A.I.P.A Autorità per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione CRITERI GENERALI PER L'ISTRUZIONE DEI DATABASE GEOGRAFICI DI INTERESSE GENERALE Proposta del "Gruppo di lavoro GIS" istituito presso l'A.I.P.A. 10 novembre 1995 versione definitiva Premessa Il presente documento esprime i criteri generali per la istituzione e mantenimento dei database geografici di interesse generale anche al fine di: - orientare l'azione delle Pubbliche Amministrazioni nella realizzazione di database geografici ; - favorire la definizione di intese tra pubbliche amministrazioni centrali, regionali, locali ed altri soggetti pubblici interessati, finalizzate all'accelerazione del processo di impianto dei database geografici di interesse generale ed alla creazione delle condizioni per la gestione e l'aggiornamento nel tempo delle basi dati realizzate; - fornire i punti di riferimento essenziali per l'armonizzazione, rispetto ai criteri qui individuati, dei programmi e progetti in corso a cura delle diverse Amministrazioni concernenti i Data Base geografici di interesse generale. Composizione del documento: 1. Generalità 2. Definizione dei database comuni di interesse generale 3. Gli Enti di riferimento 4. Il modello normativo 5. Attività previste 1. Generalità Per database geografici di interesse generale si intendono i database che dal punto di vista di contenuto informativo, comprendono i dati topografici fondamentali ed altri dati di interesse generale e comuni alla maggioranza delle applicazioni: Questi database devono essere rispondenti a specifici requisiti qualitativi al fine di garantire: - la qualità sotto il profilo geometrico e degli attributi; - le modalità standard di rappresentazione e scambio dati; - l’organizzazione dei dati funzionali sia alla rappresentazione grafica, sia alla loro elaborazione in logica di sistema informativo; - predefiniti livelli di aggiornamento e di congruenza fra i dati di database di riferimento alle varie scale. 2. Definizione dei database comuni di interesse generale 1 Si permette che il riferimento alla "scala", parlando di DB (database), equivale ad una semplificazione utile a riconoscere accuratezza geometrica e contenuto infornmativo della cartografia alla scala corrispondente. Ai fini della definizione di specifiche comuni i DB geografici di interesse generale sono individuati come i DB di interesse prioritario: - i DB in scala 1:1000/1:2000 di preminente interesse di Catasto, Comuni e Municipalizzate; - i DB in scala 1:5.000/1:10.000 di preminente interesse comunale, provinciale e regionale; - i DB in scala 1:25.000/1:50.000 di preminente interesse provinciale, regionale e nazionale; - i DB in scala 1:250.000 di preminente interesse regionale e nazionale. 3. Gli enti di riferimento I soggetti primari per la costituzione e l'aggiornamento dei DB geografici a grande scala (1:1.000/1:2.000) sono i Comuni, in raccordo con il Catasto, le Comunità Montane, le Aziende di gestione di pubblici servizi e le Regioni. Il Catasto organizza il coordinamento su base nazionale tra i soggetti indicati. Le Regioni, in raccordo con le provincie, l'Istituto Geografico Militare (I.G.M.), l'Istituto Idrografico della Marina (I.I.M.) e Centro informazioni Geografiche Aeronautiche (C.I.G.A.) sono individuate quale soggetti primari: - per il coordinamento in materia del DB a grande scala, 1:5000 e1:10.000; - per il coordinamento in materia del DB a grande scala ai fini della derivazione dai DB 1:1.000 e 1:2.000, ove esistenti, del DB in scala 1:5/10.000 L'Istituto Geografico Militare e, per la parte di competenza, l'I.I.M. e il C.I.G.A., in raccordo con le Regioni è individuato quale soggetto primario: - per la formazione del DB geografico di interesse generale in scala 1:25.000;. - per il riscontro della congruità rispetto alle specifiche comuni dei dati dei DB standard 1:10.000 ai fini della derivazione dei DB standard in scala 1:25.000;. - per la formazione del DB geografico 1:250.000 di interesse generale congruente con il DB 1:25.000;. Ferma restando la facoltà degli Enti di produrre DB geografici secondo le specifiche che saranno definite per le diverse "scale" indicate, vengono individuati quali DB di riferimento per la derivazione dei dati per il DB della fascia di scala minore i DB 1:2000, 1:10.000, 1:25.000, 1:250.000. Per i DB qui sopra indicati saranno realizzate, attraverso le collaborazioni indicate, le proposte di specifiche comuni comprendenti: - procedure di acquisizione; - contenuto informativo; - accuratezza delle fonti e dei prodotti; - sistema di riferimento geodetico; - caratteristiche della rete dei punti di inquadramento; - struttura dei dati; - formato di scambio; - segni convenzionali per la rappresentazione grafica, per le seguenti fonti, ove applicabile: - restituzione fotogrammetrica - cartografia persistente - derivazione da cartografia numerica o database a scala più piccola (1:10.000, 1:25.000, 50.000 ecc.). Al fine di garantire il raccordo con le scale più grandi (1:10.000, 1:2000 e 1:1000), tutti i database avranno almeno: 2 - il medesimo criterio di codifica delle entità geografiche (oggetti); - la caratteristica che il contenuto informativo di quelli a scala più piccola (1:25.000, 1:50.000, 1:250.000) sia presente in quelli a scala più grande (1:2000, 1:10.000); - la congruenza delle strutture dei dati. 4. Il modello normativo La Pubblica Amministrazione, ragione della pluralità di utenti della medesima, è impegnata a garantire la realizzazione e l'aggiornamento di database geografici di interesse generale alle principali scale di riferimento, come indicato al precedente punto 2. E' quindi compito della P.A. operare affinché si giunga nel più breve termine ad assicurare la disponibilità dei database geografici di interesse generale nel rispetto delle seguenti regole: - i database di interesse generale comuni ai vari Enti o Organismi della P.A., individuati e definiti nel punto 2, devono essere acquisiti una sola volta e resi disponibili per tutti secondo modalità da definire; - qualsiasi Ente o Organismo che, interrogato il Repertorio dei dati geografici della P.A., non trovi i dati di cui necessita, previa concertazione secondo criteri predefiniti con l'Ente di Riferimento può produrli secondo le specifiche comuni; - il produttore di dati è responsabile della rispondenza degli stessi alle specifiche tecniche. Se si tratta di dati definiti "di base", ad acquisizione avvenuta, li verserà al gestore preposto; li deterrà invece, nel caso che si tratti di dati "specifici", in ogni caso verrà aggiornato il Repertorio dei dati della P.A.; - il gestore, previa verifica della rispondenza dei dati alle specifiche comuni, riconoscerà secondo modalità predefinita per i dati versati il concorso finanziario o forme equivalenti; - i vari utilizzatori preleveranno, secondo procedure e modalità definite, le basi dati di cui necessitano e le integreranno con dati tipici del proprio settore d'interesse, creando i propri Sistemi Informativi Geografici Specializzati; - i dati di base acquisiti per il DB a scala maggiore possano essere utilizzati per la derivazione da questo database a scala minore. La realizzazione e l'aggiornamento dei DB geografici di interesse generale deve avvenire nel rispetto delle competenze proprie dei singoli Enti ed Organizzazioni, ma nel contempo ponendo specifica attenzione: - alle modalità di coordinamento che assicurino il riscontro del rispetto dei requisiti qualitativi previsti per i DB geografici ed il supporto alla cooperazione tra i diversi Enti interessati; - alle forme di cooperazione tra Enti diversi che garantiscono l'efficacia delle soluzioni adottate per garantire l'impianto e l'aggiornamento nel tempo dei DB geografici di interesse generale. In particolare per il coordinamento nella realizzazione dei DB geografici a grande scala saranno attivati gruppi di lavoro a scala nazionale e regionale con la partecipazione del Catasto e dei referenti designati da Regioni, Comuni, Provincie, Comunità Montane e Aziende di gestione di pubblici servizi. Le specifiche comuni di riferimento per i DB geografici di interesse generale dovranno essere elaborate, attraverso specifiche attività di collaborazione fra i soggetti individuati al punto 3 anche tenendo conto delle normative Europee in materia. 5. Attività previste 3 Per l'applicazione dei criteri enunciati e nella fase di messa a punto delle specifiche comuni, appare utile prevedere la realizzazione, attraverso specifiche attività adeguatamente organizzate, dei seguenti obiettivi: - costituzione entro 6 mesi del repertorio contenente le principali informazioni (tipologia, accuratezza, consistenza, dislocazione etc.) del patrimonio di conoscenze disponibile in forma di supporto cartaceo e in forma numerica organizzato in logica di sistema informativo; - compilazione entro tre mesi del glossario dei termini essenziali di riferimento a supporto delle attività dei decisori della P.A. in materia di sistemi informativi geografici, in vista della produzione, entro i successivi dodici mesi, del glossario definitivo; - individuazione a cura dei referenti di cui al punto 3, entro tre mesi, delle indicazioni transitorie che possano essere fornite alla P.A. sull'utilizzo dei DB esistenti nella fase di definizione dei DB geografici standard; - definizione nell'arco massimo temporale di 12 o 18 mesi delle specifiche tecniche per la formazione dei DB 1:1000/2000, 1:5000/10.000, 1:25.000 E 1:250.000; - prima elaborazione delle regole sui diritti d'uso, le condizioni di accesso ai dati, l'utilizzo di modalità e di supporti standard per la diffusione dei dati. Il gruppo di lavoro GIS provvederà a fornire all'A.I.P.A. le proposte sulla organizzazione delle attività sopra indicate; le indicazioni in merito dovranno prevedere anche le risorse finanziarie da impiegare e l'attivazione dei progetti intersettoriali collegati. 4