Foglie, fiori e frutti

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Il Fusto e
Il Trasporto delle Sostanze nelle Piante
ALLOCCA CARMELA
Il Fusto
La funzione principale del
fusto è quella di supporto; esso
infatti sostiene i diversi organi
della pianta (rami, fiori e frutti)
e nello stesso tempo svolge la
funzione di conduzione e di
riserva.
La crescita e lo sviluppo di un germoglio fino alla sua
forma adulta comporta un accrescimento in altezza che
avviene attraverso le gemme apicali mentre la formazione
di rami, foglie e fiori si sviluppa a partire da gemme
ascellari.
Al loro interno, infatti, è presente il meristema, un tessuto
composto da cellule non differenziate e immature che si
moltiplicano attivamente determinando l’allungamento, le
ramificazioni del fusto e della radice, la nascita di nuove
gemme che daranno luogo a foglie o fiori (Crescita
primaria),
l’aumento di diametro della pianta (Crescita secondaria).
La ramificazione può essere
monopodiale, nel caso delle Gimnosperme, quando permane un caule
principale
simpodiale, nel caso delle Angiosperme, in cui cessa l'attività della
gemma terminale del fusto principale mentre continua lo sviluppo di
quelle laterali (si avranno molte ramificazioni di vario ordine a partire
dal caule principale; es. olmo,salice…).
Il cipresso è un esempio
di fusto monopodiale
Il faggio rosso ha un fusto
simpodiale con chioma molto
regolare ed equilibrata
La sezione trasversale di un fusto legnoso
presenta, procedendo dall’esterno verso
l’interno, diversi strati.
L’esterno di un tronco è costituito da una
corteccia fatta di sughero, strati di cellule
morte che proteggono le parti vitali e interne
della pianta contenenti bolle d'aria e sostanze
che ne impediscono la decomposizione.
il cambio, che copre tutta la circonferenza origina verso l'interno fasci legnosi o
xilematici (legno adibiti al trasporto della linfa grezza) dalle radici al resto della
pianta e verso l'esterno fasci cribrosi o floematici (libro - adibiti al trasporto
della linfa elaborata), in questo modo il fusto si accresce in diametro
E’ grazie all’attività del cambio che il fusto può
accrescersi in larghezza, perché ogni anno si
aggiunge uno strato di nuovo libro all'esterno ed
uno strato di nuovo legno all'interno; di ciò ne
resta traccia nei cerchi annuali di accrescimento.
Il legno prodotto dal cambio può avere
caratteristiche diverse secondo la stagione:
* Primavera – estate: anelli più chiari (cell. Xilema più grosse e molli)
* Autunno – inverno: anelli più scuri
Dal numero di queste zone concentriche, visibili
quando si taglia un albero, è possibile risalire
all'età della pianta.
• Con il passar degli anni il legno si distingue in due parti; quello più
esterno, verso la corteccia, è l'alburno o legno bianco (più giovane),
ancora funzionante nell’attività di conduzione della linfa;
• nella parte centrale invece si trova il legno più duro o durame (più
vecchio) quasi sempre di colore più scuro.
Infine il centro di un fusto legnoso è occupato dal midollo formato da
un tessuto spugnoso e molle, dal quale partono i raggi midollari che,
attraverso il legno, raggiungono la corteccia
…Ritornando
alla funzione principale del fusto
Abbiamo detto che il suo compito è quello di convogliare la linfa grezza verso le
foglie e, viceversa, di portare ovunque, anche alle radici, la linfa elaborata.
Ebbene, tutto questo è possibile per mezzo di un insieme di
vasi conduttori:
• XILEMATICI: garantiscono il flusso continuo di linfa grezza verso le foglie
• FLOEMATICI: permettono il flusso della linfa elaborata in direzione
contraria
Lo xilema, comprende un insieme di tubi,
formati da cellule vuote con pareti lignificate,
che convogliano la linfa grezza dalle radici
sino ai più alti rami della pianta.
Il floema, a stretto contatto col primo, è invece
formato da una serie di cellule a pareti sottili,
dalle superfici bucherellate come un crivello,
che porta le sostanze elaborate verso i centri di
utilizzazione e di accumulo.
Tali fasci conduttori si rinvengono anche nelle
nervature delle foglie che attraversano il
mesofillo.
Ma quali sono i Meccanismi che fanno muovere la linfa ?
Traspirazione
L' acqua assorbita dalle radici risale lungo
i vasi xilematici (legnosi) fino alle foglie
come
indicato
dalle
frecce.
Durante le ore diurne, quando la
temperatura è più alta, si ha la massima
perdita di acqua per traspirazione
attraverso gli stomi: piccole aperture
presenti in gran numero principalmente
sulla pagina inferiore della foglia.
Attraverso queste aperture il vapore
acqueo esce nell'ambiente esterno.
Con la traspirazione più del 90%
dell’acqua assorbita dalle radici viene
rilasciata
Gli stomi
Gli stomi sono la via di entrata dell’anidride carbonica (che serve per la fotosintesi)
e di uscita dell’acqua (proveniente dalle radici).
Se pensiamo lo xilema come una lunga colonna
d’acqua ininterrotta che si estende dalla radice
alla foglia, appena si perde acqua attraverso la
traspirazione si crea una forza succhiante (come
una pompa aspirante) detta tensione di assorbimento
che richiama altra acqua per mezzo di una
trazione sulla colonna stessa.
La trazione è ciò che occorre per sollevare la
colonna d’acqua al fogliame anche negli alberi
più alti.
Il fattore coesione-adesione
Consideriamo le proprietà fisiche dell’acqua
coesione si intende l’attrazione che si esercita tra le molecole di una qualsiasi
sostanza;
adesione si intende l’attrazione che si esercita tra le molecole di sostanze
diverse.
Ma nell’acqua
Per coesione le molecole
tendono a stare unite tra loro
Per adesione le molecole tendono ad
aderire alle pareti dei vasi xilematici
legami idrogeno
permettendo la risalita della linfa nei vasi conduttori delle
piante
L’ascesa della linfa
Quando una molecola d’acqua si libera per traspirazione, trascina a sostituirla
quella immediatamente successiva e questa la seguente, così, di molecola in
molecola, tutta la colonna liquida si sposta verso l’alto.
In questo modo la forza aspirante dovuta alla traspirazione si trasmette dalla
sommità dell’albero fino alla radice e l’acqua viene succhiata dapprima dai vasi
delle nervature, in seguito da quelli del fusto e infine da quelli delle radici.
Qui agiscono i peli radicali che assorbono l’acqua (e le sostanze minerali) che
riempie gli interstizi del suolo.
La linfa elaborata
Nella pianta gli zuccheri prodotti per fotosintesi in una
foglia vengono attivamente secreti nei tubi cribosi delle
piccole nervature per poi essere trasportati a tutte le
parti della pianta che ne hanno bisogno (radici, fiori ,
frutti in maturazione, etc). Questo processo fa
abbassare il potenziale idrico nel tubo cosicchè nel luogo
di produzione l’acqua che giunge alla foglia con la
corrente traspiratoria entra per osmosi nel t. criboso.
Gli zuccheri una volta raggiunti passivamente i siti di
destinazione, lasciano il floema e la diminuzione della
concentrazione dello zucchero a un estremo del tubo
criboso ne determina l’assorbimento all’estremo opposto.
Qui, la rimozione dello zucchero fa aumentare il
potenziale nel tubo dal quale l’acqua fuoriesce. L’acqua
ritorna nello xilema e viene rimessa in circolazione nella
corrente traspiratoria.
foglia
Aumento della p. osmotica
Richiamo acqua zuccheri
tubo
diminuzione della p. osmotica
Uscita acqua
zuccheri
Modificazioni del Fusto
ORGANI DI RISERVA…..
La cipolla è un fusto trasformato sotterraneo: un
bulbo. Cioè il fusto è molto raccorciato e le foglie
sono trasformate in tuniche carnose.
La radice si sviluppa senza la prevalenza di una
radice principale, che viene sostituita da una
quantità di radici che spuntano dalla base del fusto
e che prende il nome di radice fascicolata
Anche il tubero è un fusto trasformato. L'esempio più
classico è quello della patata, la quale manda sotto terra
dei rami entro i quali si accumulano le sostanze di
riserva.
… Magazzini di riserva di acqua
Un caso particolare è dato dai f. succulenti, come nei cactus.
Piante succulente: piante che riescono ad immagazzinare acqua nei loro tessuti
carnosi; hanno una epidermide spessa e foglie trasformate in spine o peli.
Solitamente vengono chiamate
cactaceae se presentano un fusto
grasso,
Echinocactus grusonii
crassulaceae quelle con
foglie carnose
Kalanchoe tomentosa
Le radici succhiano l’acqua per nutrire la pianta.
Capacità di comprendere che l’acqua è un elemento indispensabile per la
crescita e lo sviluppo delle piante.
Traspirazione
Avvolgiamo
una
pianta
da
appartamento all'interno di un
telo impermeabile. Dopo poche
ore iniziano a comparire gocce di
acqua che si condensano sulla
superficie interna del telo. Questo
perché la pianta continua ad
assorbire acqua dal terreno che
viene eliminata attraverso le
foglie sotto forma di vapore.
Questo fenomeno prende il nome
di traspirazione.
Come riesce l’acqua a compiere il lungo percorso dalle radici alle foglie?
MATERIALE OCCORRENTE:
- Un fiore bianco a stelo lungo o del sedano
- Due bicchieri
- Una lametta
- Coloranti
OSSERVAZIONI: trascorso questo tempo, il fiore avrà cambiato colore
Dimostriamo il trasporto di nutrienti attraverso il fusto delle piante.
SEDANO DOLCE
Materiali
due gambi di sedano con foglie due bicchieri
zucchero
Procedimento
Riempire entrambi i bicchieri di acqua per metà. Aggiungere 4 cucchiai di zucchero
a uno dei bicchieri.
Immergere un gambo di sedano nel bicchiere con l'acqua zuccherata e un secondo
gambo di sedano nel bicchiere con sola acqua.
Aspettare 48 ore.
Assaggiare le foglie di entrambi i gambi di sedano.
Risultati
Le foglie del sedano posto in acqua zuccherata sono dolci e quelle del sedano in
acqua semplice no.
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