L*osso Sacro - Nuova Scuola di Osteopatia Treviso

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L’osso Sacro
Test completo del bacino




Test da in piedi:




creste iliache (considerare quella alta)
SIPS (bassa=fisiologico / alta=afisiologico)
Se sono entrambe alte si controlla anche SIAS
TFE
Test da seduti
TFS: SIPS, 1\2 base, AIL
Test supini:





Riequilibrio del bacino (far sollevare il sedere in modo da detendere le tensioni muscolo legamentose del bacino)
Lunghezza e rotazione arti inferiori
Posizione della sinfisi pubica (alta\bassa, bordo superiore anteriore\posteriore)
Posizione della SIAS (alta-anteriore-mediale\bassa-posteriore-laterale)
Test di mobilità o di rotolamento delle iliache, si fissa in rotazione anteriore l'iliaca destra e si testa in rotazione
posteriore l'iliaca sinistra e si rilascia; si fissa in rotazione posteriore l'iliaca destra e si testa in rotazione anteriore
l'iliaca sinistra e si rilassa; poi si fa il contrario
Test da proni







SIPS (più inferiore, posteriore e ravvicinata o più superiore anteriore e lateralizzata)
1/2 basa, con i pollici trovo le SIPS mi sposto 1cm in dentro e 1cm in alto mi appoggio e spingo in modo da sentire
qual è il lato più cavo (1/2 base sarà antero-inferiore)
AIL, dall'apice della piega interglutea mi sposto lateralmente e trovo le AIL e verifico il lato in cui è più inferiore e
posteriore (più posteriore che inferiore) Se trovo una 1/2base dx antero inferiore, nel caso di un sacro in torsione
dovrei trovare una AIL sn postero inferiore
L5 (fisso S1 e spingo la spinosa L5, se trovo una 1/2 base sn antero-inferiore o l'iliaca sn in rotazione posteriore L5
dovrebbe ruotare più a Sn che a Dx e viceversa)
Test del rimbalzo Rebound lombare: positivo quando il sacro è in estensione meccanica (TSD, TDS, sacro in
estensione bilaterale, sacro in estensione unilaterale)
Test di mobilità dei quattro quadranti del sacro: per testare emibasi e AIL rispetto agli assi obliqui e verticali
Diagnosi finale
Interpretazione dei Test
 TFE maggiore del TFS: siamo in una condizione in cui la
disfunzione è a carico dell’iliaco, dovremo quindi capire se
si tratta di un iliaco anteriore, posteriore o di una
disfunzione traumatica (UP SLIP) tramite i test posizionali e
di rotolamento. Dopo la tecnica correttiva eseguire
nuovamente i test per capire se TFE e TFS si sono
normalizzati. È frequente riscontare una disfunzione
sacrale di compenso da correggere successivamente.
 TFS maggiore del TFE: siamo in una condizione in cui
prevale la disfunzione sacrale e vedremo di seguito tutte le
combinazioni possibili che possiamo riscontrare a questo
livello.
Assi di mobilità del sacro
Il sacro presenta 8 assi di movimento:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Asse trasverso inferiore: passa per il polo inferiore delle auricole sacrali
Asse obliquo destro: passa per il polo superiore dell’auricola destra e per il polo inferiore
dell’auricola sinistra
Asse obliquo sinistro: passa per il polo superiore dell’auricola sinistra e per il polo inferire
dell’auricola destra
Asse trasverso medio: passa a livello di S2, sull’istmo tra braccio corto e braccio lungo
Asse trasverso superiore: asse respiratorio di Sutherland, passa a livello della spinosa di
S2
Asse verticale: passa centralmente sopra le spinose sacrali
Asse antero posteriore: passa a livello di S2
Asse trasverso sacro coccigeo: passa a livello degli angoli sacrali
ASSI DEL SACRO
Sacro in torsione anteiore TSS
Dai test si evidenzia:
 Asse obliquo sinistro
 L’emibase destra è anteriore e inferiore
 Il solco sacroiliaco è più profondo a destra
 La SIPS sembra più prominente
 L’AIL sinistra è postero-inferiore
 falsa gamba lunga a destra
 Concavità lombare a sinistra
 L5 è ruotata a destra
 Nel test di mobilità sacrale l’1\2 base sacrale a destra scende meglio di quella
sinistra, ma non risale, mentre l’AIL sinistra è posteriore e un po’ inferiore e
non si anteriorizza. A livello di 1\2 base sx e AIL dx si riscontra una ridotta
mobilità.
Sacro in torsione posteriore TDS
Dai test si evidenzia:
 Asse obliquo a sinistra
 L’1\2 base destra è postero-superiore
 Il solco sacroiliaco destro è meno profondo dell’altro
 La SIPS destra sembra meno prominente
 L’AIL sinistra è antero-superiore
 Falsa gamba corta a destra
 Concavità lombare a destra
 L5 ruotata a sinistra
 Dal test di mobilità l’1\2 base destra è postero superiore e non va in
ateriorità, l’AIL sinistra è antero superiore e non va in posteriorità
Sacro in flessione bilaterale






Asse medio trasverso, nel TFS entrambe le SIPS si muovono poco
Le due emibasi sono antero inferiori
I solchi sacroiliaci sono più profondi del normale
Le sips sembrano più prominenti e ravvicinate
Le AIL sono entrambe postero inferiori
Tenderemo ad avere un rebaund lombare negativo con un aumento della lordosi
lombare bassa
 Nel test di mobilità sacrale riscontreremo che le emibasi vanno bene in anteriorità e
non in posteriorità, mentre le AIL sono posteriori e non vanno in anteriorità
 L5 avrà una mobilità ridotta
 A livello RX sulla proiezione laterale possiamo riscontrare un sacro che tende ad essere
orizzontale
Sacro in estensione bilaterale
 Asse medio trasverso
 SIPS poco sporgenti e lontane dalla linea mediana
 Nel test di mobilità sacrale le emibasi andranno bene
in estensione e poco in flessione
 AIL anteriori e poco prominenti
 Possibile diminuzione della lordosi lombare con
rebaund lombare positivo
Sacro inflesso unilaterale
(Sacro traumatico di Still)
 TFS maggiore del TFE dal lato disfunzionale
 Dal lato disfunzionale troveremo:






SIPS più prominente (sembra quasi più voluminosa)
Sulcus profondo
1\2 base antero inferiore
AIL più inferiore che posteriore
Falsa gamba lunga
Dai test di mobilità del sacro l’emibase è bloccata in anteriorità, l’AIL
dello stesso lato è bloccata in inferiorità e posteriorità.
 I parametri più importanti sono: il test posizionale delle AIL
(decisamente più inferiore della controlaterale), l’assenza di disfunzione
della sinfisi pubica, il test di mobilità nel quale si riscontra la evidente
rigidità del piccolo e grande braccio dal lato disfunzionale.
Sacro posturale
 Asse verticale laterale: vanno dalla sommità del piccolo braccio
alla sommità del grande braccio. Nel caso di disfunzione in F,
essendo bloccati piccolo e grande braccio omolaterali, il sacro si
torce su se stesso per effettuare una flessione controlaterale che
lo porterà ad avere la base avanti-bassa e l'apice dietro-basso
solo dal lato libero. Questo movimento è reso possibile dalla
conformazione della superficie auricolare e dalla malleabilità
intrinseca dell'osso. Le disfunzioni su questi assi sono chiamate
anche "sacro posturale". Una postura asimmetrica reiterata nel
tempo può "modellare" quella che è la massa liquida dell'osso
cambiandone la forma: dal lato della fissazione l'osso si
densifica, mentre dal lato libero aumenta la sua malleabilità
(nelle radiografie si vede un lato più stretto e un lato più largo).
Tecniche correttive
da prono
Nella posizione prona il sacro è sospeso tra gli iliaci, per
cui si può sfruttare l’elasticità dei legamenti sacroiliaci per
mobilizzare il sacro
Sacro TSS
 Paziente: prono con le braccia fuori dal lettino, il mento appoggiato
gli arti inferiori in rotazione interna e leggera adduzione
 Operatore: in piedi di lato al pz, con il pisiforme della mano caudale
ci si posiziona sotto l’AIL sinistra, col pisiforme della mano cefalica si
fissa l’iliaco destro a livello dell’1\2 base sacrale. Gli avambracci non
sono verticali, ma leggermente convergenti per rispettare
l’inclinazione delle superfici auricolari.
 Azione: la mano cefalica fissa l’iliaco al lettino, la mano caudale
spinge sull’AIL sacrale per portarla superiormente e soprattutto in
anteriorità. La spinta deve essere dolce ma prolungata per
permettere ai legamenti di distendersi. Quando si raggiunge la
massima messa in tensione si esegue il thrust con una rapida
esagerazione dei parametri
Sacro TDD
 La tecnica è la medesima del TSS basta invertire la
posizione delle mani
Sacro in TSD
 Paziente: prono con le braccia fuori dal lettino, il mento appoggiato
gli arti inferiori in rotazione interna e leggera adduzione
 Operatore: in piedi di lato al pz, con il pisiforme della mano caudale
ci si posiziona sotto la SIPS sinistra per fissare l’iliaco sinistro al
lettino vicino all’AIL, col pisiforme della mano cefalica si prende
contatto con l’1\2 base destra. Gli avambracci non sono verticali, ma
leggermente convergenti per rispettare l’inclinazione delle superfici
auricolari.
 Azione: la mano caudale fissa l’iliaco al lettino, la mano cefalica
spinge sull’1\2 base sacrale per portarla inferiormente e soprattutto
in anteriorità. La spinta deve essere dolce ma prolungata per
permettere ai legamenti di distendersi. Quando si raggiunge la
massima messa in tensione si esegue il thrust con una rapida
esagerazione dei parametri.
Sacro in TDS
La tecnica è la medesima del TSD basta invertire la
posizione delle mani
Sacro inflesso unilaterale destra
(Sacro traumatico destro)
 Paziente: prono con le braccia fuori dal lettino, il mento appoggiato
gli arti inferiori in rotazione interna e leggera adduzione
 Operatore: in piedi di lato al pz, l’AIL dx sappiamo che è inferiore per
cui si posiziona il piriforme della mano sinistra sotto l’AIL con una
spinta in direzione del grande braccio verso il senso correttore, con
l’altra mano mettiamo in tensione i legamenti sacro iliaci del lato
opposto, si prende appoggio con il piriforme della mano destra sulla
SIPS per fare una specie di perno (spinta verso il basso e il dietro in
direzione del piccolo braccio) e in questo modo la spinta della mano
caudale potrà provocare la correzione
 azione:Il trust è una esagerazione di questi appoggi, piccola
ampiezza e massima velocità. Per essere ancora più efficaci si può
utilizzare un tempo espiratorio
Tecniche con grandi braccio di
leva
La difficoltà di queste tecniche sta nel liberare il sacro dalla pinza creata
dalle due ossa iliache, in quanto i legamenti sacro-iliaci posteriori sono
tesi.
Sacro TSS
(asse obliquo sinistro, l’1\2 base sx è anteriore)


Posizione del paziente: fianco sinistro appoggiato sul lettino, la gamba inferiore dritta, l’altra
piegata.
Operatore: in piedi davanti al paziente, traziona la gamba inferiore in modo che la SIAS sx sia ben
appoggiata sul lettino.






si prende il braccio sinistro e trazionandolo si porta in torsione la colonna fino ad arrivare al sacro e
indurre l’1\2 base sinistra a ruotare posteriormente.
si fa scendere la gamba superiore e la si blocca tra le gambe in modo da poter controllare la rotazione
dell’iliaco.
L’operatore appoggia lo sterno (la parte terminale) sull'altra SIAS in modo che col suo peso possa
indurre l'apertura posteriore della pinza iliaca. (Comprime le SIAS superiore per liberare la pinza delle
SIPS dietro).
Con la mano superiore mantiene la colonna in torsione con un appoggio deciso a livello della spalla,
con la mano caudale si posiziona il pisiforme sopra l’AIL sx in modo da indurla ad andare verso
l’anteriorità.
Azione: esagerare i parametri ed eseguire il thrust soprattutto con l’azione di apertura delle iliache,
la mano sacrale non esegue una vera spinta correttiva, ma fa da guida per la correzione mentre la
mano superiore mantiene la torsione della colonna.
Sacro TDD
(asse obliquo destro, l’1\2 base sx è anteriore)
 La tecnica è la stessa ma i parametri sono invertiti:
 Paziente: sul fianco destro
 Operatore: la spinta correttiva è sull’AIL dx
Sacro TSD
(asse obliquo sinistro, l’1\2 base dx è posteriore)
 Posizione paziente: fianco destro.
 La torsione della colonna deve arrivare fino all’1\2
base dx in modo da indurla ad andare in avanti.
 La spinta correttiva la si fa con la mano caudale: si
posiziona il pisiforme a livello dell’1\2 base destra per
indurla ad andare in avanti\basso (in questo caso l’1\2
base in disfunziona si troverà dal lato del fianco in
appoggio sul lettino)
Sacro in TDS
(asse obliquo destro, l’1\2 base sinistra è
posteriore)
 Posizione paziente: fianco sinsitro.
 La torsione della colonna deve arrivare fino all’1\2
base sx in modo da indurla ad andare in avanti.
 La spinta correttiva la si fa con la mano caudale: si
posiziona il pisiforme a livello dell’1\2 base sinistra per
indurla ad andare in avanti\basso (in questo caso l’1\2
base in disfunziona si troverà dal lato del fianco in
appoggio sul lettino)
Sacro in flessione bilaterale
(asse medio trasverso, le 1\2 basi sono
anteriori)
 La posizione dell’operatore è la stessa delle
precedenti.
 Nella messa in tensione quando portiamo in torsione
la colonna si arriva fino ad L5.
 La mano caudale è appoggiata col palmo a livello
dell’apice sacrale ed esercita una spinta verticale in
modo da indurre il sacro verso l’estensione
Sacro in estensione bilaterale
(asse trasverso medio, le 1\2 basi sono
posteriori)
 La posizione dell’operatore è la stessa delle
precedenti.
 Nella messa in tensione quando portiamo in torsione
la colonna si arriva fino ad L5.
 La mano caudale è appoggiata col palmo a livello della
base sacrale ed esercita una spinta verticale in modo
da indurre il sacro verso la flessione
Sacro traumatico dx
(asse verticale dx, l’AIL dx è inferiore)
 La posizione di partenza è la stessa:
 Paziente sul fianco sinistro
 Torsione della colonna fino al sacro in modo da indurre
l’1\2 base destra ad andare indietro
 pisiforme della mano caudale in appoggio sull’AIL dx in
modo da realizzare una spinta che induca il sacro a
risalire sull’iliaco (avambraccio caudale parallelo al
lettino).
Sacro traumatico sx
(asse verticale sx, l’AIL sx è inferiore
Si dovranno invertire i parametri corettivi rispetto al
sacro traumatico dx
Sacr0 in torsione posteriore
da supini
Tecnica supplementare
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