BUON GIORNO!! L’ ARIA L'atmosfera che circonda la terra è occupata dall'aria, che è composta principalmente da: • Azoto per il 78%; • Ossigeno per il 21% circa; • la parte rimanente è occupata da argo, da altri gas nobili (neon, cripto, elio) e da anidride carbonica. Nell'aria si realizza il ciclo carbonio-ossigeno LA FOTOSINTESI CLOROFILLIANA La Fotosintesi Clorofilliana è un processo in cui grazie alla luce del sole, l’anidride carbonica contenuta nell’atmosfera e la linfa grezza ricevuta dalle radici, si ottiene nutrimento per le piante ed ossigeno. LA FOTOSINTESI CLOROFILLIANA Capiamo da dove deriva la parola, FOTOSINTESI CLOROFILLIANA FOTO = luce SINTESI = processo chimico con uso di più sostanze CLOROFILLIANA = deriva dalla parola clorofilla che è una sostanza contenuta nelle foglie. La clorofilla da il colore verde alle foglie, inoltre assorbe la luce del sole e fa partire la fotosintesi LA FOTOSINTESI CLOROFILLIANA Nella foglia arriva la linfa grezza. Attraverso gli stomi della foglia, entra l’anidride carbonica presente nell’atmosfera. La clorofilla presente nella foglia assorbe la luce del sole e ne trattiene l’energia. LA FOTOSINTESI CLOROFILLIANA Grazie all’energia del sole, l’anidride carbonica e la linfa grezza sono trasformate in zuccheri (linfa elaborata) utilizzati dalla pianta per crescere. Sempre attraverso gli stomi, viene liberato ossigeno. LA FOTOSINTESI CLOROFILLIANA Quindi la foglia utilizzando: - La clorofilla presente in essa; - La linfa grezza (Sali minerali più acqua) - La luce solare - L’anidride carbonica È capace di produrre linfa elaborata (zuccheri) per nutrire la pianta, ed ossigeno nell’atmosfera. La fotosintesi avviene di giorno. LA FOTOSINTESI CLOROFILLIANA I problemi legati all’aria non riguardano la sua disponibilità, che è grande, ma la sua qualità che viene danneggiata da inquinanti gassosi e da anidride carbonica immessa nell'atmosfera in seguito a processi di combustione. I responsabili dell’inquinamento sono: • gli scarichi delle industrie; • gli impianti termici per il riscaldamento; • i gas di scarico degli autoveicoli. Le sostanze maggiormente inquinanti dell'atmosfera sono: l'ossido di carbonio, l'anidride carbonica, l'anidride solforosa, gli ossidi di azoto. Le sostanze maggiormente dell'atmosfera sono: • l'ossido di carbonio; • l'anidride carbonica; • l'anidride solforosa; • gli ossidi di azoto. inquinanti L'ossido di carbonio, dovuto alla non perfetta combustione, è molto velenoso, ha un effetto tossico, in quanto si produce una reazione con l'emoglobina del sangue che impedisce la normale capacità circolatoria nei confronti del trasporto di ossigeno Molto dannosi sono anche gli ossidi di azoto che si formano nella combustione dei motori a scoppio ed in alcuni processi industriali L'anidride solforosa, che si forma a causa della presenza di zolfo nei combustibili, è responsabile di danni alle vie respiratorie e all'ambiente. A contatto con l'aria si trasforma in anidride solforica e, in presenza di nebbia, in acido solforico dando origine alle cosiddette piogge acide, che corrodono metalli, pietre da costruzione, provocando danni a palazzi, monumenti, alla vegetazione e al bestiame Per combattere l'inquinamento dell'aria le industrie devono installare impianti di depurazione capaci di neutralizzare i fumi velenosi, e costruire alte ciminiere affinché i venti possano disperdere e diluire le immissioni nell'atmosfera. Negli impianti di riscaldamento la combustione deve essere la più regolare possibile ed è opportuno usare il metano, privo di zolfo, anziché nafta, gasolio o carbone. Per le emissioni di autoveicoli, il problema è stato affrontato costruendo motori più "puliti" che consumano meno carburante, dotati di particolari filtri all'impianto dei gas di scarico per abbattere le emissioni nocive. Si dovrà ancora incoraggiare, anche con incentivi economici, la sostituzione delle auto più vecchie con le auto nuove molto meno inquinanti (rottamazione). Si possono utilizzare motori che funzionano a gas GPL (meno inquinanti), ai veicoli a trazione elettrica, e considerare l'impiego dell'idrogeno come combustibile. Nelle città si dovranno utilizzare maggiormente i mezzi pubblici, metropolitane sotterranee per diminuire il traffico Danni e Rischi per il Nostro Pianeta L'effetto serra L'aumento della concentrazione dell'anidride carbonica nell'atmosfera è il principale responsabile dell’ effetto serra. Danni e Rischi per il Nostro Pianeta Come avviene nelle comuni serre dove i vetri, attraversati dai raggi solari, intrappolano parte del calore e fanno innalzare la temperatura interna, così avviene sulla Terra. Danni e Rischi per il Nostro Pianeta La concentrazione di anidride carbonica è aumentata nell'atmosfera da quando l'umanità ha iniziato ad utilizzare i combustibili fossili. Rispetto a100 anni fa la media delle temperature è aumentata di circa mezzo grado centigrado, ma specialisti prevedono che nel prossimo secolo potrebbe verificarsi un aumento di 2,55 °C. Danni e Rischi per il Nostro Pianeta Le conseguenze dell'aumento di temperatura dovuto all'effetto serra porterebbero mutamenti nella distribuzione delle piogge e nella direzione dei venti, con gravi ripercussioni anche sull'agricoltura. Lo scioglimento dei ghiacciai porterebbe un innalzamento dei livelli dei mari e molte zone costiere e intere città verrebbero sommerse Danni e Rischi per il Nostro Pianeta Per diminuire l'emissione di anidride carbonica e quindi l'effetto serra, nel futuro bisognerà cambiare il nostro modo di produrre energia, incrementando l'uso di fonti energetiche rinnovabili e non inquinanti (sole, vento, acqua, ecc.) e dovremo diminuire i consumi Danni e Rischi per il Nostro Pianeta Tra i combustibili fossili, che sono i maggiori responsabili del fenomeno, bisognerà preferire il metano che è ritenuto il combustibile meno inquinante. Bisogna cessare nella distruzione delle attuali foreste e procedere, al contrario, ad una grande opera di riforestazione. Danni e Rischi per il Nostro Pianeta Il buco dell'ozono Le molecole di ozono, costituite da 3 atomi di ossigeno, formano nella stratosfera tra i 25 e i 30 km di altezza, una fascia di piccolissimo spessore ma di grandissimo valore perché protegge la superficie terrestre dai raggi ultravioletti provenienti dal Sole, pericolosi per la vita. Danni e Rischi per il Nostro Pianeta Molti scienziati sostengono che vi è un rapporto tra la diminuzione della fascia di ozono e l'aumento dei tumori della pelle. Nei 1985 gli scienziati scoprirono che si erano create larghe perdite nella fascia di ozono nella zona stratosferica sopra l'Antartide. Subito il fenomeno venne chiamato "il buco dell'ozono" e si cercò di individuarne le cause. Danni e Rischi per il Nostro Pianeta Le cause principali sono: • i gas chiamati CFC o clorofluorocarburi (sono di uso è molto comune, si tratta di sostanze utilizzate per le bombolette spray, nei circuiti refrigeranti dei frigoriferi e dei condizionatori d'aria. Danni e Rischi per il Nostro Pianeta Il cloro contenuto nei CFC sale fino alla stratosfera, strappa un atomo dalla molecola dell'ozono e lo trasforma nel più comune ossigeno, lasciando via libera alle radiazioni dannose per l'uomo. E ciò avviene con una reazione a catena, in cui ogni atomo di cloro può distruggere fino a centomila molecole di ozono.