IL Rumore 05/06/2017 1 Tipi di rumore Il rumore viene descritto mediante due parametri: la frequenza e il livello sonoro. La frequenza è un parametro indispensabile quando si deve conoscere un suono e valutarne la sua diffusione. L’unità di misura del rumore è il Decibel (dB). Questo valore rappresenta correttamente come vengono percepite le variazioni di suono dall’orecchio umano. 05/06/2017 2 Inquinamento acustico dell’ambiente di lavoro La legge stabilisce la necessità di definire dei valori-limite di concentrazione o di dose degli inquinanti negli ambienti di lavoro. E’ qui che si può parlare di esposizione a rumore che può determinare effetti sia sull’apparato uditivo che extrauditivo. Per esempio l’azione del rumore sull’apparato uditivo può dare origine ad ipoacusie transitorie o permenenti. 05/06/2017 3 Spostamento temporaneo della soglia uditiva Si tratta della differenza in Db tra la soglia uditiva in condizioni di riposo acustico e quella registrata dopo la stimolazione sonora. 05/06/2017 4 Spostamento permanente della soglia uditiva o sordità professionale. -1° stadio: coincide ai primi 10-20 giorni di esposizione, il soggetto avverte alla fine del turno lieve cefalea,acufeni e senso di intontimento. -2° stadio: la durata può protrarsi anche per molti anni, la sintomatologia è pressochè silente o limitata ad acufene intermittente. -3° stadio: il soggetto lamenta, in particolari circostanze, la perdita di quota dell’udito, pur non essendo ancora compromessa la sua vita relazionale. -4° stadio: si manifesta la sordità conclamata con serie difficoltà anche per le più semplici comunicazioni verbali. 05/06/2017 5 Presidi diagnostici Metodi soggettivi:basati sulla collaborazione del paziente(es audiometria tonale liminare) Metodi oggettivi: che non si basano sulla collaborazione del paziente (es l’impedenzometria o l’audiometria a risposte elettriche) 05/06/2017 6 L’ipoacusia Si definisce ipoacusia da rumore un aumento bilaterale medio di soglia superiore a 25 d B calcolato su frequenze diverse a seconda dei metodi utilizzati. L’ipoacusia professionale rappresenta la quota maggiore delle malattie professionali denunciate dall’INAIL ed ha raggiunto, in anni recenti, anche percentuali superiori al 50 % del totale delle malattie professionali. 05/06/2017 7 Principali cofattori di danno Età: il processo di invecchiamento comporta una diminuzione dell’udito (presbiacusia) Fattori ambientali: rappresentati da livelli di rumorosità non trascurabili e tipici delle società industrializzate(socioacusia). Patologia dell’orecchio medio: possono attenuare l’energia sonora che raggiunge la coclea. Sostanze ototossiche: Ricordiamo tra queste tutte le sostanze ad azione tossica generica (alcool etilico, piombo, mercurio, ossido di carbonio..) Vibrazioni: sono spesso presenti in ambito lavorativo accanto al rumore Dismetabolismi: insufficienza diabetica e le lispidemie 05/06/2017 renale cronica, la malattia 8 ll datore di lavoro deve attuare tutte le procedure per proteggere il lavoratore, deve cioè eliminare o cercare di diminuire il rischio e se non può consegna dispositivi di protezione idonei ed effettua la sorveglianza sanitaria. Pertanto al fine di diminuire la rumorosità negli ambienti di lavoro si opterà per macchinari meno rumorosi. La sorveglianza sanitaria è regolamentata dal DLgs 195/06) 05/06/2017 9