Un po` di lessico musicale

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Un po’ di lessico musicale
*Atonalità
Scrittura di un brano musicale senza rispetto della gerarchia dei suoni imposta dalla tonalità, nonché della
limitatezza inerente all'uso dei due soli modi maggiore e minore.
*Centro tonale v. tonica
*Consonanza
Gradevolezza di un insieme di suoni che vengono emessi simultaneamente.
*Dissonanza
Sgradevolezza di un insieme di suoni emessi simultaneamente.
*Frequenza
In un'onda sonora monocromatica è il numero dei massimi di pressione acustica che colpiscono il timpano
in un secondo.
*Intervallo
Separazione tra due note di una scala musicale, espressa come rapporto tra le frequenze dei rispettivi toni
fondamentali. Si vedano le voci tono e semitono, ottava, quinta, terza maggiore e terza minore.
*Lunghezza d'onda
Distanza tra due creste di un'onda acustica monocromatica. Nel tono fondamentale emesso da una corda a
estremi fissi, essa corrisponde al doppio della lunghezza della corda (lo stesso vale per una canna aperta ad
ambedue le estremità).
*Modo maggiore e modo minore
Organizzazione degli intervalli di tono (T) e di semitono (5) nell'ambito delle sette note della scala
diatonica. Dei sette modi possibili a seconda della nota scelta come punto di partenza, la musica tonale
occidentale ne adotta due: il modo maggiore se la successione degli intervalli tra le note è T- T-S-T-T-T-S,
e il modo minore se essa è invece T-S-T-T-S-T-T. Perciò, esemplificando con i soli tasti bianchi dei
pianoforte, la scala diatonica che inizia con il do è quella di do maggiore, con il la quella di la minore. La
triade fondamentale di tonica maggiore do-mi-sol è costituita allora dalla successione di una terza
maggiore (do-mi) più una terza minore (mi-sol); il viceversa avviene nella triade fondamentale di tonica
minore la-do-mi (la-do, terza minore, più do-mi, terza maggiore). Ciò ha immediati riflessi sul carattere
armonico dei due modi.
*Modulazione
Passaggio da una tonalità all'altra.
*Ottava
Intervallo musicale tra una nota e quella omonima nella scala immediatamente superiore. Corrisponde a un
raddoppio della frequenza dei tono fondamentale.
*Quinta perfetta
Intervallo musicale - con rapporto di frequenze 3/2 - tra una nota e quella che la sovrasta di una terza
maggiore più una terza minore, ossia di tre toni interi più un semitono (ad esempio do-sol). Offre la
massima consonanza dopo l'intervallo d'ottava.
*Scala cromatica
Scala costituita da dodici note separate da altrettanti intervalli di semitono, vale a dire
do-do-re–mib–mi-fa-fa-sol-lab-la-sib-si-do.
*Scala diatonica
Scala costituita da sette note separate da cinque intervalli di tono intero e due di semitono, e precisamente
do-re-mi-fa-sol-Ia-si-do, dove i semitoni cadono tra mi e fa e tra si e do (superiore).
*Temperamento
Negli strumenti a note fisse non è possibile adottare la scala naturale o di giusta intonazione perché, se lo
strumento viene accordato per una certa tonalità, non può suonare nelle altre. A questo inconveniente si è
ovviato con il temperamento, ossia il ritocco della frequenza di accordatura delle note rispetto al caso
ideale di massima armonia (scala tolemaica). Dei vari possibili temperamenti, oggi si usa il temperamento
equabile, dove i dodici intervalli della scala cromatica sono presi tutti equali, con un rapporto di frequenza
per l'intervallo di semitono pari a: Radice dodicesima di 2 = 1,05946. Ciò comporta sacrifici dal punto di
vista armonico: per esempio la terza maggiore vale: (Radice dodicesima di 2)d= 1,260 in luogo dei valore
ideale 5/4 = 1,250 della scala tolemaica.
*Terza maggiore
Intervallo tra due note separate da due toni interi, per esempio do-mi, con rapporto di frequenze 5/4. Tale
intervallo è primario e fondamentale: infantile, dolce, rassicurante, tipico delle ninnenanne e delle
filastrocche, nei cori popolari è la base dei controcanto, o seconda voce.
*Terza minore
Intervallo tra due note separate da un tono intero più un semitono, per esempio re-fa, con rapporto di
frequenze 6/5.
*Tonalità
La sudditanza di un insieme di suoni, tipicamente una scala musicale, a uno di essi - il centro tonale o
tonica - attorno al quale e verso il quale tali suoni gravitano in modo gerarchico e con varie funzioni. Un
brano si dice scritto in una data tonalità - per esempio do maggiore - quando questa è la sua tonalità
d'impianto, ossia di avvio e di chiusura. Nella polifonia ciò non si applica soltanto alla linea melodica, ma
a maggior ragione alla strutturazione armonico, ossia ai criteri che regolano la simultaneità di più voci: in
essa si afferma un sistema di funzioni tonali basato su tre accordi triadici principali, di tonica (nella
tonalità di do maggiore: do-mi- son, di dominante (sol-si-do) e di sottodominante (si-re-fa). Il primo di
essi suggerisce uno stato di riposo o di conclusione; il secondo e il terzo invece, ponendosi in tensione col
primo, determinano un movimento tra le note - apertura, sospensione, attesa - che richiede di essere
risolto. Dalla fine dei secolo scorso i vincoli tonali sono andati dissolvendosi verso la politonalità e
l'atonalità, mentre sussistono nella musica leggera.
*Tonica
è la prima nota - o primo grado - di una scala musicale nel sistema tonale e determina la tonalità dei brano.
Suonata assieme alla terza e alla quinta nota della scala diatonica - per esempio, nella tonalità di do
maggiore, do-mi-sol- costituisce l'accordo triadico fondamentale di tonica, che nel linguaggio tonale di
norma conclude ogni brano.
*Tono e semitono
Intervalli musicali tra due note contigue della scala diatonica. Nella tonalità di do maggiore, do-re, re-mi,
fa-sol, sol-la, la-si sono separate da un tono intero, mi-fa, si-do (superiore) sono separate da un semitono.
Nella scala cromatica tutti gli intervalli sono di semitono.
*Tono fondamentale
Onda di frequenza più bassa tra quelle costituenti il suono complesso emesso da una sorgente sonora. Nel
caso di una corda a estremi fissi, la frequenza dei tono fondamentale è data dal rapporto tra la velocità dei
suono sulla corda stessa divisa per il doppio della lunghezza della corda (f=v/2L). Lo stesso vale per una
canna aperta ad ambedue le estremità.
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