PROGRAMMI DEL CORSO DI LAUREA IN Biotecnologie a.a. 2008/2009 Agronomia Docente: Giovanardi Romano Crediti: 4 1. Obiettivi del corso : Fornire le basi conoscitive sui fattori climatici, pedologici e biologici per la razionalizzazione degli interventi agronomici ai fini produttivi, qualitativi e ambientali. Fornire gli strumenti metodologici idonei per aumentare l'efficienza d'uso dei fattori produttivi e per tutelare e valorizzare le risorse naturali. Fornire le conoscenze e le strategie per la gestione del sistema colturale e per la messa a punto delle tecniche di coltivazione (interventi al terreno, regimazione idrica, irrigazione, avvicendamento colturale, concimazione, controllo delle infestanti, pacciamatura e inerbimento, ecc.). 2. contenuti del corso : I sistemi colturali: agricoltura sostenibile e aspetti produttivi e ambientali; flussi di massa e di energia nei sistemi colturali. I fattori della produzione agraria vegetale: fattori produttivi e risposte quantitative, qualitative e ambientali delle colture. L'ambiente climatico: elementi del clima e loro influenza sul comportamento fisiologico e produttivo della coltura; bilancio radiativo; efficienza fotosintetica; evapotraspirazione; bilancio idrico e fabbisogno irriguo; temperatura e tecnica agronomica: esigenze termiche delle colture e apprestamenti protettivi; foto e termoperiodismo; indici eliotermici e comportamento delle colture; umidità dell'aria; pioggia e pioggia utile; brina, grandine e altre idrometeore; difesa antibrina e antigrandine; vento e frangivento; fenologia e zone agrarie; classificazioni climatiche. L'ambiente pedologico: (cenni di fisica del terreno), tessitura, struttura e stabilità della struttura; porosità , densità e altre caratteristiche fisiche dei terreni; richiami di idrostatica ed idrodinamica in ambiente saturo e insaturo; salinità labile e costituzionale del terreno; Stati fisici e lavorazioni del terreno: coesione, adesione, tenacità e possibilità di intervento; rapporti tra umidità e lavorabilità del suolo. Le tecniche agronomiche-colturali (cenni): lavorazioni del terreno; sistemazioni idraulico agrarie e drenaggio tubolare; aspetti agronomici dell'irrigazione; concimazione organica e minerale; mezzi e strategie per il controllo delle erbe infestanti; avvicendamento e consociazione delle colture. Esercitazioni: visita di campi sperimentali e interpretazione dei risultati delle prove; esame di apparecchiature agrometeorologiche, applicazione di modelli di simulazione di sistemi colturali; valutazione e misura delle caratteristiche fisiche e idrologiche dei terreni (granulometria, umidità , potenziale, conducibilità idrica, stati fisici del terreno, ecc.); visite ad aziende agrarie. 5. Testi consigliati : Appunti dalle lezioni. aziendale, Patron, Bologna, 2002, V ed. Precedenze consigliate vegetale, Scienza del suolo. 4. Modalità d'esame : 5. orari di ricevimento : : L. Giardini, Agronomia generale, ambientale e Fisica, Biochimica agraria e fisiologia vegetale, Biochimica Accertamento scritto e colloquio orale. Dopo le lezioni. Algoritmi e strutture dati Docente: Paolo Serafini Crediti: 5 1. Obiettivi del corso : Il corso introduce lo studente ai concetti che stanno alla base dell'elaborazione dei dati da parte di un calcolatore. Infatti i dati devono essere presentati al calcolatore secondo opportune strutture ed elaborati secono modalità precisamente definite e che si applicano a classi di dati dello stesso tipo. Gli algoritmi sono appunto le modalità secondo cui un calcolatore elabora i dati. Essenziale è comprendere come le risorse di tempo e di spazio vengano impiegate da un algoritmo per capire se l'elaborazione possa essere praticamente portata a termine (cioè in tempi ragionevoli e senza eccedere la memoria disponibile nel calcolatore). Il comportamento di un algoritmo dipende non solo dalla natura del problema i cui dati si devono elaborare ma anche da come questi vengono strutturati. Verranno quindi presentate le strutture dati più comunemente usate ed alcuni degli algoritmi che più frequentemente compaiono nell'elaborazione di grandi quantità di dati. Il corso sarà concluso da una presentazione di alcuni problemi che serviranno come paradigma nella risoluzione di particolari tipi di problemi di biologia computazionale. 2. Programma del corso : Algoritmi: Definizione, Misura della complessità , Classi di Complessità . Complessità di problemi: Problemi di decisione, Classe P, Trasformazioni di problemi, Classe NP, Problemi NP-completi. Strutture dati: Specifica di una struttura dati, Implementazione di una struttura dati, Efficienza dell'implementazione, Strutture dati elementari: pile, code, alberi, alberi binari di ricerca. Equazioni ricorsive: Fattoriale, Numeri di Fibonacci, Formule esplicite, Master Theorem. Algoritmi di Ordinamento: Inserzione, Bubblesort, Quicksort, Mergesort, Heapsort, Radixsort. Programmazione dinamica: Principio di ottimalità , Equazione di Bellman, Cammini minimi e massimi, Algoritmo di Bellman-Ford, Algoritmo di Dijkstra, Algoritmo di Floyd-Warshall, Confronto di stringhe, Altri esempi. Altri algoritmi su grafi: Minimo albero di supporto, Max flow-min cut, Assegnamento. Programmazione lineare: Problema primale e duale, Complementarità , Totale unimodularità . Problemi NP-completi: TSP, Insiemi stabili, knapsack. Programma dettagliato (lezione per lezione) a http://www.dimi.uniud.it/~serafini/ASD0607.pdf 4. Modalità d'esame : L'esame consiste in una prova orale. 5. Testi di consultazione : Bardach & Sons Inc., New York, 1997, pp. 251. J.E. (Ed.), Sustainable Aquaculture , John Wiley Allevamenti animali Docente: Bruno Stefanom Crediti: 4 1. Obiettivi del corso : Il corso completa la formazione di Nutrizione Animale ed illustra i principali sistemi energetici e proteici per la stima dei fabbisogni nutritivi degli animali da reddito e d'affezione. Successivamente, sono esaminati i cicli biologici associati alle produzioni, conoscenze finalizzate alla gestione degli animali in gruppi ed esemplificate con applicazioni di razionamenti. Le produzioni oggetto di trattazione sono la lattazione, lo svezzamento, lo sviluppo e l'accrescimento. Il corso riporta anche alcuni sistemi diagnostici per valutare le alterazioni metaboliche o patologiche a base genetica, alimentare e gestionale. Un ulteriore argomento trattato è la relazione fra le tecniche di alimentazione e di allevamento e la qualità dei prodotti ed il benessere animale. 2. Programma del corso : Le razze allevate: bovini, ovini, caprini, suini, equini; cani e gatti. Fabbisogni di mantenimento e di produzione secondo i sistemi energetici e proteici europei e Nord americani. La regolazione dell'appetito nei poligastrici e nei ruminanti. Svezzamento, sviluppo e accrescimento per la produzione di animali da carne e da vita; la lattazione. La vacca da latte: individuazione di fasi produttive omogenee. Un approccio phase feeling nella vacca da latte e nella transition cow . La dinamica della lattazione: curva di ingestione, di peso, di produzione di latte e di composizione del latte. Alimentazione, allevamento, mungitura e qualità del latte. Suddivisione razionale e gestione alimentare della mandria nell'allevamento: dal vitello alla vacca da riforma. Tecniche di allevamento e di alimentazione della scrofa, del suino “leggero” e di quello “pesante”. Il benessere animale e l'etogramma. Indici di efficienza produttiva e riproduttiva dell'allevamento e di alterazioni metaboliche. Controllo del peso (BCS), delle feci (FCS), del latte (quantità , composizione, SCC, urea, acetone, indice di caseina), del sangue (profilo ematochimico, enzimatologico, emocromocitometrico, endocrinologico). 3. Testi di studio : Appunti di lezione. INRA, Alimentation des Bovins, Ovins & Caprins , INRA ed., Paris, 1988. NRC, Nutrient Requirements of Dairy Cattle , 7 th revised editiom. National Research Council, Washington DC, 2001. Perez J.-M., Mornet P., Rerat A., Le porc et son élevage - bases scientifiques et techniques, Maloine, Paris, 1986. Falaschini A., Zootecnica speciale, Edagricole, Bologna, 1996. Anatomia veterinaria con istologia Docente: Monica Colitti Crediti: 5 1. Obiettivi del corso : F ornire le conoscenze di base sulle strutture macro e microscopiche degli animali superiori, con particolare riferimento alle specie domestiche; aspetti comparati. Per ogni apparato verrà data la descrizione topografica, morfologica e strutturale. 2. contenuti del corso : Apparato scheletrico . Scheletro assile. Colonna vertebrale, vertebre. Coste, Sterno. Cenni a ossa del neurocranio e dello splacnocranio. Scheletro appendicolare arto e cinto toracico arto e cinto pelvico. Artrologia e sindesmologia. Le articolazioni, classificazione funzionale e morfologica. I diversi tipi di articolazioni nell'organismo animale. Legamento sovraspinoso e legamento sospensore del nodello. Miologia . Caratteristiche generali; principali muscoli della testa, del collo del torace dell'addome dell'arto toracico e dell'arto pelvico. Apparato circolatorio . Il cuore; Grande circolazione, piccola circolazione; principali rami arteriosi e venosi della circolazione generale; sistema linfatico. Struttura vasi sanguigni e linfatici. Sistema immunitario . Classi di immunoglobuline; Risposta immunitaria primaria e secondaria; Immunità umorale e cellulo-mediata. Milza, linfonodo. Apparato respiratorio . Cavità nasale, laringe, trachea, bronchi. Polmoni. Apparato digerente . Bocca, denti e ghiandole annesse; Faringe ed esofago; Stomaco dei monogastrici; Prestomaci e stomaco dei ruminanti; Intestino tenue; Intestino crasso; Fegato, Pancreas. Apparato urinario . I reni e le vie uranifere: ureteri, vescica, uretra. Apparato genitale femminile . Ovaie; Ovogenesi; vie genitali, tube uterine; Utero differenze strutturali delle varie specie animali; Placenta - differenze strutturali delle varie specie animali. Ghiandola mammaria . Struttura, vascolarizzazione innervazione. Apparato genitale maschile . Testicoli; Spermatogenesi; Vie genitali: Epididimo, Dotto deferente e ghiandole annesse. Apparato endocrino . Ipofisi; Epifisi; Tiroide; Paratiroidi; Surrenali. Sistema nervoso . Sistema nervoso centrale: encefalo, midollo spinale. Sistema nervoso periferico: fibre nervose; nervo misto; S.N. simpatico e parasimpatico; Aree corticali. 3. Esercitazioni : Osservazione al microscopio ottico dei principali tipi di tessuti, riconoscimento. Il sangue: striscio, colorazione, conta, osservazione delle cellule del sangue. Dissezione di cuore bovino, equino e suino. Dissezione di stomaco di maiale e di cavallo. Dissezione di rene bovino e suino. Dissezione di utero, ovaie e testicoli di bovino ed equino. 4. Orario di ricevimento : Dopo le lezioni. 5. Modalità d'esame : Test scritto di istologia durante il corso; orale per la parte macroscopica (e microscopica per chi non sostiene il test). 6. Testi di studio : - Appunti forniti dal docente. - Bortolami R., Callegari E., Beghelli V., Anatomia e fisiologia degli animali domestici , Edagricole, Bologna. - Konig H.E., Liebich H.G., Anatomia dei mammiferi domestici. Testo atlante , Piccin. - Dellmann H.D., Eurell J.A., Istologia e anatomia micoscopica veterinaria , Casa Editrice Ambrosiana. Applicazioni alla terapia I (corso integrato) Docente: Leonardo Alberto Sechi, Pierluigi Vitale Crediti: 6 1. Programma del corso Programma non pervenuto, rivolgersi direttamente al docente. Applicazioni alla terapia II (Corso integrato) Docente: Andrea Piga, Renato Fanin, Gabriella Marcon Crediti: 6 1. Programma del corso Programma non pervenuto, rivolgersi direttamente al docente. Arboricoltura vegetale Docente: Giannina Vizzotto Crediti: 4 1. Obiettivi del corso : Studio delle caratteristiche morfologiche e fisiologiche delle specie arboree da frutto, della biologia fiorale e del ciclo riproduttivo, delle interazioni con l'ambiente, delle modalità di propagazione, allevamento e raccolta del prodotto, della risposta alle tecniche colturali al fine di acquisire le conoscenze necessarie alla corretta ed efficiente conduzione di un frutteto. 2. contenuti del corso : Sistema-pianta: attività vegetativa e riproduttiva. Cicli fenologici. Propagazione delle piante arboree: riproduzione per seme, moltiplicazione agamica, mutazioni, relazioni nesto-portinnesto, disaffinità . Principali metodi di propagazione: innesto, talea, propaggine, margotta. Cenni di micropropagazione. Morfologia e organizzazione degli organi vegetativi e riproduttivi. Criteri di scelta delle forme di allevamento. Dominanza apicale. Gradiente di vegetazione. Principali tecniche di potatura (di allevamento, di produzione). Risposta fisiologica alla potatura. Intercettazione dell'energia luminosa. Architettura dell'albero. Densità di impianto. Induzione e differenziazione a fiore. Biologia fiorale, impollinazione, fecondazione. Sterilità . Apomissia, poliembrionia, partenocarpia. Allegagione. Sviluppo del frutto: meccanismi, cinetiche, modificazioni chimico-fisiche. Inibizioni correlative, cascola, diradamento dei frutti. Maturazione e qualità dei frutti (definizione, metodi di valutazione). Indici di raccolta. Modalità di raccolta. Cenni di conservazione della frutta. 3. Testi consigliati : Bologna, 1986. Appunti delle lezioni. 4. Precedenze consigliate : E. Baldini, Arboricoltura generale, CLUEB, Biologia vegetale, Agronomia. 5. Modalità d'esame : Orale. 6. Orario di ricevimento didattici o di ricerca. : Senza particolari restrizioni, compatibilmente con gli impegni Basi di dati Docente: Nicola Vitacolonna Crediti: 5 1. Obiettivi del corso : Finalità : Obiettivo fondamentale del corso di Basi di Dati è l'acquisizione dei concetti, delle metodologie e degli strumenti fondamentali nel campo delle basi di dati, con particolare attenzione ai modelli (concettuale e logico) e ai linguaggi (di definizione, di aggiornamento e di interrogazione) dei sistemi per basi di dati. Vengono inoltre forniti elementi di progettazione concettuale (costruzione di modelli Entità /Relazioni) e logica (mapping E/R relazionale) di basi di dati. Infine, viene fornita una panoramica delle principali basi di dati proposte nell'ambito della biologia, con particolare attenzione alla loro organizzazione interna e alle possibili modalità di utilizzo. Dopo aver superato l'esame lo studente dovrebbe essere in grado di: (i) progettare semplici basi di dati a livello concettuale (costruzione di schemi Entità /Relazioni a partire da insiemi di requisiti espressi in linguaggio naturale) e logico (chiavi e forme normali delle tabelle relazionali); (ii) formalizzare in un linguaggio relazionale semplici operazioni di definizione e manipolazione (aggiornamenti ed interrogazioni) dei dati espresse in linguaggio naturale; (iii) utilizzare in modo effettivo ed efficace le basi di dati biologiche disponibili. 2. Programma del corso : • PARTE 1. Concetti di Base. Ruolo e funzionalità di una base di dati, astrazione sui dati, modelli dei dati, istanze e schemi, indipendenza dei dati dal livello logico e fisico, linguaggi per la definizione e la manipolazione dei dati, sistema di gestione di una base di dati (DBMS), amministratore e utenti di una base di dati, il dizionario dei dati, struttura generale di una base di dati. • PARTE 2. Il Modello Relazionale e il linguaggio SQL. Il modello relazionale: concetti e vincoli che caratterizzano il modello relazionale dei dati, operazioni di definizione, aggiornamento ed interrogazione, l'algebra relazionale (cenni). Il linguaggio SQL: definizione dei dati in SQL, interrogazioni in SQL, aggiornamenti in SQL, le viste in SQL, funzionalità avanzate (cenni). • PARTE 3. Laboratorio di basi di dati. Breve panoramica sui DBMS esistenti. Il DBMS MySQL. Il modello Client/Server. Principali differenze tra il linguaggio SQL supportato da MySQL e lo standard SQL. Esempi di definizione, agggiornamento e interrogazione dei dati in MySQL. Alcuni semplici casi di studio (la base di dati di sequenze nucleotidiche TSDB). • PARTE 4. Progetto di basi di dati. Il modello Entità /Relazioni (ER): tipi e istanze di entità e di relazioni, attributi (semplici, composti, a singolo valore, multivalore, derivati) e chiavi, dominio di un attributo, vincoli associati alle relazioni (partecipazione e rapporto di cardinalità ), relazioni ricorsive e ruoli, relazioni di grado superiore al secondo, entità deboli, gerarchie di specializzazione/generalizzazione (cenni), i diagrammi Entità /Relazioni. La progettazione concettuale dei dati basata sul modello ER. La progettazione logica (ristrutturazione di schemi ER, traduzione nel modello relazionale, normalizzazione). • PARTE 5. Basi di dati per la biologia. Introduzione. Dalle analisi ai dati in formato digitale. Le analisi biologiche e i dati da esse prodotti. L'organizzazione dei dati. Organizzazione dei dati e basi di dati. Alcuni esempi (dati prodotti dal sequenziamento del DNA e dati prodotti con tecniche di Micro-Array). Basi di dati biologiche di sequenze (NCBI), di annotazioni (Ensembl), specifiche (Transfac), di analisi (MA e Proteomica), di proteine (Swiss Prot). Modalità di accesso ai dati di alto livello (interfacce web) e di basso livello (via SQL). Le interfacce di Ensembl e Transfac 3. Esercitazioni : E' prevista anche un'attività di laboratorio per verificare sul campo la padronanza delle metodologie e degli strumenti studiati. 4. Testi di studio : • P. Atzeni, S. Ceri, S. Paraboschi, R. Torlone, Basi di dati. Modelli e linguaggi di interrogazione. McGraw-Hill, 2002. • L. Welling, L. Thomson, MySQL Tutorial, Pearson Education Inc., 2004. • Dispense e lucidi del docente (prodotte in collaborazione col dr. Michele Braidotti). Altri testi di riferimento: • R. Elmastri, S. Navathe, Sistemi di basi di dati. Fondamenti. Pearson/Addison-Wesley (4a Edizione Italiana), 2004. Basi morfologiche e funzionali del corpo umano (corso integrato) Docente: Enrico Crivellato, Diego Marchesoni, Pietro Enrico di Prampero, Bonetti Antonella, Fulvia Ortolani Crediti: 12 1. Obiettivi del corso : Conoscere i caratteri distintivi, le proprietà e l'organizzazione strutturale di cellule differenziate e tessuti, la loro potenzialità rigenerativa, le specifiche modalità di invecchiamento e la distribuzione nel corpo. Conoscere inoltre l'integrazione dei tessuti negli organi e l'organizzazione strutturale di apparati e sistemi. Conoscere i meccanismi fisiologici del corpo umano con riferimento ai diversi livelli di organizzazione e le debite correlazioni morfo-funzionali. Conoscere criticamente i principi generali e le basi procedurali delle diverse tecniche in uso nelle indagini morfostrutturali, dalla preparazione dei campioni all'analisi in microscopia ottica e in microscopia elettronica tradizionali e in seguito a reazioni istochimiche di routine e immunoistochimiche. Acquisire conoscenze sulle modalità maturative delle cellule germinali e le loro prerogative. Acquisire conoscenze sul fenomeno della fecondazione "in vivo" e sulle diverse metodologie adottate per le tecniche di fecondazione "in vitro". Acquisire conoscenze sull'evoluzione del concepito durante le prime fasi di sviluppo, sull'evoluzione, la struttura, i rapporti e le analogie filogenetiche degli annessi embrionali per comprenderne il significato funzionale e gli aspetti fisio-patologici relativi alla gravidanza. Acquisire conoscenze sulle modificazioni dell'organismo materno in gravidanza. Modulo: “Anatomia” : ( CFU 3, Prof. Enrico Crivellato) 1. Obiettivi del corso Al termine lo studente dovrà : a) descrivere gli organi e gli apparati che compongono il corpo umano; b) utilizzare una terminologia scientificamente corretta; c) mettere in relazione la morfologia di organi e apparati con le loro rispettive proprietà e funzioni. 2. Programma del corso Osteoartrologia La colonna vertebrale: generalità . Caratteristiche delle vertebre cervicali, dorsali, lombari, sacro e coccige. Cenni sulle articolazioni. Gabbia toracica: generalità . Coste e sterno. Cenni sulle articolazioni. Cinto scapolare: generalità . Scapola, clavicola. Cenni sulle articolazioni. Arto superiore: generalità . Omero, radio, ulna, carpo, metacarpo, falangi. Cenni sulle articolazioni. Cinto pelvico: generalità . Osso iliaco, pubico, ischiatrico. Cenni sulle articolazioni. Arto inferiore: generalità . Femore, tibia, perone, rotula, tarso, metatarso, falangi. Cenni sulle articolazioni. Miologia Caratteristiche e sedi di inserzione dei muscoli principali del: capo collo, torace, arto superiore, addome, arto inferiore, diaframma Cardio-angiologia Cuore: topografia, struttura, configurazione esterna ed interna. Circolazione arteriosa: generalità . Origine e decorso dei principali vasi arteriosi della grande e della piccola circolazione. Circolazione venosa: generalità sui principali vasi venosi della grande e piccola circolazione. Cenni sull'apparato circolatorio linfatico. Organi linfoidi primari e secondari: midollo osseo, timo, linfonodi,. milza, GALT, BALT, SALT. Apparato digerente Generalità , topografia, struttura, configurazione esterna e interna di: cavo orale e ghiandole annesse, faringe, esofago, stomaco, intestino tenue, intestino crasso. Fegato e vie biliari: generalità , topografia, struttura, configurazione esterna e interna. Circolo portale. Pancreas: generalità , topografia, struttura, configurazione esterna e interna . Apparato respiratorio Generalità , topografia, struttura, configurazione esterna e interna di: cavità nasali, faringe, laringe, trachea, bronchi, polmoni, pleura . Apparato urinario Generalità , topografia, struttura, configurazione esterna e interna di: reni, pelvi renale, uretere, vescica, uretra maschile e femminile. Apparato genitale maschile Generalità , topografia, struttura, configurazione esterna e interna di: testicolo, epididimo, canale deferente, vescichette seminali, prostata. Il pene. Apparato genitale femminile Generalità , topografia, struttura, configurazione esterna e interna di: ovaio, tuba, utero, vagina, vulva. Apparato endocrino Generalità , topografia, struttura, configurazione esterna e interna di: ipofisi, tiroide, paratiroidi, surreni, pancreas endocrino. Apparato tegumentario Struttura dell'epidermide, derma, ipoderma, annessi cutanei e mammella . Sistema nervoso Organizzazione generale. Meningi e liquido cefalo-rachidiano. Ventricoli. Sistema nervoso centrale. Midollo spinale: topografia, configurazione, rapporti, architettura sostanza grigia e bianca, principali fasci ascendenti e discendenti. Sistema nervoso centrale. Bulbo, ponte e mesencefalo; organizzazione generale. Sistema nervoso centrale. Cervello: topografia, configurazione, rapporti, architettura sostanza grigia e bianca, principali fasci afferenti, efferenti e di integrazione. Sistema nervoso centrale. Cervelletto: topografia, configurazione, rapporti, architettura sostanza grigia e bianca, principali fasci afferenti ed efferenti. Sistema nervoso periferico: caratteri generali dei nervi. Sistematica dei nervi cranici. Sistematica dei principali plessi e nervi spinali. Recettori periferici, vie di conduzione e aree di integrazione degli organi di senso: olfatto, gusto, udito e vista. Sistema nervoso autonomo simpatico e parasimpatico: organizzazione generale. 2. Testi consigliati Martini FH, Timmons MJ, Tallitsch RB. Anatomia Umana. Seconda edizione. EdiSES, Napoli, 2004 5. Modalità d'esame Scritta. 5. propedeuticita' consigliate Istologia Modulo “Fisiologia” : (CFU 4, prof. Pietro Enrico Di Prampero) Contenuti del corso Programma non pervenuto, rivolgersi direttamente al docente. 1. Modulo: “Embriologia” : (CFU 1, prof. Bonetti Antonella) 1. Contenuti del corso Mitosi e meiosi. Gametogenesi: ovogenesi e spermatogenesi. Attività secretiva e gametogenetica delle gonadi maschili e femminili; caratteri strutturali delle vie genitali maschili e femminili. Riproduzione agamica e riproduzione sessuata. Follicologenesi, ovulazione e corpo luteo. Il ciclo mestruale. La fecondazione, lo zigote e la determinazione del sesso. La segmentazione, la formazione della blastocisti ed il suo impianto nell'endometrio. La gastrulazione ed il significato dei foglietti embrionali nell'uomo. Cenni sugli annessi embrionali. Le tappe fondamentali dello sviluppo e loro cronologia. 2. Obiettivi del corso Acquisire conoscenze sulle modalità maturative delle cellule germinali e le loro prerogative. Acquisire conoscenze sul fenomeno della fecondazione “in vivo”. Acquisire conoscenze sull'evoluzione del concepito durante le prime fasi di sviluppo, sull'evoluzione, la struttura, i rapporti e le analogie filogenetiche degli annessi embrionali. 3. Programma del corso Mitosi e meiosi. Gametogenesi: ovogenesi e spermatogenesi. Attività secretiva e gametogenetica delle gonadi maschili e femminili; caratteri strutturali delle vie genitali maschili e femminili. Riproduzione agamica e riproduzione sessuata. Follicologenesi, ovulazione e corpo luteo. Il ciclo mestruale. La fecondazione, lo zigote e la determinazione del sesso. La segmentazione, la formazione della blastocisti ed il suo impianto nell'endometrio. La gastrulazione ed il significato dei foglietti embrionali nell'uomo. Cenni sugli annessi embrionali. Le tappe fondamentali dello sviluppo e loro cronologia. 4. Esercitazioni Attività di auto-apprendimento guidato al microscopio ottico 5. Testi consigliati Rosati P, Maraldi NM, Embriologia generale, EdiErmes Casasco E, Embriologia generale, La Goliardica Pavese Ed. Barbieri M, Carinci P, Embriologia, Casa Ed. Ambrosiana 6. Modalita' d'esame Prova scritta Modulo “Istologia” : (CFU 3, prof.ssa Fulvia Ortolani) 1. Programma del corso Livelli gerarchici di organizzazione della materia vivente. Approcci metodologici per lo studio morfologico. Le unità di misura microscopica. Il limite di risoluzione. Il microscopio ottico, il microscopio elettronico a trasmissione, il microscopio elettronico a scansione e le nuove microscopie. L'allestimento dei preparati per microscopia ottica ed elettronica. Le indagini istochimiche ed immunoistochimiche. La cellula .Caratteri strutturali e ultrastrutturali degli organuli cellulari nei diversi citotipi con correlazioni morfofunzionali: la membrana plasmatica, il glicocalice, il nucleo, i ribosomi, il sistema di membrane della cellula, i mitocondri, il citoscheletro. I tessuti. Peculiarità , derivazione embriogenetica, capacità adattative e rigenerabilità dei diversi tessuti. Interazione cellula-matrice. Lamina basale. Interazioni fra tessuto epiteliale e tessuto connettivo. Membrana basale. Integrazione di tessuti in cute, mucose e sierose. Integrazione di tessuti in visceri cavi e visceri parenchimatosi. Integrazione di tessuti nella parete dei diversi tipi di vaso sanguifero. Vasi capillari continui e discontinui. Il tessuto epiteliale. Caratteristiche strutturali. Istogenesi. Polarità cellulare. Adesione cellulare. Giunzioni meccaniche e giunzioni comunicanti. Specializzazioni della superficie apicale: ciglia, microvilli, stereociglia. Specializzazioni della superficie basale. Gli epiteli di rivestimento . Classificazione. Caratteristiche morfofunzionali e distribuzione dei diversi tipi. Epitelio pavimentoso semplice. Epitelio cubico semplice. Epitelio batiprismatico semplice. Epitelio batiprismatico pseudostratificato. Epiteli isoprismatico e batiprismatico composti. Epitelio pavimentoso composto. Epitelio pavimentoso composto cheratinizzato: la epidermide. Epitelio polimorfo. Gli epiteli ghiandolari . Caratteri di base ed istogenesi di epiteli ghiandolari esocrini ed endocrini. Le ghiandole esocrine. Caratteri citologici, classificazione e distribuzione anatomica delle principali ghiandole esocrine. Ghiandole intraepiteliali, intramurali ed extramurali. Ghiandole esocrine unicellulari e pluricellulari. Tipi di secrezione. Ghiandole tubulari semplici. Ghiandole tubulari ramificate. Ghiandole alveolari semplici. Ghiandole alveolari ramificate. Ghiandole tubulari composte. Ghiandole alveolari composte. Ghiandole tubulo-alveolari composte. Le ghiandole endocrine. Caratteri citologici, interazione epitelio-endoteliale e ormoni secreti. Ipofisi: adenoipofisi e neuroipofisi; asse ipotalamo-ipofisario. Ghiandole interstiziali di testicolo e ovaio, corpo luteo. Epifisi. Tiroide. Paratiroidi. Isole del Langerhans. Ghiandole surrenali. Il parenchima renale: nefrone e apparato iuxtaglomerulare. Il parenchima epatico: lobulo epatico. Il tessuto connettivo . Caratteristiche generali, significato funzionale, istogenesi; rigenerabilità e invecchiamento tissutali. La matrice extracellulare: fibre e fibrille collagene, fibre elastiche, fibre reticolari. Collageni fibrillari e non fibrillari. La sostanza fondamentale: collageni minori, glicoproteine della matrice, glicosaminoglicani e proteoglicani. La componente cellulare dei tessuti connettivi. I diversi tipi di tessuto connettivo propriamente detto, caratteristiche morfo-funzionali e distribuzione anatomica. Il sangue e la linfa. Le cellule circolanti; il plasma; il siero. Tessuto emopoietico ed emopoiesi.I tessuti connettivi di sostegno. La cartilagine. Pericondrio, matrice cartilaginea e tipi cellulari. Caratteri istologici e distribuzione anatomica di cartilagini jaline, fibrose ed elastiche e dei tessuti condroide e cordoide.Condrogenesi. La cartilagine fetale. Invecchiamento della cartilagine. Il tessuto osseo. Caratteristiche e distribuzione dell'osso compatto e dell' osso trabecolare. Periostio, matrice ossea ed osteoide; i tipi cellulari. Tessuto osseo a fasci intrecciati, di tipo lamellare e sistemi haversiani. Il processo di calcificazione. I tipi di ossificazione membranoso, encondrale, pericondrale, paracondrale. Il rimaneggiamento ed il rimodellamento osseo. Il tessuto muscolare. Caratteristiche, istogenesi.Tessuto muscolare striato scheletrico; caratteri strutturali e ultrastrutturali della fibra muscolare striata scheletrica. Miofibrille; organizzazione sarcomeria e costamerica. Tipo di innervazione e cenni istofisiologici. Rigenerabilità e invecchiamento tissutali. Struttura dei muscoli scheletrici: epimisio, perimisio, endomisio e giunzione muscolo-tendinea. Tessuto muscolare striato cardiaco; caratteri strutturali e ultrastrutturali della fibra muscolare striata cardiaca; tipo di innervazione e cenni istofisiologici; rigenerabilità e invecchiamento tissutali. Miocardio specifico ed aspecifico. Attività endocrina nel miocardio. Tessuto muscolare liscio; caratteri strutturali e ultrastrutturali della fibrocellula; tipi di innervazione e cenni istofisiologici; rigenerabilità e invecchiamento tissutali. Il tessuto nervoso. Caratteristiche strutturali ed ultrastrutturali del neurone; architettura ultrastrutturale dell'assone e della guaina mielinica e cenni istofisiologici; le sinapsi nervose e neuro-muscolari; classificazione istologica e funzionale dei neuroni. Le cellule della neuroglia. Fibre nervose mieliniche ed amieliniche. La struttura dei nervi periferici. Istogenesi; rigenerabilità e invecchiamento tissutali. 2. Testi consigliati - "Compendio di Istologia" - L.C. Junqueira, J. Carneiro, R.O. Kelley - Ed. Piccin. 3. Atlanti di istologia segnalati per consultazione - "Istologia" - Sobotta Hammersen - Ed. USES. - “Atlante di Istologia funzionale” - J.B.Kerr - Casa Editrice Ambrosiana 4. Altri testi di consultazione - "Istologia di V. Monesi" - M. Molinaro, C. Rizzoli, G. Siracusa, M. Stefanini - Ed. Piccin. "Citologia Istologia" - P. Rosati - Ed. Edi Ermes. - "Citologia Istologia" - E. Casasco - Ed. La Goliardica Pavese. - "Bloom & Fawcett - Trattato di Istologia" - Fawcett D.W. - Ed. Mc Graw-Hill Modulo “Ostetricia e ginecologia” : (CFU 1, Diego Marchesoni) Programma del corso Programma non pervenuto, rivolgersi direttamente al docente. 1. Biochimica 1 (corso integrato) Docente: Irene Mavelli, Contessi Stefania, Giovanna Lippe Crediti: 6 1. Contenuti del corso : I Moduli di Metodologie biochimiche e di Laboratorio di Metodologie biochimiche vertono sulle metodologie per l'isolamento e la purificazione di proteine e sulle tecniche analitiche per il monitoraggio della purificazione. Il Corso Integrato prevede anche il Modulo di Enzimologia che approfondisce le metodiche per lo studio dell'attività enzimatica e tratta le applicazioni degli Enzimi come strumento di analisi, con particolare riguardo agli ambiti di interesse biotecnologico. 2. Obiettivi del corso : Il corso si propone di fornire allo studente le nozioni fondamentali delle metodologie biochimiche indispensabili per eseguire protocolli sperimentali finalizzati alla comprensione dei meccanismi molecolari alla base dei processi vitali della cellula. Il corso è finalizzato all'acquisizione di conoscenze teoriche e di competenze pratiche ed è pertanto articolato in esperienze di laboratorio integrate con lezioni frontali. Nelle lezioni vengono fornite le basi teoriche di metodologie e tecniche utilizzate in laboratorio, nonchè le informazioni relative a possibili applicazioni e sviluppi avanzati di queste. Ogni esperienza di laboratorio è preceduta da un'introduzione che illustra sia il problema sperimentale da affrontare e l'obiettivo da perseguire, sia gli strumenti e i reagenti da usare. Ogni esperienza inoltre è seguita dalla discussione dei dati ottenuti. 3. Programma del corso : Modulo “Metodologie Biochimiche” : (CFU 1.5, prof.ssa Irene Mavelli) Purificazione di proteine Applicazioni di interesse biotecnologico. Definizione di strategie per la purificazione di una proteina e conoscenze richieste relative alle proprietà della proteina. Tecniche attualmente in uso per la purificazione di proteine: tecniche separative e tecniche analitiche. Procedure basate sulla solubilità differenziale di proteine: salting out, precipitazione con ioni di metalli bivalenti e con solventi organici, precipitazione isoelettrica. Procedure basate su separazioni cromatografiche selettive. Scelta degli obiettivi della purificazione in relazione a qualità e quantità del prodotto da ottenere ed ai costi della procedura da adottare. Fasi della purificazione. a) Scelta del materiale di partenza; b) isolamento di frazioni subcellulari; c) estrazione, solubilizzazione e isolamento di proteine: procedure per proteine intracellulari solubili, per proteine intracellulari di membrana, per proteine extracellulari, per proteine ingegnerizzate (sovraespresse in organismi manipolati geneticamente con una sequenza peptidica che promuove l'esportazione dalle cellule); d) purificazione della proteina isolata; e) concentrazione del campione, filtrazione, ultrafiltrazione e dialisi; f) conservazione della proteina purificata: congelamento e liofilizzazione. Tecniche separative Tecniche centrifugative. Scopo e principi generali della centrifugazione preparativa, tipi di centrifughe, tipi di rotori, centrifugazione differenziale e in gradiente di densità . Tecniche cromatografiche: principi generali e tipi di cromatografia. Cromatografia liquida per esclusione molecolare, scambio ionico, adsorbimento e interazione idrofobica, partizione in fase normale ed in fase inversa, affinità . Cromatografia su colonna. Fasi, ottimizzazione della separazione cromatografica, interpretazione dei cromatogrammi, analisi quantitativa: standardizzazione esterna e standardizzazione interna. Cromatografia liquida ad alta risoluzione. HPLC e FPLC, tipi di rivelatori, applicazioni avanzate: micro e nanoHPLC. Monitoraggio del processo di purificazione Saggi per la determinazione del contenuto totale di proteina. Saggi enzimatici, saggi immunologici. Determinazione di attività specifica, fattore di purificazione e resa. Tecniche elettroforetiche Principi generali. Tipi di elettroforesi attualmente in uso per separazione e analisi di miscele complesse di proteine: elettroforesi in condizioni native e in condizioni denaturanti (SDS-PAGE). Isoelettrofocalizzazione. Metodi di rilevazione e analisi quantitativa. Tecniche elettroforetiche avanzate: Elettroforesi bidimensionale, elettroforesi capillare e ad alta risoluzione. Criteri di omogeneità e di purezza delle proteine Elettroforesi. Ultracentrifugazione analitica: principi generali e applicazioni (criterio di purezza, analisi delle caratteristiche di sedimentazione di proteine ed altre macromolecole, determinazione della massa molecolare). Vantaggi e svantaggi dell'ultracentrifugazione analitica rispetto gli altri metodi di determinazione della massa molecolare: SDS-PAGE, cromatografia liquida per esclusione molecolare, spettrometria di massa. Modulo “Laboratorio di Metodologie Biochimiche” : (CFU 1.5 , prof.ssa Stefania Contessi) Le esperienze di laboratorio riguardano: Isolamento con tecniche basate sulla solubilità differenziale da sospensioni di mitocondri di cuore bovino del complesso proteico che costituisce la porzione catalitica F1 dell'enzima F0F1ATPsintasi Separazione della proteina inibitrice di ATPsintasi (IF1) mediante precipitazione in etanolo in presenza di ammonio solfato e successiva dialisi Purificazione mediante Cromatografia liquida per gel-filtrazione di F1 dalla frazione arricchita ottenuta nel corso della prima esperienza Determinazione mediante il metodo dell'acido bicinconinico (BCA) della quantità di F1 eluita dalla colonna cromatografia. Calcolo della resa Separazione mediante Cromatografia liquida per gel-filtrazione di una miscela di proteine e composti a basso peso molecolare: es emoglobina e vitamina B12. Purificazione del lisozima mediante cromatografia a scambio ionico Elettroforesi di proteine su gel di poliacrilamide in condizioni denaturanti (SDS-PAGE) Colorazione e conservazione del gel Gli studenti alla fine del corso dovranno aver acquisito la capacità di eseguire procedure di purificazione e analisi di proteine con tecniche di base. In particolare dovranno saper fare: - precipitazione frazionata di proteine (salting out, denaturazione al calore, precipitazione con solventi organici), - dialisi, - centrifugazione, - allestimento di una colonna cromatografica - sviluppo di una cromatografia per la separazione di proteine, - monitoraggio delle fasi della cromatografia mediante dosaggio del contenuto di proteina, - preparazione di un gel per elettroforesi in condizioni denaturanti - corsa elettroforetica - colorazione di bande proteiche su gel Modulo “Enzimologia” : (CFU 3, prof.ssa Giovanna Lippe) Fondamenti di enzimologia. Relazione struttura/funzione: concetto di sito attivo e ruolo dei cofattori. Esempi di strutture di enzimi risolte per cristallografia ai raggi X. Enzimi chimicamente o geneticamente modificati. Controllo cellulare dell'attività enzimatica. Cinetica enzimatica: cinetica allo stato prestazionario e stazionario. Velocità iniziale, effetto della concentrazione del substrato, T, pH e inibitori sulla velocità iniziale. Reazioni a più substrati. Enzimi multisito e allosterici. Classificazione e nomenclatura degli enzimi. Metodi di studio dell'attività enzimatica. Misure di tipo continuo o discontinuo. Tecniche spettrofotometriche, fluorimetriche, radioisotopiche, elettrochimiche per il dosaggio di substrato/prodotto. Metodi grafici e matematici di analisi dei dati. Definizione di Unità di attività enzimatica (UI), numero di turnover e attività specifica. Applicazioni tecnologiche degli enzimi. Enzimi come strumento di analisi: dosaggio di enzimi e di metaboliti, reazioni accoppiate, dosaggi automatizzati, dosaggi immunochimici. Biosensori: principi e potenzialità di applicazione. Enzimi immobilizzati: metodi di immobilizzazione, problemi e prospettive. Applicazioni industriali: alcuni esempi. Le esperienze di laboratorio riguardano: 1. Determinazione spettrofotometrica in continuo dell'attività ATP idrolitica della porzione catalitica F1 di F0F1ATPsintasi mediante reazioni accoppiate. 2. Determinazione spettrofotometrica in discontinuo dell'attività specifica del lisozima. Gli studenti alla fine del modulo dovranno aver acquisito la capacità di mettere a punto le condizioni sperimentali per saggi enzimatici e di identificare eventuali artefatti 4. Propedeuticita' consigliate Chimica Generale, Chimica Organica e Biochimica 1. 5. Testi consigliati Ninfa-Ballou: Metodologie di Base per la Biochimica e la Biotecnologia. (Zanichelli, 2000) Wilson-Walker: Le bioconoscenze e le biotecnologie in Laboratorio - nuova edizione. (Cortina, 2001) Agli studenti vengono forniti i protocolli degli esperimenti, alcuni manuali per l'uso di strumenti e dispense di approfondimento relative a tecniche applicate in laboratorio. 6. Modalita' d'esame L'esame consiste in una prova scritta finalizzata a verificare sia le conoscenze che le competenze acquisite. La prova consiste nella soluzione di problemi sperimentali relativi alle esperienze pratiche condotte, nonché in domande a risposta aperta breve e/o a scelta multipla. Contribuiscono alla valutazione complessiva anche le relazioni scritte di ogni esperienza di laboratorio che gli studenti durante il corso sono tenuti a redigere, rispondendo ad eventuali quesiti formulati dal docente. Biochimica 2 (corso integrato) Docente: Irene Mavelli, Marina Comelli Crediti: 6 Modulo “Biochimica strutturale” con esercitazioni di laboratorio (CFU 4, prof.ssa Irene Mavelli) Modulo “Biochimica metabolica” (CFU 2, prof.ssa. Marina Comelli) 1. contenuti del corso Il Corso è teorico-pratico ed è costituito da due moduli: Modulo di BIOCHIMICA STRUTTURALE con esercitazioni di laboratorio e Modulo di BIOCHIMICA METABOLICA. Il Modulo di Biochimica strutturale è articolato in lezioni frontali affiancate da alcune esperienze di laboratorio ed esercitazioni. Ogni esperienza di laboratorio è preceduta da un'introduzione che illustra sia l'obiettivo da perseguire e le abilità da acquisire, sia gli strumenti e i reagenti da usare. Ogni esperienza inoltre è seguita dalla discussione dei dati ottenuti. Di ogni esperienza gli studenti sono tenuti a redigere una relazione scritta, rispondendo ad eventuali quesiti formulati dal docente. 2. Obiettivi del corso L'obiettivo de Corso è di far acquisire allo studente le nozioni fondamentali della BIOCHIMICA GENERALE STRUTTURALE E METABOLICA, necessarie per comprendere i meccanismi molecolari alla base dei processi vitali. Parti fondamentali del corso sono struttura e funzione delle proteine, correlazione struttura-funzione, enzimi, lipidi, membrane e trasporto, metabolismo delle principali biomolecole, meccanismi di regolazione delle vie metaboliche e loro integrazione. Inoltre il Corso ha lo scopo di far acquisire allo studente le abilità di base indispensabili per affrontare un esperimento di Biochimica, nonché di applicare in laboratorio alcune nozioni acquisite durante le lezioni . 3. Programma del corso Biochimica Strutturale Aminoacidi e peptidi Struttura e proprietà degli alfa-aminoacidi proteici. Proprietà delle catene laterali degli alfa-aminoacidi. Aminoacidi non proteici. Determinazione del punto isoelettrico di un aminoacido. Analisi cromatografica degli aminoacidi. Il legame peptidico e la sua struttura. I principali oligopeptidi e peptidi e loro funzione biochimica. Proteine Strutture delle proteine Livelli strutturali: primario, secondario, terziario e quaternario. Conformazione delle proteine. Strategie per la determinazione della struttura primaria di una proteina. Struttura secondaria in alfa-elica. Struttura secondaria a foglietto beta. Ripiegamenti della catena polipeptidica (beta turns) e Struttura terziaria. Varietà di strutture nelle proteine. Strutture supersecondarie e domini. Processo di strutturazione proteica. Strutture quaternarie. Proteine globulari. Proteine fibrose costituenti strutturali di cellule e tessuti. Proteine del tessuto connettivo. Struttura del protocollageno. Idrossilazione Pro e Lys e ruolo della vitamina C. Stabilità dell'elica del collageno. Proteine Coniugate Gruppi prostetici e cofattori. Cenni su metallo-proteine e flavoproteine. Glicoproteine. Proprietà strutturali dei glicidi complessi. Glicoproteine N-glicosilate e O-glicosilate. Proteine glicate. Proteine della matrice extracellulare: proteoglicani e glucosoaminoglicani. Emoglobina e trasporto dell'ossigeno Struttura molecolare di emoglobina e mioglobina. Gruppo eme. Proprietà del legame ossigeno-eme e del legame ossigeno-CO. Curve di dissociazione ossigeno-Hb e ossigeno-Mb. Concetto di cooperatività e allosterismo. Effettori allosterici. Stati conformazionali diversi di Hb. Effetto Bohr. Effetto dei protoni e della CO2. Effetto del 2,3-DPG. Significato fisiologico del legame di 2,3-DPG. Emoglobina fetale. Esempi di malattie molecolari: le emoglobinopatie. Enzimi e catalisi enzimatica Capacità catalitica, specificità e regolazione. Cinetica delle reazioni catalizzate da enzimi. Modello cinetico di Michaelis-Menten. Costante di Michaelis Km. Velocità max e numero di turnover, Costante catalitica Kcat. Specificità e riconoscimento molecolare. Inibitori reversibili e irreversibili. Regolazione enzimatica: regolazione covalente e regolazione allosterica. Un paradigma della regolazione enzimatica: la glicogeno fosforilasi. Meccanismi di azione degli enzimi. Catalisi covalente. Catalisi generale acido-basica. Catalisi da ioni metallici. Alcuni esempi rappresentativi. Lipidi, membrane e trasporto Acidi grassi: nomenclatura e caratteristiche strutturali degli acidi grassi saturi ed insaturi piu' rappresentati nei sistemi biologici. Triacilgliceroli. Glicerofosfolipidi. Sfingofosfolipidi. Cere. Terpeni. Steroidi. Modello a mosaico fluido. Struttura delle proteine di membrana. Proteine di membrana ancorate a lipidi. Diffusione semplice e trasporto mediato da proteine. Cinetica di trasporto. Trasporto passivo e attivo. Processi di trasporto sostenuti dall'ATP. Canali ionici e Pompe di membrana. Biochimica Metabolica Coenzimi utilizzati nelle reazioni metaboliche Cenni su struttura/funzione dei seguenti coenzimi: acido lipoico; coenzimi piridinnucleotidici NAD e NADP, derivati dalla vitamina PP (nicotinamide); tiamina pirofosfato, derivato dalla vitamina B1 (tiamina); coenzima A, derivato dal pantotenato; coenzimi flavinici FAD e FMN, derivati dalla vitamina B2 (riboflavina); biotinil coenzima, derivato dalla vitamina H (biotina); piridossale fosfato, derivato dalla vitamina B6 (piridossina, piridossale, piridossamina); tetraidrofolato, derivato dal folato; deossiadenosil cobamide e metilcobamide, derivati dalla vitamina B12 (cobalamina). Bioenergetica e ossidazioni biologiche Catabolismo e anabolismo. ATP: un composto ad alta energia. Strategie molecolari per la produzione di ATP. Reazioni chimiche accoppiate. Ossidazioni e riduzioni. Potenziali di riduzione. Carica energetica della cellula. Digestione delle proteine della dieta Metabolismo anaerobio dei monosaccaridi La via glicolitica. Resa in ATP della glicolisi. I destini metabolici del piruvato. Il metabolismo del lattato. Fermentazione alcolica. Regolazione della glicolisi. PFK-2 e l'enzima chinasi-fosfatasi. Regolazione ormonale. Complesso della piruvato DH. Trasformazione del piruvato in acetil-CoA. Il complesso della piruvato deidrogenasi e suo meccanismo di catalisi. Metabolismo di monosaccaridi diversi dal glucosio: Fruttosio, galattosio e mannosio. Ciclo di Krebs e Ciclo del gliossilato Ciclo di Krebs. Panoramica del ciclo di Krebs. Reazioni di decarbossilazione. Resa di ATP del ciclo di Krebs. Natura anfibolica del ciclo di Krebs. Reazioni anaplerotiche. Regolazione del ciclo di Krebs. Ciclo del gliossilato nelle piante e nei batteri. Fosforilazione ossidativa e fotofosforilazione Fosforilazione ossidativa. Cenni sulle recenti acquisizioni sulla struttura del mitocondrio. Sistemi navetta malato-aspartato e glicerolo 3-fosfato. Il processo della fosforilazione ossidativa. I complessi I, II, III e IV della catena di trasporto degli elettroni. Caduta dei potenziali di ossidazione lungo la catena di trasporto degli elettroni. Il rapporto P/O: l'efficienza della fosforilazione ossidativa. Il complesso V della fosforilazione ossidativa per la sintesi di ATP. L'ipotesi chemiosmotica per l'accoppiamento della fosforilazione ossidativa. Cenni sulle proprietà strutturali e funzionali di ATPsintasi: un motore molecolare rotatorio di notevole interesse. Inibitori e disaccoppianti della fosforilazione ossidativa. Fotosintesi clorofilliana. I cloroplasti; reazione alla luce; reazioni la buio (ciclo di Calvin). Via del pentosio fosfato Fase ossidativa e produzione di potere riducente sotto forma di NADPH. Fase non ossidativa di interconversione dei pentosi fosfati. Bilancio e regolazione della via. Gluconeogenesi Significato metabolico e precursori non glucidici della sintesi di glucosio, organi nei quali la gluconeogenesi e' attiva, localizzazione subcellulare degli enzimi. Reazioni e costo energetico della sintesi di glucosio a partire da piruvato. Cenni sulla regolazione allosterica ed ormonale. Meccanismo e significato metabolico del ciclo muscolo-fegato di Cori e dell'alanina . Metabolismo del glicogeno Struttura chimica e distribuzione del glicogeno nell'organismo, e suo significato metabolico in relazione alla elevata concentrazione epatica e muscolare; reazioni ed enzimi della glicogenosintesi e della glicogenolisi; regolazione ormonale ed allosterica degli enzimi regolatori. Digestione dei lipidi e lipoproteine plasmatiche Digestione ed assorbimento dei lipidi della dieta e loro trasporto in circolo con i chilomicroni. Lipidi di sintesi endogena: caratteristiche strutturali e funzionali delle lipoproteine VLDL, IDL, LDL, HDL. Lipolisi Beta ossidazione degli acidi grassi saturi ed insaturi. Resa energetica dell'ossidazione completa degli acidi grassi saturi ed insaturi e a numero pari e dispari di atomi C. Sintesi epatica dei corpi chetonici. Condizioni metaboliche che favoriscono la chetogenesi. Chetosi. Regolazione ormonale della lipolisi Lipogenesi Precursori e reazioni della biosintesi citoplasmatica degli acidi grassi. Funzionamento del complesso dell'acido grasso sintetasi. Costo energetico della biosintesi degli acidi grassi. Desaturazione degli acidi grassi. Significato biologico degli acidi grassi essenziali poliinsaturi e loro funzione quali precursori di molecole biologicamente attive. Sintesi di trigliceridi. Metabolismo del colesterolo. Funzioni del colesterolo. Cenni sulla sintesi del colesterolo. Sali biliari: caratteristiche strutturali, sito di sintesi, funzione biologica e circolo entero-epatico dei sali biliari. Digestione delle proteine della dieta Catabolismo degli amminoacidi: Destino catabolico del gruppo amminico negli animali urotelici, uricotelici e ammoniotelici. Trasferimento del gruppo amminico da alfa amminoacidi ad alfa-chetoacidi. Deamminazione ossidativa del glutammato. Ciclo dell'urea e bilancio energetico. Regolazione del ciclo dell'urea. Destino metabolico dello scheletro carbonioso degli amminoacidi. Biosintesi di amminoacidi: Aminoacidi essenziali e non essenziali. Valore biologico delle proteine e bilancio dell'azoto. Metabolismo del frammento monocarbonioso. Funzione dell'S-adenosilmetionina nel ciclo del metile attivato e rilevanza di questi processi nel metabolismo degli amminoacidi e dei nucleotidi. Cenni sulla sintesi degli amminoacidi non essenziali. Degradazione e sintesi del gruppo eme. Metabolismo dei nucleotidi purinici e pirimidinici: Cenni sulla biosintesi de novo dei nucleotidi purinici e pirimidinici. Catabolismo dei nucleotidi purinici e pirimidinici. 4. Propedeuticita' consigliate Chimica Generale, Chimica Organica, Fisica con particolare riguardo agli argomenti di Chimica fisica. 5. Modalita' d'esame L'esame consiste in una prova scritta unica, finalizzata a verificare le conoscenze acquisite nei due Moduli e le competenze acquisite nelle esercitazioni di laboratorio. La prova consiste in domande a risposta aperta breve e/o a scelta multipla, nonché nella soluzione di problemi numerici relati alle esercitazioni di laboratorio condotte. Contribuiscono alla valutazione complessiva anche le relazioni scritte di ogni esperienza di laboratorio che gli studenti durante il corso sono tenuti a redigere, rispondendo ad eventuali quesiti formulati dal docente. Bioetica Docente: Edoardo Greblo Crediti: 2 1. Obiettivi del corso : Riconoscere le principali questioni bioetiche sollevate dall'impiego delle biotecnologie; individuare i valori in gioco nelle questioni bioetiche e le diverse possibilità di argomentazione morale; essere informati sul dibattito contemporaneo e sulle prese di posizione delle principali autority in campo bioetico . 2. Programma del corso : Lineamenti di bioetica generale: nascita, statuto epistemologico, paradigmi. Bioetica di inizio vita umana: embriogenesi e statuto dell'embrione umano. Bioetica della sperimentazione. Implicanze bioetiche delle biotecnologie. Fondamenti e ambiti di ricerca della bioetica ambientale. Il rapporto problematico uomo e ambiente. Modelli di etica ambientale. Presentazione e analisi dei pareri del Comitato Nazionale di Bioetica (Bioetica e ambiente; Bioetica e scienze veterinarie; Sicurezza delle biotecnologie; Brevettabilità degli organismi viventi; Sperimentazione sugli animali e salute dei viventi; Xenotrapianti ). 4. Testi consigliati : M. Aramini, Introduzione alla bioetica, Giuffrè, Milano, 2003. L. Battaglia (ed.), Etica e animali, Liguori, Napoli, 1998. S. Leone, Privitera S. (eds.), Nuovo Dizionario di Bioetica, Città Nuova-ISB, Roma-Aci Reale (CT), 2004. R. Mordacci, Una introduzione alle teorie morali. Confronto con la bioetica, Feltrinelli, Milano, 2003. M. Tallacchini (ed.), Etiche della terra. Antologia di filosofia dell'ambiente, Vita e Pensiero, Milano, 1998. Bioinformatica AB Docente: Giorgio Matassi Crediti: 4 Programma: Non pervenuto, rivolgersi al docente Bioinformatica C Docente: Emiliano Dalla Crediti: 4 1. Obiettivi del corso Introduzione alla bioinformatica, cenni storici. Confronto di sequenze. Allineamenti di coppie e allineamenti multipli. Matrici di sostituzione. Allineamenti con alberi filogenetici. Polimorfismi di singolo nucleotide. Ricostruzione di aplotipi. Strutture proteiche. Predizione e confronto di strutture 3dimensionali. Data Base strutturali. : Bioinformatica D Docente: Giuseppe Lancia Crediti: 3 1. Programma del corso : Programma non pervenuto, rivolgersi direttamente al docente. Biologia 1 Docente: Claudio Schneider Crediti: 3 1. Programma del corso Programma non pervenuto, rivolgersi direttamente al docente. Biologia 1 Docente: Claudio Schneider Crediti: 3 1. Programma del corso Programma non pervenuto, rivolgersi direttamente al docente. Biologia 2 (Corso integrato) Docente: Claudio Schneider, Roberta Benetti Crediti: 6 1. Programma del corso Programma non pervenuto, rivolgersi direttamente ai docenti. Biologia molecolare 1 (corso integrato) Docente: Franco Quadrifoglio, Gianluca Tel Crediti: 5 1. Obiettivi del corso : Comprensione del rapporto tra struttura ed attività nelle macromolecole di interesse biologico. Comprensione dei meccanismi molecolari responsabili della trasmissione, espressione ed evoluzione dei caratteri ereditari della cellula. È articolato in lezioni frontali nonché da un esperienza di laboratorio, in cui lo studente ha modo di applicare le nozioni circa le metodologie per la preparazione ed analisi di DNA plasmidico acquisite durante le lezioni frontali. 2. Programma del corso : Struttura primaria, secondaria e terziaria degli acidi nucleici. La struttura B del DNA. Le altre strutture ordinate stabili del DNA. Come la sequenza delle basi e le condizioni ambientali (pH, forza ionica, composizione solvente, temperatura) influenzano la stabilità delle strutture ordinate. I vari modi con cui si denatura il DNA. La denaturazione termica. Rinaturazione e ibridazione. La termodinamica e la cinetica dell'ibridazione. L'interazione DNA-proteine. Come alcune proteine leggono la sequenza delle basi. Le proprietà topologiche dei DNA chiusi. Il meccanismo di azione delle topoisomerasi. Metodi di sequenziamento del DNA. Metodi automatici di sequenziamento. L'amplificazione del DNA: la PCR. Gli enzimi di modificazione del DNA: endonucleasi, esonucleasi, le chinasi, le fosfatasi, le ligasi. Principi base sulle tecnologie del DNA ricombinante. Vettori per il clonaggio di geni. Plasmidi e batteriofagi. Purificazione e manipolazione di DNA plasmidico. Gli enzimi di restrizione e di modificazione, caratteristiche, tipi e modalità di funzionamento. La struttura secondaria degli RNA. Le ribonucleasi specifiche ed aspecifiche. Metodi sperimentali per la separazione degli acidi nucleici: l'elettroforesi su gel e la centrifugazione. La struttura dei cromosomi. Il genoma dei procarioti e degli eucarioti. Il genoma umano. Il genoma mitocondriale. La cromatina. Gli istoni. I nucleosomi. Replicazione del DNA. Le proprietà delle DNA polimerasi procariotiche ed eucariotiche. Inizio della replicazione e componenti dell'apparato di replicazione. Fedeltà della replicazione. Il meccanismo molecolare della replicazione. I telomeri e le telomerasi. Lesioni e riparazione del DNA. I meccanismi molecolari dei vari tipi di riparazione nei procarioti e negli eucarioti. Riparazione post-replicazione. La riparazione associata alla trascrizione. L atrascrizione. RNA polimerasi procariotiche ed eucariotiche. Il meccanismo di inizio della trascrizione nei procarioti e negli eucarioti. I fattori di trascrizione. Attivatori e repressori della trascrizione. I promotori e i potenziatori. La regolazione della trascrizione nei procarioti (gli operoni) e negli eucarioti. Gli ormoni peptidici e gli ormoni steroidei: meccanismo di controllo della trascrizione negli eucarioti. L'influenza della struttura della cromatina sulla trascrizione. Come viene modificata l'interazione tra istoni e DNA nella cromatina: l'acetilazione e la deacetilazione. La metilazione degli istoni e del DNA. Le isole CpG. Eterocromatina ed eucromatina. L'imprinting e l'epigenetica. Maturazione e turnover dell'RNA: la maturazione dell'mRNA eucariotico. Splicing, splicing alternativo, editing e stabilità dell'mRNA. Sintesi proteica. Il codice genetico. Struttura e funzione dei tRNA. Struttura e funzione dei ribosomi. Il meccanismo di sintesi. La regolazione della sintesi proteica. La spesa energetica della sintesi proteica. La stabilità e il turnover delle proteine. 6. Alcune metodologie di base della Biologia molecolare: Southern e northern blotting, EMSA, footprinting, siRNA, microarrays. Approcci globali: la trascrittomica e la proteomica. 3. Testi consigliati : L. Allison “Fondamenti di Biologia molecolare” Zanichelli B. Alberts et al. “Biologia molecolare della cellula” Zanichelli J. Watson et al. “Biologia molecolare del gene” Zanichelli T.A. Brown “Genomi” EdiSES T.A. Brown 2007 “Biotecnologie molecolari”-Zanichelli, Bologna; Qualsiasi libro di testo aggiornato di Biologia molecolare . 4. propedeuticita' : Chimica generale. Chimica organica. Fisica. Biochimica 1. 5. Modalita' di esame : Prova scritta con esercizi e domande aperte. Le date di esame sono riportate su Sindy. E' necessario prenotarsi per le prove di esame. I risultati degli esami saranno riportati, entro una settimana al massimo dalla prova, su Sindy. 6. Orario di ricevimento : I docenti sono sempre disponibili a ricevere gli studenti (Dipartimento di Scienze e tecnologie biomediche, Piazzale Kolbe 4, Udine). Per prendere appuntamento telefonare o inviare e-mail a [email protected] o a [email protected] La posta elettronica può essere usata anche per rivolgere direttamente domande o richieste di spiegazione ai docenti. Biologia molecolare 2 (corso integrato) Docente: Gianluca Tel, Franco Quadrifoglio Crediti: 6 Modulo I: Tecniche di biologia molecolare: (CFU 6, Prof. Gianluca Tell) 1. Obiettivi del corso Fare acquisire allo studente le competenze per l'utilizzo delle tecniche di base in Biologia Molecolare. È articolato in lezioni frontali affiancate da esperienze di laboratorio, in cui lo studente ha modo di acquisire le abilità di base indispensabili per affrontare un esperimento di Biologia Molecolare, nonché di applicare alcune nozioni acquisite durante le lezioni. Verranno proposti 22 protocolli sperimentali inerenti le tecniche di biologia molecolare di uso comune in laboratorio ed inerenti le tecnologie del DNA ricombinante. Ogni esperienza di laboratorio è preceduta da un'introduzione che illustra sia l'obiettivo da perseguire e l'abilità da acquisire, sia gli strumenti e i reagenti da usare. Ogni esperienza inoltre è seguita dalla discussione dei dati ottenuti. 2. Programma del corso 1. LA TECNOLOGIA DEL DNA RICOMBINANTE. (Capitoli 2-9, Brown T.A. 2007-Zanichelli, Bologna; Capitoli 4-5, Glick BR, Pasternak J.J. 2003-Zanichelli, Bologna) Vettori per il clonaggio di geni. Plasmidi e batteriofagi. Purificazione e manipolazione di DNA plasmidico. Gli Enzimi di restrizione e di modificazione, caratteristiche, tipi e modalità di funzionamento. I Vettori di clonaggio e i vettori di espressione: caratteristiche e loro utilizzo. Creazione e screening di una genoteca. Vettori basati sul batteriofago , M13. Cosmidi e fagmidi. Vettori di espressione in cellule eucariotiche: caratteristiche ed utilizzo Trasformazione genetica dei procarioti. Sintesi chimica, sequenziamento e amplificazione del DNA. 2. LA MANIPOLAZIONE DELL'ESPRESSIONE GENICA NEI PROCARIOTI (Capitolo 1, 13, Brown T.A. 2007-Zanichelli, Bologna; Capitolo 6, Glick BR, Pasternak J.J. 2003-Zanichelli, Bologna). Isolamento di un gene per PCR L'espressione genica da promotori forti e regolabili Le proteine di fusione Ottimizzazione delle condizioni di espressione di proteine ricombinanti 3. LA PRODUZIONE DI PROTEINE RICOMBINANTI NELLE CELLULE EUCARIOTICHE (Capitolo 13, Brown T.A. 2007-Zanichelli, Bologna; Capitoli: 7, 17 Glick BR, Pasternak J.J. 2003-Zanichelli, Bologna) I sistemi di espressione per le cellule di mammifero. Sistemi di espressione stabile ed inducibile. Il sistema Tet off/Tet on. I sistemi di espressione in Saccharomyces cerevisiae e Pichia pastoris I sistemi di espressione basati sulle cellule di insetto in coltura I sistemi di espressione in cellule vegetali 4. LA MUTAGENESI MIRATA E LA MANIPOLAZIONE DELLE PROTEINE (Capitolo 8 Glick BR, Pasternak J.J. 2003-Zanichelli, Bologna) I procedimenti per la mutagenesi mirata mediante il fago M13 e la PCR La manipolazione delle proteine 5. BIOTECNOLOGIA MOLECOLARE (Glick BR, Pasternak J.J. 2003-Zanichelli, Bologna: Capitolo 9, pagg 183-186; Capitolo 10, pagg 213-218) Gli anticorpi policlonali e monoclonali. Gli anticorpi monoclonali come agenti terapeutici. 6. METODOLOGIE PER LO STUDIO DELLA ESPRESSIONE GENICA e DELL'INTERAZIONE PROTEINA-PROTEINA (Capitolo 11, Brown T.A. 2007-Zanichelli, Bologna) Tecniche per lo studio dell'espressione di un gene (RT-PCR, Northern blot, Western blot) Tecniche per lo studio e per l' identificazione dei siti di inizio trascrizione (S1 nuclease, RNAse protection, Run-on e Run-off assays) ed origine di replicazione. Tecniche per lo studio delle regioni regolatorie (promotori, enhancers) Identificazione e studio funzionale delle proteine leganti il DNA con funzione regolatoria (DNaseI-footprinting, in vivo-footprinting, Electrophoretic Mobility Shift Assay, South Western, domain-swap, CHIP). Saggi ‘in vivo' (Reporter assays). Principi di analisi proteomica. Tecniche per lo studio dei networks di interazione proteina-proteina (GST-Pulldown, Co-immunoprecipitazione, Far-Western). 7. TEORIA SULLE TECNICHE PER IL SILENZIAMENTO DELL'ESPRESSIONE GENICA Tecniche dell'anti-senso, dell' anti-gene ed RNA-interference 8. UTILIZZO DI RADIOISOTOPI IN BIOLOGIA MOLECOLARE (fotocopie) Manipolazione di Radioisotopi: tipi e utilizzo. Tecniche per la marcatura di acidi nucleici e proteine. 3. esperienze di laboratorio LA TECNOLOGIA DEL DNA RICOMBINANTE. Manipolazione di batteri competenti. Preparazione terreni e piastre per colture batteriche. Trasformazione batterica. Valutazione dell'efficienza di trasformazione. Preparazione di DNA plasmidico: Crescita, minipreps e analisi del DNA plasmidico su gel di agarosio. LA MANIPOLAZIONE DELL 'ESPRESSIONE GENICA NEI PROCARIOTI Espressione e purificazione di proteine ricombinanti in E. coli. Messa a punto delle condizioni ottimali di espressione di una proteina di fusione e sua purificazione su resina di affinità . Calcolo dell'efficienza di espressione-purificazione. METODOLOGIE PER LO STUDIO DELLA ESPRESSIONE GENICA Estrazione, purificazione e analisi di RNA e preparazione di cDNA Dosaggio spettrofotometrico di primers di ssDNA (GAPDH e Ref-1) per PCR e analisi su gel denaturante. Estrazione di RNA da colture cellulari di cellule eucariotiche (HepG2) e amplificazione tramite RT-PCR di un gene espresso. Analisi su gel di agarosio dell'amplificato di RT-PCR. Estrazione e purificazione da gel di un amplificato di PCR. Estrazione di proteine da cellule e analisi di Western blotting di un gene espresso. Estrazione di proteine nucleari e citoplasmatiche da colture cellulari di cellule eucariotiche (HepG2) e analisi dell'espressione di APE1/Ref-1 mediante Western blotting. 4. prerequisiti G li studenti devono aver seguito i corsi di Chimica Generale, di Chimica Organica, Fisica, Biochimica 1, Biochimica 2 e Biologia Molecolare 1 con particolare riguardo agli argomenti di Biologia Molecolare 1. 5. Modalità d'esame Prova scritta con esercizi 6. Testi consigliati Biotecnologia Molecolare, Glick BR, Pasternak J.J. 2003-Zanichelli, Bologna; Biotecnologie Molecolari, principi e tecniche, Brown T.A., 2007-Zanichelli, Bologna; Molecular Cloning, A Laboratory Manual, Sambrook and Russel, CSHL Press; Articoli e riferimenti specifici aggiornati indicati dal docente. Modulo II: Biologia molecolare II: (CFU 3, Prof. Franco Quadrifoglio) 1. Obiettivi del corso Fare acquisire allo studente le competenze per la comprensione dei meccanismi con cui viene regolata l'espressione dei geni negli eucarioti, anche nello sviluppo. 2. Programma del corso 0.0 Ricapitolazione dell'interazione DNA-proteine e sulla formazione del complesso basale di trascrizione negli eucarioti. 1. La struttura della cromatina e il controllo dell'espressione genica negli eucarioti 2. La struttura della cromatina 3. La struttura secondaria e terziaria degli istoni 4. La formazione dei nucleosomi e il loro possibile posizionamento 5. Le modificazioni chimiche degli istoni e il loro effetto sulla struttura della cromatina. Gli agenti modificatori e il loro reclutamento nel complesso di trascrizione. 6. Eucromatina ed eterocromatina. Modificazioni epigenetiche. La metilazione del DNA. 7. Il rimodellamento della cromatina: la funzione della superfamiglia SWI/SNF. 8. L'epigenetica nei mammiferi: l'imprinting genomico. L'inattivazione del cromosoma X. 9. Gli isolatori. 10. I meccanismi genetici dello sviluppo embrionale 11. Strategie di regolazione genica differenziale durante lo sviluppo: la localizzazione dell'mRNA, il contatto cellula-cellula, il gradiente dei morfogeni. 12. Lo sviluppo di Drosophila: la formazione degli assi, i geni gap, pair-rule e omeotici. I geni Hox nei mammiferi. 13. La determinazione del sesso negli insetti e nei vertebrati. 14. L'adesione cellulare nello sviluppo. 15. Le vie principali di segnalazione nello sviluppo. 16. Gli RNA non codificanti. Il progetto ENCODE. L'uso dei tiling arrays. Il ruolo dei microRNA nell'espressione genica. 17. La ricombinazione sito-specifico: i geni delle immunoglobuline. 18. PCR quantitativa e sue applicazioni. 3. Testi consigliati B. Alberts et al. “Biologia molecolare della cellula” Zanichelli J. Watson et al. “Biologia molecolare del gene” Zanichelli R.F. Weaver “Biologia molecolare” McGraw-Hill Dispense ed articoli forniti dal docente a lezione. 4. propedeuticita' Biologia molecolare 1. 5. Modalita' di esame Prova scritta con domande aperte. Il voto dell'esame del Corso integrato di Biologia molecolare 2 è calcolato facendo la media numerica tra il voto del modulo di BM2 e quello del modulo di Laboratorio di BM2. Le date di esame sono indicate su Sindy, dove bisogna prenotarsi. I voti saranno riportati su Sindy entro al massimo una settimana dalla prova scritta. 6. Orario di ricevimento Il docente è sempre disponibile a ricevere gli studenti presso il Dipartimento di scienze e tecnologie biomediche, piazzale Kolbe 4, Udine. Per prendere appuntamento telefonare al 0432-494310 o inviare una email all'indirizzo [email protected] A questo indirizzo si possono fare anche domande o richieste di spiegazione della materia insegnata. Biotecnologie animali Docente: Monica Colitti Crediti: None 1. Obiettivi del corso : Il corso ha l'obiettivo di forrnire le conoscenze di base della genetica veterinaria applicate alla produzione animale. Verranno, in particoalre, trattate le principali tecniche della biologia molecolare utilizzate nel miglioramento genetico degli animali domestici e nello studio della trasmissione ereditaria delle malattie di origine genetica. Al laureato di primo livello, dal punto di vista applicativo, il corso si propone di formire una serie di conoscenze innovative per l'avvio di nuove professioni nell'ambito della gestione genetico-veterinaria degli animali e del miglioramento genetico. 2. Programma del corso : L'origine delle biotecnologie Scopi e finalità delle biotecnologie Biotecnologie convenzionali e biotecnologie innovative Tecnologie del DNA ricombinante: produzione di animali transgenici, metodi. Clonazione animale. Animali “knock-in” e “knock-out” Produzione di metaboliti, farmaci, proteine, vaccini genetici. Campi di applicazione delle biotecnologie: animale, umano Bioreattori animali Marcatori molecolari: RFLP, microarray, SNP, RAPD, AFLP, CAPS, SCAR. Applicazioni pratiche nelle specie domestiche: identificazione dell'individuo, identificazione del sesso, controllo della parentela, studio della biodiversità , analisi delle relazioni tra marcatori genetici e caratteri quantitativi. Ereditabilità dei caratteri quantitativi. La selezione dei caratteri di interesse economico negli animali domestici: metodi quantitativi. Identificazione di QTL (Quantitative Trait Loci). Marker assisted selection (MAS). Interazioni dell'ambiente e dei principi nutritivi con i meccanismi di regolazione dell'espressione genica. Esempi di applicazioni delle biotecnologie in campo animale. 3. Orario di ricevimento : 4. Modalità d'esame : Dopo le lezioni o previo appuntamento. Esame orale. 5. Testi di consultazione : - Poli G., Biotecnologie. Conoscere per Scegliere, Utet Periodici, Milano, 2001. Il docente provvederà a fornire materiale didattico e altra documentazione e articoli scientifici. Botanica generale e sistematica Docente: Elisa Petrussa Crediti: 4 1. Obiettivi del corso : Con il seguente corso si riprenderanno alcuni concetti basilari delle scienze biologiche, per approfondire in seguito le caratteristiche peculiari degli organismi vegetali sia inferiori che superiori. Iniziando da un primo livello citologico, si studieranno poi la morfologia, l'anatomia e fisiologia delle piante Angiosperme. Nella seconda parte del corso verrà affrontata la classificazione tassonomica delle principali divisioni del regno vegetale, sia da un punto di vista evolutivo che di differenze morfologiche, analizzando in particolar modo alcune importanti famiglie delle piante Angiosperme. Alla fine del corso, lo studente dovrebbe aver acquisito una visione generale e critica della moltitudine di forme e funzioni delle piante diffuse sulla Terra. 2. Programma del corso : 1. Introduzione alla botanica: alcuni concetti preliminari; 2. Biologia delle cellule vegetali; 3. Divisione cellulare e riproduzione sessuale; 4. Cellule e tessuti vegetali delle piante Angiosperme; 5. Anatomia e morfologia del fusto e trasporto dei soluti; 6. Anatomia e morfologia della radice e assorbimento radicale; 7. Anatomia e morfologia della foglia e fotosintesi; 8. Morfologia del fiore, frutto e seme e riproduzione; 9. Introduzione alla sistematica; 10. Alcuni principi dell'evoluzione e storia evolutiva delle piante; 11. Thallobionta e Embryobionta; 12. Schizophyta: cenni morfologici ed ecologici di Schizomycetes e Cyanophyceae; 13. Alghe eucariote: cenni morfologici, tassonomici ed ecologici sulle principali divisioni; 14. Fungi: cenni morfologici, tassonomici ed ecologici sulle principali classi; 15. Bryophyta: muschi ed epatiche; 16. Lycopodiophyta, Equisetophyta e Polypodiophyta (ex Pteridophyta); 17. Pinophyta: Pinaceae, Cupressaceae e Taxaceae; 18. Magnoliophyta: caratteri distintivi delle Magnoliopsida e Liliopsida; 19. Magnoliopsida: Magnoliaceae, Ranunculaceae, Papaveraceae, Urticaceae, Fagaceae, Betulaceae; Chenopodiaceae; Caryophyllaceae, Polygonaceae, Cucurbitaceae, Salicaceae, Brassicaceae, Rosaceae, Fabaceae, Euphorbiaceae, Vitaceae, Apiaceae, Solanaceae, Lamiaceae, Oleaceae, Scrophulariaceae, Asteraceae; 20. Liliopsida: Araceae, Cyperaceae, Poaceae, Liliaceae, Iridaceae, Orchidaceae. 3. Modalità d'esame : 4. Testi consigliati Appunti di lezione. : Orale P. Pupillo, F. Cervone, M. Cresti, N. Rascio, Biologia vegetale. Chimica Generale Docente: Walter Baratta Crediti: 5 1. Finalita' del corso : Il corso si propone di fornire allo studente le conoscenze di base della struttura della materia (atomi e molecole) e delle leggi che regolano le reazioni chimiche, facendo riferimento alle proprietà chimiche dei principali elementi del sistema periodico. Nel corso saranno trattati gli aspetti cinetici e termodinamici delle reazioni chimiche, con particolare riferimento agli equilibri acido base e ai processi ossido-riduttivi chimici ed elettrochimici. 1. Contenuti del corso : 1. La composizione della materia. Elementi, composti e miscele. Atomi. Particelle elementari. Peso atomico. Molecole. Peso molecolare. Mole e numero di Avogadro. Composizione percentuale dei composti chimici. Formule chimiche. 2. Le reazioni chimiche. Simbologia delle reazioni. Bilanciamento delle equazioni. Relazioni ponderali nelle equazioni chimiche. Calcoli stechiometrici. Reazioni di ossido-riduzione e loro bilanciamento. 3. Atomi e molecole. La struttura dell'atomo di idrogeno. Orbitali atomici e numeri quantici. La struttura degli atomi polielettronici. Il principio di esclusione e regola di Hund. Sistema periodico degli elementi. Potenziale di ionizzazione, affinità elettronica, elettronegatività . 4. Il legame chimico. Legame ionico, covalente, metallico. Regola dell'ottetto. Strutture di Lewis per molecole biatomiche e poliatomiche. Forma delle molecole e repulsione tra coppie di elettroni. Molecole polari ed apolari. La teoria del legame di valenza. Teoria dell'orbitale molecolare. Legami sigma e pi greco. Molecole biatomiche. Molecole poliatomiche.Orbitali ibridi. Interazioni deboli fra atomi, ioni, molecole. Il legame a ponte di idrogeno. 5. Lo stato gassoso. Proprietà e leggi dei gas. Temperatura assoluta. Il gas ideale. Equazione di stato dei gas reali. Legge di Van der Waals. Miscele gassose e legge di Dalton. La liquefazione dei gas. 6. Solidi e liquidi. Le soluzioni. Proprietà dei solidi e dei liquidi.Cambiamenti di stato. Equilibri liquido-vapore e solido-vapore. Tensione di vapore. Diagrammi di stato. Le soluzioni. Modi di esprimere la composizione di una soluzione. Proprietà colligative delle soluzioni. Miscele liquide binarie. Distillazione frazionata. Azeotropi. 7. Cinetica chimica. Aspetti termodinamici e cinetici di una reazione chimica. Velocità di reazione. Fattori che influenzano la velocità . Equazioni cinetiche e ordine di reazione. Energia di attivazione. Dipendenza dalla temperatura. Catalisi e catalizzatori. 8. Equilibrio chimico. Descrizione dell'equilibrio chimico. La costante di equilibrio. Principio dell'equilibrio mobile. Influenza della concentrazione, della pressione e della temperatura. Equilibri di dissociazione. Equilibri simultanei. 9. Acidi e basi. Definizioni. Relazione fra acidità e struttura molecolare. Prodotto ionico dell'acqua. Forza di un acido e di una base. Ka e Kb. Definizione e calcolo del pH di una soluzione. Soluzioni tampone. Indicatori acido-base e misura del pH. Titolazioni acido base. 10. Equilibri eterogenei. Equilibri di solubilità . Prodotto di solubilità . Reazioni di precipitazione. 11. Elettrochimica. Reazioni ossidoriduttive chimiche ed elettrochimiche. Elettrolisi. Pile. Potenziale di un elettrodo. Formula di Nerst. La serie elettrochimica e le reazioni redox. 3. Testi consigliati : di lezione . J.N. Spencer, G. Bodner, L.H. Rickard, Chimica, Zanichelli. Appunti Chimica agraria Docente: Stefano Cesco Crediti: 4 1. Obiettivi del corso : Il corso intende fornire agli studenti conoscenze di base sul sistema suolo-pianta con particolare riferimento alle principali caratteristiche chimico-fisiche e nutrizionali del terreno, alle interazioni che si realizzano all'interfaccia suolo-radice (rizosfera), alle basi biochimiche della nutrizione delle piante e alle funzioni biochimiche e metaboliche dei principali nutrienti minerali. 2. Programma del corso : Proprietà dei costituenti organici e minerali del terreno; la reazione del terreno: terreni acidi, salini e calcarei. Fattori della nutrizione: movimento dei nutrienti; il rapporto pianta-terreno: essudati radicali ed il concetto di rizosfera, modificazioni della rizosfera indotte dalla radice in relazione alla nutrizione e risposte localizzate della piante a limitazioni nutrizionali. Meccanismi di acquisizione dei nutrienti. Assorbimento e assimilazione di azoto, zolfo e fosoforo. Ruolo biochimico dei micronutrienti. Il corso comprenderà esercitazioni di laboratorio sui metodi per la determinazione delle caratteristiche chimico-fisiche dei terreni e su alcune tecniche per lo studio della nutrizione delle piante. 4. Testi consigliati : Materiale fornito dal docente. P. Violante, Chimica del suolo e nutrizione delle piante, Edagricole, Bologna, 1996. AA.VV., Fondamenti di Chimica del Suolo, a cura di P. Sequi, Patron, Bologna, 2005. AA.VV., Biochimica agraria, a cura di L. Scarponi, Patron, Bologna, 2003. 4. Propedeuticita' consigliate : Fisiologia vegetale . 4. Modalita' d'esame : Chimica generale, Chimica organica, Biochimica, Botanica, Orale. Chimica analitica Docente: Sabina Susmel Crediti: 3 1. contenuti del corso : Il corso intende presentare agli studenti metodi e tecniche analitiche attinenti alle finalità del corso di laurea. In particolare, si intende fornire nozioni di chimica analitica generale, con riferimento particolare a quegli argomenti fondamentali di carattere formativo che concorrono a creare la base culturale indispensabile nell'affrontare qualsiasi operazione chimico-analitica. Fra le tecniche strumentali l'attenzione viene focalizzata su sensori e biosensori specifici, di cui verranno approfonditi oltre che gli aspetti applicativi anche quelli tecnici entrando nel dettaglio del funzionamento e delle problematiche inerenti l'ottimizzazione e l'uso di tali dispositivi in campo biotecnologico. Fra le tecniche strumentali tradizionali agli studenti saranno proposte le tecniche spettrofotometriche molecolari anche in questo caso entrando nel dettaglio degli aspetti tecnico-applicativi. Chimica organica Docente: Paolo Strazzolini Crediti: 4 1. Obiettivi del corso : Fornire agli studenti le nozioni di Chimica Organica di base, con particolare attenzione verso quelle essenziali per gestire le problematiche di prospettiva professionale e per affrontare lo studio della Biochimica e delle Chimiche Applicate. 2. contenuti del corso : La chimica del carbonio. Composizione elementare qualitativa e quantitativa delle sostanze organiche: rappresentazione strutturale, nomenclatura, simbologia e linguaggio convenzionali. Legame chimico nei composti organici: interazioni forti e interazioni deboli. Richiami di termodinamica e cinetica. Isomeria e stereochimica; analisi conformazionale e configurazionale. Acidi e basi in Chimica Organica: gruppi funzionali, composti mono- e poli-funzionali; effetti sterici ed elettronici (induttivi e mesomerici). Risonanza e tautomeria. Ossidazioni e riduzioni in Chimica Organica. Intermedi e meccanismi di reazione. Principali classi di composti organici (approccio sistematico): caratteristiche chimico-fisiche e tratti essenziali di reattività , con particolare enfasi per le molecole di interesse biochimico e alimentare. 3. Testi consigliati : N.L. Allinger et al., Chimica organica, Zanichelli, 1981, II ed. Hart, Chimica organica, Zanichelli, 2003, V ed. Altri eventuali da concordarsi. 4. Precedenze consigliate : 5. Modalità d'esame motivata richiesta). : H. Chimica Generale e Inorganica. Accertamento scritto (eccezionalmente orale in caso di riconosciuta 6. Orario di ricevimento : Dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 16.00, previo appuntamento telefonico (0432 558870 - 347 6572116). Colture cellulari Docente: Massimo Vischi Crediti: 4 1. Obiettivi del corso Il corso si propone di illustrare a livello teorico-pratico le principali tecniche di coltura di coltura in vitro, che sfruttando la totipotenza della cellula vegetale, permettono la propagazione vegetativa, il superamento delle barriere di incrocio, la modificazione del numero cromosomico e l'applicazione delle tecniche di trasformazione genetica. Vengono inoltre illustrate le tecniche di documentazione sfruttando anche lo sviluppo dell'immagine digitale. 2. Programma del corso Tecniche di istologia: attrezzature e materiali, preparazione e conservazione dei campioni, inclusione in paraffina e microtomia., tecniche squash. Tecniche di fotografia e fotomicroscopia applicate alla coltura di cellule e tessuti vegetali, macrofotografia mediante stereomicroscopi e microscopio a luce trasmessa, microscopia a fluoresceza, tipi di pellicola, fotografia digitale. Organogenesi diretta e indiretta, embriogenesi somatica. Uso dei protoplasti nel miglioramento genetico delle piante: c-ibridi, ibridi asimmetrici, miniprotoplasti. Colture aploidi: fattori influenzanti la coltura di antere e microspore, androgenesi e ginogenesi. Trasformazione genetica diretta (elettroporazione, biolistica) e mediata (Agrobacterium tumefaciens). 3. Testi consigliati R.N. Trigiano, D.J. Gray, La coltura dei tessuti vegetali, Edagricole. Materiale bibliografico fornito dal docente. 4. Modalità d'esame Orale. Colture cellulari e ingegneria dei tessuti (corso integrato) Docente: Francesco Curcio Crediti: 6 1. Obiettivi del corso : Illustrare le tecnologie attuali delle colture cellulari, definendone i limiti relativi alle applicazioni in biotecnologia; esaminare le caratteristiche dei biomateriali e definirne le applicazioni in biotecnologia. Descrivere le apparecchiature per le colture cellulari automatizzate (bioreattori). Mostrare esempi pratici di applicazioni dell'ingegneria tessutale. 2. Programma del corso : Colture Cellulari: generalità e definizioni Scale-up delle colture cellulari Bioreattori Colture cellulari in adesione Colture cellulari in sospensione Attrezzature di coltura robotizzate La matrice extracellulare Struttura e funzioni Meccanismi di adesione Importanza meccanica del microambiente Scaffold biopolimerici biodegradabili sintetici per specifiche applicazioni Osso Cute Cartilagine Vasi sanguigni Uso delle cellule staminali Strategie per il riparo di: Insule del Langerhans Cartilagine Cute Osso 3. Orario di ricevimento : 4. Modalità d'esame : Su appuntamento. Sviluppo tesine. 5. Testi consigliati : Woolf , Patologia Generale - Meccanismi di malattia , Ed. Idelson-Gnocchi. Pontieri , Patologia Generale per i Corsi di Laurea in professioni sanitarie , Ed. Piccin. Majno, Joris , Cellule, tessuti e malattia , Ed. Casa Editrice Ambrosiana. Materiale didattico distribuito o consigliato durante il corso. Diagnostica biotecnologica (corso integrato) Docente: Manuela Di Santolo, Sabina Cauci, Corrado Pipan, Giuliana Stel Crediti: None Modulo “Analisi cliniche” : (CFU 1, prof.ssa Manuela Di Santolo) 1. Obiettivi del corso Scopo generale del corso sarà quello di descrivere allo studente le tecniche analitiche di più frequente applicazione nei laboratori di analisi cliniche e fornire la conoscenza per valutare la qualità analitica delle analisi cliniche. 2. Programma del corso Campioni biologici e caratteristiche generali degli analiti. Fase preanalitica (modalità di prelievo e trasporto del campione, variabilità preanalitica). Accuratezza e precisione di un test diagnostico. Intervalli e valori di riferimento. Sensibilità , specificità e valore predittivo di un test diagnostico. Fase analitica: tecniche generali di laboratorio e descrizione dei principi basilari. I marcatori biochimici per valutare lo stato del ferro e di rischio cardiovascolare. 3. Modalità d'esame Esame finale scritto. Modulo “Biochimica clinica” : (CFU 1, prof.ssa Sabina Cauci) 1. Obiettivi del corso Obiettivo del corso è quello di fornire allo studente la conoscenza delle modalità di evoluzione tecnologica di alcuni importanti saggi diagnostici. 2. Programma del corso Evoluzione tecnologica negli esami diagnostici associati a diverse condizioni patologiche: -Infarto acuto del miocardio; dalle attività sieriche di aspartato transaminasi, creatin chinasi e lattico deidrogenasi ai moderni marcatori: mioglobina, CK-MB, troponine cardiache I e T (saggi di prima generazione e recentissimi saggi ultrasensibili) e miosine cardiache. -Rischio di malattia cardiovascolare; dai saggi di prima generazione a quelli ad alta sensibilità della proteina C reattiva (CRP), dai metodi HPLC a quelli di ultima generazione per la determinazione della omocisteina. -Malattie renali; dalla creatinina alla cistatina C. -Patologie tiroidee; dal dosaggio del T4 e T3 totali ai moderni dosaggi di FT3 e FT4, TSH, TBG, anticorpi anti-tiroperossidasi (TPO), anti-tireoglobulina (Tg) ed anti-recettore del TSH. 3. Modalità d'esame Esame scritto con domande a risposta aperta. 4. Orario di ricevimento Contattare il docente tramite E-mail per appuntamento. Modulo “Diagnostica per immagini” : (CFU 2, prof. Rossano Girometti) 1. Programma del corso Programma non pervenuto, rivolgersi direttamente al docente. 2. Indirizzi, e-mail, sito web Prof. Rossano Girometti DIRMM p.le Kolbe, 4 - 33100 Udine Modulo “Microbiologia clinica” : (CFU 2, prof. Corrado Pipan) Programma del corso Programma non pervenuto, rivolgersi direttamente al docente. Modulo “Patologia clinica” : (CFU 2, prof. ) corso Programma non pervenuto, rivolgersi direttamente al docente. 1. 1. Programma del Diagnostica clinica (corso integrato) Docente: Giuliana Stel Crediti: 3 Modulo 1 : (CFU 2, Prof.ssa Stel Giuliana) 1. Programma del corso Obiettivo del corso è quello di fornire allo studente la conoscenza della modalità di esecuzione e dei principi di analisi dei principali parametri biochimici associati alla valutazione e/o della condizioni patologiche degli organi principali. 2. Programma del corso -uso corretto delle analisi di laboratorio -modalità di richiesta analisi ( analisi singole, analisi multiple, profili,esami funzionali….; esami in urgenza, esami di screening) -percorso informativo: dall'identificazione del paziente al referto -fase preanalitica,analitica,postanalitica -materiali biologici -anticoagulanti -generalità sui metodi di misura -marcatori del profilo epatico:GOT, GPT,GGt,ALP,bilirubina tot. e coniugata,albumina,proteine tot.,LDH,alfa1antitripsina,ceruloplasmina,ammonio -marcatori della funzionalità renale:creatinina,clearance della creatinina,azotemia,azoto ureico,acido urico -elettroliti:sodio,potassio,cloro -esame urine completo:esame chimico-fisico,lettura del sedimento -indicatori del profilo lipidico:colesterolo,trigliceridi,HDL,LDL,apolipoproteine -marcatori cardiaci:CPK,CPKMB,mioglobina,troponine -indicatori del metabolismo glucidico:glucosio,curve di tolleranza al glucosio -plasmaproteine:proteine della fase acuta,della fase antiacuta,di trasporto,apolipoproteine,proteine del complemento,immunoglobuline -profilo tiroideo: ormoni tiroidei T4,FT4,T3,FT3,T3uptake,FTI,TSH.anticorpi antitireoglobulina/per ossidasi,tireoglobulina. 3. Modalità d'esame La valutazione del profitto sarà effettuata mediante prova scritta comprendente domande a risposta aperta. 4. Testi consigliati Saranno fornite agli studenti copie dei lucidi. Testo di riferimento: Covelli-Spandrio-Zatti / Medicina di Laboratorio-Sorbona o qualunque testo di Medicina di Laboratorio Modulo 2 : (CFU 1, prof. Carlo E: Pucillo) 1. Programma del corso Programma non pervenuto, rivolgersi direttamente al docente. Ecologia Docente: Giuseppe Zerbi Crediti: 4 1. Programma del corso : Programma non pervenuto, rivolgersi direttamente al docente. Economia Docente: Franco Rosa Crediti: 3 1. Obiettivi del corso : Il corso si prefigge di impartire allo studente schemi di analisi economica utilizzando il background di conoscenze fornito dalle Biotecnologie per studiare: a) i principi che guidano il comportamento degli agenti economici e la natura degli scambi; b) la creazione di opportunità di business derivanti da applicazioni biotecnologiche in ambiente domestico ed internazionale; b) L'organizzazione dell'impresa adattiva e delle reti d'impresa in funzione della ‘knowledge innovation'; c) le strategie di finanziamento private e pubbliche e gli inerenti costi e rischi dell'innovazione; d) la regolazione dell'uso di OGM e la protezione dei diritti di proprietà intellettuale delle scoperte biotecnologiche, la legislazione europea sulla protezione del consumatore e le sue implicazioni per le innovazioni biotech. 2. Programma del corso : Introduzione al problema: Aspetti generali e istituzionali delle Biotecnologie. Knowledge science: Biotecnologie ed ICT rapporto fra conoscenza ed innovazione. Il ruolo delle istituzioni nazionali ed internazionali nella regolazione dello sviluppo Biotecnologico: l'atteggiamento della UE, FAO, WTO, OCDE. Breve storia delle Biotecnologie: casualità , causalità e determinismo: implicazioni economiche del progresso delle conoscenze biotecnologiche. Biotecnologie ed economia: opportunità di business, vincoli ambientali ed etici delle applicazioni biotecnologiche. La protezione dei diritti di proprietà delle scoperte biotecnologiche: brevettazione dei prodotti transgenici. Progresso tecnico ed organizzazione industriale del settore biotech. Paradigmi del progresso tecnologico: Stilizzazione del PT e frontiera di produzione. Tecnologie: combinazione dei fattori nella produzione biotech: tecnologie capitale intensivo e lavoro-intensivo. Implicazioni del ciclo innovativo: ricerca di base, ricerca applicata, diffusione, applicazione. Vantaggi competitivi: economie di scala, struttura e condotte di mercato. Progresso dell'industria biotech: Effetto spinta tecnologica e traino della domanda: casi di studio. Analisi di settori biotecnologici promettenti. Produzioni vegetali ed animali, medico-farmaceutico, chimico, energie rinnovabili. Uso di organismi vegetali modificati per produzioni multiple. Organizzazione dell'impresa nel settore biotech. Sfruttamento delle opportunità biotech: network organization e la catena del valore. Tipologie di aziende per la gestione del rischio e della innovazione biotech. Analisi dei costi aziendali e finanziari: approccio di breve e lungo periodo. Lettura del bilancio: stato patrimoniale e conto economico, cash flow, indicatori strutturali e di redditività . Progettazione dell'impresa per l'innovazione biotech. Tecniche di Business Plan per la redazione del progetto biotecnologico: idea, progetto, analisi tecnica, mercato e ciclo di vita del prodotto. Analisi economica e finanziaria dei progetti: Project cycle management e Project financiang. Modalità di Preparazione di progetti per finanziamenti privati e pubblici. 3. Orario di ricevimento : 4. Modalità d'esame : Su appuntamento. Scritto-orale. 5. Testi di studio : - Materiale del docente su Sindy. - Bronconi G., Cavaccioli S., Business Plan, Manuale per costruire un efficace Piano d'impresa , 2002. - Crosetto M., Project Design: metodi internazionali di gestione degli investimenti , Ed. Sole 24 ore, 2003. - Dale J.W., Schantz M.V., From Genes to Genomes: Concepts and Applications of DNA Technology , Wiley & Sons, Ltd, 2002, CISB: 572.8.DAL De La Mothe , Niosi J., Niosi G., The Economic and Social Dynamics of Biotechnology , Kluwer Academic Publisher, 2003, CISB: 338.4766. - Fonte M., Organismi geneticamente modificati. Monopoli e diritti , 2004 (collocazione CISB: 338.16). - Gaisford et al ., The Economics of Biotechnology , Edward Elgar Publishing Co., 2001. - Griffin J.M., Steele H.B., Energy: Economics and Policy , II ed., 1986, CISB: 333.79. - Hacking A.J., Economic Aspects of Biotechnology , Cambridge Studies in Biotechnology, 1986, CISB: 338.476606.HAC. - Lupieri E.M., Il patto , 2005. - Phillips P.W.B., Khachatourians G.G., The Biotechnology Revolution in Global Agriculture: Invention , Innovation and Investment in Canola Sector , 2001, CISB: 633.853.B10. - Tang C.M., The Essential Biotech Investment Guide , World Scientific, Singapore, 2002. - Tonchia S., Il Project Management: come gestire il cambiamento e l'innovazione , ed. Sole 24 ore. Farmacologia e tossicologia Docente: Federico Pea Crediti: 5 1. Obiettivi del corso Programma non pervenuto, rivolgersi direttamente al docente. Fisica 1 Docente: Alessandro De Angelis Crediti: 4 1. Obiettivi del corso : delle interazioni fondamentali. Scopo del corso è di fornire gli elementi di base della meccanica e 2. Programma del corso : Unita' di misura. Cinematica. Forze in natura: interazioni elettromagnetica e gravitazionale. Dinamica. Energia. Oscillazioni. Moto ondulatorio e onde elettromagnetiche. Fluidi e sistemi a molti corpi. 3. modalita' d'esame : Nella sessione d'esame che segue il corso il voto proposto e' dato dal voto di un accertamento finale (valutato fino a 30 punti) cui viene aggiunto un bonus da 0 a 6 punti per chi ha svolto i compiti per casa. Per la verifica dello svolgimento dei compiti per casa, il quaderno va consegnato imperativamente entro il primo appello. Nelle sessioni successive (un appello a Luglio e uno a Settembre) l'esame consiste in una prova scritta che include domande di teoria. 4. Propedeuticità consigliate integrali). 5. Testi di studio : : Nozioni di base dell'analisi matematica (limiti, derivate, Serway e Jewett - Principi di Fisica vol. 1, ultima edizione, EdiSES. Fisica 2 Docente: Gennaro Esposito Crediti: None 1. Obiettivi del corso biochimica e biotecnologica. : Acquisizione di conoscenze di chimica fisica e fisica di rilevanza 2. Programma del corso : Termodinamica : Sistemi e processi. Trasformazioni reversibili ed irreversibili. Passaggi di stato. Variabili di stato, equazione di stato. Stato di equilibrio. Stato stazionario Gas ideali e reali. Teoria cinetica dei gas. Lavoro e calore. Capacità termica dei gas e dei solidi. Principio zero. Temperatura e scale termometriche. 1° principio. Energia interna. Lavoro e calore in processi reversibili ed irreversibili. Processi isocori ed isobarici. Entalpia, legge di Hess. Il potenziale termodinamico. L'entropia ed il 2° principio. Significato statistico dell'entropia. Trasformazioni L'energia libera di Gibbs e di Helmoltz. Potenziale chimico. Stati di riferimento. Criteri di spontaneità di un processo. L'equilibrio, la costante di equilibrio e ï„G0. Cenni di elettrochimica. Transizioni di fase e capacità termica. Calorimetria e Microcalorimetria : Diagramma di stato e transizioni di fase. DSC, ITC e applicazioni biotecnologiche. Analisi di termogrammi. Entalpia, entropia ed energia libera di Gibbs e loro variazione con la temperatura. Entalpia calorimetrica e secondo van't Hoff. Elaborazione di termogrammi. Microcalorimetria di proteine, acidi nucleici e biomolecole. Procedure ed apparati sperimentali. Applicazioni per studi biofisici. Studio di stabilità termica di proteine (unfolding e refolding). Studi di interazione biomolecole-ligandi. Competizione di legame tra stato nativo e denaturato. Effetti di pH e forza ionica. Interazioni con ioni metallici. Termodinamica di biopolimeri : Misura della stabilità conformazionale di proteine. Selezione e criteri di scelta delle tecniche di misura. Generalità sull'applicazione di tecniche spettroscopiche e non. Denaturazione termica e con agenti chimici. Elaborazione dei dati sperimentali. Equilibrio e reversibilità . Procedure sperimentali per studi di denaturazione. Estensione di concetti termodinamici e teoria dello stato di transizione. Cinetica: Cinetica di reazione ed equazione empirica di Arrehenius.Energia di attivazione e velocità assoluta. Equazione di Eyring. Energia ed entalpia di attivazione e corrispondenti termodinamici. Cinetica di reazione e reazioni endotermiche e di denaturazione di biopolimeri. Surface Plasmon Resonance : Il concetto di biosensore e la base fisica della SPR. Lo strumento BIAcore e suo principio di funzionamento. Riflessione interna totale. La rifrazione e l'indice di rifrazione. La matrice e l'immobilizzazione del ligando. Applicazioni SPR per la misure cinetiche e termodinamiche. Scambio isotopico: Applicazioni classiche dello scambio isotopico a proteine. Meccanismi di scambio isotopico per polipeptidi. Catalisi acida e basica. La costante di scambio complessiva, k ex . Valori tipici di k ex . Dipendenza dalla temperatura. Dipendenza dal pH. Effetti della sequenza sulle velocità di scambio. Contributo di struttura secondaria e terzaria. Fattore di protezione. Scambio in polipeptidi destrutturati. Scambio in polipeptidi strutturati. Meccanismo dell'apertura locale. Regimi limite di scambio EX1 e EX2. Velocità di scambio correlate e non. Costanti fenomenologiche di scambio e stabilità termodinamica locale. Fenomeni ondulatori: Onde longitudinali e onde trasversali, oscillatore armonico, oscillazione smorzata, oscillazione forzata, equazione di propagazione di una onda, principio di Huyghens, analisi di Fourier, spettro di potenza, riflessione, rifrazione e riflessione totale, coerenza, interferenza costruttiva e distruttiva, diffrazione, onde stazionarie e battimenti.Emissione e temperatura. La radiazione del corpo nero. Leggi di Wein, Stefan-Boltzmann e Rayleigh. Correzioni quantistiche. Onde elettromagnetiche. Polarizzazione. Spettro elettromagnetico e spettro del visibile. Interazione radiazione materia. Cenni sulle principali spettroscopie ottiche. Dicroismo circolare, UV e fluorescenza. Diffrazione di raggi X e cristallografia. 3. Propedeuticità consigliate : Formazione di base in Fisica Generale, Chimica Generale (inorganica ed organica), Analisi Matematica. 4. Testi di studio : Testo consigliato: P.W. ATKINS, J. DE PAULA - ELEMENTI DI CHIMICA FISICA - Terza edizione italiana - ISBN 978-8808-1-9285-1 Materiale didattico on-line 5. modalita' d'esame : Compito scritto con problemi e domande a scelta multipla Fisica 3 Docente: Paolo Giannozzi Crediti: 3 1. Obiettivi del corso : Lo scopo centrale del corso è quello di introdurre i concetti fisici e la modellisticadi base necessaria ad affrontare lo studio fisico dei sistemi biologici al fine di chiariree precisare gli obbiettivi e il tipo di contributi che tale approccio può dare. A tale scopo, nella prima parte del corso verranno introdotti i concetti base di termodinamica e meccanica statistica necessari ad per lo studio dei sistemi complessi. Di seguito, dopo una breve trattazione delle proprietà statistiche di catene molecolari disordinate, verranno discusse ed analizzate le problematiche fisiche riguardanti le simulazioni numeriche riguardanti due argomenti principali: a) il Protein Folding; b) transizioni helix-coil e zipping nel DNA. 2. Programma del corso : • Richiami di Termodinamica: Prima e seconda Legge della Termodinamica, Energia interna, Entropia e loro significato. • Fondamenti di Meccanica Statistica: Statistica e microstati e nozione di insiemistatistici. Insiemi Microcanonico e Canonico, funzione di partizione e semplici applicazioni degli insiemi. Insieme Grancanonico. • Statistica di catene molecolari: Freely jointed chain (random walk) e distribuzione di probabilità della distanza end-to-end e distribuzione radiale. Freely rotating chain:distanza end-to-end. Effetti di volume escluso. • Proteine e Protein Folding: Composizione e struttura delle proteine. Struttura secondaria e stato nativo di una proteina. Caratteristiche del processo di folding. Specificità del folding e transizione di folding. Modelli "minimalisti" (su reticolo) per il protein folding. Metodo Monte Carlo. Cinetica del protein folding e profilo • dell'energia libera. Modello a due stati. Analisi delle varie caratteristiche della transizione di folding in un modello su reticolo. La dinamica molecolare e dinamica delle macromolecole biologiche. Analisi di un programma per la dinamica molecolare di macromolecole biologiche. • Cambiamenti strutturali nel DNA: Caratteristiche generali della struttura del DNA. Introduzione a modelli computazionali per la denaturazione e l'unzipping del DNA basati su polimeri e co-polimeri. Il modello zipper: dalla transizione helix-coil allo zipping del DNA. 3. Propedeuticità consigliate : Conoscenza di base delle leggi della fisica classica e in particolare delle leggi della dinamica e della termodinamica, nonché di nozioni base di elettrostatica e magnetostatica. Conoscenza delle principali tecniche fisiche sperimentali utilizzate nello studio dei sistemi biologici. 4. Testi di studio : • C. R. Cantor and P. R. Schimmel, Biophysical Chemistrry, W. H. Freeman and Company, San Francisco 1980 • B. Nolting, Methods in Modern Biophysics, Springer & Verlag, NewYork 2003 • Note complete del corso in formato pdf 5. modalita' d'esame : L'esame comprende una prova scritta e un colloquio orale Fisica applicata Docente: Gennaro Esposito Crediti: 4 1. Obiettivi del corso biochimica e biotecnologica. : Acquisizione di conoscenze di metodi analitici di rilevanza 2. Programma del corso : Elettromagnetismo : L'interazione tra cariche. Legge di Coulomb. Il campo elettrico. Dipoli e quadrupoli. Teorema di Gauss. Il magnetismo. Induzione magnetica. Forza di Lorentz. Moto di una carica in campo magnetico. Equazione del ciclotrone e spettrometri di massa. Momento di dipolo magnetico. Energia potenziale di un dipolo magnetico in un campo magnetico. Moto di una carica in campo elettromagnetico. Proprietà magnetiche della materia. Spettrometria di massa: Campi di applicazione della spettrometria di massa. Applicazioni di interesse biotecnologico. Massa molecolare, definizione ed accuratezza. Massa molecolare nominale, media e monoisotopica. Distribuzione isotopica naturale e utilizzazione in spettrometria di massa. Lo spettrometro di massa. Iniezione diretta, per via cromatografica e per via elettroforetica. Metodi di ionizzazione. Metodi di ionizzazione soft. Analizzatori a settore magnetico o quadrupolo, analizzatore TOF, analizzatore a risonanza ciclotronica. Strumenti a doppio o multiplo quadrupolo e spettrometria di massa tandem o massa-massa. L'importanza delle metodiche di ionizzazione soft in analisi di biopolimeri. Ionizzazione elettrospray. Tecnica nanospray. Dettagli su ionizzazione MALDI. Lo spettrometro MALDI-TOF. Metodi di analisi massa-massa. Scansione di ioni prodotto o precursore. Scansione a perdita neutra costante. Sequenziamento peptidico. Identificazione di proteine. Proteomica. Risoluzione in spettrometria di massa. Spettrometria di massa e Proteomica: Oggetto e motivazione della ricerca proteomica. Dimensioni del problema ed efficienza operativa. Proteomica strutturale e funzionale. Metodiche analitiche. Elettroforesi 2D (focalizzazione isoelettrica e SDS PAGE). Gradienti di pH, interfacciamento con gel e migrazione elettroforetica. Accorgimenti per solubilizzazione e condizioni riducenti. Analisi di mappe 2D e proteomica quantitativa. Metodi alternativi. ICAT e MCAT. Separazioni Multidimensionali. Prefrazionamento elettroforetico o cromatografico. Protein Chip. Determinazione di modificazioni posttraduzionali mediante spettrometria di massa. Applicazioni analitiche biomediche. Spettroscopia NMR : Generalità sul magnetismo. Correnti in spire e momento di dipolo magnetico. Interazione momento-campo magnetico. Forza di Lorentz. Nuclei e momento magnetico di spin nucleare.Descrizione classica. Precessione ed equazione di Larmor. Rapporto giromagnetico. Descrizione quantomeccanica. Quantizzazione del momento angolare di spin nucleare e del momento di dipolo magnetico nucleare. Transizioni e regole di selezione. Magnetizzazione macroscopica longitudinale e trasversale. Coerenza di fase e segnale NMR. Campionamento di segnale e trasformata di Fourier. Eccitazione NMR e impulsi di radiofrequenza. Sistema di riferimento rotante e di laboratorio. Equazioni di Bloch e costanti di rilassamento T 1 e T 2 . FID. Intensità del segnale NMR. Chemical shift e natura chimica. Chemical shift di biopolimeri. Chemical shift limite e contributi di struttura secondaria e terziaria. Chemical Shift Index. Accoppiamento scalare. Molteplicità ed accoppiamento scalare. Accoppiamento scalare forte. Accoppiamento dipolare. Chemical shift isotropo e MAS. Scambio chimico. Regimi di scambio ed effetti su chemical shift e costanti di accoppiamento scalare. Rilassamento longitudinale e trasversale. Misura di T 1 e T 2 . Mobilità molecolare e rilassamento. Funzione di autocorrelazione e densità spettrale. Effetto Overhauser nucleare (NOE) e sua misura per inversione selettiva o saturazione selettiva. NOE, mobilità molecolare e struttura spaziale. NOE eteronucleare. Applicazioni a biopolimeri per determinazioni strutturali e funzionali: Spettroscopia NMR multidimesionale. Campionamento discreto e frequenza di campionamento. Acquisizione discreta indiretta nella seconda dimensione. Trasformata in due dimensioni. Spettri 2D omonucleari ed eteronucleari. Concetto di correlazione o connettività . Correlazioni scalari e dipolari. Spettri di tipo COSY. Pattern COSY di amminoacidi e nucleotidi ed identificazione dei sistemi di spin. COSY con filtri quantici multipli. TOCSY. Struttura fine di cross-peak . Correlazioni dipolari e spettri NOESY. Assegnazione sequenziale. Correlazioni dipolari e struttura molecolare. Riconoscimento di struttura secondaria di proteine. Struttura secondaria ed assegnazione sequenziale. Scambio isotopico: Misure di scambio isotopico. Incorporazione di 3 H. Metodo IR. Massa ridotta e frequenze di assorbimento IR. La banda ammide II. Metodi di spettrometria di massa. Scambio isotopico e frammentazione proteolitica. Tarature e retroscambio. Distribuzione di pattern isotopici. Condizioni di misura e distribuzioni bimodali. Misure di scambio isotopico mediante NMR. Applicazioni per studi funzionali. 3. Testi di studio : Testo consigliato: P.W. ATKINS, J. DE PAULA - ELEMENTI DI CHIMICA FISICA - Terza edizione italiana - ISBN 978-8808-1-9285-1 Materiale didattico on-line 4. Propedeuticità consigliate : Formazione di base in Fisica Generale, Chimica Generale (inorganica ed organica), Chimica biologica, Analisi Matematica, Statistica. 5. modalita' d'esame Compito scritto con problemi e domande a scelta multipla Fisiologia vegetale Docente: Francesco Macrì Crediti: 4 1. Obiettivi del corso : La Fisiologia Vegetale studia i processi vitali delle piante, cioè la sequenza naturale e ciclica di eventi finemente regolati ed integrati che rendono possibile il mantenimento delle caratteristiche interne (omeostasi) delle piante e la loro perpetuazione. La pianta è, infatti, un sistema dinamico che prende energia da semplici molecole inorganiche dell'ambiente fisico che la circonda per assemblare complesse strutture chimiche, che le conferiscono una specifica identità . Più semplicemente, la Fisiologia Vegetale studia il modo con cui le piante usano l'energia del sole per assimilare il carbonio, convertendola nella materia di cui sono formate, e come assorbono e distribuiscono l'acqua e i nutrienti, come si accrescono e si sviluppano, rispondono all'ambiente, reagiscono agli stress e si riproducono. Lo scopo del corso è quello di fornire allo studente gli approfondimenti essenziali per il completamento della sua preparazione nel campo della biologia vegetale. Oltre alla considerevole importanza teorica della conoscenza di come le piante vivono e funzionano, la fisiologia vegetale assume un ruolo centrale per le numerose implicazioni che essa ha in diversi settori disciplinari come, ad esempio, il miglioramento genetico delle piante, la biologia molecolare, la farmacologia, la patologia vegetale e, comunque, con tutti gli altri settori della botanica applicata. Lo studio di questa disciplina, pertanto, comporta una serie stimoli intellettuali e tecnologici importanti per chi manifesti delle curiosità nel settore dell'applicazione di nuove tecnologie della biologia vegetale. 2. Programma del corso : 1. La fisiologia delle piante: 1.1 che cos'è la fisiologia vegetale; 1.2 linee di indagine; 1.3 complessità dei processi fisiologici; 1.4 uso delle conoscenze fisiologiche nel miglioramento delle produzioni vegetali; 1.5 un'arte che diventa scienza: le biotecnologie. 2. La pianta come sistema termodinamico organizzato: 2.1 sistemi termodinamici; 2.2 la pianta ed il primo principio della termodinamica; 2.3 il secondo principio della termodinamica e validità per la pianta. 3. La pianta come macchina chimica che si autoregola ed autoforma: 3.1 la pianta e la macchina; 3.2 energia di esecuzione e di comando; 3.3 principio della retroazione ed interazione; 3.4 l'autoregolazione e l'autoformazione della pianta. 4. L'organizzazione della pianta: 4.1 struttura della parete primaria; 4.2 le membrane plasmatiche; 4.3 basi cellulari della crescita e della morfogenesi. 5. L'omeostasi dell'ambiente interno: 5.1 definizioni; 5.2 meccanismi omeostatici; 5.3 omeostasi osmotica: acqua, funzione e proprietà , potenziale, diffusione e osmosi, regolazione del turgore, traspirazione e bilancio idrico, concetto di sistema suolo-acqua-atmosfera, movimento dell'acqua nella radice, attraverso il sistema vascolare del fusto e nella foglia, composizione del liquido xilematico; 5.4 omeostasi ionica: la permeazione; 5.5 fenomeni di trasporto e forze agenti; 5.6 trasporto in forma libera (passivo semplice e migrazione in canali membranali); 5.7 trasporti mediati: trasporto passivo facilitato, trasporto primario attivo e trasporto attivo secondario; 5.8 processi redox nelle membrane plasmatiche in relazione al trasporto di soluti; 5.9 trasporto mediante vescicole; 5.10 trasporto transcellulare; 5.11 regolazione del trasporto cationi, anioni, amminoacidi, glucidi, ormoni e altre molecole attive, regolazione del pH intracellulare; 5.12 omeostasi termica. 6. Produzione e traslocazione floematica dei fotosintetati: 6.1 esportazione di fotosintetati dal cloroplasto, permeasi dei trioso-fosfati; 6.2 risposte fotosintetiche delle foglie intere e loro relazione con l'ambiente; 6.3 vie di traslocazione; 6.4 sostanze traslocate nel floema; 6.5 velocità di movimento; 6.6 caricamento e scaricamento del floema; 6.7 meccanismi di traslocazione floematica; 6.8 allocazione e distribuzione dei fotosintetati. 7. Crescita e differenziamento della pianta: 7.1 fisiologia dello sviluppo del seme; 7.2 crescita della pianta intera; 7.3 cinetica dell'accrescimento e indici di crescita; 7.4 crescita vegetativa e processi di riparazione delle ferite; 7.5 crescita in carenza di ossigeno e teorie della tolleranza delle piante alla sommersione. 8. Regolazione della crecita e del differenziamento: 8.1 risposte cellulari rapide all'auxina e regolazione della crescita; 8.2 regolazione intracellulare: influenze ereditarie, attivazione e repressione di geni; 8.3 regolazione intercellulare: messaggeri chimici di collegamento di parti differenziate della pianta, recettori ormonali, caratteristiche del sistema ormonale delle piante; 8.4 auxine, gibberelline, citochinine, acido abscissico, etilene e brassinolidi; 8.5 metodi di saggio chimico e biologico delle sostanze ormonali, struttura chimica biosintesi e metabolismo, trasporto e traslocazione, effetti fisiologici, meccanismo molecolare di azione e sito bersaglio; effetti fisiologici delle poliammine, acido jasmonico, acido salicilico e melatonina (indolamina); oligosaccaridi come molecole segnale, ruolo dello ione calcio come secondo messaggero; 8.6 fattori esogeni di regolazione della crescita e del differenziamento: luce e gravità : fotomorfogenesi, fitocromo, fotoperiodismo, fototropismi, controllo della luce sull'espressione dei geni delle piante; gravitropismi e ruolo dello ione calcio nella percezione e trasduzione di segnali gravitropici; tigmotropismi, nastie. 9. Senescenza ed abscissione: 9.1 crescita e differenziamento riproduttivo: differenziamento del frutto e maturazione, ruolo dello ione calcio nella maturazione, controllo della maturazione; 9.2 regolazione metabolica nella senescenza; 9.3 biologia cellulare dell'abscissione; 9.4 aspetti biochimici dell'abscissione; 9.5 induzione dell'abscissione; 9.6 radicali liberi, invecchiamento e malattie. 3. Testi consigliati : Taiz, Zeiger, Fisiologia Vegetale, Piccin, Padova, 1996. A. Alpi, P. Pupillo, C. Rigano, Fisiologia delle Piante, Società Editrice Scientifica Napoli. F.B. Salisbury, C.L. Ross, Fisiologia Vegetale, Zanichelli, Bologna, 1995. 4. Modalità d'esame : Accertamento della preparazione mediante colloquio, test a risposta multipla e discussione di almeno due protocolli sperimentali su argomenti svolti durante le esercitazioni. Fisiologia veterinaria e molecolare (corso integrato) Docente: Alberto Prandi Crediti: 5 1. Obiettivi del corso : Il programma tende a far acquisire i principali concetti di fisiologia generale della cellula e gli aspetti più importanti degli apparati. Modulo I: Fisiologia generale Si propone di fornire le basi teoriche dei principali meccanismi di funzionalità della cellula, dei tessuti, degli organi ed apparati, specie in relazione alle loro origini molecolari. Modulo II: Fisiologia molecolare Intende sviluppare le principali tecnologie utilizzate nell'indagine dei meccanismi di azione degli ormoni steroidei, tiroidei e proteici; i legami e le interazioni tra recettori ormonali e DNA; i meccanismi di azione degli ormoni nel modulare l'espressione genica nelle cellule bersaglio. 2. Programma del corso : I modulo: Fisiologia generale (CFU 3, Prof. Alberto Prandi) Neurofisiologia Sistema cardiovascolare Funzioni gastro intestinali Sistema endocrino Riproduzione e lattazione Sistema renale Sistema respiratorio II modulo: Fisiologia molecolare (CFU 2, Prof. Alberto Prandi) Scambi di membrana Comunicazioni cellulari chimiche ed elettriche Struttura e funzione della membrana cellulare Potenziale transmembranario, equazione di Nerst, equazione di Goldman Canali dipendenti dal voltaggio o da legame chimico Conduzione del potenziale di azione nella cellula nervosa Meccanismi di azione degli ormoni Espressione genica 3. Orario di ricevimento : 4. Modalità d'esame : Previo appuntamento. Test di accertamento e colloquio finale. 5. propedeuticità consigliate : Anatomia degli animali domestici, Biochimica. 6. Testi di studio : - Baulieu E.E., Kelli P.A., Hormones - Hormonal Control of Growth , Oxford University Press - Endocrinology - Prentice-Hall International Inc. - Dukes, Idelson Gnocchi, Fisiologia degli Animali Domestici . - Rindi, Manni, Fisiologia Umana , UTET. Tortora, B.H. Derrickson, Principles of Anatomy and Physiology , XI Edition by Gerard J. Oystein. - Sjaastad, Physiology of Domestic Animals , Scanvetpress. - Sadava, Life: the Science of Biology , VIII ed., Co-published with W.H. Freeman and Company. - Senger P.L., Pathways to Pregnancy and Parturition , Cadmus Professional Communication. - Poli A., Fisiologia degli animali domestici , Zanichelli. Fisiopatologia e immunologia (corso integrato) Docente: Francesco Curcio, Gaetano Vitale Crediti: 9 1. Programma del corso Programma non pervenuto, rivolgersi direttamente al docente. 2. Indirizzi, e-mail, sito web Prof. Francesco Curcio Dip.to di Patologia e Medicina Sperimentale e Clinica Tel. 0432 494293 mailto:[email protected] Prof. Gaetano Vitale Dip.to di Scienze e Tecnologie Biomediche Tel. 494344 e-mail:[email protected] Fisiopatologia: applicazioni mediche alle biotecnologie Docente: Crediti: 8 1. Programma del corso Programma non pervenuto, rivolgersi direttamente al docente. 2. Indirizzi, e-mail, sito web Prof. Enrico Di Prampero Dip.to di Scienze e Tecnologie Biomediche P.le Kolbe, 4 - 33100 Udine Tel. 0432 494330 e-mail:[email protected] Dott.ssa Elena Betto Dott.ssa Maria Ceraudo Dott.ssa Marina Comelli Dip.to di Scienze e Tecnologie Biomediche P.le Kolbe, 4 - 33100 Udine Tel. 0432 494351 e-mail:[email protected] Fitodiagnostica molecolare Docente: Paolo Ermacora Crediti: 4 1. Programma del corso Programma non pervenuto, rivolgersi direttamente al docente. 2. Indirizzi, e-mail, sito web Prof. Paolo Ermacora Dipartimento di Biologia Applicata alla Difesa delle Piante Tel. 0432 558540 e-mail:[email protected] Genetica 1 Docente: Michele Morgante Crediti: 6 1. Programma del corso : Introduzione alla Genetica. Identificazione del materiale genetico: gli esperimenti di Griffith, Avery, Hershey-Chase. La replicazione del DNA. Espressione genica: trascrizione. Organizzazione molecolare del gene: esoni e introni. Espressione genica: traduzione. Il codice genetico. Le leggi di Mendel: segregazione indipendente. Le leggi di Mendel: l'assortimento indipendente. Alberi genealogici umani. La teoria cromosomica dell'eredità ; concordanza tra meiosi e mendelismo; eredità associata ai cromosomi sessuali. Estensioni della genetica mendeliana: rapporti mendeliani atipici; alleli multipli; interazioni tra geni; geni letali; interazione genotipo-ambiente. Le mappe genetiche negli eucarioti. Ricombinazione meiotica e mitotica. Mappe genetiche e ricombinazione in batteri e fagi: trasformazione, coniugazione, trasduzione. Eredità non mendeliana. Le mutazioni geniche: individuazione ed analisi delle mutazioni in vari sistemi biologici. Mutazione e riparo del DNA. Le mutazioni cromosomiche di struttura e di numero. Genetica quantitativa. 2. Testi consigliati : P.J. Russel, Genetica, Ed. EdiSES, 2002. Lewontin, Gelbart, Genetica. Principi di analisi formale, Zanichelli, 2002. 3. Orario di ricevimento : Griffiths, Miller, Suzuki, Libero, previi accordi via e-mail o verbali. Genetica 2 (corso integrato) Docente: Michele Morgante, Renata Lonigro Crediti: 6 Modulo 1 : (CFU 3,Prof. Michele Morgante) 1. Programma del corso Genetica di popolazione. Genetica quantitativa. Genetica evolutiva. Elementi trasponibili. Cenni di genomica: strutturale e funzionale. Laboratorio: banche dati di sequenze, metodi di analisi e recupero sequenze, isolamento di geni, PCR, sequenziamento di DNA, identificazione SNP. 2. Testi consigliati P.J. Russel, Genetica, Ed. EdiSES (2002). Griffiths, Miller, Suzuki, Lewontin, Gelbart, Genetica. Principi di analisi formale, Zanichelli, 2002. T.A. Brown, Genomi 2, Ed. EdiSES, 2003. 3. propedeuticità consigliate Non si può affrontare l'esame di Genetica II prima di aver superato quello di Genetica I. 4. Modalità d'esame Scritto in unica prova assieme a modulo I. Modulo 2 : (CFU 3, prof.ssa Renata Lonigro) 1. Contenuti del corso Il corso tratta le tematiche riguardanti la trasmissione dei caratteri ereditari dell'uomo con particolare riferimento: i) agli aspetti molecocolari alla base delle malattie ereditarie; ii) alle tecniche di isolamento ed identificazione dei geni malattia dell'uomo; iii) agli aspetti applicativi delle biotecnologie per la diagnosi e prevenzione delle malattie ereditarie. 2. Obiettivi del corso Far comprendere allo studente gli aspetti tecnici più problematici e la richiesta di innovazione tecnologica che accompagnano: la diagnosi molecolare di patologie a base genetica e quindi ereditarie; l'individuazione di portatori sani di mutazione; la necessità e possibilità di interventi terapeutici per patologie ereditarie dell'uomo. 3. Programma del corso Concetti generali Di cosa si occupa la Genetica Umana - Genetica e Medicina Classificazione delle malattie a base genetica: Monofattoriali e multifattoriali Gli alberi genealogici nella valutazione dell'ereditarietà dei caratteri dell'uomo: eredità autosomica dominante e autosomica recessiva eredità X-linked dominante ed X-linked recessiva Analisi di linkage e polimorfismi del DNA Siti marcatori e strategie di clonaggio dei geni umani: walking e jumping cromosomico shut-gan sequencing e banche dati nel progetto genoma umano Genetica molecolare delle principali malattie monofattoriali: perdita di funzione di una proteina acquisizione di funzione tossica di una proteina acquisizione di funzione tossica dell'mRNA alterato dosaggio genico (duplicazione ed aploinsufficienza) amplificazione di triplette alterazione dell'imprinting e disomia uniparentale Mutazioni del DNA mitocondriale eteroplasmia ed eredità matrilineare Tecnologie e strategie applicate alla diagnosi molecolare di malattie ereditarie monogeniche ed ai portatori sani di mutazione (esempi) RFLP, SSCP e sequenziamento Strategie di discriminazione allelica: Ibridazione allele-specifica, PCR allele-specifica (ASO), oligonucleotidi Strategici in PCR Strategie di dosaggio genico: Real-time PCR (strategie, applicabilità , vantaggi e limiti della metodica) Strategie di sizing: VNTR, southern blot Cenni di diagnosi prenatale Cenni di Genetica dei tumori Mutazioni somatiche e germinali in oncologia umana Oncogeni Geni oncosoppressori Cooperazione oncogenica Ereditarietà dei tumori Geni coinvolti nelle principali neoplasie ereditarie Basi molecolari dello sviluppo embrionale (cenni) Modelli animali per lo studio del ruolo dei geni nello sviluppo embrionale Segnali intercellulari, recettori, fattori di trascrizione Il differenziamento cellulare: meccanismi di trascrizione tessuto-specifica Geni Hox Geni Pax Basi molecolari dello sviluppo degli arti Basi molecolari della cardiogenesi 4. Esercitazioni - Estrazione di DNA genomico da linee cellulari in coltura (HeLa o CD5A o CE11560). Digestione enzimatica del DNA gnomico estratto e di un plasmide con enzima di restrizione a sei basi. Visualizzazione delle bande e dello smear genomico mediante elettroforesi su gel d'agarosio. - Applicazione diagnostica di una delle strategie illustrate nelle lezioni frontali e in particolare: discriminazione allelica di singola point-mutation per PCR con oligonucleotidi strategici, digestione enzimatica ed elettroforesi su gel d'agarosio. Interpretazione diagnostica dei risultati ottenuti. 5. Testi consigliati Thompson & Thompson - Genetica in Medicina -Idelson-Gnocchi Editore Jack J. Pasternak - Genetica Molecolare Umana - Zanichelli 6. Modalita' d'esame L'esame consiste in una prova scritta di massimo n.10 domande, alcune a risposta aperta, altre chiuse a scelta multipla. Saranno argomento d'esame anche le lezioni teorico/pratiche effettuate durante le esercitazioni in laboratorio. Genetica animale Docente: Edo D'Agaro Crediti: 4 1. obiettivo del corso : Introduzione alla Genetica. Identificazione del materiale genetico: gli esperimenti di Griffith, Avery, Hershey-Chase. La replicazione del DNA. Espressione genica: trascrizione. Organizzazione molecolare del gene: esoni e introni. Espressione genica: traduzione. Il codice genetico. Le leggi di Mendel: segregazione indipendente. Le leggi di Mendel: l'assortimento indipendente. Alberi genealogici umani. La teoria cromosomica dell'eredità ; concordanza tra meiosi e mendelismo; eredità associata ai cromosomi sessuali. Estensioni della genetica mendeliana: rapporti mendeliani atipici; alleli multipli; interazioni tra geni; geni letali; interazione genotipo-ambiente. Le mappe genetiche negli eucarioti. Ricombinazione meiotica e mitotica. Mappe genetiche e ricombinazione in batteri e fagi: trasformazione, coniugazione, trasduzione. Eredità non mendeliana. Le mutazioni geniche: individuazione ed analisi delle mutazioni in vari sistemi biologici. Mutazione e riparo del DNA. Le mutazioni cromosomiche di struttura e di numero. Genetica quantitativa. 2. Programma del corso : 3.1 Carateri medeliani di significato zootecnico e veterinario Estensioni del mendelismo 3.2 Principi di genetica molecolare 3.3 Manipolazioni cromosomiche 3.4 Manipolazioni geniche Analisi del DNA Marcatori genetici Mappatura del genoma Analisi e regolazione dell'espressione dei geni Proteomica 3.5 Produzione di animali transgenici Identificazione degli animali transgenici Modelli animali 3.6 Malattie di origine genetica Malattie monogeniche Eredità multifattoriale Controllo delle malattie Analisi del pedigree Test degli accoppiamenti Stima dei rischi di ricorrenza Terapia genica Epidemiologia medica e veterinaria Immunogenetica Farmacogenetica 3.7 Genetica dei caratteri quantitativi 3.8 Salvaguardia genetica delle piccole popolazioni 3. esercitazioni : Esercitazioni di laboratorio sui marcatori genetici computer (aula multimediale) 4. modalita' d'esame : Esercitazioni al Esame orale. 5. Orario di ricevimento : Dopo le lezioni. 6. Testi consigliati : Nicholas F.W. (1996) Introduction to Veterinary Genetics, Oxford University Press,UK. Khoury M.J.; Little J.; Burke W. (2004) Human Genome Epidemiology. Oxford University Press, UK Falconer D.S. (1989) Introduction to Quantitative Genetics, Longman, London Pagnacco G. (1997) Genetica applicata alle produzioni animali, Ambrosiana Casa Editrice, Milano D'Agaro E., Principi e tecniche di miglioramento genetico degli animali domestici, Università di Udine Immunologia Docente: Guorgia Gri Crediti: 5 1. Obiettivi del corso : Il corso si propone di introdurre lo studente allo studio dell'immunologia molecolare e cellulare. Verranno inoltre trattati gli aspetti fondamentali della risposta immune contro le infezioni, della fisiopatologia delle allergie, del rigetto dei trapianti e dell'autoimmunità . Verranno infine presi in considerazione i principali modelli sperimentali in immunologia e le principali tecniche immunochimiche ed immunocitologiche utili allo studio del sistema immunitario. Durante il corso gli studenti verranno invitati a leggere alcuni articoli dalla letteratura scientifica corrente inerenti agli aspetti biotecnologici ed applicativi della materia, e verranno invitati a presentarne il contenuto in classe per la discussione critica con il docente. I contenuti del corso sono di livello intermedio ed avanzato. 2. Programma del corso : Relazioni ospite-parassita: introduzione ai concetti di infezione protezione e immunità . Le difese dell'organismo: strategie di riconoscimento dei segni di infezione e risposte innate ed acquisite. Strategie di riconoscimento dell'immunità innata: PAMPs microbici e PRRs; riconoscimento del self mancante; riconoscimento del self indotto o alterato. Difese innate e meccanismi effettori dell'immunità naturale: risposte naturali umorali e cellulomediate. Il Complemento: riconoscimento ed attivazione. Antigeni, anticorpi e riconoscimento antigene-anticorpo. Proteine MHC e riconoscimento dell'antigene da parte del recettore per l'antigene dei linfociti T (TCR). Generazione della diversità anticorpale: organizzazione dei loci lamda, kappa ed H codificanti per le catene leggere e pesanti degli anticorpi e loro ricombinazione somatica. Generazione della diversità anticorpale: ipermutazione e scambio isotipico. Organizzazione e ricombinazione ai loci per il TCR. Maturazione e differenziamento centrale dei linfociti B. Maturazione e differenziamento centrale dei linfociti T. Trasmissione dei segnali nelle cellule del sistema immunitario. I geni e le proteine del complesso maggiore di istocompatibilità ( MHC ). Processamento degli antigeni e generazione dei complessi peptide: MHC I e II. Organi linfoidi secondari: struttura istologica ed homing e maturazione dei linfociti. Innesco delle risposte specifiche cellulomediate. Meccanismi effettori dell'immunità cellulomediata: cellule CTL, TH1 e TH2. Meccanismi effettori dell'immunità umorale. Meccanismi della risposta immunitaria alle infezioni. Deficienze della risposta immunitaria. Ipersensibilità . Tolleranza e autoimmunità . Modelli di studio e sistemi sperimentali in immunologia. Principi ed applicazioni delle principali tecniche immunochimiche ed immunocitologiche. 3. Orario di ricevimento : Ogni venerdì dalle 14 alle 16, previo appuntamento. 4. Testi di studio : Si consiglia la lettura (propedeutica al corso) dei capitoli 24 e 25 della IV edizione dell'Alberts (Alberts B. et al., Biologia molecolare della cellula , IV edizione, Zanichelli, 2004). Testi principali, uno tra: - Janeway et al ., Immunobiology , VI edition, Garland Science, 2005. - Goldsby et al ., Immunology , V edition, W.H. Freeman, 2003. 5. Propedeuticità consigliate : Lo studente affronterà il corso di Immunologia con un bagaglio di conoscenze di chimica, biochimica, biologia molecolare e cellulare acquisite nei rispettivi corsi di base: la mancanza di queste conoscenze pregiudica la proficua frequentazione del corso e la comprensione della materia. Informatica (corso integrato) Docente: Alberto Policriti Crediti: 6 1. Obiettivi del corso : Il corso introduce i concetti e le nozioni fondamentali dell'Informatica con l'obiettivo di familiarizzare gli studenti con i piú importanti strumenti tecnologici a disposizione nella moderna attività professionale e di ricerca nell'ambito delle biotecnologie. Nella parte iniziale verranno introdotte le nozioni di base relative all'architettura degli elaboratori, ai sistemi operativi e alle basi di dati e verranno illustrate le potenzialità connesse con un utilizzo consapevole degli strumenti di calcolo e di alcuni significativi pacchetti applicativi. Nella seconda parte si indirizza lo studente verso l'utilizzo degli strumenti di natura computazionale nella realtà dell'attività scientifica, con particolare riferimento alle problematiche di natura computazionale connesse con le moderne tecniche di ricerca in Biologia. In questa parte si approfondiranno le questioni di base riguardanti la nozione di algoritmo, si introduranno con esempi i moderni linguaggi di programmazione imperativi e procedurali e si svilupperà l'attitudine ad applicare i paradigmi iterativo e ricorsivo/funzionale alla soluzione di semplici problemi di natura biologica. 2. Programma del corso : • Fondamenti della scienza degli elaboratori • Il modello di von Neumann; • Elementi di sistemi operativi; • Elementi di basi di dati e di linguaggi per la loro interrogazione; • Introduzione alle banche dati biologiche; • Elementi di reti di calcolatori; • Algoritmica e linguaggi di programmazione per le biotecnologie; • Linguaggi • Linguaggio BioPerl: introduzione e fondamenti con esempi ed esercitazioni. • Linguaggio C: introduzione e fondamenti; • Linguaggio Java: introduzione e fondamenti; 3. Modalità d'esame : L'esame consiste in una prova scritta e di una prova orale successiva e facoltativa. Sempre facoltativo è anche lo sviluppo di un progetto concordato con il docente ed implementato utilizzando uno dei linguaggi visti a lezione. 4. Testi di studio : • C. Gibas e P. Jambek Developing Bioinformatics Computer Skills O'Reilly • G.Valle - M.Helmer Citterich - M.Attimonelli - G.Pesole Introduzione alla Bioinformatica Zanichelli • J. Tisdall Beginning Perl for Bioinformatics O'Reilly. • Appunti delle lezioni e materiale disponibile via web sui siti dei docenti. Introduzione alla biologia Docente: Francesco Macrì Crediti: 3 1. Obiettivi del corso Con il termine Biologia si comprende l'insieme delle discipline che studiano i fenomeni legati alla manifestazione della vita. Gli organismi viventi sono strutture materiali ben delimitate, costituite da un insieme integrato di parti o organi definiti che hanno come unità strutturale e funzionale fondamentale la cellula. Il corso si prefigge di fornire allo studente una introduzione elementare allo studio della cellula, degli organuli che in essa sono contenuti e delle prime forme di aggregazione cellulare negli organismi procarioti ed eucarioti . 2. Programma del corso 1 - I costituenti della materia vivente. 1.1 Acqua. 1.2 Carboidrati. 1.3 Acidi organici. 1.4 Lipidi. 1.5 Proteine. 1.6 Acidi nucleici. 1.7 Cenni su enzimi e bioenergetica. 2 - Storia evolutiva della cellula. 2.1 Organismi procarioti. 2.2 Organismi eucarioti. 2.3 Origine della cellula eucariota. 3 - Procarioti. 3.1 Eubatteri: morfologia, citologia e riproduzione. 3.2 Cianobatteri: morfologia e citologia. 3.3 Archeobatteri. 4 - Eucarioti. 4.1 La cellula animale e vegetale. 4.2 Parete cellulare. 4.3 Membrana plasmatica. 4.4 Citoplasma. 4.5 Nucleo. 4.6 Mitocondri. 4.7 Cloroplasti. 4.8 Vacuolo e lisosomi. 4.9 Altri tipi di endomembrane: reticolo endoplasmatico, apparato di Golgi, microcorpi. 5 - Funzioni metaboliche in procarioti ed eucarioti. 5.1 Glicolisi. 5.2 Respirazione mitocondriale. 5.3 Fotosintesi 5.4 Sintesi delle proteine. 6 - Divisione cellulare. 6.1 Mitosi. 6.2 Meiosi. 7 - Morte cellulare. 7.1 Morte cellulare programmata (apoptosi). 7.2 Morte necrotica. 8 - Gli aggregati cellulari. 8.1 Tessuti vegetali. 8.2 Tessuti animali. 4. Testi di studio P.H. Raven, R.F. Evert, S.E. Eichhorn, Biologia delle Piante, Zanichelli, Bologna, 2002. N.A. Campbell, J.B. Reece, Biologia: la chimica della vita, Zanichelli, Bologna 2004. Appunti delle lezioni. 3. Modalità d'esame Mediante colloquio . 3. Orario di ricevimento Mercoledì dalle ore 14.30 alle 15.30 presso la Sezione di Biologia Vegetale del Dipartimento di Biologia e Protezione delle Piante, via Cotonificio, 108. Introduzione alla zoologia Docente: Nazzi Francesco Crediti: 3 Corso mutuato Laboratorio di metodologie diagnostiche molecolari Docente: Daria Boscolo Palo Crediti: 4 1. Obiettivi del corso Lo studente potrà acquisire nozioni riguardanti i principi diagnostici applicati allo studio delle malattie infettive degli animali domestici sostenute da batteri ed in particolare verranno affrontate le metodologie molecolari veterinarie rivolte all'identificazione eziologica, ed epizoologica, allo studio dei meccanismi che intervengono nella patogenesi, nella sintomatologia e nell'insorgenza delle lesioni. 2. Programma del corso Laboratorio di metodologie diagnostiche molecolari veterinarie Saranno approfondite le principali tecniche (PCR-RFLP, PFGE, AFLP, Ribotyping etc.) utilizzate a fini diagnostici, per la tipizzazione e la sub-tipizzazione degli agenti eziologici delle principali malattie infettive negli animali domestici. Particolare attenzione sarà dedicata alle zoonosi ed al potenziale uso di ciascuna metodica in relazione a studi di tipo epidemiologico. 3. Testi di studio Appunti delle lezioni. 4. Modalità d'esame Colloquio. Legislazione per le Biotecnologie Docente: Prof. Davide Petraz Crediti: 3 Finalità : Il corso ha la finalità di introdurre i concetti - nazionali ed internazionali - della tutela brevettuale. Il corso sostanzialmente viene suddiviso in due parti. La prima parte vuole dare un'informazione quanto più approfondita possibile sulle normative vigenti in materia di proprietà industriale, con particolare riferimento ai brevetti per invenzioni industriali e tali problematiche verranno discusse sia da una prospettiva teorica. Sostanzialmente la prima parte del corso cercherà di affrontare il panorama brevettuale dando tutte le informazioni e i riferimenti principali sia per un futuro loro utilizzo nell'ambito della ricerca, che in quello industriale. Questa prima parte è per altro propedeutica alla seconda parte del corso - sostanzialmente più specifica tesa a spiegare la tutela brevettuale delle nuove varietà vegetali e bioteconolgie. I brevetti in questi settori della tecnica sono relativamente recenti e le normative internazionali e nazionali sono in continua evoluzione. La continua evoluzione normativa è data sia dalla necessità di tutelare i nuovi limiti innovativi che l'uomo riesce a raggiungere, sia di regolamentare la possibilità di concedere un'esclusiva, qual'è il brevetto, su tematiche sempre più in possibile contrasto con la morale prevalente. Argomenti: Prima parte: cos'è un brevetto, diritti nascenti da un brevetto tra cui quelli di ordine morale ed economico, quali sono i requisiti essenziali per un valido brevetto, differenza tra brevetto per invenzione e modello d'utilità , conversione e nullità di un brevetto, com'è scritto un brevetto, come si estende un brevetto, il brevetto europeo, il P.C.T., le ricerche brevettuali, valutazione economica di un brevetto, contraffazione brevettuale, il segreto industriale. Seconda parte:(i) le nove varietà vegetali: cosa s'intende per varietà vegetale brevettabile, il costitutore, la domanda di brevetto per varietà vegetali, i requisiti essenziali di un valido brevetto per varietà vegetale e loro differenze con i brevetti tradizionali, la dednominazione di una nuova varietà vegetale; (ii) biotecnologie: biotecnologie tradizionali e avanzate, ingegneria genetica, piante transgeniche, animali transgenici, clonazione, cellule staminali, produzione di famraci e vaccini, sicurezza e bioetica, diritto internazionale e protezione brevettuale, la direttiva 1998/44/CE, brevetto di prodotto, di procedimento e misto, i confini della brevettabilità delle piante e degli animali, i requisiti essenziali del brevetto biotecnologico, i concetti di ordine pubblico e buon costume relativi al brevetto biotecnologico, alcune prime sentenze della Corte di Giustizia europea, la posizione italiana e il nuovo decreto del 29/12/2005. Bibliografia: 1) "Manuale di diritto industriale", A. Vanazetti - V. Di Cataldo, 2005, GIUFFRE', da pag. 317 a pag. 472. 2) "Diritto industriale - Proprietà intellettuale e concorrenza", AAVV, 2005, GIAPPICHELLI, da pag. 179 a pag. 266. 3) "I nuovi brevetti - Biotecnologie e invenzioni chimiche", Adriano Vanzetti, 1995, GIUFFRE' 4) Collana "Trattato di diritto commerciale e di diritto pubblico dell'economia" diretto da F. Galgano, Volume ventottesimo "Brevetto per invenzione e biotecnologie", 2002, CEDAM; 5) Codice di diritto industriale, IV edizione, 2005, KLUWER IPOSA. Matematica Docente: Chiara Zanini Crediti: 5 1. Obiettivi del corso Finalità del corso: Presentare allo studente le nozioni di base della matematica necessarie per la sua professionalità . 2. Programma del corso • Introduzione sulla logica e i metodi della matematica. • I numeri. • Il concetto di funzione. • Limiti e continuità . • Calcolo differenziale ed integrale in una variabile con applicazioni. • Serie numeriche. • Equazioni differenziali 3. Modalità d'esame Scritto ed orale 4. Testi di studio P. Baiti, L. Freddi, Note di Matematica e Biomatematica, Forum. Matematica discreta Docente: Giuseppe Lancia Crediti: 7 1. Programma del corso Programma: (4 lez/settimana, 2 hr/lez) • Cenni di algebra booleana, logica, teoria degli insiemi e funzioni. Sommatorie e loro manipolazioni. Il principio di induzione. Ricorrenze e formule ricorsive. • Elementi di Combinatorica. Disposizioni, permutazioni, sequenze (stringhe). Il principio della piccionaia (pigeon-hole). Tecniche per contare. Numeri di Fibonacci. Il principio di inclusione-esclusione. Gli spiazzamenti. • Aritmetica intera, quoziente e resto, scomposizione in fattori primi. MCD e mcm. Cenni su algoritmi e pseudo-linguaggio di programmazione. Algoritmo di Euclide. Cenni di teoria dei numeri. Numeri primi e fattorizzazione. Il piccolo teorema di Fermat. La distribuzione dei primi. • Cenni di teoria delle probabilita'. Probabilita' combinatorie. Probabilita' uniformi. Probabilita' condizionali. Valore medio e variabili casuali. Ordinamenti per inversione e numero medio di breakpoints in una permutazione. Generazione di tutti i sottoinsiemi/permutazioni e di sottoinsiemi/permutazioni casuali. • Teoria dei grafi. Definizioni fondamentali. Grafi euleriani e hamiltoniani. Grafi bipartiti. Connessione. Alberi. Grafi orientati. Grafi pesati. • Ottimizzazione combinatoria. Problemi "facili" e "difficili". Il problema del minimo albero di supporto. Accoppiamenti e coperture di vertici. Clique e insieme indipendente. Colorazione di grafi. Il problema del commesso viaggiatore. (Il problema del matrimonio stabile). 2. Testi di studio • "Discrete Mathematics" L. Lovasz e K. Vesztergombi Disponibile su web ( download ) • Parti di "Mathematical Thinking - Problem solving and proofs" di J. P. D'Angelo e D. B. West Prentice Hall 3. Testi di consultazione • "Introductory Combinatorics" di A. Brualdi North Holland • Parti di "Introduction to Algorithms" di T. Cormen, C. Leiserson, R. Rivest MIT press Micologia agraria Docente: Romano Locci Crediti: 4 1. Obiettivi del corso Fornire i fondamenti scientifici che giustificano l'importanza (in termini positivi e negativi) dei miceti in campo agrario, illustrandone l'unicità strutturale e comportamentale. 2. Programma del corso Unicità strutturale e comportamentale del raggruppamento funghi Rilevanza dei miceti in campo agrario (degradazione sostanza organica, rapporti con vegetali e animali, patogenesi, produzione di metaboliti, potenzialità di controllo biologico) Struttura e organizzazione (ifa, micelio, colonia, funghi miceliari e levuliformi, modificazioni ifali, strutture riproduttive) Nutrizione e metabolismo. Cinetica della crescita: ambiente fisico e ambiente chimico (substrati colturali, fattori di crescita, inibizione chimica, influenze ambientali). Spore: latenza e dispersione Ecologia: rapporti con altri organismi. Rizosfera, fillosfera e micorrizia Variabilità (meccanismi di variabilità : gamia, mutazione, ereditarietà citoplasmatica, eterocariosi e parasessualità ), tecniche di analisi genetica, caratterizzazione di mutanti, incroci e mappe cromosomiche. Interazioni fungine: meccanismi, rilevanza e applicazioni pratiche (controllo biologico) Prevenzione e controllo della crescita fungina. Metaboliti secondari dei miceti, produzione di micotossine in campo e in magazzino, metodi di campionamento e di analisi. Principali micotossine nelle derrate alimentari prodotte da Aspergillus, Penicillium, Fusarium e Alternaria. Metodi di prevenzione dell'inquinamento da micotossine. Principali caratteristiche degli attinomiceti. Rilevanza in campo agrario. Attività pratiche Isolamento, caratterizzazione e determinazione delle proprietà fisiologiche di miceti di interesse agrario. 5. Testi consigliati J.W. Deacon, Micologia moderna, Calderini Edagricole, Bologna, 2000. Dispense distribuite dal docente. 6. Precedenze consigliate Microbiologia. 7. Modalità d'esame Orale. Test facoltativo durante il corso. 8. Orario di ricevimento Dal martedì al venerdì in mattinata . Microbiologia agraria Docente: Marcello Civilini Crediti: 4 1. Obiettivi del corso Teoria della morfologia, fisiologia e genetica dei microrganismi procarioti ed eucarioti Studio dei principali gruppi microbici di interesse agro-industriale Esercitazioni pratiche ed applicazioni del laboratorio di microbiologia Conte microbiche in campioni agro-alimentari Isolamento ed identificazione microrganismi. 2. Programma del corso Storia della microbiologia - Caratteristiche generali dei microrganismi: Procarioti, Eucarioti Morfologia della cellula Procariota ed Eucariota - Citologia degli Schizomiceti - Moltiplicazione degli Schizomiceti - Accrescimento e sviluppo eumiceti - Nutrizione dei microrganismi: fonti di energia, fonti di carbonio - Influenza dell'ambiente sullo sviluppo microbico - Metabolismo microbico: il processo respiratorio aerobico ed anaerobico; le fermentazioni; biosintesi dei principali costituenti cellulari. - Cenni sulla regolazione delle vie metaboliche. - Genetica batterica: acidi nucleici, cromosoma, e materiale genetico extracromosomiale, mutazioni e ricombinazioni genetiche; cenni di ingegneria genetica e tecniche del DNA ricombinante. -La tassonomia microbica- Archebatteri ed Eubatteri - Eumiceti - Virus - Relazione microrganismo-ospite: fattori di patogenicità , tossine Agenti fisici e chimici per il controllo dei microrganismi - Principali famiglie di microrganismi di interesse agrario - Microrganismi dei foraggi insilati - Microrganismi del tratto digerente degli animali poligastrici- Microbiologia delle acque - Microbiologia della trasformazione di residui e depurazione reflui agro-alimentari- Microbiologia dell'aria e dell'ambiente agro-industriale Microbiologia degli alimenti - Microbiologia dei prodotti lattiero-caseari, delle carni, microbiologia enologica -Tecniche microbiologiche: microscopi ed osservazioni microscopiche; sterilizzazione; terreni colturali; isolamento in coltura pura; conte microbiche dirette ed indirette; identificazione dei microrganismi 5. Testi consigliati H.G. Schlegel, Microbiologia, Zanichelli; Brock, Biologia dei microrganismi, Casa Editrice Ambrosiana. 6. Modalità d'esame Orale 7. Orario di ricevimento Contattare il docente. Microbiologia agraria Docente: Marilena Mainfreni Crediti: 3 1. Contenuti del corso Basi fondamentali della microbiologia con particolare riferimento allo studio della cellula microbica ed il suo comportamento nell'ambiente . 2. Obiettivi del corso Fornire le basi fondamentali per la conoscenza dei microrganismi procarioti ed eucarioti attraverso lo studio della morfologia cellulare, i fattori che favoriscono la loro crescita e il loro rapporto con l'ambiente evidenziando i parametri che controllano il loro sviluppo . 3. PROGRAMMA DEL CORSO Le origini della vita: comparsa dei microrganismi. Storia della microbiologia. Generalità dei microrganismi : procarioti, eucarioti, virus. Distribuzione dei microrganismi in natura. Morfologia, struttura e funzione della cellula procariota ed eucariota: strutture di superficie, appendici, strutture intracitoplasmatiche. Virus. Cenni di Genetica batterica e di tassonomia e classificazione batterica e fungina Nutrizione microbica e metabolismo batterico (catabolismo e anabolismo). Divisione cellulare e cinetica di sviluppo. Influenza dell'ambiente sulla crescita microbica Sistemi di coltura e cinetica delle fermentazioni Bioreattori e fermentatori per produzioni di biomasse, enzimi e metaboliti di interesse industriale Studio dei microrganismi (microscopio ottico ed elettronico), esame di prepararti a fresco e colorati, colorazioni semplici e differenziali; tecniche colturali; determinazione dl numero di microrganismi; coltivazione, isolamento ed identificazione di batteri e funghi in laboratorio; curve di crescita in terreno liquido. 4.ESERCITAZIONI Visita presso il laboratorio di microbiologia con dimostrazioni pratiche. 5.TESTI CONSIGLIATI: Appunti di lezione. J.J. Perry et al. Microbiologia vol. 1, Zanichelli, Bologna. 6.PROPEDEUTICITA' CONSIGLIATE Biochimica. 7. MODALITA' D'ESAME Esame scritto e/o orale 8. ORARIO DI RICEVIMENTO Previo appuntamento telefonico o tramite e-mail presso lo studio del docente al DIAL. Microbiologia generale veterinaria Docente: Elena Galletti Crediti: 5 1. Obiettivi del corso Vengono trattati i concetti della Microbiologia generale con particolari riferimenti ai batteri, ai virus ed ai prioni ed inoltre vengono inquadrati i concetti base della immunologia affinché lo studente possa capire il concetto di antigene applicato ai microrganismi. 1. Programma del corso Introduzione allo studio della Microbiologia : Finalità dello studio della Microbiologia in Medicina Veterinaria. Protozoi, miceti, alghe, batteri, virus. Sterilizzazione: concetti generali e metodi. Batteriologia Cellula batterica : struttura della cellula procariota, metabolismo, produzione di energia, biosintesi, nutrizione e curva di crescita dei batteri. Genetica batterica: mutazioni, trasferimento di geni, struttura e duplicazione degli acidi nucleici. Fase "S" e fase "R". Forme "L" dei batteri. Endospore. Terreni di coltura e coltivazione dei batteri. Azione di agenti fisici e chimici sui batteri. Farmaci antibatterici: meccanismo d'azione dei sulfamidici e degli antibiotici. Azione patogena dei batteri: concetto di parassita, patogenicità , virulenza, mezzi di difesa e mezzi di offesa, meccanismo di azione delle tossine. Cenni sulla patogenesi delle malattie da infezione. Animali gnotobiotici. Classificazione dei batteri e caratteristiche generali dei batteri di interesse medico veterinario. Virologia Natura e struttura dei virus. Colture cellulari. Replicazione dei virus: i diversi cicli replicativi. Interazioni virus-cellula ospite. Interferenza virale. Coltivazione dei virus. Isolamento ed identificazione dei virus. Infezioni latenti e infezioni persistenti. Oncogenesi virale. Genetica dei virus. Virus dei batteri. Agenti subvirali. Classificazione dei virus e caratteristiche generali dei virus di interesse medico veterinario. Immunologi a Concetto di immunità . Sistema linfatico. Antigeni. Anticorpi. Reazioni antigene-anticorpo. Struttura degli anticorpi: le diverse classi di immunoglobuline. Anticorpopoiesi. Ipersensibilità anticorpo-mediata. Ipersensibilità cellulo-mediata. Tolleranza immunitaria. Anticorpi monoclonali. Sieri immuni ed iperimmuni. Vaccini tradizionali e ricombinanti. Induttori di meccanismi di difesa non specifici. Profilassi. 3. Modalità d'esame Orale. Miglioramento genetico delle piante agrarie Docente: Stefano Marchetti Crediti: 4 1. Obiettivi del corso Dare modo allo studente di conoscere come le piante siano diventate utili all'uomo a seguito di profonde modifiche selezionate nel corso del tempo e come oggi l'attività di miglioramento continui su razionali basi biologiche, biotecnologiche e matematico-statistiche. Insegnare i metodi classici e quelli più innovativi per ottenere, in tempi più brevi possibili, varietà di piante con maggiori rese produttive, con migliori caratteristiche qualitative, più adatte ad essere coltivate in differenti condizioni di terreno e di clima secondo i più diversi sistemi agricoli usati al mondo . 2. Contenuti del corso Obiettivi del miglioramento genetico. Le piante modificate a seguito del miglioramento genetico. Specie autogame e specie allogame. Vantaggi e svantaggi dall'uniformità genetica nelle varietà agrarie. L'analisi della biodiversità . Pool genici. Banche del germoplasma e conservazione in situ. Creazione della variabilità genetica: incroci, ibridi somatici, embrio-rescue, mutazioni naturali e indotte. Mutageni chimici e fisici e loro applicazione. Le colture in vitro quale sorgente di variabilità genetica ed epigenetica. Barriere d'incrocio e loro superamento. Incompatibilità intra ed interspecifica. Maschio sterilità . Le basi del miglioramento genetico: richiami di genetica formale, molecolare e di popolazione. Marcatori molecolari, distanze e mappe genetiche. Mappe fisiche. Piccole popolazioni: effetti della deriva e dell'inbreeding. Linee inbreed ricombinanti (RILs). Eterosi. Caratteri metrici e loro valutazione. Dissezione dei caratteri quantitativi. Modelli genetici di geni additivi e dominanti. Varianza genotipica e varianza ambientale. Stima delle componenti genetiche. Ereditabilità . Cenni ai principali disegni genetico-statistici per stimare le componenti della varianza: analisi di famiglie F3, progenie da incroci casuali di F2, regressione di progenie sui padri, nord Carolina modello I, modello II, incroci diallelici. L'attitudine combinatoria generale e specifica. Responso e differenziale selettivo. Selezione assistita da marcatori (MAS). Loci che controllano caratteri quantitativi (QTL) e loro individuazione. L'analisi fine dei QTL (mendelizzazione dei QTL). Caratteri correlati ed effetti soglia. Interazioni genotipo per ambiente, epistasi e scale di valutazione. Metodi di selezione delle specie autogame: selezione massale, pedigree, discendenze di singolo seme (SSD), selezione in ammasso (‘bulk'), reincrocio, poliploidizzazione, risintesi e semisintesi, ibridi F1, trasformazione genetica (piante ‘geneticamente modificate'). Metodi di selezione di specie allogame: selezione massale e selezione ricorrente semplice; selezione genotipica: ricorrente per l'attitune combinativa generale e specifica, ricorrente reciproca. Varietà ibride a due, tre e quattro vie. Varietà sintetiche. Campi di polincrocio e progeny test. Miglioramento di specie a moltiplicazione vegetativa (foraggere e legnose). Metodi e distanze per evitare inquinamenti genetici di linee pure e di varietà commerciali. Linee pure e loro ottenimento in natura e attraverso le colture ‘in vitro'. Aploidi e diaploidi. Androgenesi e ginogenesi. Geni mantenitori della maschio-sterilità e geni ristoratori. Vantaggi e svantaggi delle varietà a libera impollinazione e delle varietà ibride nei sistemi agricoli più industrializzati e nelle agricolture di sussistenza. L'iscrizione delle varietà ai registri varietali: normative e modalità . 2. Testi consigliati Lorenzetti, Falcinelli e Veronesi, Miglioramento genetico delle piante agrarie, Edagricole. M.J. Kearsey & H.S. Pooni, Genetical analysis of quantitative traits, Chapman & Hall. Appunti ed esercizi distribuiti durante le lezioni. Genetica e genomica volume II -Autori: Barcaccia e Falcinelli, Liguori Editore 3.Precedenze consigliate Genetica o genetica agraria, biologia vegetale, biochimica agraria, statistica, metodologia sperimentale in agricoltura, principi di patologia vegetale, principi di entomologia. 3. Modalità d'esame Prova scritta e orale. : Nutrizione animale Docente: Bruno Stefanon Crediti: 4 1. Obiettivi del corso : Il corso si propone di fornire i concetti di base della nutrizione animale, riprendendo ed integrando gli argomenti trattati nelle materie chimica, biochimica, anatomia veterinaria e istologia e fisiologia veterinaria. Gli aspetti inerenti la digestione e il metabolismo sono trattati da un punto di vista metodologico, al fine di consentire l'applicazione delle conoscenze alle varie specie animali sia da reddito che da affezione. Di seguito sono illustrati i principali alimenti per gli animali e i metodi di valutazione del valore nutritivo. La parte conclusiva del corso è indirizzata alla definizione delle interazioni fra i nutrienti e l'espressione genica e l'attività di proteine coinvolte nel metabolismo cellulare e nella risposta allo stress. 2. Programma del corso : I principi nutritivi e le analisi chimiche e biologiche; grassi, proteine, carboidrati, vitamine e minerali. Richiami di anatomia dell'apparato digerente, biochimica e fisiologia della digestione e dell'assorbimento nei poligastrici e nei monogastrici. Biochimica delle fermentazioni ruminali e assorbimento dei prodotti di degradazione e della biomassa microbica. Utilizzazione dell'energia alimentare nell'organismo animale: dall'energia lorda all'energia netta. Metodi diretti ed indiretti per misurare la produzione di calore e la ritenzione energetica: metodi diretta ed indiretti. Metabolismo energetico di base e di attività negli organismi animali. Metodologia per la misura e la stima del valore energetico degli alimenti. Metodi di misura e di stima del valore biologico delle proteine. Ruolo delle vitamine, degli elementi minerali nell'alimentazione animale. Gli alimenti per gli animali: composizione chimica e valore nutrizionale. Ruolo nutritivo e dietetico della fibra. Utilizzazione e sicurezza degli alimenti OGM per gli animali. Azione dei nutrienti e di composti bioattivi nel controllo del metabolismo cellulare e nella risposta allo stress. Modelli biologici di studio dello stress. Invecchiamento e stress ossidativo. 3. Orario di ricevimento : (telefono o e-mail). 4. Modalità d'esame : Lunedì e mercoledì dalle 8.30 alle 9.30, previo appuntamento Esame orale. 5. Testi di consultazione : INRA, Alimentation des Bovins, Ovins & Caprins , INRA ed. Paris. 78000 Versailles, 1988. Perez J.M., Mornet P., Rerat A., Le porc et son élevage bases scientifiques et techniques, Maloine, Paris, 1986. Poli G., Biotecnologie, conoscere per scegliere , Utet Periodici, Milano, 2001. Antongiovanni M., Gulatieri M., Nutrizione e alimentazione animale , Edagricole, Bologna, 1998. Bondi A., Animal Nutrition , John Wiley & Sons, New York, 1987. Appunti di lezione. Organismi geneticamente modificati Docente: Stefano Marchetti Crediti: 3 1. Obiettivi del corso Nell'ambito del corso saranno esposte le procedure per la coltura di cellule vegetali, la rigenerazione di piante intere, la loro clonazione e trasformazione. Particolare interesse sarà rivolto al metodo di trasformazione fondato sull'infezione di tessuti vegetali feriti con ceppi ingegnerizzati di agrobatterio e alla costruzione dei relativi vettori binari di espressione. Ulteriori argomenti riguarderanno le possibilità di contenimento biologico delle piante geneticamente modificate, il controllo dell'espressione genica e del traffico cellulare delle proteine ricombinanti, le problematiche inerenti la produzione industriale di biofarmaci mediante piante transgeniche . 2. contenuti del corso Metodi naturali e artificiali per la clonazione di piante, colture cellulari, rigenerazione di tessuti, organi e piante intere. Semi artificiali, piante diaploidi. Sistemi di unione e meccanismi di dispersione nell'ambiente. Vettori di espressione in pianta. Metodi di trasformazione genetica dei vegetali. Espressione tessuto-specifica e compartimentazione cellulare delle proteine ricombinanti. Livello di bioequivalenza delle proteine eterologhe prodotte in bioreattori vegetali. 3. Testi consigliati R. Bernard Glick, Jack J. Pasternak, Biotecnologia molecolare, Zanichelli. Materiale bibliografico fornito dal docente. 4. Modalità d'esame Orale. Orticoltura e floricoltura Docente: Luisa Dalla Costa Crediti: 4 1. Obiettivi del corso Fornire gli elementi basilari sugli agenti causali delle malattie delle piante, sulla patogenesi, sulle relazioni pianta/ospitevettore/ambiente e sulla reazione della pianta. Enunciare i criteri moderni ecocompatibile di cura e prevenzione. 2. contenuti del corso Il corso è composto da due parti fondamentali: Principi di patologia generale e di fitoiatria ed Elementi di patologia speciale. Principi di patologia generale e di fitoiatria. Accenni alla micologia, batteriologia, virologia e fisiopatologia; identificazione e classificazione; gruppi fisiologici delle malattie (trofiche, auxoniche, litiche, necrotossiche, vascolari, epifitiche e ipnochereutiche); agenti biotrofi e necrotrofi; parassitismo e patogenicità ; concetti di equilibrio biologico, di antagonismo, di specializzazione e di variabilità /biodiversità ; gli endofiti; decorso della malattia e sue fasi fondamentali; trasmissione dei patogeni attraverso varie modalità , vettori animali compresi; relazioni patogeno/vettore/pianta ospite; interferenze ambientali sulle malattie; reazioni fondamentali delle piante alla infezione da patogeni; richiami pratici di resistenza, tolleranza, immunità ; programmi di miglioramento genetico; resistenze indotte e fenomeni di guarigione spontanea; la selezione sanitaria e le normative relative al vivaismo ed alla commercializzazione di materiale vivaistico; malattie infettive e norme di quarantena; i laboratori accreditati e gli Osservatori per le Malattie delle Piante; modalità di intervento contro i patogeni delle piante e prevenzione dalle malattie; interventi olistici, lotta biologica, integrata, guidata; la lotta chimica ed i prodotti fitoiatrici più importanti; concetto di tossicità e le caratteristiche dei principi attivi. Elementi di patologia speciale. Per ogni gruppo funzionale importante si descriverà una malattia ‘tipo', soffermandosi sulle caratteristiche specifiche del patogeno e su quelle comuni del ‘gruppo fisiologico', sul ciclo, sulla epidemiologia e sulle modalità di interventi mirati. 3. Testi consigliati G.N. Agrios, Plant Pathology, Academic Press, London, 1997, 4th ed. Matta, Fondamenti di Patologia Vegetale, Patron, Bologna, 1996. Osler et al., Le più importanti malattie da fitoplasmi nel Friuli Venezia Giulia, ERSA, Notiziario, N.S.IX. 4, Arti Grafiche Friulane, 1996. Precedenze consigliate Fisiologia vegetale, Botanica e le chimiche. 4. Modalità d'esame Prova orale. Patologia generale e molecolare Docente: Donatella Volpatti Crediti: 5 1. Obiettivi del corso Il corso ha l'obiettivo di dare agli studenti le basi per lo studio delle cause di malattia negli animali domestici, del processo infiammatorio, dei fenomeni regressivi e neoplastici. 2. Programma del corso 2.1 Eziologia generale Omeostasi fisiologica e stato di malattia. Gli strumenti del patologo e le tecniche di studio in patologia generale. Malattie ereditarie. Malattie congenite non ereditarie. Malattie esogene. Noxe di tipo fisico, chimico, dietetico. Malattie da cause biologiche. Patobiologia cellulare da microrganismi e prioni. Interazione di agenti patogeni con il genoma. 2.2 Fenomeni regressivi cellulari Danno cellulare. Concetti e meccanismi. Patogenesi ultrastrutturale del danno cellulare. Le atrofie. Le degenerazioni. Le alterazioni regressive del nucleo. Cenni sulle pigmentazioni patologiche, le calcificazioni, le necrosi e le gangrene. Patogenesi cellulare e molecolare dei fenomeni regressivi. L'apoptosi. 2.3 I tumori La regolazione del ciclo cellulare e il concetto di accrescimento patologico. Ipertrofia e iperplasia. Anaplasia e metaplasia. Patogenesi cellulare e molecolare delle neoplasie. Morfologia della cellula neoplastica. Tumori benigni e maligni. Patobiologia della diffusione neoplastica maligna. Cenni sulle tecniche diagnostiche in istopatologia. 2.4 L'infiammazione Ruolo e dinamica del processo infiammatorio. Infiammazione acuta e cronica. La riparazione delle ferite. Patogenesi cellulare e molecolare dei fenomeni infiammatori. Mediatori chimici dell'infiammazione. Ruolo delle citochine nei rapporti tra reazione immunitaria ed infiammazione. 3. Orario di ricevimento L'orario di ricevimento potrà essere concordato telefonicamente con il docente. 4. Modalità d'esame Orale. 5. Testi di studio Materiale didattico fornito dal docente. Marcato P.S., Anatomia e istologia patologica generale veterinaria , Società Editrice Esculapio, 1997. Marcato P.S., Patologia sistematica veterinaria Edagricole, 2002. Rossi R., Gavioli A., Elementi di patologia generale , Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 1992. Principi di entomologia Docente: Renzo Barbattini Crediti: 4 1. Obiettivi del corso Il corso si propone di fornire i fondamenti di morfologia, fisiologia e biologia degli insetti. L'illustrazione dei cicli di sviluppo di alcuni dei principali insetti di interesse agrario e delle possibilità di lotta contro le specie dannose consentirà l'acquisizione di nozioni sufficienti per programmare la difesa delle principali colture. 2. contenuti del corso Morfologia e anatomia. Capo e sue appendici. I principali apparati boccali degli insetti. Torace, addome e loro appendici. Sistemi: tegumentale e endoscheletro, muscolare, nervoso e organi recettori di senso, digerente, respiratorio, circolatorio, escretore, secretore e riproduttore. Sviluppo e comportamento. Riproduzione. Sviluppo embrionale e postembrionale. Metamorfosi. Diapausa. Diffusione delle specie e migrazioni. Aggregazioni e simbiosi. Dinamica di popolazione. Fattori di regolazione abiotici e biotici. Fitofagi primari e indotti. Relazioni insetti-piante. Fitofagia, impollinazione, trasmissione di microrganismi e virus fitopatogeni. Mezzi di lotta. Agronomici, meccanici, fisici, chimici. Insetticidi: caratteristiche e meccanismi di azione. Lotta biologica, lotta guidata e lotta integrata. Cenni di classificazione degli insetti. Caratteristiche dei principali ordini di interesse agrario: Collemboli, Ortotteri, Tisanotteri, Rincoti, Neurotteri, Lepidotteri, Ditteri, Coleotteri, Imenotteri. Cicli di sviluppo di alcune specie di maggior interesse agrario. 3. Testi consigliati E. Tremblay, Entomologia applicata, vol. 1, Liguori, Napoli, 1985. G. Pellizzari, L. Dalla Montà , C. Duso, Fondamenti di Entomologia agraria, Ediz. aggiornata, Liviana, Padova, 1989. B. Baccetti, S. Barbagallo, L. Süss, E. Tremblay, Manuale di Zoologia agraria, Delfino, Roma, 2000. L. Masutti, S. Zangheri, Entomologia generale e applicata, Cedam, Padova, 2001. Appunti delle lezioni, dei seminari e delle esercitazioni. Precedenze consigliate Zoologia agraria. 4. Modalità d'esame Orale. Alla prova d'esame lo studente dovrà presentare una cassetta entomologica contenente insetti e materiale biologico raccolti dallo stesso e preparati con le modalità che saranno illustrate durante il corso di esercitazioni. Egli dovrà dimostrare di saper riconoscere i principali gruppi di insetti. 5. Orario di ricevimento Dopo le lezioni presso il DIPI o previo accordo telefonico. Principi di patologia vegetale Docente: Nazia Loi Crediti: 4 1. Obiettivi del corso Fornire gli elementi basilari sugli agenti causali delle malattie delle piante, sulla patogenesi, sulle relazioni pianta/ospitevettore/ambiente e sulla reazione della pianta. Enunciare i criteri moderni ecocompatibile di cura e prevenzione . 2. finalita' del corso Il corso è composto da due parti fondamentali: Principi di patologia generale e di fitoiatria ed Elementi di patologia speciale. Principi di patologia generale e di fitoiatria. Accenni alla micologia, batteriologia, virologia e fisiopatologia; identificazione e classificazione; gruppi fisiologici delle malattie (trofiche, auxoniche, litiche, necrotossiche, vascolari, epifitiche e ipnochereutiche); agenti biotrofi e necrotrofi; parassitismo e patogenicità ; concetti di equilibrio biologico, di antagonismo, di specializzazione e di variabilità /biodiversità ; gli endofiti; decorso della malattia e sue fasi fondamentali; trasmissione dei patogeni attraverso varie modalità , vettori animali compresi; relazioni patogeno/vettore/pianta ospite; interferenze ambientali sulle malattie; reazioni fondamentali delle piante alla infezione da patogeni; richiami pratici di resistenza, tolleranza, immunità ; programmi di miglioramento genetico; resistenze indotte e fenomeni di guarigione spontanea; la selezione sanitaria e le normative relative al vivaismo ed alla commercializzazione di materiale vivaistico; malattie infettive e norme di quarantena; i laboratori accreditati e gli Osservatori per le Malattie delle Piante; modalità di intervento contro i patogeni delle piante e prevenzione dalle malattie; interventi olistici, lotta biologica, integrata, guidata; la lotta chimica ed i prodotti fitoiatrici più importanti; concetto di tossicità e le caratteristiche dei principi attivi. Elementi di patologia speciale. Per ogni gruppo funzionale importante si descriverà una malattia ‘tipo', soffermandosi sulle caratteristiche specifiche del patogeno e su quelle comuni del ‘gruppo fisiologico', sul ciclo, sulla epidemiologia e sulle modalità di interventi mirati. 3. Testi consigliati G.N. Agrios, Plant Pathology, Academic Press, London, 1997, 4th ed. Matta, Fondamenti di Patologia Vegetale, Patron, Bologna, 1996. Osler et al., Le più importanti malattie da fitoplasmi nel Friuli Venezia Giulia, ERSA, Notiziario, N.S.IX. 4, Arti Grafiche Friulane, 1996. 4. Precedenze consigliate Fisiologia vegetale, Botanica e le chimiche. 5. Modalità d'esame Prova orale. 6. Orario di ricevimento Per appuntamento. Sicurezza nei laboratori Docente: Alberto Prandi Crediti: 1 1. Obiettivi del corso Il programma tende a far acquisire i principali concetti sulla sicurezza in laboratorio. Si propone di fornire le basi su: - La gestione della sicurezza nei laboratori universitari - I fattori di rischio nel laboratorio di biotecnologie - Le misure di prevenzione e protezione - La gestione delle emergenze - La gestione del laboratorio. 2. Programma del corso 2.1 La gestione della sicurezza nei laboratori universitari Il problema della sicurezza in laboratorio. Il concetto di pericolo di rischio e di sicurezza. Scopo della prevenzione e protezione. 2.2 I fattori di rischio nel laboratorio di biotecnologie I rischi fisici. Il rischio chimico. I gas e i criogeni. I rischio biologico. L'incendio. 2.3 Le misure di prevenzione e protezione I dispositivi di protezione collettiva - DPC. I dispositivi di protezione individuale DPI. La segnaletica di sicurezza e antinfortunistica. 2.4 La gestione delle emergenze Le emergenze. Dispositivi di emergenza. 2.5 La gestione del laboratorio La cultura d'impresa nella gestione del laboratorio. La rilevanza del lay-out organizzativo degli spazi. La gestione delle risorse strumentali. La gestione delle risorse umane. La gestione dei rifiuti. La gestione della manutenzione. La gestione delle pulizie. Acquisto, conservazione ed eliminazione. La programmazione delle attività . 3. Orario di ricevimento Previo appuntamento . 4. Modalità d'esame Test di accertamento e colloquio finale. 5. Testi di studio Materiale fornito dal docente. Sistemi operativi Docente: Marino Miculan Crediti: 4 1. Obiettivi del corso I sistemi operativi sono parte essenziale di un sistema di calcolo. Nella maggior parte dei casi, essi implementano la vera piattaforma sulla quale si svolge tutta l'attività di analisi, sviluppo, implementazione ed esecuzione dei sistemi software, incapsulando ed astraendo dal sistema hardware sottostante. Questo corso mira a presentare alcuni concetti fondamentali relativi ai sistemi operativi e alle loro funzionalità primarie (gestione dei processori, della memoria e del file system). Di notevole importanza, inoltre, per il biotecnologo computazionale sono le basi fondamentali di programmazione concorrente, e gli aspetti concernenti il calcolo parallelo e distribuito. I concetti generali previsti per il corso, ampliamente coperti dal materiale bibliografico consigliato, verranno discussi a lezione in maniera relativamente indipendente da specifici sistemi operativi. Essi saranno comunque esemplificati facendo riferimento a comuni sistemi operativi (Unix, Linux, Windows XP, etc.) Parallelamente alle lezioni teoriche in aula, verranno tenute delle lezioni pratiche in laboratorio, offrendo allo studente l'opportunità di mettere in pratica gli aspetti teorici e di verificarne la comprensione. Inoltre tale attività pratica forniranno le nozioni di base relative all'uso di linguaggi di scripting, della amministrazione di sistema. 2. Programma del corso • Aspetti generali; Richiami di Architetture • Processi e Thread • Programmazione concorrente • Gestione della memoria • Il file system • Sistemi con processori multipli • Sistemi e servizi di rete 3. Modalità d'esame Esame orale, con progettino di laboratorio per casa. 4. Testi di studio • Ancilotti, Boari, Ciampolini, Lipari: Sistemi Operativi McGraw-Hill, 2004. ISBN: 88-386-6069-7. Statistica 1 Docente: Paolo Vidoni Crediti: 6 1. Obiettivi del corso L'obiettivo del corso è introdurre lo studente a quelli che sono i concetti fondamentali della Statistica descrittiva e inferenziale, quale strumentazione di base per l'analisi dei dati e lo studio dei fenomeni aleatori. Tali nozioni verranno presentate sottolineando l'ambito delle applicazioni, pur senza tralasciare gli aspetti formali. In particolare si forniranno alcuni strumenti di base necessari alla comprensione della letteratura scientifica e alla esecuzione delle attività proprie dell'operatore in biotecnologie 2. Programma del corso Definizione e scopi della produzione animale. Classificazione dei sistemi di produzione animale. Profilo dei sistemi di produzione animale in Europa e in Italia. Filiera latte Tipo lattifero e razze da latte. Allevamento del giovane bestiame da rimonta. Ciclo produttivo della vacca da latte. Razionamento nelle diverse fasi della lattazione e in asciutta. Requisiti igienici, chimici e fisici degli alimenti zootecnici e della dieta. Modalità di distribuzione degli alimenti e suddivisione in gruppi di alimentazione. Valutazione morfo-funzionale del bovino da latte. Mungitura e refrigerazione del latte. Controllo dell'igiene degli impianti e dei parametri ambientali. Fonti di variabilità della produzione e composizione del latte. Caratterizzazione qualitativa del latte in funzione della destinazione. Disciplinari di certificazione volontaria e regolamentata di produzione e prodotto. Cenni sull'allevamento bufalino e caprino. Filiera carne Categorie animali: bovini da carne (vacca da carne, vitello a carne bianca e vitellone); suini (leggero e pesante). Tipo e razze da carne. Ciclo produttivo. Fabbisogni nutritivi e razionamento. Requisiti igienici, chimici e fisici degli alimenti zootecnici e della dieta. Valutazione morfo-funzionale. Fonti di variabilità della produzione e composizione della carne. Trasporto e macellazione. Caratterizzazione qualitativa della carne in funzione della destinazione. Controllo dell'igiene degli impianti e dei parametri ambientali. Disciplinari di certificazione volontaria e regolamentata di produzione e prodotto. 3. Testi di consultazione Camussi, Mölle, Ottaviano, Sari Gorla, Metodi Statistici per la sperimentazione biologica, 2 a ed., Zanichelli, 1995. G. Cicchitelli, Probabilità e Statistica, Maggioli Editore, 1984. Appunti delle lezioni. 4. Modalità d'esame L'esame consiste in una prova scritta seguita, per i sufficienti, da una prova orale. Entrambe le prove dovranno essere superate nello stesso appello. Statistica 2 Docente: Paolo Vidoni Crediti: 4 1. Obiettivi del corso L'obiettivo del corso è approfondire i concetti fondamentali della Statistica inferenziale e presentare le principali tecniche statistiche, utili per l'analisi di dati sperimentali, con particolare riferimento alle scienze biologiche. Tali nozioni saranno presentate enfatizzando l'ambito delle applicazioni, pur senza tralasciare gli aspetti formali. 2. Programma del corso • Complementi di inferenza statistica. • La regressione lineare. • Disegno sperimentale e analisi della varianza. • Analisi statistica multivariata. • Catene di Markov (cenni). 3. Testi di studio • Complementi di inferenza statistica. • La regressione lineare. • Disegno sperimentale e analisi della varianza. • Analisi statistica multivariata. • Catene di Markov (cenni). 4. Modalità d'esame L'esame consiste in una prova scritta seguita, per i sufficienti, da una prova orale. Entrambe le prove dovranno essere superate nello stesso appello. Virologia vegetale Docente: Nazia Loi Crediti: 4 1. Obiettivi del corso Fornire le conoscenze sulla struttura, l'organizzazione biologica, la trasmissione, le reazioni indotte sull'ospite, i rapporti con la pianta ed il vettore e la diagnosi di fitovirus. 2.contenuti del corso I virus come agenti di malattia. La scoperta di agenti a comportamento analogo ai virus. Cenni storici sui virus e le malattie da virus. Natura e proprietà fondamentali di virus e di viroidi. Nomenclatura e classificazione dei virus. Sintomatologia delle malattie da virus e virus simili. Modalità di trasmissione e diffusione di virus, viroidi e fitoplasmi. Metodi adottati nelle prove di trasmissione artificiale. Processo di infezione virale e risposta della pianta. Diagnosi di virosi e fitoplasmosi. Lotta contro i virus delle piante. 3. Testi consigliati Appunti di lezioni integrati con articoli che verranno indicati a lezione. 3. precedenze consigliate Fondamenti di Patologia vegetale; Zoologia; Fondamenti di entomologia. 4. Modalità d'esame Prova orale.