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LA POESIA IN ITALIA
NEL PRIMO NOVECENTO
Confronto tra CREPUSCOLARI,
FUTURISTI e VOCIANI
RAPPORTO CON LA TRADIZIONE
CREPUSCOLARI (1903-1918)
• Sono in piena rottura con la tradizione
• Operano nella poesia un profondo
cambiamento di contenuti e forme
• Rifiuto dell’eroismo dannunziano
• Rifiuto dell’estetismo poetico
• Rinuncia a tutta la tradizione alta ed aulica
• Dissolvono le norme metriche della tradizione
FUTURISTI (1909-1916)
• Rifiuto totale e ribellione verso la cultura del
presente e della tradizione
• Vogliono distruggere tutto ciò che appartiene
al passato
• Rottura con la tradizione soprattutto a livello
metrico e stilistico
• Ricercano la sperimentazione linguistica
• Abolizione della sintassi, della punteggiatura,
dell’aggettivo e dell’avverbio a favore delle
“parole in libertà”
VOCIANI (1908-1916)
• Sperimentano un linguaggio che vuole superare
la tradizione dell’ottocento
• Esprimono una letteratura svincolata dalla
tradizione accademica
• Adozione di versi liberi e creazione di una
struttura mista tra poesia e prosa lirica
• Rifiuto dell’estetismo e del superuomo
dannunziano
• Rifiuto del vitalismo dei futuristi e
dell’impotenza dei crepuscolari
TEMI
CREPUSCOLARI (1903-1918)
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Malinconia, stanchezza e solitudine
Sfiducia nei miti del progresso e della scienza
Senso diffuso di morte
Oggetti semplici e poveri
Luoghi silenziosi e tristi
Impossibilità di amare e malattia
Cantano la sonnolente e monotona vita di
provincia
FUTURISTI (1909-1916)
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Amore del pericolo
Abitudine all’energia e al dinamismo
Culto del coraggio e dell’audacia
Ammirazione per la velocità e per le macchine
Lotta contro il passato
Esaltazione del movimento aggressivo
Esaltazione del futuro e della guerra
VOCIANI (1908-1916)
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Antipositivismo
Rifiuto dell’oggettività
Forte inquietudine morale
Autobiografismo dominato dalla centralità
dell’etica
• Pessimismo
• Disadattamento alla vita
STILE
CREPUSCOLARI (1903-1918)
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Tono dimesso e umile
Lessico semplice e spesso minimale
Sintassi piana e paratattica
Spesso ricorrono al verso libero
Fusione di lessico umile e colto
Disarmonia ritmica
Stile trasandato e prosastico
FUTURISTI (1909-1916)
• Ricerca del verso libero e della sensazione
musicale
• Contrappongono all’accademismo immobile e
“passatista”, velocità, improvvisazione e
sperimentazione
• Disposizione casuale dei sostantivi
• Uso del verbo all’infinito
• Abolizione dell’aggettivo, dell’avverbio e della
punteggiatura
• Creazione di strette reti di immagini o
analogie
VOCIANI (1908-1916)
• Espressionismo stilistico
• Scrittura realistica, tensione e deformazione
lessicale, disarmonia del verso
• Prosa antinarrativa caratterizzata da forte
lirismo e molto vicina stilisticamente alla
poesia
• Frammentismo autobiografico: l’unica realtà
percepibile è quella del soggetto
CONCEZIONE DEL POETA E
DELLA POESIA
CREPUSCOLARI (1903-1918)
• Rifiuto di un rapporto attivo con la realtà e del
ruolo sociale del poeta
• Figura dell’antieroe e dell’inetto contrapposta
al superomismo dannunziano
FUTURISTI (1909-1916)
• Rifiuto della funzione di poeta-vate alla
maniera dannunziana
• Poesia come espressione del dinamismo e
delle macchine
• Rovesciamento del ruolo poetico tradizionale
• Rifiuto delle convenzioni liriche e non-senso
VOCIANI (1908-1916)
• Modello di letterato impegnato
• Il poeta deve essere attento ai problemi della
realtà sociale
• Vogliono diffondere la cultura
• Esaltano il rinnovamento della cultura e delle
lettere
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