ARCHITETTURA DEI SISTEMI ELETTRONICI LEZIONE N° 3 • • • • • Sistema numerico Base 2, 3, 4, 5, 8, 10, 12, 16 Aritmetica binaria Conversione da base “N” a base 10 Conversione da base 10 a base “N” A.S.E. 3.1 Richiami • • • • Segnali analogici Segnali numerici Segnali digitali Conversione da segnale analogico a segnale numerico • Conversione da segnale numerico a segnale analogico • Codifica A.S.E. 3.2 Riepilogo (1) • Segnale Analogico – Un segnale analogico ha un’ampiezza che varia in maniera continua nel tempo • Segnale campionato – Viene “congelato” il valore che il segnale analogico assume a intervalli regolari di tempo • Segnale numerico 1 – Viene assegnato al segnale campionato il valore numerico relativo all’intervallo di appartenenza A.S.E. 3.3 Riepilogo (2) • Segnale numerico 2 – Al segnale quantizzato si può associare il valore numerico “codificato” • Segnale digitale (binario) – Particolare segnale numerico che può assumere solo due valori “0” e “1” • Al valore “0” si associa, per esempio, 0 V • Al valore “1” si associa, per esempio, 5 V A.S.E. 3.4 Codifica (1/4) • Un valore numerico può essere codificato per mezzo di un numero n di simboli (cifre) binari – il numero di cifre binarie necessario per la codifica è n = log2N, dove N è il numero di livelli da codificare; • se vale n = log2N, allora N = 2n e tutte le possibili sequenze di n cifre binarie sono utilizzate nella codifica; • se invece n > log2N, allora la codifica utilizza un sottoinsieme N < 2n delle possibili sequenze di n cifre binarie; – è possibile utilizzare diverse leggi di codifica, e il loro numero C è una funzione di N, n: • se N = 2n , allora C è dato dal numero di permutazioni di N oggetti: C N PN N ! N N 1 N 2... 2 1 A.S.E. 3.5 Codifica (2/4) • se invece N < 2n , allora C può essere determinato considerando che: – bisogna individuare N simboli di codifica fra i 2n possibili simboli rappresentabili con n cifre binarie; il loro numero è pari alle combinazioni C(2n,N) di N oggetti estratti da un insieme di 2n elementi: 2n 2n ! 2 n 2 n 1 ... 2 n N 1 C (2 , N ) n N N 1 ... 2 1 N N ! 2 N ! n – per ciascuna combinazione, possono essere definite P(N) = N! permutazioni diverse; – complessivamente, il numero di codifiche è quindi dato da: n C N C 2 n , N PN 2 ! n n n N ! 2 2 1 ... 2 N 1 n N ! 2 N ! – nota: se N = 2n , sfruttando la proprietà 0!=1, l’espressione di CN coincide proprio col risultato ottenuto in precedenza, CN = N! A.S.E. 3.6 Codifica (3/4) • Esempio: N = 7 • n = 3, CN = 8! = 40320 Valore A B C 0 1 0 1 1 1 1 0 2 1 1 1 3 1 1 0 4 0 1 1 5 0 1 0 6 0 0 1 A B C 0 0 0 1 1 0 1 0 2 0 1 1 3 1 1 0 4 1 1 1 Valore A B C 5 1 1 0 0 1 0 0 6 1 0 1 1 1 1 1 2 0 1 0 3 1 0 1 4 0 0 1 5 1 1 0 6 0 1 1 ….. Valore A.S.E. 3.7 Codifica (4/4) • Fra tutte le codifiche, due sono più significative: • codifica naturale; • codifica Gray; • Esempio: N = 8 (n = 3, CN = 8! = 40320) Valore A B C Valore A B C 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 1 0 0 1 2 0 1 0 2 0 1 1 3 0 1 1 3 0 1 0 4 1 0 0 4 1 1 0 5 1 0 1 5 1 1 1 6 1 1 0 6 1 0 1 7 1 1 1 7 1 0 0 CODIFICA NATURALE A.S.E. CODIFICA GRAY 3.8 Notazione Posizionale • Per rappresentare una quantità maggiore di quella associata a ciascun simbolo (cifra, digit) si usano più digit per formare un numero • La posizione relativa di ciascun digit all’interno del numero è associata ad un peso, dato dalla base di rappresentazione b • Notazione posizionale N d n1d n2 d1d 0 .d 1 d m • Rappresenta il polinomio N d n 1 b n 1 d n 2 b n 2 d1 b1 d 0 b 0 .d 1 b 1 d m b m A.S.E. 3.9 Sistema Decimale • Il sistema decimale è il sistema posizionale comunemente utilizzato nella nostra vita quotidiana • Ad esempio il numero decimale 872.64, significa: 872.64 8 100 7 10 2 1 6 0.1 4 0.01 8 10 2 7 101 2 100 6 10 1 4 10 2 • Ciascuna cifra della rappresentazione è un simbolo dell’alfabeto decimale (0, 1, 2, …, 9) • La posizione di una cifra all’interno del numero, relativa alla virgola decimale, indica il suo peso, ossia l’esponente ad essa associata nel suo sviluppo polinomiale A.S.E. 3.10 Sistema numerico non posizionale • I numeri romani non danno luogo a un sistema numerico posizionale • Come in un sistema posizionale, uno stesso simbolo in posizioni diverse assume valori diversi – a differenza di un sistema posizionale, il peso di una cifra non è esprimibile come una potenza della base di rappresentazione – non è definita una base di numerazione per i numeri romani • lo sviluppo polinomiale non è possibile – Esempio • I; II; IV; VI; etc… A.S.E. 3.11 Sistema Numerico • Base (radice) • Numero di simboli diversi di un sistema numerico • Digit (Cifra) • ciascun simbolo = DIGIT denota una quantità Base Sistema Digit 2 binario 0, 1 3 ternario 0, 1, 2 4 quaternario 0, 1, 2, 3 5 quinario 0, 1, 2, 3, 4 8 ottale 0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 10 decimale 0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 12 duodecimale 0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, A, B 16 esadecimale 0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, A, B, C, D, E, F A.S.E. 3.12 Rappresentazione completa • Uno stesso numero rappresenta quantità diverse in funzione della base utilizzata – Si deve quindi indicare la base utilizzata. Ad esempio: 287 28710 • Altri esempi: 28710 , 3458 , 45AD16 , 234 , 10010112 28712 28710 • Nel caso rappresentazione binaria, una “binary digit” si indica come bit (letteralmente “pezzetto”) A.S.E. 3.13 Tabella Decimale Binario Ternario Ottale Esadecimale 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 2 10 2 2 2 3 11 10 3 3 4 100 11 4 4 5 101 12 5 5 6 110 20 6 6 7 111 21 7 7 8 1000 22 10 8 9 1001 100 11 9 10 1010 101 12 A 11 1011 102 13 B 12 1100 110 14 C 13 1101 111 15 D 14 1110 112 16 E 15 1111 120 17 F 16 10000 121 20 10 A.S.E. 3.14 Operazioni aritmetiche di base • Le quattro operazioni aritmetiche di base sono: – – – – Addizione Sottrazione Moltiplicazione Divisione • Tali operazioni sono note in base decimale • Si possono eseguire con le stesse modalità in qualunque base diversa da 10 • Si considera ora il sistema binario e quello ternario – quello binario è di gran lunga il più importante A.S.E. 3.15 Addizione • Addizione di due digit – Può essere espressa i modo tabellare • Sistema binario b a+b a Sistema ternario a a+b 0 1 0 0 1 1 0 1 C=1 0 0 0 b 1 1 2 2 A.S.E. 1 2 1 2 0 2 C=1 0 1 C=1 C=1 3.16 Addizione binaria 1 • Somma di due bit • x+y • s = Somma • c = Carry (RIPORTO) x 0 0 1 • Esempio carry (c) 1 addendo addendo somma 1 1 1 1 1 1 0 1 0 1 1 0 1 0 1 0 1 1 1 0 0 1 A.S.E. y 0 1 0 s 0 1 1 c 0 0 0 1 1 0 1 1 1 0 89 + 117 = 206 3.17 Addizione binaria 2 • In caso di numeri frazionari si deve allineare il punto binario • Esempio 1011.011+110.1011 =10010.0001 1 1 1 1 0 1 0 1 0 1 1 1 1 1 1. 0. 0. 1 0 1 0 1 1 0 0 A.S.E. 1 1 0 1 1 11.375 + 06.6875 = 18.0625 3.18 Addizione ternaria 1 x 0 0 0 1 1 1 2 2 2 • Somma di due digit • x+y • d = Somma • c = Carry (RIPORTO) • Esempio: riporto (c) addendo addendo somma 1 1 2 1 1 1 0 2 0 1 2 2 2 1 1 1 0 2 1 0 A.S.E. 0 2 2 1 1 2 y 0 1 2 0 1 2 0 1 2 s 0 1 2 1 2 0 2 0 1 c 0 0 0 0 0 1 0 1 1 1666 + 1420 = 3086 3.19 Addizione ternaria 2 • In caso di numeri frazionari si deve allineare il punto ternario • Esempio 2012.012+120.1022 =2202.1212 2 2 1 0 1 2 1 2 0 2. 0 0. 1 2. 1 1 1 0 2 A.S.E. 2 2 1 2 2 59.1851 + 15.4320 = 73.6171 3.20 Sottrazione • Sottrazione di due digit – Può essere espressa i modo tabellare • Sistema binario b a-b 0 a Sistema ternario b a-b 0 1 0 0 1 B=1 1 1 0 0 0 a 1 1 2 2 A.S.E. 1 2 2 1 B=1 B=1 2 0 B=1 1 0 3.21 Sottrazione binaria 1 • Sottrazione di due bit • x-y • D = Differenza • B = Borrow (PRESTITO) x 0 0 1 • Esempio prestito (b) 1 minuendo 1 sottraendo differenza y 0 1 0 D 0 1 1 B 0 1 0 1 1 0 0 1 1 1 1 1 0 1 0 0 1 1 1 0 1 1 1 0 A.S.E. 1 1 0 0 0 1 1 206 – 117 = 89 3.22 Sottrazione binaria 2 • In caso di numeri frazionari si deve allineare il punto binario • Esempio 10010.0001- 1011.011 =110.1011 1 1 1 0 1 1 0 0 1 1 1 1 1 0. 0 1. 0 1 0 1 0 1 1 0 1 1 0. 1 0 1 1 A.S.E. 18.0625 11.375 = 06.6875 3.23 Sottrazione ternaria 1 x 0 0 0 1 1 1 2 2 2 • Sottrazione di due digit • x-y • D = Differenza • B = Borrow (PRESTITO) • Esempio prestito (b) 1 1 minuendo 1 1 1 0 sottraendo 1 2 2 0 differenza 1 2 1 0 0 2 2 2 2 1 1 1 2 2 0 1 1 A.S.E. y 0 1 2 0 1 2 0 1 2 D 0 2 1 1 0 2 2 1 0 B 0 1 1 0 0 1 0 0 0 3086 – 1420 = 1666 3.24 Sottrazione ternaria 2 • In caso di numeri frazionari si deve allineare il punto ternario • Esempio: prestito (b) minuendo sottraendo differenza 2 2 1 1 2 0 2. 1 2 1 2 0 1 2. 0 1 2 1 2 0. 1 0 2 2 73.6171 59.1851 = 15.4320 • Esempio 2: – 2012.012 - 120.1022 = 2202.1212 A.S.E. 3.25 Moltiplicazione • Moltiplicazione di due digit – Può essere espressa i modo tabellare • Sistema binario axb 0 0 0 a 1 0 b Sistema ternario axb b 1 2 0 0 0 0 0 0 1 a 1 0 1 1 2 0 A.S.E. 2 1 2 C=1 3.26 Moltiplicazione binaria x y P 0 0 0 0 1 0 • Prodotto di due bit • X*Y • P = Prodotto • Esempio moltiplicando moltiplicatore Prodotti parziali prodotto 1 0. 1 1 1 0 1 1 0. 1 1 0 0 0. 0 1 0 1 1 1 0 0 1 1 1 2.75 * 5= 13.75 1 1 0 1. 1 1 A.S.E. 3.27 Moltiplicazione ternaria x y P C 0 0 0 0 0 1 0 0 • Prodotto di due digit • XxY • P = Prodotto • C = Carry 0 1 1 1 • Esempio moltiplicando moltiplicatore Prodotti parziali prodotto 2 1 0 2 1 0 2 1 1 2 1 1 0 0 0 0 2 1 0 2 65 * 11 = 715 2 0 1 2 0 0 1 2 0 0 0 0 2 0 0 0 2 1 2 0 2 2 1 1 2 2 2 1 1 1 A.S.E. 3.28 Divisione binaria • Operazione divisione si effettua con moltiplicazioni e sottrazioni multiple • Divisione binaria: dividendo 1 0 1 - 1 1 1 0 - 1 0 - 0 0. 1 1 1 1 1 0. 1 0 1 1 0 0 0 1 0 1 - 1 1 resto 1 0 A.S.E. divisore quoziente 3.29 Divisione Ternaria • Esempio dividendo 2 0 -1 2 1 0 1 1 1 0 1 2 1 0 2 1 0 1 0 0 1 2 resto A.S.E. divisore quoziente 3.30 Conversione di base • Un numero è un insieme di simboli o cifre che rappresentano una certa quantità – la rappresentazione di un numero è relativa alla base di rappresentazione utilizzata • Una numero può essere espresso in qualunque base di rappresentazione – esistono diverse rappresentazioni di uno stesso valore (numero) • Un intero espresso in base a è un intero anche in base b • Un numero frazionario espresso in base a è un numero frazionario anche in base b • Esistono due tecniche di conversione da una base ad un’altra (a b: – metodo polinomiale (le operazioni si fanno nella base d’arrivo) – metodo iterativo (le operazioni si fanno nella base di partenza) A.S.E. 3.31 Metodo polinomiale • Il numero “N” espresso in base “a” ha la forma: N (a ) d n1(a ) d n2(a ) d1(a ) d 0(a ) , d 1(a ) d m(a ) d n1(a ) a (na)1 d 0(a ) a (0a ) .d 1(a ) a (a1) d m(a ) a (am) • In base a = 10 si ha: N(a ) d n1(a ) 10(na1) d0(a ) 100(a ).d1(a ) 10(a1) dm(a ) 10(am) • In base “b” il numero “N” risulta espresso da: N( b ) dn1( b ) a (nb)1 d0( b ) a (0b ) .d1( b ) a (b1) dm( b ) a (bm) • Calcolando il risultato di questo polinomio in aritmetica in base b, i può completare la conversione: N (a ) N ( b ) A.S.E. 3.32 Esempio 1 • Convertire 1101 in base 2 nell’equivalente in base 10 1101( 2) 1( 2) 103( 2 ) 1( 2 ) 10(22 ) 0( 2 ) 101( 2) 1( 2 ) 100( 2 ) 1(10) 23(10) 1(10) 2(210) 0(10) 21(10) 1(10) 20(10) 8 4 0 1 13(10) A.S.E. 3.33 Esempio 2 • Convertire il numero binario 101.011 nell’equivalente in base 10 101.011( 2 ) 1( 2) 10(22) 0( 2 ) 101( 2 ) 1( 2) 100( 2) 0( 2 ) 10(21) 1( 2 ) 10(22) 1( 2 ) 10(23) 1(10) 2(210) 0(10) 21(10) 1(10) 20(10) 0(10) 2(101 ) 1(10) 2(102 ) 1(10) 2(103 ) 4 0 1 0.25 0.125 5.375(10) • Convertire il numero ternario 201.1 nell’equivalente in base 10 201.1(3) 2( 3) 10(23) 0(3) 101(3) 1(3) 100(3) 1(3) 10(31) 2(10) 3(210) 0(10) 31(10) 1(10) 30(10) 1(10) 3(101 ) 18 0 1 0.3333.... 19.333...(10) A.S.E. 3.34 Esempio 3 • Convertire il numero esadecimale D3F nell’equivalente in base 10 D3F(16) D (16) 10(216) 3(16) 101(16) F(16) 100(16) 13(10) 16(210) 3(10) 161(10) 15(10) 160(10) 13 256 3 16 15 3391(10) • Osservazione: il metodo polinomiale è conveniente per la conversione da una generica base a alla base 10 A.S.E. 3.35 Esempio 4 (numeri frazionari) • Conversione da base a a base 10 • Rappresentazione polinomiale del numero in base a: N dn1a n1 d0a 0 . d1a 1 dma m • Esempio : convertire il numero binario 1101.101 in base 10: 1101.101 1 23 1 2 2 0 21 1 20. 1 2 1 0 2 2 1 2 3 1 8 1 4 0 2 11. 1 0.5 0 0.25 1 0.125 8 4 1 0.5 0.125 13.625 A.S.E. 3.36 Metodo iterativo (numeri interi) • Tecnica delle divisioni successive – Si basa sul teorema della divisione con resto; • Dividendo un numero per la sua base, il resto della divisione intera è l’ultima cifra della sua rappresentazione in tale base N d n 1a n 1 d n 2a n 2 d1a 1 d 0a 0 N1 N a d n 1a n 2 d n 1a n 3 d1a 0 N resto di d 0 a N N1a d 0 A.S.E. 3.37 Esempio 1 • Convertire il numero 52 in base 10 nell’equivalente in base 2 52 2 0 26 2 0 13 2 1 6 2 0 3 2 • Quindi: 1 1 5210 1101002 A.S.E. 3.38 Esempio 2 • Convertire il numero 58506 in base 10 nell’equivalente in base 16 58506 16 10 3656 16 (A) • Quindi 8 (8) 228 16 4 14 (4) (E) 5850610 E48A16 A.S.E. 3.39 Esempio 3 • Convertire il numero 58506 in base 10 nell’equivalente in base 8 58506 8 2 7313 8 1 914 8 2 114 8 2 • Quindi 14 8 6 1 5850610 1622128 A.S.E. 3.40 Osservazione • Il metodo iterativo utilizza l’aritmetica della base di partenza – è particolarmente conveniente per la conversione da base 10 ad una generica base b diversa da 10 A.S.E. 3.41 Metodo iterativo (numeri frazionari) • Conversione da base 10 a base b • La parte intera procedimento prima visto • Per la parte frazionaria in base b si ha N F d1b 1 d2 b 2 dm b m • Moltiplicando per la base si ha b N F d1 d2 b 1 dm b m1 d1 N F' b N F' d2 d3b 1 dm b m2 d2 N F'' b N F'' • La conversione può non avere fine, si arresta una volta raggiunta la precisione desiderata (con un certo numero di cifre decimali) A.S.E. 3.42 Esempio • Conversione da base 10 a base 16 N F 0.843510 16 0.8435 16 0.496 16 0.936 16 0.976 13.496 7.936 14.976 15.616 d 1 D d 2 7 d 3 E d 4 F N F 0.D7 EF16 A.S.E. 3.43 Errore di Conversione • Avendo arrestato la conversione al quarto passaggio si commette un errore di conversione • L’entità dell’errore si può valutare convertendo di nuovo il risultato ottenuto in base 10 e valutando la differenza rispetto al numero di partenza (in aritmetica decimale) N F 0.8435 N 1F 16 0.D7 EF16 N 1F 10 D 16 1 7 16 2 E 16 3 F 16 4 0.8434906006 ass N F N 1F 10 0.8435 0.8434906006 0.0000093994 A.S.E. 3.44 Osservazione • È vera la seguente uguaglianza: a ma N N m a b • Quindi, per convertire dalla base a alla base b un numero frazionario lo si può moltiplicare per a (ma ) 10(ma ) , il cui risultato è un numero intero, convertibile con il metodo delle divisioni successive, e quindi si deve dividere (in base b) il risultato ottenuto per a (mb ) • Dualmente, si può anche considerare: N N b ma' b mb' – OSS1: m’ potrebbe anche essere diverso da m; – OSS2: la divisione in base b diventa adesso uno spostamento m' 0 (b ) della posizione della virgola, dato che b ( b ) 10 m' A.S.E. 3.45 Esempio 1 • Convertire il numero 61.25 da base 10 a base 8 – m = 2, si moltiplica per 102 =100 e si eseguono le divisioni successive in base 10: 6125 8 5 765 8 5 95 8 7 11 8 3 1 – Il risultato si divide per 102(10) = 144(8), quindi risulta: • N = 13755 / 144 = 75.2 – N.B.: la divisione è eseguita in base 8! A.S.E. 3.46 Esempio 2 • Convertire il numero 61.25 da base 10 a base 8 – si moltiplica per 82 = 64 in base 10, e si eseguono le divisioni successive per 8 in base 10 (8(10)) 3920 8 0 490 8 2 61 8 5 7 – il risultato si divide per 82(10) = 100(8), quindi risulta • N(8) = 7520 / 100 = 75.2 – N.B.: la divisione è fatta in base 8 (ma ora ha complessità nulla!) A.S.E. 3.47 Conclusioni • Aritmetica binaria • Conversione da base “N” a base 10 • Conversione da base 10 a base “N” A.S.E. 3.48