Universita` degli Studi di Roma “La Sapienza”

Cassa Nazionale di Previdenza
e Assistenza a favore dei Dottori
Commercialisti
CNPADC
Sistemi previdenziali
Note e considerazioni
Roma, novembre 2012
Antonio Annibali
Sistemi previdenziali
Un sistema previdenziale (ed assistenziale) assolve,
attraverso un sistema redistributivo delle risorse,
due funzioni fondamentali:


una funzione previdenziale, tendente a garantire ad
ogni individuo, contributore al finanziamento del
sistema stesso, il mantenimento di un tenore di vita
adeguato a quello preesistente alla sua uscita dal
settore lavorativo
una funzione assistenziale, tendente ad assicurare
ad ogni individuo un reddito di sussistenza in caso
di anabilità temporanea o permanente
Sistemi previdenziali
Un sistema previdenziale, per svolgere la sua
funzione, deve assicurare due aspetti fondamentali:
Sostenibilità finanziaria del sistema: capacità di
copertura finanziaria degli impegni dell’ente nei
confronti dei propri iscritti presenti e futuri
(efficacia del sistema previdenziale)
Adeguatezza delle prestazioni: capacità di fornire nel
tempo ai propri iscritti prestazioni adeguate al
mantenimento di un accettabile tenore di vita
(efficienza del sistema previdenziale)
Meccanismi di finanziamento
I meccanismi di finanziamento di un sistema
previdenziale sono sostanzialmente due:
Finanziamento a capitalizzazione, in cui ogni iscritto
(generazione) versa i propri contributi, che
opportunamente capitalizzati e accumulati,
permettono al sistema di fornire all’iscritto
(generazione), al momento della quiescenza la
rendita vitalizia (pensione) e le eventuali prestazioni
connesse. Tale sistema risulta abbastanza protetto
dal rischio demografico, ma subisce il rischio di
investimento (per eventuali mancati rendimenti).
Meccanismi di finanziamento
Finanziamento a ripartizione, in quale non prevede
accumulo di risorse finanziarie, in quanto i
contributi incassati dall’ente vengono destinati
direttamente al pagamento delle rendite ai
pensionati in essere (nello stesso periodo). Tale
meccanismo si basa su un patto intergenerazionale
ed è possibile effettuare una distinzione tra:
 ripartizione pura, in cui i contributi riscossi
vengono totalmente destinati al pagamento delle
prestazioni correnti, con conseguente mancanza
di accumulo di risorse
Meccanismi di finanziamento
E’ evidente che la ripartizione pura richiede una
situazione di costante equilibrio tra attivi e pensionati,
risulta protetta dal rischio di investimento (per il
mancato accumulo di risorse), ma subisce fortemente
il rischio demografico (in presenza di aumento del
numero dei pensionati, a fronte della costanza o
addirittura riduzione dei contribuenti)

ripartizione mista, in cui, in fase di crescita della
popolazione attiva, i surplus realizzati vengono
accantonati e capitalizzati per poterli utilizzare in
periodi di contrazione demografica (degli iscritti).
Calcolo delle prestazioni

sistema retributivo (a prestazione definita), in cui la
prestazione pensionistica è determinata sulla base
delle ultime retribuzioni e dell’anzianità di
contribuzione. La mancata correlazione tra
contributi versati e prestazioni pensionistiche porta
frequentemente a situazioni di generosità del
sistema, con formazione di debiti previdenziali e
rinvio al futuro del problema della sostenibilità del
sistema previdenziale e/o necessità di incrementi
delle future aliquote contributive.
Calcolo delle prestazioni

sistema contributivo (a contribuzione definita), in
cui la prestazione pensionistica è determinata sulla
base del montante contributivo, derivante dalla
capitalizzazione dei singoli versamenti contributivi,
in base ad un fissato tasso di rendimento (pari alla
variazione media quinquennale del PIL nominale) e
dalla successiva moltiplicazione per l’adeguato
coefficiente di trasformazione riferito all’età di
pensionamento (senza distinzione di sesso). Tale
coefficiente corrisponde al reciproco del fattore
attuariale di attualizzazione della rendita
pensionistica diretta e di reversibilità.
Aliquote di computo
Al fine di migliorare l’adeguatezza delle prestazioni
pensionistiche, una possibile strada è quella introdurre,
per il calcolo del montante contributivo, il meccanismo
dell’incremento dell’aliquota di computo (maggiorata
rispetto all’aliquota di finanziamento versata).
La C.N.P.A.D.C., in conseguenza del mantenimento
«sine die» del contributo integrativo al livello del 4%, ha
introdotto un meccanismo di incremento crescente
dell’aliquota di computo rispetto all’aliquota contributiva
soggettiva scelta e dipendente dall’anzianità maturata
nel sistema contributivo rispetto all’anzianità totale
(coefficiente di equità intergenerazionale).
Adeguatezza delle prestazioni
I tassi di sostituzione (rapporto tra prima pensione e
ultimo reddito) permettono di valutare il livello di
adeguatezza delle prestazioni, fornendo una misura
del mantenimento/riduzione del livello del tenore di
vita, che l’individuo deve affrontare al momento del
suo pensionamento. Tale coefficiente, che può essere
calcolato al lordo (oppure al netto) dei contributi
versati e dell’effetto fiscale, è algebricamente un
numero puro e assume lo stesso valore per coppie
proporzionali di valori (pensione/reddito): sarebbe
opportuno modificare tale indice, in modo da tener
conto di tale rapporto e del loro ordine di grandezza.