GARR-X Le novità Nome Cognome Occasione, Luogo, gg.mm.anno Agenda Il modello architetturale della rete GARR-X Livello IP/MPLS Servizi erogati dalla nuova rete GARR-X MPLS in breve TE (Traffic Engineering) L2VPN (Layer2 Virtual Private Networks) VPLS (Virtual Private LAN Service) L3VPN (Layer3 Virtual Private Networks) QoS (Quality of Service) Livello ottico Cenni di propagazione in fibra ottica Definizione di λ Il backbone da GARR-G A GARR-X La gestione della rete GARR-X 2 Nome Cognome Occasione, Luogo, gg.mm.anno Il modello architetturale della rete GARR-X Per la nuova rete GARR-X è stato assunto un modello basato su due distinti livelli. Router B Router A Router C Layer IP/MPLS Layer Ottico 3 Nome Cognome Occasione, Luogo, gg.mm.anno Livello IP/MPLS La rete GARR-X è distribuita su 36 PoP 4 PoP principali (CORE) 2xMX960 + 1xT1600 13 PoP di aggregazione 1/2 MX960 19 PoP di EDGE 2xMX80 4 Nome Cognome Occasione, Luogo, gg.mm.anno Livello IP/MPLS La capacità di GARR-X CORE <-> CORE (60Gbps) I PoP di CORE verranno interconnssi con 6 link a 10G (in GARR-G il collegamento è con un solo link a 10G) CORE <-> Aggregazione (20Gbps) I PoP di aggregazione collagati per ridondanza a differenti PoP CORE. Ogni collgamento avrà una capacità di 10G Aggregazione <-> EDGE (1-2 Gbps) I PoP di EDGE, ove possibile, verranno collegati in maniera ridondata al PoP di aggregazione cui afferiscono. Il collegamento avrà una capacità di 1x1G oppure 2x1G. 5 Nome Cognome Occasione, Luogo, gg.mm.anno Livello IP/MPLS I nodi di Milano Caldera (MI2), Milano Lancetti (MI1), Bologna Morassutti (BO1) e di Roma Tizii (RM2) sono i quattro nodi principali della rete, ed assumono il ruolo di punti di contatto tra la rete GARR-X e le altre reti IP, sia commerciali sia della ricerca. Servizi GARR-X MPLS (Multi Protocol Label Switching) MPLS è una tecnologia per reti IP che permette di instradare flussi di traffico multiprotocollo tra nodo di origine (Ingress Node) e nodo di destinazione (Egress Node) tramite l'utilizzo di identificativi (label). Servizi GARR-X Interfaccia 1 15 10 10 15 Interfaccia 2 Router 25 25 Interfaccia 3 20 20 Regola 1 A tutti i pacchetti entranti da Interfaccia 1 e identificati con l’etichetta 15, sostituire l’etichetta 15 con l’etichetta 25 e inoltrarli attraverso Interfaccia 2. Regola 2 A tutti i pacchetti entranti da Interfaccia 1 e identificati con l’etichetta 10, sostituire l’etichetta 10 con l’etichetta 20 e inoltrarli attraverso Interfaccia 3. Servizi GARR-X Interfaccia 1 15 10 10 15 Interfaccia 2 Router 25 25 Interfaccia 3 20 20 Domanda: chi si occupa di definire le regole sui router? Servizi GARR-X Interfaccia 1 15 10 10 15 Interfaccia 2 Router 25 Interfaccia 3 20 20 Risposta: i protocolli di SEGNALAZIONE LDP (Label Distribution Protocol) RSVP (Resouce Reservation Protocol) 25 TE (Traffic Engineering) • I pacchetti IP verranno trasportati all’interno di tunnel chiamati LSP (Label Switched Path). • Tra ciascun apparato della rete GARR-X e i restanti verrà creato un LSP. Router A Router B LSP Router D Router C • Il numero di LSP di GARR-X è 4556!! [Formula: N*(N-1) con N(apparati GARR-X)=68] • Gli LSP sono instaurati automaticamente dal protocollo LDP TE (Traffic Engineer) Tempo T0 Traffico LE-MI2 = 2Gbps Tempo T1 Traffico LE-MI2 = 2Gbps Traffico BA1-BO1 = 9Gbps TE (Traffic Engineering) TE consente di instradare i flussi di traffico su percorsi stabiliti in base alle esigenze La segnalazione degli LSP “ingegnerizzati” utilizza il protocollo RSVP. L2VPN (Layer2 Virtual Private Network) PC-A PoP-A PC-A Collegamento diretto (cavo) PC-B PoP-B PC-B L2VPN: simula un collegamento diretto (via cavo) tra due generici punti della rete VPLS (Virtual Private LAN Service) PC1 PC2 PC3 PC2 Switch Ethernet VPLS PoP-C PoP-A PC1 PoP-B VPLS: switch con estensione geografica PC3 L3VPN (Layer3 Virtual Private Network) SedeB SedeA PoP-A PoP-B Rete utente blu SedeB SedeA PoP-A PoP-B Rete utente rosso L3VPN (Layer3 Virtual Private Network) SedeB SedeA L3VPN utente rosso PoP-B PoP-A L3VPN utente blu SedeA SedeB L3VPN: consente di ritagliare reti virtuali (separate) all’interno di una rete reale QoS (Quality of Service) Sede B Sede A PoP-A PoP-B QoS (Quality of Service) Sede B Sede A Link in congestione PoP-A PoP-B X X QoS (Quality of Service) Sede A Processo di classificazione: i pacchetti in ingresso vengono discriminati in base al «colore» (marcatura) e inseriti nelle relative code Sede B PoP-B PoP-A Processo di scheduling: un algoritmo preleva i pacchetti da inviare in uscita prima dalle code con alta priorità, poi da quella a bassa priorità Livello Ottico Cos’è una FIBRA OTTICA? Come è fatta? 21 Nome Cognome Occasione, Luogo, gg.mm.anno Livello Ottico La fibra ottica è un mezzo fisico (guida d’onda) all’interno del quale viene convogliato un segnale luminoso. Sezione CORE: 9micron (fibra Single Mode) o 50micron (fibra Multi Mode) Sezione Cladding: 125 micron (1 micron = 1 milionesimo di metro) 22 Nome Cognome Occasione, Luogo, gg.mm.anno Livello Ottico Come viaggia la luce nella fibra ottica? 23 Nome Cognome Occasione, Luogo, gg.mm.anno Livello Ottico cladding core cladding La veicolazione di un segnale luminoso (raggio) entrante in fibra è possibile per effetto delle continue riflessioni che questo subisce sull’interfaccia di contatto tra core e cladding. 24 Nome Cognome Occasione, Luogo, gg.mm.anno Livello Ottico Che differenza c’è tra una fibra Single Mode ed una fibra Multi Mode? 25 Nome Cognome Occasione, Luogo, gg.mm.anno Livello Ottico Single Mode cladding core cladding Multi Mode cladding core cladding 26 Nome Cognome Occasione, Luogo, gg.mm.anno Livello Ottico Come è fatto un collegamento in fibra tra due apparati? 27 Nome Cognome Occasione, Luogo, gg.mm.anno Livello Ottico Transceiver (su router A) Fotorivelatore Transceiver (su router B) Laser 28 Nome Cognome Occasione, Luogo, gg.mm.anno Livello Ottico Cos’è una LAMBDA? 29 Nome Cognome Occasione, Luogo, gg.mm.anno Livello Ottico La luce è una radiazione elettromagnetica sinusoidale Frequenza: numero di cicli in un secondo Ampiezza: valore massimo del segnale Lunghezza d’onda: distanza tra due valori massimi La relazione matematica che lega la frequenza di un segnale sinusoidale alla lunghezza d’onda (lambda) è: lambda = c (velocità della luce) /f (frequenza del segnale) Nell’ambito delle comunicazioni ottiche si definisce lambda un segnale luminoso con una ben determinata frequenza 30 Nome Cognome Occasione, Luogo, gg.mm.anno Livello Ottico La ITU-T ha standardizzato le frequenze da utilizzare nelle comunicazioni ottiche. f80=196,100 THz f2=191,925 THz f1=191,900 THz Gli apparati ottici GARR lavorano in banda C e sono in grado di gestire un massimo di 80 frequenze differenti. f Banda C (infrarosso) 31 Nome Cognome Occasione, Luogo, gg.mm.anno Livello Ottico Il BackBone da GARR-G a GARR-X 32 Nome Cognome Occasione, Luogo, gg.mm.anno Livello Ottico Roma Tizii Link 10G Milano Caldera Roma Tizii Milano Caldera ADM Rete Operatore ADM 33 Nome Cognome Occasione, Luogo, gg.mm.anno