LE BASI DEI VERBI
BASE
未然形
連用形
終止形
連体形
已然形
命令形
significato
incompiuto
jodôshi
joshi
ず、じ、む、 ば
る、らる、
す、さす、
しむ、まし、
まほし、り
per aggiunta け む 、 つ 、 て
用言
ぬ、たり、
き、けり、
たし
conclusivo
まじ、らむ、 や
らし、めり、
べし、なり
per aggiunta な り 、 ご と
体言
し、たり、
ま じ 、 ら
む、。。。
compiuto
り
ば、ど、ど
も
imperativo
La mizenkei, serviva: 1. per aggiungere le posposizioni del negativo e le posposizioni
per il suppositivo. 2. per formare con ば la forma condizionale 仮定形 (anticamente
la forma condizionale era formata dalla ren'yôkei +は, come in 無くは).
La seconda base, ren'yôkei, serviva: 1. per 連用修飾 (avverbio modale). Per es.: お
もしろく咲きたる桜 (枕). 2. per la forma sospensiva, ossia per una pausa temporanea
della frase. Es.: 物を思ひ、祈をし、願を立つ (竹取). 3. per aggiungere posposizioni
come quelle del passato e del conclusivo. 4. per formare verbi composti. 5. con la
particella connettiva とも. 5. seguito dalla particella に per complemento di scopo o
di fine. Per es.: 玉の枝を取りになむまかる(竹取).
La rentaikei, serviva: 1. per 連体修飾 (attribuzione sia di aggettivi sia di verbi). Per
es.: 吹き来る風は花の香ぞする (古今). 2. per sostantivare forme verbali (準体法).
Per es.: 橋より、今渡り来る、見ゆ (源氏). Questo uso spesso corrisponde al moderno
Verbo+ こと(の), ところ, almeno fino al per. Edo. 3. uso con kakari musubi per
enfatizzazione o domanda o dubbio. 4 dal per. Insei e soprattutto dal per. Kamakura in
poi, uso come conclusivo (連体形止め) al posto del shûshikei per enfatizzare (感動的
終止).
La quarta base, shûshikei, serviva per concludere la frase.
La izenkei, serviva: 1. con le particelle ば, ど, ども (ma anticamente senza particelle)
per esprimere la forma causale con ば e la forma concessiva con ど, ども (確定条件
法). Per es.1: 荒玉 年之經去者 (あらたまの としのへぬれば) (Poiché è
passato molto tempo…) (萬, 590). Per es.2: 陸奥之 真野乃草原 雖遠 (みちのく
の まののかやはら とほけども) (Sebbene la pianura di canne di Mano a
Michinoku sia lontana…) (萬, 396). 2. uso per la forma condizionale con la particella
ば dal tardo periodo Kinsei in poi. 3. uso con il kakari musubi こ そ per
enfatizzazione.
L'ultima, la meireikei, è la base che esprime la forma imperativa.