VIRUS DELL’EPATITE C (HCV)
PAOLO TUNDO - U.O. MALATTIE INFETTIVE
GALATINA
L’EPATITE C NEL MONDO:
un problema di salute pubblica !!
EUROPA
OVEST
5 milioni
USA e CANADA
3-4 milioni
EUROPA
EST
10 milioni
FAR EAST ASIA
60 milioni
SUD-EST ASIA
30-35 milioni
AFRICA
30-40
milioni
SUD AMERICA
12-15 milioni
AUSTRALIA
0.2 milioni
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WHO 1999
EPATITE C: PREVALENZA IN ITALIA
NORD
3.2%
Dionysos Study – Hepatology 1994; 20: 1442-1449
CENTRO
8.4%
Stroffolini et al – Ital.J.Gastroenterol. 1995; 27:235-238
SUD
16.2%
Maio et al – J.Hepatology 2000;33: 116-120
12.6%
Guadagnino et al – Hepatology 1997; 26(4):1006-1011
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EPATITE C: PREVALENZA IN ITALIA
Sud
Centro
Nord
CLASSI DI ETA’
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HCV , DA SOLO O ASSOCIATO AD
ALTRI FATTORI EZIOLOGICI, E’ LA
PRIMA CAUSA IN ITALIA DI EPATITE
CRONICA, DI CIRROSI EPATICA E DI
TUMORE DEL FEGATO
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ITALIA 2001
Prevalenza di HCV
in gruppi ad alto rischio
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Talassemici: 42–83%
•
Emofilici: 50–95%
Pazienti con storia di emotrasfusioni o •
•
grossa chirurgia: 21%
Pazienti in emodialisi: 10–45%
•
Operatori sanitari: 0–10%
Pazienti che abbiano ricevuto organi da •
un donatore anti-HCV+: 62%
Tossicodipendenti: 48–90%
Carcerati: 15–46%
Alcolisti: 15–25%
Cure odontoiatriche: 9%
Pazienti handicappati o istituzionalizzati: 4-7%
Prostitute: 0.7–6%
Omosessuali: 3–18%
•
Partners eterosessuali di pazienti anti-HCV+:
0–18%
Contatti domestici non sessuali con pazienti
anti-HCV+: 0–11%
Tatuaggi: 11%
•
Neonati nati da madre anti-HCV+: 0–6%
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HCV: L’EPIDEMIA SILENTE
NOI VEDIAMO SOLO LA PUNTA DELL’ICEBERG, PERCHE’
L’INFEZIONE CRONICA DA HCV E’ QUASI SEMPRE DEL TUTTO
ASINTOMATICA E LA MAGGIOR PARTE DEI CASI VIENE QUINDI
RILEVATA IN MANIERA DEL TUTTO CASUALE, IN OCCASIONE DI UN
PRELIEVO DI SANGUE ESEGUITO PER ALTRI MOTIVI!
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LA DIAGNOSI
E’ SUFFICIENTE UN PRELIEVO DI
SANGUE, MA DEVE ESSERE MIRATO
ALLA RICERCA DI ANTICORPI
SPECIFICI ANTI HCV (HCV Ab).
IL TEST DI CONFERMA (HCV-RNA)
SERVE A ATTESTARE UN’ATTIVA
PRESENZA DI VIRUS NEL SANGUE.
IN UN’EPATITE CRONICA C, I VALORI
DI TRANSAMINASI (AST/ALT)
POSSONO ESSERE ANCHE DEL TUTTO
NORMALI
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MODALITA’ DI TRASMISSIONE
Modalità di trasmissione dimostrate come altamente efficienti
– Emotrasfusione
– Tossicodipendenza
– Trapianto d’organo
– Prodotti inattivati di derivazione ematica
Modalità di trasmissione altamente sospette ma non molto efficienti
– Puntura con aghi infetti
– Tatuaggi
– Agopuntura
– Piercing
– Contatti domestici (uso di rasoi, forbicine, spazzolini da denti, lamette)
– Uso endonasale di cocaina
– Emodialisi
– Trasmissione materno-fetale o perinatale
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TRASMISSIONE SESSUALE
LA TRASMISSIONE SESSUALE E’ POSSIBILE, MA
NON EFFICIENTE
– Partners omosessuali: sono ad alto rischio
– Rischio più elevato se il partner è HCV e HIV
positivo
– L‘efficienza della trasmissione è più bassa
comparata ad altre malattie sessuali
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TRASMISSIONE MATERNO-FETALE
• Tasso di trasmissione verticale stimato: <5%
• Fattori che influenzano l’efficacia della trasmissione
materno-fetale:
– Coinfezione HCV-HIV
– Viremia materna (HCV-RNA > 1.000.000 copie/ml)
• Il ricorso al taglio cesareo di elezione non è necessario
• Trasmissione attraverso il latte materno: non esistono dati
decisivi in merito, ma l’allattamento al seno è permesso.
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100
30% GUARIGIONE
EPATITE ACUTA
spesso subclinica
spontanea
CRONICIZZAZIONE 70%
EPATITE CRONICA
100
20 anni
30 anni
50 anni
complicazioni
(> 10% /anno)
CIRROSI EPATICA
EPATOCARCINOMA
(2.5-3 %/anno)
15-30
5-10
morte per
epatopatia
epatite cronica
cirrosi / HCC
L’EVOLUZIONE DELLA MALATTIA E’ ESTREMAMENTE VARIABILE DA PAZIENTE A PAZIENTE:
PUO’ ESSERE COSI’ LENTA CHE NELL’ARCO DI UNA VITA NON SI REGISTRA LO SVILUPPO
DELLE FASI TERMINALI DI MALATTIA (CIRROSI EPATICA E TUMORE DEL FEGATO) ….
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morte per
epatopatia
epatite cronica
cirrosi / HCC
OPPURE PUO’ ESSERE MOLTO RAPIDA, SOPRATTUTTO SE SI SOMMANO PIU’ COFATTORI
Fattori dell’ospite:
sesso maschile, età > 50 anni, fattori
genetici, obesità, diabete, steatosi,
razza afro-americana
HBV
HIV-1
alcool
Terapia antivirale
CIO’ VUOL DIRE CHE, SE SI VUOLE
RALLENTARE LA PROGRESSIONE DELLA
MALATTIA ED EVITARE LE COMPLICANZE
FINALI
LEGATE
ALL’INSUFFICIENZA
EPATICA, L’APPROCCIO AL PAZIENTE CON
INFEZIONE CRONICA DA HCV DEVE ESSERE
MULTIFATTORIALE.
NON DEVE QUINDI PRENDERE IN
CONSIDERAZIONE SOLO IL VIRUS E
LIMITARSI AD UNA TERAPIA ANTIVIRALE
SPECIFICA (PUR FONDAMENTALE) …
Cirrosi
HCC
Insufficienza epatica
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Modificazioni
stile di vita
… MA DEVE CORREGGERE ANCHE TUTTI I
COFATTORI NOTI.
Alcool
Iperlipemia
Obesità
Steatosi
Farmaci
Cirrosi
HCC
Insufficienza epatica
Droghe
Diabete
Emosiderosi
HBV, HAV
LA TERAPIA
LA TERAPIA DELL’INFEZIONE CRONICA DA HCV E’ ORMAI STANDARDIZZATA E PREVEDE
L’ASSOCIAZIONE DI 2 FARMACI: L’INTERFERONE PEGHILATO E LA RIBAVIRINA.
L’ESPERIENZA DEL MEDICO CONSISTE NELL’UTILIZZARE AL MEGLIO QUESTE MOLECOLE E
NEL RIUSCIRE A COSTRUIRE UN PROGRAMMA DI CURA QUANTO PIU’ POSSIBILE
PERSONALIZZATO PER IL SINGOLO PAZIENTE, GESTENDO NEL CONTEMPO IN MANIERA
EFFICACE I POSSIBILI EFFETTI COLLATERALI.
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SCREENING per HCV
IN SOGGETTI “A RISCHIO”
POICHE’ L’INFEZIONE CRONICA DA HCV E’ QUASI SEMPRE ASINTOMATICA E VIENE
SCOPERTA NELLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEI CASI IN MANIERA DEL TUTTO
FORTUITA, DIVENTA FONDAMENTALE ANDARE A CERCARLA IN TUTTI COLORO CHE
POTENZIALMEMTE POTREBBERO ESSERE VENUTI A CONTATTO CON IL VIRUS.
ECCO ALLORA L’IMPORTANZA DI UNO SCREENING PER HCV NEI SOGGETTI “A RISCHIO”
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SCREENING per HCV
IN SOGGETTI “A RISCHIO”
se fai o hai fatto uso di droghe per via endovenosa (anche saltuariamente)
se ti sottoponi ad emodialisi
se hai ricevuto emotrasfusioni o trapianti di organo prima del 1992
se hai ricevuto fattori della coagulazione emoderivati prima del 1987
se convivi o hai convissuto con individui con infezione da HCV
se hai o hai avuto un'attività sessuale promiscua
se hai una storia di malattie a trasmissione sessuale
se hai tatuaggi o piercing
se sei operatore sanitario o personale di pubblica sicurezza
se provieni da un paese straniero dove HCV è molto diffuso
se sei affetto da crioglobulinemia mista essenziale
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SCREENING per HCV
IN SOGGETTI “A RISCHIO”
L’IDENTIFICAZIONE DI PAZIENTI CON INFEZIONE
DA HCV PERMETTE POI DI RICONOSCERE
CANDIDATI ALLA
TERAPIA ANTIVIRALE
TRATTAMENTO
SOGGETTI CON
INSUFFICIENZA EPATICA
MONITORAGGIO
CLINICO e PREVENZIONE
DELLE COMPLICANZE