Elementi di Sociologia Dott.ssa Maria Riello Cos’è la Sociologia La sociologia è una scienza emersa nel XIX secolo come risposta accademica ai cambiamenti della modernità. I sociologi speravano non solo di capire che cosa univa i gruppi sociali, ma anche di sviluppare un "antidoto" alla disgregazione sociale.\ La sociologia è la scienza che studia le strutture sociali, le norme ed i processi che uniscono (e separano) le persone non solo come individui ma come componenti di associazioni, gruppi ed istituzioni. Il campo di interesse della sociologia spazia dall'analisi dei brevi contatti fra individui anonimi sulla strada, allo studio di processi sociali globali. La sociologia studia i comportamenti degli individui in quanto inseriti in gruppi sociali con regole e consuetudini. L’individuo deve adattarsi a seguire le regole del gruppo altrimenti si arriva all’emarginazione. Socializzazione è adattamento all’ambiente e permette l’interiorizzazione della cultura. Il comportamento è regolato sulla base delle risposte ambientali e dall’interpretazione di esse. Devianza Per devianza si intende comunemente ogni atto o comportamento (anche solo verbale) di una persona o di un gruppo che viola le norme di una collettività e che di conseguenza va incontro a una qualche forma di sanzione. Per il sociologo francese Émile Durkheim "un atto è criminale perché urta la coscienza comune" e non viceversa. Bisogna tener conto del fatto che le risposte della collettività a uno stesso atto variano nello spazio e nel tempo: per questo motivo si parla di relatività dell'atto deviante rispetto a: contesto storico/politico/sociale; ambito geografico; situazione. Un atto può quindi essere considerato deviante solo in riferimento al contesto socio-culturale in cui ha luogo. Una definizione canonica vuole la devianza come comportamento che viola le aspettative istituzionalizzate di una data norma sociale. La norma sociale appare divisibile in due elementi costitutivi: l’aspettativa istituzionalizzata (ideale modalità di risposta) e la sanzione (a seguito della violazione dell’aspettativa). Categorizzazione e Pregiudizi La conoscenza del mondo passa attraverso la costruzione di categorie mentali, che ci permettono di riconoscere oggetti ed eventi, riconducendo il numero delle conoscenze necessarie per individuare e categorizzare ciò che ci circonda. Questo ci permette di prevedere gli eventi e la loro successione, riducendo la complessità dell’ambiente. Il pregiudizio è un giudizio emesso prima di conoscere dettagliatamente la situazione. Il termine pregiudizio (dal latino "prae", prima e "iudicium", giudizio) può assumere diversi significati, tutti in qualche modo collegati alla nozione di "giudizio prematuro" (cioè parziale e basato su argomenti insufficienti e su una loro non completa o indiretta conoscenza). Quando si parla di pregiudizi ci si riferisce a un tipo particolare di atteggiamenti. Propriamente, sono atteggiamenti intergruppo, cioè posizioni di favore o sfavore che hanno per oggetto un gruppo, si formano nelle relazioni intergruppo e risultano largamente condivise. In psicologia sociale ci si è interessati soprattutto dei pregiudizi negativi; ma ne esistono anche di positivi e di neutrali Dà un’informazione necessaria per effettuare un intervento mirato, creando delle categorie, ma sorvolano che però gli individui sono unici e non si può generalizzare introducendoli in gruppi. Effetto Alone: meccanismo per cui si attribuiscono ad una persona caratteristiche presunte, sulla base di caratteristiche effettivamente visibili. Es. persona ben vestita. Profezia che si autoadempie: Affrontare una situazione immaginando il già il suo epilogo. C’è da sottolineare che è questa stessa conclusione che influenza il comportamento. I gruppi Si definisce gruppo un insieme di persone che interagiscono le une con le altre in modo ordinato sulla base di aspettative condivise riguardanti il rispettivo comportamento. È un insieme di persone i cui status e i cui ruoli sono interrelati. Dato che gli esseri umani sono fondamentalmente animali portati a cooperare, i gruppi sono una parte vitale della struttura sociale. I gruppi si formano e si trasformano costantemente; non è necessario che siano autodefiniti e spesso sono identificati dall'esterno. I gruppi condividono uno sforzo per il raggiungimento di un obiettivo comune,per far parte pienamente di esso, gli individui sono pronti a modificare il comportamento per adeguarsi al gruppo. In base al tipo di relazione il gruppo può essere primario o secondario. Il gruppo primario è composto da almeno tre persone che interagiscono per un periodo di tempo relativamente lungo, sulla base di rapporti intimi faccia a faccia (es: famiglia, gruppi di pari, piccole comunità). Il gruppo secondario è composto da un numero di persone che interagiscono su basi temporanee, anonime e impersonali. I suoi membri non si conoscono personalmente o si conoscono in relazione a particolari ruoli formali anziché come persone nella loro completezza. Solitamente conseguono finalità specifiche e meno emotivamente impegnate come ad es. nelle aziende, nei partiti politici, nelle burocrazie statali. Si possono classificare i gruppi in base al numero di componenti. La diade è un gruppo composto da due elementi, come madre-figlio, moglie-marito, due amiche del cuore. Ciò che caratterizza la relazione, nella diade, è il legame affettivo. Anche se la comunicazione si interrompe per qualche motivo e quindi non si hanno più interazioni la relazione permane. Tuttavia affinché la diade continui ad esistere nella comunicazione vi è la necessità di un'attenzione reciproca la quale venendo meno interrompe l'interazione tra i due componenti e pone fine all'atto comunicativo. Nella Diade due persone stanno insieme perché si sono scelte, perché hanno interessi in comune o per compensazione. La triade è un gruppo composto da tre membri. Un classico esempio è la classica famiglia padre-madrefiglio. La comunicazione nella triade si modifica perché, pur rimanendo nell'ambito della relazione intima, due dei tre elementi possono temporaneamente interagire tra di loro escludendo il terzo. Ad esempio il padre ama andare a pesca con il figlio e diventa per loro una possibilità di comunicazione, mentre la madre non è coinvolta da questa esperienza che riguarda solo loro. Risulta ovvio che, se la comunicazione si concentra sempre nella stessa coppia, esistono dei problemi di relazione nella triade. Si deduce, quindi, che sempre per questo stesso motivo nella triade è possibile la formazione delle coalizioni. Il Piccolo Gruppo è un gruppo costituito solitamente da 4 a 10-12 membri. È uno dei modelli di interazione sociale fondamentali, e molte attività sociali e funzionali avvengono in o attraverso gruppi di tali dimensioni. Gruppi più ampi tendono a dare luogo alla formazione spontanea di sottogruppi di questa dimensione, sia in ambito sociorelazionale che operativolavorativo. Il Gruppo Mediano è un gruppo costituito di solito da 10-12 a 25-30 membri. Col passaggio dal piccolo gruppo al gruppo mediano le relazioni personali divengono meno strette, ed in caso di interazione prolungata quest'ultimo tende a segmentarsi informalmente in piccoli gruppi. Il Grande Gruppo, o Large Group, conta dai 30 membri in su. In tali tipi di gruppo le interazioni sono meno dirette e personali, e l'individuo è più soggetto alla dialettica di polarizzazione tra fenomeni di massificazione/individuazione. In linea teorica, le comunità, le organizzazioni sociali e le collettività sono forme particolari di very large group. Ruolo Il termine ruolo etimologicamente deriva dal francese e vuol dire ruota, disco, giro. Era un rotolo di carta. In sociologia indica l’azione che una persona o una istituzione esercitano a seconda del loro ufficio o funzione in un gruppo o processo sociale oppure il comportamento che un individuo mette in atto nella società secondo le regole che questa gli impone Il ruolo secondo questo significato svolge un'azione attiva nel primo caso, passiva nel secondo Il concetto di ruolo in sociologia definisce l'insieme dei modelli di comportamento attesi, degli obblighi e delle aspettative che convergono su un individuo che ricopre una determinata posizione sociale. Spesso è associato al concetto di status in quanto una determinata posizione sociale comporta sia degli obblighi (ruolo) che dei benefici (status). Ogni status comporta numerosi ruoli (lo status di professore universitario comporta il ruolo di docente, ricercatore, collega, autore di pubblicazioni accademiche, ecc). In ogni gruppo si occupa una posizione e di conseguenza ci si aspetta un comportamento. Il ruolo può essere acquisito o assegnato al soggetto. In un gruppo, importanti sono il ruolo di leader e di capro espiatorio. Leader La parola leader deriva dal verbo inglese to lead, che significa guidare, condurre, dirigere. Il leader è colui che sa guidare un gruppo di persone (che vengono definite leds o followers, cioè coloro che seguono); è colui che conduce la squadra al raggiungimento degli obiettivi; è leader colui che non ha dubbi sugli obiettivi da raggiungere e lavora con gli altri per perseguirli. Leader, quindi, non è un concetto legato al ruolo della persona, ma un concetto legato a quello che si fa e, soprattutto, a come lo si fa. I leader hanno sempre gli stessi caratteri distintivi. Capro espiatorio In senso figurato, un "capro espiatorio" è qualcuno a cui è attribuita tutta la responsabilità di malefatte, errori o eventi negativi e deve subirne le conseguenze ed espiarne la colpa; è bene anche dirsi, che il capro espiatorio diventa soggetto di tali accuse, e quindi probabili pene, più volte prima di essere definito tale. La ricerca del capro espiatorio è l'atto irrazionale di ritenere una persona, un gruppo di persone, o una cosa, responsabile di una moltitudine di problemi. La ricerca del capro espiatorio è un importante strumento della propaganda: ad esempio, gli Ebrei vennero individuati dalla propaganda nazista come fonte del collasso politico e dei problemi economici della Germania. La ricerca del capro espiatorio è spesso più devastante quando viene applicata a un gruppo di minoranza, perché questo trova difficile difendersi dalle accuse Il lavoro di gruppo implica: condivisione degli obiettivi; valorizzazione delle differenze individuali; relazioni simmetriche e flessibili; gestione dei conflitti attraverso il confronto; decisione prevalente per consenso. La famiglia Una famiglia è costituita da un gruppo di persone che vivono insieme aventi in comune la discendenza (dimostrata o stipulata) da uno stesso progenitore o progenitrice nel caso di famiglia matriarcale, da una unione legale o da una adozione. Tra i membri di una famiglia si individuano varie relazioni e gradi di parentela. La funzione primaria della famiglia è quella di riprodurre la società, da un punto di vista biologico ma soprattutto da un punto di vista socio-culturale. Per quanto riguarda la funzione di riproduzione della cultura della società da parte della famiglia, si parla di famiglia dell'orientamento per rifererirsi al ruolo che essa ha verso i figli, per i quali la famiglia determina la collocazione sociale, e influisce fortemente sulla loro formazione culturale e nella loro socializzazione. Per quanto riguarda invece la funzione di riproduzione biologica della società, si parla di famiglia della procreazione quando due persone formano un gruppo familiare in cui si riproducono biologicamente e culturalmente attraverso i propri figli. La famiglia ha subito notevoli cambiamenti,negli ultimi 150 anni. L’uomo è un “animale sociale”, per comprendere il carattere universale della famiglia dobbiamo considerare le funzioni che essa svolge come il mantenimento dell’ordine e la sopravvivenza della specie. La famiglia è un nucleo attivo in gradi di influenzare i fenomeni sociali: La famiglia è un attore attivo dei mutamenti sociali. Vi sono due impostazioni per comprendere le funzioni della famiglia: Gruppo sociale (primario insolubile) e famiglia come espressione emblematica dell’individualismo. La teoria funzionalista analizza appunto la famiglia in rapporto ai bisogni sociali che essa soddisfa. Peter Laslett, storico, fondatore del celebre Gruppo di Cambridge ha delineato cinque tipi di famiglie, ormai utilizzate da tutti i sociologi: Nucleare è una famiglia formata da una sola unità coniugale; Estesa è una famiglia formata da una sola unità coniugale e uno o più parenti conviventi; Multipla è una famiglia formata da due o più unità coniugali; Senza struttura coniugale è una famiglia priva di un’unità coniugale(vi sono persone che convivono); Solitario è una famiglia formata da una sola persona. In sociologia si classificano tre tipi di famiglie, composte da membri che vivono insieme: Coniugale, composta dal/i genitori e dal/i proprio/loro figli Monogama, quando vi sono solo due genitori (la più diffusa, soprattutto in aree urbane) poliginica, quando non vi è una distinzione tra la genitrice naturale e le altre donne appartenenti al proprio gruppo parentale e un solo padre poliandrica, quando non vi è una distinzione tra il genitore naturale e gli altri uomini appartenenti al gruppo parentale e una sola madre poliginandrica, o del matrimonio di gruppo, quando vi sono più madri e padri conviventi Consanguinea, sinonimo di famiglia estesa, composta dai genitori, dalle loro famiglie di origine e dai loro discendenti Monogenitoriale, composta da un solo genitore e dai suoi figli, generati o adottati. Dissoluzione famiglia Quando la coppia genitoriale decide di separarsi, o anche un solo membro lo decide unilateralmente, possono nascere dispute sulle modalità con cui i due genitori separati continueranno ad occuparsi della prole. Nel tempo la famiglia ha subito molte trasformazioni; prima patriarcale con funzioni di economia(autosufficienza economica), educativa(valori saldi e difficilmente modificabili) politica( struttura con ruoli chiari e che interagisce con il mondo attraverso il patriarca) Oggi il gruppo famiglia ha subito molte modifiche e perso alcune delle sue funzioni. Da un gruppo autosufficiente a gruppetti interdipendenti per soddisfare i bisogni. Oggi le sue funzioni sono: riproduttiva, di sviluppo(ambiente positivo e stimolante), educativa( sviluppo di personalità e meccanismo di identificazione).