SCENARIO
L'occasione di un evento rilevante come il dancity festival costruisce l'occasione per
avvicinare un gran numero di individui attenti al contemporaneo. L'incontro di un
soggetto che si occupa di cultura elettronica (dancity crew) con un altro impegnato
sul fronte della danza contemporanea (Site-specific) ha generato l'idea di
Echocentrica, evento dentro l'evento.
IDEA / CONCEPT
Il motore che ha originato l'idea alla base di Echocentrica - progetto di danza
contemporanea e musica elettronica nel tessuto cittadino - è quel fenomeno
acustico conosciuto come eco.
L'onda sonora viaggia nello spazio, s'infrange e ritorna all'origine, come un viaggio al
centro del mondo e ritorno.
Foligno, celebrata dai suoi abitanti come il centro geografico del mondo - lu centru
de lu munnu - diventa per l'occasione la cassa di risonanza dei molteplici suoni che
la abitano, quelle composizioni elettroniche e naturali che sonorizzano le creazioni
coreografiche pensate specificatamente per quei luoghi da artisti nazionali e
internazionali coinvolti nella rassegna.
Le giornate del Dancity sono un evento per la città che risuona diversamente dai
suoi momenti ordinari. La musica elettronica permea le ritmiche naturali della città,
quelle dei suoi abitanti nel loro moto quotidiano, degli animali nei cortili o per le
strade, della campagna circostante, delle architetture discrete, dei mercati nei rioni.
I suoni nativi di Foligno incontrano la sintesi elettronica portata dagli artisti del
festival.
MESSA IN SCENA / PROJECT WORK
Come il corpo silenzioso del danzatore traspone il corpo acustico della città?
Cosa sente l’orecchio interno del danzatore?
A due coreografi scelti è stato chiesto di abitare la città nei due giorni di festival, il 25
e il 26 giugno.
Come interpreti singolari del ritmo cittadino dispongono degli anfratti e degli spazi
aperti, dei vicoli chiusi e delle piazze grandi, delle botteghe e dei chiostri aperti che
come anfiteatri all'aperto accolgono un pubblico eterogeneo che va dal passante
frettoloso al più curioso esperto.
I coreografi sono dotati precedentemente di una 'mappa sonora' della città, costruita
con le registrazioni dal vivo dei momenti di vita ordinaria di Foligno come unico
strumento per un primo approccio alla creazione.
Gli artisti si stabiliranno a Foligno nei 5 giorni precedenti il festival per raccontare la
propria esperienza del luogo appena esplorato attraverso una performance sitespecific, pensata appunto per quei siti specifici.
CAST
I protagonisti delle incursioni nel tessuto urbano sono due giovani coreografi di fama
internazionale, Benjamin Vandewalle e Francesca Pennini, affiancati dai musicisti
Alberto Fiori e Alfonso Santimone in collaborazione con l'artista visivo Andrea
Amaducci.
L'artista belga Benjamin Vandewalle, diplomato nella prestigiosa scuola di danza
contemporanea P.A.R.T.S. a Bruxelles, ha scoperto la città di Foligno e se ne è
innamorato decidendo di strutturare un progetto di danza sul tema
dell'interdipendenza tra il suono, lo spazio e il movimento. Insieme al musicista
Alberto Fiori, esperto conoscitore delle possibilità di interazione della musica con le
arti performative grazie alla sua plurima esperienza con diverse compagnie di teatro
di ricerca, oltre che eccellente compositore di musica contemporanea ha inciso
diversi dischi.
L'altra coreografa è cento per cento italiana, ha appena varcato la soglia dei 25 anni
guadagnandosi il primo premio per giovani danzatori italiani, il GD'A, e danza
liberamente per la più rinomata coreografa tedesca Sasha Waltz. Nel 2007 fonda
CollettivO CineticO, una rete flessibile di artisti e ricercatori multidisciplinari come
fucina di sperimentazione all'insegna della trasversalità delle arti. Collabora con
l'artista visivo Andrea Amaducci e il musicista Alfonso Santimone, partner musicale
di Patrizia Laquidara e componente della cosmic band di Gianluca Petrella.
SITE SPECIFIC
Entrambi i progetti si sviluppano sia nella dimensione urbana che all'interno degli
spazi abitati dal festival.
SPACE/SOUND/BODY #1 / #2
coreografia e concept di benjamin vandewalle
musica di alberto fiori
Una maniera interessante di percepire lo spazio circostante è attraverso il suono.
L'istallazione prende forma da questo principio base. L'artista indaga questo
meccanismo esplorandolo e riorganizzandolo.
#1
La performance in esterna prenderà atto nelle ore diurne, in un bar con una grande
apertura a finestra che si affaccia in una piazza affollata nel centro di Foligno.
Gli spettatori sono liberi di entrare e uscire dal bar che continua a funzionare come
ogni giorno.
All'interno del bar viene installato un sound system gestito dal musicista; nella piazza
antistante quattro o cinque danzatori indossano cuffie con la medesima musica che il
Sound System produce all'interno.
Questo permetterà ai perfomer di lasciarsi guidare nella propria danza
dall'ambientazione sonora creata dal musicista ma rimanendo estranei dal contesto
di riproduzione (lo spazio fisico di esecuzione, cioè' il bar).
Nello stesso tempo i danzatori indossando dei microfoni registreranno i suoni della
piazza dove si esibiscono, verranno immediatamente campionati dal musicista
all'interno del bar costruendo variazioni in tempo reale rispetto alla partitura scritta in
precedenza.
#2
La seconda performance, naturale proseguio della prima, sfrutterà gli stessi
principi di scollamento tra lo spazio e i suoni in esso riprodotti, benché'
nell'episodio specifico protagonista sarà la relazione dialettica tra il corpo dei
danzatori e il suono che li 'muove' piuttosto che lo spazio che li ospita, una
delle notti del dancity festival.
La performance e' sviluppata su due livelli sonori distinti. il primo e' quello del
musicista Alberto Fiori e della sua composizione, il secondo e' quello della
musica suonata nel dancefloor.
La Musica di Alberto Fiori specificatamente composta per la performance
potrà essere fruita soltanto tramite delle cuffie wireless.
Lui sarà posizionato lateralmente rispetto il dancefloor, di fronte 5 sedie
equipaggiate con le cuffie.
I danzatori accedono all'esecuzione del musicista con il medesimo sistema e
sono isolati acusticamente da ciò che suona nella sala per il pubblico del
dancity.
In questo caso i danzatori e il pubblico che deciderà di interagire (audience di
5 persone per volta) entreranno in uno spazio sonoro antagonista a quello del
dancefloor, plasmando cosi' un luogo nuovo grazie alla diversa percezione
che la performance regalerà all'audience coinvolta, uno spazio che diventa
teatro di due distinti eventi nella medesima unità di tempo.
O+< scritture viziose sull'inarrestabilità del tempo
concept: Francesca Pennini
somatografie live: Andrea Amaducci
cinetografie live: Francesca Pennini
music live :Alfonso Santimone
keywords and keyconcepts
- Scrittura di un luogo tramite ciò che lo ha attraversato
- Feedback e circuito di informazioni [sonore, cinetiche e grafiche]
- Propagazione del movimento a partire da una sorgente prima tramite inerzia,
eco dinamico, continua riorganizzazione delle architetture corporee per il
mantenimento del potenziale cinetico
- Estensione temporale, riverbero e durata di qualcosa che avviene in
maniera puntiforme. Propagazione nel tempo dell'istante.
- Sistema di entrata e uscita in continuo scambio con le informazioni
provenienti dal luogo di azione [sonore e visive]
- Creazione di un vocabolario-mappa linguistico di riferimento [come
segno grafico, modulo cinetico, campione sonoro]
Metodologie di lavoro per la sessione di Foligno
- Uso della mappatura sonora della città di Foligno fornita associandovi un
sistema di informazioni di riferimento per la danza e per la grafica, durante il
lavoro a distanza.
- Durante il lavoro in loco analisi del luogo scelto per la performance e del
tipo di informazioni grafiche che presenta.
- Analisi dell'aspetto sonoro live di quel luogo e integrazione con il vocabolario
della mappa precedentemente formulato.
- Possibilità di lasciare in maniera permanente una scrittura dell'evento
effimero che avviene nella città in una porzione di spazio di Foligno.
Questo potrebbe anche non coincidere con la performance principale ma
andare a scrivere ciò che avviene naturalmente: passaggio di pedoni, veicoli,
animali, cambiamenti di luce, pioggia eccetera.
Si tratta di una sorta di fotografia grafica e mediata di una precisa porzione
temporale per lasciarne un eco tramite scrittura nel tempo che segue.