Presentazione di PowerPoint - DISTANT.IT

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ECDL
European Computer Driving Licence
INDICE
Modulo 1
Modulo 2
Modulo 3
Modulo 4
Modulo 5
Concetti di base della
Tecnologia
dell'Informazione
Uso del computer e
gestione dei file
Elaborazione testi
Foglio elettronico
Basi di dati
Modulo 6
Strumenti di presentazione
Modulo 7
Reti informatiche
MODULO 1°
Concetti Teorici di Base
INDICE
1.
2.
3.
4.
CONCETTI DI BASE IT
HARDWARE E SOFTWARE
TIPI DI COMPUTER
COMPONENTI DI BASE DI
UN PERSONAL COMPUTER
5. UNITÀ CENTRALE DI
ELABORAZIONE
6. DISPOSITIVI DI INPUT
OUTPUT
7. MEMORIZZAZIONE E
ARCHIVIAZIONE DEI DATI



BIT BYTE
RAM ROM
MEMORIE DI MASSA
8.
9.
10.
11.
12.
SOFTWARE DI
SISTEMA E SOFTWARE
APPLICATIVO
RETI INFORMATICHE
INTERNET E LA POSTA
ELETTRONICA
IL COMPUTER NELLA
VITA QUOTIDIANA
SICUREZZA DEI DATI,
VIRUS E ASPETTI
GIURIDICI
CONCETTI DI BASE IT
CONCETTI DI BASE DELL’IT
“Un personal su ogni scrivania”: è questo un sogno che
solo 15 anni fa apparteneva ad uno sparuto gruppo di
programmatori statunitensi. Si riunivano in club per
discuterne, dopo il lavoro o dopo lo studio, e per
scambiarsi le ultime esperienze.
Avevano capito che l’informazione, nel mondo
moderno, è potere. Lasciarla concentrata in mano ad
industriali, politici e militari, voleva dire lasciargli un
immenso potere.
CONCETTI DI BASE DELL’IT
Nel giro di pochi anni, alcuni di questi appassionati sono
diventati proprietari di aziende informatiche che hanno
succursali, stabilimenti di produzione ed uffici
commerciali in tutto il mondo. Il personal computer si è
rivelato uno dei settori industriali più vitali, in più rapida
espansione ed evoluzione, in eccezionale rinnovamento
tecnologico.
Oggi viviamo nell’era dell’informazione.
HARDWARE E SOFTWARE
HARDWARE E SOFTWARE
HARDWARE
SOFTWARE
•STRUTTURA
•PROGRAMMI
•PARTE TANGIBILE
•PARTE INTANGIBILE
•CIÒ CHE SI PUÒ
TOCCARE DI UN
COMPUTER
•SONO COMPRESE
LE PERIFERICHE
HARDWARE E SOFTWARE
HARDWARE
L'hardware costituisce la parte fisica
dell'elaboratore, cioè l'insieme dei suoi
componenti elettronici e meccanici.
HARDWARE E SOFTWARE
L'hardware di un sistema di elaborazione non
è tuttavia in grado di risolvere alcun problema
di per sé. Possiamo dire che esso è soltanto
potenzialmente un risolutore di problemi di
vario tipo.
HARDWARE E SOFTWARE
Per poter essere operativo l'hardware ha
bisogno del software, cioè dei programmi:
insieme di istruzioni la cui esecuzione da parte
dell'elaboratore consente di ottenere dei
risultati a partire da dati di input.
HARDWARE E SOFTWARE
IL SOFTWARE
al contrario dell'hardware, è un componente astratto,
non tangibile, ma che rende attivo l'elaboratore
consentendogli di svolgere determinati compiti. Il tipo di
compito che il calcolatore può svolgere dipende dal
particolare software.
HARDWARE E SOFTWARE
Si possono distinguere due grandi categorie di
software:
1. il software di base.
Es. Windows xp
2. il software applicativo.
Es. Office xp
ARCHITETTURA DI UN
ELABORATORE
UNITA’ I/O
INPUT
ELABORATORE
OUTPUT
UNITA’ I/O
DATI
ELABORATORE
RISULTATI
UNITA’ I/O
DATI
ELABORATORE
PROGRAMMI
RISULTATI
UNITA’ I/O
DATI
ELABORATORE
MEMORIA
•PROGRAMMI
RISULTATI
UNITA’ I/O
ELABORATORE
PROGRAMMI
DATI
MEMORIA
•PROGRAMMI
•DATI
RISULTATI
PROGRAMMA
PROGRAMMA:
DESCRIZIONE
DELLE
OPERAZIONI DA SVOLGERE PER EFFETTUARE
L’ELABORAZIONE. UN PROGRAMMA È UN
INSIEME DI ISTRUZIONI COMPRENSIBILI
ALL’ELABORATORE.
CPU
LA TRASFORMAZIONI DELLE ISTRUZIONI IN AZIONI
PRESUPPONE LA PRESENZA DI UN DISPOSITIVO IN GRADO DI:
1. PRELEVARE LE ISTRUZIONI
DAL PROGRAMMA
ELABORATORE
MEMORIA
•PROGRAMMI
•DATI
•RISULTATI
2. INTERPRETARLE
3. PRELEVARE I DATI RELATIVI
4. INVIARE I DATI NEI CIRCUITI
DI ELABORAZIONE
5. INVIARE IN MEMORIA
RISULTATI
DELL’ELABORAZIONE
I
CPU
ELABORATORE
MEMORIA
•PROGRAMMI
•DATI
•RISULTATI
CPU
SISTEMA DI COMUNICAZIONE
SISTEMA DI COMUNICAZIONE
PAROLE
BLA BLA BLA
SISTEMA DI COMUNICAZIONE
SISTEMA BINARIO
010101010101101101101001011010
11010010101010101010101010010
1010101010101010010101010101
SISTEMA BINARIO
COME SI POSSONO RAPPRESENTARE
TUTTE LE INFORMAZIONI DISPONENDO DI
SOLE DUE CIFRE?
SISTEMA BINARIO
?
SISTEMA BINARIO
0
1
SISTEMA BINARIO
CON DUE LAMPADINE NOI POSSIAMO RAPPRESENTARE 4 NUMERI
0
0
0
0
1
0
1
1
2
1
0
2
3
1
1
3
SISTEMA BINARIO
IL NUMERO 10 SARÀ RAPPRESENTATO DA 2 COPPIE DI BIT
STRINGA
1
0
SISTEMA BINARIO
Esempio dei primi 11 numeri del sistema binario
corrispondenti a quelli del sistema decimale.
DECIMALE
BINARIO
0
0
1
1
2
10
3
11
4
100
5
101
6
110
7
111
8
1000
9
1001
10
1010
SISTEMA BINARIO
CON OGNI COPPIA DI BIT POSSIAMO
OTTENERE 2n COMBINAZIONI
MEDIANTE LE PRIME QUATTRO POTENZE DI 2,
SI POSSONO DEFINIRE I PRIMI 16 NUMERI.
20= 1; 21= 2; 22= 4; 23= 8
22
21
20
DECIMALI
0
0
0
0
0
0
0
0
1
1
0
0
1
0
2
0
0
1
1
3
0
1
0
0
4
0
1
0
1
5
0
1
1
0
6
0
1
1
1
7
1
0
0
0
8
1
0
0
1
9
1
0
1
0
10
1
0
1
1
11
1
1
0
0
12
1
1
0
1
13
1
1
1
0
14
1
1
1
1
15
2
3
ORGANIZZAZIONE DELLA MEMORIA
ORGANIZZAZIONE DELLA MEMORIA
LA MEMORIA È UNA SORTA DI ARCHIVIO
COMPOSTA DA UN NUMERO ELEVATISSIMO DI
CELLE
0
1
2
3
4
5
ORGANIZZAZIONE DELLA MEMORIA
CIASCUNA CELLA È CARATTERIZATA DA UN
PROPRIO INDIRIZZO
101
111
001
0
1
2
3
4
5
ORGANIZZAZIONE DELLA MEMORIA
PER AGEVOLERE LE OPERAZIONI DI LETTURA
E SCRITTURA SULLA MEMORIA SI È ADOTTATO
UN SISTEMA DI REGISTRI
ORGANIZZAZIONE DELLA MEMORIA
SI È PREVISTO UN SISTEMA A DOPPIO
REGISTRO
•RI: REGISTRO INDIRIZZO
•RD: REGISTRO DATI
ORGANIZZAZIONE DELLA MEMORIA
•RI: CONTIENE LA POSIZIONE DI MEMORIA
DOVE L’OPERAZIONE AVVERRÀ
•RD: CONTIENE L’INFORMAZIONE LETTA O DA
REGISTRARE
ORGANIZZAZIONE DELLA MEMORIA
OPERAZIONE DI LETTURA
CPU
RI
MEMORIA
RD
CENTRALE
ORGANIZZAZIONE DELLA MEMORIA
OPERAZIONE DI SCRITTURA
CPU
RI
MEMORIA
RD
CENTRALE
ARCHITETTURA
ELABORATORE
MEMORIA
CPU
RI
RD
RAM
TIPI DI COMPUTER
TIPI DI COMPUTER
NETWORK
MAINFRAME
MINICOMPUTER
NETWORK COMPUTER
WORKSTATION
PERSONAL COMPUTER
LAPTOP
TIPI DI COMPUTER
NETWORK:
SISTEMA DI COMPUTER COLLEGATI TRA LORO
C0
C1
C2
C3
MAINFRAME
Tipo di computer di elevata capacità e complessità.
Ha bisogno di una grande sala attrezzata con atmosfera
controllata ed è utilizzato dalle grandi aziende,
università e dagli organismi statali e internazionali. I
mainframe utilizzano dei terminali stupidi, cioè senza
processore, per la consultazione e l'inserimento dei dati.
MAINFRAME
CAPACITÀ
ELABORAZIONE
COSTO
ALTISSIMA
COMPLESSE
ELEVATO
MAINFRAME
LA RIDUZIONE DEL COSTO DELLA MEMORIA TENDE
COL TEMPO A GARANTIRE L’INDIPENDENZA DELLE
POSTAZIONI CLIENTI.
MINICOMPUTER
sistemi meno potenti dei mainframe in
grado di garantire la funzionalità a più
utenti
MINICOMPUTER
CAPACITÀ
ELABORAZIONE
COSTO
ELEVATA
ELEVATA
ELEVATO
NETWORK COMPUTER
Sono computer “stupidi” in grado di
collegarsi ad un server “intelligente”
ottenendo tutte le informazioni/dati
necessari per il funzionamento.
NETWORK COMPUTER
L'interazione tra i due è la seguente: client
formula la richiesta via rete, il server esegue
tutta l'elaborazione in locale e fornisce di
ritorno solo i risultati nudi e crudi che il client
visualizza e abbellisce in formato grafico.
NETWORK COMPUTER
CAPACITÀ
ELABORAZIONE
COSTO
BASSA
BASSA
BASSO
WORKSTATION
Computer i cui componenti hardware
sono spesso progettati per gestire
applicazioni ad elevata capacità di
calcolo.
Spesso è un sistema multiplocessore.
WORKSTATION
CAPACITÀ
ELABORAZIONE
COSTO
ELEVATA
ELEVATA
ELEVATO
PERSONAL COMPUTER
Questa sigla identificò il primo personal IBM,
che usava floppy da 5,25', senza disco rigido e
con 256Kb di memoria RAM, del 1981. Con la
nascita dei cloni è passata ad identificare un
qualsiasi personal computer, anche con
diverso sistema operativo.
PERSONAL COMPUTER
CAPACITÀ
ELABORAZIONE
COSTO
variabile
variabile
variabile
LAPTOP
Computer poratili.
A parità di condizioni il costo aumenta in
misura inversamente proporzionale alla
grandezza.
LAPTOP
CAPACITÀ
ELABORAZIONE
COSTO
variabile
variabile
elevato
COMPONENTI DI UN PERSONAL
COMPUTER
COMPONENTI DI UN PERSONAL
COMPUTER
ELEMENTI
FONDAMENTALI
-
Case (contenitore) e
alimentatore ATX;
scheda madre (mainboard);
processore (CPU)
dissipatore di calore per la CPU
memoria RAM;
disco rigido (hard disk);
floppy disk 3.5 pollici;
lettore CD-Rom (o unità DVD);
scheda video;
tastiera;
mouse.
COMPONENTI DI UN PERSONAL
COMPUTER
ELEMENTI
ACCESSORI
-
modem;
scheda di rete
scheda audio;
stampante;
scanner;
masterizzatore;
joypad;
CASE
contenitore in cui troverà spazio il Pc: oggi ne
esistono di vari tipi, ma in genere tutti
riconducibili a tre tipologie principali, definite
dai termini
•Tower;
•Mid Tower;
•Mini Tower.
che corrispondono, come si può vedere dalle
illustrazioni, a tre diverse grandezze.
CASE
Il primo formato, il Tower:
si riferisce a case di grandi
dimensioni, adatti soprattutto a
server o a computer dall'utilizzo
professionale, in cui le necessità
di aggiungere nuovi componenti
e di provvedere ad un'eccellente
areazione si quelli presenti sono
prioritarie. Il grande spazio
offerto da questi case, e le
notevoli
possibilità
di
personalizzazione, comportano
naturalmente
costi
più
alti
rispetto agli altri formati.
CASE
Gli altri due standard, Mid Tower e Mini Tower:
trovano più larga diffusione nel settore dei PC da casa e da
ufficio, dato il minor costo. La loro differenza è data
prevalentemente del minor numero di alloggiamenti da
5.25 pollici, presenti di solito in numero di due nel formato
Mini e di tre o quattro in quello Mid. La scelta dipenderà da
i potenziali upgrade del pc.
Case Mid Tower
Case Mini Tower
ALIMENTATORE
Oltre alla scelta di un valido contenitore
per il PC occorre prestare la debita
attenzione anche all'alimentatore (fornito
insieme al contenitore);
Importante la scelta del vattaggio, meglio
sovradimensionare per essere in grado di
implementare il sistema.
SCHEDA MADRE
SCHEDA MADRE
1.Bus ISA
2. Bus PCI
3. Bus AGP
4. Porte seriali e parallela
5. Porte USB (Universal serial
bus)
6. Tastiera
7. Alimentazione
8. Slot One 9. Slot One
10. Chipset
11. Bios
12. Batteria al Litio
13. Connettore floppy
14. Quattro banchi di Ram DIMM
15. Connettori EIDE
SCHEDA MADRE
SCHEDA MADRE
AGP
Tecnologia messa a punto da Intel per il collegamento di schede
grafiche a schede madre per Pentium II e successivi, con accesso alla
memoria RAM molto più veloce del bus PCI, usato precedentemente.
La porta AGP è particolarmente adatta alla grafica in 3D perché collega
direttamente la scheda grafica alla memoria di sistema,
Le schede grafiche AGP accedono direttamente alla RAM per
l'elaborazione dell'immagine. Un vantaggio secondario è il fatto che il
bus PCI viene liberato da un pesante traffico di dati.
SCHEDA MADRE
SCHEDA MADRE
connettori posti sul lato sinistro della
scheda madre, quelli si verranno a trovare
sul retro del case una volta montato il PC.
SCHEDA MADRE
Termine PCI
Significato (Peripheral Component
Interconnect), ovvero interconnessione di
componenti periferici; è un BUS presente
nella scheda madre dei PC che permette
di far comunicare le schede d'espansione
PCI con il resto del computer.
SCHEDA MADRE
Termine USB
Significato Acronimo di Universal Serial Bus, è
l'interfaccia per periferiche di tipo digitale, come
telecamere, tastiere, mouse scanner ecc.
Consente la trasmissione dei dati a velocità
elevata.
SCHEDA MADRE
Termine AGP
Significato Accelerated grafic port
SCHEDA MADRE
Termine E-IDE
Significato (Enhanced Integrated Device
Elettronics).
SCHEDA MADRE
“PORTE”
•le porte PS/2 (per mouse e tastiera);
•i connettori USB (molto versatili e
impiegati da un sempre maggior numero
di periferiche);
•le porte seriali (usate perlopiù dai
modem esterni);
•porta parallela (utilizzata dalle
stampanti).
CPU
Il processore (chiamato anche CPU, dall'inglese Central
Processing Unit) è il cervello del personal computer,
esegue milioni di operazioni al secondo e il suo compito
è occuparsi di tutte le operazioni richieste dalle
applicazioni e dal sistema operativo.
È una matrice di transistor ed altri componenti elettronici
fissati su una base di silicio
CPU
VELOCITÀ: Ciclo di clock
• Parametro caratteristico di un processore è la lunghezza
del ciclo di clock
• Indica il tempo richiesto dal microprocessore a compiere
un’operazione elementare
• La frequenza del clock è espressa in MHz (Mega Hertz)
ed è l’inverso della durata del ciclo espressa in µs = 106s
CPU
La frequenza di clock non è un indice assoluto per
quanto riguarda la bontà di un microprocessore
Per poter fare confronti è necessario rapportare due
microprocessori della stessa classe;
CPU
La CPU comprende anche l’ALU quella parte
del microprocessore che si occupa dei
calcoli matematici e delle operazioni
logiche sui numeri binari.
CPU
Le principali marche in commercio sono:
INTEL
AMD
CPU
EVOLUZIONE
CPU
Anno
Transistor interni
8086
1978
29.000
80286
1982
134.000
Intel386™DX
1985
275.000
Intel486™DX
1989
1.200.000
Pentium®
1993
3.100.000
Pentium® Pro
1995
5.500.000
Pentium® II
1997
7.500.000
Pentium® III
1999
9.000.000
Pentium® IV
2001
CPU
Anno
Transistor interni
AMD K6 III ®
1999
21.000.000
AMD Athlon®
1999
22.000.000
CPU
Breve storia del processore
Perchè Pentium® o AMD K6® ?
Quando Intel rilasciò il Pentium®, cessò di classificare i
processori con delle cifre. Fino ad allora le CPU erano
identificate con dei numeri: 8086, 80286, 80386 e
80486. Dopo quest'ultimo, quello che si sarebbe dovuto
chiamare 586 venne invece chiamato Pentium®.
CPU
Il motivo fu una astuzia squisitamente commerciale per aggirare una
normativa internazionale che vieta di registrare il marchio di un
prodotto con una sigla composta di numeri. Le società AMD e Cyrix,
concorrenti di Intel, avevano prodotto, fino a quel momento, propri
processori chiamandoli 386 e 486 che non davano, comunque,
prestazioni dei processori prodotti da Intel. Un AMD 486 non
corrispondeva esattamente ad un 486 di Intel. Per aggirare questa
serie di problemi di tipo concorrenziale la Intel realizzò un
processore di classe 586 chiamandolo e registrandolo come
Pentium® in modo da identificare univocamente le proprie CPU. A
questa svolta seguì un adeguamento dei concorrenti e nacquero di
conseguenza Cyrix 6x86, AMD K5®, K6® e Athlon®.
CPU
Prescindendo dalle varie marche esistono due tipi
principali di cpu:
1. quelle dal connettore a zoccolo;
2. quelle
che
si
inseriscono
nell'apposito
alloggiamento della mainboard come si farebbe
con normali schede video o audio, con la sola
differenza che in taluni casi sono dotate di una
cartuccia esterna di rivestimento.
CPU
BUS
Connessione che consente ai dati di transitare fra diversi
componenti
(chip,
schede,
periferiche...).
Può essere di diverse tipologie (PCI, ISA,...) ed i componenti
collegati devono essere compatibili.
Ciascun bus ha un'ampiezza (WIDTH), misurabile in BIT (16,
32..) rappresenta il numero di bit che possono essere inviati
contemporaneamente da un componente all'altro. Ad esempio,
un bus a 16 bit fa transitare 16 bit, mentre un bus a 32 bit ne
fa transitare 32. Logicamente, maggiore è l'ampiezza del bus,
più dati vengono trasmessi a parità di tempo.
Il bus ha anche un 'CLOCK', che indica la velocità di transito dei
dati, misurata in MHz. Più è alto, maggiore è la velocità di
transito dei dati.
SCHEDE DI ESPANSIONE
• POSIZIONATE SULLA SCHEDA MADRE PERMETTONO
L’ALLOGIAMENTO DI SCHEDE AGGIUNTIVE QUALI:
• Scheda AUDIO
• Scheda VIDEO…
DISPOSITIVI DI INPUT OUTPUT
DISPOSITIVI DI INPUT OUTPUT
HANNO IL COMPITO DI COMUNICARE CON
LA CPU TRASMETTENDO O RICEVENDO
DATI O INFORMAZIONI
DISPOSITIVI DI INPUT OUTPUT
INPUT
OUTPUT
CPU
DISPOSITIVI DI INPUT OUTPUT
DISPOSITIVI DI INPUT OUTPUT
OUTPUT
INPUT

TASTIERA

MONITOR

MOUSE

STAMPANTE

SCANNER

ALTOPARLANTI
DISPOSITIVI DI INPUT OUTPUT
TASTIERA principale componente di INPUT
Lo scopo della tastiera è duplice. Da una parte
serve per introdurre dati nel computer, dall'altro per
impartire i comandi per l'esecuzione delle
elaborazioni.
La corrispondenza fra tastiera e schermo viene
evidenziata dal cursore. Si tratta di un segno di
sottolineatura, di un blocchetto colorato o di una
barretta verticale, che ci indica la posizione nella
quale appariranno i dati corrispondenti ai tasti che
premiamo.
TASTIERA
Ogni volta che premiamo il tasto di una lettera,
questa appare sullo schermo al posto del cursore, e
questo si sposta sulla destra di una posizione.
Il cursore, oltre che in seguito alla scrittura di un
carattere, si muove anche per la pressione di uno
dei tasti cursore. Questi si trovano sulla tastiera,
come vedremo.
TASTIERA
Tasti alfanumerici
La parte principale della tastiera è dedicata ai tasti
alfanumerici come quelli della macchina da scrivere,
anche se ordinati in maniera diversa. Ciò consente
di introdurre qualsiasi tipo di dati: lettere, cifre, segni
di punteggiatura, segni matematici, caratteri come
lettere accentate o parentesi.
Insieme ai tasti ordinari, sono presenti due tasti
modificatori che, premuti insieme ad altri tasti,
assumono funzioni particolari.
Questi tasti sono contrassegnati come:
- Ctrl o Control
- Alt
TASTIERA
Le diverse combinazioni di tasti, ed il loro
eventuale significato, sono determinate dal
software che è in esecuzione in quel
momento.
TASTIERA
La particolare combinazione di tasti
Ctrl Alt Del
premuti contemporaneamente, provoca la
visualizzazione dei programmi in
esecuzione. La successiva pressione
determina il riavvio del computer. Qualunque
programma o lavoro sia in quel momento in
esecuzione o presente in memoria, viene
cancellato.
TASTIERA
Nella parte alfanumerica della tastiera
troviamo anche:
- Backspace, per cancellare il carattere che si
trova alla sinistra del cursore;
- Return, per terminare il paragrafo in scrittura
e mandare il cursore all'inizio della riga nuova.
TASTIERA
Tastierino numerico
La parte destra della tastiera è invece dedicata ai tasti
numerici, in similitudine delle calcolatrici da tavolo. I
tasti numerici sono raggruppati per consentire
l'introduzione rapida delle cifre. Accanto si trovano i
tasti degli operatori di divisione, moltiplicazione,
sommatoria, sottrazione ed uguale. Sia i tasti numerici
che quelli degli operatori sono ripetuti, in quanto si
trovano sia nel tastierino che nell'insieme dei tasti
ordinari.
TASTIERA
Spesso il tastierino numerico ha un doppio uso. Il tasto
in alto a sinistra, contrassegnato "Num Lock" fa
alternare le due funzioni.
Se "Num Lock" è attivo, e ciò è segnalato da una spia
luminosa che si accende, il tastierino ha la sua
funzione numerica.
Se "Num Lock" è sbloccato, e la spia spenta, i tasti
assumono funzioni speciali come:
TASTIERA
- PgUp, che torna indietro nella visualizzazione di una
schermata;
- PgDown, che avanza nella visualizzazione di una
schermata;
- Home, che pone il cursore all'angolo in alto a sinistra
dello schermo;
- End, che pone il cursore all'angolo in basso a destra
dello schermo;
TASTIERA
- Ins, per inserire uno spazio vuoto fra due caratteri nei
programmi di videoscrittura;
- Del, per cancellare il carattere su cui si trova il cursore
nei programmi di videoscrittura;
- quattro tasti cursore, contrassegnati da una freccia.
Premendoli, il cursore si sposta sullo schermo di una
posizione con la direzione corrispondente alla freccia.
TASTIERA
Fra la tastiera alfanumerica ed il tastierino numerico, si
trovano altri tasti speciali:
- PgUp;
- PgDown;
- Home;
- End;
- quattro tasti cursore;
duplicati rispetto a quelli presenti in seconda funzione
sul tastierino numerico.
TASTIERA
Tasti funzione
Nella parte superiore della tastiera troviamo:
- Esc, che permette di rinunciare ad un comando
impartito;
- 12 tasti funzione, contrassegnati da "F1" a "F12".
Questi tasti assumono diversi significati a seconda del
programma che è in esecuzione;
- PrtSc, che invia alla stampante una copia
dell'immagine attuale dello schermo;
- Scroll Lock, per bloccare lo scorrimento di informazioni
sullo schermo;
- Pause, interrompere l'esecuzione di un comando.
MOUSE principale componente di INPUT
Il mouse è uno strumento essenziale di lavoro con il
personal computer. Il suo uso è stato introdotto
solamente negli ultimi anni, con l’avvento dei sistemi
operativi di tipo grafico nei quali i comandi, che prima
venivano impartiti al computer tramite la digitazione sulla
tastiera, possono essere inviati tramite il movimento del
mouse e la pressione di un suo tasto.
MOUSE
Qualora si tratti di personal portatili, viene sostituito da
una track ball o da una touch pad.
Il mouse ha nella parte superiore due pulsanti: il
pulsante sinistro e quello destro. Alcuni modelli hanno
tre pulsanti, nel qual caso il mouse viene fornito con un
programma (installato nel “pannello di controllo” del
sistema operativo) che consente di attribuire al pulsante
centrale particolari operazioni o insiemi di comandi.
Il mouse utilizzato dai computer Apple Macintosh ha,
invece, un solo pulsante.
MOUSE
Nella parte inferiore del mouse è presente un foro dal
quale sporge lievemente una sfera di plastica che
trasmette al computer gli spostamenti effettuati
trascinando il mouse sulla nostra scrivania
(preferibilmente utilizzando un apposito “tappetino per
mouse” che ne migliora l’attrito e ne conserva la pulizia).
Spostando il mouse, si sposta sullo schermo una
freccia, chiamata “puntatore”. Tramite la combinazione
dei movimenti del puntatore (e quindi del mouse) e delle
pressioni sui pulsanti sinistro e destro, è possibile
trasmettere al sistema operativo qualsiasi comando,
come l’eliminazione, la copia o lo spostamento di un file.
MOUSE
Le operazioni svolte con il mouse sono di quattro tipi:
1. • spostamento: si sposta il puntatore da una zona
all’altra dello schermo (il mouse deve “strisciare” sul
tavolo, senza sollevarsi; qualora si incontri un
ostacolo, si può sollevare il mouse, portarlo in una
zona del tavolo non ingombra e riprendere lo
spostamento del puntatore) senza premere alcun
pulsante. Se ci si sposta in una zona “attiva” dello
schermo, il puntatore cambia forma (da freccia a
croce, a doppia freccia, a mano, a dito...) per indicare
la possibilità di effettuare un’operazione tramite il
trascinamento o il click;
MOUSE
Le operazioni svolte con il mouse sono di quattro tipi:
2. • trascinamento: si sposta il puntatore da una zona
all’altra dello schermo tenendo premuto uno dei pulsanti.
Il trascinamento termina quando rilasciamo il pulsante
premuto, anche se continua lo spostamento del
puntatore. Se iniziamo questa operazione su un
“oggetto”, come l’icona di un file, trasciniamo con il
puntatore anche quell’oggetto, andandolo a depositare lì
dove terminiamo il trascinamento;
MOUSE
Le operazioni svolte con il mouse sono di quattro tipi:
3. • click: tenendo fermo il mouse, premiamo e subito rilasciamo uno
dei pulsanti del mouse. Clickare con il tasto sinistro o con quello
destro su un oggetto (ad esempio l’icona di un file) ha un diverso
significato: con il tasto sinistro si effettua la selezione di
quell’oggetto (cioè, su di esso si applicherà il prossimo comando),
clickando con il destro (con i programmi che ne accettano l’uso)
oltre a selezionare l’oggetto si provoca la comparsa sullo schermo
di un menu con i comandi applicabili in quel momento a
quell’oggetto.
Quando è necessario selezionare un comando da un menu,
attivare un’opzione o azionare un “pulsante” sullo schermo, è
necessario clickare con il pulsante sinistro.
MOUSE
Mouse senza filo
Grazie ai raggi infrarossi, simili a quelli utilizzati dai telecomandi
televisivi, può trasmettere al computer gli impulsi di movimento
senza essere collegato con un cavo.
Sembrerebbe una soluzione molto pratica, ma ha gli stessi
inconvenienti dei telecomandi: è soggetto all’esaurimento delle
batterie che usa per alimentarsi, ed ha un raggio di azione
delimitato.
MOUSE
La track ball
Una alternativa al mouse è costituita dalla track ball. Si tratta di un
dispositivo che utilizza lo stesso meccanismo del mouse, ma alla
rovescia. Una sfera di plastica fuoriesce da un contenitore:
muovendo questa sfera, si impartisce il movimento al puntatore
sullo schermo. Il vantaggio è che la track ball resta ferma sul tavolo,
mentre il mouse richiede sempre un certo spazio sulla scrivania per
poterlo muovere.
Le track ball sono state adottate nell’uso con i computer portatili.
MOUSE
La touch pad
I nuovi modelli di computer portatili, invece della track ball, hanno
una touch pad per svolgere le funzioni del mouse. Si tratta di una
piccola superficie rettangolare sensibile alla pressione. Spostando il
dito su questa superficie, dei sensori raccolgono i cambiamenti di
pressione e li trasmettono al computer, facendo spostare il
puntatore sullo schermo.
Anche in questo caso sono presenti due tasti che hanno le stesse
funzioni dei pulsanti del mouse.
E’ leggermente più difficile da usare rispetto alla track ball, almeno
fino a quando non se ne prende l’abitudine. Ha però un aspetto
positivo: non raccoglie tutto quello sporco che, entrando con la
rotazione della pallina, va a finire sui sensori o nel meccanismo di
track ball e mouse provocando disturbi di funzionamento.
SCANNER
Permette l’acquisizione di testi, foto, disegni… in
formato digitale. Mediante programmi dedicati
sarà possibile apportare modifiche.
Mediante software OCR è possibile archiviare
documenti in formato digitale.
SCANNER
OCR è l' acronimo per Optical Characters
Recognition, ossia riconoscimento
ottico dei caratteri, ed è in pratica, la tecnologia che
permette di allo scanner , e quindi al computer, di
riconoscere vari tipi di carattere
(i famosi Fonts= caratteri).
MONITOR
E' il dispositivo di standard output , cioè lo strumento
atto a visualizzare i dati in uscita della CPU.
Ha l' aspetto di un televisore ed è definito dalla
dicitura " x pollici" ,che indica la lunghezza della
diagonale dello schermo in pollici ( 1 pollice
(in inglese inch) = 25,4 mm N.d.A.))
MONITOR
L' elemento che caratterizza un monitor è il Pixel
(abbr. di Picture Element).
A seconda della dimensione del pixel aumenterà o
diminuirà la risoluzione e
quindi la nitidezza dell' immagine visualizzata.
MONITOR
In base alla risoluzione , i monitor vengono
classificati in EGA,VGA e SVGA.
I monitor EGA sono i più obsoleti, Permettono di
visualizzare 25 righe di 60 caratteri con una
risoluzione di 320x1200 pixel.
MONITOR
I VGA permettono di visualizzare 30 righe ciascuna
da 80
caratteri; la risoluzione è di 640x480
pixel.Supportano fino ad un massimo
di 256 colori.
MONITOR
I monitor tradizionali oggi sono i SVGA, capaci di
visualizzare
ben 96 righe di teso, ciascuna con 128 caratteri.La
risoluzione dei SVGA varia
dai 1024x768 pixel ai 1600x1200 pixel.Arrivano a
supportare 16,8 milioni di
colori.
MONITOR
La componente che fa interagire il monitor con la
CPU è la Scheda Video, sulla
quale sono presenti dei banchi di RAM utilizzati solo
ed esclusivamente per il
monitor. Per visualizzare un pixel in bianco e nero,
infatti, è necessario un
solo bit di memoria.
STAMPANTE
Importante dispositivo di output.
Permette la stampa di testi foto disegni, presenti
su pc i formato digitale.
STAMPANTE
La capacita di una stampante si misura in
• velocità “n° pg / tempo”
•Risoluzione “dpi”
STAMPANTE
Le più diffuse sono:
Ad aghi: Sul rullo che fa avanzare la carta sono
presenti degli aghi che,
mediante elettromagneti vengono spinti sul nastro
inchiostrato e lasciano sulla carta dei puntini.
L' insieme di questi numerosissimi puntini, crea
lettere,cifre e immagini.
Uso: per stampe contabili
STAMPANTE
Le più diffuse sono:
Laser: caratteri o immagini sono fuse sulla carta ad
alta temperatura.
Costo Toner: elevato.
Costo copia: bassissimo.
Uso: ufficio, per numero elevato di copie.
STAMPANTE
Le più diffuse sono:
Gettito d’inchiostro: caratteri impressi per
gettito d’inchiostro ad alta pressione.
Uso: familiare
MODEM
(modulatore - demodulatore), la porta di
accesso del computer al mondo esterno.
Serve principalmente per trasmettere e ricevere
dati tramite la linea telefonica.
MODEM
Dispositio di INPUT e OUTPUT
Permette anche la trasmissione di fax
La capacità si misura in base alla velocità di
trasmissione kbit/sec
Possono essere interni o esterni.
MODEM
Il modem converte da digitale ad analogico (e viceversa)
La maggior parte delle principali linee telefoniche sono già
digitali ma le linee che portano presso la vostra abitazione
(o posto di lavoro) sono generalmente analogiche, il che
vuol dire che sono state predisposte per trasmettere
un'onda elettrica che è l'esatta replica dell'onda sonora
generata dalla vostra voce. Un'onda elettrica di questo tipo
è chiamata "analogica". Se vista in un oscilloscopio
sembra una curva sinusoidale di varia frequenza ed
ampiezza. Un segnale digitale assume invece una forma
squadrata. Ad esempio 3 v (volt) potrebbe essere un bit
con valore 1, e 0 v potrebbe corrispondere ad un bit di
valore 0. Per la maggior parte delle porte seriali (usate dai
modem esterni) +12 v equivale ad un bit 0, e -12 v ad un
bit 1 (alcune porte hanno valori di + o - 5 v).
MODEM
Per inviare dati dal proprio computer attraverso la linea telefonica, il
modem acquisisce il segnale digitale dal computer e lo converte in
"analogico". Lo fa prima creando un'onda sinusoidale analogica,
quindi "MODulandola". Visto che il risultato rappresenta comunque
un dato digitale, potrebbe anche chiamarsi segnale digitale invece che
analogico. Ma assomiglia ad un segnale analogico e quasi tutti lo
chiamano analogico. Dall'altro capo della linea telefonica un altro
modem "DEModula" questo segnale recuperando il segnale puro
digitale originale. Mettete insieme l'inizio delle due parole sopracitate:
"mod" e "dem" ed ecco l'origine della parola "modem" (ovviamente
dovete togliere una delle due "d"). Un "modem" è quindi un
MODulatore-DEModulatore.
ALTOPARLANTI
Dispositivo di output
Permettono l’ascolto di suoni in pc dotati di
scheda audio
MEMORIZZAZIONE E
ARCHIVIAZIONE DEI DATI
MEMORIZZAZIONE E
ARCHIVIAZIONE DEI DATI




BIT BYTE
RAM ROM
HARD DISK
FLOPPY DISK
MEMORIZZAZIONE E
ARCHIVIAZIONE DEI DATI
BIT
La più piccola unità di misura dei
computer. Rappresenta il singolo '0'
od il singolo '1' utilizzati per
elaborare i dati.

MEMORIZZAZIONE E
ARCHIVIAZIONE DEI DATI
BYTE
Una serie di otto bit. E' il più piccolo insieme di
bit che abbia un significato, esprimendo un
valore numerico da 0 a 255 che si riferisce
alla tabella dei codici ASCII. Per esempio, il
byte '01000001' rappresenta la lettera
maiuscola 'A'.

MEMORIZZAZIONE E
ARCHIVIAZIONE DEI DATI
byte
Kb
Mb
Kilobyte
Kb
1.024
1
Megabyte
Mb
1.048.576
1.024
1
Gigabyte
Gb
1.073.741.824
1.048.576
1.024
MEMORIZZAZIONE E
ARCHIVIAZIONE DEI DATI
RAM (Random Access Memory) memoria
temporanea.
è in grado di contenere informazioni finché il
computer è alimentato elettricamente;
non appena il computer viene spento tutte le
informazioni in essa contenute vengono
perdute.
È buona regola salvare periodicamente sulla
memoria FISSA il lavoro per evitare
spiacevoli inconvenienti.

MEMORIZZAZIONE E
ARCHIVIAZIONE DEI DATI
Dimensioni della ram
è un elemento molto importante nella
configurazione di un computer, seconda solo
alle caratteristiche del microprocessore.
Più RAM abbiamo nel computer, più questo
potrà lavorare con programmi complessi ed
elaborare un maggior numero di dati.

MEMORIZZAZIONE E
ARCHIVIAZIONE DEI DATI
ESPANSIONE
All’occorrenza è possibile espandere la
memoria RAM aggiungendo banchi di
memoria a quelli residenti.
 COSTO
Relativamente basso

MEMORIZZAZIONE E
ARCHIVIAZIONE DEI DATI

ROM (Read Only Memory) memoria
permanente
contiene informazioni relative
all'hardware e programmi che
interagiscono direttamente con
l'hardware (firmware).
MEMORIZZAZIONE E
ARCHIVIAZIONE DEI DATI
Firmware
Software che comprende le istruzioni basilari per la 'vita' del
computer, ad esempio il BIOS, che il computer esegue al
proprio avvio per colloquiare con le periferiche.
Nei primi personal il firmware era registrato in una memoria
ROM, quindi non era possibile modificarlo. Sono poi state usate
memorie modificabili, rendendo possibile le modifiche anche da
parte dell'utilizzatore
(anche se la modifica del firmware è un'operazione pericolosa e
che può rendere inutilizzabile il computer).
E' necessaria la modifica del firmware quando si debbano
collegare schede o periferiche particolari, e nel caso il
produttore deve fornire un programma che effettui la modifica.
Memorizzazione E Archiviazione
Dei Dati
Le MEMORIE DI MASSA sono dei
contenitori dove vengono
conservate le informazioni di cui
non si ha un bisogno
immediato, ma che comunque
devono essere conservate.
Il disco fisso fa parte della categoria memorie di massa
(insieme al floppy disk , CD, …..).
Memorizzazione E Archiviazione
Dei Dati
HARD DISK
POSIZIONAMENTO:
Può essere interno o esterno al computer
COSTO: variabile
interno
esterno
VELOCITÀ
5400
VELOCITÀ
7200
EIDE
SCSI
Memorizzazione E Archiviazione
Dei Dati
Contrassegnata con la lettera C
Salvo partizionamento del disco
Memorizzazione E Archiviazione
Dei Dati
Il FLOPPY DISK altra memoria di massa.
Permette la conservazione e lo spostamento di dati
personali.
Può essere scritto e riscritto più volte.
Ha una capacità massima di 1440 kbit “circa 800
pagine di testo”.
È identificato con la lettera A
Memorizzazione E Archiviazione
Dei Dati
Sono caratterizzati da una velocità di
lettura/scrittura molto bassa rispetto a quella
degli altri dischi.
Il foro in basso a sinistra serve per proteggere il
disco da scrittura nel caso si volessero
preservare dei dati importanti da cancellazioni
accidentali; quando il foro è scoperchiato il disco
è protetto da scrittura, quando il foro è coperto il
disco è nuovamente scrivibile. Tutti i supporti
magnetici estraibili possiedono un meccanismo di
protezione simile a questo.
Memorizzazione E Archiviazione
Dei Dati
ZIP
Simili ai FD esteticamente, consentono una
maggiore capacità di memorizzazione.
100 Mb 250 Mb.
Richiedono supporti dedicati.
Spesso contrassegnati con la lettera E.
Sono piuttosto costosi (da circa 10 Euro a circa 25 Euro l'uno,
a seconda della capacità).
Memorizzazione E Archiviazione
Dei Dati
CD ROM
Supporti ottici per la memorizzazione di dati
Consentono una capacità di memorizzazione di 800
Mb.
Per la lettura è sufficiente un lettore CD.
Per la scrittura serve un MASTERIZZATORE.
Memorizzazione E Archiviazione
Dei Dati
CD ROM
Ve ne sono i commercio di due tipi
CD-R “Compact Disk Recordable” e
CD-RW “Compact Disk Read only
Rewritable”
Identificati con la lettera D.
Memorizzazione E Archiviazione
Dei Dati
DVD (Digital Versatile Disk): Esteriormente sono in tutto simili ai
CD-ROM, ma possono contenere da 9 a 17 GByte (cioè fino a 25
volte la capacità di un normale CD). Sono usati da alcuni anni
soprattutto per i film digitali, tuttavia possono benissimo contenere
anche i normali dati come i CD-ROM; il problema è che lo
standard dei DVD ancora non è stato definito del tutto, comunque
a partire dall'estate 2001 si trovano in commercio i primi
masterizzatori per DVD ad un prezzo abbordabile (circa 700
Euro).
Per leggere i DVD occorre un lettore CD appropriato (i normali
drive per CD non sono in grado di farlo). Il lettore DVD è invece
sempre in grado di leggere anche i normali CD-ROM.
.
SOFTWARE DI SISTEMA E
SOFTWARE APPLICATIVO
SOFTWARE DI SISTEMA E
SOFTWARE APPLICATIVO
SOFTWARE DI SISTEMA
Il sistema operativo consente l'avvio del computer e
attiva la comunicazione tra processore, tastiera e
unità disco così che l'utente possa impostare i propri
comandi chiedendo alla macchina di eseguire
operazioni per lui oppure lanciando programmi scritti
secondo le caratteristiche del sistema operativo
medesimo.
SOFTWARE DI SISTEMA E
SOFTWARE APPLICATIVO
Il primo sistema operativo per PC è stato il
DOS, sono quindi seguiti Windows in tutte le
sue varianti (Windows 3, Windows 95,
Windows NT, Windows 98…… Windows xp e
oltre)
SOFTWARE DI SISTEMA E
SOFTWARE APPLICATIVO
SOFTWARE APPLICATIVO: sw dedicato alla creazione di
determinate applicazioni…

Testi

Banche dati
 Grafici

Disegni

Informazioni contabili

presentazioni
SOFTWARE DI SISTEMA E
SOFTWARE APPLICATIVO
Per funzionare necessita dei software di
sistema.
Un esempio di sw applicativo è il pacchetto
Office, la cui conoscenza è essenziale per il
conseguimento della patene europea.
SOFTWARE DI SISTEMA E
SOFTWARE APPLICATIVO
I software applicativi vengono concepiti con
delle interfacce molto semplici “GUI”,
affinchè l’utente possa colloquiare con loro
in modo intuitivo.
Con l’acronimo GUI si intende Intefaccia
Grafica Utente.
RETI INFORMATICHE
RETI INFORMATICHE
INTERNET
POSTA ELETTRONICA
RETI INFORMATICHE
INTERNET:

sorto inizialmente per esigenze militari il progetto ARPA
Advanced Research Projects Agency, la cui sede fu stabilita nell'edificio del Pentagono
a Washington, morì nel 1983. La rete era ormai usata da moltissime università
in tutto il mondo, soprattutto per lo scambio di posta elettronica.
Il fatto che non esistessero strutture direttive centrali, e che ogni nuovo
sistema connesso fosse, dal punto di vista finanziario-amministrativo,
responsabile solo delle proprie macchine e dei proprio tratto di rete, aiutò
Internet a crescere liberamente (e velocemente!).
RETI INFORMATICHE
Grazie alla posta elettronica si svilupparono delle vere e proprie 'tavole
rotonde' collettive (evolutesi poi nelle mail-list e nei newsgroup); la prima fu
dedicata alla fantascienza.
RETI INFORMATICHE
Una rete di reti: Internet - o più semplicemente 'the Net', 'la rete' - è
costituita da molte reti telematiche (connessioni fra più computer,
attraverso cavi telefonici, fibre ottiche, ponti radio, satelliti) connesse
tra loro.
Non ha importanza quale sia la tecnologia che le unisce: cavi, fibre
ottiche, ponti radio, satelliti, o altro.
Non è neanche rilevante di che tipo siano i computer connessi: dal
piccolo personal computer al grosso elaboratore, o mainframe.
Punto di forza di Internet, e motivo del suo velocissimo espandersi,
è la sua capacità di 'parlare' un linguaggio universale, adatto alla
quasi totalità degli elaboratori esistenti.
RETI INFORMATICHE
Il primo problema in ogni processo di comunicazione è naturalmente la
definizione di un linguaggio che sia condiviso tra i diversi attori che
comunicano; attori che, nel caso di Internet, sono in primo luogo i computer.
I computer, come ben si sa, pur usando tutti lo stesso alfabeto - il codice
binario - 'parlano' spesso linguaggi differenti e incompatibili. Per permettere
la comunicazione tra l'uno e l'altro è necessario definire delle regole
condivise da tutti. Questa funzione, nell'ambito della telematica, viene svolta
dai protocolli.
Come abbiamo già accennato, uno dei fattori che ha fatto la fortuna di
Internet è la capacità di connettere computer, e sistemi telematici, diversi. I
computer della rete parlano tutti la stessa lingua, il protocollo di trasferimento
dati TCP/IP (Transmission Control Protocol/Internet Protocol).
RETI INFORMATICHE
ogni computer ha associato un indirizzo che
lo identifica univocamente e che indica la via
per raggiungerlo tra i milioni di altri computer
della rete. Ogni computer su internet, infatti, è
dotato di un indirizzo numerico costituito da 4
byte.
Normalmente esso viene rappresentato in notazione decimale come
una sequenza di 4 numeri da 0 a 255 separati da un punto, ad
esempio: 151.100.20.17.
RETI INFORMATICHE
Questi indirizzi numerici hanno una struttura ben definita. Come
abbiamo detto Internet è una rete che collega diverse sottoreti. Lo
schema di indirizzamento rispecchia questa caratteristica: in generale
la parte destra dell’indirizzo indica una certa sottorete nell’ambito di
internet e la parte sinistra indica il singolo computer di quella sottorete.
Per capire meglio lo schema di indirizzamento di Internet basta
pensare alla struttura di un normale indirizzo postale. Lo scriviamo al
contrario per facilitare il concetto. 2, Vicolo Stretto, Firenze , Italia.
Anche qui abbiamo 4 informazioni (come i 4 byte). Rete Italia Sottorete Firenze - Sottorete Vicolo Stretto – il numero civico 2 sta ad
indicare il computer dove devono arrivare le informazioni.
RETI INFORMATICHE
Come Funziona il WWW


Essendo un servizio Internet, il WWW si basa su Client e Server:

un Client WWW viene definito “Browser Web” (dall’inglese
To Browse, scorrere, poiché essi permettono di scorrere i
documenti) o semplicemente “Browser”,

mentre un server WWW viene definito “Server Web” o
semplicemente “Server”. Per comunicare, i browsers e i
server utilizzano il protocollo “HyperText Transfer Protocol”
(HTTP).

Inoltre i documenti per essere inserite nel Web devono
essere memorizzati in un formato speciale denominato
“HyperText Markup Language” (HTML).
Il browers web è un programma (Internet Explorer, Netscape
Navigator, Opera) che consente di esplorare il WWW e di
visualizzarne le pagine.

Nel momento in cui l’utente richiede una pagina
(http://www.microsoft.com) il browser invia la richiesta ad
un determinato server con l’indicazione del file che deve
ricevere. Il server, per contro, si occupa della gestione, del
reperimento e dei recapito dei singoli documenti richiesti
dai client.

Naturalmente esso è in grado di servire più richieste
contemporaneamente. Ma un server può svolgere anche
altre funzioni. Una tipica mansione dei server HTTP è la
interazione con altri programmi, interazione che permette
di produrre documenti in modo dinamico.
Collegamenti Ipertestuali

Il WWW è il servizio con interfaccia grafica che mette
a disposizione una rete di documenti interattivi,
definiti pagine contenenti una combinazione di





testo,
immagini,
audio,
animazione
collegamenti ipertestuali.
Per esplorare il WWW è sufficiente passare da una pagina all’altra facendo semplicemente click sui collegamenti
ipertestuali (detti nel gergo Link) contenuti nel testo o nella grafica.
Un ipertesto si basa su un’organizzazione reticolare dell’informazione, ed è costituito da un insieme di unità
informative (i nodi) e da un insieme di collegamenti che da un blocco permettono di passare ad uno o più altri blocchi.
Se le informazioni che sono collegate tra loro nella rete non sono solo documenti testuali, ma in generale informazioni
veicolate da media differenti (testi, immagini, suoni, video), l'ipertesto diventa multimediale, e viene definito ipermedia.
SINTASSI DELLA URL
Una URL ha una sintassi molto semplice, che nella sua
forma normale si compone di tre parti:
tiposerver://nomehost/nomefile
1. La prima parte indica con una parola chiave il tipo di
server a cui si punta (può trattarsi di un server gopher, di
un server http, di un server FTP, e così via);
2. la seconda indica il nome simbolico dell'host su cui si
trova il file indirizzato; al posto dei nome può essere
fornito l'indirizzo numerico;
3. la terza indica nome e posizione (“path”) dei singolo
documento o file a cui ci si riferisce. Tra la prima e la
seconda parte vanno inseriti i caratteri “://”.
Un esempio di URL
http://www.liberliber.it/index.html



La parola chiave “http” segnala che ci si riferisce
ad un server Web,
che si trova sul computer denominato
“www.liberliber.it”,
dal quale vogliamo che ci venga inviato il file in
formato HTML il cui nome è “index.html”

(La pagina principale di un sito, predefinita
dall'autore, viene chiamata Home Page e rappresenta
il punto di partenza ideale per l'esplorazione del sito
stesso e di solito il nome del file è index.html).
E-mail
posta elettronica (electronic mail)
Un sistema di comunicazione elettronica mediante
computer, attraverso il quale è possibile inviare e
ricevere messaggi postali con eventuali allegati. La
lettera può essere inviata contemporaneamente a
diversi destinatari, purchè questi si trovino sulla
medesima rete del mittente e dispongano dello
stesso sistema di posta. Nel mondo Internet è
possibile percorrere distanze enormi in pochi
secondi al costo di una telefonata urbana.
I messaggi in arrivo si fermano sul server in attesa che l'utente si
colleghi, fornisca la propria password di accesso e scarichi sulla
propria macchina il contenuto della casella postale, di solito
svuotandola. Alla pari di una casella postale della vita vera,
chiunque può prelevare i messaggi a condizione di fornire la
password di accesso (la chiave) che serve per aprire la casella
postale. Un esempio d'indirizzo è giovanni@società.it. La
casella si chiama giovanni e identifica il destinatario, mentre
società è il nome del server su cui si trova e infine it identifica
il dominio geografico (Italia) all'interno del quale quest'ultimo
è stato configurato. Tutti i fornitori di accesso a Internet
offrono, come parte della quota di abbonamento, la creazione
di una casella postale personale sul loro server di posta
elettronica.
La fase d'invio è più semplice di quella di ricezione. Qui non occorre
fornire alcuna parola chiave, ma basta conoscere l'indirizzo del
destinatario e disporre di un server postale di appoggio su cui
depositare il messaggio in uscita di modo che venga successivamente
inoltrato sulla rete. Il messaggio di posta elettronica è composto a
sua volta da diverse componenti, di cui due obbligatorie: contenuto e
destinatario. Nella casella destinatario dobbiamo inserire l'indirizzo
Internet della persona a cui vogliamo inviare la missiva e nella casella
contenuto digiteremo il messaggio vero e proprio. Il programma
aggiunge automaticamente l'indirizzo del mittente, così che la
persona possa risponderci. Tre informazioni aggiuntive sono:
l'argomento del messaggio (una breve frase di descrizione), l'indirizzo
delle persone che lo ricevono in copia, eventuali file di allegato
(attachment). Alcuni programmi prevedono anche l'inserimento
automatico di una firma in fondo alla missiva.
SICUREZZA DEI DATI, VIRUS E
ASPETTI GIURIDICI
SICUREZZA DEI DATI, VIRUS E
ASPETTI GIURIDICI
Shareware
Software realizzato e distribuito da privati o piccole società,
attraverso Internet od i CD-ROM allegati alle pubblicazioni in
edicola. L'utilizzatore può provare il programma prima di
acquistarlo, nel caso basta inviare un messaggio di posta
elettronica all'autore con i dati della propria carta di credito (o
direttamente inviare i soldi via posta ordinaria)per ricevere un
codice che, inserito nel programma, ne consente l'uso completo.
Infatti certe funzionalità importanti, o i livelli finali nei giochi,
sono spesso bloccati e disponibili sono dopo la registrazione
dell'acquisto. Il costo, comunque, è molto inferiore a quello dei
prodotti commerciali, anche se certi programmi shareware non
hanno nulla da invidiare a quelli commerciali. Visto che il prezzo
è molto basso (dai 10ai 50 dollari), è sempre conveniente
registrarsi e pagare, così si potranno ricevere gli aggiornamenti
ed altri programmi dello stesso autore, nonché dare un
contributo allo sviluppo di software a prezzo contenuto.
SICUREZZA DEI DATI, VIRUS E
ASPETTI GIURIDICI
Freeware
Software realizzato e distribuito da privati o piccole
società, attraverso Internet od i CD-ROM allegati
alle pubblicazioni in edicola. Il programma è
pienamente funzionante e non è necessario pagare
nulla, anche se a volte si tratta di software molto
utile. A volte l'autore chiede l'invio di una cartolina
di ringraziamento (cardware), altre volte un
versamento per beneficenza ad ospedali od altri
organismi.
SICUREZZA DEI DATI, VIRUS E
ASPETTI GIURIDICI
SICUREZZA
 PERDITA PER MALFUNZIONAMENTO O
ROTTURA DELL’HARD DISK
 TUTELA DELLA PRIVACY
 FURTO INFORMATICO DA PARTE DI
HACKER
SICUREZZA DEI DATI, VIRUS E
ASPETTI GIURIDICI
Virus
Un programma creato per
diffondersi da computer a
computer,
spesso
danneggiando i dati e gli altri
programmi registrati.
SICUREZZA DEI DATI, VIRUS E
ASPETTI GIURIDICI
DIRITTI D’AUTORE
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