Diapositiva 1 - La Theotokos

Molto tempo fa, una
mamma ragno viveva con i
suoi quaranta figlioletti in
una stalla, nei dintorni di
Betlemme.
Una certa notte, una stella
molto brillante illuminò il cielo e
la sua luce si riflesse
direttamente sopra la stalla.
“Che significa questo?”
chiesero i ragnetti alla loro madre.
”Non so”, rispose lei. “Ma certamente deve significare
qualcosa di meraviglioso!”
In quella stessa notte,
una giovane donna, chiamata
Maria, giunse alla stalla.
Lei con Giuseppe, suo marito, cercavano rifugio lì, già
che non lo avevano trovato in nessun altro luogo.
Dopo, Maria mise alla luce un
bambino, che chiamò Gesù.
I ragni e gli altri animali stettero a osservare in
silenzio, mentre la giovane mamma avvolgeva il
bambino nelle coperte morbide e lo accomodava in
una mangiatoia ricoperta di paglia.
I ragnetti vollero andare a far una visita al nuovo
bambino, come avevano fatto a tutti gli altri piccolini
nati nella stalla.
La mamma ragno, però, proibì loro di farlo.
“Voi potete spaventare il bambino e la sua
mammina!” disse. “Alla maggior parte delle persone
non piacciono i ragni, e vi può succedere qualche
cosa di brutto!
Obbedienti, i ragnetti tornarono, camminando a carponi,
verso il nido che stava sotto il trogolo dei buoi.
“Io non spavento le persone!”, protestò un figlioletto.
Strisciando cautamente, uscì dal nido e oltrepassò i
suoi fratellini addormentati, deciso a vedere il nuovo
bambino.
Salì rapidamente per la parete e, camminando lungo una
trave di legno, si fermò in cima alla mangiatoia, dove il
bambino dormiva coricato, assistito da Maria.
Il figlio ragno non riusciva a vedere bene dal punto
dove stava; allora, si accostò più vicino al margine
della trave.
Stese le sue otto gambine magroline il più possibile
che potè, finché i suoi minuscoli ginocchietti nodosi
cominciarono a cedere e il suo corpicino peloso e tondo
cominciò a tremare.
Nello stendersi nuovamente,
non riuscì a reggersi più.
Precipitò dall’alto, cadendo sopra la mangiatoia,
al fianco del bambino addormentato.
Nell’aprire gli occhi, scuotendo la testa per far cessare
il capogiro, vide che Maria lo guardava.
Egli la udì ridere sommessamente. Tese il braccio
dentro la mangiatoia, fece una conca con la mano,
lo prese accuratamente e gli disse di tornare a casa.
La mamma ragno rimase seccata con il figlioletto e lo
riprese, perché aveva disobbedito.
Il piccolo ragno stava tornando a letto, quando vide
tre uomini con tuniche sventolanti che entravano
nella stalla. Erano venuti a visitare Maria e
portavano ricchi doni per il bambino.
Il piccolo ragno chiese alla madre:
“Possiamo dare anche noi un regalo al bambino?”
“Sono riconoscente per la gentilezza che questa signora
ha usato con te, ma che le possiamo dare?”, rispose la
madre tristemente, “Non abbiamo nulla!”
Improvvisamente, però, ebbe un’idea.
Svegliò tutti i suoi piccoli e li riunì attorno,
per raccontare il suo piano.
Durante la notte, mentre i suoi figli filavano la seta, la
mamma ragno tesseva i fili, congiungendoli. Essi
terminarono il lavoro quando i primi raggi del sole
spuntavano all’orizzonte.
Dodici pannolini di seta brillavano
ai primi chiarori del giorno.
La mamma ragno li piegò accuratamente e chiese
all’agnellino di aiutarla a portarli fino al luogo dove il
bambino e la sua mamma dormivano.
Quando Maria si svegliò, restò
incantata per il dono. Pensò che
erano i pannolini più belli che mai
avesse visto.
Ma, da dove erano venuti?
Per caso guardò in cima, là sulla
trave di legno e vide la mamma
ragno e tutti i suoi figlioletti, che
stavano guardandola. Allora si
ricordò del piccolo ragnetto.
“Grazie!”, disse. “Voi avete fatto un bel regalo per il
mio bambino. Per favore, avvicinatevi per vederlo”.
Il piccolo
ragno
avventuriero,
nel frattempo,
era salito per
la parete, al
lato della
mangiatoia, e
si sedette sul
margine della
piccola
finestra, per
gettare la sua
occhiatina al
bambino.
I ragni si riunirono lungo il margine
della mangiatoia, per vedere il
bambino addormentato.
Un lungo fascio di luce batte nell’angolo, dove i ricchi
doni erano collocati. Il piccolo ragno vide l’oro e i
gioielli, e gli incensi con i suoi profumi delicati.
Ma adesso, in mezzo a loro stavano anche rilucenti
i pannolini di seta!