Cosmologia Danilo Babusci [email protected] IdFM - Incontri di Fisica Moderna nei Licei Scientifici Cosmologia = studio dell’intero universo osservabile come entità unica → distinta da Astronomia = studio di classi di sistemi astrofisici su scale di distanze più piccole Velocità finita della luce → osservazione di oggetti lontani = studio del passato: cosmologi osservano evoluzione dell’universo “in diretta” e non tramite fossili Esempio di domande a cui ambisce rispondere la Cosmologia: • qual è lo stato dell’universo? • come è stato raggiunto questo stato? … ci si interroga anche sul tipo di universi che sarebbero potuti esistere, ovvero: perché il nostro universo ha certe proprietà e non altre? 3 Universo di Newton Carattere attrattivo della gravità → qualunque distribuzione finita di materia è destinata al collasso Distribuzione uniforme infinita → forza gravitazionale agente su generico punto = 0 → non esiste centro verso cui collassare → possibile contrazione che dà luogo a numero ∞ di concentrazioni materiali isolate NB – condizione d’equilibrio è fortemente instabile: piccolo sbilanciamento delle forze (moti locali) comporta collasso dell’intero sistema → necessaria distribuzione di materia estremamente isotropa … ma, ragionamento di Newton è sbagliato! (infinito va sempre maneggiato con cautela) 4 Universo di Newton Distribuzione infinita come successione di sfere concentriche di raggio crescente Problema: in quanto tempo collassa (piccola) massa m sulla superficie di sfera di raggio r e massa M? → accelerazione ∝ r spazio ∝ r tempo del collasso indipendente da r → distribuzione infinita per collassare impiega lo stesso tempo di una distribuzione sferica di raggio arbitario 5 Paradosso di Olbers perché il cielo notturno è scuro? spazio (statico) infinito omogeneamente popolato di stelle (tutte della stessa luminosità media) → in ogni direzione la linea di vista incontra una stella: > intensità luminosa ∝ > angolo solido ∝ d2 1/d2 ogni punto del cielo notturno dovrebbe splendere come la superficie di una stella Olbers: lo spazio è uniformemente riempito di un fluido assorbente giusto? NO: assorbendo la luce delle stelle, il fluido raggiunge temperatura = a quella media delle stelle → emissione di radiazione → cielo luminoso anche di notte 6 Paradosso di Olbers Soluzione del paradosso: emissione di luce sottrae energia → durata vita delle stelle è finita velocità finita della luce → universo visibile di estensione finita → numero finito di stelle → maggior parte delle linee di vista non intercetta alcuna stella numero limitato di stelle visibili e brevità della loro vita non consentono di riempire di luce lo spazio idea di universo infinito riempito di stelle infinitamente vecchie è confutata dall’oscurità del cielo notturno 7 Universo di Einstein 1917: applicazione della Relatività Generale (RG) all’universo nella sua totalità → nascita della Cosmologia Relativistica Meccanica Statistica → stato d’equilibrio impossibile per un universo d’età infinita: di tanto in tanto una stella, causa le collisioni con le altre, acquista energia sufficiente per allontanarsi all’infinito → universo in espansione Osservazioni astronomiche: stelle hanno velocità piccole e nessuna è in allontanamento → eq.ni della RG devono essere sbagliate. Com’è possibile? Che ne è di tutti i successi fino ad allora conseguiti (orbita di Mercurio, deflessione della luce nel campo del Sole, …)? 8 Universo di Einstein → aggiunta di un termine piccolo sulla scala di distanze del sistema solare → nuove eq.ni di campo: (1) costante cosmologica L introduce forza repulsiva che cresce con la distanza → irrilevante su piccole scale; valore opportuno di L rende statico l’universo. eq.ni (1) ammettono soluzione con densità di materia r costante: universo omogeneo (lo stesso in ogni punto) e isotropo (lo stesso in ogni direzione) → curvatura costante su grande scala: universo chiuso = finito e privo di frontiera → ipersfera 3-dimensionale. 9 Universo di Einstein NB – ipersfera è analogo 3D della superficie di una sfera; in questa rappresentazione, lo spazio in cui è immersa la sfera non ha alcun significato; – per la prima volta si suggerisce possibilità che geometria globale dell’universo non sia euclidea. 2 difficoltà intrinseche: 1. universo finito e statico (eterno): come possono mantenersi situazioni di non equilibrio? Non il paradosso di Olbers (che rimane), ma perché il Sole splende? 2. soluzione statica è instabile: piccole fluttuazioni nelle dimensioni dell’universo comportano il collasso o l’espansione illimitata. 10 Universo di de Sitter Idea: materia svolge ruolo marginale → soluzione delle (1) con L ≠ 0 e r = 0 1923: Eddington e Weyl scoprono che questo modello di universo non è statico: due particelle recedono l’una dall’altra con velocità ∝ alla loro separazione Geometria dello spazio è piatta (r = 0) e L ne causa espansione esponenziale Osservazioni astronomiche: densità di materia non è trascurabile → modello viene abbandonato. Torna in auge intorno al 1980 nell’ambito del modello inflazionario 11 Principio Cosmologico l’universo possiede un centro? Principio Copernicano noi non occupiamo un posto speciale all’interno dell’universo → l’universo può avere un centro, ma noi non siamo lì Non possiamo osservare tutto l’universo → impossibile rispondere alla domanda per conoscenza diretta → concetti che aiutano nella comprensione della struttura globale del cosmo: Isotropia – tutte le direzioni sono uguali → invarianza sotto rotazioni Omogeneità – tutti i punti sono uguali → invarianza sotto traslazioni 12 Principio Cosmologico Isotropia ⊕ Principio Copernicano Omogeneità NB – non vero il viceversa: l’universo potrebbe essere omogeneo ma non isotropo Omogeneo & Isotropo Omogeneo & Anisotropo Inomogeneo & Anisotropo 13 Principio Cosmologico Isotropia ⊕ Omogeneità = Principio Cosmologico (PC) tutti i punti e le direzioni nell’universo sono equivalenti → l’universo è privo di centro NB – è grazie al PC che possiamo affermare che le leggi che scopriamo nei nostri laboratori valgono in tutto l’universo; che gli elementi chimici presenti sulla Terra sono gli stessi che costituiscono le galassie lontane: senza PC sarebbe impossibile fare Fisica PC è un postulato → non dimostrabile, ma falsificabile: giustificato da coerenza e successo dei modelli che lo adottano NB – ∃direzioni speciali (verso il Sole, il Centro Galattico, …), ma sono attributi strettamente locali 14 Principio Cosmologico 1. Isotropia → studio proprietà su grande scala (distribuzione galassie o quasar) CfA 1,110 galassie ∼ 700 Mly SDSS Grande Parete CfA (copre tutta la regione osservata) 1.2 milioni di galassie ∼ 650 Gly3 Grande Parete Sloan (> 1 Gly) 15 Principio Cosmologico Las Campanas 2dF 221,414 galassie: fluttuazioni nella densità del numero di galassie decrescenti su scale di distanza crescenti 26,418 galassie: no strutture più ampie della Grande Parete CfA per d ∼ 1 Gly 16 Principio Cosmologico 2. Omogeneità non è dimostrabile: impossibile visitare (o vedere) tutti i punti dell’universo Indizi dell’omogeneità dell’universo: elementi chimici nei quasar sono gli stessi che osserviamo sulla Terra; caratteristiche fondamentali di stelle e galassie distanti sono uguali a quelle di stelle e galassie vicine universo è probabilmente omogeneo vista la sua isotropia su grande scala: difficile pensare che siamo nell’unico punto in cui appare isotropo 17 Friedmann 1922 – 1924 : due articoli che fondano la Cosmologia moderna 1. rinuncia all’ipotesi di staticità dell’universo (a suo giudizio non suffragata dalle osservazioni) 2. assume valido il Principio Cosmologico → eq.ni della RG (con o senza L) ammettono soluzioni che rappresentano spaziotempo in espansione (o contrazione) NB – senza ipotesi di staticità, espansione deriva dal PC → galassie recedono con velocità ∝ distanza relativa 18 Espansione dello spaziotempo cosa vuol dire che lo spaziotempo è in espansione ? Metrica: ‘algoritmo’ (tensore gmn) per il calcolo della distanza tra coppia di ‘punti’ di una varietà • spazio euclideo 3D → teorema di Pitagora (≥ 0) • spaziotempo pseudoeuclideo della RS (Minkowski) (≷ = 0 → cono di luce) NB - esempi di metrica omogenea, isotropa e statica (= coefficienti degli incrementi infinitesimi delle coordinate sono indipendenti dal tempo) 19 Espansione dello spaziotempo → introduzione di fattore di scala dipendente dal tempo: NB - coordinate polari (r, q, f) x, y, z = coordinate comoventi: rimangono fisse, ma distanza tra punti di coordinate diverse aumenta (espansione) o diminuisce (contrazione) a seconda della forma di a (t) 20 Espansione dello spaziotempo Analogia del palloncino gonfiabile la griglia si espande → le coordinate dei dischi rimangono fisse ma aumentano le distanze tra essi, misurate lungo la superficie del pallone; i dischi non si espandono NB – limite della metafora: l’universo è autocontenuto: l’espansione non ha bisogno né di un centro né di un esterno 21 Lemaître 1927 - ottiene (indipendentemente) risultati molto simili a quelli di Friedmann; approccio più “fisico” al problema → predizione dell’esistenza di un “… apparente effetto Doppler dovuto alla variazione del raggio dell’universo” Lemaître è il primo a porsi la domanda più ovvia: se l’universo è in espansione, quando ha cominciato? come? → stato iniziale molto compatto, caldo e denso → atomo primordiale (sorta di liquido neutronico) Einstein (in una lettera a Weyl): “…se non esiste un mondo quasi statico, basta con la costante cosmologica” … e, di nuovo, si sbagliava! 22 Spettro della Luce Misura della distribuzione in lunghezza d’onda dell’energia emessa da sorgente luminosa → spettroscopio a reticolo 23 Spettroscopia Reticolo ad alta dispersione (moltissime righe) → luce delle stelle esibisce linee spettrali sottili sovrapposte a debole distribuzione di luce continua (complementare allo spettro di assorbimento) spettro di assorbimento del Sole Linee spettrali caratteristiche dell’emissione di uno specifico atomo → determinazione della composizione atomica delle stelle: H (c.a. 75%), He (c.a. 25%) + piccole quantità di N, C, O, Fe 24 Velocità Effetto Doppler: variazione lunghezza d’onda della radiazione emessa in funzione della velocità della sorgente NB – v è la componente lungo la congiungente osservatore-sorgente; componente tangenziale di v non produce effetto Doppler; → redshift → sorgente in allontanamento → blueshift → sorgente in avvicinamento 25 Velocità NB – formula precedente vale soltanto per v ≤ 0.1 c; per velocità maggiori occorre utilizzare la formula relativistica 26 Distanza Metodi diversi per differenti scale di distanze → cosmic distance ladder Metodo diretto: parallasse astronomica applicabile per distanze < 100 pc NB – 1 pc = distanza corrispondente a p = 1’’ → 3.26 ly 27 Distanza Metodi indiretti → distanza di luminosità dL: ricavata dal rapporto tra luminosità intrinseca L e luminosità apparente flusso luminoso misurato sulla Terra necessaria conoscenza luminosità intrinseca della sorgente di cui voglio misurare la distanza “candele standard” 28 Distanza Cefeidi – stelle che variano la loro luminosità intrinseca con periodicità fissa (2 ÷ 150 giorni): T ∝ L (da 1,000 a 10,000 volte quella del Sole) → utili come sorgenti standard per distanze < 10 Mpc Supernove Ia – nane bianche che drenano materia da stella vicina → quando massa supera 1.4 M⊙ (limite di Chandrasekhar) diventa supernova → esplosione si verifica per valore fissato della massa, per cui tutte queste stelle hanno la stessa luminosità intrinseca → utili come sorgenti standard per distanze fino a ∼ Gpc Altre candele standard: nebulose planetarie, ammassi globulari, galassie ellittiche 29 La scoperta di Hubble 1917 – Slipher: studio delle nebulose a spirale → considerevole redshift delle righe spettrali delle stelle in 36 (su 41) nebulose → allontanamento con velocità anche > di 3 x 106 km/h NB – Slipher non sapeva che le nebulose erano galassie, né a che distanza fossero 1923 – Hubble: ricerca di nove in Andromeda → osservazione di variabili cefeidi → calcola distanza di Andromeda: ≈ 106 a.l. → Andromeda è galassia separata dalla Via Lattea → si chiude il Grande Dibattito, con la vittoria di Curtis su Shapley: esistono gli universi-isola cambio di programma: misure di distanze e redshift 30 La scoperta di Hubble cefeidi inadeguate → necessarie altre candele standard: stelle supergiganti all’interno delle galassie Ipotesi: stelle più luminose hanno stessa luminosità intrinseca (check con le galassie la cui distanza era stata determinata con le cefeidi: OK) Problemi: • oggetto più luminoso all’interno di una galassia può essere nube d’idrogeno; • grandi distanze → stelle più brillanti si confondono nello splendore diffuso della galassia 31 La scoperta di Hubble → Hubble usa l’intera galassia come candela standard, adottando classificazione, elaborata in precedenza, basata sulla morfologia della galassia 1929 – pubblicazione dei risultati relativi a 24 galassie “… una relazione approssimativamente lineare tra velocità e distanze” NB -- dispersione punti sperimentali nel piano (d, v) → come possibile inferire relazione lineare? 32 La scoperta di Hubble legge di Hubble costante di Hubble solo redshift, no blueshift → le galassie recedono da noi → lo spazio è in espansione in realtà, la relazione lineare è tra redshift e distanza; z ≃ v valida solo per galassie vicine (z ≤ 0.1) z = v porta ad immaginare che le galassie si stanno allontanando da noi → idea che ci troviamo al centro di un’esplosione: inconsistente alla luce del Principio Cosmologico → che velocità è quella che compare nella legge di Hubble? 33 La scoperta di Hubble Hubble considerò soltanto galassie vicine → velocità locali confrontabili con quella dell’espansione cosmologica → legge di Hubble è solo un’approssimazione grafico moderno (HST - 2001): galassie a distanza centinaia di volte più grandi di quelle considerate da Hubble legge di Hubble è, in media, valida 34 Hubble Space Telescope 35 La scoperta di Hubble galassie in allontanamento → in passato dovevano essere più vicine; Ipotesi: tasso d’espansione costante → tempo necessario per 2 galassie per trovarsi alla distanza attuale = d/v; v ∝ d → questo tempo è lo stesso ∀ coppia di galassie → in passato tutte le galassie devono essere state nello stesso punto: Big Bang → definizione di età dell’universo NB – H non è costante → solo stima approssimata Misura di Hubble: → la Terra è più vecchia! 36 La scoperta di Hubble 1952: scoperta esistenza di due tipi diversi di cefeidi → misura distanze fatta da Hubble è sbagliata di un fattore 2 (in difetto) NB - sbagliate anche le dimensioni delle galassie esterne: risultano più piccole della Via Lattea → incompatibile con il PC 1958: Baade e Sandage → • dal grafico di Hubble (2011) • osservazione del CMB (2015) ? diversi 37 Redshift Cosmologico te - sorgente in (r = R, q = f = 0) emette impulso di luce di lunghezza d’onda le tr - osservatore in (r = q = f = 0) riceve impulso → lr impulso viaggia lungo curva radiale (dq = df = 0) nulla: → in tr – te impulso copre distanza spaziale coordinata = R → sorgente emette serie di impulsi separati di dte → ricevuti dall’osservatore con intervallati di dtr 38 Redshift Cosmologico → → dtr,e infinitesimi → l = c dt → n = c/l → → non solo redshift, anche dilatazione temporale: orologio dell’osservatore che riceve impulsi procede a ritmo più serrato di quello solidale con la sorgente 39 Redshift Cosmologico Fotone diminuisce frequenza → diminuisce anche energia: dove va a finire? Analogia espansione di un gas contro un pistone → gas aumenta volume e si raffredda NB – gas ideale? → molecole libere: energia potenziale rimane costante durante l’espansione → se gas s’espande senza compiere lavoro, energia cinetica rimane costante → temperatura rimane costante → l’analogia deve essere con un gas non-ideale: forze attrattive tra molecole → gas guadagna energia potenziale (diviene meno negativa) durante l’espansione → diminuisce energia cinetica → il gas si raffredda 40 Redshift Cosmologico Due diverse possibili cause di espansione: 1. espansione causata dal gas (es. : motore a combustione interna) → parte dell’energia interna (calore) è convertita in lavoro per l’espansione 1. espansione causata da agente esterno (es. : motore collegato al pistone) → un certo lavoro è compiuto con energia totale conservata Nell’universo, cosa agisce da pistone? Non c’è nemmeno un contenitore contro il quale i fotoni possono spingere! E poi, non sono i fotoni a comandare l’espansione cosmica 41 Redshift Cosmologico NB – RG: ogni forma d’energia contribuisce alla gravità → anche i fotoni porterebbero al collasso invece che all’espansione – fondo cosmico a microonde è altamente isotropo → no variazioni di pressione da punto a punto → no ‘spinta fotonica’ Fotone usa parte dell’energia per guadagnare potenziale gravitazionale, può essere un redshift gravitazionale? NO! Universo è globalmente omogeneo e isotropo a tutti gli istanti → no variazione di campo gravitazionale → no potenziale NB – in universo piatto – no curvatura spaziale – si ha comunque un redshift da espansione Soluzione: l’energia non è conservata …peggio, carattere dinamico dello spaziotempo impedisce una definizione locale univoca del concetto d’energia in RG 42 Legge di Hubble Sorgente vicina (R piccolo): d = distanza fisica della sorgente all’istante tr in cui ne riceviamo la luce → ★ → H ovvero, si ottiene la legge di Hubble 43 Legge di Hubble NB – ovvero, la costante di Hubble non è costante: omogeneità richiede solo che a un dato istante H sia la stessa ovunque ★ → → distanza di Hubble NB – d > dH → velocità di recessione > c conflitto con la RS? NO 44 Legge di Hubble Perché sia possibile definire una velocità relativa tra due particelle, queste devono passare l’una vicino all’altra: è questa velocità che deve essere < c. Per due particelle distanti, in uno spazio curvo, il concetto di velocità relativa non ha senso: impossibile definire in modo univoco il trasporto di un vettore tra punti distanti. tradurre osservazione del redshift nell’affermazione “le galassie sono in recessione” è privo di senso: è il cambiamento della metrica dello spaziotempo tra noi e le galassie che dà luogo alla variazione della lunghezza d’onda del fotone 45 Legge di Hubble È possibile osservare galassie che ‘recedono’ con velocità > c? Modelli cosmologici in accordo con le osservazioni: → dH cresce nel tempo: la luce emessa da sorgente oltre dH (che l’espansione trascina con sé, in allontanamento da noi) entra all’interno della sfera di Hubble, dove lo spazio ‘recede’ con velocità < c → i fotoni possono raggiungerci cos’è che segna i confini dell’universo osservabile? 46 Legge di Hubble spazio statico → oggetto più distante visibile adesso sarebbe a distanza = c/H0 spazio in espansione → dilatazione del percorso del fotone durante il suo viaggio → oggetto più distante visibile adesso è a distanza: NB - espansione accelerata dell’universo → distanza di Hubble smette di aumentare → luce emessa nella nostra direzione da sorgenti distanti non entra mai nella sfera di Hubble → come buco nero, universo possiede orizzonte degli eventi: luce emessa da sorgenti al di là di esso non potrà mai raggiungerci; attualmente orizzonte è a ∼ 16 Gly da noi: ben all’interno della regione di ciò che è osservabile. 47 Espansione Se tutto è in espansione, gli oggetti si stanno allungando? NO: l’espansione non produce forze che ‘stirano’ gli oggetti. dimensioni degli oggetti (atomi, galassie, …) sono risultato di compromesso tra varie forze; velocità d’espansione diversa → oggetti di dimensioni diverse ma non in espansione. si capisce perché nel modello del palloncino che si gonfia le galassie devono essere rappresentate da monete incollate non da macchie d’inchiostro NB – espansione accelerata → lieve forza che fa espandere oggetti → equilibrio ottenuto per dimensioni lievemente diverse: oggetti leggermente più grandi di quanto sarebbero in universo che non accelera 48 Espansione In cosa si espande l’universo ? Originata dall’immaginare il Big Bang come esplosione nello spazio invece che dello spazio In realtà, il Big Bang come esplosione non è buona idea. Non c’è alcuna energia iniziale che muove la materia da uno stato iniziale di riposo: l’espansione appare solo come condizione iniziale Se s’insiste nel vedere il Big Bang come esplosione, allora non è avvenuta in un luogo particolare, per poi espandersi in uno spazio pre-esistente: si tratta di tante esplosioni avvenute ovunque, tutte in una sola volta 49 Redshift Qual è la natura del redshift? Molto spesso affermazioni fuorvianti, quali: redshift non è uno shift Doppler perché non è dovuto a moto attraverso lo spazio ma all’espansione lunghezza d’onda aumenta a causa dello ‘stiramento’ dello spazio attraverso cui si propagano le onde RG: spaziotempo è sempre localmente indistinguibile dallo quello imperturbato (non ‘stirato’) della RS → un fotone non sa nulla del fattore di scala variabile dell’universo Eq.ni di Maxwell: no termine per deformazione spazio … dire che l raddoppia se raddoppia a, è corretto ma non ovvio 50 Redshift Oggetti vicini: → curvatura spaziotempo piccola su distanze e intervalli di tempo coinvolti nel moto del fotone → naturale interpretare redshift come shift Doppler NB – è quello che fa la polizia stradale Quale interpretazione per z ∼ 1? Sebbene il redshift non può essere pensato come shift Doppler globale, corretto pensarlo come accumulo di shift Doppler infinitesimali subiti dal fotone (nel propagarsi tra osservatori a distanza radiale propria infinitesima) 51 Geometria 1936 – Roberton e Walker → più generale metrica per spaziotempo omogeneo e isotropo (coordinate sferiche comoventi) costante di curvatura k specifica curvatura sezione spaziale 3D dello spaziotempo; segno di k invariante rispetto alle possibili trasformazioni di coordinate (modulo, no) → determina univocamente la geometria spaziale. Opportuna scelta unità di misura per r → k = 0, ± 1 52 Geometria Spazi 2D: casi possibili k = 0 : geometria piatta → a fissa scala distanze ma irrilevante per la geometria k = 1 : geometria sferica → ar = raggio sezione spaziale dello spaziotempo k = - 1 : geometria iperbolica → no rappresentazione; a fissa ancora scala distanze k=0 k=1 k=-1 NB – geometrie hanno proprietà intrinseche indipendenti da presenza di varietà di dimensione superiore; esistenza di curvatura non richiede dimensione extra in cui geometria s’incurva 53 Geometria geometria piatta → vale 5^ postulato di Euclide → S angoli interni △ = p; lunghezza ○ = 2pr geometrie curve → rinuncio al 5^ postulato di Euclide: • no parallela a retta data → geometria sferica → retta = curva di minima distanza (geodetica) tra due punti dati: tratto di cerchio massimo; S angoli interni △ > p; lunghezza ○ < 2pr; geometria finita: spazio è privo di bordo • più (∞) parallele a retta data → geometria iperbolica S angoli interni △ < p; lunghezza ○ > 2pr; geometria infinita: spazio è privo di bordo 54 Modelli Cosmologici RG: geometria universo determinata da distribuzione di massa-energia Principio Cosmologico → materia ed energia distribuite uniformemente in tutto lo spazio → <r> funzione solo di t Modello Cosmologico = soluzione delle eq.ni della RG per universo omogeneo e isotropo → malgrado semplificazione introdotta dal PC, il problema rimane sofisticato RG rilevante solo nel caso di corpi animati da velocità ≃ c → per galassie vicine (v << c) gravità Newtoniana è una buona approssimazione 55 Modello Standard Sfera di raggio R riempita uniformemente di quantità di materia M → massa m sulla superficie della sfera NB – simmetria sferica nella RG → teorema di Birkhoff: materia esterna (anche infinita) alla sfera è irrilevante; materia all’interno tutta nel centro Legge di conservazione dell’energia per m → 56 Modello Standard Espansione: → ovvero: dove: r è la densità totale di energia a nella RG è la costante di curvatura k che interviene nella metrica RW → k = 0, ±1 eq.ne di Friedmann (1) 57 Modello Standard → il comportamento di a(t) dipende dal segno di k k>0 → (vedi avanti) → → → ovvero, a(t) può anche essere crescente per tempi piccoli ma è destinata a decrescere per t → ∞ → Big Crunch k≤0 k=0 → espansione è eterna → densità critica 58 Modello Standard NB – in base al valore di H0, si ha: … pochi atomi di H per m3 → eq.ne di Friedmann riscritta come: (unità c = 1) NB – k = 0 → W = 1 – k = -1 è l’unica possibile se r = 0 W >1 =1 sferico <1 iperbolico piatto 59 Modello Standard Per elaborazione modello, eq.ne di Friedmann deve essere accompagnata da eq.ne per l’evoluzione temporale di r → trattazione termodinamica dell’espansione Ipotesi - energia dell’universo descritta come fluido perfetto (no viscosità; no conduzione calore) - espansione adiabatica (dS = 0) 1^ legge termodinamica → sfera di raggio R: → 60 Modello Standard Ipotesi - r funzione solo di p → eq.ne di stato: (2) eq.ne di fluido Derivata rispetto a t dell’eq.ne di Friedmann → ottengo derivata temporale di r, che inserita nella (2) fornisce: (3) eq.ne di accelerazione (1) + (2) + (3) = Modello Standard della Cosmologia 61 Modello Standard Modello Standard: determinato da metrica Robertson-Walker obbedisce alla conservazione di massa-energia L=0 contiene specificata densità d’energia NB – modello minimale: descrive universo in cui opera solo gravità e vale il PC Universo in espansione (ȧ > 0) + materia ordinaria (w > -1/3), dalla (3) risulta ä < 0 → qualunque sia la forma di a(t), deve essere stato a = 0 a un certo istante nel passato (t = 0) → → Big Bang NB – NON un punto: a = 0 ovunque 62 Modello Standard Soluzione eq.ni fondamentali del modello standard: • eq.ne di fluido → inserendo definizione di H , si ha: (★) • eq.ne di Friedmann → soluzione esatta si ricava facilmente solo nel caso k = 0, ovvero r = r0 → tenendo conto della (★), si ha: (★★) che, inserita nella (★), fornisce: NB – indipendente dal tipo di fluido 63 Modello Standard Derivando rispetto al tempo la (★★), si ottiene: (★★★) Specificando w: a) Materia (v << c) → w = 0 → • densità decresce con il volume • universo arresterà espansione (H = 0) per t → ∞ 64 Modello Standard b) Radiazione (v ≃ c) → w = 1/3 (pressione di radiazione) → espansione più lenta (decelerazione extra introdotta dal termine di pressione nella eq.ne di accelerazione (3)): anche la pressione partecipa alla gravità NB – la pressione spinge soltanto quando sono presenti regioni in cui essa assume valori diversi; universo omogeneo e isotropo: pressione è la stessa ovunque → no spinta risultante: pressione rimane senza nulla da fare che aumentare attrazione gravitazionale 65 Modello Standard c) Radiazione + Materia → due eq.ni di fluido separate, ma solo una eq.ne di Friedmann → a(t) molto più complicata i. dominio della Radiazione → → NB – rM decresce + lentamente di rR → situazione instabile: per quanto inizialmente piccola, materia finirà per dominare ii. dominio della Materia → → NB – situazione stabile: con il tempo, materia sempre + preponderante 66 Modello Standard k ≠ 0 → termine di curvatura nell’eq.ne di Friedmann ∝ 1/a2 → diviene rapidamente dominante NB – per t → 0, sia nel caso di materia che in quello di radiazione, il termine di curvatura può essere trascurato → vicino al BB l’evoluzione di a(t) è determinata esclusivamente dal tipo di ‘materiale’ che riempie l’universo 1. k < 0 → dopo che il termine di curvatura ha preso il sopravvento, eq.ne di Friedmann diviene: → → → espansione libera: eterna e con velocità che tende a valore costante 67 Modello Standard 2. k > 0 → termine di curvatura rallenta espansione → termine di densità nella eq.ne di Friedmann non può esere trascurato → ovvero, l’espansione s’arresta : H2 > 0 → termine di densità deve dominare su quello di curvatura → a deve diminuire → espansione invertita: universo prende a collassare fino a che, dopo tempo finito si raggiunge la condizione a = 0: Big Crunch 68 Ω>1 Big Crunch nel futuro Ω=1 espansione eterna Ω<1 espansione eterna finita infinita infinita Modello Standard Sviluppo in serie di Taylor del fattore di scala: → dove: (★) → → parametro di decelerazione → velocità d’espansione crescente → velocità d’espansione decrescente 70 Modello Standard Universo dominato dalla Materia (w = 0) dalla eq.ne di decelerazione, risulta: → (★) → → dalla misura di q0 stabilisco la geometria dell’universo Nel caso generale (‘fluido’ arbitrario), q0 fornisce importanti informazioni sulle proprietà dell’universo 71 Stato Stazionario Principio Cosmologico Perfetto: universo omogeneo e isotropo nello spazio e nel tempo (Hoyle, Bondi Gold) → l’universo s’espande senza un Big Bang e continua a farlo per l’eternità: è sempre esistito e sempre esisterà → Stato Stazionario Universo in espansione → materia si diluisce con legge 1/a3 → contrasto con il PCP → necessaria creazione di massa con ritmo tale da compensare espansione Tasso di creazione di materia (atomi di idrogeno) richiesto è talmente basso (≈ 1 atomo/m3 ogni 10 Gy) da non essere rivelabile 72 Stato Stazionario NB – nell’universo stazionario, H può assumere qualsiasi valore, mentre in quello di Friedmann-Lemaître, 1/H è una stima della sua età → nell’universo stazionario il fatto che 1/H sia prossimo all’età di una stella tipica quale il Sole è una coincidenza; in un universo in evoluzione, invece, questa coincidenza è naturale: no stelle = no cosmologi → osserviamo universo in un’epoca in cui la sua età è prossima a quella delle stelle (ragionamento antropico) Nel modello stazionario, l’universo, in media, dovrebbe apparire com’era in passato: no evoluzione → naturale osservare omogeneità ed isotropia: asimmetrie vengono rapidamente cancellate 1950-60: sviluppo della Radioastronomia → due osservazioni sperimentali in contrasto con modello di stato stazionario 73 Stato Stazionario radiosorgenti convenzionali: sorgenti deboli molte di più di quelle intense → numero sorgenti cresce con la distanza → molte più sorgenti nel passato → universo in evoluzione quasars (sembrano stelle normali nella banda ottica ma emettono grande quantità di energia nella banda radio) → spettri di emissione con redshift molto maggiori di quanto aspettato → frequenti nel lontano passato e praticamente assenti nelle epoche più recenti → universo in evoluzione Scoperta del fondo cosmico a microonde (cfr avanti) suona campana a morte per lo Stato Stazionario 74 Big Bang caldo Determinazione spettroscopica delle abbondanze cosmiche dei vari elementi chimici: quasi soltanto H e He (25% in massa) → problema: perché così tanto He? Stelle: He da fusione H → processamento He per creare altri elementi → allora perché elementi pesanti solo ∼ 2% Ipotesi (semplificativa): espansione universo sempre dominata dalla sola materia (p = 0) → Big Bang freddo Causa espansione, altissima densità iniziale viene diluita (con legge 1/a3): quando densità diviene < di valore critico, s’innesca la nucleosintesi: alcune reazioni nucleari formano i primi nuclei 75 Big Bang caldo Con l’espansione la densità di materia si diluisce ulteriormente → reazioni nucleari risultano soppresse: solo nuclei più leggeri hanno il tempo di formarsi in quantità rilevanti Dopo nucleosintesi, universo composto di gas di nuclei ed elettroni; quando densità scende sotto un certo valore inizia ricombinazione: si formano gli atomi. Successivamente, piccole inomogeneità residue nella densità del gas di atomi sono amplificate da interazioni gravitazionali → nascono le stelle Problema: espansione rapida → reazioni nucleari così rapide che grande frazione di H si trasforma in elementi pesanti → contrasto con l’osservazione che l’universo attuale è per ∼ 3/4 composto di H 76 Big Bang caldo Ipotesi: al tempo della nucleosintesi la densità d’energia dominante è in forma di fotoni → legge di diluizione 1/a4 → espansione più lenta → reazioni nucleari rallentate → creazione di quantità sufficiente di H Necessario che gas di fotoni sia a temperatura elevata → nuclei appena formati si distruggono → Big Bang caldo nei primi istanti di vita l’universo deve essere stato molto denso e molto caldo Prima di nucleosintesi e ricombinazione, gran numero d’interazioni dei fotoni con elettroni, nucleoni, nuclei → equilibrio termico: spettro di corpo nero di Planck 77 Big Bang caldo Dopo ricombinazione, fotoni immersi in fluido di atomi neutri → no interazioni con la materia: disaccoppiamento adesso → fotoni seguono espansione diminuendo loro temperatura (T ∝ 1/a) mantenendo lo spettro alla ricombinazione → adesso: fondo omogeneo di radiazione di corpo nero con temperatura di pochi kelvin → microonde (Gamow, Peebles) 78 CMB 1964 – Dicke, Roll, Wilkinson compiono i primi tentativi di rivelazione del fondo a microonde (CMB) 1965 – (cercando altro) prima osservazione del CMB da parte di Penzias e Wilson (Nobel 1978) → T = 3.5 K evidenza diretta dello scenario di Big Bang caldo → morte del modello dello Stato Stazionario NB – Prova indiretta esistenza del CMB era stata ottenuta già nel 1941: osservazione di riga a 3875.763 Å nello spettro del CN in nube interstellare posta tra la Terra e z Ophiuchi. Questa riga poteva essere spiegata dall’eccitazione delle molecole di CN da parte di fotoni di energia equivalente a temperatura di 2.3 K 79 CMB Due domande fondamentali: 1. spettro del CMB è effettivamente di corpo nero? NB - Penzias e Wilson avevano misurato un solo punto dello spettro (4,080 MHz). In particolare, necessario misurare la regione contigua all’IR lontano: qui è situato il picco (T ≃ 3 K → nmax ≃ 176 GHz → lmax ≃ 1.7 mm). Problema: questa banda è assorbita dalle molecole di H2O nell’atmosfera terrestre → misure con palloni e razzi non affidabili a quei tempi 2. distribuzione temperatura del CMB è uniforme in tutto il cielo? 1989 – lancio del satellite COBE → risposta a entrambe le domande (Nobel 2006) 80 CMB 1. entro un errore dello 0.03 %, lo spettro è quello di corpo nero T = 2.728 ± 0.004 K 81 CMB 2. regione leggermente più densa della media in universo in espansione → maggiore gravità → espansione resta indietro rispetto a quella media → aumenta contrasto di densità → causa maggiore redshift gravitazionale, radiazione emessa da questa regione ci arriva leggermente più fredda della media NB – universo completamente uniforme all’inizio dell’espansione rimane tale anche dopo 10 miliardi di anni → niente galassie, stelle elementi chimici …, cosmologi: nessuna complessità; lievi scostamenti dall’uniformità sono amplificati dall’espansione Previsione teorica: perché si abbia la formazione degli ammassi di galassie la fluttuazione di temperatura deve essere almeno ∼ 10-6 < T > 82 CMB NB – blu → T più bassa 83 CMB Non unica anisotropia osservata: ce n’è anche una associata al moto della Terra attraverso lo spazio (anisotropia di dipolo) → Terra in moto rispetto al CMB con velocità v = 360 ± 20 km/s verso costellazione del Leone NB – violazione del PRG? NO: quando stabiliamo che la Terra si muove rispetto al CMB con velocità v non facciamo alcun esperimento, ma stiamo ‘guardando fuori’, operazione non consentita dal PRG, il quale non dice che è impossibile rivelare moto assoluto, ma che esperimenti condotti nelle stesse condizioni in diversi riferimenti inerziali danno gli stessi risultati → anche se c’è un etere, non è con esperimento che posso evidenziarlo 84 CMB Satelliti lanciati successivamente a COBE → maggior sensibilità e risoluzione angolare 2001 - WMAP (pubblicata nel 2010) 85 CMB 2009 - Planck (pubblicata nel 2015) 86 CMB Espansione → raffreddamento → fotoni perdono energia → più facile mantenere il legame elettroni-nuclei → formazione di atomi stabili → universo diviene trasparente ai fotoni che prendono a muoversi liberamente: disaccoppiamento In questa fase, temperatura dell’universo universo ∼ 3,000 K. T ∝ 1/a; T0 ∼ 3 K → adis ∼ a0/1,000 → CMB proviene da distanza considerevole (ordine di grandezza dell’universo osservabile): fotoni del CMB originati su superficie sferica molto grande (Last Scattering Surface), centrata intorno a noi, di raggio ∼ 6/h Gpc NB – nulla di speciale nella LSS: osservatori in posizioni diverse vedono fotoni da sfere di uguale raggio ma diverse, centrate intorno a loro (PC) 87 Universo primordiale disaccoppiamento: età universo ∼ 380,000 anni → prima? era di Planck in prossimità del Big Bang, gravità in regime quantistico → nuova Fisica (ancora incognita) → energia dove lunghezza d’onda di de Broglie di una particella = il suo raggio di Schwarschild → definizione di scale di massa, lunghezza e tempo (Planck) 88 Universo primordiale era delle transizioni di fase • t ∼ 10-43 s → E ∼ 1019 GeV → T ∼ 1032 K gravità si separa dalle altre interazioni → no teoria • t ∼ 10-35 s → E ∼ 1015 GeV → T ∼ 1028 K separazione tra interazione di colore e interazione elettrodebole (e.m. + debole) → teoria di grande unificazione (GUT): molti approcci diversi, nessuno provato → soltanto congetture; - no distinzione tra adroni e leptoni; - rottura simmetria materia-antimateria (senza tutte le particelle s’annichilerebbero → universo si riempirebbe di radiazione, mentre osserviamo ∼ 1080 protoni ma non altrettanti antiprotoni) 89 Universo primordiale 3 condizioni devono essere soddisfatte perché si abbia più materia che antimateria (Sakharov): 1) Np – Nanti-p non può essere conservata; 2) espansione sufficientemente veloce da impedire l’instaurarsi di equilibrio completo; 3) reazioni dominanti devono violare simmetria per inversione temporale → sensibilità a freccia temporale imposta dall’espansione NB - condizione 3) soddisfatta da interazioni deboli; GUT predicono violazione anche da parte di interazione di colore → produzione di un quark in più per ogni 109 coppie quark-antiquark, che si annichilano durante espansione → n.fotoni/n.barioni ∼ 109 90 Universo primordiale • t ∼ 10-12 s → E ∼ 100 GeV → T ∼ 1015 K rottura simmetria elettrodebole → separazione tra interazione e.m. e interazione debole → leptoni, quarks, bosoni W± e Z (mediatori interazione debole) acquistano massa • t ∼ 10-5 s → E ∼ 200 MeV → T ∼ 2 x 1012 K confinamento del colore → formazione degli adroni a partire dai quarks Fine dell’incertezza: stadi successivi dell’evoluzione dell’universo sono ben descritti dalla Fisica nota 91 Universo primordiale era degli adroni e dei leptoni • t > 10-5 s → p, n, p (e antiparticelle) + leptoni + fotoni energia del vuoto (∼ 200 MeV) non in grado di ripristinare coppie p--anti-p (≃ 2 GeV) che si annichilano → contenuto barionico dell’universo diminuisce → dominio dei pioni fino a che energia del vuoto non scende sotto a 130 MeV → decadono i pioni → fine dell’era adronica contenuto universo: molti fotoni (da annichilazione), adroni residui e leptoni (m ed e: il t ha massa 1.7 GeV → scomparso durante era adronica) → inizia era leptonica annichilazione dei m → veloce diminuzione della densità di materia 92 Universo primordiale → aumenta cammino libero medio dei neutrini, che si disaccoppiano a T ∼ 3 x 1010 K → scomparsa delle reazioni da qui in poi, il numero dei neutroni e neutrini rimane costante • t ∼ 1s → E ∼ 0.5 MeV → T ∼ 5 x 109 K → fine dell’era leptonica: composizione universo è quella che osserviamo adesso, con i fotoni dominanti sulla materia → protoni e neutroni non prendono parte più all’evoluzione dell’universo 93 Universo primordiale era della nucleosintesi • t ∼ 1 s → formazione dei nuclei Esempio: 4He mn – mp ≃ 1.3 MeV → a questo stadio dell’evoluzione neutroni e protoni non ugualmente abbondanti: 1 n/5 p Reazioni di fusione che formano nuclei leggeri e fotoni che li distruggono Processi di distruzione (senso inverso): via via meno importanti con il raffreddamento dell’universo → formazione dei nuclei 94 Universo primordiale • t ∼ 400 s → E ∼ 0.1 MeV → T ∼ 109 K t confrontabile con vitamedia neutrone (≃ 650 s) NB – che coincidenza! se vitamedia neutrone fosse stata più molto piccola, tutti i neutroni sarebbero decaduti → solo H → ulteriore diminuzione del n. di neutroni: 1 n/7 p → formazione soltanto di H (no neutroni in numero sufficiente) e 4He (nucleo più stabile) Quanto 4He? 2 neutroni per ogni nucleo → 95 Universo primordiale → frazione totale in massa: in accordo con le osservazioni! Rete completa delle reazioni → abbondanze di tutti i nuclei leggeri: D (10-4), 3He (10-5), 7Li (10-10) 2 parametri determinano queste abbondanze: a) n. tipi di neutrini → relazione età-temperatura → allontanamento dall’equilibrio delle reazioni b) densità materia barionica (WB) al tempo della formazione dei nuclei 96 Universo primordiale 3 soli tipi di neutrini (ovvero di famiglie) con massa = 0 → accordo con le abbondanze osservate: successo clamoroso del modello del Big Bang caldo! Studio delle abbondanze in funzione di WB → teoria riproduce osservazioni per NB – vincolo più stringente proviene dall’abbondanza del deuterio 97 Universo primordiale • t > 3 min → nucleosintesi verso la fine → inizia fase di relativa calma • t ∼ 10,000 y → E ∼ 1 eV → T ∼ 104 K → densità di radiazione = densità di materia (equivalenza) • t ∼ 300,000 y → E ∼ 0.1 eV → T ∼ 3,000 K → ricombinazione → disaccoppiamento dei fotoni → CMB 98 99 Problemi del Modello Standard Modello Big Bang caldo suffragato da prove molto solide (CMB, abbondanze nuclei leggeri), ma con aspetti insoddisfacenti: 1. Problema della piattezza eq.ne di Friedmann (cfr slide 55) → in termini di moduli • dominio della Materia (cfr slide 62) → • dominio della Radiazione (cfr slide 63) → 100 Problemi del Modello Standard → in entrambi i casi |W – 1| è crescente nel tempo → geometria piatta è instabile: se si instaura una qualunque deviazione da W = 1, universodiviene sempre più curvo Ma, adesso W0 ≃ 1: perché universo antico come il nostro risulti ora così prossimo alla geometria piatta, nei suoi primi istanti doveva essere praticamente piatto NB – radiazione e materia si diluiscono molto più rapidamente del termine di curvatura (∼ 1/a2): perché quest’ultimo non sia dominante adesso deve essere stato trascurabile, rispetto a materia e radiazione, all’inizio dell’espansione → quanto piatto? alla nucleosintesi W deve essere stata: 101 Problemi del Modello Standard Risultato scioccante: qualunque valore di W fuori da questo intervallo avrebbe prodotto un universo molto diverso dal nostro! → unica soluzione possibile consiste nell’imporre W = 1 → nessuna ragione per preferire questa situazione rispetto alle altre possibili NB – W = 1 → porre k = 0 nella eq.ne di Friedmann è sempre ottima approssimazione 102 Problemi del Modello Standard 2. Problema dell’orizzonte età universo & velocità luce finite → orizzonte di particella: raggio di sfera il cui interno costituisce universo osservabile (finito, indipendentemente dalla estensione dell’universo nella sua globalità) orizzonte di particella definito da intersezione del nostro cono di luce con piano t = 0 t ora cono di luce nostra linea d’universo t=0 Big Bang 103 Problemi del Modello Standard Soltanto oggetti all’interno del nostro orizzonte possono influenzarci. Orizzonte si estende con il tempo → sempre più oggetti divengono oservabili come possibile che, da qualunque regione del cielo essa provenga, la radiazione del CMB sia praticamente alla stessa temperatura? Stessa temperatura → equilibrio termico → contatto causale: come possibile per le microonde provenienti da direzioni opposte del cielo? Queste radiazioni sono entrate in contatto causale solo adesso! 104 Problemi del Modello Standard … anche peggio: disaccoppiamento è avvenuto quando età dell’universo ≃ 300,000 anni → solo oggetti la cui distanza relativa era d < 300,000 ly potevano aver interagito; disaccoppiamento corrisponde a z ≃ 1,000 → d adesso è z volte più grande: 300 Mly → corrisponde ad un angolo ∼ 10 nel cielo → regioni del cielo attualmente a distanza angolare > 10 non potevano essere in contatto al tempo del disaccoppiamento → non possono essere adesso alla stessa temperatura NB - CMB non è perfettamente isotropo: esibisce irregolarità che hanno agito da ‘semi’ per la generazione delle strutture osservate; modello standard non fornisce meccanismo per creazione dei ‘semi’: devono essere presenti fin dall’inizio 105 Problemi del Modello Standard 3. Problema delle ‘reliquie’ Materia non-relativistica (NR) si diluisce meno rapidamente della radiazione → qualunque sia la sua abbondanza iniziale, materia NR è destinata a dominare Particelle del Modello Standard (quarks, leptoni, …) interagiscono con elevata frequenza con la radiazione → termalizzazione impedisce che diventino dominanti Particelle molto pesanti previste dalle teorie GUT, ad esempio: monopolo magnetico → M ∼ 1016 GeV: NR per tutta l’evoluzione dell’universo NO monopoli nell’universo → contrasto tra teorie GUT e modello del Big Bang caldo 106 Inflazione Ipotesi (Guth): nei primi istanti di vita dell’universo, il fattore di scala ha subito un’accelerazione → inserita nell’eq.ne di accelerazione (cfr slide 59), implica: → → NB – pressione positiva: compressione (dilatazione) di un gas → aumenta (diminuisce) p → aumenta (diminuisce) energia del gas; pressione negativa → comportamento opposto: energia del sistema aumenta all’aumentare del suo volume 107 Inflazione RG: p > 0 → collasso → p < 0 implica espansione: stesso comportamento della costante cosmologica (positiva) introdotta da Einstein NB – dalle eq.ni di Einstein modificate (cfr slide 8) si può dimostrare che L equivale ad un fluido con p = - r (w = - 1) Eq.ne di Friedmann ottenuta da quelle di Einstein modificate: Espansione riduce molto velocemente i primi 2 termini → dominio di L 108 Inflazione espansione esponenziale (universo di de Sitter): inflazione Questa fase non può durare per sempre: a un certo punto (t ∼ 10-34 s) deve arrestarsi → conversione dell’energia associata a L in materia ordinaria → evoluzione successiva secondo modello del Big Bang caldo Inflazione rende condizioni iniziali dell’universo irrilevanti → soluzione dei problemi del modello cosmologico standard 109 Inflazione problema dell’orizzonte espansione inflazionaria aumenta a dismisura il fattore di scala → ciò che ora è l’universo osservabile deriva da regione molto piccola in contatto causale prima di dell’inflazione microonde da regioni opposte del cielo sono alla stessa T perché provengono da regioni molto vicine, in equilibrio termico 110 Inflazione problema del monopolo durante espansione inflazionaria qualunque specie di particella creata prima viene diluita esponenzialmente → purché l’inflazione duri abbastanza, la diluizione è tale da rendere densità attuale di queste particelle insignificante NB - queste particelle non devono comparire tra i prodotti di decadimento della costante cosmologica → temperatura universo alla fine della fase inflazionaria non deve essere troppo alta problema della piattezza → → 111 Inflazione → nell’inflazione W → 1, e anche velocemente e così straordinariamente vicino ad 1 che tutta l’espansione convenzionale successiva fino ad adesso è insufficiente ad allontanarlo da questa condizione. A differenza dell’espansione del modello standard, durante l’inflazione la curvatura viene ‘stirata’ su una scala enormemente più grande della lunghezza di Hubble → nessun problema di piattezza in quanto universo osservabile finisce per essere indistinguibile da universo piatto 112 Inflazione 113 Inflazione di quanto si deve espandere l’universo nella fase inflazionaria? Ipotesi (semplificative): a) inflazione termina quando età universo = 10-34 s b) espansione perfettamente esponenziale c) da fine inflazione ad adesso universo dominato dalla radiazione (|W – 1| ∝ t) d) all’inizio dell’inflazione W ≃ 1 e) adesso (t0 = 3 x 1017 s), |W – 1| ≤ 0.01 c) + e) → 114 Inflazione Durante inflazione: H = costante → durante inflazione, fattore di scala deve crescere almeno di 27 ordini di grandezza NB – assumiamo H-1 = 10-36 s → tra tin = 10-36 s e tfin = 10-34 s l’universo si è espanso di fattore → fattori di dilatazione enormi non richiedono molto tempo! 115 Inflazione Vero modello dell’inflazione deve contenere: a) ipotesi sull’origine della costante cosmologica b) meccanismo naturale per porre termine al processo a) → campo quantistico scalare: inflatone NB – unica possibilità a disposizione se voglio evitare d’introdurre direzioni privilegiate nello spazio b) → necessario ipotizzare che energia potenziale del campo vari con la temperatura (analogia: magnetizzazione del ferro) → variazione nella posizione e nel numero dei minimi (stati di vuoto): interazione con particelle e radiazione → ‘rotolamento’ del campo lungo profilo del potenziale 116 Inflazione Caratteristica essenziale: pendenza poco pronunciata intorno a minimo originario rotolamento lento → rarefazione del campo dovuta a espansione dell’universo è impercettibile → inflatone, in poco tempo, prende sopravvento su ogni altra forma d’energia → accelerazione dell’espansione → rapidissimo raffreddamento dell’universo 117 Inflazione inflatone raggiunge nuovo stato di vuoto: termina inflazione → cessa l’accelerazione dell’espansione: tutta densità d’energia iniziale è consumata nella creazione di particelle → decadimento delle particelle → riscaldamento dell’universo che torna alla temperatura che avrebbe avuto se non ci fosse stata inflazione → evoluzione standard 118 Inflazione Argomento più convincente a favore del modello inflazionario: capacità di generare irregolarità di entità sufficiente da innescare formazione di strutture Fluttuazioni quantistiche del vuoto – quindi: il Principio di Indeterminazione - vengono ’stirate’ continuamente da espansione accelerata: alla fine dell’inflazione, piccole irregolarità su intervallo esteso di scale → grazie a instabilità gravitazionale, molto dopo formano galassie Elaborazione matematica del modello: 1) predizione per la distribuzione delle fluttuazioni di temperatura del CMB → accordo con le osservazioni 2) impossibile prevedere intensità delle fluttuazioni: dipendono dalle caratteristiche del campo dell’inflatone 119 Inflazione tutto ciò che vediamo nell’universo (anche noi) deve la sua esistenza alle piccole fluttuazioni quantistiche che si sono prodotte durante l’era inflazionaria NB – qualcosa compare e comincia a espandersi: stiamo ricavando qualcosa dal nulla? conservazione dell’energia che fine fa? energia cinetica > 0, ma energia potenziale < 0: la RG garantisce che la somma totale delle energie di tutte le masse e dei loro moti è bilanciata da quella delle energie potenziali → regione in espansione può comparire senza che vi sia violazione della conservazione dell’energia ? un solo campo → che succede se ipotizziamo che nelle prime fasi fossero presenti più campi scalari, ciascuno con un diverso profilo di potenziale? → inflazione caotica 120 Inflazione caotica → quantità d’inflazione subita da ciascuna regione è causale: alcune regioni ne subiranno moltissima → grandi bolle che si espandono per miliardi di anni → complessità; altre regioni potranno espandersi pochissimo e poi subito contrarsi qualunque cosa (anche se poco probabile) accadrà da qualche parte → struttura diversa per universo al di là del nostro orizzonte forse tra 1,000 miliardi di anni i primi segni di una regione con struttura del tutto diversa dalla nostra entrerà nel nostro campo visivo 121 Inflazione eterna approccio del campo scalare al minimo del potenziale è alterato dalle fluttuazioni quantistiche → zig-zag sovrapposto a rotolamento: se zig-zag domina, aumento del potenziale → ulteriore inflazione in subregioni che l’hanno già subita episodi d’inflazione non sono relegati al passato, ma possono presentarsi durante tutta la storia dell’universo: inflazione eterna (Linde, Vilenkin) inflazione si autoriproduce 122 Inflazione eterna Processo appare inarrestabile: no ragione per cui debba terminare; non necessariamente deve avere un inizio Alcune regioni possono dilatarsi molto, altre solo un po’; caratteristiche di ciascuna bolla sono uniche → meccanismo fisico per realizzare tutte le possibilità in un qualche luogo di un unico multiverso Idea non suscettibile di controlli osservativi: non siamo in grado di vedere oltre nostro orizzonte. Forse, un giorno … NB – universo nel suo insieme è, probabilmente, in stato stazionario, ma popolato da piccole bolle in espansione, ciascuna delle quali genera successione ∞ di ‘piccoli universi’; noi siamo in bolla dove inflazione è cessata nel passato, ma, proprio adesso, maggior parte dell’universo, è soggetta a inflazione 123 Problemi dell’inflazione Malgrado i successi, problemi nei fondamenti logici 1. Forma esatta della curva di potenziale dell’inflatone dipende da parametro a che, in linea di principio, può assumere qualsiasi valore. Modello inflazionario tipico: a ∼ 10-15. Valori diversi (es.: più grandi) → inflazione cattiva: espansione altrettanto rapida ma con grandi variazioni di temperatura → contrasto con le osservazioni nel CMB. Come escludere questa possibilità? Ragionamento antropico: inflazione cattiva incompatibile con la vita? NO: maggiori fluttuazioni di temperatura producono più stelle e galassie → universo più abitabile di com’è 124 Problemi dell’inflazione 2. Trattazione termodinamica delle possibili configurazioni per inflatone + campo gravitazionale: accanto a quelle che generano inflazione ne esistono altre che conducono a universo piatto e uniforme anche senza inflazione (Penrose). Entrambi i tipi di configurazione sono rari: universo piatto è improbabile, ma probabilità che k = 0 emerga da configurazione senza inflazione è 10100 volte più grande di quella con inflazione! 3. Inflazione eterna → numero ∞ di bolle ha proprietà simili alla nostra; numero ∞ di bolle con proprietà diverse. Insieme ∞ = ∞ modi di estrarre gli elementi → intervallo ∞ di probabilità → impossibile stabilire qual è elemento più probabile (problema della misura) 125 Problemi dell’inflazione → come possibile affermare che la nostra bolla è la più probabile? Cosa significa che l’inflazione consente certe previsioni (ad esempio: universo uniforme) se tutto ciò può accadere un numero ∞ di volte? Soluzione problema → modelli con inflazione non eterna. Ma eternità è conseguenza naturale dell’inflazione e della Meccanica Quantistica. Si evita problema con forma (molto) particolare del potenziale dell’inflatone: inflazione termina, ovunque, prima che fluttuazioni quantistiche possano riavviarla. Scenario fortemente dipendente dalle condizioni iniziali → contrasto con la filosofia alla base dell’inflazione, che è stata proposta per ottenere universo attuale qualunque siano condizioni iniziali. 126 Alternative all’inflazione Esempio: modello ciclico (Steinhardt) Big Bang non è l’inizio dello spaziotempo, ma un ‘rimbalzo’ dopo precedente fase di contrazione, verso nuova fase di espansione, accompagnato da creazione di materia e radiazione → 1,000 miliardi di anni dopo: espansione s’inverte in contrazione e, alla fine, nuovo rimbalzo Punto chiave: appiattimento avviene durante contrazione, ovvero prima del Big Bang. Regioni tra le varie bolle continuano a contrarsi, mentre bolle che si comportano bene rimbalzano e si espandono → regioni che non rimbalzano rimangono piccole e possono essere trascurate 127 Alternative all’inflazione Come scegliere tra inflazione e modello ciclico? Ampiezza onde gravitazionali proporzionale a densità d’energia → diversa impronta nel CMB prevista dalle due teorie Inflazione → universo molto denso → onde gravitazionali intense Modello ciclico → processo equivalente all’inflazione avviene quando universo è praticamente vuoto → no onde gravitazionali Futura generazione di esperimenti di misura della polarizzazione del CMB dovrebbe consentire di risolvere la questione 128 Problemi aperti Domande sull’evoluzione dell’universo e sulle sue proprietà ancora in attesa di risposta Ad esempio: asimmetria materia-antimateria → per legge di conservazione del numero barionico, negli istanti iniziali doveva essere: da dove deriva questa iniziale asimmetria? 129 Problemi aperti espansione cosmologica unica spiegazione offerta dalla Cosmologia classica è: l’universo si espande adesso perché lo ha fatto nel passato NB – forse, questa è la domanda più importante Nel seguito limiteremo considerazione a questi soli problemi: • la singolarità iniziale • la materia nell’universo • l’espansione accelerata dell’universo 130 Singolarità iniziale Big Bang = stato di densità e temperatura ∞ → singolarità: RG non applicabile Idea (Lifshitz): singolarità è di natura ‘topografica’, generata da una scelta sbagliata di coordinate → basta cambiare sistema di coordinate per farla sparire → singolarità del Big Bang è priva di realtà fisica: non è l’inizio dell’universo NB – stesso tipo di singolarità che si manifesta ai poli di un mappamondo, dove tutti i meridiani convergono nello stesso punto → idea giusta? NO: continuando a cambiare sistema di coordinate, alla fine si arriva a una singolarità reale (… come buco ai poli del mappamondo) 131 Singolarità iniziale 1963 – Misner: cambiamento d’approccio: definizione di singolarità = punto dove termina la linea d’universo di una particella → impossibile andare al di là perché spazio e tempo non esistono → se questo punto viene rimosso con cambiamento di coordinate, la linea d’universo s’arresta comunque 1965 – Penrose: partendo dalla definizione di Misner dimostra che al suo interno un buco nero ospita una singolarità 1966 – Hawking, Ellis e Geroch: generalizzazione del risultato di Penrose al caso di interi universi 132 Singolarità iniziale 1970 – Hawking e Penrose: teorema della singolarità → nel contesto della RG, se sono verificate le seguenti condizioni: 1. spazio e tempo sono sufficientemente omogenei (no anomalie che interrompono linee d’universo) 2. il viaggio nel tempo è impossibile (ovvero, non permesse linee d’universo chiuse) 3. nell’universo sono presenti abbastanza materia e radiazione 4. la gravità è sempre attrattiva nello spaziotempo esiste almeno una linea d’universo che ha avuto un inizio 133 Singolarità iniziale NB – 1), 2) e 3) assolutamente ragionevoli; a quei tempi si riteneva che la 4) fosse vera per qualunque forma d’energia (no costante cosmologica); t < tPlanck → la RG perde di validità → spazio e tempo potrebbero cessare di essere sufficientemente omogenei (schiuma quantistica?) → effetti quantistici potrebbero rendere repulsiva la gravità Singolarità solleva questioni anche più difficili (dominio della Fisica?) • cosa c’era prima? • regolata da quale leggi? • cosa determina aspetto dell’universo che emerge dalla singolarità? 134 Materia Metodi per stimare la densità di materia nell’universo: conteggio delle stelle teoria della struttura stellare → massa della stella in funzione della sua temperatura → per regioni di spazio sufficientemente estese possibile stimare densità in forma di stelle: altri contributi da: • gas caldo → visibile in banda X • gas freddo → difficile rivelazione • nane brune → massa insufficiente per innesco fusione nucleare → impossibili da osservare 135 Materia nucleosintesi abbondanze osservate per gli elementi leggeri riprodotte solo se densità barionica verifica condizione: (✭) ↓ → NB – a meno che h ∼ 1, l’estremo inferiore di (✭) ci dice che la materia barionica è sostanzialemente di più di quella visibile dinamica galattica curve di rotazione delle galassie: velocità della materia in rotazione nel disco in funzione di distanza dal centro 136 Materia Velocità di stella a distanza R dal centro della galassia massa della galassia entro raggio R (✭✭) M(R) cresce con R fino a raggiungere il bordo visibile della galassia: R = RG M(RG) = MG → R > RG : M(R) = costante 137 Materia Misura velocità di gas interstellare periferico: → v approssimativamente costante! A grandi distanze dal centro, velocità fino a 3 volte più grandi di quelle previste dalla (✭✭) → quantità di materia fino a 10 volte > di quella visibile: materia oscura (DM) 138 Materia Oscura NB – sebbene Whalo approssimativamente consistente con limite su WB da nucleosintesi, alone non può essere interamente composto da stelle di piccola massa e/o nane brune → deve essere materia nonbarionica e debolmente interagente con materia convenzionale; questo tipo di materia è necessaria per rendere nucleosintesi compatibile con universo con densità ≃ a quella critica; – si assume che DM non si concentri in struttura discoidale analoga a quella con cui si distribuiscono le stelle → densità a simmetria sferica: massima al centro e descrescente verso periferia. 139 Materia Oscura moti su grande scala 1933 – Zwicky: galassie all’interno degli ammassi si muovono troppo rapidamente → perché questi possano tenersi occorre l’attrazione gravitazionale di qualcosa molto più pesante delle galassie stesse NB – lo stesso da emissioni X del gas caldo nell’ammasso → gas troppo caldo perché possa restare nell’ammasso → deve esserci forza gravitazionale > di quella dalle stelle anisotropie del CMB spettro delle fluttuazioni di temperatura 140 Materia Oscura • altezza 2^ picco → 5% della densità totale d’energia costituita da atomi ordinari • doppietto 2^ & 3^ picco → 26% del totale è DM → CMB fornisce prova inconfutabile dell’esistenza della DM Analisi evidenza gravitazionali → Vincolo ben al di sopra del valore di W0 dedotto dalla nucleosintesi → universo in gran parte costituito da DM di natura non-barionica NB – estremizzazione del Principio Copernicano: non solo non occupiamo una posizione speciale nell’universo, ma non siamo nemmeno fatti del materiale più comune 141 Materia Oscura Che tipo di materia? Moda attuale: particelle elementari Neutrino? NO: troppo leggero → proprietà non favorevoli per la formazione di strutture. Necessaria materia nonrelativistica → materia oscura fredda (CDM): neutrino ‘sterile’: neutrino pesante non interagente tramite interazioni fondamentali del Modello Standard delle particelle ma in grado di oscillare con i neutrini ordinari buchi neri primordiali: no da collasso stelle; se barionici devono essersi formati prima della nucleosintesi → non soggetti a vincolo su WB 142 Materia Oscura MACHO: oggetti di massa prossima a quella di una stella; di natura barionica (es.: nane brune) o non-barionica → già rivelati grazie a lensing gravitazionale delle stelle nella Grande Nube di Magellano (LMC) (misura andamento temporale della luminosità di una stella in LMC) No densità sufficiente per spiegare completamente l’alone galattico WIMP: particelle molto pesanti (M ∼ 1 GeV ÷ 10 TeV) che sperimentano solo interazione gravitazionale e debole; previsione teoriche circa loro abbondanza: risulta essere il giusto valore; emergono naturalmente in tutti i modelli di ‘nuova Fisica’, quali modelli supersimmetrici e con dimensioni extra 143 Materia Oscura Come rivelare le WIMP? Osservazione del rinculo di un nucleo atomico nell’interazione con una di esse. NB – si tratta di esperimenti molto difficili a causa della scarsa frequenza d’interazione WIMP- nucleo: 1 evento/day x kg Rivelatore in moto attraverso la Galassia → ‘vento di WIMP’ modulato sinusoidalmente durante l’anno, con picco in giugno e minimo in dicembre Molti esperimenti in funzione e in costruzione in varie parti del mondo; unico che, finora, ha osservato questo effetto è DAMA al Gran Sasso 144 Materia Oscura assione: particella non-barionica introdotta per risolvere problema della piccolissima violazione della simmetria per inversione temporale delle interazioni forti; Massa molto piccola (≤ 15 meV) ma grandissima quantità di assioni nell’universo 145 Materia Oscura Alternativa radicale: diversa legge di gravitazione su grandi distanze → forza di Newton sottostima vera forza di gravità quando essa è al di sotto di un certo valore (MOND) NB – legge di gravità di Newton verificata con grande accuratezza soltanto nell’ambito del Sistema Solare → applicarla su scale di distanze galattiche è soltanto estrapolazione modifica radicale della RG: prezzo troppo alto? Inoltre, teoria ‘sintonizzata’ sulle sole evidenze di natura gravitazionale; assolutamente nulla su evidenze derivanti dalla struttura dello spettro delle fluttuazioni di temperatura del CMB 146 Espansione accelerata Dimensioni angolari anisotropie del CMB in ottimo accordo con ipotesi che r = rc (W = 1) – esattamente la predizione della teoria inflazionaria. Materia totale (ordinaria + CDM) rappresenta solo ∼ 30% della densità critica che ne è del restante 70%? ’90 – SCP + High-zSS: studio sistematico delle supernove Ia esplose 4 ÷ 7 miliardi di anni fa → misura del parametro di decelerazione q dell’universo (cfr slide 68) 147 Espansione accelerata (pubblicata nel 1998) supernove lontane sono (lievemente) più deboli del previsto (in base all’analisi di quelle vicine) → come spiegare? 148 Espansione accelerata Ipotesi proposte (convenzionali): 1. polvere cosmica che oscura parte della luce emessa dalla supernova → luce blu maggiormente assorbita → supernove più rosse ; SN1997ff esplosa ∼ 10 miliardi di anni fa è molto più brillante di quanto avrebbe dovuto essere in presenza dei polvere → da scartare 2. supernove lontane ≠ da quelle vicine: originate da stelle più giovani → meno elementi pesanti; differenza già tenuta in conto nell’analisi di SCP & High-zSS → da scartare rimane una sola possibilità: 149 Espansione accelerata supernove lontane sono più distanti di quanto indichi il loro redshift: possibile se nel passato l’universo si espandeva più lentamente di quanto sta facendo adesso! 150 Espansione accelerata l’universo sta attraversando una fase di espansione accelerata → Einstein aveva visto giusto! Nell’universo l’attrazione gravitazionale è contrastata da una repulsione → energia oscura NB – espansione accelerata non può aver caratterizzato tutta la storia dell’universo: avrebbe smembrato le strutture prima ancora che si fossero formate – fase di accelerazione è iniziata intorno a 5 miliardi di anni fa → ancora una coincidenza: all’incirca quando ha iniziato a formarsi la Terra! 151 Energia oscura ‘ricetta’ per il nostro universo (secondo i dati di Planck) 152 Energia oscura NB – questi valori di densità sono ottenuti dal fit dei dati con un modello di universo: • piatto (W0 = 1) • contenente materia oscura fredda • con energia oscura che si comporta come una costante cosmologica (w = -1) modello LCDM materia ordinaria contribuisce solo per il 5%; materia oscura è 5 volte di più; ∼ 2/3 dell’energia dell’universo è di una forma misteriosa → non siamo altro che un’impurità: se nel ‘cucinare’ l’universo ci si fosse dimenticato di protoni, neutroni ed elettroni, sarebbe cambiato molto poco 153 Energia oscura energia oscura è associata a una costante cosmologica → 2 problemi imbarazzanti: 1. [L] = L-2 → definizione di scala di lunghezza, assente nella RG → in questa teoria L è un parametro completamente libero MQ → definizione di scala gravitazionale: lunghezza di Planck → valore naturale per la costante cosmologica o, in termini di densità d’energia: (✭) 154 Energia oscura NB – Questo valore risulta dal calcolo dell’energia del vuoto quantistico associato alle particelle virtuali di tutti i tipi ed energie: Questo integrale, però, diverge! Otteniamo il valore finito (✭) estendendo l’integrale fino a una energia massima: quale? La massa di Planck Valore osservato per densità d’energia associata alla costante cosmologica: 155 Energia oscura la più clamorosa discrepanza teoria-osservazione della Fisica Moderna!! Teoria deve essere sbagliata: produce un’accelerazione troppo grande perché si formino atomi, stelle, galassie, … Ipotesi: esiste simmetria fondamentale (non ancora scoperta) che annulla energia del vuoto Supersimmetria: ciascun bosone (fermione) accompagnato da un fermione (bosone) corrispondente → fermioni e bosoni danno contributo di segno opposto all’integrale → energia del vuoto = 0 … ma, Supersimmetria deve essere violata: partner supersimmetrici hanno massa >> di quella delle corrispondenti particelle, altrimenti l’avremmo già scoperta 156 Energia oscura → compensazione imperfetta tra particella virtuale e partner supersimmetrico → energia del vuoto ≠ 0 … Modelli correnti per la rottura della Supersimmetria → perché costante cosmologica così piccola? se L = 10 L(obs) galassie non si formano (Weinberg) → argomento antropico: nostro universo è uno tra quelli del multiverso in cui L è piccola, quindi, favorevoli alla vita 2. ancora una coincidenza: rm ∝ a-3, rL = costante → poco plausibile che adesso (entro un fattore 3): rm ∼ rL 157 Energia oscura Questa coincidenza può essere risolta se, invece che da una costante cosmologica, l’energia oscura fosse un nuovo campo che interagisce con la materia ed evolve nel tempo: quintessenza NB – deve produrre gravità repulsiva → w < -1/3 , ma variabile: > 0, poi < 0, di nuovo > 0, … ; possibile anche dipendenza spaziale → disuniformità rivelabile con studi ad alta risoluzione del CMB Come distinguere tra L, quintessenza, …, modifiche legge di gravità? Misura (indiretta) di p e r → valore sperimentale di w: i. misura massa degli ammassi via lensing gravitazionale → studio crescita nel tempo → intensità energia oscura nelle varie fasi dell’evoluzione dell’universo ii. misura redshift di oggetti molto lontani (come per SN Ia) 158 Energia oscura Attualmente, osservazioni sperimentali sono coerenti (entro il 10%) con w = -1 ovvero con energia oscura dovuta a costante cosmologica … però: i. combinazione di misure di Planck relative al CMB e risultati di studi su lenti gravitazionali → w < -1 ii. studio andamento spaziale delle increspature nella densità delle galassie (BAO) dai dati relativi ai quasar → densità energia oscura cresce nel tempo Prossime osservazioni sperimentali (∼ 2020) miglioreranno di fattore ∼ 100 precisione nella conoscenza delle proprietà dell’energia oscura. 159 Universo futuro Scoperta dell’accelerazione cosmica (Nobel 2011) → futuro dell’universo non dipende più dalla geometria. Tutto adesso dipende da cos’è l’energia oscura: • costante cosmologica → W = 1: espansione eterna a velocità crescente … tra 1012 anni solo alcune galassie visibili; tutte le altre avranno z troppo elevato • quintessenza → densità variabile nel tempo: - diminuzione → materia torna a dominare e nostro orizzonte si amplierà → visibili altre parti di universo - aumento → iper-accelerazione → w < -1: energia fantasma: smembramento in tempo finito (∼ 22 Gy) : galassie → stelle → … → atomi: Big Rip 160 Universo futuro → sarà la Fisica del vuoto quantistico a determinare il destino ultimo dell’universo 161 Modello LCDM Fit dati di Planck con vincolo W = 1 (universo piatto) No vincolo W = 1 → 162