ITA ID 2 - Istituto B. Pascal

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ISTITUTO B.PASCAL
LICEO DELLE SCIENZE UMANE
TECNICO DEI SERVIZI SOCIOSANITARI
CLASSE PRIMA
ITALIANO
MODULI
1)
 2)
 3)
 4)
 5)
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GRAMMATICA 1
GRAMMATICA 2
LETTERATURA E ANTOLOGIA 1
LETTERATURA E ANTOLOGIA 2
GIORNALISMO SPORTIVO
MODULO 1: GRAMMATICA 1
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NOME:
Il nome, o sostantivo, è una parola che
indica: cose che possiamo toccare e vedere,
come oggetti, persone e animali; cose che
non possiamo toccare e vedere, ma
possiamo solo immaginare o provare, come
nel caso dei sentimenti.
 Genere:
maschile e
femminile/numero: singolare e plurale
 primitivi, derivati, alterati, composti

GRAMMATICA

AGGETTIVO:
Gli aggettivi qualificativi sono parole che
accompagnano il nome per indicarne una
qualità.
 Aggettivo qualificativo:
gradi: positivocomparativo di maggioranza, uguaglianza e
minoranza-superlativo assoluto e relativo.
 Aggettivo determinativo:
possessivo,
dimostrativo, indefinito.
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
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

PRONOMI
I pronomi sono parole che si usano al posto del
nome; spesso sono utilizzati per non ripetere il
nome. Ci sono vari tipi di pronomi:
Personali: soggetto e complemento, diretti e
indiretti.
Relativi: che, il quale, cui
Determinativi: possessivi, dimostrativi, indefiniti
VERBO
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


Il verbo è la parola più importante della frase perché senza il verbo non
si costruisce una frase. Il verbo è la parola italiana che più di ogni altra
può cambiare.
Coniugazione dei verbi
1a, 2a, 3a
Transitivi, intransitivi-attivi, passivi
Tempo del verbo: il verbo ci fa capire il tempo delle azioni o dei modi di
essere, cioè dice se l’azione avviene nel presente, nel passato o nel
futuro.
Modo del verbo: Il modo del verbo indica come l’azione viene
presentata: certa, probabile, impossibile, imposta.
Alcuni modi del verbo sono detti finiti perché hanno una voce verbale
per ogni persona. Sono i modi indicativo, congiuntivo, condizionale
e imperativo.
Altri modi sono detti indefiniti perché non danno informazioni sulla
persona cui l’azione si riferisce.
Sono i modi gerundio, participio e infinito.
MODULO 2 GRAMMATICA 2
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USO DEI MODI E DEI TEMPI : INDICATIVO
Se si vuole parlare di un’azione reale, vera, si usa il verbo al modo
indicativo. Questo modo presenta l’azione o il fatto come certo.
Il modo indicativo ha otto tempi, quattro
semplici e quattro composti.
Presente, Imperfetto,
Passato remoto, futuro
anteriore
Passato prossimo, trapassato
prossimo, trapassato remoto,
futuro anteriore
USO DEI MODI E DEI TEMPI : Congiuntivo
Quando si vuole parlare di un’azione
possibile o di un’azione desiderata o
temuta si usa il congiuntivo.
 Il modo congiuntivo ha quattro tempi, due
semplici e due composti.

Presente-Imperfetto
Passato-Trapassato
USO DEI MODI E DEI TEMPI:
Si usa in caso di:
CONDIZIONALE
Possibilità-desiderio
Il modo condizionale ha due tempi: uno
semplice e uno composto
Presente
Passato
LA PUNTEGGIATURA

Il sistema di comunicazione verbale si avvale
di diversi strumenti affinché l'interazione tra
gli interlocutori sia efficace. A tal proposito,
come per la comunicazione vocale
moduliamo i toni, disponiamo di un insieme
di simboli grafici per la lingua scritta, la
punteggiatura, composta da:
Punto, virgola, punto e virgola, due punti,
punto esclamativo-interrogativo.
MODULO 3 LETTERATURA E ANTOLOGIA 1

LA DESCRIZIONE: descrivere significa
delineare, attraverso le parole, le caratteristiche
di un oggetto, una persona, un evento ecc., in
modo da suscitarne, in chi legge, l’immagine.
Descrizione oggettiva/soggettiva
Descrivere una persona/un luogo
FIABA

Quando leggiamo una FIABA, non siamo solo curiosi di
sapere "come va a finire",ma siamo catturati dalla
magia delle situazioni fantastiche che si creano e dalle
caratteristiche dei personaggi.
La fiaba ha uno schema narrativo fisso:
INTRODUZIONE-SVILUPPO-CONCLUSIONE,
e presenta situazioni analoghe, azioni e personaggi
simili.
Paragone Fiaba / favola
Esopo, Fedro
lieto fine
Andersen, fratelli Grimm
Insegnamento morale
IL RACCONTO/LA NOVELLA

Racconto: riferire una storia, una serie di eventi
collegati tra loro.
Struttura:
fabula, intreccio – inizio, fine
Analessi
ritorno al passato
Prolessi
anticipazione del futuro


I personaggi: protagonisti-antagonisti; principalisecondari.
Narratore: interno-esterno
IL RIASSUNTO (REGOLE)


Riassumere significa raccontare in sintesi:
capire il testo, individuare i momenti
essenziali, formulare un testo più breve
dell’originale.
Divisione in sequenze:
Narrative, descrittive, dialogiche, riflessive
Deve rispondere alle seguenti domande:
Chi?/Che cosa?/Dove?/Quando?/Perché?
MODULO 4 LETTERATURA
E
ANTOLOGIA 2
LA NARRAZIONE:
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
Ogni testo narrativo, a qualunque genere
appartenga, presenta una struttura
ricorrente che ne costituisce, per così dire,
l’ossatura di base. Essa risulta articolata in
quattro momenti fondamentali:
Esposizione-esordio-evoluzione-scioglimento
IL


COMMENTO
Per scrivere un commento ad un qualsiasi
testo devono emergere alcuni elementi
fondamentali:
Una breve sintesi del racconto; un ordine di
presentazione degli avvenimenti; una
descrizione di luoghi e ambienti; un
inquadramento del tempo, cioè il periodo
storico e la durata della vicenda; i
personaggi ed il ruolo del Narratore; il
messaggio finale.
IL
DIARIO
Il diario è la registrazione quotidiana degli
eventi, dei progetti dello scrivente che fissa
sulle pagine speranze, sogni, sentimenti e
riflessioni.
 Emittente
Interlocutore = coincidono
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Vi sono due tipologie di diario:
 Diario intimo
linguaggio informalesoggettività.
 Diario d’autore
stile elevato, formale.
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LETTURE
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IN CLASSE
Lettura e analisi di alcuni brevi romanzi o
racconti di autori inglesi.
Modulo in lingua inglese
Lo strano caso del Dottor Jekyll e di Mister
Hyde, di Stevenson.
 Il fantasma di Canterville, di O.Wilde
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MODULO 5 GIORNALISMO SPORTIVO
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Storia dei quotidiani sportivi in Italia
La stampa sportiva dell’ottocento:
il 3 aprile 1896, della “Gazzetta dello Sport”,
primo giornale in Europa che tratta tutte le
discipline sportive stampato inizialmente su carta
verde e successivamente sulla storica carta rosa.
Nascita quotidiani sportivi (‘900)
Lo sport nei quotidiani d’informazione (dal
dopoguerra, dopo la caduta del Fascismo).
ORIGINI STAMPA SPORTIVA

La crescita del giornalismo sportivo italiano è
sempre stata strettamente connessa ai
cambiamenti politici e culturali della società,
al punto da poter assistere ad un vero e
proprio sviluppo simultaneo dei due fattori
fra il 1870 e il 1950. Il giornalismo sportivo
della seconda metà del XIX° secolo illustra
principalmente e quasi esclusivamente quel
complesso di nobili attività fisiche - come la
ginnastica, la caccia, la scherma, l’alpinismo
- che non rientrano certamente nell’attuale
concezione di sport di massa.
STRUTTURA
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DEI QUOTIDIANI
Prima pagina:

Articolo di apertura, di spalla, di fondo o
editoriale, taglio alto, medio, basso.
Altre pagine:
Politica, cronaca, economia,
finanza, cultura, spettacoli, sport.
Titolo:
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Occhiello, titolo vero, sommario
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ARTICOLO
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DI GIORNALE
Regole per scrivere un articolo:
regola delle cinque W:
Occorre rispondere alle domande:
Who?=Chi?
Where?=Dove?
When?=Quando?
What?=Che cosa?
Why?= Perché?
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