Comune di Civitanova Marche | Teatri di Civitanova | AMAT
Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata | Camera di Commercio Macerata
Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
Regione Marche | Provincia di Macerata
2014
ventunesima edizione
del festival internazionale
nel nome di Enrico Cecchetti
PROGRAMMA
LA NOTTE DELLE STELLE
VENERDÌ 11 LUGLIO Teatro Rossini
ELEONORA ABBAGNATO
& LE STELLE DELL’OPÉRA DE PARIS [Francia]
GALA
prima ed esclusiva regionale
FESTIVAL NEL FESTIVAL
SABATO 19 LUGLIO tutti i teatri della città
h 16.30 | Hotel Miramare
CIVITANOVA DANZA FOCUS
incontro sul tema Mostrare la danza
in collaborazione con Adep - Federdanza - Agis
h 19 | Lido Cluana
HAPPYDANCEHOUR!
a cura delle scuole di danza della città
h 20.30 | Teatro Cecchetti
CIVITANOVA CASA DELLA DANZA
progetto di residenza
HELEN CERINA
POST GRAMMATICA
sviluppo del progetto realizzato nell’ambito di Vita Nova
progetto di formazione della Biennale di Venezia [Biennale College – Danza]
in collaborazione con AMAT & Civitanova Danza
prima assoluta
h 21.30 | Teatro Rossini
PAOLO MANGIOLA | BALLETTO DI ROMA
WE / PART
prima assoluta
h 23.15 | Teatro Annibal Caro
JAN FABRE | TROUBLEYN [Belgio]
ATTENDS, ATTENDS, ATTENDS… POUR MON PÈRE
prima italiana
[replica domenica 20 luglio ore 21.30]
LA NOTTE DELLE STELLE
LUNEDÌ 28 & MARTEDÌ 29 LUGLIO Teatro Rossini
MOMIX [USA]
ALCHEMY
prima ed esclusiva regionale
FESTIVAL NEL FESTIVAL
SABATO 9 AGOSTO tutti i teatri della città
h 16.30 | Hotel Miramare
CIVITANOVA DANZA FOCUS
incontro sul tema Danzare il pubblico
h 19 | Lido Cluana
HAPPYDANCEHOUR!
a cura delle scuole di danza della città
h 20.30 | Teatro Cecchetti
HILLEL KOGAN [Israele]
WE LOVE ARABS
prima italiana
h 21.30 | Teatro Rossini
IVGI & GREBEN
PROVINCIAL DANCES THEATRE [Olanda | Russia]
FORGOT TO LOVE
prima italiana
h 23.15 | Teatro Annibal Caro
CIVITANOVA CASA DELLA DANZA
progetto di residenza
GIULIO D’ANNA
CANTIERE APERTO PER R_ESISTERE
anteprima assoluta
CIVITANOVA DANZA PER DOMANI [CAMPUS]
1-9 AGOSTO
Teatro Rossini & Palestra Comunale Civitanova Alta
con i docenti dell’Accademia Teatro alla Scala e dell’Opéra de Paris tra cui Frédéric Olivieri
consulenza artistica Paola Vismara
COMUNICATO STAMPA
Compie ventuno anni il festival internazionale Civitanova Danza promosso da Comune di
Civitanova Marche, Teatri di Civitanova, AMAT in collaborazione con Fondazione Cassa di
Risparmio della Provincia di Macerata, Camera di Commercio di Macerata, Ministero dei beni e
delle attività culturali e del turismo, Regione Marche e Provincia di Macerata.
L’edizione 2014 - che si svolgerà dall’11 luglio al 9 agosto - conferma e amplia la struttura inaugurata
per il ventennale. Il festival - tra debutti, stelle della danza mondiale, maratone danzate dal tramonto a
notte fonda, momenti di approfondimento e formazione - conferma lo slogan Civitanova danza tutto
che lo accompagna da qualche anno a testimonianza da un lato all'aspirazione a riunire in sé i
rappresentanti del mondo e delle diverse culture, dall'altro alla tensione ad una onnicomprensività dello
sguardo per le differenti tipologie di danza, diversi stili e linguaggi con cui la danza dialoga.
Il programma – curato da Gilberto Santini, direttore AMAT - si articola in due vere e proprie sezioni,
festival nel festival e notti delle stelle. Due le giornate di festival nel festival che offriranno al
pubblico una vera e propria maratona di danza con tre prime italiane, due prime assolute e un’anteprima
nell’ambito del progetto di residenza Civitanova Casa della Danza. Con le notti delle stelle Civitanova
Danza “si regala” invece due serate all’insegna dell’eccellenza universalmente riconosciuta.
Una Notte delle stelle dà l’avvio al festival internazionale l’11 luglio al Teatro Rossini con un Gala dove
i riflettori saranno puntati su Eleonora Abbagnato, première danseuse de l'Opéra di Parigi, star
internazionale a tutto campo, bellissima e carismatica, che riempie la scena e la domina accanto a
interpreti prestigiosi, stelle dell’Opéra de Paris. Gli spettatori potranno godere di un balletto che si
offrirà nelle sue più seducenti declinazioni, brani delle firme più elettrizzanti della coreografia
internazionale, espressioni tanto del balletto classico quanto della danza nella sua declinazione più
contemporanea. Eleonora Abbagnato non ha certo bisogno di presentazioni ricordiamo solo il suo debutto
sulle punte all’età di otto anni, pur ballando già da quattro. A dodici lasciò Palermo – sua città natale per andare a studiare a Montecarlo, poi a Cannes, infine all'Opéra di Parigi, dove è rimasta diventando
première danseuse. La passione per l'arte di Tersicore ne ha forgiato il talento. Pina Bausch la volle per
Le sacre du printemps allestita per la compagnia de l’Opéra e altri coreografi come Forsythe e Preljocaj
per interpretare i loro balletti.
Tutti i teatri della città accolgono il 19 luglio il primo dei due festival nel festival, una vera e propria
maratona che prende avvio alle ore 16.30 all’Hotel Miramare con Civitanova Danza Focus incontro
realizzato in collaborazione con ADEP / FEDERDANZA (AGIS). Alle ore 19 il piazzale antistante Lido
Cluana ospita Happydancehour! a cura delle scuole di danza della città e alle 20.30 al Teatro
Cecchetti è la volta del debutto in prima assoluta di Post grammatica di Helen Cerina, sviluppo del
lavoro realizzato nell’ambito di Vita Nova progetto di formazione della Biennale di Venezia (Biennale
College – Danza) in collaborazione con AMAT e Civitanova Danza nell’ambito del progetto di residenza
Civitanova Casa della Danza che ha visto al lavoro la coreografa con sei bambini di Civitanova Marche
dallo scorso mese di marzo. Alle ore 21.30 l’appuntamento è al Teatro Rossini con la prima assoluta di
We / Part nuova creazione di Paolo Mangiola per il Balletto di Roma che indaga con umorismo,
passione e ironia l’idea di interdipendenza e interconnettività all’interno di una comunità o un gruppo di
individui. Per la conclusione della “maratona” il festival invita il suo pubblico a immergersi nella poetica di
Jan Fabre, pittore, scultore, coreografo, performer teatrale, visual artist che con la sua compagnia
Troubleyn, l’ensemble cosmopolita con cui lavora e che ha sede ad Anversa, ha inventato un linguaggio
originale, una cifra stilistica immediatamente riconoscibile. Il Teatro Cecchetti ospita l’attesa prima
italiana del suo Attends, Attends, Attends… Pour mon père, un nuovo assolo di danza per Cédric
Charron, eccezionale danzatore e performer presente nei lavori dell’artista fiammingo nel quale si esplora
l'arte del rinvio.
Una delle compagnie più amate al mondo, Momix è la protagonista il 28 e 29 luglio (Teatro Rossini –
prima ed esclusiva regionale) della seconda Notte delle stelle. Ad ispirare l'immaginazione del mago
della danza l’inesauribile Moses Pendleton è questa volta l'eterna ricerca dell'oro segreto che vive nel
profondo della nostra essenza, rivelato solo dagli uomini capaci di scrutare il mondo con occhi creativi.
Alchemy, che tratta dell’arte dell’alchimia e dell’alchimia dell’arte, è uno spettacolo multimediale
realizzato dai suoi superbi ballerini, un lavoro pieno di fantasia, di ironia, di bellezza e di mistero.
Conosciuta nel mondo intero per i suoi spettacoli di eccezionale inventiva e bellezza, Momix è una
compagnia di ballerini-illusionisti diretta da Moses Pendleton. La sua fama è legata alla capacità di
evocare un mondo di immagini surreali facendo interagire corpi umani, costumi, attrezzi, giochi di luce.
La compagnia prende il nome da un assolo ideato da Pendleton - al tempo membro dei Pilobolus Dance
Theatre - per i Giochi Olimpici invernali di Lake Placid nel 1980. Nel corso degli anni la formazione e le
dimensioni del gruppo hanno subito diversi mutamenti, ma è rimasto intatto l'impegno a contribuire allo
sviluppo dell'arte della danza divertendo il pubblico.
La conclusione di Civitanova Danza è affidata il 9 agosto al secondo festival nel festival che segue la
struttura del primo. Inizio alle ore 16.30 all’Hotel Miramare con Civitanova Danza Focus incontro sul
tema Danzare il pubblico. A seguire, alle ore 19, Happydancehour! a cura delle scuole di danza della
città nel piazzale antistante Lido Cluana e al Teatro Cecchetti l’appuntamento è con il coreografo
israeliano Hillel Kogan che presenta in prima italiana We love Arabs, spettacolo premiato dai critici
israeliani di danza con l’Outstanding Creator of 2013. La “maratona di danza” prosegue al Teatro Rossini
alle ore 21.30 con la prima italiana di Forgot to love lavoro nato dalla collaborazione tra i coreografi
olandesi Uri Ivgi e Johan Greben per i danzatori di Provincial Dances Theatre che ha al centro il
tema della lotta umana nella ricerca dell’amore. A chiudere la serata è il marchigiano-olandese Giulio
D’Anna, originario di San Benedetto del Tronto ed arrivato ad essere uno dei più richiesti artisti
internazionali, al Teatro Annibal Caro con Cantiere aperto per R_ESISTERE, un dance-concert sul
tema della resistenza politica, emotiva e fisica nel quale cinque performer fondono il ruolo del danzatore
con quello del musicista per creare un linguaggio teatrale che incarni il desiderio umano di far sentire la
propria voce forte e chiara quando qualcosa d’ importante nella propria esistenza è in pericolo.
Accanto agli spettacoli il festival rinnova e amplia l’appuntamento con la formazione di cui è espressione il
Campus Civitanova Danza per Domani a cura di Paola Vismara con i docenti della Scuola di Ballo
del Teatro alla Scala e dell’Opéra de Paris. Dopo il grandissimo successo dello scorso anno con più di
250 ragazzi che vi hanno partecipato provenienti da tutta Italia e dall’estero, per l’edizione 2014 il
campus cresce dispiegandosi in ben 9 giorni, dall’1 al 9 agosto. Sponsor tecnico del Campus è BallandoBallando.
Dall’11 al 20 giugno vendita biglietti e carnet per i due festival nel festival, dal 23 giugno vendita biglietti
per le notti delle stelle presso biglietteria del Teatro Rossini 0733 812936 e AMAT 071 2072439.
Informazioni su www.civitanovadanza.it.
LA NOTTE DELLE STELLE
VENERDÌ 11 LUGLIO Teatro Rossini
ELEONORA ABBAGNATO
& LE STELLE DELL’OPÉRA DE PARIS [Francia]
GALA
prima ed esclusiva regionale
ELEONORA ABBAGNATO
Danseuse Étoile, Ballet de l’Opéra National de Paris
Inizia a studiare danza classica all’età di quattro anni in Italia, poi frequenta la scuola di Marika
Besobrasova a Monte Carlo. Scelta da Roland Petit per essere “Aurora bambina” nella sua versione de La
Bella addormentata nel bosco, Eleonora continua la sua formazione al Centro di Danza Rosella Hightower
a Cannes (1991) ed entra l’anno seguente alla scuola di Danza dell’Opéra di Parigi. Qui frequenta i suoi
corsi, partecipa alle tournée e agli spettacoli.
Eleonora Abbagnato è scritturata per il balletto dell’Opéra di Parigi nel 1996 e da quel momento partecipa
a numerosi spettacoli del repertorio classico e di quello contemporaneo (da George Balanchine a Rudolf
Nureyev, Roland Petit e Pina Bausch). Coryphée nel 1999 e Sujet nel 2000, Eleonora è solista in creazioni
di Rudolf Nureyev (Don Chisciotte, La Bella addormentata nel bosco, Cenerentola, La Bayadère,
Raymonda, Lo Schiaccianoci), Martha Graham (Temptations of the Moon), Pierre Lacotte (La Sylphide),
Roland Petit (Clavigo e Le jeune homme et la mort) e George Balanchine (Emeralds), ecc. Promossa a
première danseuse nel 2001, Eleonora Abbagnato ha da quel momento ampliato notevolmente il suo
repertorio: Bella Figura, Stepping Stones e Doux mensonges (Jiri Kylian), Sogno di una notte di
mezz’estate, Sylvia e La Dama delle camelie (John Neumeier), Notre-Dame de Paris, L’Arlésienne e
Carmen (Roland Petit), The Concert, Afternoon of a Faun, The Cage, Other Dances e In the Night (Jerome
Robbins), La sagra della primavera e Orfeo ed Euridice (Pina Bausch), Le concours (Maurice Béjart),
Myrtha in Giselle (d’après Jean Coralli e Jules Perrot), Jewels, The Four Temperaments, Symphony in C e
Apollo (George Balanchine), Ivan il Terribile (Yuri Grigorovitch), Suite en blanc (Serge Lifar), Don
Chisciotte, Il lago dei cigni, Cenerentola (Rudolf Nureyev), Le parc (Angelin Preljocaj), Serait-ce la mort?
et Le sacre du printemps (Maurice Béjart). Nel corso di una serata Hommage à Claude Bessy (marzo
2004) ha interpretato un estratto da pas de dieux di Gene Kelly. Ha aggiunto al suo repertorio The
Vertiginous Thrill of Exactitude, Approximate Sonata, Artifact Suite (William Forsythe), Proust ou les
intermittences du cœur (Roland Petit), Third Symphony of Gustav Mahler (John Neumeier – 2009) e viene
scelta dai coreografi ospiti per ballare nelle creazioni di Pas./parts (William Forsythe – 1999), Le rire de la
lyre (José Montalvo – 1999), Wuthering Heights (Kader Belarbi – 2002), Le songe de Médée (Angelin
Preljocaj – 2004), Les enfants du paradis (José Martinez – 2009). Finalista al Concorso Internazionale di
Danza di Varna (Bulgaria) nel 1998, Eleonora Abbagnato ha ricevuto anche il Primo Premio Jeune Espoir
della città di Catania, il Prix Danse Europe (1990), il Prix du Cercle Carpeaux per i risultati nel corso della
stagione 1998-99, il Premio Positano, il Premio del Pubblico conferito dall’ AROP nel 2000, il Premio
Internazionale Gino Tani nel dicembre del 2001 e il Premio Barocco (Lecce 2007). Appare in diversi
spettacoli televisivi e debutta sul grande schermo nel 2008 con il film Il 7 e l’8 di Ficarra e Picone,
ricoprendo con grande spigliatezza il ruolo della sorella di Tommaso (Ficarra). Nel 2009 Paolo Bonolis la
invita a Sanremo per affiancarlo nella conduzione del Festival della canzone italiana, dove conquista il
pubblico con la sua grazia ed eleganza. Sempre nel 2009, le viene attribuito il riconoscimento di “Siciliana
dell’anno 2008” dal Presidente della Regione Sicilia e vince il Premio italiano Danza&Danza come migliore
interprete dell’anno 2008. Dal 2009 al 2011 è consulente artistica del Teatro Petruzzelli di Bari, per il
rilancio di questo storico teatro. Nell’autunno del 2009 Vasco Rossi la sceglie come interprete ideale, per
evocare le diverse sfaccettature della figura femminile nel suo nuovo video Ad ogni costo, che diventa in
poche settimane un cult. Eleonora affronta anche l’esperienza teatrale, diretta da Maurizio Scaparro, nello
spettacolo Polvere di Baghdad dove recita e balla. Questo spettacolo rappresentato in diverse città
italiane – tra cui Venezia, Milano, Roma, Firenze – costituisce il momento conclusivo della Sezione Teatro
della Biennale di Venezia. In novembre 2009 la Rizzoli presenta l’autobiografia di Eleonora, nella quale la
ballerina racconta la sua vita di ieri e di oggi: un percorso straordinario, costruito con entusiasmo e
tenacia, che “l’ha portata proprio dove voleva essere”. Libro che è subito un successo e in poche
settimane raggiunge la terza edizione. Il 31 dicembre 2009 Eleonora corona anche un altro grande
sogno: ballare in occasione del Concerto di Capodanno a Vienna, trasmesso in mondovisione, con i
costumi disegnati appositamente per lei da Valentino. A giugno 2010 riceve, con lettera ufficiale dal
Presidente Nicholas Sarkozy, il prestigioso riconoscimento di “Chevalier dans l’ordre National du Mérite”
per i meriti acquisiti all’Opéra di Parigi. Il 27 marzo 2013, dopo aver danzato Carmen di Roland Petit.
viene nominata “étoile”, prima italiana a raggiungere questo traguardo all’Opéra di Parigi. Regolarmente
invitata a danzare all’estero, Eleonora Abbagnato si è esibita in Italia, Giappone, Germania, Austria,
Svizzera, Russia, Stati Uniti e Canada.
FESTIVAL NEL FESTIVAL
SABATO 19 LUGLIO tutti i teatri della città
h 16.30 | Hotel Miramare
CIVITANOVA DANZA FOCUS
incontro sul tema Mostrare la danza
in collaborazione con Adep - Federdanza - Agis
h 19 | Lido Cluana
HAPPYDANCEHOUR!
a cura delle scuole di danza della città
h 20.30 | Teatro Cecchetti
CIVITANOVA CASA DELLA DANZA
progetto di residenza
HELEN CERINA
POST GRAMMATICA
sviluppo del progetto realizzato nell’ambito di Vita Nova
progetto di formazione della Biennale di Venezia [Biennale College – Danza]
in collaborazione con AMAT & Civitanova Danza
prima assoluta
h 21.30 | Teatro Rossini
PAOLO MANGIOLA | BALLETTO DI ROMA
WE / PART
prima assoluta
h 23.15 | Teatro Annibal Caro
JAN FABRE | TROUBLEYN [Belgio]
ATTENDS, ATTENDS, ATTENDS… POUR MON PÈRE
prima italiana
[replica domenica 20 luglio ore 21.30]
Tutti i teatri della città accolgono il primo dei due festival nel festival, una vera e propria maratona che
prende avvio alle ore 16.30 all’Hotel Miramare con Civitanova Danza Focus incontro realizzato in
collaborazione con ADEP / FEDERDANZA (AGIS). Alle ore 19 il piazzale antistante Lido Cluana ospita
Happydancehour! a cura delle scuole di danza della città e dalle ore 20.30 prosegue al Teatro Cecchetti
con il debutto in prima assoluta di Post grammatica di Helen Cerina, sviluppo del lavoro realizzato
nell’ambito di Vita Nova progetto di formazione della Biennale di Venezia [Biennale College – Danza] in
collaborazione con AMAT e Civitanova Danza, al Teatro Rossini con la prima assoluta di We / Part nuova
creazione di Paolo Mangiola per il Balletto di Roma, per concludersi al Teatro Cecchetti con l’attesa prima
italiana di Attends, Attends, Attends… Pour mon père di Jan Fabre.
POST GRAMMATICA
di Helen Cerina
con Boccaccini Serena, Del Moro Daria, Giaconi Alexia
Grandicelli Elisa, Poeta Elisabetta, Troiano Iacopo Maria
musica Luca Losacco
sviluppo del progetto realizzato nell’ambito di Vita Nova
progetto di formazione della Biennale di Venezia [Biennale College – Danza]
in collaborazione con AMAT & Civitanova Danza nell’ambito di Civitanova Casa della Danza
Helen Cerina fa parte di Matilde. Piattaforma della nuova scena marchigiana
un progetto di Regione Marche e AMAT
Rifletto sul paradosso del gioco, una simulazione più concreta ed intensa della realtà. Penso ad una
grammatica che condiziona tempo, spazio e relazioni. Credo che il gioco sia veramente gioco solo nel
superamento della sua stessa grammatica, lì dove si liberano l'energia e l'emozione antica della
sopravvivenza. Vedo l’aderenza totale dei bambini a queste simulazioni, tale che nello stesso campo più
giochi si intersecano senza ostacolarsi. Immagino la foga tracciare articolati disegni. Helen Cerina
HELEN CERINA
Nata nel 1984 Helen è un’artista indipendente che opera sia da sola che in collaborazione. Dall’estetica
semplice, cruda, quasi crudele nella sua testimonianza ironica a volte volutamente infantile, il suo giocoso
lavoro coreografico non cerca d’essere qualcosa che non è. “Mi dedico a dar forma al mio immaginario senza
limitazioni di settore”, in questa frase è sintetizzata una ricerca artistica che, pur servendosi della danza,
valica nella performance art, nell’arte visiva e nel colloquio, utilizzando il concettuale per arrivare al
popolare. Si diploma in Cinema d’Animazione all'ISA di Urbino e si Laurea in Teatro-Danza al Trinity Laban
College di Londra. Nel 2007 è borsista al Dancewebeurope di Vienna nel 2009 nel progetto Choreoroam:Operaestate Festival Veneto/CSC – Regione Veneto-The Place di Londra-Dansateliers di RotterdamDansescenen Copenhagen-Paso a-2/Certamen Coreogràfico de Madrid - Dance Week Festival/Zagreb Dance
Center e nel 2010-11 a Limerick, Irlanda nel Daghdha Mentoring Programme. Partecipa alla Biennale College
Danza 2013 seguendo il progetto Trasmissioni di Virgilio Sieni. Nel 2008-2011-2012 partecipa alla Vetrina
della Giovane Danza d’Autore di Ravenna. Nel 2010 vince il premio Nuove Sensibilità con Dulcis in pomerio.
Per quattro edizioni collabora col Festival Nottenera, di cui le ultime due come docente di movimento per
bambini delle scuole dell’infanzia ed elementari nel progetto NotteNera Junior. Crea Du Liebst mich zu viel
che viene mostrato a NID prima vetrina nazionale della danza e altri Festival. Con lo studio Iperrealismi
partecipa ai concorsi Game 2012 e Nextwork 2013. Dal 2008 porta avanti una ricerca sullo sguardo a partire
dal danzare senza vedere, intitolata How.
Balletto di Roma
Consorzio Nazionale del Balletto
direzione artistica Walter Zappolini
Luciano Carratoni presenta
WE/PART
coreografia Paolo Mangiola
musiche John Michael Talbot, Ryan Teague, Bon Iver
light designer Fabiana Piccioli
We/Part si impegna ad investigare in profondità l’idea di interdipendenza e interconnettività all’interno di
una comunità o un gruppo di individui. Il balletto esplora la continua trasformazione che tale gruppo
affronta durante un periodo di transizione e l’inizio di un nuovo ciclo, evidenziando i costanti mutamenti
che avvengono all’interno di una struttura sociale organizzata. We/Part affronta temi complessi come la
resilienza e la trasformazione collettiva, condividendo ricordi ed esplorando diverse relazioni all’interno
del gruppo. Il balletto sarà un accumulo di schizzi coreografici, infusi con umorismo, passione e
profondità, cercando di riflettere la complessità della vita contemporanea.
PAOLO MANGIOLA
Danzatore e coreografo, inizia la carriera all’Aterballetto per poi trasferirsi in Germania come solista la
Teatro dell’Opera di Norimberga. Nel 2008 entra a far parte della compagnia WM|Random Dance diretta
da Wayne McGregor dove ancora collabora come guest artist. Ha creato balletti per le compagnie con cui
ha lavorato ed i suoi lavori sono stati eseguiti al The Place Theatre e al Sadler’s Wells Lilian Baylis
(Londra) come anche in Norvegia, Inghilterra e Germania. Il suo ultimo lavoro, per il Royal Ballet, ha
debuttato al Covent Garden Linbury Studio Theatre, l’officina contemporanea del teatro. Utilizzando un
vocabolario postmoderno con inclusione di elementi di origine neo-classica, derivati dal balletto e dalla
tecnica Cunningham e combinati ad una gestualità appartenente ai nostri giorni, Mangiola crea un
linguaggio duale, contaminato da un forte senso atletico e da una carica emotiva gestuale.
BALLETTO DI ROMA
Nasce nel 1960 grazie al sodalizio artistico di due icone della danza italiana: Franca Bartolomei, prima
ballerina e coreografa dei principali enti lirici italiani e di realtà straniere e l’etoile Walter Zappolini, dal
1973 al 1988 direttore della Scuola di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Nel corso dei suoi
cinquant'anni di vita il Balletto di Roma ha visto il susseguirsi di prestigiose collaborazioni e molteplici
anime creative, ma indubbiamente il suo profilo artistico attuale è il frutto dell’unione con il prestigioso
Balletto di Toscana e della sinergia dal 2001 al 2007 con Cristina Bozzolini. Nuove ed originali
coreografie, firmate da artisti italiani già affermati nel panorama della danza contemporanea, segnano
l'inizio di questo rinnovato percorso artistico a partire dalla stagione teatrale 2001/2002: in questi ultimi
anni l'attività produttiva è cresciuta sia in termini di quantità e corposità delle opere allestite nel corso
delle stagioni (Don Chisciotte di Milena Zullo, Cenerentola e Bolero, Serata d’Autore di Fabrizio
Monteverde, ben due riallestimenti del celebre "Giulietta e Romeo" di Monteverde che fu creato per il
Balletto di Toscana, Lo Schiaccianoci di Mario Piazza), sia per le prestigiose collaborazioni con artisti ospiti
come Andre De La Roche, Raffaele Paganini, Monica Perego. Non ultimo in termini di importanza è da
rilevare come nel corso delle stagioni l'intensa attività abbia poggiato su un crescente consenso di
pubblico con oltre 500.000 presenze. È per la straordinarietà degli eventi nonché per la notevole richiesta
che il Balletto di Roma presenta ogni anno tutto il suo repertorio, arricchito anche delle nuove produzioni
a serata intera "Otello" (Fabrizio Monteverde), Contemporary Tango (Milena Zullo), The Arena Love e
Ambiguity (Michele Pogliani), La Morte e la Fanciulla (Paolo Santilli) e per le annualità 2013 e 2014 The
Quartet (Paolo Mangiola, Marco Schiavoni, Toni Candeloro, Milena Zullo), Futura (Milena Zullo, regia
Giampiero Solari), Il Lago dei Cigni (Fabrizio Monteverde). Nell’ottobre 2012 il Balletto di Roma ha
inaugurato la sua nuova prestigiosa sede, dove confluiscono sia le esperienze lavorative dei giovani
professionisti impiegati nelle numerose produzioni della compagnia, sia le attività formative all’interno
della nuova Scuola del Balletto di Roma diretta da Paola Jorio che, dopo 18 anni trascorsi alla direzione
della scuola di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, oggi è chiamata a scoprire e formare i giovani talenti
del XXI° secolo. Festeggiando nel 2010 i suoi primi cinquant'anni di attività, esso muove ogni anno di più
i passi verso un futuro fatto di tradizione e vocazione, storia ed espressione senza tempo, confermando la
comprovata posizione leader nella danza italiana.
Troubleyn
ATTENDS, ATTENDS, ATTENDS… POUR MON PÈRE
direzione, coreografia Jan Fabre
performance Cédric Charron
musica Tom Tiest
drammaturgia Miet Martens
luci Jan Fabre, Geert Van der Auwera
costumi Jan Fabre, Andrea Kränzlin
produzione Troubleyn / Jan Fabre
co-produzione Festival Montpellier Danse
Nella primavera del 2014 Jan Fabre ha creato un nuovo assolo di danza per Cédric Charron. Questo
eccezionale danzatore / performer è presente nei lavori della compagnia di Jan Fabre da più di un
decennio. I due hanno collaborato in primo luogo nel 1999 in As long as the world needs a warrior’s soul.
Successivamente Cédric Charron si è anche esibito in altre produzioni di Fabre come l'opera Tannhäuser e
le produzioni teatrali Je suis sang, The Body Pianto, L'Histoire des larmes, Orgy of Tolerance
e
Prometheus - Landscape II .
Jan Fabre ama ispirarsi ai suoi “guerrieri della bellezza". Nel corso degli anni ha creato diversi progetti
per i suoi interpreti, tra cui assoli di danza e monologhi teatrali e un mix di entrambi.
Il tempo tra il padre e il figlio è lastricato di pazienza. Aspettano l’un l'altro in una frazione che tenta di
catturare una generazione. Uno ha visto tutto, l’altro deve ancora imparare tutto. E viceversa. Uno ha
perso tutto, l'altro deve ancora scoprire. La freccia del tempo è sempre a vantaggio del figlio, perché può
ricominciare, esplorare il percorso dall'inizio e avere ancora cumuli di tempo, un disagio che il padre cerca
di compensare con tutta la potenza disponibile. Il figlio deve seguire il corso di suo padre, un percorso
fatto da istinti programmati, perché è il padre, dopo tutto, il padre del tempo. Egli controlla il tempo, lui è
il tempo calcolato, sa in che modo si deve vagare e aspetta suo figlio, pieno di impazienza paziente. I figli
hanno bisogno di tempo. Tempo per se stessi, tempo da perdere, da sperperare, da dare. I figli non
pensano al tempo come qualcosa di lineare. Per loro è sempre una curva. Vogliono essere in grado di
perdere se stessi in ogni curva e seguire la propria strada, i propri istinti. Vogliono sottomettere il tempo
ed inseguirlo fino a quando batte il proprio battito cardiaco. O per cambiare la direzione della freccia
creare un foro nel tempo in cui essi possono sognare. Un figlio implora il padre di aspettare. Aspetta,
aspetta, aspetta….
In questa performance Jan Fabre esplora l'arte del rinvio. Il rinvio crea una riserva, un istante in cui tutto
è ancora possibile, in cui non c'è bisogno di fare ancora delle scelte. Riservare se stessi nel tempo, così
come nello spazio: il sollievo creerà anche una distanza, si ritirerà su se stesso in un movimento di
pazienza. La libertà cresce esponenzialmente in quel momento, in quel centimetro. Ancora una volta
coincide con un’infinità che è libera di svilupparsi in qualsiasi direzione. Si raccolgono tutte le particelle
energetiche per un potenziale passaggio successivo. Ed una fase successiva. E ancora e ancora e ancora.
Il rinvio è seguace di tensione perché crea buchi nel tempo. C'è anche qualcosa di erotico nel rinvio:
aprirsi a ciò che deve ancora venire. Ma non è ancora abbastanza.
In Attends, Attends, Attends… Pour mon père, il figlio ha un immaginario scambio di pensieri con il padre.
Un dialogo in cui egli ordina al padre di aspettare e avere pazienza. Egli chiede al padre di aprirsi al suo
tempo. Egli chiede al padre di ritirarsi dentro suo figlio per diventare di nuovo un bambino e prepararsi
alla morte. Il figlio si rivela come Caronte, il traghettatore che prepara il padre per l'ultimo passaggio.
Egli conosce la morte come nessun altro. Come il performer che è diventato, lui è uno specialista nel
morire. Ogni notte egli permette alla morte e alla nascita di venire. Ogni notte di nuovo attraversa lo
Stige, egli è dopo tutto il complice dello spirituale, risveglia fantasmi e li invia al paradiso e all'inferno da
cui sono nati. Lui sa che il suo ruolo è il bene, e su di esso c’ha giocato spesso. Padre ti unirai a me?
Per questo solo, Jan Fabre si è ispirato alla vita di Cédric Charron, un ballerino con il quale ha lavorato a
stretto contatto da As long as the world needs a warrior’s soul (2000).
Luk Van den Dries, University of Antwerp
LA NOTTE DELLE STELLE
LUNEDÌ 28 & MARTEDÌ 29 LUGLIO Teatro Rossini
MOMIX [USA]
ALCHEMY
di Moses Pendleton
prima ed esclusiva regionale
Ad ispirare l'immaginazione del mago della danza è questa volta l'eterna ricerca dell'oro segreto che
vive nel profondo della nostra essenza, rivelato solo dagli uomini capaci di scrutare il mondo con occhi
creativi. L’inesauribile Moses Pendleton la intitola ALCHEMY, che tratta dell’arte dell’alchimia, e
dell’alchimia dell’arte. È uno spettacolo multimediale realizzato dai suoi superbi ballerini, un lavoro
pieno di fantasia, di ironia, di bellezza, di mistero. Nelle parole di W.B. Yeats trova spunto la più
recente impresa del coreografo statunitense, fedele allo spirito di innovazione che da sempre
accompagna la sua celebre compagnia, per accostare la costante ricerca della danza a quella degli
"innumerevoli alchimisti divini, che lavorassero continuamente a trasformare il piombo in oro, la
stanchezza in estasi, i corpi in anime, la tenebra in Dio; e di fronte alla loro opera perfetta avvertii il
peso della mia condizione di mortale, e invocai a gran voce, come tanti altri sognatori e letterati di
questa nostra età hanno invocato, la nascita di quella raffinata bellezza spirituale che sola potrebbe
sollevare e rapire anime gravate di tanti sogni. "Miscelando le sostanze base nei loro alambicchi e
nelle loro fornaci, gli antichi alchimisti cercavano l’elisir di lunga vita o la formula dell’oro. Proprio così
Pendleton, che in Bothanica ci trasportava in un meraviglioso viaggio attraverso le stagioni dell’anno,
in “ALCHEMY” ci svela i segreti dei quattro elementi primordiali – terra, aria, fuoco, acqua – per creare
uno spettacolo che sprigiona arcane suggestioni e ci attira in una dimensione surreale. È l’incantesimo
MOMIX, al culmine della magia, con Moses Pendleton «Mago dei Maghi». Gli alchimisti non lavoravano
da soli; evocavano gli spiriti, perchè li aiutassero nei loro riti segreti. Allo stesso modo si dispiega il
processo creativo di ALCHEMY, con gli «apprendisti–stregoni» MOMIX ad assistere e supportare
Pendleton nel percorso. Riusciranno a trovare la formula dell’elisir? Creeranno l’oro? Certamente, per
chi crede nell’arte dell’illusione e nell’illusione dell’arte. Una cosa è certa: dopo ALCHEMY nessuno sarà
uguale a prima! Questa è la promessa alchemica di Moses Pendleton …
MOMIX
Conosciuta nel mondo intero per i suoi spettacoli di eccezionale inventiva e bellezza, MOMIX è una
compagnia di ballerini-illusionisti diretta da Moses Pendleton. La sua fama è legata alla capacità di
evocare un mondo di immagini surreali facendo interagire corpi umani, costumi, attrezzi, giochi di
luce. La compagnia prende il nome da un assolo ideato da Pendleton - al tempo membro dei Pilobolus
Dance Theatre - per i Giochi Olimpici invernali di Lake Placid nel 1980. Nel corso degli anni la
formazione e le dimensioni del gruppo hanno subito diversi mutamenti, ma è rimasto intatto l'impegno
a contribuire allo sviluppo dell'arte della danza divertendo il pubblico. Dopo numerosi anni
dell’acclamatissimo spettacolo iniziale Momix Classics, che li ha imposti all’attenzione del pubblico
internazionale, nel 1992 Momix presenta Passion, che diventa in breve tempo un altro successo
mondiale. Si tratta di uno spettacolo ideato sulla colonna sonora del film di Martin Scorsese L’ultima
tentazione di Cristo, di Peter Gabriel. Lo stesso anno la celebre squadra di Baseball San Francisco
Giants affida a MOMIX la realizzazione di una coreografia per un'inaugurazione. Darà nascita al nuovo
spettacolo chiamato, appunto, Baseball (1994). Nel febbraio 1996 debutta a Milano lo spettacolo
Supermomix. Nel febbraio 2001 la compagnia presenta la prima mondiale dello spettacolo Opus
Cactus al Joyce Theatre di New York, osannato dalla critica mondiale. Record assoluto di pubblico nei
paesi dove è stato rappresentato in questi ultimi anni. La creazione successiva di Moses Pendleton,
presentata in occasione del 25mo anniversario (2005) di MOMIX, è Sun Flower Moon, una serata di
sovvertimenti e di seduzioni visuali concentrate, in cui affascinanti oggetti cosmici guizzano e fluttuano
in un metafisico Mare lunare. Nel febbraio 2009 debutta a Bologna l’ultima creazione, Bothanica, che
riscuote un successo talmente folgorante da superare addirittura tutti gli spettacoli precedenti. La
compagnia ha spesso realizzato progetti speciali e televisivi. In Italia è apparsa in produzioni RAI
trasmesse in mondovisione. Ha inoltre partecipato al programma Omaggio a Picasso a Parigi ed è
stata scelta per rappresentare gli USA al Centro Culturale Europeo di Delfi. Ha preso parte a numerose
conventions. Tra queste, nel luglio 1999, una serie di spettacoli nel complesso del Lingotto a Torino in
occasione delle cerimonie del Centenario di FIAT AUTO, con un gruppo di 15 ballerini e con un
programma interamente inedito. Nell’ estate del 2010, arriva MOMIX Remix, che propone una
selezione dei momenti più fulgidi e significativi dei 30 anni di esistenza della compagnia. Moses
Pendleton, per l’occasione, ha creato due nuove coreografie in prima mondiale. Anche qui il successo
globale di pubblico e critica è stato unanime: “BELLISSIMO”! Dopo Ravenna Alchemy è stata
presentata in diverse città italiane e in Svizzera. Nell'estate 2013 è stata ospite del Teatro Romano di
Verona dal 30 luglio all'11 agosto ed in seguito è stata in Brasile al Teatro Municial di Rio de Janeiro.
La prossima stagione sarà al Teatro Olimpico di Roma e proseguirà al Teatro Alfieri di Torino,
continuando poi al Teatro del Canal di Madrid per tornare infine in Italia impegnandosi in una tournèe
che, a partire da Gennaio 2014, la vedrà oltre che a Civitanova Marche, a Cagliari, Bologna, Firenze,
Pordenone, Padova, Bergamo, Pavia, Genova, Carpi, Rimini. Oltre alle annuali apparizioni al Joyce
Theatre di New York, la compagnia si esibisce regolarmente in tutto il mondo, effettuando tournèe in:
Canada, Spagna, Italia, Grecia, Francia, Inghilterra, Austria, Svizzera, Irlanda, Olanda, Portogallo,
Argentina, Brasile, Russia, Australia e tutto l’Oriente.
MOSES PENDETLON [direttore artistico]
Regista e Coreografo, Moses Pendleton è nato e cresciuto in una fattoria per l'allevamento del
bestiame da latte nel nord del Vermont. Appassionato sciatore, ha vinto il campionato di sci di fondo
dello Stato del Vermont nel 1967. Si è quindi laureato in letteratura inglese al Dartmouth College nel
1971 e, quello stesso anno, ha fondato assieme a Jonathan Wolken il Pilobolus Dance Theatre. Negli
anni '70 Pilobolus conquista le platee di tutto il mondo grazie ad una geniale ed insolita combinazione
di acrobatismo e fantasia: nel 1975 vince il Premio della Critica a Berlino e nel 1977 viene presentato
a Broadway. Pur rimanendo uno dei direttori artistici di Pilobolus, Pendleton inizia a lavorare da solo:
nel 1979 è coreografo ed interprete nell' Integrale Erik Satie all'Opéra di Parigi. Nel 1980 fonda la
Compagnia MOMIX. Nel frattempo Pendleton riporta sulla scena il balletto dadaista di Francis Picabia
Relâche per il Joffrey Ballet, impersona il “Joker” nella produzione di Juri Ljubimov della Kovancina di
Mussorgskij alla Scala di Milano e, nel 1982, alla Deutsche Oper di Berlino, allestisce ed è interprete
nella produzione del balletto Tutuguri, basato su testi di Antonin Artaud. Nel 1985 è coreografo del
Pulcinella di Stravinskij per il Ballet de Nancy, e nel 1987 firma il Platée di Rameau al Festival di
Spoleto negli U.S.A. Nel 1988 è responsabile della realizzazione coreografica de Les Mariés de la Tour
Eiffel di Cocteau in occasione dell'inaugurazione della Sala Florence Gould all'Alliance Française di New
York. Nel 1989 firma la coreografia di AccorDION per il Teatro Vorbühne di Zurigo. Nel 1993, è
responsabile della coreografia dell’opera Carmen, regia di Lina Wertmuller al Teatro dell'Opera di
Monaco di Baviera. Per il cinema, nel 1982 produce il premiato documentario Moses Pendleton
Presents Moses Pendleton per ABC Arts; nel 1984, partecipa con Julian Lennon a Too Late for
Goodbyes diretto da Sam Peckinpah e nel 1991, al film “FXII”. Cura inoltre la coreografia del balletto
ispirato ai Quadri di un'Esposizione di Mussorgskij-Ravel con l'Orchestra Sinfonica di Montreal diretta
da Charles Dutoit, il film di questo spettacolo è vincitore di un premio internazionale. Ha infine diretto
numerosi "specials" per il canale televisivo francese "Antenne 2" e per la RAI . Il suo film
tridimensionale Imagine, girato nel 1994 con il metodo IMAX, ha ottenuto grande successo in tutte le
sale del mondo dov'è in funzione questo procedimento. Ha contribuito alla realizzazione delle
coreografie di video musicali quali Batdance per il film Batman con musica di Prince, e ad altri video
per cantanti e gruppi quali White Lion, Shadowfax e Cathy Dennis. Moses scatta una quantità enorme
di fotografie - sopratutto a sé stesso. Parte delle sue foto sono state esposte in alcune mostre a
Londra, Milano e Aspen. Quest’anno ha presentato per la prima volta una sua mostra al Teatro
Olimpico di Roma, al Teatro Nuovo di Milano ed all’Archivio Storico di Firenze. Abita nel Connecticut
con Cynthia Quinn, ex ballerina di MOMIX. La loro figlia Elisabeth, anche lei ballerina, è entrata a far
parte nel 2007 de “Les Ballets de Monte Carlo”. Nel 1998 Moses Pendleton ha ricevuto dal
Governatore del Connecticut il Premio per le Arti. Nel 1999 il Premio “Positano” per la coreografia. È
Guggenheim Fellow dal 1977. Per Momix ha creato i seguenti spettacoli: Momix Classics, Passion,
Baseball, SuperMomix, Opus Cactus e, nel 2005 Sun Flower Moon. Nel 2008, ha creato per la ballerina
russa Diana Vishneva, un assolo, che stato presentato a New York e in altre città delle Stati Uniti con
grande successo. Sempre danzate dalla Vishneva e da un gruppo di danzatori russi alcune coreografie
di Pendleton hanno fatto parte della serata d’inaugurazione dei Giochi Olimpici Invernali di Sochi 2014.
Risale al 2009 la sua ultima creazione Bothanica. Nel 2010 MOMIX reMIX, la storia di 30 anni di
successi. La sua ultima creazione Alchemy è stata presentata il 5 febbraio 2013 a Ravenna in Prima
Mondiale al Teatro Dante Alighieri come anticipazione del Ravenna Festival.
FESTIVAL NEL FESTIVAL
SABATO 9 AGOSTO tutti i teatri della città
h 16.30 | Hotel Miramare
CIVITANOVA DANZA FOCUS
incontro sul tema Danzare il pubblico
h 19 | Lido Cluana
HAPPYDANCEHOUR!
a cura delle scuole di danza della città
h 20.30 | Teatro Cecchetti
HILLEL KOGAN [Israele]
WE LOVE ARABS
prima italiana
h 21.30 | Teatro Rossini
IVGI&GREBEN
PROVINCIAL DANCES THEATRE [Olanda | Russia]
FORGOT TO LOVE
prima italiana
h 23.15 | Teatro Annibal Caro
CIVITANOVA CASA DELLA DANZA
progetto di residenza
GIULIO D’ANNA
CANTIERE APERTO PER R_ESISTERE
anteprima assoluta
Un nuovo festival nel festival che segue la struttura del primo. Inizio all’Hotel Miramare con Civitanova
Danza Focus incontro sul tema Danzare il pubblico. A seguire Happydancehour! a cura delle scuole di
danza della città nel piazzale antistante Lido Cluana e al Teatro Cecchetti il coreografo israeliano Hillel
Kogan presenta in prima italiana We love Arabs. La “maratona di danza” prosegue al Teatro Rossini con
la prima italiana di Forgot to love nato dalla collaborazione tra i coreografi olandesi Uri Ivgi e Johan
Greben per i danzatori di Provincial Dances Theatre. A chiudere la serata è il marchigiano-olandese Giulio
D’Anna, originario di San Benedetto del Tronto ed arrivato ad essere uno dei più richiesti artisti
internazionali, al Teatro Annibal Caro con Cantiere aperto per R_ESISTERE.
WE LOVE ARABS
coreografia Hillel Kogan
danzatori Adi Boutrous, Hillel Kogan
musiche Kazem Alsaher, Wolfgang Amadeus Mozart
consulenti artistici Inbal Yaacobi, Rotem Tashach
We Love Arabs è stato insignito dell’Outstanding Creator of 2013, premio assegnato dai critici israeliani di
danza. Nelle motivazioni del premio emerge il senso del lavoro del coreografo definito come “performer
multi talentuoso” la cui danza rivela un pensatore originale e indipendente che sfida costantemente il suo
pubblico con le sue percezioni uniche. La danza dialoga continuamente con frammenti di testi che
invitano lo spettatore a guardarsi allo specchio e nello stesso tempo, con grazia e umorismo, lo conduce
al cuore della danza stessa. In We love Arabs Kogan introduce la complessità attraverso la chiarezza di
obiettivi: ogni mossa, ogni parola e tutti gli strumenti performativi sono saldamente uniti. La creazione
coreografica trova così il suo equilibrio e la sua forma nella struttura accuratamente tracciata.
HILLEL KOGAN
È nato nel 1974. Lungo la sua carriera di ballerino con il Batsheva Ensemble, il gruppo svizzero Nomades
e il Ballet Gulbenkian in Portogallo ha creato coreografie per compagnie di danza e festival in Israele e
all'estero. Hillel è assistente di Ohad Naharin e lavora come Direttore prove nel Batsheva Ensemble.
Collabora inoltre come performer, nonché co-creatore e drammaturgo, con coreografi isrealiani come
Yossi Berg e Oded Graf, Renana Raz e molti altri. Ha studiato nella Scuola Dancer Bat-Dor e al Merce
Cunningham Studio a New-York.
ADI BOUTROUS
È nato nel 1989 a Beer Sheva. Danza con coreografi israeliani come Iris Erez, Dana Ruttenberg, Shlomi
Twizer, Edmond Rousseau, Bosmat Nussan e altri. È creatore di vari eventi nel panorama israeliano di
danza indipendente. Nel 2013 ha vinto il primo premio giovani coreografi alla competizione Shades in
Danza di Tel Aviv.
Provincial Dances Theatre
FORGOT TO LOVE
coreografia Uri Ivgi, Johan Greben
musica Tom Parkinson
danzatori Kseniia Kaplun, Kseniia Mikheeva, Ekaterina Savelyeva, Olga Sevostyanova
Tatiana Shchipko, Roman Borodin, Eugeny Kalachev, Anton Lavrov
Oleg Stepanov, Alexey Torgunakov
disegno luci Yaron Abulafia
La lotta umana nella ricerca dell’amore è il tema centrale del nuovo spettacolo del Provincial Dances
Theatre, un pezzo di desiderio e solitudine. Ogni giorno si creano relazioni di amicizia attraverso mezzi
non fisici come Internet. I contatti sono spesso basati su parole scritte con cura accompagnate da belle
immagini che seducono e spesso conducono a incontri brevi e veloci ma immersi sempre nello stesso
vuoto. Si è smarrito il modo di entrare in contatto attraverso i mezzi tradizionali? Essere in una stanza
insieme, uno di fronte all'altro, guardarsi negli occhi, conversare, esporsi e mostrarsi vulnerabile.
URI IVGI &JOHAN GREBEN
La prima collaborazione di Ivgi & Greben ha avuto luogo nel 2003 con una nuova versione di Carmen su
invito del Szeged Contemporary Ballet dell'Ungheria e accolta con grande successo in numerosi festival
internazionali. Dal 2003 hanno creato per il Ballet am Rhein, Dansgroep Amsterdam, Introdans e Scapino
Ballet, E 'Dansa, Korea National Contemporary Dance Company, Modern Dance Turchia, National Ballet
Theatre, Provincial Dances Theatre, Scottish Dance Theatre, Skanes Dansteater e Norrdans,
Tanzkompanie Theater St. Gallen. Ivgi & Greben hanno vinto il Golden Mask Award 2011 a Mosca nella
categoria “Best Choreographer-Ballet/Contemporary Dance”. Hanno ricevuto inoltre il più importante
premio di teatro per This is not a love song creato per la Theatre Provincial Dances a Ekaterinburg in
Russia.
TOM PARKINSON
Compositore, musicista e sound designer indipendente, lavora principalmente in un contesto
interdisciplinare: televisione, cinema e radio. È autore di oltre cinquanta colonne sonore per il teatro.
Oltre a Ivgi & Greben, tra i collaboratori regolari ci sono, tra gli altri, Keren Levi, Sharon Smith e Bryony
Kimmings. Ha collaborato alla Royal Opera House, National Dance Company of Korea, Dansgroep
Amsterdam, Phoenix Dance Theatre, Teatro Nazionale della Tunisia e Holland Festival. Le sue musiche
sono andate in onda su ClassicFM, ResonanceFM, Radio 1, 1Xtra e 6Music. Tra i clienti commerciali
McDonalds, Nokia, Channel4 e Sky Sport.
YARON ABULAFIA
Nel corso degli ultimi 17 anni ha disegnato le luci per quasi 100 spettacoli di teatro, danza, installazioni,
concerti e spettacoli televisivi a livello internazionale. La sua passione per il disegno luci si è sviluppata
nei sei anni di studi di pittura e scultura, anche presso il Museo delle Arti di Tel-Aviv. Parallelamente alla
sua carriera artistica, sta completando il suo dottorato di ricerca sulla Semiotica e Poetica della Luce nel
Teatro Contemporaneo presso l'Università di Groningen, nei Paesi Bassi.
CANTIERE APERTO PER R_ESISTERE
concept, direzione e coreografia Giulio D’Anna
composizione musicale Maarten Bokslag
set design Jasper van Roden
assistenza direzione e produzione Agnese Rosati
produzione Nederlandse Dansdagen, Dansateliers Rotterdam, Versiliadanza
in collaborazione con AMAT & Civitanova Danza nell’ambito di Civitanova Casa della Danza
progetto vincitore Nederlandse DansDagen Premio di Maastricht 2013
e selezionato per Dans Elargie Theatre de La Ville [Parigi
“We ain’t going nowhere. We are here to stay. We are here. We are here. We are.”
R_ESISTERE è un dance-concert sul tema della resistenza politica, emotiva e fisica.
Viviamo in un periodo in cui ci sono molti motivi per scendere in piazza e protestare. Combattere per un
mondo migliore, un governo migliore, la scomparsa delle problematiche legate alle minoranze e
l’accettazione… A prescindere da quali siano le battaglie che ognuno di noi sceglie, è possibile pensare
all’atto di protesta, di rifiuto e critica come una parte essenziale e positiva della nostra natura umana?
Possiamo guardare alla protesta come una preziosa possibilità al cambiamento e all’evoluzione?
Cinque performer fondono il ruolo del danzatore con quello del musicista per creare un linguaggio teatrale
che incarni il desiderio umano di far sentire la propria voce forte e chiara quando qualcosa d’ importante
nella propria esistenza è in pericolo.
GIULIO D’ANNA
Giulio incontra la danza a 10 anni. Studia Balletto seguendo il metodo della Royal Academy of Dancing
fino a 20 anni. Prosegue con il Modern Jazz e corsi di formazione per insegnanti di danza (Aid&a e Bruno
Collinet). Nel 2003 si dedica alla danza contemporanea. Importante, in Italia, è stato il periodo di studio
con Simona Bucci (pedagogia Alwin Nikolais) a Firenze, dove segue anche un corso di formazione
teatrale. Prosegue gli studi nei Paesi Bassi laurandosi in coreografia all’SNDO (Scuola per lo Sviluppo
della Nuova Danza) di Amsterdam. Durante i 4 anni all’SNDO importanti sono stati gli incontri pedagocici
e artistici con David Zambrano, Hooman Sharifi, Bruno Listopad, Kirstie Simpson, e Ria Higler.
Dal 1999, accanto agli studi coreutici, studia Medicina, Naturopatia, tecniche di massaggio e Theta
Healing. I suoi lavori sono stati selezionati per i festival: Equilibrio (Roma), Nederlandse DansDagen
(Maastricht - NL), Springdance (Utrecht - NL), TAZ (Oostende- BE), Tweetakt (Utrecht - NL), Masdanza
(Maspalomas - ES), Sick! (Brighton - GB), ITs (Amsterdam - NL), Certamen de Coreografia de Burgos
(Burgos - ES), ACT (Bilbao - ES), Ammutinamenti (Ravenna). Negli ultimi due anni di univeristà è stato
selezionato nella Vetrina “Makers Present” per i nuovi coreografi delle Scuole teatrali d’Europa.
Dal 2009 viene prodotto dalle case di produzione olandesi: Dansateliers (Rotterdam) e Generale Oost
(Arnhem). Nel 2010 viene selezionato in Italia per la vetrina Anticorpi Explo ed entra a far parte del
progetto Matilde, piattaforma regionale per la nuova scena marchigiana un progetto di Regione Marche e
AMAT. Nel 2011 è vincitore del Premio Equilibrio a Roma e viene selezionato come rappresentante per la
scena coreografica olandase per il progetto di residenze internazionali Choreoroam Europa 2011.
Nel 2012 al lavoro di Giulio vengono assegnati il premio Dioraphte durante il Nederlandse Dansdagen e il
premio “Miglior Autore Emergente” da “Danza & Danza”. Nello stesso anno Giulio viene invitato a
partecipare ai progetti internazionali Act your age e Transparent Boundaries, traiettorie europee di ricerca
sul tema dell’invecchiamento.
Nel 2013 Giulio risulta vincitore del progetto Nazionale Anticorpi XL CollabrAction per la produzione di O O
O O O O O O e riceve il premio Nederlandse Dansdagen van Maastricht 2013.
Giulio lavora come coreografo indipendente a cavallo tra i Paesi Bassi e l’Italia. In Italia, Giulio è attivo in
collaborazione con l’Associazione Culturale Versiliadanza e AMAT mentre nei Paesi Bassi è sostenuto da
DANSATELIERS di Rotterdam.
Al momento Giulio è impegnato con il tour internazionale delle sue ultime due creazioni Parkin’Son e O O
O O O O O O e con la nuova produzione 2014 R_ESISTERE.
BIGLIETTI
Teatro Annibal Caro
posto unico numerato
10 euro
ridotto* 8 euro
Teatro Cecchetti
Teatro Rossini
posto unico numerato
posto unico numerato
8 euro
15 euro
ridotto* 6 euro
ridotto* 10 euro
LE NOTTI DELLE STELLE
I settore
II settore
60 euro
50 euro
ridotto* 55 euro
ridotto* 45 euro
III settore
40 euro
ridotto* 35 euro
CIVITANOVA DANZA FOCUS e HAPPYDANCEHOUR!
ingresso gratuito
ABBONAMENTI SPECIALI
CARNET 3 spettacoli [sabato 19 luglio o sabato 9 agosto]
25 euro
ridotto* 18 euro
CARNET 6 spettacoli [[sabato 19 luglio + sabato 9 agosto]
40 euro
ridotto* 30 euro
con CARNET diritto di prelazione sull’acquisto di massimo 2 biglietti per LE NOTTI DELLE STELLE
offerta valida per un numero limitato di spettatori
*giovani fino a 24 anni, iscritti scuole di danza e convenzionati vari
VENDITA BIGLIETTI E ABBONAMENTI
dal 11 – 20 giugno vendita biglietti e carnet FESTIVAL NEL FESTIVAL
dal 23 giugno vendita biglietti LE NOTTI DELLE STELLE
nei giorni di spettacolo vendita biglietti presso i teatri di riferimento da un’ora prima dell’inizio
vendita on line www.teatridicivitanova.com - www.amatmarche.net - www.vivaticket.it
BIGLIETTERIE
Teatro Rossini 0733 812936 tutti i giorni [domenica e festivi esclusi, tranne se giorno di spettacolo]
dalle ore 18.30 alle ore 20.30
Teatro Annibal Caro 0733 892101 il giorno di spettacolo da un’ora prima dell’inizio
Teatro Cecchetti 0733 817550 il giorno di spettacolo da un’ora prima dell’inizio
INIZIO EVENTI
Hotel Miramare ore 16.30 Lido Cluana ore 19 Teatro Cecchetti ore 20.30
Teatro Rossini ore 21.30 Teatro Annibal Caro ore 23.15
PREVENDITE
Ancona AMAT 071 2072439; Ascoli Piceno Teatro Ventidio Basso 0736 244970
Fermo Teatro dell’Aquila 0734 284295 ; Macerata Biglietteria dei Teatri 0733 230735
Pesaro Teatro Rossini 0721 387620; Porto Recanati Pro Loco 071 7591872
Porto Sant’Elpidio Eventi Culturali 0734 902107
INFORMAZIONI
Teatro Rossini Civitanova Marche, via Bruno Buozzi 6 [0733 812936]
AMAT Ancona, corso Mazzini 99 [071 2072439 – 071 2075880]
www.civitanovadanza.it | www.teatridicivitanova.com | www.amatmarche.net