domenica 15 si ricorda padre antonino magnani
Nel 2009 festeggerà i suoi primi dieci anni, ma un altro appuntamento significativo, ben più vicino
nel tempo, attende l’associazione “Padre Antonino Magnani”, che domenica 15 giugno vivrà una
giornata dedicata al frate missionario di cui porta il nome.
“Per il suo modo di essere e di donarsi al prossimo - spiega padre Osvaldo Maggiolini, assistente
spirituale dell’associazione - padre Antonino è stato molto amato, il suo ricordo è vivo anche tra le
popolazioni dove ha operato. Il nostro impegno è improntato al suo esempio: il servizio all’altro a
partire dai suoi bisogni estremi, la semplicità, la partecipazione nel sociale per eliminare le
diseguaglianze e la scelta preferenziale degli ultimi, nella valenza evangelica”.
L’EREDITà DI PADRE MAGNANI. Valori ai quali si aggiunge - sottolinea padre Osvaldo, che dal
‘99 è a Piacenza presso il convento di S. Maria di Campagna - “l’idea del volontariato non come
conservazione, ma come obiettivo di cambiamento, nell’ottica della completa gratuità e del dono
nel suo significato più autentico: io mi privo di qualcosa per darlo a te. Ne è un esempio la scelta di
coloro che, tramite l’associazione, fanno esperienza di missione in India o in Africa, pagandosi il
viaggio, magari rinunciando alle ferie, per poter trascorrere un periodo aiutando i poveri, in Paesi
lontani”.
Commemorare padre Magnani vuol dire, allora, “diffondere un messaggio di responsabilità, di non
violenza, di giustizia e pace, ma anche l’ideale francescano della salvaguardia del Creato”. E,
innanzitutto, la solidarietà: appoggiandosi alla congregazione delle Figlie di S. Anna presenti in
India e in Kenya, l’associazione porta avanti progetti di adozione a distanza per i bambini e di
sostegno alla formazione per i ragazzi e gli adulti. Il sito www.antoninomagnani.org presenta le
iniziative cui è possibile dare supporto, anche destinando il 5 per mille (il codice fiscale da indicare
è il 91065520339). Ad oggi, sono 227 le adozioni attivate, di cui 95 in Kenya e 132 in India. Padre
Maggiolini ricorda con un sorriso le prime offerte di aiuto ricevute, che nel marzo ‘99 lo spinsero,
con altre persone che frequentavano la basilica di piazzale delle Crociate, a fondare l’associazione
intitolata a padre Magnani.
IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA. La giornata di domenica 15 giugno parte,
simbolicamente, proprio dalla casa natale del frate piacentino: alle 10.15, da piazza S. Antonino, il
Gruppo ciclo-podistico della pace, dell’amicizia e della solidarietà raggiunge l’abitazione di via
Taverna 137: sarà deposto un mazzo di fiori e avrà luogo la benedizione. Alle 11 il ministro
provinciale dei frati minori dell’Emilia Romagna padre Bruno Bartolini celebra la messa solenne,
animata dalla corale polifonica, nella cornice di S. Maria di Campagna, dove in serata, alle 21, il
gruppo gospel “New Sisters” si esibirà in concerto, con l’accompagnamento del quartetto di chitarre
classiche Exacorde.
L’EROISMO DEL MISSIONARIO. Nell’occasione si toccheranno, dunque, tutti i luoghi cari alla
storia di padre Antonino, il cui nome di battesimo era Mario ma, entrando nell’Ordine dei Frati
Minori dell’Emilia Romagna, decise di cambiarlo scegliendo quello del Patrono della sua città.
Ordinato presbitero a 25 anni, proprio in S. Maria di Campagna, pochi mesi più tardi partì
missionario in Cina, che fu costretto a lasciare in seguito alle espulsioni operate dal regime
comunista. Da lì si trasferì subito - senza neppure tornare a casa – in Papua Nuova Guinea, dove
prestò servizio al lebbrosario di Aitape onorando il suo impegno sino al giorno della morte, il 18
giugno 1976. “Fino all’ultimo - commenta padre Osvaldo - lottò per dare dignità alla malattia,
facendo del bene a tanti e dimostrando, anche nel momento estremo, il suo eroismo: a stroncarlo,
infatti, fu la fatica per aver trasportato sulle spalle, attraversando la giungla a piedi, un giovane
ammalato, che senza il suo aiuto sarebbe morto da solo, abbandonato da tutti. Anche questo è un
segno di ciò che padre Antonino è stato”.
Elisabetta Morni