fi (:title Struttura e funzioni dell`organismo umano:) Anatomia e

fi
(:title Struttura e funzioni dell’organismo umano:)
Anatomia e Fisiologia umana: riassunto
(:nolinkwikiwords:)
(:table width=100%:)
(:cellnr align=left:)'-%green%''Autore:''%% [[Profiles.Peter | Peter Forster]]-'
(:cell align=right:)'-%green%''Relatore: ''%% [[Profiles.Peter | Peter Forster]]-'
(:cellnr align=left:)
(:cell align=right:)'-%green%''Categoria:''%% [[!MmP]], [[!Anatomia]], [[!Fisiologia]],
[[!Peter]]-'
(:tableend:)
---(:table width=100%:)
(:cell rowspan=2 valign=middle:)(:toc:)
(:cell align=left valign=middle:)%rfloat width=200
text-align=center%[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image006.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image006.jpg]]\\
'--'
(:cellnr align=center valign=middle:)
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Ordinazione testo stampato da:\\
[[mailto:[email protected]?subject=Mario Sabtoro Dispensa FTP 1 | LASER: Mario
Santoro]]\\\
[[http://www.pforster.ch/Dispense/DispenseMmP.htm#ANAT | Dispense]]
>><<
(:tableend:)
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>>font-size:small gray font-family:monaco<<
Mi sono deciso di revisionare
%newwin%[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201.htm | Struttura e funzioni
dell’organismo umano]] FTP 1 che è mal leggibile ma del resto un bel riassunto di
Anatomia e Fisiologia umana. Nel contesto infilerò anche dei links e immagini
colorati. Come al solito in questi lavori comincio dal di dietro (perché devo spostare
meno pagine). 8>)__
>><<
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>>font-size:small gray<<
I criteri strutturali in medicina si chiamano di solito “anatomici” o "morfologici" mentre
i criteri funzionali si chiamano “fisiologici”. È evidente che di fatto la funzione e la
struttura sono inseparabilmente congiunte. Di seguito ci daremo da fare per non
separare inutilmente le due.
Questo testo fa parte di un corso di perfezionamento per i docenti delle scuole
elementari della città di Lugano sulla “Medicina popolare”.
>><<
----
!L’organismo umano
nel contesto biologico e civile
%rfloat width=200 text-align=center%
[['--'http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image008.jpg |
'--'http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image008.jpg]] | '-secondo Lucas
Cranach: Adamo ed Eva-'
L’organismo umano è un aggregato vivente e parzialmente modificabile in
determinate condizioni:
* naturali (climatiche, ecologiche, ...)
* biologiche (mammifero, costruzione, funzionamento, individualità, ereditatietà, …)
* culturali (epoca, civiltà, economia, politica, …).
Esso ha la capacità di:
* adattare le sue mosse alle condizioni attuali,
* con la parziale capacità di scelta intenzionale delle sue imprese,
* in base a ricordi, progetti e gusti individuali,
* in modo autoregolatorio (comportamento).
A livello relazionale si sono sviluppate alcune capacità e alcune esigenze bilaterali e
sociali.
>>font-size:small gray<<
Di seguito vengono trattati i seguenti temi:
* Sistemi tecnici, biologici e sociali
* Ambivalenza umana
* Modello bioculturale umano
* Organismo femminile
* Organismo maschile
>><<
[[<<]]
---!!Sistemi tecnici, biologici e sociali
Il seguente testo tratta prevalentemente la dimensione biologica/medica spesso
trascurata in un’epoca e in una civiltà caratterizzate dalla sopravalutazione (per non
dire megalomania) antropocentrica. Per uno studio del ramo è bene ricordarsi che:
* i sistemi “tecnici” della natura (fisica, chimica, …) funzionano diversamente e
condizionano tassativamente i
* sistemi biologici (proliferazione, morte, apprendimento, …) che si comportano
ancora diversamente e condizionano a loro volta i
* sistemi sociali (ecosistema, cultura delle piante, degli animali, gli esseri umani in
gerarchie, le omeostasi complesse, i canoni di valori, …).
I sistemi sociali umani (economici, politici, religiosi, …) che non rispettano i fatti
biologici si autodistruggono entro poche generazioni. Ancheisistemibiologici,
all’infuoridelle condizioni naturali (climatiche, ecologiche, …), hanno una breve
durata di vita.
Una proprietà caratteristica dei sistemi è la loro capacità di autoregolazione verso
uno o più stati omeostatici (equilibrati). Nessun sistema così complesso riesce a
mantenersi a lungo se non rispetta i meccanismi più elementari, perché
l’autoregolazione si serve dei meccanismi più primitivi del sistema stesso. La
iperregolazione di un sistema porta alla “catastrofe”, la iporegolazione all’
“addormentarsi” (morte) del sistema. Tutte e due trasformano il sistema in un altro
più elementare (meno complesso, meno ordinato):
* quelli sociali alla fine in biologici
* quelli biologici alla fine in tecnici
* quelli tecnici in elementari (chimici, elettrici, termodinamici) e da ultimo in materia,
forza e movimento.
---!!Ambivalenza umana
Ilcompito gestionale dell’individuo umano consiste spesso nella scelta tra
gliimpulsibiologici e gli atteggiamenti civilizzati contrastanti. Il risultato della scelta è:
* o una sanzione sociale frustrante (reale o temuta),
* o degli effetti biologici di insoddisfazione delle cosidette “pulsioni”,
*o degli effetti disastrosi o mortificanti elementari,
* tutti questi effetti sono lesionistici per l’autostima e la sopravvivenza individuale.
Per fortuna sopportiamo una certa quantità (a dipendenza delle capacità e risorse) di
tutti e tre, in modo che possiamo muoverci ogni tanto secondo:
* la gratificazione del “giusto” (civile),
* la soddisfazione del “piacevole” (biologico) e
* l’orgoglio dell’“l’utilità” (individuale) dell’autostima.
Se ci riusciamo bene e senza mettere in pericolo a lungo né il ruolo sociale né
l’integrità biologica, né l’autostima possiamo condurre una vita abbastanza
soddisfacente.
È da notare che i maggiori impedimenti nelle società civilizzate e ricche di risorse e
protezioni sono generati:
* o da condizioni e regole sociali,
* o da pretese individuali, e non da fatti naturali o biologici.
Proprio volendo “superare” o “ingannare” la biologia e la natura si creano le
premesse per ledere l’integrità biologica e naturale. È questo che mi permetto di
chiamare “megalomania antropocentrica”, per me un sacrilegio e un dispetto verso i
miracolosi sistemi naturalie biologici, una specie di idea di sopravalutazione coatta
archetipica della razza umana: “L’asino euforico che si mette a ballare sullo stagno
ghiacciato”.
---!!Modello bioculturale umano
%rfloat width=200 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image012.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image012.jpg]] | '--'
Di seguito viene illustrato un primitivo e limitativo modello che tenta di integrare le
diverse dimensioni dell’esistenza di un organismo umano in alcune delle sue
dimensioni biologiche, comportamentistiche e sociali sul retroscena di un ambiente
naturale e culturale.
Il seguente corso si concentra tematicamente sulla parte biologica-medica senza
perdere d’occhio i coinvolgimenti comportamentali e sociali.
[[<<]]
---!!Organismo femminile
%rfloat width=200 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image014.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image014.jpg]] | '--'
A livello della specie umana,l’organismo femminile oltre alle comuni capacità
biologiche umane, è attrezzato di tutte le funzioni per la procreazione della specie e
della cura della prole.
Il grafico mostra un preparato anatomico “plastico” (prof. von Hagens) di una donna
all’ottavo mese di gravidanza.
[[<<]]
---!!Organismo maschile
%rfloat width=200 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image016.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image016.jpg]] | '--'
Il grafico mostra un preparato anatomico plastico di un uomo “schermatore” (prof.
Von Hagens).
[[<<]]
---!Costruzione e funzionamento dell’organismo
Per imparare, riflettere e “capire” di solito si differenzia l’organismo umano secondo:
* criteri di costruzione, struttura o “architettonici” (apparati, tratti, impianti, organi,
cellule, organelli…), in gergo medico chiamati anatomia o dai biologhi morfologia e
* criteri di funzionamento (sistemi, tessuti, processi, metabolismo, …), in gergo
medico chiamati fisiologia, anche se in realtà un organismo è un tutt’uno più o meno
delimitato in un ambiente.
Visto che il corpo stesso è organizzato morfologicamente (struttura) e
fisiologicamente (funzione), in modo molto ingegnoso e a diversi livelli dimensionali,
didatticamente è utile ricordarsi:
* dei principi strutturali e funzionali,
* dei vari livelli dimensionali e
* dell’organizzazione gerarchica e dei flussi materiali, energetici, informatici.
Di seguito vengono trattati i seguenti temi:
* Processi elementari.
* Processi gestionali materiali, energetici, informatici.
* Processi metabolici/biochimici.
* Ampiezza dimensionale di processi dell’organismo.
* Modello strutturale, funzionale, dimensionale, gerarchico.
---!!Processi elementari
I processi elementari fisici e chimici si trovano a tutti i livelli gerarchici dall’ultimo
organello fino all’organismo integrale. I relativi meccanismi invece funzionano a
livello atomico e molecolare e sono descritti dagli elementari modelli chimici e fisici
(tempo, spazio, materia, forze, movimento, carica, concentrazione …).
---!!Processi gestionali
materiali, energetici, informatici
Lo stesso ragionamento vale per i processi gestionali, dispositivi, di coordinazione e
di sintonizzazione dei flussi materiali, energetici e informatici. È da notare che si
tratta di una forma:
* di organizzazione strutturale che delega i compiti, le responsabilità e le
competenze congruentemente all’istanza più bassa possibile;
* di organizzazione processuale secondo i concetti (ciclici) di autoregolazione verso
equilibri com-plessi(omeostasi),in modo cheiprocessiparallelisiforniscanole
premesse vicendevolmente;
* di organizzazione per il flusso di materiali, energia e informazione a diversi livelli.
:I seguenti schizzi mostrano gli esempi dei relativi ordini:
* Gerarchie strutturali
* Regolazioni processuali
* Flussi dei materiali
---!!!Gerarchie strutturali
%rfloat height=100 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image019.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image019.jpg]] | '--'
%rfloat height=100 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image021.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image021.jpg]] | '--'
Le gerarchie strutturali sono il frutto di una definizionementale umana per
denominare, classificare e studiare il corpo umano. Corrispondono alle solite
classificazioni di tipo “anatomico”.
Una classificazione gerarchica molto differenziata diquesto tipo si raggiunge
elencando delle “unità strutturali” dall’organismo fino al processo elementare fisico chimico
[[<<]]
---!!!Regolazioni processuali
%rfloat width=200 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image024.png |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image024.png]] | '--'
Un altro tipo di ordine mette in rilievo i meccanismi di regolazione, che sono
un’importante funzione dei sistemi biologici e sociali (relazionali). Il seguente
esempio della circolazione e della regolazione ematica dimostra quanto detto.
[[<<]]
---!!!Flussi dei materiali
%rframe width=200 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image026.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image026.jpg]] | '--'
Un altro ordine funzionale mette in rilievo invece il flusso dei materiali specialmente
per quanto riguarda i processi metabolici e di trasporto. Esempio:
[[<<]]
---!!Processi metabolici / biochimici
I processi metabolici biochimici complessi avvengono a livello degli organelli, delle
cellule e della matrice basale (prevalentemente del connettivo lasso/adiposo). Oltre
al “tegumentariomucotico esterno” questa è l’unica struttura interna integrale e
“ininterrotta” (e chiusa in se stessa) dell’organismo.
---!!Ampiezza dimensionale
dei processi dell’organismo
%rfloat width=300 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image030.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image030.jpg]] | '--'
Lo schizzo accanto serve all’orientamento strutturale, funzionale, dimensionale e
gerarchico, cosa non sempre facile e fonte di tante confusioni.
A livello dimensionale:
* L’organismo integrale si espande nell’ordine di grandezza di metri come pure
* certi sistemi (vasale, nervoso, motorio, escretorio, tegumentario, …) e
* in parte i tessuti (connettivo lasso, osseo, …)
* mentre altri tessuti raggiungono a malapena le dimensioni di millimetri fino ai
centimetri.
* A livello di organi le dimensioni sono simili ai tessuti.
* A livello di cellule cambia la situazione: la dimensione è dell’ordine di grandezza di
decimi o centesimidimillimetrianche sele cellule filiforminervose e
muscolariraggiungonolunghezze di millimetri fino ai decimetri.
* A livello di organelli si trovano le dimensioni di millesimi di millimetri (millionesimi di
metri) anche se certeinfrastrutture dicellule filiformi(microtubuli, microfilamentie
fibrille muscolari) raggiungono delle notevoli lunghezze.
* I processi biochimici trasformano e maneggiano anche le macromolecole
relativamente lunghe (proteine) per le strutture filiformi, ma spesso sono pieghate e
arrotolate e raggiungono così delle dimensioni ancora visibili al microscopio ottico
(ca. 0.0002 millimetri) ma di solito nell’ordine di grandezza di millionesimi di
millimetri.
* I processi elementari che coinvolgono ioni, atomi e molecole soprattutto
anorganiche e organiche semplici procedono in spazi tra miliardesimi e milionesimi
di millimetri.
Didatticamente può essere all’inizio abbastanza difficile muoversi mentalmente in
uno spazio di ca. 1: 10 alla nona; ingrandito corrisponderebbe a un metro fino a 25
volte il perimetro della terra. Dall’ingerimento di una caramella fino alla
trasformazione di una sua molecola di glucosio in energia e movimento/calore.
---!Sistemi e apparati
Per motivi didattici si distinguono ogni tanto nell’organismo dei “sistemi funzionali”
come segue:
:'''Sistemi di approvvigionamento[@:@]''':nutrizione e digestione, respirazione e
tegumento con lo smaltimento delle relative scorie. Sono aperti verso l’esterno e
delimitati con una mucosa e la pelle verso l’interno dell’organismo. Servono
soprattutto all’approvvigionamento materiale ed energetico dell’organismo. In certi
testi (non in questo) il sistema tegumentario (pelle) è classificato con l’apparato
motorio.
:'''Sistema di smaltimento[@:@]''':renale e urinario di “depurazione” dell’organismo
interno. È aperto verso l’esterno e delimitato con una mucosa verso l’esterno
dell’organismo. Serve soprattutto allo smaltimento da parte dell’organismo di residui
metabolici.
:'''Sistemi di distribuzione e raccolta[@:@]''':cardiovascolare e linfatico. Sono
racchiusi all’interno dell’or-ganismo.
** Il sistema cardiovascolare serve in particolare alla raccolta di sostanze
approvvigionate e metabolizzate, alla loro distribuzione a tutto l’organismo nonché al
trasporto verso il sistema di smaltimento.
** Il sistema linfatico raccoglie, elabora e “decompone” prevalentemente i lipidi, le
molecole grosse superflue, i microorganismi ed i residui cellulari prima di restituire i
“detriti sminuzzati” al sistema cardiovascolare per il trasporto alle cellule oppure al
sistema di smaltimento.
:'''I sistemi strutturali / movimentali[@:@]''':locomotori: scheletro/muscoli mantengono
la postura corporea e permettono molteplici movimenti.
:'''Il sistema rigenerativo[@:@]''':serve alla moltiplicazione, alla crescita, allo sviluppo,
alla manutenzione, alla difesa e all’impostazione, alla riparazione e al deperimento di
organelli, cellule, tessuti, organi, sistemi dell’organismo stesso:
** I meccanismi proliferativi (crescita, sviluppo, manutenzione, riparazione)
funzionano prevalentemente a livello di organelli, cellule e tessuti.
** I meccanismi di difesa e impostazione immunitaria hanno luogo prevalentemente
nella matrice basale del connettivo lasso e adiposo grazie a cellule vaganti
specializzate e a meccanismi biochimici ed elementari chemiofisici.
** I meccanismi riproduttivi e di deperimento appartengono essenzialmente agli
organelli e alle cellule, ma si estendono gerarchicamente ordinati fino a livello
dell’organismo integrale stesso. In molti testi sotto questo capitolo vengono
classificati solamente i meccanismi riproduttivi della specie.
:'''Il sistema gestionale[@:@]''':
* sensoriale, integrativo e di attivatori di messaggeri e '''nervoso''' permette la
percezione (conscia o inconscia) di “impressioni informatiche”, la loro elaborazione
più o meno sensata(soprattuttoinconscia)ein funzione diqueste,l’attivazione dimosse
o processiproduttivi (soprattutto inconsci) e, se opportuno, una loro “espressione
informatica” (ogni tanto cosciente) verso l’ambiente.
** Sensori e attivatori per diversissimi stimoli fisici e chimici (per lo più interni e
inconsci) sono i terminali di queste lunghe catene informatiche, che siano “ormonali”
o “nervose” o entrambe.
** Sistema nervoso e sistema di messaggeri (p.es. ormoni, neurotrasmettitori, …)
descrivono il modo ditrasmissione,(elettrico o chimico)dicomunicazione sensoriale o
attivante. L’organismo si serve secondo criteri economici e di affidibilità dei due in
alternanza, al punto tale che il funzionamento nervoso (elettrico) è impensabile
senza la trasmissione chimica (neurotrasmettitore).
* '''ormonale''': 9jkjo9 kpoopk
* '''immunitario''':
È possibile raggrupparli anche molto diversamente; per questo testo ci atterremo più
o meno a questo tipo di classificazione perché viene usata didatticamente nella
nostra cultura. Un cinese o un indiano si servono di concetti e modelli anatomici e
fisiologici diversissimi e non meno utili e complessi per i loro scopi.
%rfloat width=300 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image033.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image033.jpg]] | '--'
>>font-size:small gray<<
Di seguito vengono trattati i seguenti temi:
* Sistemi di approvvigionamento.
* Sistemi di distribuzione/raccolta.
* Impianto di regolazione asporto.
* Sistemi rigenerativi.
* Sistemiportamentali/movimentali/tegumentari.
* Sistemi gestionali.
>><<
Il seguente schizzo, oltre all’insieme dei sistemi, segnala grossolanamente anche i
flussi dei materiali, energetici e informatici.
[[<<]]
---!!Sistemi di approvvigionamento
Il sistema di approvvigionamento è composto da:
* sistema respiratorio per lo scambio di aria
* sistema di nutrizione e di digestione
* pelle e mucosa che procurano all’organismo le sostanze per i suoi bisogni
materiali, energetici e informatici dopo aver elaborato gli alimenti in sostanze
assimilabili dall’organismo. Le sostanze residuali sono escretate o espirate dagli
stessi sistemi.
---!!!Tratto digestivo
%rfloat width=200 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/25/AM25_2.png |
http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/25/AM25_2%20Kopie.jpg]] |
'-Componenti dell'apparto digerente-'
Il Il tratto digestivo è una lunga costruzione tubiforme che inizia dalla bocca e finisce
nell’ano. Serve da passaggio per la digestione come reattore biochimico soprattutto
con le funzioni di:
* trasformazione di sostanze nutritive in sostanze assorbibili dall’organismo
* assorbimento di sostanze assorbibili ed esclusione di quelle non assorbibili o
superflue
* defecazione di detriti derivanti dal processo.
In dettaglio le funzioni principali sono le seguenti:
* sminuzzamento (denti), mescolamento e trasporto del cibo e dei succhi digestivi su
tutta la lunghezza del tratto;
* barriera microbica di tonsille (linfatica) per aria e cibo;
* disinfezione (microorganismi) del cibo (acido gastrico) e coagulazione proteica;
* aggiunta di succhi digestivi ed enzimi digestivi da parte del pancreas;
* aggiunta di bile per emulsionare gli ingredienti lipidici, oleosi, grassi da parte del
fegato;
* aggiunta di acqua e succhi digestivi da parte dell’intestino tenue;
%rfloat width=200 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/25/AM25_18.png |
http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/25/AM25_18%20Kopie.jpg]] |
'-Parete intestinale-'
* decomposizione e trasformazione di sostanze nutritive in sostanze assimilabili
dall’organismo da parte della “floraintestinale simbiontica”, deisucchidigestivi, bile ed
enzimidigestivinell’intestino tenue;
* “filtraggio” delle sostanze assimilabili all’interno dell’organismo nell’intestino tenue
tramite i relativi “villi”;
* inerzializzazione, neutralizzazione e decomposizione dei microorganismi sfuggiti
alla flora dell’in* testino tenue e dello stomaco nell’intestino cieco e nell’appendice
(linfatici);
* recupero e riassorbimento di acqua e sali minerali nell’intestino crasso;
* immagazzinamento temporaneo nel retto;
* defecazione controllata dall’ano.
[[<<]]
Essendo il tratto gastrointestinale una specie di “reattore biochimico” per il cibo e le
bevande, conviene trattare brevemente qui le sostanze alimentari ivi coinvolte.
>>font-size:small gray<<
Di seguito vengono trattati i seguenti temi: Parametri nutritivi: Alimenti e bevande
* Acqua
* Carboidrati, zuccheri, glucidi, amidi
* Grassi, oli, lipidi, acidi grassi, acidi lipidici, lipidi essenziali
* Aminoacidi, peptidi, proteine
* Minerali
* Oligoelementi
* Vitamine
* “Fibre vegetali”
>><<
[[<<]]
---!!!!Parametri nutritivi: alimenti e bevande
%rfloat width=300 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image040.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image040.jpg]] | '--'
Il seguente schizzo riassuntivo serve per ricordare il flusso e le trasformazioni dei
materiali nell’organismo. Si nota che l’apporto di materiale consiste in una grande
molteplicità di diverse sostanze dalle elementari (minerali) fino alle complessissime
proteine (diverse e composte fino a decine di migliaia di molecole di aminoacidi).
Idealmente gli alimenti e le bevande coprono il fabbisogno di tutte le sostanze
necessarie per un ordinario funzionamento dell’organismo:
* nel suo ambiente (clima, tempo, abitazione, posto di lavoro),
* per le specifiche attività (movimentali, intellettuali, sedentarie, professionali,
sportive, …),
* in una determinata fase della vita (crescita, sviluppo, adolescenza, adulto,
senescenza),
* in un determinato stato fisico e psichico (soddisfazione, stress, noia,
convalescenza, …),
* in determinati periodi (giornalieri, stagionali, …).
Per fortuna, gli alimenti e le bevande sono composti di sostanze enormemente
complesse e variate e per fortuna viviamoin ambienti e circostanze
disovrabbondanza tale, che dobbiamo spendere relativamente poco tempo, energia
e astuzia per soddisfareinostribisogni nutritivi. In compenso possiamo dedicarci alle
molteplici attività più o meno sensate che fanno parte di una civiltà “sviluppata”.
[[<<]]
---!!!!!Acqua
%rfloat width=200 text-align=center%
[[http://www.soldiblog.it/post/249/acqua-meglio-pubblica-o-privata |
http://static.blogo.it/soldiblog/acqua.jpg]] | '-Acqua-'
L’acqua è contenuta in pressoché tutti gli alimenti (salvo in oli e grassi puri) in
quantità differenti: frutta …90% verdura …80% carne e pesce …70% noci meno di
10%.
Alimenti preparati come il pane, la pasta, le leguminacee, … secondo il modo di
preparazione contengono delle dosi più o meno rilevanti di acqua.
Il resto del fabbisogno viene soddisfatto dalle diverse bevande e dall’acqua potabile
pura. Tramite il sudore, l’espirazione, l’urina e le feci un organismo umano perde ca.
2 litri di acqua al giorno (ciò varia tantissimo secondo l’attività e l’ambiente) che
devono essere sostituiti con alimenti e bevande. Una piccola parte (ca. un decilitro
per giorno)proviene dalla trasformazione energetica dicarboidratie grassi con
l’ossigeno nell’acqua e l’anidride carbonica.
[[<<]]
---!!!!!Carboidrati, zuccheri, glucidi, amidi
%rframe height=100 text-align=center%[[http://it.wikipedia.org/wiki/Fruttosio |
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/d/d0/Fruttosio.png/150px-Fruttosio.pn
g]] | '-Fruttosio-'
%rframe height=100 text-align=center%[[http://it.wikipedia.org/wiki/Glucidi |
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/b/bb/Glucidi_interconversione_forme_cicliche
.png]] | '-Glucosio-'
Sono sostanze le cui molecole di varia complessità sono costituite da carbonio,
ossigeno e idrogeno che il nostro sistema digerente riesce a trasformare tutti in
glucosio (uno zucchero). L’organismo li assorbe poi in questa forma per i suoi scopi.
La maggior parte del glucosio viene usato come combustibile (assieme con
l’ossigeno inspirato). L’energia così ricavata serve:
* principalmente per i movimenti muscolari e
* per i processi informatici cerebrali e nervosi (ca. 200 grammi al giorno)
* e infine per mantenere i processi produttivi di materiali strutturali, funzionali e
ausiliari delle cellule.
Tutta questa energia si trasforma infine in calore per mantenerela nostra
temperatura corporea. L’eccessivo calore si disperde nell’ambiente tramite il
deflusso dermico e il riscaldamento dell’aria espirata.
È poco noto che alcuni “zuccheri” (glucidi, glicani) legati a delle proteine formino
anche una gran parte della struttura di tutti i tessuti connettivi. Sono per lo più
coinvolti nella matrice basale come sostanza mediatrice tra i vasi sanguigni e le
cellule ma anche nelle fibre connettivali (collageni, elastiche e reticolari) come nella
sostanza formante cartilaginosa e nelle fibre ossee.
---!!!!!Grassi, oli, lipidi, acidi grassi, acidi lipidici
%rframe width=200 text-align=center%[[http://it.wikipedia.org/wiki/Trigliceridi |
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/64/Trimyristin-3D-vdW.png/
180px-Trimyristin-3D-vdW.png]] | '-Trigliceride-'
Spesso si tratta di sostanze con tre molecole di acidi lipidici legate fra loro a una
molecola di glicerolo (trigliceridi), costituite da carbonio, ossigeno e idrogeno. Alcuni
di loro contengono anche fosforo (fosfolipidi) o altri elementi.
Una parte dei lipidi serve all’organismo come materiale di combustione (simile al
glucosio), infatti i due non solo possono sostituirsi entro certi limiti, ma il fegato
riesce anche a trasformare zuccheri in lipidie viceversa. Questo meccanismo serve
per farsidelle scortein tempi buoni per poi consumarle durante i periodi di carestia.
L’im* magazzinamento avviene nel tessuto adiposo, perché per unità di peso, il
contenuto energetico dei grassi è molto maggiore di quelli dei carboidrati. Oltre alle
funzioni energetiche di combustione, i lipidi hanno importanti compiti strutturali e
funzionali:
* le membrane cellulari sono tutte costituite di un duplice strato lipidico (colesterolo)
coperto all’interno e all’esterno di uno strato proteico;
*le guaine mieliniche delle cellule nervose (isolazione di neuroni) e le barriere
ematiche cerebrali sono costitutite in gran parte da sostanze lipidiche;
* diverse sospensioni tessutali nonché ammortizzatori sono formati da tessuti lipidici;
* certi ormoni e altre sostanze messaggere sono strutture lipoproteiche;
* certe vitamine (ADEK) e altre sostanze rare sono legate a lipidi o lipidosimili.
:Lipidi essenziali[@:@]:Mentre tutti gli oli e i grassi alimentari possono essere usati
dall’organismo per la combustione, la sospensione, l’ammortamento e la scorta, le
altre sintesi funzionali e strutturali richiedono dei lipidi essenziali che l’organismo non
riesce a fabbricarsi da solo. Si tratta specialmente di: oli oleici (contenuto p.es. in olio
di oliva) oli linolici (contenuto p.es. in olio di lino, enotera, borraggine) oli linolenici
(contenuto p. es. in pesce, volatili e selvaggina).
---!!!!!Aminoacidi, peptidi, proteine
Gli aminoacidi sono i mattoni di costruzione delle proteine sia animali che vegetali.
Se ne conoscono ca. due dozzine di tipi, dei quali ca. la metà sono essenziali per
l’organismo umano (non riesce a fabbricarli da solo).
%rfloat width=200 text-align=center%
[[http://www.scienzaesperienza.it/controluce/mic.php?id=038.php |
http://www.scienzaesperienza.it/controluce/imm/micro038.jpg]] | '-Albumina-'
Gli aminoacidi hanno degli strani nomi(biochimici). Quelli essenziali e spesso scarsi
della nostra nutrizione si chiamano:
* fenilalanina e tirosina
* triptofane
* leucina, isoleucina e valina
* lisina
* arginina e ornitina
* metionina
* cisteina e glutatione
* taurina
* treonina e glicina
* istidina
* glutamina, acido glutammico e acido gamma* amino* butirrico
* carnitina.
%rfloat width=200 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image043.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image043.jpg]] | '--'
Una nutrizione completa di proteine vegetali e animali garantisce un miglior
approvvigionamento secondo il fabbisogno dell’organismo, mentre alcune diete per
ideologia o patologia evitano certi alimenti comuni (latticini, carne …). Se ciò fosse
inevitabile, sarebbe meglio informarsi quali dei fabbisogni essenziali sono scarsi,
perché essi hanno importanti funzioni non solo strutturali ma anche gestionali
(ormoni, neurotrasmettitori) e possono causare scomodissime aberrazioni emotive e
mentali.
Il seguente grafico, a titolo illustrativo mostra la struttura e la composizione di una
molecola proteica semplicissima (sequenza di solo 51 aminoacidi): l’insulina
(ormone) di una pecora (molto simile all’insulina umana). L’ingrandimento mostra la
struttura elementare diseisusseguentiaminoacidi: … alanina* leucina* tirosina*
leucina* valina* cistina* …
Molecola proteica: sequenza degli amminoacidi nell’insulina di pecora (C) e
particolare della struttura
---!!!!!Minerali
Certi minerali come il calcio, il magnesio, il sodio, il potassio e il cloro sono
indispensabili per tantissimi processi elementari e bio* chimicidell’organismo umano.
Sono coinvolti soprattutto in processi elettrolitici ed elettrici. Non possono essere né
sostituiti a vicenda né “sintetizzati”, perché si tratta di elementi chimici e non di loro
composizioni (molecole).
I minerali sono tutti elementi chimici, anche se di solito vengono consumati in
molecole più o meno complesse, spesso legati tra loro come NaCl (cloruro di sodio,
sale da cucina), KCl (cloruro di potassio, nei brodi) oppure legati a molecole
proteiche facilmente assorbibili nel tratto gastrointestinale p.es. * orotato, * aspartato
o a vitamine come p.es. * ascorbato (vitamina C) oppure a dei lipidi (grassi e oli,
soprattutto fosforo e zolfo).
%rfloat width=200 text-align=center%[[http://www.foodsubs.com/Salt.html |
http://www.foodsubs.com/Photos/seasalt4.jpg]] | '-Sale NaCl-'
I più importanti minerali per il funzionamento dell’organismo umano sono:
* calcio Ca,
* magnesio Mg,
* sodio Na,
* potassio K,
* cloro Cl,
* zolfo S e
* fosforo P.
Un’alimentazione variata e genuina garantisce un miglior e più equilibrato apporto di
minerali. Bisogna rendersi conto però, che secondo il suolo di coltivazione delle
piante e di allevamento degli animali e anche secondo il tipo di acqua potabile il
contenuto dei minerali varia notevolmente. In Ticino il suolo è molto scarso dicalcio e
di magnesio e si incontrano spesso le relative deficienze nutritive. Un’altra perdita di
minerali proviene dal fatto che la maggior parte di loro è solubile in acqua. Buttando
via l’acqua di cottura si versano nella canalizzazione anche i contenuti minerali.
Infatti,i brodi vegetali e animali contengono rilevanti dosi di minerali.
---!!!!!Oligoelementi
Gli oligoelementi, prevalentemente metalli, in minime dosi sono indispensabili per il
funzionamento di quasi tutti i processi biochimici, in quanto fanno parte di numerose
molecole enzimatiche, responsabili della decomposizione e della composizione di
altre molecole (attrezzi di decomposizione e di composizione delle molecole). Come
i minerali non possono essere né sostituiti a vicenda né “sintetizzati”, perché si tratta
di elementi chimici e non di loro composizioni (molecole). Negli alimenti e anche
negli integratori alimentari sono spesso legati ad aminoacidi, peptidi e proteine
facilmente assorbibili nel tratto gastro intestinale p.es.
%rfloat width=200 text-align=center%
[[http://www.ecplanet.com/canale/salute-7/alimentazione-51/1/0/18855/it/ecplanet.rx
df | http://www.pforster.ch/BottRimCasa/Ricette/RicettaFerro_files/image009.jpg]] |
'-Mela chiodata\\
Ferro-'
* orotato,
* aspartato o
* a vitamine come p.es. ascorbato (vitamina C) oppure a dei
* lipidi (grassi e oli).
I più importanti sono:
* ferro Fe
* zinco Zn
* rame Cu
* iodio J
* manganese Mn
* selenio Se
* molibdeno Mo
* cromo Cr
Un’alimentazione variata e genuina garantisce un miglior e più equilibrato apporto di
oligoelementi. Bisogna rendersi conto però, che secondo il suolo di coltivazione delle
piante e di allevamento degli animali e anche secondo il tipo di acqua potabile, il
contenuto in oligoelementi varia notevolmente. In Ticino il suolo è molto scarso di
iodio e si incontrano spesso le relative deficienze nutritive (da compensare con il
sale da cucina iodato). Un’altra perdita di oligoelementi proviene dal fatto che la
maggior parte di loro è solubile in acqua. Buttando via l’acqua di cottura si versano
nella canalizzazione anche i contenuti in oligoelementi. Infatti, i brodi vegetali e
animali contengono rilevanti dosi di oligoelementi.
---!!!!!Vitamine
Le vitamine, molecole più o meno complesse, sono coinvolte nei processi preparativi
e di finitura della biochimica enzimatica e quindi indispensabiliper un ordinato
funzionamento dell’organismo. Sitratta di sostanze che altri organismi (vegetali o
animali) riescono a sintetizzare, mentre l’organismo umano è carente del materiale
genetico che serve alla loro produzione, pur avendone bisogno per il suo
funzionamento. Alcune diloro sono strutture complesse lipidiche (A, D, E, K), altre
sono molecole semplici (spesso acidi: B1, B3, B6, C), altre ancora strutture di
aminoacidi o peptidi (proA, B2, B3, B12).
%rframe width=200
text-align=center%[[http://biology.clc.uc.edu/courses/bio105/vitamin.htm |
http://biology.clc.uc.edu/graphics/bio105/vitamina.jpg]] | '-β-carotene =>
vitamina A-'
Le più conosciute sono:
* retinolo e betacarotene: vitamina e provitamina A
* tiamina: vitamina B1
* riboflavina: vitamina B2
* niacina (acido nicotinico e nicotinamido): vitamina B3
* piridossina: vitamina B6
* cobolamina: vitamina B12
* acido folico (anche vitamina B5)
* biotina (anche vitamina H)
* acido pantotenico (anche vitamina Bc)
* acido ascorbinico: vitamina C
* colecalciferolo: vitamina D
* tocoferolo: vitamina E
* chinoni: vitamina K.
Un’alimentazione variata, genuina e fresca garantisce un miglior e più equilibrato
apporto di vitamine. Il contenuto di vitamine è abbastanza specifico nei determinati
alimenti. Alcune si trovano quasi esclusivamente negli alimenti vegetali (p.es.
vitamina C), altre quasi esclusivamente negli alimenti animali (p.es. vitamina B12)
altre in ambedue. Certe sono sensibili al calore e all’aria (come la vitamina C), altre
invece sono termoresistenti ma sensibili all’aria e alla luce (p.es. vitamina E). È
quindi importante consumare degli alimenti freschi per garantire un sufficiente
approvvigionamento vitaminico. Certe vitamine sono usate negli alimenti
prefabbricati come “conservanti” (p.es. vitamina C, acido ascorbinico) o come
“coloranti” (provitamina A, betacarotene) innocui e a buon mercato.
---!!!!!Fibre vegetali
%rfloat width=200 text-align=center%
[[http://www.albanesi.it/dietaitaliana/BLU/Articoli/pectina.htm |
http://www.albanesi.it/dietaitaliana/BLU/Articoli/Imma/pectina.jpg]] | '-Pectina-'
Sarebbe meglio chiamarle “sostanze di ballasto”, perchè non sempre sono fibre. Si
tratta di sostanze (normalmente carboidrati vegetali) per le quali l’organismo umano
non dispone di enzimi per trasformarlei n glucosio (p.es. cellulosa, che i ruminanti
usano come maggior nutriente).
Tra gli alimenti noti per un alto contenuto di sostanze di ballasto sono le mele, le
carote e le verze, ma tutti gli alimenti vegetali ne contengono più o meno (i cereali
p.es. tante finché sono integrali, se no pochissime).
Nell’intestino hanno due funzioni importanti:
* Legano tanta acqua, aumentando notevolmente il volume fecale, il che stimola la
motilità intestinale e facilita così la defecazione.
* Sono un “nutriente” importante per la flora intestinale simbiontica che dispone di un
apparato enzimatico per decomporli. La flora intestinale produce
diversi“micronutrienti”(p.es. vitamina B12, complessi di ferro assorbibili, …)
indispensabili per l’organismo umano.
L’abuso di “fibre vegetali pure” come anti* costipativo o “perché è sano” è da
osservare con occhio critico: troppe sostanze di ballasto puro (p.es. tanta crusca o
semi di lino) non legano solo acqua (che deve essere poi bevuta), ma anche minerali
e altri micronutrienti che di conseguenza vengono a mancare all’organismo e devono
essere sostituiti.
Questo è un campo che pullula di apostoli dietetici che dispongono più di credenze
che di conoscenze fisiologiche, ma a disonore della “scienza” bisogna anche dire
che di dati affidabili se ne trovano ben pochi.
---!!!Apparato respiratorio
%rfloat width=200 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image045.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image045.jpg]] | '--'
L’apparato respiratorio serve:
* per rilevare dall’aria inspirata l’ossigeno necessario per il metabolismo energetico
(di combustione) dell’organismo
* e per caricare l’aria espirata con il residuo gassoso dello stesso metabolismo
energetico: l’anidride carbonica (CO2, il gas che si libera aprendo una bottiglia di
acqua minerale gassata).
L’apparato respiratorio funziona grazie al movimento respiratorio del torace
(inspiratorio ed espiratorio):
[[<<]]
---!!!!Inspirazione “naturale”:
%rfloat width=200 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image047.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image047.jpg]] | '--'
* Il diaframma (un muscolo piatto “a campana” fissato con il suo bordo intorno
all’apertura inferiore del torace si contrae in ispirazione, si abassa il vertice della
“campana” e aumenta così il volume toracale in direzione longitudinale.
* I tanti muscoli intercostali (tra le costole) “tengono a botte” e aprono in modo
sincronizzatoiltoracelateralmente,ilche aumenta ulteriormenteilvolume toracale ma
stavolta in direzione orizzontale.
* Le ali del polmone, un tessuto altamente elastico, attaccate con la loro superfice
esterna all’interno delle costole e alla superfice superiore deldiaframma, seguono
questo movimento e aumentano di conseguenza il loro volume, tirate elasticamente
verso l’esterno.
* Essendo i polmoni aperti verso l’esterno, tramite i bronchi, la trachea, l’epiglottide, il
naso, la bocca, l’aria ambientale affluisce in essi quando aumentano il volume
interno (un po’ come in un mantice o soffietto azionato ad apertura).
[[<<]]
---!!!!Espirazione “naturale”:
* La tensione muscolare del diaframma e dei muscoli intercostali cede, e questi
muscoli si afflosciano.
* Il tessuto elastico teso delle ali dei polmoni, attaccati alle costole e al diaframma:
* riporta i muscoli intercostali e diaframmatici nella loro posizione di riposo
* diminuisce di volume interno i polmoni
* espelle così l’aria eccedente.
---!!!!Respirazione “sonante”
Nella lingua parlata e nel canto come in altre forme sonorizzate e negli strumenti a
fiato, il respiro è controllato nel senso che in espirazione viene impostata una
decrescente tensione dell’apparato moto* respiratorio controla resistenza delle corde
vocali vibranti, della lingua e delle labbra e insieme altre resistenze nel suono di
strumenti.
---!!!!Respirazioni “aberrate”
Per diversissimi motivi (debolezze, traumi psichici, patologie, abitudini, convinzioni)
si instaurano dei tipi di respirazione che coinvolgono attivamente dei muscoli lom*
bo* addominali (ventre* schiena) e della nuca e del collo nell’atto respiratorio. Sono
usati come “ausiliari” (molto inefficaci) e portano a lungo andare al deperimento della
muscolatura intercostale e diaframmatica (principali per la respirazione).
---!!!!Riassunto
Malauguratamente e chissà per quale motivo l’apparato moto - respiratorio è trattato
in modo marginale in medicina, con dei concetti molto discutibili. Sembra molto più
importante il funzionamento dell’epiglottide come bivio:
* per l’ingerimento di cibo direzionato nell’esofago e
* per la respirazione di aria a e dalla trachea.
Questo è dimostrato anche dal seguente plastico di von Hagen’s che fa vedere solo
il tratto respiratorio e non le strutture del suo azionamento.
Il processo meccanico si capisce meglio dal seguente schizzo come anche il
trapasso selettivo di ossigeno da una parte e di anidride carbonica dall’altra tra le
alveole e i capillari sanguini (ingrandito tantissimo).
Polmone: divisione dei bronchi.
Alveoli con capillari sanguigni.
---!!!Pelle e mucosa
La pelle e la mucosa separano le parti interne dalle parti esterne dell’organismo. Con
il termine mucosa sono intese le mucose di:
* naso e bocca e tratto respiratorio
* del tratto gastro-intestinale;
* del tratto urinario-genitale;
che limitano le cavità corporee verso l’esterno.
Come sistema tegumentario (pelle, peli, capelli, unghie) si intende la parte dermica
corneificata che protegge il corpo contro gli influssi esterni.
Ambedue dispongono di un ricchissimo apparato sensoriale
* Sistema tegumentario
* Mucose
!!!!Sistema tegumentario
%rfloat width=200 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image049.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image049.jpg]] | '--'
La pelle racchiude l’organismo e delimita così l’interno dall’esterno. Il sistema
tegumentario è formato da diversi strati di tessuto connettivo che ospitano altre
strutture tegumentarie come peli, capelli, unghie e uscite di ghiandole sebacee e
sudorifere.
[[<<]]
---!!!!Mucosa
La mucosa è simile al derma ma presenta alcune differenze e specializzazioni:
* La funzione protettiva non è data da uno strato corneificato verso l’esterno ma da
uno strato di muco e siero, prodotto da cellule ghiandolari secernenti.
* Nel tratto respiratorio:
** questo muco ospita delle cellule vaganti del sistema immunitario (specialmente
“-fagi”) che decompongono i microorganismi e le particelle provenienti dall’esterno,
imprigionati nel denso fluido mucoso.
** Il muco viene continuamente e lentamente trasportato in direzione dell’“entrata” da
sporgenze cellulari che effettuano un movimento flagellare. Arrivato all’epiglottide
viene inghiottito e poi reso inerte nello stomaco.
** In caso di necessità, dei movimenti respiratori forzati (tosse, starnuto …) liberano
le vie respiratorie dalle porzioni più grandi di muco.
** In fondo al tratto respiratorio, negli alveoli, un singolo strato di cellule epiteliali
garantisce lo scambio dei gas.
* Nel tratto gastro-intestinale le differenziazioni sono molto maggiori in quanto la
superficie “esterna” serve da:
** tubo di mescolamento, sminuzzamento e trasporto (strati muscolari profondi);
** secernente di enzimi e degli altri succhi digestivi (come l’acido gastrico);
** bioreattore in diversissime sezioni specializzate (stomaco, duodeno, tenue,
crasso);
** ambiente naturale per la flora intestinale simbiontica (e ogni tanto patogena);
** assimilatore selettivo tramite i “villi intestinali” per le sostanze che l’organismo
necessita per sopravvivere.
* Il tratto genitale-urinario, essendo un’apertura dell’organismo verso l’esterno
dispone di:
** una mucosa che evita il riassorbimento di sostanze escretate (urina, mestruo,
seme);
** protegge gli organi interni dagli invasori patogeni (tramitela flora genitale-urinaria)
tramite le (poche) cellule vaganti del sistema immunitario sulla mucosa.
---!!Sistemi di distribuzione / raccolta
Il sistema è responsabile per la distribuzione e la raccolta di tutte le sostanze
indirizzate o provenienti dalle cellule.
È composto di:
* apparato cardiovascolare con sangue, cuore, arterie, vene e capillari per la
circolazione del sangue in tutto l’organismo quasi fino a livello di singole cellule;
* rete linfatica:
** per la raccolta e l’elaborazione di lipidi e grassi provenienti dall’intestino,
** di residui tessutali,
** di microorganismi invasori e
** la restituzione della linfa “depurata” nel sistema cardiovascolare.
>>font-size:small gray<<
Di seguito vengono trattati i seguenti temi:
* Sistema cardiovascolare.
* Sangue e circolazione.
* Cuore e circolazione.
* Linfa e apparato linfatico.
>><<
---!!!Sistema cardiovascolare
%rfloat width=200 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image052.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image052.jpg]] | '--'
Il sistema cardiovascolare è costituito da:
* sangue
* sistema circolatorio sanguigno: arterie, arteriole, capillari, venule e vene cuore.
Il seguente plastico mostra la disposizione del sistema:
!!!Sangue e circolazione
%rfloat width=200 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image054.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image054.jpg]] | '--'
Si tratta di un sistema di “tubazione elastica” perla conduzione del “tessutoliquido”: il
sangue,
* impermeabile ma “contraibile” nei vasi più grossi (arterie, arteriole, venule e vene),
* parzialmente permeabile (duttile), elastico e dotato di strozzature nei vasi capillari.
Il sangue quale substrato di trasporto è composto soprattutto di:
* plasma sanguigno nel quale sono solute temporaneamente tutte le altre sostanze
da trasportare: minerali, oligoelementi, lipidi, aminoacidi, proteine, sostanze
messaggere, metaboliti di ogni genere da riutilizzare o da smaltire e altre sostanze
da escretare;
* “globuli rossi” (eritrociti) specializzati per il trasporto di sostanze gassose come
l’ossigeno e in parte l’anidride carbonica;
* sostanze cellulari (piastrine, trombociti) e molecolari (fibrine) che in caso di lesioni
vasali riescono a promuovere i processi di coagulazione per “tappare i buchi”;
* cellule immunitarie vaganti in parte in dislocazione rapida da un posto all’altro
(linfociti di diversi tipi), in parte in pattuglia circolatoria (leucociti e monociti di diversi
tipi).
A livello di capillari (vasi finissimi e duttili) c’è un continuo e selettivo scambio di
plasma con soluti (scarico e carico) tra capillari e matrice basale connettiva. Una
buona parte di matrice basale consiste infatti di plasma (senza globuli rossi, perchè
lo scambio gassoso a questo livello avviene come meccanismo molecolare).
Il seguente schizzo microscopico mostra le parti cellulari del sangue ma non in
proporzione numerica: in realtà quasi la metà del volume sono eritrociti (globuli
rossi), mentre gli altri “-citi” sono molto più rari.
Cellule del sangue nell’uomo.
---!!!Cuore e circolazione
%lfloat width=200 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image059.png |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image059.png]] | '--'
Il cuore è un organo cavo con delle pareti muscolari che si contraggono
ritmicamente, spingendo così il sangue contenuto nelle cavità verso arterie, arteriole
e la parte arteriosa dei capillari. Delle retrovalvole cardiache impediscono il rinflusso
di sangue arterioso durante la contrazione e la relativa chiusura delle cavità e
promuovono l’af-flusso di sangue venoso “consumato”.
Il flusso del sangue dai capillari tramite venule, vene e vena cava al cuore avviene in
minima parte spinto dalla pressione cardiaca, ma maggiormente tramite movimenti
secondari (pulsazione delle arterie, respirazione, peristalsi muscolari) e un sistema
di retrovalvole nelle venule e vene che impediscono il rinflusso ematico. Il seguente
schizzo mostra la circolazione principale.
%rfloat width=100 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image056.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image056.jpg]] | '--'
Il seguente schizzo mostra il flusso sanguigno tramite la doppia pompa “cuore”:
* Entrata dalla vena cava nell’atrio destro e tramite una retrovalvola nel ventricolo
destro.
* Spinto dalla contrazione muscolare: uscita tramite l’aorta polmonare verso i
polmoni.
* Entrata, ritorno (carico di ossigeno e scarico di anidride carbonica) dai polmoni
nella vena polmonare, va nell’atrio sinistro e tramite una retrovalvola nel ventricolo
sinistro.
Il seguente schizzo mostra come la distribuzione e la raccolta del sangue
nell’organismo avvengono tramite due circuiti simultanei: il circuito polmonare
(piccolo) e il circuito organico (grande). Il circuito organico è raggruppato in 5 gruppi
paralleli.
%lfloat height=150 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image062.png |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image062.png]] | '--'
%lfloat height=150 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image065.png |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image065.png]] | '--'
[[<<]]
Le arterie, le vene e icapillarisono dicostruzione differenziata(secondoidiversicompiti
che svolgono) come mostra lo schizzo seguente:
* arterie con massicce pareti (pressione) contraibili ed espandibili tramite muscoli
circolari,
* vene con un grande diametro interno (flusso facilitato) contraibili ed espandibili
tramite muscoli circolari e con retrovalvole che garantiscono il trasporto “passivo”
attraverso movimenti pulsanti delle arterie e altri movimenti corporei (respiratori,
ecc.),
* capillari la cui parete è formata da un solo strato di cellule per facilitare il trapasso
di siero carico di nutrienti e l’ossigeno in una direzione e il carico di prodotti cellulari,
di rifiuto e anidride carbonica nell’altra. Si noti la presenza delle “cellule strozzatrici”
(periciti) che permettono il dosaggio locale di flusso capillare.
[[<<]]
---!!!Linfa e apparato linfatico
%rfloat width=200 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image068.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image068.jpg]] | '--'
Come composizione la linfa è simile al plasma (senza globuli rossi). Asporta dalla
matrice basale del tessuto connettivo lasso gli ingredienti atti a essere trattati e/o
depurati nei nodi linfatici. Il seguente schizzo mostra il passaggio di liquidi e di cellule
vaganti del sistema immunitario tra i capillari sanguigni, l’interstizio (cellule
sedentarie) e i capillari linfatici.
[[<<]]
----
!!Impianto di smaltimento e asporto
È il sistema di smaltimento che filtra dal sangue le sostanze residuali e recupera
quelle ancora utilizzabili che poi escreta secondo criteri di concentrazioni biologiche.
È composto da:
* apparato renale e
* apparato urinario.
!!!Apparato escretivo
%rfloat width=150 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image070.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image070.jpg]] | '--'
L’apparato escretivo è costituito da:
* reni
* ureteri
* vescica urinaria
* uretra.
Il plastico di von Hagen’s mostra la disposizione:
[[<<]]
Il seguente schizzo mostrala struttura deirenieilfunzionamento dimilionidiminuscoli
“impianti escretivi”:
%rfloat width=200 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image073.png |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image073.png]] | '--'
* Il sangue viene prima filtrato nei glomeruli in modo che le piccole molecole del
siero passino in una tubatura (urina primaria).
* Nella tubatura, per processi di diffusione e osmotici tramite le cellule tubulari con
l’interstizio adiacente vengono recuperate tanta acqua e parecchie sostanze
riutilizzabili (glucosio, sodio, …) mentre altre di scarto non vengono riassorbite. Così
man mano che quelle da escretare si concentrano all’interno dei tubi (ansa di Henle)
le altre tornano in circolazione.
* I milioni di tubolari si riuniscono progressivamente fino a confluire nell’uretere che
porta l’urina nella vescica urinaria, un serbatoio muscolare.
* Urinando, l’organismo si scarica della scorta urinaria, aprendo un muscolo sfintere
(circolare) intorno all’uretra e contraendo la parete della vescica.
!!Sistemi rigenerativi
Il sistema rigenerativo tramite un equilibrio di morte e proliferazione cellulare
permette alcune funzioni biologiche come:
* funzioni immunitarie di distruzione e decomposizione di materiale organico sia
proprio sia estraneo;
* funzioni proliferative per divisione, crescita, sviluppo e riparazione cellulare;
* funzioni riproduttive dell’organismo stesso per le funzioni sessuali, di gestazione,
cura e sviluppo della prole.
!!!Apparato di procreazione
%rfloat width=200 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image075.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image075.jpg]] | '--'
Gli apparati di procreazione femminile e maschile servono alla riproduzione mutabile
della specie umana. Un complessissimo meccanismo di permutazione di geni
(duplici in cromosomi sia dell’uomo sia della donna) mescola inizialmente il materiale
genetico proprio degli individui e quello dei loro antenati all’interno di ovociti e
spermatozoi. Nella fecondazione diun ovocito con uno spermatozoo simescola
dinuovoilmateriale genetico di uomo e donna in un’unica cellula. Questa cellula
contiene tutto il (nuovo) materiale genetico della prole che per divisione e
differenziazione sievolvein un nuovo e originale essere umano mai visto.
L’organismo femminile, contrariamente a quello maschile, è attrezzato di tutte le
strutture e funzioni per:
* la ciclica maturazione mensile di un ovocito pronto per l’inseminazione,
* l’evoluzione della prole da organismo monocellulare a neonato (gestazione),
* la cura del neonato (allattamento, ecc.).
Il plastico mostra gli organi maggiormente coinvolti.
[[<<]]
---!!Sistemi strutturali / movimentali
%rfloat width=200 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image077.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image077.jpg]] | '--'
Il sistema strutturale/movimentale è composto da:
* apparato tegumentario che delimita la struttura dell’organismo. Viene spesso
trattato separatamente come sistema autonomo. È costituito da un tessuto
connettivo lasso specializzato (derma e sottoderma) ed un tessuto connettivo denso
specializzato (epidermide)
* apparato scheletrico-motorio che determina la struttura rigida-elastica
dell’organismo e permette i movimenti “esterni” (p.es. anche di respirazione). È
costitutito per la maggior parte da ossa/cartilagine (leve e giunture), da muscoli
(motori) e da strutture ausiliarie come le capsule articolari, i tendini, i legamenti, le
fasce, …
* l’apparato di muscolatura liscia che è responsabile dei movimenti “interni” p.es.
degli intestini, dei vasi, … normalmente viene trattato nell’ambito degli apparati
vasali e intestinali.
>>font-size:small gray<<
Di seguito vengono trattati i seguenti temi:
* Apparato motorio-tegumentario.
* Fisiologia movimentale scheletrica.
>><<
[+Apparato locomotore+]\\
Il plastico mostra alcuni muscoli superficiali motori in un organismo privo di pelle. Se
si pensa a tutti i possibili movimenti e al mantenimento della postura corporea si
capisce che sono enormi i compiti di coordinazione che l’apparato motorio deve
svolgere.
[+Fisiologia movimentale scheletrica+]\\
I movimenti “esterni” dell’organismo e articolazione. avvengono tramite la
contrazione ed il rilascio dei muscoli striati, che fanno leva su una giuntura elastica o
articolare.
Unica eccezione è la muscolatura mimica che muove delle strutture elastiche di
tessuto connettivo facciale per permettere le espressioni mimiche.
Il seguente schizzo mostra gli elementi principali e il funzionamento dei movimenti in
collaborazione con ossa, giunture e muscoli, per una volta con l’esempio di un
mammifero diverso dall’uomo.
---!!Sistemi gestionali
%rfloat height=300 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image079.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image079.jpg]] | '--'
%rfloat height=300 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image082.png |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image082.png]] | '--'
Il sistema gestionale permette la sintonizzazione di tutte queste complicazioni e
l’adattamento alle condizioni esterne tramite:
* funzioni sensoriali specifiche (olfatto, gusto, equilibrio, udito, tatto, vista),
aspecifiche come dolore, prurito, solletico, … e tante altre che non sono mai
coscienti (come pressione, temperatura interna, concentrazioni e cariche
biochimiche e biofisiche, …);
* il sistema nervoso come trasmettitore ed elaboratore di informazioni specifiche,
veloci e a “grandi” distanze;
* il sistema “messaggero” (ormoni, neurotrasmettitori, sostanze messaggere, …)
come trasmettitore di informazioni”generali”, o più lenti o a brevi distanze;
* attivatori che in funzione di messaggi nervosi o ormonali o di altro tipo liberano un
movimento, la secrezione o la produzione di una sostanza, oppure altre attività come
le funzioni difensive.
[+Sistema nervoso+]\\
L’apparato nervoso gestice una parte dell’organismo in stretta collaborazione con i
sistemi endocrini e di messaggeri cellulari e tessutali. Esso è costitutito
essenzialmente dal cervello e dal midollo spinale (sistema nervoso centrale). I nervi
sensoriali e azionanti periferici e craniali vengono ulteriormente distinti in vegetativi e
motori. I vegetativi azionanti sono raggruppati in due rami funzionali: simpatico e
parasimpatico.
Il seguente schizzo mostra le parti e il “cablaggio” principale del sistema nervoso e il
confronto con il cervello di un altro mammifero con meno compiti “mentali”, ma più
compiti di altro tipo.
Sistema nervoso.
[+Sistema ormonale+]\\
ojkp0 küpokülp
[+Sistema immunitario+]\\
vgzuih ijoppojk
[[<<]]
---!Organi
Mentre i sistemi sono degli aggregati funzionali che possono essere ripartiti in tante
o tutte le regioni del corpo, si chiamano organi delle unità strutturali con una
determinata funzione come p.es.:
* arteria: tubo che conduce il sangue proveniente dal cuore con una struttura di
muscolatura liscia per variarne il diamentro;
* vena: tubo che conduce il sangue di ritorno al cuore con delle valvole a rimbalzo;
* cuore: muscolo cavo con valvole a rimbalzo con la funzione di duplice pompa per il
sangue;
* fegato: reattore biochimico per la trasformazione di zuccheri, grassi e aminoacidi e
altre sostanze metaboliche;
* intestino tenue: reattore biochimico tubolare per il trasporto e la trasformazione di
alimenti in sostanze assorbibili dall’organismo;
* muscolo scheletrico: aggregato di movimentazione che tramite la contrazione e la
distensione muove un osso in relazione ad un altro intorno alla loro articolazione;
* cervello: aggregato di cellule nervose e relative strutture all’interno delle ossa
craniali che raccoglie ed elabora dei segnali nervosi (provenienti da sensori) per
stimolare in modo sensato, coordinato e sintonizzato degli attivatori muscolari e
ghiandolari;
* ...
Gli organi sono trattati nell'anatomia e la fisiologia specifica. Supera l'intenzione di
questo testo di entrare in dettaglio.
---! Tessuti
Tessuti si chiamano aggregati di cellule con simili fuzioni come p.es.:
* tessuto muscolare: aggregato di cellule muscolari che formano un muscolo;
* tessuto nervoso: aggregato di cellule che formano un nervo;
* tessuto epiteliale: strato di cellule strettamente legate che formano una membrana;
* tessuto connettivo lasso: struttura di rete tridimensionale ininterrotta di fibre più o
meno elastiche e di sostanze chiamata “matrice basale” che connette organi e
compartimenti tra loro e permette lo scambio di sostanze tra le cellule e i vasi del
sistema di distribuzione e di raccolta. Nel medesimo tempo è anche un substrato del
sistema immunitario;
* ...
%rfloat height=250 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image085.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image085.jpg]] | '--'
Al concetto costruttivo e funzionale dei tessuti in tutto il corpo segue un “piano
unificato” anche se molto variato nella formazione specifica:
* una rete tridimensionale ininterrotta di “tessuto connettivo lasso” connette ancora
più o meno elasticamente i singoli organi strutturali (fegato, cuore, ossa, …) tra di
loro;
* forma l’infrastruttura per i sistemi di distribuzione (vasali circolatori e linfatici), di
gestione (nervosi e ormonali) e immunitari (cellule mediate e altri);
* organizza e smista a livello biochimico e biofisico i flussi materiali, energetici e
informatici tra le cellule degli organi strutturali (parenchimatiche) e le funzioni
distributive, gestionali e immunitarie.
L’attento studio di questo “concetto generale” sembra impegnativo ma è molto
efficace in quanto spiega tantissime caratteristiche anatomiche e metaboliche
particolareggiate.
[[<<]]
---====
%rfloat width=250 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_2.png |
http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_2.jpg]] | '-Funzionamento
di tessuti-'
>>font-size:small gray<<
Di seguito vengono trattati i seguenti temi:\\
Tessuti strutturali (connettivi)
* Tessuti fibrosi
** Lassi e adiposi
** Reticolari
** Densi
* Cartilaginosi
* Ossei
Tessuti funzionali (parenchimali)
* Tessuti epiteliali
** Membranosi (murali)
** Ghiandolari
* Tessuti muscolari
** Muscolatura liscia
** Muscolatura striata
** Muscolatura cardiaca
* Tessuti nervosi
>><<
[[<<]]
---!!Tessuti strutturali (connettivi)
%rfloat width=200 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_13.png |
http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_13.jpg]] | '-Tipi di tessuti
connettivi-'
I tessuti connettivali sono composti da cellule sparse qua e là in una struttura di fibre,
di cristalli, di sostanze dense amorfe e di liquidi. Questa
struttura “circostante” alle cellule connettivali è prodotta e modificata dalle cellule
stesse (eccezion fatta per il sangue e la linfa).
[[<<]]
%rfloat height=100 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_18.png |
http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_18.jpg]] | '-Tessuti
connettivi densi-'
%rfloat height=100 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_16.png |
http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_16.jpg]] | '-Tessuti
connettivi lassi-'
I tessuti connettivi lasso, adiposo, reticolare e denso siraggruppano anche
sottoilnome di“fibrosi”.
Di seguito sono trattati i seguenti temi:
* Tessuti fibrosi.
* Tessuti di sostegno: cartilaginosi, ossei.
---!!!Tessuti fibrosi
I tessuti fibrosi contengono:
* sostanza basale (interstiziale) e
* fibre di diverso tipo:
* collagene,
* reticolari,
* elastiche, in composizioni molto variabili secondo il compito del relativo tessuto
specializzato.
>>font-size:small gray<<
Di seguito vengono trattati i seguenti temi:
* Tessuti fibrosi lassi e adiposi.
* Tessuti fibrosi reticolari.
* Tessuti fibrosi densi.
>><<
---!!!!Tessuti fibrosi lassi e adiposi
%rfloat height=100 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_14.png |
http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_14.jpg]] | '-Tessuto
connettivo propriamente detto-'
%rfloat height=100 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image087.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image087.jpg]] | '--'
Il tessuto connettivo (fibroso) lasso serve come struttura per la:
* conduzione di vasi sanguigni e linfatici;
* conduzione di nervi motori e sensitivi;
* ambiente per le cellule immunitarie vaganti;
* substrato di trasferimento del materiale tra le cellule e i vasi.
[[<<]]
%rfloat width=200 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_17.png |
http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_17.jpg]] | '-Microscopia di
tessuti connettivi lassi-'
Il tessuto connettivo (fibroso) adiposo è una specie di tessuto connettivo lasso con
l’intrusione di tante cellule lipidiche (grasso). Le sue funzioni sono in particolare:
* isolazione termica come nel tessuto sottocutaneo;
* ammortizzatore meccanico come nelle strutture dei palmi dei piedi e delle mani;
* isolatore elettrico e filtro chimico verso altri tessuti come per il sistema nervoso;
* magazzino energetico come nelle mammelle, e nel tessuto sottocutaneo delle
cosce, della nuca, e del tessuto addominale (pancia).
Lo schizzo fa vedere la struttura di un qualche decimo di millimetro di tessuto
connettivo lasso, sebbene non indichi i capillari linfatici.
[[<<]]
---!!!!Tessuti fibrosi reticolari
Il tessuto connettivo (fibroso) reticolare è una struttura di “filtro” per rallentare il
trasporto e il movimento di grandi molecole e microorganismi come nel midollo
osseo e nella milza.
---!!!!Tessuti fibrosi densi
Il tessuto connettivo (fibroso) denso è poco elastico e serve per:
* trasmettere il movimento e la forza dei tessuti muscolari alle ossa (tendini,
aponeurosi,
* delimitare movimenti ossei oltre al previsto (legamenti);
* “bendaggio” dei tendini vicino alle articolazioni (retinacoli, fasce).
---!!!Tessuti cartilaginosi
%rfloat height=130 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_20.png |
http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_20.jpg]] | '-Cartilagine-'
%rfloat height=130 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image089.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image089.jpg]] | '--'
I tessuti cartilaginosi servono a scopi diversi:
* strato liscio ed elastico di scorrimento nelle articolazioni;
* strato elastico nelle giunture;
* ammortizzatori meccanici nei dischi intervertebrali;
* materiale di compensazione geometrica nei menischi.
Il tessuto cartilagineo è formato da condrociti che costruiscono prima una struttura
fibrosa e poiriempiono glispazicon un materiale proteinico-glicidico-acquoso
amorfo.\\
Il grafico mostra la struttura fibrosa e cellulare/materiale di riempimento di una
copertura articolare.
[[<<]]
---!!!Tessuti ossei
%rfloat height=150 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_24.png |
http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_24.jpg]] | '-Osso-'%rfloat
height=150 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image091.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image091.jpg]]
I tessuti ossei sono delle strutture solide di diversissima forma in continua
ricostruzione. Sono costruiti con cellule osteoblasti che fabbricano continuamente in
un primo tempo delle strutture fibrose che in un secondo tempo “mineralizzano” e
riempiono con cristalli prevalentemente di calcio, fosforo e un po’ di magnesio.
Altre cellule ossee, gliosteoclastidecompongono,in altriposti, continuamente questa
struttura per soddisfare il fabbisogno della muscolatura e dei nervi (e altri tessuti) in
calcio, fosforo, magnesio e altri ingredienti.
Le cellule osteociti“immurate”(nelle relativelacune con delle gallerie dicomunicazione
con i nervi e i vasi tra di loro), mantengono il metabolismo interno della struttura.
Spazi intermediari estesi vengono riempiti dal tessuto lipidico (midollo) con delle fibre
reticolari filtranti e delle cellule ematopoietiche che, tramite la divisione, creano una
continua proliferazione di cellule staminali sanguigne in parte immunitarie.
[[<<]]
---!!!Tessuti liquidi
Si dimentica spesso, che anche il sangue e la linfa sono "tessuti" strutturali.
---!!Tessuti funzionali (parenchimali)
Vengono detti tessuti parenchimali quegli aggregati di cellule con specifiche funzioni
di:
* scambio/impedimento/trasformazione di sostanze (epiteliali),
* movimenti (muscolari),
* trasmissioni informatiche (nervosi).
Si parla spesso di tessuti parenchimali anche quando si tratta di tessuti di organi
specifici e sebbene, in realtà, essi vengono composti da tessuto parenchimale e
connettivale lasso, reticolare e adiposo come p.es. parenchimale di fegato, milza,
rene, …
>>font-size:small gray<<
Di seguito vengono trattati i temi:
* Tessuti epiteliali.
* Tessuti muscolari.
* Tessuti nervosi.
>><<
---!!!Tessuti epiteliali
%lfloat width=300 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_4.png |
http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_4.jpg]] | '-Polarità delle
cellule epiteliali-'
I tessuti epiteliali si distinguono in membranosi (murali) e ghiandolari. La loro
funzione consiste soprattutto nello scambio/impedimento/trasformazione
disostanze(epiteliali) rispettivamente nella sintesi ed esportazione di sostanze
(ghiandolari).
[[<<]]
>>font-size:small gray<<
Di seguito vengono trattati i temi:
* Tessuti epiteliali membranosi (murali).
* Tessuti epiteliali ghiandolari.
* Tessuti epiteliali sensoriali.
>><<
Per uno schizzo di diversi tessuti epiteliali (vedi anche 6.3.1 Cellule epiteliali).
---!!!!Tessuti epiteliali membranosi (murali)
%lfloat height=170 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_6.png |
http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_6.jpg]] | '-Epitelio
squamoso (piatto)-'
%lfloat height=170 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_7.png |
http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_7.jpg]] | '-Epitelio cubico e
di transizione-'
%lfloat height=170 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_8.png |
http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_8.jpg]] | '-Epiteli colonnari-'
[[<<]]
Il tessuto epiteliale membranoso si trova soprattutto nella mucosa dei tratti
gastrointestinali, respiratori e urinari, in particolare con la funzione di scambio delle
sostanze in modo altamente selettivo in una o in ambedue le direzioni. Normalmente
nel tessuto membranoso sono inserite delle cellule ghiandolari che secernono muco,
siero e altre sostanze (p.es. saliva enzimatica) verso l’esterno.
Il tessuto membranoso è costitutito da solito diuno o pochistratidicellule, perché per
un efficace apporto e asporto del materiale tramite il tessuto connettivo lasso deve
rimanere garantitol’approvvigionamento sanguigno,linfatico e nervoso.
---!!!!Tessuti epiteliali ghiandolari
%lfloat height=200 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_9.png |
http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_9.jpg]] | '-Epiteli
ghiandolari mucosi e misti-'
%lfloat height=200 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_10.png |
http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_10.jpg]] | '-Ghiandole
esocrine-'
[[<<]]
Il tessuto epiteliale ghiandolare si trova prevalentemente in quegli organi
specializzati per la sintesi e la trasformazione di sostanze come il pancreas
(produzione di succhi intestinali e di ormoni metabolici) e il fegato (trasformazione di
glucosio, lipidi e aminoacidi).
Il tessuto ghiandolare è di solito disposto in una matrice di connettivo lasso
altamente strutturato per garantire un efficace afflusso e deflusso di materiale.
---!!!!Tessuti epiteliali sensoriali
%rframe width=100px
text-align=center%[[http://www.sinnesphysiologie.de/olf/olf03l.htm |
http://www.sinnesphysiologie.de/olf/olf03l.jpg]] | '-Epitelio olfattivo-'
degli organi di senso\\
Si tratta di un epitelio estremamente specializzato nella ricezione di certi stimoli e
nella trasformazione di essi in stimoli nervosi. P. es. la retina nell¹occhio, l¹epiotelio
olfattivo nel naso.
[[<<]]
---!!!Tessuti muscolari
%rfloat width=300 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_27.png |
http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_27.jpg]] | '-Tessuto
muscolare-'
I tessuti muscolari sono costituiti da:
* Cellule muscolari filiformi che permettono la contrazione e la distensione, creando
così dei movimenti.
* Tessuto connettivo lasso come infrastruttura per la:
* conduzione di vasi sanguigni e linfatici;
* conduzione di nervi motori e sensitivi;
* connessione meccanica di cellule muscolari;
* ambiente per le cellule immunitarie vaganti;
* substrato di trasferimento materiale tra cellule muscolari, vasi e nervi.
>>font-size:small gray<<
Di seguito vengono trattati i temi:
* Tessuti di muscolatura liscia.
* Tessuti di muscolatura striata.
* Tessuto di muscolatura cardiaca.
>><<
[[<<]]
---!!!!Tessuti di muscolatura liscia
%rfloat width=200 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image093.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image093.jpg]] | '--'
La muscolatura liscia in estremis è costitutita da una singola cellula muscolare (p.es.
miocellule dei peli per radrizzarli, pelle d’oca). È impiegata però soprattutto negli
adattamenti vasali e nei movimenti intestinali.
Il meccanismo di contrazione è costituito da miofibrille intramuscolari che si
contraggono o rilasciano secondo un determinato stimolo, spesso causato da
sostanze ormonali o ormonosimili. I complessi di muscoli lisci sono dei tessuti di
cellule legati tra loro in una struttura tale che la contemporanea contrazione di
un’area di cellule muscolari provoca una tensione o un movimento di tutto il tessuto
in una determinata direzione.
Lo schizzo mostra schematicamente il funzionamento dei tessuti muscolari lisci
come sono p.es. frequenti nelle pareti vasali e in quelle intestinali.
Le pareti dei vasi del sistema cardiovascolare dispongono di strati di cellule
muscolari che contraendosi diminuiscono il diametro del vaso per regolare il flusso
ematico secondo la necessità degli organi seguenti.
Le pareti degli organi tubiformi dell’apparato digestivo dispongono di strati muscolari
radiali, trasversali e longitudinali che in un gioco coordinato permettono dei
complessi movimenti diametrali di costrizione e longitudinali di costrizione e
allungamento allo scopo di trasportare e mescolare il bolo alimentare.
[[<<]]
---!!!!Tessuti di muscolatura striata
%rfloat width=200 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image095.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image095.jpg]] | '--'
La muscolatura striata si trova nei muscoli scheletrici (movimentali). Si tratta di
cellule filiformi altamente specializzate, raggruppate in fasce e inserite nel connettivo
lasso, il quale permette ai vasi sanguigni e linfatici e ai nervi di raggiungere in diversi
punti ciascuna delle cellule muscolari.
Ai terminali della fascia muscolare,il connettivolasso si congiunge diventando denso
e si allaccia come tendine o aponeurosi all’osso.
Il meccanismo delle miocellule striate è basato su di una struttura di fibrille (strutture
di molecole proteiche) disposte telescopicamente. A uno stimolo nervoso e in
presenza di un sufficiente numero di “accumulatori ATP” queste miofibrille scorrono
tra di loro, contraendo e raccorciando la cellula. Arrivando gliimpulsiin modo
coordinato a diverse cellule, queste sicontraggonoin modo coordinato e
sincronizzato causando così il movimento muscolare.
Questa muscolatura si chiama “striata”, perché sotto il microscopio si vedono bene
gli allacciamenti e le intersezioni delle miofibrille tra loro come “strisce scure”.
[[<<]]
---!!!!Tessuto di muscolatura cardiaca
La muscolatura cardiaca è un misto di miocellule lisce e striate, connesse tra di loro
in modo che la contrazione sincronizzata riduca ordinatamente il volume. La stabilità
dinamica della costruzione è data da uno “scheletro” di tessuto connettivo denso.
---!!!Tessuti nervosi
%rfloat width=130 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image097.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image097.jpg]] | '--'
I tessuti nervosi sono strutture composte da:
* neuroni (cellule filiformi nervose);
* cellule mieliniche di isolazione elettrica e di barriera chimica di neuroni verso il
tessuto connettivo lasso;
* tessuto connettivo lasso come infrastruttura per la:
* conduzione di vasi sanguigni e linfatici,
* conduzione di altri nervi adiacenti motori e sensitivi,
* connessione meccanica di neuroni paralleli ai nervi (cavi di neuroni),
* ambiente per le cellule immunitarie vaganti,
* substrato di trasferimento materiale tra le cellule nervose e i vasi.
Architettonicamente i nervi (cavi di neuroni) sono organizzati come i tessuti
muscolari
con al posto delle cellule muscolari delle cellule nervose (neuroni).
[[<<]]
%lfloat width=550 text-align=center%
[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_28.png |
http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/3/AM3_28.png]] | '-Tessuto
neurale-'
[[<<]]
I tessuti nervosi sono:
* I nervi stessi (cavi per la trasmissione di segnali) con all’inizio un integratore di
informazioni e alla fine dei distributori di informazione.
* I gangli come centrali d’integrazione locali.
* I plessi come siti di distribuzione topografici-funzionali.
* Il midollo spinale con la funzione di nesso tra periferia e centrale cerebrale
attraverso nervi, gangli e plessi.
* Il cervello come integratore, coordinatore e collocatore.
Alla periferia i bottoni sinaptici (efferenti, attivatori) sulle cellule muscolarie
ghiandolari, nel tessuto connettivo ed epiteliale dei terminali liberi nervosi e negli
organi dei sensi i terminali specifici (afferenti, sensoriali) raggiungono l’ultimo angolo
dell’organismo (un po’ come i capillari sanguigni e linfatici). Nel sistema nervoso
centrale (integrazione ed elaborazione di segnali) c’è un inimmaginabile
concatenamento di bottoni sinaptici e dendriti di cellule nervose come mostra
l’immagine seguente.
---!Cellule
Le cellule sono delle unità viventi di solito in un ambiente di matrice basale.
%rfloat height=200
text-align=center%[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/2/AM2_3.png
| http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/2/AM2_3 Kopie.png]] | '-Martini:
Cellula-'
%rfloat height=200
text-align=center%[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image101.png |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image101.png]] | '-Cellule-'
>>font-size:small gray<<
Di seguito vengono trattati i temi:
* Cellule strutturali (connettivali)
** Osteociti
** Condrociti
** Fibrociti
* Cellule ambulanti
** Ematiche (circolanti)
** Immunitarie (vaganti)
* Cellule funzionali (parenchimali)
** Epiteliali
** Muscolari
** Nervose
* Cellule sessuali
** Oociti femminili
** Spermatozoi maschili
>><<
----
!!Cellule strutturali (connettivali)
Le cellule connettivalihanno anzitutto delle funzionidistruttura esterne. A partire
daimateriali forniti dalla matrice basale sintetizzano le sostanze:
* Materiale liquido - cristallino (acido ialuronico, proteoglicani e glicosaminoglicani
leganti l’acqua e i relativi soluti idrofili e lipidofili). Si tratta del materiale base per:
** la matrice basale con la funzione di trasporto del materiale tra i vasi sanguigni e le
cellule,
** in forma densissima per la cartilagine.
* Molecole collageni e reticolari: sintetizzate dagli aminoacidi (prevalentemente
glicina, prolina, idrossiprolina) e glicidi (galattosio, glucosio), composti a molecole
attorciliate di tre eliche polipeptidiche e legate alla fibra collagena. Si tratta del
materiale base per la struttura di tessuti connettivali collageni, reticolari ed elastici
che si distinguono per i legami estracellulari di elementi collageni:
** fibre collageni e reticolari: molecole collageni, proteoglicani e glicosaminoglicani
lateralmente connesse in fasce spesse e sottili,
** fibre elastiche: molecole collageni con deviazioni.
* Cristalli minerali come nelle ossa (prevalentemente Ca e P, anche Mg, Na, K, F,
Cl) che si aggregano alle fibre collageni e alla matrice basale densa per formare le
ossa.
La composizione, la ripartizione e l’orientamento di queste strutture caratterizza poi il
tipo
(e la funzione) del tessuto. Normalmente si tratta della collaborazione di cellule (
-citi) connettivali con diversi compiti:
** blasti: cellule che compongono strutture connettivali;
** clasti: cellule che decompongono strutture connettivali.
%lfloat height=120
text-align=center%[[http://www.med.unifi.it/didonline/anno-I/istologia/osso/ossoimma
gini.htm | http://www.med.unifi.it/didonline/anno-I/istologia/images/osso/prof.h7.jpg]] |
'-Osteocita-'
%lfloat height=120
text-align=center%[[http://www.btm.ior.it/BTM/frmBTM_Condrociti.aspx?IDItem=175
8&IDCont=162&ParentID=1756 |
http://www.btm.ior.it/images/BTM/CellFactory/Condrociti.jpg]] | '-Condrociti-'
%lfloat height=120
text-align=center%[[http://www.cimaging.net/applications/examples/fibroblast.php |
http://www.cimaging.net/applications/examples/images/fibroblast.jpg]] | '-Fibroblasti-'
[[<<]]
Secondo il tessuto prevalentemente coinvolto si distinguono in:
** osteociti (osteoclasti e osteoblasti) che scambiano prevalentemente il tessuto
osseo;
** condrociti (condroblasti e condrociti) che scambiano prevalentemente il tessuto
cartilaginoso (acido ialuronico e proteoglicani);
** fibrociti (fibroblasti e fibroclasti) che scambiano il tessuto connettivo lasso e denso
(fibre collagene, acido ialuronico, proteoglicani e glicosaminoglicani).
Le cellule connettivali hanno una durata di vita mediamente lunga (settimane fino a
mesi).
Gli osteociti e il relativo tessuto osseo si rifanno quasi completamente ogni 14 mesi.
Il tessuto cartilaginoso e denso ca. ogni nove mesi e il tessuto connettivo lasso da
qualche settimane fino a qualche mese.
----
!!Cellule funzionali (parenchimali)
>>font-size:small gray<<
Di seguito vengono trattati i temi:
** [[#epiteliali | Cellule epiteliali]].
** [[#muscolari | Cellule muscolari]].
** [[#nervose | Cellule nervose]].
** [[#sessuali | Cellule sessuali]].
>><<
Le cellule parenchimali sono specializzate per i compiti funzionali esteriorizzati.
** Metaboliche come negli organi interni (fegato, stomaco, reni, …).
** Movimentali come nei muscoli striati e lisci (muscolatora, vasi, cuore, intestino,
…).
** Informatici come nei neuroni perifeci e del sistema nervoso centrale.
** Secernenti come per i succhi digestivi, gli ormoni, …
---[[#epiteliali]]
!!!Cellule epiteliali
%rfloat width=200
text-align=center%[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image106.png |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image106.png]] | '-Cellule epiteliali-'
Le cellule epiteliali hanno una durata breve di vita: si dividono spesso e di
conseguenza muoiono anche spesso di “morte naturale” (apoptosi) o “accidentale”
(necrosi). Secondo la loro costruzione e funzione si distinguono i diversi tipi (vedi
anche 5.2.1 Tessuti epiteliali).
[[<<]]
----
[[#muscolari]]
!!!Cellule muscolari
%rfloat width=200
text-align=center%[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image108.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image108.jpg]] | '-Cellule muscolari-'
Il schizzo seguente mostra la costruzione di una cellula muscolare nello spazio di
pochi centesimi di millimetro:
[[<<]]
----
[[#nervose]]
!!!Cellule nervose
%rfloat width=200
text-align=center%[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image110.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image110.jpg]] | '-Cellule nervose-'
Le cellule nervose hanno una durata divita quanto l’organismo stesso; una
voltaimpostate non sidividono più e quelle che muoiono non sono rimpiazzabili.
Cosìsipensa che sia per inerviperifericie probabilmente anche per quellicentrali. In
compenso,le cellule nervose sono dotate di grandi capacità di riparazione e di
adattamento:
** in buone circostanze un nervo “tagliato” a partire dalla sua guaina riesce a
ricongiungersi in poche settimane;
** i neuroni riescono a ritirare e a riformare sia i dendriti che i telodendri.
Una cellula nervosa “raccoglie” in continuazione dei segnali tramite i dendriti. Questi
segnali provvengono o da bottoni sinaptici di diversissime cellule nervose
“precedenti” o da condizioni ambientali nelle cellule sensoriali o dalle cellule con
terminali liberi nell’interstizio(tra cellule sedentarie)o da ambedue. Ci sono delle
condizioni“inibitrici” come delle condizioni “stimolanti”: un’ambivalenza continua.
Questi segnali vengono “integrati” e a un certo livello di stimolo “scatta un impulso”
che viene trasmesso lungo l’assone ?liforme ad alta velocità in direzione telodendri e
bottoni sinaptici. Arrivato lì, l’impulso provoca l’emissione di sostanze
neurotrasmettitori nell’interstizio il che:
** stimola o inibisce delle cellule nervose susseguenti;
** stimola delle cellule muscolari alla contrazione;
** stimola delle cellule ghiandolari alla produzione di determinate sostanze;
** varia dai funzionamenti tessutali locali tramite la concentrazione di
neurotrasmettitori/ sostanze messaggere nell’interstizio;
** per risparmiare neurotrasmettitori, in parte essi vengono recuperati dalla cellula.
Come ogni cellula, anche quelle nervose dispongono di complessissimi dispositivi di
manutenzione e di gestione energetica e d’informatica interna.
[[<<]]
----
!!Cellule ambulanti
>>font-size:small gray<<
Di seguito vengono trattati i temi:
** [[#ematiche | Cellule ematiche]] (circolanti).
** [[#immunitarie | Cellule immunitarie]] (vaganti).
>><<
%rfloat width=200
text-align=center%[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image103.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image103.jpg]] | '--'
Una grande quantità di cellule nell’organismo sono “ambulanti”.
* Una parte di loro sono puramente circolatorie nel sangue (eritrociti: globuli rossi e
trombociti: piastrine) con compiti di trasporto (O2 e CO2) e di riparazione
(rimarginare le lacerazioni).
* Altre, prevalentemente appartenenti al sistema immunitario, sono vaganti nel
connettivo lasso o persino sulla mucosa e si servono ogni tanto della circolazione
per raggiungere rapidamente nuovicampid’impiego. Le cellule immunitarie sono
specializzate in molti gruppi e sottogruppi secondo i loro compiti principali:
** identi?care e marcare presenze non gradite con funzioni automemorative;
** neutralizzare e
** smaltire lo sgradito;
** coordinazione di manovre operative, tattiche e strategiche.
[[<<]]
----
[[#ematiche]]
!!!Cellule ematiche (circolanti)
%rfloat width=200
text-align=center%[[http://medicina-chirurgia.uniss.it/ematologia/contattarci.html |
http://medicina-chirurgia.uniss.it/ematologia/contat02.jpg]] | '-Cellule ematiche-'
Le cellule ematiche sono prive della capacità di riprodursi e sono altamente
specializzate. Si dividono in:
** eritrociti (globuli rossi) responsabili del trasporto di ossigeno;
** leucociti (globuli bianchi) responsabili delle funzioni immunitarie di difesa contro gli
invasori nel sangue e nel connettivo lasso;
** piastrine (frammenti di cellule) che sono coinvolte nella coagulazione del sangue
per la riparazione delle lacerazioni nei vasi.
Tutti i tipi hanno una vita brevissima di pochi giorni. La loro decomposizione è
altamente organizzata in modo da recuperare i preziosi ingredienti (milza** fegato).
Vista la mancata capacità di riproduzione, ci vuole un rifornimento pari al
deperimento da parte del midollo osseo (cellule staminali) che poi si differenziano e
si specializzano nei tre tipi principali di cellule ematiche.
[[<<]]
----
[[#immunitarie]]
!!!Cellule immunitarie (vaganti)
%rfloat width=200
text-align=center%[[http://picasaweb.google.com/MedPop/Ematologia/photo#506337
8029119611714 |
http://lh3.google.com/image/MedPop/RkS7fZUxI0I/AAAAAAAABNU/ibIEip8V3N8/s8
00/AF4_16GenesAgranLinfociti.png]] | '-Genesi di linfociti & macrofagi-'
Le cellule immunitarie sono di solito vaganti e specializzate a riconoscere,
distruggere e smaltire le cellule lese dell’organismo, sostanze “estranee”, sostanze
residue e microorganismi patologici. Una parte di cellule immunitarie pattugliano
prevalentemente il sangue:
** granulociti:
** eosino?li per la difesa dai parassiti e dalle reazioni allergiche delle vie respiratorie;
** baso?li per le reazioni allergiche ematiche;
** neutro?li per la difesa batterica e le reazioni in?ammatorie;
** agranulociti sono spesso di tipo linfatico.
Altri pattugliano prevalentemente il tessuto connettivo lasso e/o la mucosa.
** B** linfociti in varie forme e differenziazioni per le reazioni antigene** anticorpo:
producono anticorpi speci?ci che marcano le cellule e le sostanze “estranee”.
** T** linfociti per la distruzione di cellule infette da virus.
** “Killer naturali” che distruggono le cellule tumorali e infette da virus.
** Macrofagi e fagociti che decompongono e smaltiscono le sostanze, le cellule e i
microorganismi.
** Cellule dendritiche che presentano antigeni ai T** linfociti.
** Cellule dendritiche follicolari che presentano antigeni ai B** linfociti.
** Mastcellule che inducono la reazione allergica tessutale.
Oltre alle cellule immunitarie, molteplici processi biochimici sono coinvolti nei compiti
immunitari. È anche sbagliato ridurre il compito immunitario prevalentemente alle
“difese dagli invasori”; la maggior parte dei compiti immunitari consiste nella
decomposizione ordinata di cellule e tessuti del proprio corpo come p.es. muta di
eritrociti, leucocitolisi, decomposizione di cristalli, ?bre e matrice basale del tessuto
connettivo e smaltimento delle cellule lese.
[[<<]]
---[[#sessuali]]
!!Cellule sessuali
%lfloat height=200
text-align=center%[[http://www.sierr.unina.it/biocell/biologia%20cellulare/ovocita.htm
|
http://www.sierr.unina.it/biocell/biologia%20cellulare/IMMAGINI/ovocita%20fig.2.JPG
]] | '-Ovocita-'
%lfloat height=100
text-align=center%[[http://www.sierr.unina.it/biocell/biologia%20cellulare/spermatozo
o.htm |
http://www.sierr.unina.it/biocell/biologia%20cellulare/IMMAGINI/spermatozoo.JPG]] |
'-Spermatozoo-'
[[<<]]
* Oociti / ovociti femminili
* Spermatozoi maschili
((da aggiungere))
----
!Organuli e Organelli cellulari
%rframe height=200
text-align=center%[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/2/AM2_3.png
| http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/2/AM2_3 Kopie.png"Martini:
Cellula e organelli-"]] | '-Martini: Cellula e organelli-'
%rframe height=200
text-align=center%[[http://picasaweb.google.com/MedPop/FisiologiaDiOrganelli/phot
o#5074417863839107346 |
http://lh3.google.com/image/MedPop/Rmv0KWgGyRI/AAAAAAAABeI/CDZT4tlzbCg/
s800/FisiolOrganelli.png"Funzioni di organelli"]] | '-Funzioni di organelli-'
>>font-size:small gray<<
Di seguito vengono trattati i temi:
* Endoplasma e membrana cellulare
* Infrastrutture cellulari:\\
(microtubuli, microfibre, giunture, sporgenze)
* Organelli cellulari
>><<
[[<<]]
----
!!Endoplasma e membrana cellulare
%lframe height=150
text-align=center%[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/2/AM2_4.png
| http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/2/AM2_4 Kopie.png"Martini:
struttura, membrana cellulare"]] | '-Martini: struttura, membrana cellulare-'
%lframe height=150
text-align=center%[[http://picasaweb.google.com/MedPop/FisiologiaDiOrganelli/phot
o#5074417825184401634 |
http://lh6.google.com/image/MedPop/Rmv0IGgGyOI/AAAAAAAABdw/5zjj9l4epC0/s8
00/FisiolMembrana.png"Funzionamento membrana cellulare"]] | '-Funzionamento
membrana cellulare-'
La membrana cellulare delimitala cellula verso il suo ambiente (altre cellule, matrice
basale interstiziale). Consiste di un doppio strato lipidico (soprattutto colesterolo),
coperto da strati proteici.
Lo strato esterno proteico dispone di una struttura caratteristica per un determinato
organismo, in modo che le cellule immunitarie riescono di solito a identificare una
cellula come “appartenente” o “non appartenente” al proprio organismo. Questa
struttura è “genetica”, solo gemelli “monoovulari” dispongono della stessa struttura.
La membrana è dotata di innumerevoli “saracinesche” che permettono un ?usso del
materiale in ambedue i sensi in modo selettivo e variabile. Certe condizioni aprono o
chiudono queste saracinesche per determinate sostanze.
Tra la matrice basale dell’ambiente cellulare e il plasma cellulare esistono notevoli
differenze di composizione e diconcentrazione disostanze, che una cellula vivente
riesce a mantenere(con parecchioimpegno energetico) grazie alla capacità selettiva
diassorbire e diesportare “sostanze scelte”. Queste differenze “materiali” provocano
fra l’altro un potenziale elettrico di ca. 30 mV (millivolt) tra l’interno e l’esterno della
cellula. Il doppio strato lipidico funge da isolazione. Un altro effetto è che la cellula è
sotto pressione “idraulica” (turgor) verso l’esterno.
Il plasma cellulare o endoplasma (liquido interno) nel medesimo tempo è il cantiere e
il magazzino delle molteplici sostanze necessarie per il funzionamento cellulare e
delle loro trasformazioni. Riempie completamente lo spazio tra infrastrutture e
organelli ivi contenuti.
[[<<]]
----
!!Infrastrutture cellulari
(microtubuli, microfibre, giunture, sporgenze)
%lframe height=120
text-align=center%[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/2/AM2_8.png
| http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/2/AM2_8 Kopie.png"Martini:
Microfilamenti, microvilli, microtubuli"]] | '-Martini: Microfilamenti, microvilli,
microtubuli-'
%lframe height=120
text-align=center%[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/2/AM2_9.png
| http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/2/AM2_9 Kopie.png"Martini:
Citoscheletro"]] | '-Martini: Citoscheletro-'
%lframe height=120
text-align=center%[[http://picasaweb.google.com/MedPop/FisiologiaDiOrganelli/phot
o#5074417902493813074 |
http://lh4.google.com/image/MedPop/Rmv0MmgGyVI/AAAAAAAABeo/iqS69LsFNgY
/s800/InfrastrutturaCellula.png"Struttura cellulare"]] | '-Struttura cellulare-'
[[<<]]
La cellula al suo interno può disporre di diverse strutture filiformi e tubulari che
servono a scopi diversi:
* filiformi di struttura mantengono “architettonicamente” la forma cellulare e fissano
gli organelli ai loro relativi posti;
* filiformi contraibili permettono delle contrazioni cellulari e quindi dei movimenti p.es.
in cellule vaganti o singole cellule contraibili come i “muscoli del pelo”;
* filiformi spostabili come nella muscolatura striata permettono movimenti e forze
coordinate;
* tubolari permettono la conduzione di sostanze in posti lontani (come
neurotrasmettitori sintetizzati lungo una cellula nervosa fino alla sinapsi).
Certe cellule dispongono di sporgenze come “peli” verso il loro esterno,
prolungamenti di strutture filiformi interne con diverse funzioni come p.es. nelle
mucose del tratto gastrointestinale e del tratto respiratorio.
In altri posti, certe cellule sono fermamente congiunte con delle cellule vicine come
nell’epitelio e ogni tanto dispongono persino di “porte di comunicazione”
----
!!Organelli cellulari
>>font-size:small gray<<
Di seguito vengono trattati i temi:
* [[#Ribosomi | Ribosomi]].
* [[#Mitocondri | Mitocondri]].
* [[#Reticolo | Reticolo endoplasmatico]].
* [[#Apparato | Apparato del Golgi]].
* [[#Lisosomi | Lisosomi e perossisomi]].
* [[#Vacuole | Vacuole e liposomi]].
* [[#Nucleo | Nucleo e nucleolo]].
* [[#Centriole | Centriole]].
>><<
Gli organelli cellulari sono delle unità operative o gestionali per dei compiti specifici
funzionali cellulari:
* sintesi di sostanze (ribosomi);
* trasformazioni energetiche (mitocondri);
* assemblaggio di molecole complesse (reticolo endoplasmatico e apparato del
Golgi);
* decomposizione di sostanze (lisosomi e perossisomi);
* immagazzinamento e trasporto di sostanze in “pacchetti” (liposomi e vacuole);
* procedimento di divisione cellulare (centriole);
* gestione, organizzazione e coordinazione dei processi (nucleo e nucleolo).
---[[#Ribosomi]]
!!!Ribosomi
%lframe width=200
text-align=center%[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/2/AM2_11.pn
g | http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/2/AM2_11 Kopie.png"Martini:
Ribosomi"]] | '-Martini: Ribosomi-'
%rframe width=200
text-align=center%[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image119.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image119.jpg]] | '--'
Ribosomi (manovali) “istruiti” da mRNA (“copie” digeni) congiungono degli
aminoacidi in lunghe catene di peptidi e proteine in sequenze particolari. Il materiale
grezzo (aminoacidi) proviene dall’ambiente (endoplasma). La necessaria energia è
fornita “da accumulatori” (ATP<=>ADP+P) provenienti dai mitocondri e che ad essi
ritornano.
[[<<]]
----
[[#Mitocondri]]
!!!Mitocondri
%lframe width=200
text-align=center%[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/2/AM2_12.pn
g | http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/2/AM2_12 Kopie.png"Martini:
Mitocondri"]] | '-Martini: Mitocondri-'
%rframe width=200
text-align=center%[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image121.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image121.jpg]] | '--'
I mitocondri sono le “fabbriche” della distribuzione energetica. Caricano delle
molecole di ADP (adenosin-di-fosfato) con un atomo di P, formando così una
molecola di ATP (adenosin-tri-fosfato) “carica”.
L’energia per quest’ultima viene ricavata in un complicato processo biochimico che
trasforma il glucosio (C'-6-'H'-12-'O'-6-') oppure i lipidi e l’ossigeno (O'-2-') in anidride
carbonica (CO'-2-') e in acqua (H'-2-'O).
I relativi ingredienti di questi processi provengono e vengono scaricati dal e
nell’en-doplasma cellulare.
I mitocondri sono degli organelli che si procreano autonomamente e secondo la
necessità energetica della cellula. Per questo scopo dispongono del relativo
repertorio di geni (sempre dalla linea materna). Sono anche in grado di emigrare
dalla cellula.
Lo schizzo seguente mostra schematicamente una parte quantitativamente
importante del flusso di materiali in un mitocondrio.
[[<<]]
---[[#Reticolo]]
!!!Reticolo endoplasmatico
%lframe width=200
text-align=center%[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/2/AM2_14.pn
g | http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/2/AM2_14 Kopie.png"Martini:
Reticolo endoplasmatico"]] | '-Martini: Reticolo endoplasmatico-'
%rframe width=200
text-align=center%[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image123.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image123.jpg]] | '--'
Il reticolo endoplasmatico è un labirinto di pieghe tridimensionali nei cui “corridoi”
sono preassemblate delle strutture e molecole a partire da aminoacidi, peptidi,
proteine, glicidi, acidi lipidici e tante altre sostanze. Il materiale grezzo proviene dai
ribosomi e dall’endoplasma.
Il materiale preassemblato, elementi strutturali e molecole complesse passa
l’endoplasma per uso endoplasmatico o per esportazione dalla cellula o per finitura
nell’apparato del Golgi.
L’energia necessaria viene fornita dai mitocondri come adenosintrifosfato ATP,
l’accumulatore scarico viene restituito come adenosidifosfato ADP e fosforo P.
Il programma di produzione arriva dal nucleo in forma di mRNA (copie di geni).
Il reticolo endoplasmatico si trova vicino e in stretto contatto con il nucleo, poiché un
grande programma di produzione richiede una grande trasferta di mRNA.
Ci sono delle parti “rugose” e delle parti “liscie” di reticolo endoplasmatico: questo
vuol solo dire che nelle parti “rugose” si trovano ribosomi “appiccicati” alla membrana
esterna dell’organello.
[[<<]]
---[[#Apparato]]
!!!Apparato di Golgi
%lframe width=200
text-align=center%[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/2/AM2_15.pn
g | http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/2/AM2_15 Kopie.png"Martini:
Apparato di Golgi"]] | '-Martini: Apparato di Golgi-'
%rframe width=200
text-align=center%[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image126.png |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image126.png]] | '--'
L’apparato di Golgi è sia di costruzione che di funzione simile al reticolo
endoplasmatico. Esso compone delle molecole molto complesse o aggressive che
imballa in membrane cellulari (vacuole).
Visto il grande tasso di esportazione cellulare, l’apparato del Golgi si trova vicino alla
membrana cellulare.
[[<<]]
---[[#Lisosomi]]
!!!Lisosomi e perossisomi
%lframe width=200
text-align=center%[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/2/AM2_16.pn
g | http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/2/AM2_16 Kopie.png"Martini:
Funzioni lisosomiali"]] | '-Martini: Funzioni lisosomiali-'
%rframe width=200
text-align=center%[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image129.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image129.jpg]] | '--'
I lisosomi e/o i perossisomi contengono complessi di enzimi e sostanze cataboliche.
Essi servono alla decomposizione di residui, microorganismi intracellulari
(perossisomi) o parti strutturali della cellula stessa (lisosomi) in molecole
preferibilmente riutilizzabili dalla cellula o da strutture estracellulari. I lisosomi sono
anche coinvolti nella decomposizione ordinata (apoptosi=>morte naturale cellulare)
delle cellula stessa.
Il processo (catabolico) libera energia, prevalentemente in forma di calore.
I lisosomi e perossisomi si organizzano in funzione del loro ambiente
endoplasmatico riguardante i compiti attualmente da svolgere.
[[<<]]
---[[#Vacuole]]
>>font-size:small font-color:gray<<
!!!Vacuole e liposomi
%rframe width=200
text-align=center%[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image131.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image131.jpg]] | '--'
Le vacuole sono “pacchetti di sostanze”imballate in una membrana cellulare e
destinate o all’esportazione o come una “scorta passeggera” (magazzino
intermediario). I liposomi sono delle “vacuole” che contengono lipidi per il
catabolismo energetico cellulare. Attualmente non si usano più i due termini e
assieme con in "perossisomi" si raggruppano nei "lisosomi".
>><<
[[<<]]
----
[[#Nucleo]]
!!!Nucleo e nucleolo
%lframe width=200
text-align=center%[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/2/AM2_13.pn
g | http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/2/AM2_13 Kopie.png"Martini:
Nucleo, struttura cromosomo"]] | '-Martini: Nucleo, struttura cromosomo-'
%rframe width=200
text-align=center%[[http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image133.jpg |
http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image133.jpg]] | '--'
Il nucleo è la centrale gestionale della cellula.
Contiene tutto il materiale genetico dell’organismo in forma disequenze digeni,
ordinati in 24 paia di cromatidi (o cromosomi) consistenti di DNA (acido
desossiribonucleico). Il materiale genetico significa: i piani e le procedure di
costruzione, manutenzione e funzionamento di un organismo.
In funzione dei messaggeri nucleici provenienti dall’interno o dall’esterno della cellula
e in funzione delle condizioni ambientali endoplasmatiche vengono fatte delle copie
di geni e le loro sequenze come istruttori indirizzati agli organelli nucleodipendenti
concernenti l’importazione,la fabbricazione e l’esportazione di sostanze nonché i
processi di smaltimento, manutenzione e proliferazione cellulare e i messaggeri
intra- e extracellulari.
Essendo “istruttori” RNA e messaggeri uscenti delle sostanze, servono come
materiale grezzo agli acidi nucleici e altre sostanze come un substrato di copia,
riparazione di cromatidi e di messaggeri uscenti.
Poiché il trasporto e la copiatura richiedono energia, viene usato il solito
meccanismo energetico ATP=>ADP+P.
Lo schizzo mostra schematicamente una parte del flusso di materiale nel nucleo di
una cellula.
[[<<]]
----
[[#Centriole]]
!!!Centrioli
%lframe width=200
text-align=center%[[http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/2/AM2_10.pn
g | http://www.pforster.ch/UniTrieste/AnatomiaMartini/2/AM2_10 Kopie.png"Martini:
Centrioli e cigla"]] | '-Martini: Centrioli e cigla-'
Le centrioli sono degli organelli che svolgono una parte del meccanismo della
procreazione cellulare per divisione (mitosi): la separazione dei cromosomi divisi in
due.
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!Processi metabolici, enzimi e coenzimi
!!Processi metabolici:
* catabolici di decomposizione di molecole;
* transazionari di modifica di molecole;
* anabolici di ricomposizione di molecole.
I più specifici si svolgono nelle cellule, p.es.:
* la trasformazione energetica di glucosio e ossigeno in “accumulatori energetici
ATP” (in quasi tutte le cellule) o
* la transazione di glucosio in acidi grassi e viceversa (in cellule del fegato)
* la sintetizzazione di insulina (in cellule del pancreas).
Altri processi metabolici (meno specifici) si svolgono prevalentemente nell’interstizio
basale del connettivo lasso come la maggior parte dei processi immunitari e altre
trasformazioni biochimiche generali.
!!Enzimi e coenzimi
La maggior parte di questi processi viene mediata da complessi di enzimi e coenzimi
dove degli enzimi eseguono determinati passi di un processo biochimico e dei
coenzimi organizzano la preparazione del materiale grezzo e la finitura del materiale
prodotto (sintetizzato).
Migliaia di diversi tipi di enzimi e coenzimi (strumenti, attrezzi, utensili) specifici per la
mediazione biochimica a loro volta:
* vengono prodotti (sintetizzati) in base a dei piani di costruzione conservati nel
materiale genetico (cromosomi, geni),
* ricopiati, attivati e trasmessi tramite mRNA (molecole di acido ribonucleico
messaggero) e
* sintetizzati dai ribosomi (organelli nel citoplasma).
Di solito gli enzimi e i coenzimi, gli utensili, il materiale ausiliario per la
sintetizzazione e la decomposizione del materiale:
* strutturale, p.es. fibre, membrane, … e
* funzionale p.es. ormoni, succhi digestivi, muco, …
sono delle proteine, composte di determinate catene di aminoacidi con l’inclusione di
molecole
metalliche (p.es. Fe, J, Zn, Cu, …) e/o molecole vitaminiche (p.es. A, B, C, D, E, …).
Gli enzimi e i coenzimi (materiale ausiliario, utensili mediatori) prodotti nelle cellule
vengono usati negli organelli della cellula, nel proprio citoplasma e nella matrice
basale interstiziale del tessuto connettivo lasso.
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!Processi fisici e chimici elementari
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http://www.pforster.ch/ydisp/FTP%201_files/image135.jpg]] | '--'
I processi fisici e chimici elementari e le loro complesse interazioni nella materia
vivente sono la base di tutti i bioprocessi complicati a monte e garantiscono il loro
funzionamento. Si tratta di processi elementari meccanici, elettromagnetici e
termodinamici che coinvolgono:
* tempo, massa, spazio;
* carica, forze;
* energia.
Per molteplici processi e dinamiche ambientali, di trasporto, informazione e ordine
tramite meccanismi come concentrazione, diffusione, osmosi, movimento,
conduzione, legature, temperatura, acidità, potenziale ossidoriducente, ...
Per dare un’idea, senza dover entrare in dettaglio, ecco un modello di economia
materiale ed energetica nella matrice basale del connettivo lasso. Simili processi
formano anche la base biochimica all’interno di cellule.
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bsp;Allegati          
---%comment%BiblioAnatomia
!!%green%Bibliografia%%
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:Per il seguente trattato abbiamo utilizzato soprattutto i seguenti testi e relativi grafici:
* '''NETTER, Frank, H.:''' ''Bewegungsapparat I''; Thieme 1992
* '''VON HAGENS, Gunther''': ''Ausstellungskatalog Körperwelten''; Institut für
Plastination, D-69126 Heidelberg 1999
* '''COTTI, Guido e Felicita:''' ''Il corpo umano''; IET Bellinzona 1979
* '''''Il nuovo atlante Biologico Garzanti''''', Garzanti Editore S.p.a., 1971, 1989, ISBN
88-11-50455-4
* '''''dtv-Atlas Biologie''''', Deutscher Taschenbuch Verlag 1984 (Garzanti Milano)
* '''''Manuale dell’assistente di farmacia''''', Ordine dei farmacisti del Cantone Ticino
1999
* '''THIBODEAU & PATTON:''' ''Anatomia & Fisiologia''; CEA Milano 1995
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---!!%green%Pagine correlate, Sitografia%%
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