Corso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza La sicurezza degli operatori Rev. 1-2015 Corso OPEM Finalità del corso • aggiungere una parte teorica e una conseguente riflessione agli stili comportamentali da sempre condivisi, per rinforzare i comportamenti dei partecipanti nel campo della tutela della salute e sicurezza nello svolgimento delle attività di protezione civile in subordine adempiere agli obblighi formativi previsti dalla normativa vigente Corso OPEM Obiettivi specifici di apprendimento Al termine del corso, i partecipanti saranno in grado di: • Capire che la tutela della salute e sicurezza è una questione che riguarda le scelte e i comportamenti di ciascuno • Saper riconoscere quando poter intervenire o meno • Riconoscere quali sono i propri obblighi nei confronti di se stessi e degli altri • Conoscere i compiti della propria organizzazione nei confronti dei volontari • Conoscere il quadro normativo di riferimento sulla salute e sicurezza Corso OPEM SICUREZZA condizione di chi o di ciò che non è esposto a rischi o pericoli In caso di emergenza o di attività speciali i RISCHI aumentano e la SICUREZZA diminuisce! Corso OPEM PARTE I 1 2 3 • Normative • Scenari di Rischio • Compiti del volontario Corso OPEM I 3 capisaldi Decreto legislativo 9 /4/2008 n. 81 • Testo Unico in materia di Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro Decreto interministeriale del Lavoro e delle Politiche sociali del 13/4/2011 • Disposizioni in attuazione dell'articolo 3, comma 3-bis, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro Decreto del capo dipartimento della Protezione Civile del Consiglio dei Ministri del 12/1/2012 • Intesa tra il Dipartimento della Protezione Civile e le Regioni e Province Autonome sulla definizione delle modalità dello svolgimento delle attività di sorveglianza sanitaria Corso OPEM Decreto legislativo 9 /4/2008 n. 81 I volontari della PC sono equiparati ai lavoratori (art.2) Le disposizioni del decreto sono applicate alle organizzazioni di volontariato della PC tenendo conto delle particolari modalità di svolgimento delle loro attività per le quali si rimanda a norma successiva (art.3 com3bis) Corso OPEM DESTINATARI secondo l’art. 3, comma 3-bis del D. L. 81 Organizzazioni di volontariato della Protezione Civile CRI Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico Volontari dei Vigili del Fuoco Cooperative Sociali Corso OPEM D. Lgs. 81/2008 Nei riguardi […] del soccorso pubblico e della difesa civile, dei servizi di protezione civile, nonché nell’ambito […] delle organizzazioni di volontariato di cui alla legge 1 agosto 1991 n. 266 […], le disposizioni del presente decreto legislativo sono applicate tenendo conto delle effettive particolari esigenze connesse al servizio espletato o alle peculiarità organizzative Titolo I - Art. 3 comma 2 9 Corso OPEM Sicurezza e Protezione Civile • La sicurezza modulata in funzione alle particolari esigenze e alla specifiche attività di protezione civile • Gli adempimenti previsti dal D.Lgs 81/2008 non sono incompatibili con le peculiarità delle attività di protezione civile: – Utilizzo dei dispositivi di protezione individuale - D.P.I – Movimentazione manuale dei carichi – Utilizzo macchine ed attrezzature 10 Corso OPEM Dispositivi di Protezione Individuale (art.74 Dlgs.81/2008) “qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciare la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo” 11 Corso OPEM Classificazione DPI e loro ambito di impiego • Indumenti protettivi (ignifughi,impermeabili, rifrangenti…) • Guanti (utilizzati per proteggersi da materiali pericolosi, calore, freddo, nella manipolazione di materiali taglienti o scivolosi…) • Elmetti (contro impatti, urti accidentali…) • Cuffie antirumore (attenuazione rumore in molte attività lavorative) 12 Corso OPEM Classificazione DPI e loro ambito di impiego • Occhiali e schermi protettivi (protezione calore, urti, schegge…) • Maschere e autorespiratori (protezione polveri, odori, gas o fumi nocivi…) • Scarpe e stivali (protezione da calore, acidi, cadute accidentali…) • Cinture di sicurezza (per assicurare il lavoratore che opera in equilibrio precario..) • Articoli dielettrici (protezione dalle folgorazioni:zoccoli, guanti, tronchetti…) 13 Corso OPEM Dispositivi di Protezione Individuale • Rischi Fisici • Rischi Chimici – Rumore: auricolari, cuffia – Meccanici: casco, guanti, scarponi – Termici: guanti, indumenti – Elettrici: guanti, scarponi 14 – Aerosol: maschera – Gas, Vapori: maschera, indumenti – Liquidi: guanti – Rischi Biologici: indumenti, maschera, guanti Corso OPEM Movimentazione Manuale dei Carichi • Movimentazione manuale: – Operazioni di trasporto o sostegno da parte di uno o più operatori comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico • Il peso e il carico sollevabile devono essere adeguati alle caratteristiche fisiche dell’operatore: – – – – 15 Max 25 Kg per gli uomini Max 20 Kg per le donne Max 20 Kg per gli adolescenti maschi (15-18 anni) Max 15 Kg per gli adolescenti femmine(15-18 anni) Corso OPEM Regole movimentazione • Il peso è soltanto uno degli elementi di carico. Occorre prendere le opportune precauzioni prima di sollevare carichi • Oltre al peso si dovrà tener conto di altri fattori: – – – – – 16 Volume di carico Manovrabilità del carico Altezza di sollevamento Distanza da percorrere Possibilità o meno di ripartire il carico Corso OPEM Considerazioni ergonomiche • Il peso da movimentare va tenuto il più possibile vicino al corpo • Il peso va movimentato a schiena eretta, flettendo le ginocchia e non la colonna vertebrale per evitare traumi dorso-lombari • Operare in uno spazio adeguato • Utilizzare gli adeguati dispositivi di protezione individuale 17 Corso OPEM Macchine ed attrezzature Disposizioni generali d’uso • Assicurarsi che tutte le macchine che possono costituire un pericolo (parti sporgenti, ingranaggi, ecc..) siano protette o munite di idonei dispositivi di sicurezza e che tutti gli organi di trasmissione (cinghie, ingranaggi, ecc..) siano protetti per evitare impigliamenti e trascinamenti. • Non indossare indumenti che potrebbero rimanere impigliati. 18 Corso OPEM Macchine ed attrezzature Disposizioni generali d’uso • È vietato rimuovere protezioni e dispositivi di sicurezza • È vietato pulire, oliare ed ingrassare parti delle macchine in movimento e eseguire registrazioni o riparazioni su organi in moto • Utilizzare correttamente l’impianto elettrico 19 Corso OPEM Utensili Manuali RISCHI – Lesioni da proiezione di schegge – Lesioni e tagli per contatto con parti taglienti – Lesioni conseguenti a rottura dell’utensile VERIFICA ATTREZZATURA – Controllare a vista lo stato di efficienza degli utensili e delle attrezzature – Evitare l’utilizzo di attrezzi muniti di manico o d’impugnatura deteriorati, spezzati o scheggiati o che non siano ben fissati all'attrezzo stesso 20 Corso OPEM …utensili manuali NORME COMPORTAMENTALI – Utilizzare l’utensile o l’attrezzo solamente per l’uso a cui è destinato e nel modo più appropriato – Non prolungare con tubi, o altri mezzi di fortuna, l’impugnatura degli attrezzi – Non appoggiare cacciaviti, pinze, forbici o altri attrezzi in posizione di equilibrio instabile – Riporre entro le apposite custodie, quando non utilizzati, gli attrezzi affilati o appuntiti – Utilizzare occhiali di protezione o schermi facciali, guanti e scarpe antinfortunistiche 21 Corso OPEM Scale Doppie RISCHI – Caduta dall’alto di persone per rottura, per scivolamento, per ribaltamento – Caduta dall’alto materiali per distrazione – Elettrocuzione per lavori in prossimità di linee elettriche VERIFICA ATTREZZATURA – Utilizzare scale che non superino i 5 m di altezza – Verificare che i dispositivi di trattenuta siano correttamente posizionati e che la scala sia stabile (scuotendola leggermente) – Verificare che la scala sia provvista di dispositivo che impedisca l’apertura oltre il limite prestabilito di sicurezza 22 Corso OPEM …scale doppie NORME COMPORTAMENTALI – Evitare di lavorare stando a cavalcioni sulla scala – Le scale non vanno usate come passerelle o come montanti di ponti su cavalletti – Salire sulla piattaforma della scala doppia solo se i montanti sono prolungati di almeno 60 cm oltre la piattaforma – Non usare le scale in prossimità di linee elettriche (> 5 m) a meno che non siano schermate o isolate – Salire o scendere dalla scala sempre col viso rivolto verso la scala stessa – Utilizzare la scala una persona per volta – Non sporgersi dalla scala – Utilizzare casco di sicurezza sia quando si lavora sulla scala o si è in prossimità di essa – Usare scarpe di sicurezza con suola antisdrucciolo 23 Corso OPEM Muletto - Transpallet RISCHI – Ribaltamento – Caduta di materiali dall’alto VERIFICA ATTREZZATURA – Verificare il funzionamento dei comandi con particolare riguardo per i freni – Controllare preventivamente i percorsi e le aree di manovra – Verificare la portata massima consentita 24 Corso OPEM …muletto - transpallet NORME COMPORTAMENTALI – – – – – – – – 25 Mantenere abbassate le forche durante gli spostamenti Posizionare correttamente il carico sulle forche Effettuare i depositi in modo stabile Richiedere l’aiuto di personale per eseguire le manovre in spazi ristretti o con scarsa visibilità Non abbandonare i carichi in posizione elevata Posizionare la macchina ove previsto, abbassare le forche ed azionare il freno di stazionamento Transitare a passo d’uomo e non fumare Utilizzare idonei DPI Corso OPEM Autogru e Pedane RISCHI - Caduta materiali per imbracature o manovre errate - Contatto, tagli, abrasioni per errore di manovra o per errata imbracatura del carico - Ribaltamento dell'autogru Le Autogru e le Pedane Elevatrici degli Autocarri possono essere movimentate ESCLUSIVAMENTE da personale autorizzato 26 Corso OPEM … autogru e pedane NORME COMPORTAMENTALI – – – – 27 Non sostare nel raggio di azione della gru Non sostare nell’area di movimentazione della pedana Attenersi agli ordini impartiti dal manovratore Indossare idonei DPI Corso OPEM Impianti Elettrici Gli impianti elettrici devono essere costruiti e mantenuti in modo da prevenire i seguenti rischi: – contatto diretto (contatto con una parte dell’impianto normalmente in tensione, come un conduttore, un morsetto, l’attacco di una lampada, di un fusibile, ecc..., divenuti casualmente accessibili) – contatto indiretto (contatto con una parte dell’impianto normalmente non in tensione, come ad esempio la carcassa di un motore, ma che ha accidentalmente assunto una tensione pericolosa per un guasto d’isolamento) – incendio od esplosione (per sovraccarico o cortocircuito) 28 Corso OPEM Utilizzo impianto elettrico • Non utilizzare prese multiple mobili, adattatori di portata, prolunghe etc. negli ambienti umidi, bagnati, freddi, caldi, polverosi, con emanazioni corrosive, con pericolo di incendio, con pericolo di esplosione • Non alimentare più apparecchi da una stessa presa 29 Corso OPEM Utilizzo impianto elettrico • Non collegare un apparecchio ad una presa non adatta - pericolo di incendio o di deterioramento dell'impianto • Verificare che le utenze collegate non superino complessivamente il valore della corrente della presa 30 Corso OPEM Utilizzo impianto elettrico • Non è consentito inserire una spina da 16 A (larghi e distanti) in una presa da 10 A (fori stretti e vicini) • Non inserire le spine di tipo tedesco (Shuko) in prese di tipo italiano perché non si consente il collegamento a terra dell'apparecchio (linguette ai lati) 31 Corso OPEM Utilizzo impianto elettrico • Eseguire correttamente i collegamenti presaspina ed utilizzare gli appositi bloccaggi ove presenti (ghiere) • Le spine devono essere inserite e disinserite dalle prese con gli apparecchi utilizzatori SPENTI con l’apposito interruttore a bordo apparecchio 32 Corso OPEM Utilizzo impianto elettrico • Non vanno effettuate manovre con interruttori, prese a spina, macchine elettriche con mani bagnate e piedi in pozzanghere d’acqua • I cavi e le prese mobili non devono essere appoggiati a terra e soggetti a schiacciamenti e compromissioni dovute alla presenza di liquidi 33 Corso OPEM Utilizzo impianto elettrico • I passaggi di servizio e gli accessi alle macchine, quadri e apparecchiature elettriche devono essere tenuti sgombri da materiale di qualsiasi tipo, in particolar modo se si tratta di materiali o oggetti infiammabili • Le utenze con assorbimento superiore ai 1000W necessitano di un interruttore a monte della presa o del collegamento fisso alla rete 34 Corso OPEM Manutenzioni e riparazioni • In caso di guasto non intervenire ma segnalare tempestivamente il problema al personale autorizzato (conduttori elettrici il cui rivestimento isolante è danneggiato, involucri di apparecchiature elettriche che risultano aperti o facilmente apribili senza l’uso di attrezzi, conduttori elettrici soggetti a danneggiamenti meccanici, apparecchiature elettriche che scaldano in modo anomalo) GLI IMPIANTI DEVONO ESSERE MANUTENUTI E MODIFICATI SOLAMENTE DA PERSONALE SPECIALIZZATO 35 Corso OPEM Manutenzioni e riparazioni • Prima di sostituire lampade o fusibili bisogna sempre togliere la tensione dal quadro elettrico • Non usare acqua per spegnere incendi di origine elettrica, ma gli appositi estintori 36 Corso OPEM Decreto legislativo 9 /4/2008 n. 81 ha aperto la strada ad un approccio scientifico e mirato alla sicurezza per le attività di volontariato di protezione civile, rinviandone l’individuazione precisa ad un successivo provvedimento Decreto interministeriale del lavoro e delle politiche sociali del 13/4/2011 Corso OPEM Decreto interministeriale del lavoro e delle politiche sociali del 13/4/2011 Disposizioni per la tutela di salute e sicurezza dei volontari di protezione civile a TUTELA dell’ INTEGRITA’ di VITA BENI INSEDIAMENTI Corso OPEM AMBIENTE Decreto interministeriale del lavoro e delle politiche sociali del 13/4/2011 La tutela della salute e della sicurezza dei volontari non si ottiene acquisendo una “patente” ma è una modalità di COMPORTAMENTO da tenere in modo CONTINUATIVO Corso OPEM Decreto interministeriale del lavoro e delle politiche sociali del 13/4/2011 Le sedi delle organizzazioni (salvo i casi in cui si svolga attività lavorativa), i luoghi di esercitazione, di formazione e di intervento NON SONO CONSIDERATI “LUOGHI DI LAVORO” Corso OPEM Decreto interministeriale del lavoro e delle politiche sociali del 13/4/2011 ESIGENZE CHE CARATTERIZZANO LE ATTIVITA’ DI PROTEZIONE CIVILE URGENZA EMERGENZA Corso OPEM IMPREVEDIBILITA’ Organizzazione di Volontariato deve garantire TUTELA SOSTANZIALE dei SUOI ISCRITTI RICORDIAMOCI CHE IL VOLONTARIO e’ EQUIPARATO AL LAVORATORE SOLO PER GLI OBBLIGHI DELL’ORGANIZZAZIONE FORMAZIONE, INFORMAZIONE, ADDESTRAMENTO DOTAZIONE IDONEI DPI E ATTREZZATURE CONTROLLO E/O SORVEGLIANZA SANITARIA SE’ capacità di OPERARE IN SICUREZZA COLLEGHI ASSISTITI Corso OPEM AUTOPROTEZIONE mettersi al riparo in maniera autonoma da pericoli o da conseguenze dannose • consapevolezza: essere consci delle proprie capacità e dei propri limiti; • prepararsi adeguatamente ad un possibile evento pensando alla possibile evoluzione dello stesso; • dotarsi degli strumenti, dei materiali e dei generi di conforto • necessari; • utilizzare i dispositivi di protezione adeguati; • evitare di mettersi in pericolo; • conoscere i comportamenti da mettere in atto in caso di pericolo Corso OPEM Decreto del capo dipartimento della Protezione Civile del Consiglio dei Ministri del 12/1/2012 SCENARI DI RISCHIO Art. 1 All.1 COMPITI SVOLTI DAI VOLONTARI NEI VARI SCENARI DI RISCHIO Art.2 All.1 Corso OPEM Decreto del capo dipartimento della Protezione Civile del Consiglio dei Ministri del 12/1/2012 SCENARIO DI RISCHIO Rappresentazione dei fenomeni di origine naturale o antropica che possono interessare un determinato territorio provocandovi danni a persone e/o cose e che costituisce la base per elaborare un piano di emergenza Corso OPEM Decreto del capo dipartimento della Protezione Civile del Consiglio dei Ministri del 12/1/2012 Corso OPEM Decreto del capo dipartimento della Protezione Civile del Consiglio dei Ministri del 12/1/2012 3 TIPOLOGIE DI SCENARI DI RISCHIO 1. Scenari di protezione civile operativi 2. Scenari di protezione civile ESCLUSIVAMENTE a supporto di altri soggetti competenti individuati per legge 3. Contesti assimilati a scenari di Protezione civile Corso OPEM Decreto del capo dipartimento della Protezione Civile del Consiglio dei Ministri del 12/1/2012 1. Scenari di protezione civile operativi • • • • • • • Scenario eventi atmosferici avversi Scenario rischio idrogeologico - alluvione Scenario rischio idrogeologico - frane Scenario rischio sismico Scenario rischio vulcanico Scenario rischio incendi boschivi e di interfaccia Scenario con assenza rischi specifici di protezione civile Corso OPEM Decreto del capo dipartimento della Protezione Civile del Consiglio dei Ministri del 12/1/2012 2. Scenari di protezione civile esclusivamente a supporto di altri soggetti competenti individuati per legge • Scenario di rischio chimico, nucleare, industriale, trasporti • Scenario ambientale e igienico-sanitario Corso OPEM Decreto del capo dipartimento della Protezione Civile del Consiglio dei Ministri del 12/1/2012 COMPITI DEI VOLONTARI • • • • • • Assistenza alla popolazione, intesa come: - attività psicosociale; - attività socio-assistenziale; Assistenza ai soggetti maggiormente vulnerabili: - giovani; - anziani; - malati; - disabili; Informazione alla popolazione; Logistica; Soccorso e assistenza sanitaria; Uso e attrezzature speciali; • Conduzione di mezzi speciali; • Predisposizione e somministrazione pasti; Corso OPEM • • • • • • • • Prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi e di interfaccia; Supporto organizzativo, anche nell’ambito di: - sale operative; - attività amministrative; - attività di segreteria; Presidio del territorio: Attività di ripristino dello stato dei luoghi di tipo non specialistico; Attività formative; Attività In materia di radio e telecomunicazioni; Attività subacquea; Attività cinofile. VOLONTARIO OPERA IN URGENZA/EMERGENZA IN SCENARI IMPREVEDIBILI E VARIABILI ATTREZZATURE MACCHINE STRUMENTI Corso OPEM VALUTA I RISCHI PREVENZIONE impedire che qualcosa avvenga o si manifesti, provvedendo con adeguato in anticipo Secondo il Testo Unico (D.Lgs. 81/08) n) prevenzione: il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell’integrità dell’ambiente esterno Corso OPEM QUELLO CHE… • Quello che …..a fine servizio non si è presentato in segreteria e altri volontari sono andati a cercarlo la sera… • Quello che ….non si mette i DPI e bisogna allontanare altri volontari dal servizio per accompagnarlo al pronto soccorso…. • Quello che …. modifica le attrezzature a disposizione (pensando di essere più furbo dei progettisti) e vanifica le procedure di sicurezza… • Quello che… per dimostrare di essere il meglio di tutti usa attrezzature e mezzi che non conosce ( e se va bene si limita a danneggiali)… • Quello che….. Corso OPEM PARTE II 4 5 • Compiti dell’organizzazione • Responsabilità del volontario Corso OPEM IL VOLONTARIO DEVE RICEVERE DALLA PROPRIA ORGANIZZAZIONE: 1 2 3 FORMAZIONE, INFORMAZIONE E ADDESTRAMENTO Decreto interministeriale del lavoro e delle politiche ATTREZZATURE E DPI sociali del 13/4/2011 CONTROLLO /SORVEGLIANZA SANITARIA Corso OPEM Delibera della giunta Regionale n. 1676 del 3/12/20 12 - ADEMPIMENTI MINIMI L’ORGANIZZAZIONE DEVE TENERE IL FASCICOLO DEL VOLONTARIO ATTIVITA’ FORMATIVA E ADDESTRATIVA INTERVENTI SITUAZIONE SANITARIA Corso OPEM Delibera della giunta Regionale n. 1676 del 3/12/20 12 - ADEMPIMENTI MINIMI FASCICOLO DEL VOLONTARIO ATTIVITA’ FORMATIVA e ADDESTRATIVA DICHIARAZIONE volontario di avere ricevuto DPI E RELATIVO ADDESTRAMENTO ATTESTATI DEI CORSI ATTESTATI ATTIVITA’ ADDESTRATIVE E ESERCITAZIONI sono validi anche gli attestati acquisiti prima del decreto e quelli acquisiti per motivi di lavoro Corso OPEM Delibera della giunta Regionale n. 1676 del 3/12/20 12 - ADEMPIMENTI MINIMI FASCICOLO DEL VOLONTARIO INTERVENTI SCHEDA ATTIVITA’ SVOLTE DURANTE L’ANNO ESERCITAZIONI EMERGENZE Se si dovesse superare il limite di 535 ore o 65 gg/anno bisogna sottoporsi a SORVEGLIANZA SANITARIA Corso OPEM Delibera della giunta Regionale n. 1676 del 3/12/20 12 - ADEMPIMENTI MINIMI FASCICOLO DEL VOLONTARIO SITUAZIONE SANITARIA SORVEGLIANZA SANITARIA + 535 ORE +65GG NON SI PAGA IL TICKET!!! CONTATTO AGENTI DI RISCHIO VISITE PARTICOLARI SUBACQUEE ………….. Corso OPEM ………… Delibera della giunta Regionale n. 1676 del 3/12/20 12 - ADEMPIMENTI MINIMI L’ORGANIZZAZIONE E’ TENUTA A: 1. 2. 3. 4. 5. Specificare ad ogni volontario quali attività NON puo’ svolgere Precisare al volontario che NON può utilizzare attrezzature e materiali per i quali non sia stato addestrato Chiarire al volontario che l’utilizzo di DPI o di compiere attività per le quali non si è stati addestrati è RESPONSABILITA’ INDIVIDUALE Inserire in ogni corso di formazione un modulo relativo alla salute e sicurezza personale Per ogni intervento spedire il modello a) in SOUP per l’assicurazione Corso OPEM 4 • Compiti dell’organizzazione 5 • Responsabilità del volontario IL VOLONTARIO, A SUA VOLTA: 1 Deve essere a conoscenza delle attività che NON può svolgere Decreto interministeriale del lavoro e delleper politiche 2 NON può utilizzare attrezzature e materiali i quali non è sociali del 13/4/2011 stato addestrato 3 4 Deve evitare di passare dall’essere soccorritore all’essere persona da soccorrere Deve fornire all’organizzazione tutta la DOCUMENTAZIONE richiesta (attestati, certificati, referti medici, patenti,…) Corso OPEM LE 5 DOMANDE DEL VOLONTARIO Corso OPEM Volontari esposti a fattori di rischio superiori alle soglie previste Sottoporsi a visita presso medico competente entro 90 giorni Consegnare all’organizzazione l’idoneità Corso OPEM Non svolgere attività per le quali non hanno ottenuto idoneità ATTIVITÀ FORMATIVA E’ previsto che l’attività formativa sia strettamente connessa ai compiti normalmente svolti dall’organizzazione di appartenenza. Es. chi non è psicologo dell’emergenza non potrà chiedere un corso formativo su tale argomento Corso OPEM ATTIVITA’ FORMATIVE e ADDESTRATIVE PIANO FORMATIVO DELL’ASSOCIAZIONE Tiene conto della programmazione nel tempo delle iniziative formative Prevede formazione e addestramento all’uso di DPI Riporta storia formativa dell’associazione Corso OPEM OBBLIGO PER RIMANERE NELL’ALBO PATENTI E CERTIFICATI DI BREVETTO, ABILITAZIONE, IDONEITÀ non possono essere acquisite con semplici attività formative hanno bisogno di formazione specifica Corso OPEM sono riconosciute anche se acquisite in ambito lavorativo Formazione e aggiornamenti in riferimento ai compiti svolti Ai volontari aderenti alle organizzazioni è assicurata Informazione relativa agli scenari di rischio Corso OPEM Domande? 68 Corso OPEM