4 febbraio 2005 Marsiliana: verranno spostate le case previste accanto al viale di cipressi Il Comune ha verificato la disponibilità delle ditte esecutrici a rivedere la posizione degli edifici “La lottizzazione in corso a Marsiliana è conseguente ad un piano regolatore della fine degli anni ’80, approvato nel 1998 con i pareri favorevoli della Commissione Edilizia Integrata e della Soprintendenza ai Beni Ambientali, sul quale peraltro nessuno ha mai presentato osservazioni, né manifestato dubbi. Questo non significa, tuttavia, non accogliere le sollecitazioni dei cittadini a rivedere alcune progettazioni, se esse possono essere migliorate”. L’assessore all’Urbanistica del Comune di Manciano, Cesare Ciavattini, ha voluto così dare una risposta alle richieste che sono giunte al Comune, rispetto alla posizione di alcune abitazioni vicine al viale di cipressi che sale verso il castello di Marsiliana. “Proprio a seguito di queste sollecitazioni – spiega l’assessore – lo scorso primo febbraio abbiamo fatto un sopralluogo insieme ai tecnici del Comune, le ditte che si occupano dei lavori, due esperti in scienze forestali, per valutare gli eventuali danni arrecati alle piante e, soprattutto, la possibilità di allontanare le costruzioni previste dal filare di cipressi. La decisione assunta, anche se gli esperti hanno verificato che le piante più vicine al cantiere non hanno subito alcun danno dalle operazioni di scavo, è stata comunque quella di arretrare sia le case da costruire, che le fondamenta della prima palazzina, di circa 2 metri, ad ulteriore garanzia dell’integrità delle piante stesse. In occasione del sopralluogo, inoltre, è stato appurato anche lo stato di salute dei cipressi, molti dei quali sono risultati da tempo malati di cancro. Queste piante, secondo i tecnici andrebbero tagliate e bruciate per evitare che le spore malate attacchino anche le piante sane. “Su questo punto – conclude l‘assessore Ciavattini – il Comune ha sempre provveduto direttamente alle operazioni di taglio e bruciatura delle piante malate, conservando sezioni di tronco per le verifiche che hanno poi confermato la diagnosi, impegnandosi a sostituire quelle abbattute, nelle aree di propria competenza”.