obiettivi di Area Vasta costituiscono anch’essi il riferimento per la verifica di cui all’art. 3-bis, comma 6, del Decreto Legislativo 502/92 e successive modificazioni; Tenuto presente che gli obiettivi di Area Vasta EmiliaCentrale sono comuni alle sei Aziende che la costituiscono e che ciascuna è chiamata a contribuire al loro raggiungimento per quanto di competenza, in virtù della programmazione regionale nonché di quella locale, definita al tavolo di Coordinamento delle Conferenze Territoriali Sociali e Sanitarie delle Aziende di Area Vasta Emilia Centrale; Preso atto che l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, salvaguardando l’alta qualità dei servizi realizzati condivide, altresì, i seguenti obiettivi di Area Vasta: - mettere in atto azioni finalizzate a una forte integrazione nell’offerta clinico assistenziali, privilegiando lo sviluppo complementare ed il consolidamento delle reti hub & spoke e la creazione di percorsi integrati interaziendali che consentano il miglioramento dell’accesso, della presa in carico, dell’appropriatezza e dell’efficienza dell’offerta di area vasta. In particolare: ·l’integrazione e coordinamento della programmazione dell’offerta di servizio sia a livello di pianificazione strategica che di technology assessment, utilizzando gli strumenti del governo clinico nel confronto tra aziende; ·lo sviluppo in particolare delle reti di: 118, ostetrico-neonatologica, riabilitativa, cardiologica; - perseguire una forte integrazione di Area Vasta e, dove possibile, unificare a livello provinciale i servizi di supporto, al fine di omogeneizzare gli strumenti gestionali, migliorare e uniformare gli standard di servizio, massimizzare l’efficienza delle strutture ed ottenere economie di scala. In particolare dovranno essere predisposti piani triennali, che prevedano risultati significativi già nelle fasi intermedie, in relazione alle seguenti aree: ·servizi amministrativi, specificatamente per i servizi acquisti, economali e logistici, personale, con l’obiettivo di tendere a dipartimenti amministrativi provinciali; ·servizi clinici e tecnici di supporto, con particolare riferimento alle specifiche aree degli uffici tecnici, Servizi di Prevenzione e Protezione, medici competenti, fisica sanitaria nonché alle ingegnerie cliniche, anche al fine di facilitare gli obiettivi di technology assessment; - consolidare e sviluppare ulteriormente le unioni d’acquisto in Area Vasta/Intercent-ER coerentemente con gli obiettivi di programmazione definiti annualmente; in particolare oltre al consolidamento del grado di acquisti in unione per i beni sanitari, dovrà essere sviluppato il settore delle tecnologie sanitarie ed informatiche e quello dei servizi, con riferimento a quelli alberghieri e di manutenzione; - armonizzare le politiche di Risk management, utilizzando le reti cliniche per le valenze professionali a garanzia di possibili aree di miglioramento della qualità dell’assistenza; in relazione alla componente gestionale si dovrà realizzare un approccio unitario che riguardi non solo le coperture assicurative, ma anche la gestione dei singoli sinistri, privilegiando, ove possibile, lo sviluppo di competenze interne che consentano anche la sperimentazione di forme innovative di copertura del rischio; Preso atto che il dott. Sergio Venturi, con nota acquisita agli atti (prot. PG/2010/0180116) si è reso disponibile a ricoprire l’incarico di direttore generale anche in altre aziende sanitarie regionali; Considerato che il dott. Sergio Venturi, secondo quanto emerge dal curriculum acquisito, ha maturato una lunga e consolidata esperienza di direzione nell’ambito di Azienda USL e di Azienda Ospedaliero-Universitaria. Egli, infatti: - attualmente è direttore generale dell’Azienda OspedalieroUniversitaria di Parma dall’1 agosto 2002; - precedentemente è stato direttore generale dell’Azienda USL di Imola; - è stato, inoltre, Dirigente responsabile del Servizio Presidi Ospedalieri della Regione Emilia-Romagna; e pertanto ciò determina un peculiare affidamento nelle sue capacità di assolvimento dell’incarico di direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna; Ritenuto, per quanto sopra esposto, designare, quale Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna il dott. Sergio Venturi; Acquisita l’intesa con il Rettore dell’Università di Bologna, espressa ai sensi dell’art. 9, comma 6. della l.r. n. 29/2004 e successive modificazioni, con nota prot. n. 41270 del 20.9.2010, nonché il positivo confronto con il Presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria di Bologna, sulla designazione del dott. Sergio Venturi, quale direttore generale dell’Azienda OspedalieroUniversitaria di Bologna; Ritenuto opportuno di prevedere, peraltro, che in ragione della sostanziale unitarietà ed integrazione del Sistema sanitario regionale, il Direttore Generale come sopra designato presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, anche nel caso di valutazione positiva, relativamente all’incarico ricoperto dopo 18 mesi, possa, nell’ambito temporale del proprio mandato e a fronte di motivate ragioni legate alla programmazione regionale o ad esigenze di carattere organizzativo e produttivo, essere assegnato, con specifica deliberazione di questa Giunta, alla direzione di altra Azienda o Ente del Servizio sanitario Regionale. Il contratto individuale di lavoro dovrà pertanto essere integrato con una specifica clausola in tal senso; Richiamata l’Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano concernente il nuovo Patto per la salute per gli anni 2010-2012 (Repertorio atti 243/CSR del 3 dicembre 2009)che all’artico 1 ridetermina il fabbisogno finanziario del Servizio Sanitario Nazionale, impegnandosi ad assicurare risorse aggiuntive, rispetto al livello di finanziamento definito dagli articoli 61 e 79 del D.L. 112/2008, convertito con modificazioni con Legge 133/2008, pari a 1.600 milioni di euro per l’anno 2010 e 1.719 milioni di euro per il 2011; Ritenuto, pertanto, che le risorse disposte dal “Patto per la Salute”, recepito nella legge 23.12.2009, n. 191 (legge finanziaria 2010), compensino le misure introdotte dall’art. 61 del D.L. 112/2008 convertito con modificazioni con legge 133/2008, dirette ad assicurare copertura finanziaria agli oneri derivanti dalla abolizione della quota di partecipazione al costo delle prestazioni, per gli anni 2010-2011, rendendo, pertanto, superata l’applicazione delle misure di contenimento dei trattamenti economici spettanti ai direttori generali delle aziende sanitarie introdotta dal medesimo articolo di legge; Ritenuto, quindi, di confermare il trattamento economico del Direttore generale dell’Azienda OspedalieroUniversitaria di Bologna stabilito con propria deliberazione n. 1838/2001, fatti salvi gli eventuali adeguamenti che potranno essere disposti in osservanza di nuove misure normative in materia; Richiamata la propria deliberazione n. 722/2010, con la quale viene nominata la dirigente regionale Sonia Cioffi quale sostituto del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale, per tutta la durata di vacanza dell’incarico, con decorrenza 1/6/2010; Dato atto del parere allegato; Su proposta dell'Assessore alle Politiche per la Salute; A voti unanimi e segreti Delibera - di designare, per quanto in premessa esposto, quale Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, il dott. Sergio Venturi, per anni quattro; - di dare atto che alla nomina provvederà il Presidente della Giunta regionale con proprio decreto, previa acquisizione dell’accettazione da parte del dott. Sergio Venturi; - di stabilire che, a seguito della nomina, il dott. Sergio Venturi sottoscriverà apposito contratto di prestazione d’opera intellettuale, secondo quanto previsto dalla normativa vigente e conformemente allo schema di cui alla deliberazione di questa Giunta n. 1453/96, successivamente modificata con deliberazione n. 1752/99, n. 2469/99 e n. 1164/09, che disciplina la regolamentazione complessiva del rapporto; - di stabilire che il trattamento economico spettante al dott. Sergio Venturi, per quanto esposto nella premessa del presente atto, è quello previsto dalla deliberazione di questa Giunta n. 1838/2001; - di stabilire che in ragione della sostanziale unitarietà ed integrazione del Sistema sanitario regionale, il dott. Sergio Venturi, anche nel caso di valutazione positiva, relativamente all’incarico ricoperto, dopo 18 mesi, possa, nell’ambito temporale del proprio mandato e a fronte di motivate ragioni legate alla programmazione regionale o ad esigenze di carattere organizzativo e produttivo, essere assegnata, con specifica deliberazione della Giunta regionale, alla direzione di altra Azienda o Ente del SSR. Il contratto individuale di lavoro dovrà pertanto essere integrato con una specifica clausola in tal senso; - di assegnare alla Direzione Generale dell’Azienda sanitaria in argomento gli obiettivi di cui all’Allegato parte integrante e sostanziale del presente atto, nonché gli obiettivi evidenziati in premessa, precisando che detti obiettivi costituiscono il riferimento per la verifica di cui all’art. 3 bis, comma 6, del D.Lgs. 502/92 e successive modificazioni. Allegato parte integrante - 1 ALLEGATO OBIETTIVI DI GOVERNO AZIENDALE PER L’INNOVAZIONE L’incarico di direzione conferito con il presente provvedimento si colloca in una fase di evoluzione del sistema di welfare della Regione Emilia-Romagna, secondo il disegno scaturente dalla legislazione regionale e dal “Piano sociale e sanitario 2008-2010”, nell’ambito del quale le Aziende del Servizio sanitario regionale sono chiamate ad una profonda innovazione sul piano organizzativo e dei sistemi di governo. In tale quadro l’Azienda dovrà orientare gli strumenti di governo aziendale verso gli obiettivi, di seguito indicati, di valenza strategica rispetto al compimento del processo di innovazione del Servizio Sanitario Regionale: - valorizzare gli strumenti della partecipazione organizzativa e del governo clinico degli operatori, che comportano il loro coinvolgimento nella elaborazione delle strategie aziendali. In tal senso assumono particolare rilevanza il Collegio di direzione, quale organo e sede di elaborazione e proposta in materia di ricerca e di innovazione, di organizzazione e sviluppo dei servizi e di formazione permanente, nonché con riguardo agli altri organismi aziendali, quali il Collegio delle professioni sanitarie e i Comitati di dipartimento; - proseguire nella redazione annuale del bilancio di missione, quale strumento finalizzato a rendere conto del perseguimento degli obiettivi di salute affidati dalla Regione e dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria all’Azienda. OBIETTIVI DI AREA Gli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi sono assegnati ai sensi del 5° comma dell'art. 3-bis del D.Lgs. 502/92 e successive modificazioni e integrazioni, e risultano dal “Piano Sociale e Sanitario Regionale 2008-2010” e dai relativi piani locali d'attuazione, dal Piano degli obiettivi dell'Azienda nei termini definiti dai relativi provvedimenti approvati dai competenti organi regionali. Gli obiettivi generali e specifici sono individuati in rapporto alle peculiari caratteristiche epidemiologiche e sociali della popolazione di riferimento della Azienda OspedalieroUniversitaria di Bologna, alle risorse ed ai suoi assetti organizzativi interni ed alle relazioni con le altre Aziende sanitarie, nel contesto ed in funzione degli obiettivi generali del Sistema sanitario regionale, valorizzando l’esperienza peculiare dell’Azienda sulla integrazione, la presa in carico e lo sviluppo dei percorsi di cura. Assistenza Ospedaliera La Direzione aziendale dovrà: - potenziare il ruolo di Hub, a livello provinciale, regionale e nazionale, promuovendo il potenziamento e lo sviluppo delle aree di eccellenza, consolidando il proprio ruolo di riferimento a livello regionale e nazionale; - proseguire e portare a compimento le azioni di sviluppo del ruolo dell’Azienda in un più generale sistema regionale della formazione e della ricerca, nonché dell’assistenza, con particolare riferimento alla rete ospedaliera provinciale e regionale: partecipare alla programmazione provinciale al fine di realizzare un sistema dell’offerta idoneo a rispondere in modo appropriato alla domanda, evitando una duplicazione di servizi; - consolidare percorsi assistenziali in continuità tra ospedale e territorio. In particolare, ai fini dell’integrazione e della continuità delle cure, dovrà essere meglio definita la dimissione protetta come normale modalità di collegamento tra ospedale e territorio, garantendo la continuità dell’assistenza in modo che, già in occasione del ricovero, sia predisposto un percorso diagnostico terapeutico comprensivo delle prestazioni di follow up; - realizzare accordi di fornitura con l’Azienda territoriale e con gli ospedali privati accreditati, che prevedano esplicite modalità di verifica e controllo della appropriatezza delle prestazioni e della spesa. Tali modalità di verifica dovranno applicarsi anche alla valutazione delle attività complessive delle strutture aziendali relativamente ai ricoveri e dovranno garantire la continuità dei percorsi, esplicitando ruoli e responsabilità, oltre che dei fornitori, anche dell’Azienda; - attuare il Piano regionale di contenimento dei tempi di attesa di cui alla deliberazione regionale n. 1368/2009, relativamente alle azioni di governo, agli standard dei tempi di attesa delle prestazioni di degenza; - attuare la revisione dei modelli organizzativoassistenziali delle cure, tenendo conto del know-how scientifico, tecnologico e dell’evoluzione delle professioni mediche e sanitarie; - garantire la piena partecipazione alle reti regionali attraverso l’adesione agli obiettivi di gestione dello stroke, dell’IMA, del Registro Impianto Protesi, della rete malattie rare; - incentivare il programma di trapianto di rene da donatore vivente, migliorando ulteriormente le attuali performance; - incentivare il procurement di cornee/anno; - consolidare l’organizzazione ed il funzionamento aziendale secondo i principi e le indicazioni della l.r. 29/2004 e di quanto previsto dal Protocollo d’intesa Regione– Università del 14 febbraio 2005 e dal provvedimento della Giunta regionale n. 318/2005, mediante l’Accordo attuativo locale, di cui all’art. 9, comma 3, della l.r. n. 29/2004; - sviluppare l’integrazione fra l’Azienda OspedalieroUniversitaria e l’Azienda territoriale attraverso lo sviluppo di reti cliniche integrate, dipartimenti e programmi interaziendali (clinici e amministrativi) al fine di superare la logica della frammentazione e di minimizzare i costi di produzione attraverso l’impiego di risorse comuni, di elevare il grado di coordinamento e di integrazione tra diverse competenze; - attuare quanto previsto in tema di accreditamento, delle strutture di soccorso/trasporto infermi, dalla circolare 4/2010 e dalla determinazione del Direttore Generale Sanità e Politiche Sociali n. 12861 dell’1/12/2009. In particolare entro il 2011 dovranno essere superati i rapporti contrattuali e/o convenzionali in essere a favore di nuovi rapporti regolamentati in applicazione del D. Lgs. 502/92 e successive modificazioni. Assistenza Distrettuale ed Integrazione sociosanitaria L'Azienda dovrà: - mettere a regime percorsi integrati ospedale-territorio, attraverso l’uso della lettera di dimissione ospedaliera condivisa con le strutture ospedaliere e i Dipartimenti di cure primarie dell’Azienda territoriale di riferimento, coerentemente con il Progetto regionale per la prevenzione delle recidive cardiovascolari: IMA/SCA (Piano Regionale della Prevenzione); - sviluppare i percorsi di day service ambulatoriale di cui alla deliberazione della Giunta regionale 1803/2009 integrandosi con la programmazione dell’Azienda territoriale e collaborando, inoltre, con tutte le altre aziende sanitarie dell’Area Vasta Emilia Centrale, al fine di uniformare i percorsi realizzati e per una graduale riconversione delle attività di day hospital; - concorrere alla garanzia dei tempi massimi di attesa per le prestazioni specialistiche ambulatoriali di cui alla delibera della Giunta regionale 1035/2009, collaborando, con l’Azienda territoriale, alle azioni di rimodulazione dell’offerta, alle azioni sull’appropriatezza prescrittiva (monitoraggio presenza classi di priorità e quesito diagnostico sulle prescrizioni), alle azioni di gestione delle prese in carico dei pazienti; - nell’ambito del percorso nascita, rispetto al quale va sviluppata ulteriormente l’integrazione con l’Azienda territoriale e l’attività di Area Vasta, la Direzione aziendale dovrà proseguire nelle azioni di miglioramento secondo gli obiettivi stabiliti dalle deliberazioni della Giunta regionale nn. 533/08 e 1921/07, dal Piano attuativo provinciale e secondo le indicazioni della Commissione Nascita regionale, in particolare su: ·appropriatezza della diagnostica effettuata per le donne in gravidanza, al fine di migliorare il rispetto dei tempi di attesa e della cadenza dei controlli periodici; ·allattamento al seno; ·valutazione dell’appropriatezza dell’assistenza al parto, con un’attenzione anche ad una riduzione della percentuale di tagli cesarei; ·assistenza ostetrica al travaglio/parto; ·integrazione dei percorsi territorio-ospedale. Inoltre per il controllo del dolore in travaglio/parto è necessario l’adeguamento al Piano attuativo aziendale e provinciale di cui alla delibera della Giunta regionale n. 533/2008; - garantire, in collaborazione con l’Azienda territoriale, l’attuazione dei profili assistenziali relativi all’IVG secondo quanto disposto con deliberazione della Giunta regionale n. 1690/2008. Area ICT Sanità L'Azienda, inoltre, dovrà: - partecipare attivamente alla realizzazione dei progetti di Information e Communication Technology, che sono declinati nei programmi operativi annuali delle attività approvati dalla Giunta Regionale e garantire che le proprie modalità organizzative siano coerenti con gli indirizzi regionali definiti nell’ambito dei singoli progetti, per quanto attiene alle diverse aree di interesse; - avviare un percorso di progressiva evoluzione e razionalizzazione dei sistemi informativi amministrativi che faciliti la massima integrazione degli stessi. Politiche del farmaco La Direzione aziendale dovrà: - promuovere la politica del farmaco attraverso l’adozione e la diffusione, a tutti i professionisti, degli strumenti di governo clinico predisposti dal sistema regionale: il Prontuario terapeutico vincolante, le schede di valutazione dei farmaci caratterizzati da criticità di impiego e le raccomandazioni d’uso per specifiche patologie; - prevedere la strutturazione di gruppi multidisciplinari coinvolti in audit clinici sul monitoraggio dell’uso appropriato dei farmaci, con particolare riguardo ai farmaci innovativi ad alto costo, oggetto di linee guida terapeutiche regionali; - proseguire nel contenimento della spesa farmaceutica ospedaliera, entro i limiti indicati dalle linee di programmazione regionale; - promuovere l’attività di farmacovigilanza e consolidare le procedure per una corretta gestione del rischio clinico legato all’uso dei farmaci; - nell’ambito della rete oncologica regionale, consolidare la partecipazione ai progetti che vedono coinvolti i laboratori di preparazione dei farmaci antiblastici, prevedendo anche l’implementazione delle procedure di allestimento delle terapie con i data set dei parametri clinici formulati dalla Commissione oncologica regionale; - sviluppare un sistema di governo dell’impiego dei dispositivi medici coerente con le disposizioni nazionali e regionali. Integrazione L’Azienda, al fine di valorizzare l’integrazione tra le attività di assistenza, formazione e ricerca e quale strumento per perseguire gli obiettivi istituzionali del Servizio Sanitario Regionale e dell’Università di Bologna in un contesto di leale collaborazione e nel rispetto delle rispettive autonomie, dovrà: - condurre un’approfondita analisi del livello di attuazione del protocollo di intesa, sia dal punto di vista della ricognizione degli obiettivi enunciati nella DGR 297/2005 che necessitano di recepimento in specifici atti necessari a completare il percorso di declinazione organizzativa di quegli stessi obiettivi, sia dal punto di vista del funzionamento dell’assetto istituzionale risultante dagli atti già adottati in attuazione della citata DGR. Tale analisi dovrà apportare elementi conoscitivi utili a valorizzare pienamente l’apporto che l’Università di Bologna può e deve dare alla programmazione strategica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria e alla verifica del conseguimento degli obiettivi definiti in quella sede; - valorizzare gli strumenti della partecipazione organizzativa e del governo clinico degli operatori, che favoriscano il loro coinvolgimento nella elaborazione delle strategie aziendali. In tal senso assumono particolare rilevanza, per la natura dell’Azienda che persegue obiettivi di integrazione tra assistenza, ricerca e didattica, il Comitato di Indirizzo e il Collegio di Direzione, secondo le rispettive e sinergiche competenze, nonché gli altri organismi aziendali sede di partecipazione decisionale qualificata, quali il Collegio delle professioni sanitarie e i Comitati di dipartimento; - esplicitare, a seguito dell’accordo attuativo locale sulla formazione specialistica dei laureati in medicina e chirurgia stipulato nel novembre 2008 con l’Università di Bologna in attuazione del Protocollo d’Intesa, il programma di implementazione nonché il livello di raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo stesso, garantendo adeguato supporto a tutte le attività realizzate presso l’Azienda in un quadro di coerenza con la valorizzazione ai fini formativi del patrimonio di strutture e di risorse del Servizio Sanitario Regionale con particolare attenzione alle strutture assistenziali presenti sul territorio provinciale; - sviluppare l’integrazione fra l’Azienda OspedalieroUniversitaria e l’Azienda territoriale attraverso lo sviluppo di reti cliniche integrate e programmi interaziendali (clinici e amministrativi) al fine di superare la logica della frammentazione e di contenere i costi di produzione attraverso l’impiego di risorse comuni, di elevare il grado di coordinamento e di integrazione tra diverse competenze; - perseguire una maggiore condivisione tra Azienda e Università di Bologna delle basi conoscitive concernenti le attività e i risultati assistenziali, di ricerca e di didattica, quale strumento necessario a rendere maggiormente complementare la programmazione e la gestione delle attività di rispettiva competenza; - promuovere una approfondita analisi dei processi organizzativi posti in essere per garantire i previsti servizi al personale universitario in convenzione con l’Azienda - a partire dalla gestione dei trattamenti economici – nonché ai medici in formazione specialistica e, anche sulla scorta delle risultanze acquisite, assicurare la revisione di tali processi. Ricerca e Innovazione, Formazione L’Azienda dovrà: - collaborare con l’Università nel garantire – per quanto di propria competenza - un adeguato supporto gestionale e strutturale allo sviluppo della ricerca scientifica; - favorire lo sviluppo, a livello regionale, delle piattaforme tecnologiche ed informative rilevanti ai fini del potenziamento delle capacità di ricerca, garantendo il mantenimento e lo sviluppo di data base clinici/registri di patologia e di procedure/interventi; - esplicitare, a seguito dell’accordo attuativo locale sulla formazione specialistica dei laureati in medicina e chirurgia stipulato nel novembre 2008 con l’Università, in attuazione del Protocollo d’Intesa, il programma di implementazione nonché il livello di raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo stesso, garantendo adeguato supporto a tutte le attività formative realizzate presso le strutture dell’Azienda, in un quadro di coerenza con la valorizzazione ai fini formativi del patrimonio di strutture e di risorse del Servizio sanitario regionale con particolare attenzione alle strutture assistenziali presenti sul territorio provinciale; - prevedere e implementare le modalità con cui gli operatori sanitari dell’azienda stessa concorrono alla didattica, incluso il tutoraggio, al fine di omogeneizzare i criteri e le tempistiche di progressiva assunzione di autonomia operativa che sia in relazione positiva con le necessità della rete assistenziale; - garantire la partecipazione alle iniziative progettuali sviluppate nell’ambito del Programma Ricerca e Innovazione (PRIER), coordinato dall’Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale; - promuovere la partecipazione dei professionisti alle attività di monitoraggio (data base dedicati) e di sorveglianza (audit) delle performance cliniche, in particolare in ambito cardiologico, traumatologico e ortopedico; - promuovere lo sviluppo e il consolidamento della infrastruttura aziendale per la governance della ricerca, sulla base delle indicazioni della deliberazione della Giunta regionale 1066/2009 e in collaborazione con l’Università di Bologna; - favorire la funzione di formazione nell’azienda – promuovendo il ruolo del Collegio di direzione nel coordinare e indirizzare i piani e i rapporti sulla formazione in azienda, potenziando le capacità interne di progettazione e organizzazione delle attività di formazione continua, in particolare sul campo, sperimentando la costruzione dei Dossier formativi previsti dal nuovo programma ECM, valorizzando il ruolo di tutorato formativo, collaborando al progetto regionale di costruzione di un sistema informativo della formazione, sviluppando la collaborazione con le Università secondo i protocolli d’intesa regionali sulla formazione medico specialistica e sulla formazione per le professioni, collaborando con il progetto regionale “Coltivare l’innovazione” finalizzato alla costruzione delle competenze chiave nella innovazione dei servizi sanitari e socio-sanitari; - favorire l’accesso e la migliore utilizzazione della documentazione scientifica – collaborando al Network regionale per la documentazione in sanità; favorendo la diffusione di strategie e strumenti per la migliore utilizzazione delle conoscenze nell’assistenza. Gestione del rischio L’Azienda dovrà: - partecipare al percorso regionale SOS-NET (sale operatorie più sicure), anche al fine di documentare l’esistenza di progetti di miglioramento della sicurezza; - mantenere il flusso dei dati in riferimento agli obblighi “SIMES” sia per quanto riguarda gli eventi sentinella, sia per i sinistri, alimentando il database regionale in modo da costruire la mappa della sinistrosità aziendale, e da consentire la partecipazione costante al gruppo regionale CLAIMS. Cittadini, servizi, comunità La Direzione aziendale dovrà: - implementare all’interno della propria organizzazione azioni per l’ascolto e il coinvolgimento dei cittadini e dei professionisti in modo sistematico utilizzando gli strumenti regionali (metodologie e strumenti) allo scopo forniti e favorire il benchmarking tra le aziende sanitarie regionali, attraverso le reti dei referenti aziendali designati; - promuovere il coinvolgimento dei professionisti nella programmazione e nella valutazione dei risultati desunti dalle attività di ascolto rivolte ai cittadini (qualità percepita, segnalazioni dei cittadini) per definire azioni di miglioramento. E’ richiesto di promuovere l’adozione di un piano delle azioni per l’ascolto e il coinvolgimento del cittadino e dei professionisti che dettagli le attività, gli obiettivi e le azioni previste, attraverso l’utilizzo degli strumenti messi a disposizione; - implementare metodologie e strumenti di equality assessment in modo sistematico e favorire il benchmarking tra le aziende sanitarie regionali, attraverso la rete dei referenti aziendali dell’equità e diversità. In particolare si vogliono identificare le aree di criticità e i punti di forza e attivare un piano di miglioramento, secondo le indicazioni regionali. - produrre un’analisi per valutare le coerenze e ottimizzare le risorse impiegate nel rendere equo l’accesso ai servizi in riferimento ad almeno due delle seguenti diversità: cultura, genere, età, orientamento sessuale, disabilità, vulnerabilità sociale e predisporre azioni di miglioramento. Accreditamento La Direzione aziendale dovrà: - proseguire nel percorso di accreditamento; - predisporre al rinnovo dell’accreditamento i dipartimenti a scadenza, con particolare attenzione allo sviluppo di percorsi clinico assistenziali e alla valutazione della performance. e di benessere della popolazione e per aggiornare le modalità professionali integrate di valutazione dei bisogni e di programmazione di appropriati piani assistenziali individualizzati. Rischio infettivo La Direzione aziendale dovrà: - garantire la partecipazione aziendale ai sistemi informativi sul rischio infettivo operanti a livello regionale (sorveglianza dell’antibioticoresistenza basata sui laboratori, sorveglianza delle infezioni correlate all’assistenza in aree ospedaliere a rischio, …) ed ai sistemi regionali di rilevazione ad hoc, attivati per rispondere a specifici rischi di particolare interesse per impatto sanitario, clinico-organizzativo o economico; - condurre, sulla base delle indicazioni formulate da commissioni e gruppi di lavoro attivati a livello regionale, iniziative di valutazione della qualità dell’assistenza nelle aree assistenziali di pertinenza, con particolare riguardo al tema delle politiche di contenimento dell’uso di antibiotici, della gestione del rischio clinico e della appropriatezza clinica ed organizzativa; - garantire la formazione continua del personale in tema di rischio infettivo, con particolare riguardo alle infezioni correlate all’assistenza, anche attraverso il coinvolgimento dei Collegi di Direzione con funzione di indirizzo e coordinamento delle attività di formazione aziendali in questo ambito; - garantire la partecipazione aziendale ai progetti regionali di ricerca in tema di rischio infettivo. Sanità Pubblica La Direzione Aziendale dovrà: - assicurare la sorveglianza delle malattie infettive e gli interventi di controllo conseguenti, partecipando anche al sistema regionale di segnalazione rapida di eventi epidemici e di eventi sentinella nelle strutture sanitarie e nella popolazione generale; in particolare occorre proseguire nell’attuazione delle procedure e protocolli operativi con l’Azienda USL di Bologna per migliorare gli interventi di prevenzione e controllo della legionellosi e delle altre infezioni nosocomiali, oltre che la copertura vaccinale nei gruppi a rischio, compresi gli operatori di assistenza; - assicurare le funzioni regionali affidate al Centro regionale di riferimento per le emergenze microbiologiche; - curare, in stretto raccordo con l’AUSL di Bologna, la continuità dei percorsi diagnostico-terapeutici conseguenti ai tre programmi di screening oncologici attivi e partecipare alle iniziative di sorveglianza; - collaborare alla realizzazione e all’aggiornamento dei dati del registro tumori di popolazione per l’Area Vasta Emilia Centrale; - garantire, compatibilmente con le risorse economiche e tenuto conto del progresso tecnico, la prosecuzione del programma di adeguamento delle strutture aziendali a destinazione sanitaria a quanto previsto dalle LL.RR. 34/98 e 4/2008 e dalla delibera di Giunta regionale 327/04; assicurare contestualmente le azioni necessarie al miglioramento della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori con particolare attenzione alla prevenzione e alla protezione dal rischio biologico, promuovendo una gestione del rischio integrata rispetto all’utenza, ai professionisti e all’organizzazione; - collaborare al raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano regionale della Prevenzione 2010-2012, secondo quanto verrà definito nell’articolazione del Piano. Salute Mentale La Direzione aziendale dovrà: - dare completa attuazione a quanto previsto dalla delibera della Giunta regionale n. 1298/09 “Programma per l’assistenza alle persone con disturbi del comportamento alimentare”, per la formale costituzione ed l’avvio del Programma Disturbi comportamento alimentare, sia per quanto attiene le competenze dell’Azienda OspedaliroUniversitaria, nel percorso dei pazienti in ogni fascia di età, con particolari condizioni di gravità internistica e metabolica, sia per il corretto funzionamento del Centro individuato dalla già citata delibera della Giunta regionale n. 1298/09, di riferimento per la costruzione della rete e la presa in carico dei casi gravi di Disturbi comportamento alimentare in età evolutiva. Governo aziendale La gestione delle risorse umane da parte dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna dovrà orientarsi su alcune direttrici fondamentali determinate in gran parte dai contenuti del quadro normativo nazionale e regionale di riferimento, con particolare riguardo a quanto disposto nella normativa finanziaria ed alle disposizioni di legge e contrattuali che impegnano anche il Servizio sanitario nazionale all’adozione di misure di contenimento della spesa del personale e che intervengono sul regime dei rapporti di lavoro negli enti del SSR. L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna risulta pertanto autonoma nel determinare la propria voce di spesa complessiva per le risorse umane, compatibilmente con il proprio equilibrio economico complessivo ed alla verifica di raggiungimento del medesimo. La fissazione degli obiettivi sulle risorse umane nei termini sopraddetti valorizza ed accentua l’autonomia e la responsabilità gestionale dell’Azienda nelle politiche delle risorse umane. Compatibilmente con tale principio, in ogni caso, l’Azienda dovrà impegnarsi per contenere la spesa del proprio personale, assicurando in particolare: a) una gestione rigorosa ed oculata degli organici volta a garantire il contenimento del turn over nel rapporto tra cessazioni e nuove assunzioni; b) l’adozione di misure idonee a contenere gli incrementi delle proprie consistenze organiche ed a limitare nuove assunzioni, che dovranno essere motivate da necessità assistenziali, nonché valutate in riferimento al loro impatto economico ed all’incidenza sulla spesa corrente per il personale, avuto riguardo all’obiettivo dell’equilibrio economico complessivo aziendale, ed alla possibilità di trasformare i posti attualmente vacanti. c) il completamento delle politiche per la trasformazione delle posizioni di lavoro già ricoperte da personale precario in posizioni di lavoro dipendente a tempo determinato.; d) l’avvio, in attesa della definizione delle linee di indirizzo statali o regionali, di politiche di razionalizzazione delle strutture complesse e delle strutture semplici ed individuare parametri per il conferimento di incarichi di strutture semplici e complesse, nonché delle posizioni organizzative e dei coordinamenti, evitando incrementi che non siano strettamente motivati da necessità assistenziali o gestionali; e) anche in considerazione di quanto previsto dalle manovre economiche statali ed in stretta coerenza con le indicazioni costantemente impartite dalla programmazione regionale negli ultimi anni e dirette a favorire il ricorso agli istituti propri del lavoro subordinato per il reperimento e l'impiego delle professionalità necessarie allo svolgimento delle attività istituzionali, con il conseguente contenimento del ricorso a contratti di collaborazione professionale, ovvero ad altre forme di esternalizzazione di servizi, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna dovrà altresì: - ridurre l’utilizzo dei contratti di lavoro precario in modo corrispondente rispetto alle stabilizzazioni operate e limitare fortemente la nuova attivazione di forme di lavoro flessibile (contratti di lavoro a tempo determinato, contratti di collaborazione coordinata e continuativa, convenzioni, contratti di formazione lavoro ecc.); - limitare il ricorso a consulenze e ad incarichi di lavoro autonomo, da effettuarsi per esigenze peculiari determinate da esigenze assistenziali o gestionali e ricorrendovi esclusivamente per le finalità e secondo le modalità previste dall’art. 7, comma 6, coerentemente con le direttive regionali di cui alla DGR n. 607/2009, e dall’art. 36 del D. Lgs. n. 165/2001 e successive modificazioni ed integrazioni. Nel caso in cui emerga l’impossibilità del perseguimento dell’obiettivo dell’equilibrio economico-finanziario complessivo, l’azienda è tenuta a provvedere, senza ritardo, all’adozione di misure di contenimento e/o riduzione della spesa del personale, ivi compreso il blocco – totale o parziale – del turn over, delle ulteriori assunzioni e dell’attivazione di rapporti di lavoro autonomo. Compete altresì all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna l’applicazione, nei confronti delle Società e degli Enti partecipati per lo svolgimento di finalità istituzionali o per l’esecuzione di compiti strumentali ai propri servizi, delle misure e delle limitazioni adottate per le politiche assunzionali e per il contenimento della spesa del personale, anche in relazione al conferimento di incarichi di consulenza, in maniera analoga a quanto previsto per l’azienda; coerentemente con la normativa vigente, dette società dovranno altresì garantire che il reclutamento delle risorse umane avvenga secondo principi di trasparenza, pubblicità ed imparzialità e secondo le modalità previste in apposito regolamento. In materia di libera professione intramoenia, per l’esercizio 2010 e successivi l’Azienda dovrà proseguire nell’attuazione di quanto già previsto nelle norme nazionali e regionali vigenti, nonché nei propri Piani aziendali. Per quanto riguarda l’area economico-finanziaria la Direzione Aziendale dovrà: - garantire una situazione di equilibrio economico-finanziario della gestione aziendale, assicurando il rispetto del vincolo di bilancio, così come annualmente definito dalla Giunta regionale in sede di programmazione e finanziamento del Servizio Sanitario Regionale; l’equilibrio economico-finanziario dovrà essere verificato trimestralmente, con le modalità previste dall’articolo 6 dell’Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005; il mancato rispetto della condizione di equilibrio è motivo di decadenza dall’incarico di Direttore Generale, ai sensi del citato articolo 6; - adeguare l’organizzazione e la struttura aziendale alle disposizioni contenute nel protocollo di intesa Regione – Università, adottando/adeguando l’accordo attuativo locale di cui all’art. 9 comma 3 della L.R. n. 29/2004, in riferimento alle modalità di integrazione tra le attività assistenziali, didattiche e di ricerca svolte dal Servizio Sanitario regionale e dall’Università; - dare tempestiva applicazione agli adempimenti, ai monitoraggi ed alle verifiche previste dal Patto per la Salute 2010-2012 oggetto di Intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano (rep. 243/CSR del 3 dicembre 2009), secondo le indicazioni che saranno fornite tempo per tempo a livello regionale; - assicurare la qualità delle procedure amministrativo-contabili aziendali, per una corretta contabilizzazione dei fatti aziendali sotto il profilo patrimoniale, finanziario ed economico. A tal fine l’Azienda dovrà recepire le indicazioni regionali afferenti gli strumenti tecnico-contabili, di pro- grammazione e di rendicontazione e gli schemi obbligatori in materia di bilancio, nonché le prescrizioni conseguenti l’istruttoria tecnico-contabile sui bilanci d’esercizio predisposte annualmente dal competente Servizio regionale; - dare applicazione ai documenti contabili in materia di consolidamento dei dati aziendali, predisposti a livello regionale e già a disposizione delle Aziende sanitarie, al fine di uniformare le modalità di contabilizzazione adottate a livello regionale e di assicurare l’equivalenza nella rappresentazione economico-patrimoniale degli scambi di prestazioni in ambito regionale; - alimentare correttamente e tempestivamente le banche dati regionali aventi rilevanza economico-finanziaria e patrimoniale; - garantire la qualità e la tempestività nell’alimentazione dei flussi di contabilità analitica regionali e ministeriali rispettando le disposizioni in materia; - rispettare le disposizioni regionali in materia di acquisizione di beni e di servizi, orientando le politiche aziendali al fine di elevare il grado di aggregazione della domanda, di superare progressivamente le procedure di acquisto aziendali, di assicurare l’integrazione a livello di Area Vasta e la partecipazione alle procedure di acquisto introdotte con la costituzione dell’Agenzia regionale per lo sviluppo dei mercati telematici Intercent-ER, di perseguire l’uso razionale dell’energia ed il rispetto ambientale. Gli eventuali acquisti di beni e servizi effettuati al di fuori delle convenzioni Intercent-ER dovranno essere adeguatamente motivati e rappresentati al Collegio sindacale; - assicurare la disponibilità delle risorse necessarie a garantire la sostenibilità finanziaria del Piano pluriennale degli investimenti, garantendo comunque la realizzazione degli interventi che risultano prioritari; - pianificare un efficiente utilizzo delle risorse finanziarie per contenere i tempi di pagamento dei fornitori di beni e servizi. La Direzione Generale dovrà inoltre verificare che il conferimento dei dati nel Nuovo Sistema Informativo Sanitario, sia effettuato secondo i contenuti e le tempistiche richieste per i vari flussi informativi; l’inserimento dei dati costituisce adempimento valutato ai fini della confermabilità nell’incarico di Direttore Generale, ai sensi dell’art. 3, comma 8, dell’Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005. La Direzione Generale, nell’ambito degli investimenti in edilizia sanitaria ed ammodernamento tecnologico, dovrà perseguire l’obiettivo del rispetto delle scadenze già indicate nella programmazione in essere, attivando tutte le azioni necessarie per completare gli interventi già previsti nei pregressi programmi di finanziamento, in particolare: ·Programma di realizzazione dei reparti malattie infettive (L. 135/90, 2° stralcio funzionale); ·Programma per la riqualificazione dell’assistenza sanitaria nell’Area Metropolitana di Bologna (art. 71 L. 448/98); - provvedere ad avviare e realizzare gli interventi previsti dai nuovi Accordi di Programma (art. 20, L. 67/88), IV fase, 1° e 2° stralcio); - implementare le azioni necessarie per raggiungere gli obiettivi di uso razionale dell’energia e di miglioramento della gestione ambientale; - garantire il flusso informativo per il monitoraggio sia degli interventi in edilizia sanitaria ed ammodernamento tecnologico sia delle azioni e dei risultati raggiunti relativamente alle politiche energetiche ed ambientali. La Direzione aziendale, infine, dovrà: - garantire l’integrazione del sistema informativo ospedaliero con il sistema informativo dell’Azienda Usl anche per garantire il monitoraggio degli accordi di fornitura; - garantire l’alimentazione della rilevazione del Pronto Soccorso ed Emergenza e 118, previsto anche dal D.M. del 17 dicembre 2008; - migliorare la rilevazione della specialistica ambulatoriale –ASA; - garantire il monitoraggio regionale dei consumi dei dispositivi medici acquistati direttamente dal Servizio Sanitario Nazionale (D.M. 11 giugno 2010); - garantire il mantenimento dei livelli di qualità ed integrazione raggiunti dal sistema informativo sanitario aziendale (erogazione diretta farmaci, SDO); - garantire l’alimentazione e l’aggiornamento dell’anagrafe dei medici prescrittori finalizzata anche allo sviluppo e sperimentazione della ricetta elettronica, per una corretta valutazione dell’erogato (Sistema Tessera Sanitaria art.50 L.326/2003 e DPCM 26 marzo 2008); - garantire le attività connesse agli adempimenti nazionali – aggiornamento annuale della carta dei servizi, qualità della specialistica ambulatoriale – ASA per il monitoraggio dei tempi d’attesa ed esenzioni. Allegato parere di regolarità amministrativa REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE Sonia Cioffi, Responsabile del SERVIZIO SEGRETERIA E AFFARI GENERALI DELLA GIUNTA. AFFARI GENERALI DELLA PRESIDENZA. PARI OPPORTUNITA', in sostituzione del Capo di gabinetto, in applicazione dell'art. 46, comma 3, della l.r. 43/2001, nonchè delle delibere n. 720 e n. 722 del 31.5.2010 esprime, ai sensi dell'art. 37, quarto comma, della L.R. n. 43/2001 e della deliberazione della Giunta Regionale n. 2416/2008, parere di regolarità amministrativa in merito all'atto con numero di proposta GPG/2010/1537 data 20/09/2010 IN FEDE Sonia Cioffi Progr.Num. 1401/2010 N.Ordine 50 omissis --------------------------------------------------------------------------------------------------- L'assessore Segretario: --------------------------------------------------------------------------------------------------- Il Responsabile del Servizio Segreteria e AA.GG. della Giunta Affari Generali della Presidenza Pari Opportunita' Muzzarelli Gian Carlo