LA RICERCA
Federico Batini e Giulia Toti
….. Cos’è la RICERCA?
Con il termine ‘ricerca’ si intende qualsiasi tipo di indagine e studio dotato di
un criterio intersoggettivo di validità, rigore metodologico e novità conoscitiva
rispetto alla realtà empirica, al fine di produrre una nuova conoscenza su
qualcosa. Fare ricerca nell'ambito delle scienze umane ha una particolarità di
rilievo: l'oggetto della ricerca sono le azioni, le intenzioni, le relazioni, i processi
di crescita dell'uomo, come e perché avvengono ed ha dunque uno statuto
particolare.
La ricerca può essere definita come l'analisi e la registrazione delle osservazioni
controllate che possono portare allo sviluppo di generalizzazioni, principi o
teorie sistematico e oggettivo, con conseguente possibile previsione e controllo
degli eventi (Migliore e Kahn, 1998).
La ricerca è un modo sistematico di porre domande, un metodo sistematico di
indagine (Drew, Hardman, e Hart, 1996).
La ricerca è un tentativo sistematico di fornire risposte a domande (Tuckman,
1999).
Obiettivo della ricerca
L'obiettivo principale della ricerca è la raccolta e l'interpretazione delle
informazioni per rispondere alle domande (Hyllegard, Mood, e Morrow,
1996).
Ogni ricerca richiede un progetto che va messo a punto nella sua
interezza prima di iniziare la ricerca vera e propria (nella ricerca
conoscitiva c’è, a volte, una ridefinizione possibile durante il percorso in
relazione a quello che si comprende e si viene a sapere).
Affinché si arrivi ad una “buona” ricerca occorre, infatti, pianificare e
organizzare precedentemente l’insieme di attività che bisognerà
intraprendere a livello pratico per raggiungere gli obiettivi che
costituiscono il fine intenzionale della ricerca.
GLI ELEMENTI CARATTERIZZANTI UNA RICERCA
SONO:
•Metodi (che debbono corrispondere agli obiettivi ed essere esplicitati, la
scelta di un metodo non è neutra) e relativi strumenti;
•Obiettivi che debbono essere chiari fin dall'inizio, in modo diverso nella
ricerca esplorativa o nella ricerca dimostrativa;
•Processi;
•Risultati;
PERCHE’ SI FA RICERCA
1. Curiosità scientifica
2.Urgenza che viene dalla realtà
3. Per poter prendere decisioni consapevoli e per attuare delle politiche
congruenti con le decisioni assunte
COME SI CONDUCE UNA RICERCA?
In generale per condurre una ricerca è necessario affrontare un
percorso “standard” che parte dalla teoria (esplicita o meno,
formalizzata o meno), attraversa le fasi di raccolta e analisi dei dati e
ritorna alla teoria per raffrontarla ai risultati ottenuti.
Dunque ogni attività di ricerca è semplicemente la verifica di
soluzioni possibili. Queste soluzioni possibili rappresentano le
nostre ipotesi di ricerca.” (Lucisano, Salerni, 2002, p. 27-28).
Tipo di ricerca
Discipline di riferimento Che cosa si fa
Ricerca teoretica
Filosofia dell'educazione,
pedagogia generale
Si lavora prevalentemente su
teorie
e
modelli,
si
concettualizza.
Ricerca storica, ricerca
comparativa
Storia dell'educazione,
Educazione comparata
Si affronta la storia dei
modelli
pedagogici,
servendosi di diverse fonti e
si delineano tracce di
evoluzione/
involuzione/
cambiamento (nei diversi
tempi); si affrontano e
comparano le differenze nei
contesti, negli spazi e nei
luoghi geografici e culturali
diversi.
Ricerca empirica
Metodologia della ricerca
educativa, pedagogia
sperimentale
Si opera principalmente a
partire da dati, opinioni,
informazioni empiriche, tratte
dal campo.
LE FASI DELLA RICERCA IN SINTESI
Teoria
Deduzione
Ipotesi
Disegno della ricerca
Induzione
Raccolta dati
Organizzazione dati
Analisi dati
Interpretazione
Risultati
1. DEDUZIONE
(teoria ipotesi)
Def: Processo attraverso il quale, dopo aver passato in rassegna la
teoria, che è generale, essa viene articolata in una ipotesi che prende in
esame un aspetto parziale e specifico di essa
DOMANDA ALLA REALTA’ O PROBLEMA CONOSCITIVO
Quale è la vostra domanda di ricerca? Per quale motivo il vostro studio dovrebbe
essere interessante o utile? Attraverso la vostra ricerca a quali domande vorreste
poter dare risposta?
Problema conoscitivo
inquadrato in un tema di ricerca
Quadro teorico
Obiettivo conoscitivo
cosa intendo fare con la mia ricerca
QUADRO TEORICO (“STATO DELL’ARTE”)
E’ l’ Insieme delle fonti scientifiche e delle ricerche precedenti che abbiamo
raccolto su quel tema organizzate in un discorso unitario.
Occorre perciò esaminare tutto ciò che è presente in letteratura su
quell’argomento specifico, consultando libri, riviste, articoli etc…. nelle
biblioteche o online, cercando di far “dialogare tra loro” le idee trovate nella
letteratura, per fare il punto sul problema e cercare il rapporto
3 fasi
1. Ricercare delle informazioni tramite delle fonti, facendo attenzione
all’autorevolezza, alla scientificità ed alla chiarezza dell’esposizione
2. Sintetizzare i concetti individuati come essenziali alla redazione del quadro
teorico in una mappa concettuale
3. Stesura di ciò che è sintetizzato nella mappa (questo è il quadro teorico
vero e proprio
2. DISEGNO DELLA RICERCA
(ipotesi raccolta dati)
Def: è quella fase nella quale viene formulata l'ipotesi e si
procederà a definire quali dati verranno raccolti e come.
IPOTESI DI RICERCA
L'ipotesi è semplicemente un'affermazione, ancora provvisoria e non provata, di
quelli che sono i fatti implicati dalla teoria secondo il ricercatore. Perché tale
affermazione sia provata, occorre sottoporla a verifica empirica e a tale scopo
essa deve essere formulata nel modo più preciso possibile.
L’IPOTESI è quindi:
-Una convinzione o previsione del risultato finale della ricerca
-Una concreta, specifica idea sui rapporti tra fenomeni
-Basata su di un ragionamento deduttivo
Nel ragionamento deduttivo, il
ragionamento va dalle assunzioni
generali alle specifiche applicazioni
L’ipotesi
Teorie implicite
(le nostre
viene
conoscenze, la
formulata sulla
nostra esperienza
base di
nel settore)
Teorie esplicite
(il nostro quadro
teorico organizzato
in una sintesi ben
strutturata)
2 tipi di ipotesi:
•-Ipotesi nulla (HO)
-Ipotesi alternativa (HA)
Non ci sono differenze
Ci sono differenze
–
Ipotesi≠ Teoria
Ipotesi: Una convinzione o previsione del
risultato finale della ricerca. Una concreta,
specifica idea sui rapporti tra fenomeni. Basata su
di un ragionamento deduttivo
Teoria: Una convinzione o assunzione su come le
cose si relazionano tra loro. La teoria atabilisce un
rapporto di causa-effetto tra variabili, al fine di
spiegare e prevedere fenomeni. Si basa su di un
ragionamento induttivo (dallo specifico al
generale)
PRIMA DELLA RACCOLTA DEI DATI
•Prima della raccolta dei dati è necessario definire una popolazione di
riferimento (o universo) da cui estrarrò un campione
La popolazione di riferimento è l’insieme dei
referenti per cui posso ritenere validi i risultati
della mia ricerca. Sono soggetti ed oggetti a cui
faccio riferimento, rispecchiano il mio campione e
devono essere coerenti con l’obbiettivo della mia
ricerca. Se la mia ricerca riguarda gli studenti
universitari italiani, la popolazione di riferimento (o
universo) è costituita da tutti i soggetti iscritti ai
differenti atenei pubblici e privati italiani.
Il campione è una porzione
dell'universo rappresentativo
dell’universo stesso. E’ il
sottoinsieme della popolazione
di riferimento che riproduce in
piccolo le caratteristiche della
popolazione stessa.
•Oltre aver definito universo e campione, occorre selezionare gli strumenti di
rilevazione (questionari, interviste, test neuropsicologici etc..) o crearne di
nuovi.
•Oltre aver definito universo e campione, occorre selezionare gli strumenti di
rilevazione (questionari, interviste, test neuropsicologici etc..) o crearne di
nuovi.
Per sviluppare un’adeguato piano di ricerca occorre
perciò:
-Selezione di una metodologia di ricerca adeguata
-L'identificazione delle persone o dei partecipanti (definizione della
popolazione/universo ed estrazione del campione)
-Descrizione delle procedure di raccolta dei dati (e degli strumenti che
utilizzeremo)
-Specificazione delle tecniche di analisi dei dati
3.ORGANIZZAZIONE DATI
(raccolta dati analisi dati)
Def: definito il disegno di ricerca ed effettuata la raccolta delle
informazioni, esse vengono organizzate e sistematizzate in modo
da poter essere analizzati mediante regole statistiche
 RACCOLTA DEI DATI
Le informazioni che sono state raccolte vengono organizzate e trasformate in
dati ossia vengono interpretate e inserite in delle strutture (in matrici dati,
per i dati ad alta strutturazione (ricerca standard); in categorie per i dati
bassa strutturazione(ricerca interpretativa).
Possono essere raccolti attraverso:
-intervista libera
-colloquio
-composizione scritta
-Disegno a tema
-osservazione esperienziale
Possono essere raccolti attraverso:
-questionari a domande chiuse
-test di profitto a domande chiuse
-osservazione tramite check list
-scale di valutazione
-Osservazione tramite sistemi di decodifica
RICERCA INTERPRETATIVA
RICERCA STANDARD
Estrazione dei concetti dall’ipotesi
di ricerca
Estrazione dei fattori dall’ipotesi di ricerca
Concettualizzazione (definizione
concettuale) dei concetti
Operazionalizzazione dei fattori
Da un concetto si giunge alla
definizione dello stesso e dunque
alla formulazione delle domande
(per esempio nella scaletta di
un'intervista) o agli item (in una
griglia di osservazione).
I fattori possono essere:
-direttamente rilevabili (per esempio l'età, il
peso..)
-non direttamente rilevabili (“l'essere dipendente
dai network sociali”). In questo caso non si può
porre una domanda diretta, occorre perciò
definire degli indicatori che poi consentano la
formulazione degli item (le domande che
effettivamente porremo). Ad ogni fattore non
direttamente rilevabile corrispondono più
indicatori,
ad
ogni
indicatore
possono
corrispondere uno o più item.
4. INTERPRETAZIONE DATI
(analisi dati risultati)
Def: i dati analizzati vengono quindi interpretati e fatti evolvere
in risultati della ricerca
 ANALISI DEI DATI
Una volta raccolti i dati, vanno analizzati in modo da “farli parlare”.
Le evidenze supportano o rifiutano l'ipotesi iniziale
 Accetto o rigetto l'ipotesi
– Devono essere tratte delle conclusioni e quindi sviluppare nuove ipotesi
per spiegare i risultati
–  Produrre inferenze al di la dei risultati
Per l’analisi dei dati, specie quelli ad alta strutturazione, bisogna introdurre
una serie di variabili di risposta. Le variabili sono quelle forme (misurabili o
classificabili) che un concetto o un fattore può assumere una volta
operazionalizzato (o concettualizzato) e poi trasformato in una o più domande (le
risposte possibili a una domanda).
Tipologie di variabili 1/2
-classificabile/misurabili: Il titolo di studio è un esempio di una variabile
classificabile, mentre l’altezza di una persona è un esempio di variabile
misurabile
-dipendente/ indipendente: Se abbiamo due variabili in rapporto asimmetrico,
chiamiamo indipendente quella che influenza e dipendente quella che viene
influenzata
-fisiche/non fisiche: Consideriamo fisiche tutte quelle variabili di cui è possibile
un'osservazione diretta (altezza, peso, titolo di studio), mentre consideriamo
non fisiche tutte quelle variabili che si riferiscono a concetti non direttamente
osservabili (motivazione ad apprendere, l'intelligenza, gli atteggiamenti)
-quantitativa/qualitativa: Le variabili quantitative variano a seconda della loro
“grandezza”(es. tempo di reazione), mentre le variabili qualitative variano in
“genere” (es. Titolo di studio)
Tipologie di variabili 2/2
-continue/discrete: Definiamo continue quelle variabili la cui misurazione possa
variare senza soluzione di continuità (redditi di una popolazione). Chiamiamo
discrete quelle variabili che si misurano “a salti definiti” (es. le votazioni
all'esame della scuola secondaria di secondo grado). Le variabili qualitative
assumono sempre forma discreta, mentre quelle quantitative possono
assumere entrambe le forme.
-testuali/categoriali : Le variabili testuali avranno la forma di testi, di sequenze di
caratteri etc… Le variabili categoriali si suddividono in:
•Variabile categoriale ordinata: hanno un ordine estrinseco e fanno riferimento ad
una scala ordinale (per esempio: il voto all'esame di stato);
•variabili categoriali non ordinate: non hanno un ordine definito e fanno
riferimento ad una scala di tipo nominale (per esempio: l'essere maschio o
femmina).
-quasi cardinali/cardinali: Quando esprimono una quantificazione soggettiva si
definiscono quasi cardinali (“stare su facebook è un buon modo per passare il
tempo?”), mentre quando le variabili esprimono una quantificazione oggettiva si
definiscono variabili cardinali (età)
5.INDUZIONE (risultati  teoria)
Def: processo attraverso cui i risultati ottenuti vengono riportati
e raffrontati alla teoria da cui si è partiti al fine di confermarla
ovvero riformularla alla luce di quanto emerso. Quindi come
collegare i risultati alle domande di ricerca?
 I risultati ottenuti dai processi precedenti verranno esposti in modo
da rendere esplicito e trasparente l'intero percorso seguito dalla
nostra ricerca, per evidenziare i maggiori risultati raggiunti. Risulta
di fondamentale importanza rendere sempre conto del processo
seguito, compresi eventuali errori, difficoltà ed aggiustamenti che
abbiamo dovuto effettuare ed eventualmente ipotizzare nuove
linee di ricerca.