© De Agostini Scuola, 2012 - Renato Stella, Sociologia delle comunicazioni di massa, UTET Università
SOCIOLOGIA DELLE
COMUNICAZIONI DI
MASSA
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CAPITOLO II
MEZZI DI COMUNICAZIONE DI
MASSA E TEORIE DELLA
SOCIETA’
(Gli approcci classici)
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Burocratizzazione, totalitarismo,
atomizzazione della società
Società
tradizionali
Società
industriali
Comunità
Burocratizzazione
Relazioni sociali
primarie forti
Società
liberali
Autonomia di giudizio
dell’individuo
Società di
massa
Totalitarismo
Potere di
manipolazione
dei media
Società dei
consumi
Distruzione delle relazioni
sociali primarie e
atomizzazione dell’individuo
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Karl Mannheim 1940, 1950
concentrazione dei mezzi di
produzione, di azione e di potere
declino della capacità di giudizio
razionale dell’uomo medio
MEDIA
concentrazione nei mezzi di
educazione e di plasmazione
dell’opinione pubblica
riduzione delle facoltà di scelta
e di realizzazione dell’individuo
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Charles Wright Mills, 1951, 1956,1963
distruzione delle relazioni
sociali primarie e
atomizzazione degli individui
MEDIA
mezzi di esercizio del
potere di manipolazione
Società dei
consumi
Le masse sono le classi
medie.
Creazione di
tempo libero dal lavoro
Uniformità dei processi
di massificazione
Società
totalitarie
RESISTENZA
Concorrenza
tra i media
Cultura di massa
Esperienza
diretta
Industria dello svago
Etica del consumo
Reti informali di
discussione
Produzione di
identità e aspirazioni
per l’individuo
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Mondo della vita amministrata e industria culturale
Max Horkheimer, Theodor W. Adorno 1947
soggetti come
strumenti di
produzione
estensione dell’alienazione
dal contesto produttivo
all’intera società
= società di massa
(mondo della vita amministrata)
consumo come
adeguazione e
omogeneità:
creazione del
“tipo medio”
Consenso
INDUSTRIA
CULTURALE
Il prodotto prescrive ogni reazione:
standardizzazione, level statistico
e istruzioni di consumo
Divertimento come
lavoro alienato
MEDIA
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Integrazione e democratizzazione
Edward Shils, 1961,1975
CENTRO
Elites
PERIFERIA
ceti e strati sociali via via più bassi
SOCIETA’ TOTALITARIE
Il centro controlla la periferia
diminuzione della
sacralità dell’autorità
MEDIA
SOCIETA’ DI MASSA
La periferia è prossima al centro
maggior
uguaglianza
industrialismo: reti di
comunicazioni e tempo libero
SOCIETÀ CONSENSUALE
città-stato
greche
centralità dell’
individuo
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Integrazione e democratizzazione
Daniel Bell, 1962
Produzione e consumo
di massa
(incorporazione delle masse nella società)
livellamento degli
stili di vita
accesso a un maggior
diritto di scelta
I mezzi di comunicazione
rendono accessibile
la cultura a tutti e innalzano
il gusto della classe media
aumento degli scambi
e delle conoscenze sociali
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Apocalittici, integrati, amministrativi
TEORIE
APOCALITTICHE
Critici della cultura
di massa
Sostenitori della
cultura di massa
TEORIE
INTEGRATE
MORIN
Effetti individuali e
di piccolo gruppo
RICERCHE
AMMINISTRATIVE
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Nascita di una nuova cultura:
Edgar Morin, 1962
L’organizzazione del lavoro
burocratico produce loisir
Industria culturale ultra-leggera ma
organizzata sul modello dell’industria
concentrata economicamente e
tecnicamente
cultura di massa = etica
del loisir
“Cultura Terza”
nascita dei divi (superindividualizzazione)
Contraddizione tra standardizzazione
e individuazione-innovazione
autonomia dell’autore
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Società dello spettacolo e primato della produzione di segni
Guy Debord, 1967
dall’essere all’avere
(prima fase capitalistica)
dall’avere all’apparire
(seconda fase capitalistica)
produzione “senza svaghi e umanità “
consumo: la merce si prende in
carico “svaghi e umanità“
Spettacolo come rapporto sociale
tra individui mediato dalle immagini
lo spettacolo accompagna
l’abbondanza delle merci
ne è un catalogo apologetico
Lo spettacolo non è un supplemento del mondo reale, la sua
decorazione sovrapposta, costituisce il modello presente della
vita socialmente dominante
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Società dello spettacolo e primato della produzione di segni
Guy Debord, 1971
Società dello Spettacolo
scomparsa del
vero, il falso
indiscutibile
guardare invece
di
fare o percepire
messa al bando della
storia (del memorabile) per
la ripetizione incessante
dell’istantaneo
scomparsa di
agorà e
comunità
tutto è riassorbito nello spettacolare
non esiste uno spettacolo “contro”
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Funzioni sociali dei media
Harold Lasswell (1948), Charles Wright (1960) Denis McQuail (2005)
Informazione (controllo dell’ambiente)
- Informare sugli avvenimenti e sulle situazioni nella società e
nel mondo;
- segnalare i rapporti di potere;
- facilitare l’innovazione, adattamento e progresso.
Correlazione (delle parti della società nel reagire all’ambiente)
- Spiegare, interpretare e chiosare il significato degli
avvenimenti e dell’informazione;
- sostenere l’autorità costituita e le norme vigenti;
- socializzare;
- coordinare attività separate;
- costruire il consenso;
- fissare le priorità.
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Funzioni sociali dei media
Harold Lasswell (1948), Charles Wright (1960) Denis McQuail (2005)
Continuità (trasmissione del patrimonio culturale)
- Esprimere la cultura dominante e riconoscere le sottoculture e le
novità culturali;
-plasmare e conservare una comunanza di valori.
Intrattenimento
- Procurare divertimento, svago, relax;
-stemperare la tensione sociale.
Mobilitazione
- Battersi per obiettivi di interesse sociale nella sfera della
politica, conflitto, sviluppo economico, lavoro e, a volte, religione
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Disfunzioni
Funzioni collettive
Disfunzioni
allertamento della
popolazione
panico individuale
supporto ad attività
quotidiane istituzionalizzate
ripiegamento sul privato
mobilitazione
narcotizzazione
Spinta verso il conformismo
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Determinismo tecnologico
Harold Innis 1950, Marshall MacLuhan 1962, 1964
Prevalenza del medium
sul contenuto
(il medium è il messaggio)
L’influenza dei media non si
manifesta attraverso i contenuti,
ma nella trasformazione dei
ritmi e degli schemi relativi ai
rapporti umani
estensione dei
sensi
influenza sulla
società
media caldi
media freddi
civiltà Greca “orale”
civiltà romana “scritta”
Il contenuto di un nuovo medium è un medium più antico:
scrittura - parola / stampa - scrittura / telegrafo - stampa
prospettiva
e razionalismo
moderno
villaggio globale
(adolescenti, neri)
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Geografia situazionale
Joshua Meyrowitz 1985
McLuhan (determinismo tecnologico)
Goffman (microinterazione situata)
superamento delle tradizionali
barriere sociali tra individui e
tra ruoli (ribalta/retroscena)
i media come ambienti
culturali
Mutamento
infanzia ed età
adulta
mondo degli uomini
mondo delle donne
dimensione di vita pubblica
dimensione di vita privata
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Walter Benjamin, 1936
hic et nunc
dell’opera d’arte
AURA
evento unico
fornito di autorità
tradizionale
Massa come giudice
competente
Protagonismo delle
persone comuni: talk
show, reality, internet
riproducibilità tecnica,
svalutazione dell’hic et
nunc, perdita dell’aura e
sottrazione dell’autorità
della tradizione dal
riprodotto
Adattamento dell’opera
ai gusti del fruitore
Superamento della
distinzione tra
autore e pubblico
Massificazione
del consumo
(cinema: aspirazione
a venir ripresi)
Nuovi media
e nuova tv