0-4-1-sicurezza-operatori2-rev-1-2015

Corso Operatore C.R.I. nel
Settore Emergenza
La sicurezza degli operatori
Rev. 1-2015
Corso OPEM
Finalità del corso
• aggiungere una parte teorica e
una conseguente riflessione agli stili
comportamentali da sempre condivisi, per
rinforzare i comportamenti dei partecipanti
nel campo della tutela della salute e sicurezza
nello svolgimento delle attività di protezione
civile
 in subordine adempiere agli obblighi
formativi previsti dalla normativa vigente
Corso OPEM
Obiettivi specifici di apprendimento
Al termine del corso, i partecipanti saranno in grado di:
• Capire che la tutela della salute e sicurezza è una
questione che riguarda le scelte e i comportamenti di
ciascuno
• Saper riconoscere quando poter intervenire o meno
• Riconoscere quali sono i propri obblighi nei confronti
di se stessi e degli altri
• Conoscere i compiti della propria organizzazione nei
confronti dei volontari
• Conoscere il quadro normativo di riferimento sulla
salute e sicurezza
Corso OPEM
SICUREZZA
condizione di chi o di ciò che non è
esposto a rischi o pericoli
In caso di emergenza o di
attività speciali
i RISCHI aumentano e la
SICUREZZA diminuisce!
Corso OPEM
PARTE I
1
2
3
• Normative
• Scenari di Rischio
• Compiti del volontario
Corso OPEM
I 3 capisaldi
Decreto legislativo 9 /4/2008 n. 81
• Testo Unico in materia di Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di
lavoro
Decreto interministeriale del Lavoro e delle Politiche
sociali del 13/4/2011
• Disposizioni in attuazione dell'articolo 3, comma 3-bis, del decreto legislativo
9 aprile 2008, n. 81, in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Decreto del capo dipartimento della Protezione Civile del
Consiglio dei Ministri del 12/1/2012
• Intesa tra il Dipartimento della Protezione Civile e le Regioni e Province
Autonome sulla definizione delle modalità dello svolgimento delle attività
di sorveglianza sanitaria
Corso OPEM
Decreto legislativo 9 /4/2008 n. 81
 I volontari della PC sono
equiparati ai lavoratori
(art.2)
Le disposizioni del decreto sono
applicate alle organizzazioni di
volontariato della PC tenendo conto delle
particolari modalità di svolgimento delle
loro attività per le quali si rimanda a
norma successiva (art.3 com3bis)
Corso OPEM
DESTINATARI secondo l’art. 3, comma 3-bis del D. L. 81
Organizzazioni di volontariato
della
Protezione Civile
CRI
Corpo Nazionale
del
Soccorso Alpino e Speleologico
Volontari dei Vigili del Fuoco
Cooperative Sociali
Corso OPEM
D. Lgs. 81/2008
Nei riguardi […] del soccorso pubblico e della
difesa civile, dei servizi di protezione civile,
nonché nell’ambito […] delle organizzazioni di
volontariato di cui alla legge 1 agosto 1991 n.
266 […], le disposizioni del presente decreto
legislativo sono applicate tenendo conto delle
effettive particolari esigenze connesse al
servizio espletato o alle peculiarità
organizzative
Titolo I - Art. 3 comma 2
9
Corso OPEM
Sicurezza e Protezione Civile
• La sicurezza modulata in funzione alle
particolari esigenze e alla specifiche attività
di protezione civile
• Gli adempimenti previsti dal D.Lgs 81/2008
non sono incompatibili con le peculiarità
delle attività di protezione civile:
– Utilizzo dei dispositivi di protezione individuale
- D.P.I
– Movimentazione manuale dei carichi
– Utilizzo macchine ed attrezzature
10
Corso OPEM
Dispositivi di Protezione Individuale
(art.74 Dlgs.81/2008)
“qualsiasi attrezzatura
destinata ad essere
indossata e tenuta dal
lavoratore allo scopo di
proteggerlo contro uno o
più rischi suscettibili di
minacciare la sicurezza o la
salute durante il lavoro,
nonché ogni complemento
o accessorio destinato a tale
scopo”
11
Corso OPEM
Classificazione DPI e loro ambito di
impiego
• Indumenti protettivi (ignifughi,impermeabili,
rifrangenti…)
• Guanti (utilizzati per proteggersi da materiali
pericolosi, calore, freddo, nella manipolazione di
materiali taglienti o scivolosi…)
• Elmetti (contro impatti, urti accidentali…)
• Cuffie antirumore (attenuazione rumore in
molte attività lavorative)
12
Corso OPEM
Classificazione DPI e loro ambito di
impiego
• Occhiali e schermi protettivi (protezione calore,
urti, schegge…)
• Maschere e autorespiratori (protezione polveri,
odori, gas o fumi nocivi…)
• Scarpe e stivali (protezione da calore, acidi,
cadute accidentali…)
• Cinture di sicurezza (per assicurare il lavoratore
che opera in equilibrio precario..)
• Articoli
dielettrici
(protezione
dalle
folgorazioni:zoccoli, guanti, tronchetti…)
13
Corso OPEM
Dispositivi di Protezione Individuale
• Rischi Fisici
• Rischi Chimici
– Rumore: auricolari,
cuffia
– Meccanici: casco,
guanti, scarponi
– Termici: guanti,
indumenti
– Elettrici: guanti,
scarponi
14
– Aerosol: maschera
– Gas, Vapori:
maschera, indumenti
– Liquidi: guanti
– Rischi Biologici:
indumenti,
maschera, guanti
Corso OPEM
Movimentazione Manuale
dei Carichi
• Movimentazione manuale:
– Operazioni di trasporto o sostegno da parte di uno o
più operatori comprese le azioni del sollevare,
deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico
• Il peso e il carico sollevabile devono essere
adeguati
alle
caratteristiche
fisiche
dell’operatore:
–
–
–
–
15
Max 25 Kg per gli uomini
Max 20 Kg per le donne
Max 20 Kg per gli adolescenti maschi (15-18 anni)
Max 15 Kg per gli adolescenti femmine(15-18 anni)
Corso OPEM
Regole movimentazione
• Il peso è soltanto uno degli elementi di
carico. Occorre prendere le opportune
precauzioni prima di sollevare carichi
• Oltre al peso si dovrà tener conto di altri
fattori:
–
–
–
–
–
16
Volume di carico
Manovrabilità del carico
Altezza di sollevamento
Distanza da percorrere
Possibilità o meno di ripartire il carico
Corso OPEM
Considerazioni ergonomiche
• Il peso da movimentare va
tenuto il più possibile vicino al
corpo
• Il peso va movimentato a
schiena eretta, flettendo le
ginocchia e non la colonna
vertebrale per evitare traumi
dorso-lombari
• Operare in uno spazio adeguato
• Utilizzare gli adeguati dispositivi
di protezione individuale
17
Corso OPEM
Macchine ed attrezzature
Disposizioni generali d’uso
• Assicurarsi che tutte le macchine che possono
costituire un pericolo (parti sporgenti,
ingranaggi, ecc..) siano protette o munite di
idonei dispositivi di sicurezza e che tutti gli
organi di trasmissione (cinghie, ingranaggi,
ecc..) siano protetti per evitare impigliamenti e
trascinamenti.
• Non indossare indumenti che potrebbero
rimanere impigliati.
18
Corso OPEM
Macchine ed attrezzature
Disposizioni generali d’uso
• È vietato rimuovere protezioni e dispositivi di
sicurezza
• È vietato pulire, oliare ed ingrassare parti
delle macchine in movimento e eseguire
registrazioni o riparazioni su organi in moto
• Utilizzare correttamente l’impianto elettrico
19
Corso OPEM
Utensili Manuali
RISCHI
– Lesioni da proiezione di schegge
– Lesioni e tagli per contatto con parti taglienti
– Lesioni conseguenti a rottura dell’utensile
VERIFICA ATTREZZATURA
– Controllare a vista lo stato di efficienza degli utensili e
delle attrezzature
– Evitare l’utilizzo di attrezzi muniti di manico o
d’impugnatura deteriorati, spezzati o scheggiati o che non
siano ben fissati all'attrezzo stesso
20
Corso OPEM
…utensili manuali
NORME COMPORTAMENTALI
– Utilizzare l’utensile o l’attrezzo solamente per l’uso a cui è
destinato e nel modo più appropriato
– Non prolungare con tubi, o altri mezzi di fortuna,
l’impugnatura degli attrezzi
– Non appoggiare cacciaviti, pinze, forbici o altri attrezzi in
posizione di equilibrio instabile
– Riporre entro le apposite custodie, quando non utilizzati,
gli attrezzi affilati o appuntiti
– Utilizzare occhiali di protezione o schermi facciali, guanti e
scarpe antinfortunistiche
21
Corso OPEM
Scale Doppie
RISCHI
– Caduta dall’alto di persone per rottura, per
scivolamento, per ribaltamento
– Caduta dall’alto materiali per distrazione
– Elettrocuzione per lavori in prossimità di linee elettriche
VERIFICA ATTREZZATURA
– Utilizzare scale che non superino i 5 m di altezza
– Verificare che i dispositivi di trattenuta siano
correttamente posizionati e che la scala sia stabile
(scuotendola leggermente)
– Verificare che la scala sia provvista di dispositivo che
impedisca l’apertura oltre il limite prestabilito di
sicurezza
22
Corso OPEM
…scale doppie
NORME COMPORTAMENTALI
– Evitare di lavorare stando a cavalcioni sulla scala
– Le scale non vanno usate come passerelle o come montanti di
ponti su cavalletti
– Salire sulla piattaforma della scala doppia solo se i montanti sono
prolungati di almeno 60 cm oltre la piattaforma
– Non usare le scale in prossimità di linee elettriche (> 5 m) a meno
che non siano schermate o isolate
– Salire o scendere dalla scala sempre col viso rivolto verso la scala
stessa
– Utilizzare la scala una persona per volta
– Non sporgersi dalla scala
– Utilizzare casco di sicurezza sia quando si lavora sulla scala o si è
in prossimità di essa
– Usare scarpe di sicurezza con suola antisdrucciolo
23
Corso OPEM
Muletto - Transpallet
RISCHI
– Ribaltamento
– Caduta di materiali dall’alto
VERIFICA ATTREZZATURA
– Verificare il funzionamento dei comandi con
particolare riguardo per i freni
– Controllare preventivamente i percorsi e le aree di
manovra
– Verificare la portata massima consentita
24
Corso OPEM
…muletto - transpallet
NORME COMPORTAMENTALI
–
–
–
–
–
–
–
–
25
Mantenere abbassate le forche durante gli spostamenti
Posizionare correttamente il carico sulle forche
Effettuare i depositi in modo stabile
Richiedere l’aiuto di personale per eseguire le manovre
in spazi ristretti o con scarsa visibilità
Non abbandonare i carichi in posizione elevata
Posizionare la macchina ove previsto, abbassare le
forche ed azionare il freno di stazionamento
Transitare a passo d’uomo e non fumare
Utilizzare idonei DPI
Corso OPEM
Autogru e Pedane
RISCHI
- Caduta materiali per imbracature o manovre errate
- Contatto, tagli, abrasioni per errore di manovra o per
errata imbracatura del carico
- Ribaltamento dell'autogru
Le Autogru e le Pedane Elevatrici degli Autocarri
possono essere movimentate
ESCLUSIVAMENTE da personale autorizzato
26
Corso OPEM
… autogru e pedane
NORME COMPORTAMENTALI
–
–
–
–
27
Non sostare nel raggio di azione della gru
Non sostare nell’area di movimentazione della pedana
Attenersi agli ordini impartiti dal manovratore
Indossare idonei DPI
Corso OPEM
Impianti Elettrici
Gli impianti elettrici devono essere costruiti e
mantenuti in modo da prevenire i seguenti rischi:
– contatto diretto (contatto con una parte dell’impianto
normalmente in tensione, come un conduttore, un
morsetto, l’attacco di una lampada, di un fusibile, ecc...,
divenuti casualmente accessibili)
– contatto indiretto (contatto con una parte dell’impianto
normalmente non in tensione, come ad esempio la
carcassa di un motore, ma che ha accidentalmente
assunto una tensione pericolosa per un guasto
d’isolamento)
– incendio od esplosione
(per sovraccarico o cortocircuito)
28
Corso OPEM
Utilizzo impianto elettrico
• Non utilizzare prese multiple
mobili, adattatori di portata,
prolunghe etc. negli ambienti
umidi, bagnati, freddi, caldi,
polverosi, con emanazioni
corrosive, con pericolo di
incendio, con pericolo di
esplosione
• Non alimentare più apparecchi
da una stessa presa
29
Corso OPEM
Utilizzo impianto elettrico
• Non collegare un apparecchio ad
una presa non adatta - pericolo
di incendio o di deterioramento
dell'impianto
• Verificare
che
le
utenze
collegate
non
superino
complessivamente il valore della
corrente della presa
30
Corso OPEM
Utilizzo impianto elettrico
• Non è consentito inserire una spina da 16 A
(larghi e distanti) in una presa da 10 A (fori stretti
e vicini)
• Non inserire le spine di tipo tedesco (Shuko) in
prese di tipo italiano perché non si consente il
collegamento a terra dell'apparecchio (linguette
ai lati)
31
Corso OPEM
Utilizzo impianto elettrico
• Eseguire correttamente i collegamenti presaspina ed utilizzare gli appositi bloccaggi ove
presenti (ghiere)
• Le spine devono essere inserite e disinserite dalle
prese con gli apparecchi utilizzatori SPENTI con
l’apposito interruttore a bordo apparecchio
32
Corso OPEM
Utilizzo impianto elettrico
• Non vanno effettuate manovre con interruttori,
prese a spina, macchine elettriche con mani
bagnate e piedi in pozzanghere d’acqua
• I cavi e le prese mobili non devono essere
appoggiati a terra e soggetti a schiacciamenti e
compromissioni dovute alla presenza di liquidi
33
Corso OPEM
Utilizzo impianto elettrico
• I passaggi di servizio e gli accessi alle macchine,
quadri e apparecchiature elettriche devono
essere tenuti sgombri da materiale di qualsiasi
tipo, in particolar modo se si tratta di materiali o
oggetti infiammabili
• Le utenze con assorbimento superiore ai 1000W
necessitano di un interruttore a monte della
presa o del collegamento fisso alla rete
34
Corso OPEM
Manutenzioni e riparazioni
• In caso di guasto non intervenire ma segnalare
tempestivamente il problema al personale
autorizzato (conduttori elettrici il cui rivestimento
isolante
è
danneggiato,
involucri
di
apparecchiature elettriche che risultano aperti o
facilmente apribili senza l’uso di attrezzi,
conduttori elettrici soggetti a danneggiamenti
meccanici, apparecchiature elettriche che
scaldano in modo anomalo)
GLI IMPIANTI DEVONO ESSERE MANUTENUTI E
MODIFICATI SOLAMENTE DA PERSONALE SPECIALIZZATO
35
Corso OPEM
Manutenzioni e riparazioni
• Prima di sostituire lampade o fusibili bisogna
sempre togliere la tensione dal quadro elettrico
• Non usare acqua per spegnere incendi di origine
elettrica, ma gli appositi estintori
36
Corso OPEM
Decreto legislativo 9 /4/2008 n. 81
ha aperto la strada ad un approccio
scientifico e mirato alla sicurezza per le
attività di volontariato di protezione
civile, rinviandone l’individuazione precisa
ad un successivo provvedimento
Decreto interministeriale del lavoro e delle
politiche sociali del 13/4/2011
Corso OPEM
Decreto interministeriale del lavoro
e delle politiche sociali del 13/4/2011
Disposizioni per la tutela di salute e
sicurezza dei volontari di protezione civile
a TUTELA dell’ INTEGRITA’ di
VITA
BENI
INSEDIAMENTI
Corso OPEM
AMBIENTE
Decreto interministeriale del lavoro
e delle politiche sociali del 13/4/2011
La tutela della salute e della sicurezza dei
volontari non si ottiene acquisendo una
“patente”
ma
è una modalità di COMPORTAMENTO
da tenere in modo CONTINUATIVO
Corso OPEM
Decreto interministeriale del lavoro
e delle politiche sociali del 13/4/2011
Le sedi delle organizzazioni
(salvo i casi in cui si svolga attività lavorativa),
i luoghi di esercitazione, di formazione e di
intervento
NON SONO CONSIDERATI
“LUOGHI DI LAVORO”
Corso OPEM
Decreto interministeriale del lavoro
e delle politiche sociali del 13/4/2011
ESIGENZE CHE CARATTERIZZANO LE
ATTIVITA’ DI PROTEZIONE CIVILE
URGENZA
EMERGENZA
Corso OPEM
IMPREVEDIBILITA’
Organizzazione di
Volontariato
deve garantire
TUTELA
SOSTANZIALE dei
SUOI ISCRITTI
RICORDIAMOCI CHE IL
VOLONTARIO e’
EQUIPARATO AL
LAVORATORE
SOLO
PER GLI OBBLIGHI
DELL’ORGANIZZAZIONE
FORMAZIONE,
INFORMAZIONE,
ADDESTRAMENTO
DOTAZIONE IDONEI DPI
E ATTREZZATURE
CONTROLLO E/O
SORVEGLIANZA
SANITARIA
SE’
capacità di
OPERARE IN
SICUREZZA
COLLEGHI
ASSISTITI
Corso OPEM
AUTOPROTEZIONE
mettersi al riparo in maniera autonoma
da pericoli o da conseguenze dannose
• consapevolezza: essere consci delle proprie capacità e dei
propri limiti;
• prepararsi adeguatamente ad un possibile evento pensando
alla possibile evoluzione dello stesso;
• dotarsi degli strumenti, dei materiali e dei generi di conforto
• necessari;
• utilizzare i dispositivi di protezione adeguati;
• evitare di mettersi in pericolo;
•
conoscere i comportamenti da mettere in atto in caso di
pericolo
Corso OPEM
Decreto del capo dipartimento della Protezione
Civile del Consiglio dei Ministri del 12/1/2012
SCENARI DI RISCHIO
Art. 1 All.1
COMPITI SVOLTI DAI
VOLONTARI NEI VARI
SCENARI DI RISCHIO
Art.2 All.1
Corso OPEM
Decreto del capo dipartimento della Protezione
Civile del Consiglio dei Ministri del 12/1/2012
SCENARIO DI RISCHIO
Rappresentazione dei fenomeni di origine
naturale o antropica che possono interessare un
determinato territorio provocandovi
danni a persone e/o cose e che costituisce la base per
elaborare un piano
di emergenza
Corso OPEM
Decreto del capo dipartimento della Protezione
Civile del Consiglio dei Ministri del 12/1/2012
Corso OPEM
Decreto del capo dipartimento della Protezione
Civile del Consiglio dei Ministri del 12/1/2012
3 TIPOLOGIE DI SCENARI DI RISCHIO
1. Scenari di protezione civile operativi
2. Scenari di protezione civile ESCLUSIVAMENTE a
supporto di altri soggetti competenti individuati
per legge
3. Contesti assimilati a scenari di Protezione civile
Corso OPEM
Decreto del capo dipartimento della Protezione
Civile del Consiglio dei Ministri del 12/1/2012
1. Scenari di protezione civile operativi
•
•
•
•
•
•
•
Scenario eventi atmosferici avversi
Scenario rischio idrogeologico - alluvione
Scenario rischio idrogeologico - frane
Scenario rischio sismico
Scenario rischio vulcanico
Scenario rischio incendi boschivi e di interfaccia
Scenario con assenza rischi specifici di protezione
civile
Corso OPEM
Decreto del capo dipartimento della Protezione
Civile del Consiglio dei Ministri del 12/1/2012
2. Scenari di protezione civile
esclusivamente a supporto di altri
soggetti competenti individuati per legge
• Scenario di rischio chimico, nucleare, industriale,
trasporti
• Scenario ambientale e igienico-sanitario
Corso OPEM
Decreto del capo dipartimento della Protezione
Civile del Consiglio dei Ministri del 12/1/2012
COMPITI DEI VOLONTARI
•
•
•
•
•
•
Assistenza alla popolazione, intesa
come:
- attività psicosociale;
- attività socio-assistenziale;
Assistenza ai soggetti maggiormente
vulnerabili:
- giovani;
- anziani;
- malati;
- disabili;
Informazione alla popolazione;
Logistica;
Soccorso e assistenza sanitaria;
Uso e attrezzature speciali;
• Conduzione di mezzi speciali;
• Predisposizione e
somministrazione pasti;
Corso OPEM
•
•
•
•
•
•
•
•
Prevenzione e lotta attiva contro gli
incendi boschivi e di interfaccia;
Supporto
organizzativo,
anche
nell’ambito di:
- sale operative;
- attività amministrative;
- attività di segreteria;
Presidio del territorio:
Attività di ripristino dello stato dei
luoghi di tipo non specialistico;
Attività formative;
Attività In materia di radio e
telecomunicazioni;
Attività subacquea;
Attività cinofile.
VOLONTARIO
OPERA IN
URGENZA/EMERGENZA
IN SCENARI
IMPREVEDIBILI E
VARIABILI
ATTREZZATURE
MACCHINE
STRUMENTI
Corso OPEM
VALUTA I
RISCHI
PREVENZIONE
impedire che qualcosa
avvenga o si manifesti,
provvedendo con adeguato
in anticipo
Secondo il Testo Unico (D.Lgs. 81/08) n) prevenzione: il complesso
delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la
particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, per evitare o
diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della
popolazione e dell’integrità dell’ambiente esterno
Corso OPEM
QUELLO CHE…
• Quello che …..a fine servizio non si è presentato
in segreteria e altri volontari sono andati a
cercarlo la sera…
• Quello che ….non si mette i DPI e bisogna
allontanare altri volontari dal servizio per
accompagnarlo al pronto soccorso….
• Quello che …. modifica le attrezzature a
disposizione (pensando di essere più furbo dei
progettisti) e vanifica le procedure di sicurezza…
• Quello che… per dimostrare di essere il meglio di
tutti usa attrezzature e mezzi che non conosce (
e se va bene si limita a danneggiali)…
• Quello che…..
Corso OPEM
PARTE II
4
5
• Compiti
dell’organizzazione
• Responsabilità del
volontario
Corso OPEM
IL VOLONTARIO DEVE RICEVERE DALLA
PROPRIA ORGANIZZAZIONE:
1
2
3
FORMAZIONE, INFORMAZIONE E ADDESTRAMENTO
Decreto interministeriale del lavoro e delle politiche
ATTREZZATURE
E DPI
sociali del 13/4/2011
CONTROLLO /SORVEGLIANZA SANITARIA
Corso OPEM
Delibera della giunta Regionale n. 1676 del 3/12/20 12 - ADEMPIMENTI MINIMI
L’ORGANIZZAZIONE DEVE TENERE IL
FASCICOLO DEL VOLONTARIO
ATTIVITA’
FORMATIVA E
ADDESTRATIVA
INTERVENTI
SITUAZIONE
SANITARIA
Corso OPEM
Delibera della giunta Regionale n. 1676 del 3/12/20 12 - ADEMPIMENTI MINIMI
FASCICOLO DEL VOLONTARIO
ATTIVITA’ FORMATIVA e ADDESTRATIVA
DICHIARAZIONE
volontario di avere
ricevuto DPI E RELATIVO
ADDESTRAMENTO
ATTESTATI DEI CORSI
ATTESTATI ATTIVITA’
ADDESTRATIVE E
ESERCITAZIONI
sono validi anche gli attestati acquisiti prima del
decreto e quelli acquisiti per motivi di lavoro
Corso OPEM
Delibera della giunta Regionale n. 1676 del 3/12/20 12 - ADEMPIMENTI MINIMI
FASCICOLO DEL VOLONTARIO
INTERVENTI
SCHEDA ATTIVITA’ SVOLTE
DURANTE L’ANNO
ESERCITAZIONI
EMERGENZE
Se si dovesse superare il limite di 535 ore o 65 gg/anno
bisogna sottoporsi a SORVEGLIANZA SANITARIA
Corso OPEM
Delibera della giunta Regionale n. 1676 del 3/12/20 12 - ADEMPIMENTI MINIMI
FASCICOLO DEL VOLONTARIO
SITUAZIONE SANITARIA
SORVEGLIANZA SANITARIA
+ 535 ORE
+65GG
NON SI PAGA IL
TICKET!!!
CONTATTO AGENTI
DI RISCHIO
VISITE PARTICOLARI
SUBACQUEE
…………..
Corso OPEM
…………
Delibera della giunta Regionale n. 1676 del 3/12/20 12 - ADEMPIMENTI MINIMI
L’ORGANIZZAZIONE E’ TENUTA A:
1.
2.
3.
4.
5.
Specificare ad ogni volontario quali attività NON puo’
svolgere
Precisare al volontario che NON può utilizzare attrezzature
e materiali per i quali non sia stato addestrato
Chiarire al volontario che l’utilizzo di DPI o di compiere
attività per le quali non si è stati addestrati è
RESPONSABILITA’ INDIVIDUALE
Inserire in ogni corso di formazione un modulo relativo
alla salute e sicurezza personale
Per ogni intervento spedire il modello a) in SOUP per
l’assicurazione
Corso OPEM
4
• Compiti
dell’organizzazione
5
• Responsabilità del
volontario
IL VOLONTARIO, A SUA VOLTA:
1 Deve essere a conoscenza delle attività che NON può
svolgere
Decreto
interministeriale
del lavoro
e delleper
politiche
2 NON
può utilizzare
attrezzature
e materiali
i quali non è
sociali
del 13/4/2011
stato
addestrato
3
4
Deve evitare di passare dall’essere soccorritore all’essere
persona da soccorrere
Deve fornire all’organizzazione tutta la DOCUMENTAZIONE
richiesta (attestati, certificati, referti medici, patenti,…)
Corso OPEM
LE 5 DOMANDE DEL VOLONTARIO
Corso OPEM
Volontari esposti a
fattori di rischio
superiori alle
soglie previste
Sottoporsi a visita
presso medico
competente entro
90 giorni
Consegnare
all’organizzazione
l’idoneità
Corso OPEM
Non svolgere
attività per le quali
non hanno
ottenuto idoneità
ATTIVITÀ FORMATIVA
E’ previsto che l’attività formativa sia strettamente
connessa
ai
compiti
normalmente
svolti
dall’organizzazione di appartenenza.
Es. chi non è psicologo dell’emergenza non potrà
chiedere un corso formativo su tale argomento
Corso OPEM
ATTIVITA’
FORMATIVE e
ADDESTRATIVE
PIANO FORMATIVO
DELL’ASSOCIAZIONE
Tiene conto della programmazione nel
tempo delle iniziative formative
Prevede formazione e addestramento
all’uso di DPI
Riporta storia formativa dell’associazione
Corso OPEM
OBBLIGO
PER
RIMANERE
NELL’ALBO
PATENTI E
CERTIFICATI DI
BREVETTO,
ABILITAZIONE,
IDONEITÀ
non possono
essere acquisite
con semplici
attività formative
hanno bisogno di
formazione
specifica
Corso OPEM
sono riconosciute
anche se acquisite
in ambito
lavorativo
Formazione e
aggiornamenti in
riferimento ai compiti
svolti
Ai volontari aderenti
alle organizzazioni è
assicurata
Informazione relativa
agli scenari di rischio
Corso OPEM
Domande?
68
Corso OPEM