IL TIROCINIO PRESSO LA COMUNITÀ MAIEUSIS
Il Tirocinio proposto dalla Comunità Maieusis è compatibile con i requisiti richiesti
dall’Ufficio tirocini della Facoltà di Psicologia di Roma, per laureati (post-lauream) e
laureandi (pre-lauream) in Psicologia.
Il tirocinio è aperto anche a specializzandi (convenzione con diverse scuole di
psicoterapia) o a psicologi interessati alla terapia di comunità.
I candidati sono ammessi previo colloquio con la dr. Smargiassi (tel. 06.3630.8629).
Il tirocinio presso la Comunità Maieusis è una esperienza clinica e formativa, che
prevede la partecipazione del tirocinante alle seguenti attività:
- tirocinio, per almeno 2 mezze giornate la settimana: dalle ore 9 alle ore 15 o dalle
ore 14 alle ore 20; per il periodo estivo (luglio e agosto) è prevista la partecipazione
a una settimana intensiva, in sede o in campeggio al lago di Bolsena;
- sedute settimanali di piccolo gruppo, a cui partecipano tirocinanti, assistiti e
operatori, che hanno lo scopo di facilitare il processo terapeutico degli assistiti,
attraverso l’elaborazione delle difficoltà (lavorative, relazionali, espressive) da essi
incontrate durante la settimana; il tirocinante è aiutato a riconoscere le
problematiche degli assistiti e i vissuti controtransferali;
- seminari mensili di approfondimento dell’esperienza di tirocinio (il lunedì sera, a
Roma, dalle ore 19,30 alle ore 20,45;
- i tirocinanti iscritti all’Ordine partecipano anche a un gruppo di supervisione con
cadenza quindicinale (il lunedì sera, a Roma, dalle ore 21 alle ore 23), dove saranno
aiutati a seguire un caso clinico e a stendere un progetto terapeutico, secondo il
metodo Maieusis. Essi potranno effettuare sostituzioni, se richieste dal Tutor, per le
quali percepiranno un compenso di € 50 al lordo delle imposte.
Il tirocinante sarà inserito in una Piccola equipe di 3 - 4 psicologi e sarà affiancato da
un Tutor (psicologo e psicoterapeuta), dal quale riceverà indicazioni e spiegazioni
circa i programmi, le regole della Comunità e le modalità di lavoro.
Inizierà a svolgere, a favore di un piccolo gruppo di assistiti, attività di riabilitazione e
sostegno psicologico, consistente in:
- aiutare gli assistiti a svolgere il programma terapeutico, rispettando il setting della
Comunità e i suoi sottosetting; infatti ogni attività e momento della giornata (cura
personale e della stanza, autogestione casa, momenti conviviali, gruppi terapeutici,
spazi autonomi, gruppi espressivi di pittura, scrittura e movimento) ha una specifica
finalità che definisce sia il compito che deve svolgere l'assistito, sia il lavoro che ha
da svolgere l'operatore che lo segue; il sostegno psicologico deve essere funzionale
allo svolgimento delle attività di programma;
- restare in compagnia dell’assistito, accogliendo le sue difficoltà di relazione e di
autonomia, ma aiutandolo a svolgere tutte le attività di programma;
- osservare la qualità della partecipazione dell’assistito e rispecchiare, nei settings
previsti, i suoi limiti e le sue effettive capacità, annotando le valutazioni negli
appositi registri;
- riportare nelle sedute settimanali di piccolo gruppo, sia i progressi compiuti dagli
assistiti durante la settimana, sia i problemi da essi incontrati nello svolgimento del
programma, al fine di meglio comprendere il significato delle loro difficoltà e
poterli meglio aiutare.
Dovrà evitare di:
- dare interpretazioni, consigli e colloqui non richiesti;
- concedere favoritismi o eccezioni alle regole e al programma, essendo viceversa
suo compito quello di aiutare gli assistiti a rispettarle;
- restare a conversare con gli assistiti, fuori dagli spazi previsti, colludendo con le
loro resistenze a partecipare al programma;
- restare a conversare con i colleghi, ignorando o trascurando gli assistiti;
- esprimere giudizi negativi verso il paziente, la Comunità, i colleghi o se stessi,
fuori dai setting previsti;
- assumere atteggiamenti di distacco professionale nei confronti degli assistiti;
- agire vissuti di pesantezza, di rifiuto, di svalutazione o derisione, verso i bisogni o
le debolezze del paziente.
Si precisa infine che il tirocinante è tenuto a:
- il segreto professionale;
- partecipare alle attività previste per il tirocinio;
- rispettare le regole e i programmi della Comunità;
- seguire le indicazioni del suo Tutor, anche se non le condividesse;
- riportare nelle competenti sedi qualsiasi tipo di difficoltà incontrata;
- qualora nascano motivi di sfiducia o di incomprensione, parlare con i responsabili
della struttura per dipanare dubbi o sospetti.
La violazione di tali norme o eventuali altre condotte incompatibili con lo spirito e le
finalità della Comunità, possono comportare la interruzione del tirocinio stesso.
Al termine della esperienza sarà rilasciato un attestato di partecipazione, che costituirà
titolo preferenziale per eventuali collaborazioni professionali con la Maieusis.
Il tirocinio è gratuito. Il candidato è tenuto a stipulare a proprie spese apposita polizza
assicurativa per infortuni e malattie riportate in servizio o per cause di servizio,
consegnandone copia alla amministrazione della Maieusis. A tale proposito si fa
presente che la partecipazione alle attività previste per il tirocinio non comporta l’uso
di attrezzature, né contatti fisici con gli assistiti.
TIROCINANTE
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TUTOR
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