Corso di Macroeconomia Lezione 4 : Equilibrio nel modello a prezzi flessibili Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 Outline • Equilibrio di pieno impiego • Il modello in azione shock dal lato della domanda shock dal lato dell’offerta • Cicli economici reali Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 I. Equilibrio di pieno impiego Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 Equilibrio di pieno impiego • Sotto l’ipotesi classica di prezzi e salari flessibili, l’equilibrio che si determina nel mercato del lavoro garantisce che il PIL sia uguale alla produzione potenziale (Y=Y*). • Cosa assicura che la domanda aggregata sia uguale al prodotto potenziale? • La risposta è data dal tasso di interesse reale. • E’ l’unico prezzo determinato dalla domanda e dall’offerta interne. Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 Il mercato dei fondi mutuabili • Il mercato dei fondi mutuabili è quel mercato in cui il tasso di interesse funziona come prezzo. • L’offerta di fondi mutuabili è uguale alla domanda nei mercati finanziari, quando i flussi in entrata (risparmi delle famiglie) eguagliano quelli in uscita (investimenti delle imprese). • Questo implica che la somma di tutte le componenti della spesa aggregata è uguale al PIL reale. Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 Equilibrio nel flusso dei fondi mutuabili (1) • Partiamo dall’ipotesi che Y = Y* = E, ossia che il PIL sia al suo livello potenziale e che, per il principio del flusso circolare, il Pil reale sia uguale alla domanda aggregata : Y* = Y = C + I + G + NX • Questa eguaglianza può essere riscritta lasciando al secondo membro solo gli investimenti: Y*- C - G – NX = I Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 Equilibrio nel flusso dei fondi mutuabili (2) • Sottraendo e aggiungendo le imposte T nel primo membro dell’espressione precedente, si ha: (Y* - C - T ) + (T - G ) – NX = I • dove: (Y* - C – T ) rappresenta il risparmio privato; (T - G ) rappresenta il risparmio pubblico; - NX rappresenta l’afflusso di capitale proveniente dall’estero (risparmio estero). Equilibrio nel flusso dei fondi mutuabili (3) • I tre termini al primo membro dell’equazione precedente rappresentano le tre componenti del flusso di offerta di risparmio che viene convogliata nei mercati finanziari. Insieme costituiscono l’offerta complessiva di fondi mutuabili. • La domanda di fondi mutuabili è rappresentata dagli investimenti I. • Il prezzo dei fondi mutuabili è il tasso di interesse. Questo prezzo garantisce che vi sia equilibrio tra domanda e offerta di fondi. Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 Equilibrio nel flusso dei fondi mutuabili (4) Eccesso di risparmio r’ S= (Y*-C-T)+(T-G)- NX r I Equilibrio nel flusso dei fondi mutuabili (5) • Spiegazione del grafico precedente: Un eventuale eccesso di risparmio rispetto alla domanda di fondi da parte delle imprese sarà colmato da un abbassamento del tasso di interesse. Al diminuire di r aumenterà il numero di progetti di investimento che le imprese ritengono profittevoli e meritevoli di essere intrapresi Il processo di aggiustamento avrà termine in corrispondenza del livello di r che garantisce l’equilibrio tra offerta e domanda di fondi mutuabili. Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 Derivazione tasso interesse reale di equilibrio (1) • • • Partiamo dall’offerta dei fondi mutuabili. Considerando che T= tY*, C= C0 +[Cy (1 – t)] Y* . Otteniamo: Risparmio privato: Y* - C – T =[1 – t – (1 – t)Cy]Y* – C0 Risparmio pubblico: T – G = tY* – G Ris. internazionale: – NX = IMyY *+ Xrr – XfYf – X0 – Xrrf • Nota bene: la curva dell’offerta di risparmio totale, data dalla somma delle tre componenti illustrate sopra, è inclinata positivamente: un aumento del tasso di interesse reale interno r attira capitali esteri nei mercati finanziari interni Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 Derivazione tasso interesse reale di equilibrio (2) • La domanda nel mercato dei fondi mutuabili si deriva semplicemente dalla funzione di investimento: I = I0 – Irr • L’equilibrio si determina nel punto in cui la curva di offerta del risparmio totale interseca la curva di domanda di investimenti: [1 – t – (1 – t)Cy ]Y* - C0 + (tY* – G) + (IMyY *+ Xrr –XfYf– X0 – Xrrf ) = = I0 – Irr Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 Derivazione tasso interesse reale di equilibrio (3) • La precedente espressione può essere riscritta raggruppando nel primo membro i termini che dipendono da Y*, i termini costanti e i termini che dipendono da fattori internazionali e spostando nel secondo membro i termini che contengono r: 1 –[ (1 – t)Cy – IMy]Y* – (C0 + I0 + G ) – (XfYf + X0 +Xrrf ) = – (Ir + Xr) r • Risolvendo questa espressione per r, otteniamo il tasso di interesse reale di equilibrio: C r f f I G X Y X X r 1 1 t C y IM y Y * 0 0 f 0 r I r X r Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 Shock dal lato della domanda Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 Il modello in azione • A cosa serve il modello che abbiamo costruito ? a determinare non soltanto la posizione di equilibrio corrente del sistema economico; a valutare, con il metodo della statica comparata, che tipo di impatto la politica economica e le variazioni dell’ambiente economico esercitano sull’equilibrio e sulle variabili macroeconomiche fondamentali descritte in precedenza. Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 Statica comparata • • 1. 2. 3. Per studiare il modello useremo il metodo noto come statica comparata. Si tratta di un metodo che può essere diviso in 3 fasi Si parte da una situazione di equilibrio. Si studiano le reazioni del sistema in seguito a perturbazioni nell’ambiente o nella politica economica. Si considera la nuova posizione di equilibrio e la si confronta con quella iniziale Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 Tre esercizi di statica comparata • Utilizzeremo il modello per analizzare: variazioni della politica fiscale; variazioni dell’ottimismo degli imprenditori; variazioni dell’ambiente economico internazionale. Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 I. Variazioni della politica fiscale (1) • DG>0: partiamo da una situazione di equilibrio e supponiamo che i responsabili della politica economica decidano di aumentare gli acquisti pubblici. • Qual è l’impatto sulle componenti della domanda aggregata? • Consumi. L’effetto sulla funzione del consumo è nullo: DC = 0 • Investimenti. L’effetto sulla funzione di investimento avviene in maniera indiretta via tasso di interesse: quest’ultimo aumenta in seguito ad un aumento di G (si riduce il risparmio pubblico) provocando una riduzione di I : DI = – Ir Dr Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 I. Variazioni della politica fiscale (2) • Esportazioni nette. L’effetto sulle esportazioni nette avviene via tasso di interesse e via tasso di cambio: l’aumento di G provoca un aumento del tasso di interesse, un apprezzamento del cambio reale e, conseguentemente, una riduzione di NX: NX = Xf Yf + X 0 – X r r + X r rf – IMy Y NX = – (X r D r) • PIL reale. Il PIL reale non varia perchè il PIL potenziale non varia: DY DY * 0 Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 I. Variazioni della politica fiscale (3) • Riassumiamo gli effetti di un aumento di G in termini di variazioni: DY DI DG DNX Ir Dr DG X r Dr • Dato che DY=0, si ha che: 0 I r Dr DG X r Dr • L’impatto di DG sul tasso di interesse reale di equilibrio è quindi: DG Dr Ir X r Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 I. Variazioni della politica fiscale (4) Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 I. Variazioni della politica fiscale (5) • La figura precedente illustra l’impatto dell’aumento degli acquisti pubblici sull’equilibrio del flusso di fondi: un aumento di G implica una riduzione del risparmio pubblico e conseguentemente uno spostamento a sinistra della curva di offerta di risparmio totale; l’ eccesso di domanda di fondi per gli investimenti sull’offerta di risparmio provocherà un innalzamento del tasso di interesse; l’aumento di r da un lato ridurrà la domanda di investimenti (movimento a sinistra lungo la curva di domanda di I), dall’altro indurrà un afflusso (parzialmente compensatorio della riduzione del risparmio) di capitali dall’estero (movimento a destra lungo la curva di offerta di risparmio totale). • La nuova posizione di equilibrio sarà in alto a sinistra. Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 I. Variazioni della politica fiscale (6) • Ricordiamo che DG Dr Ir X r • L’impatto su investimenti, esportazioni nette e tasso di cambio è dato rispettivamente da: Ir DI I r Dr DG Ir X r X r r DNX X r Dr DG Ir X r r D r Dr DG Ir X r Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 I. Variazioni della politica fiscale (7) Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 I. Variazioni della politica fiscale (8) • In sintesi, una riduzione del risparmio pubblico genera un aumento del tasso di interesse, un apprezzamento del cambio reale, una riduzione di delle esportazioni nette, un aumento della componente estera del risparmio totale . Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 II. Variazioni dell’ottimismo degli investitori (1) • Cosa succede se gli imprenditori, spinti da aspettative ottimistiche circa il futuro, decidano di aumentare la spesa in beni di investimento ? • Si tratta quindi di valutare l’impatto di una variazione della componente autonoma Io della funzione di investimento. • Dal meccanismo di riequilibrio che si determina nel flusso di fondi, possiamo dedurre che gli investimenti varieranno anche in virtù di un aumento di r: DI DI 0 I r Dr Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 II. Variazioni dell’ottimismo degli investitori (2) • L’impatto sui consumi e sugli acquisti pubblici dell’aumento di r è nullo: D G = 0, D C = 0. • Avrà invece un impatto sulle esportazioni nette (una riduzione di NX) via apprezzamento del tasso di cambio; • Dato che l’impatto sul reddito è nullo, si avrà che DI DNX (DI 0 I r Dr ) ( X r Dr ) 0 • La variazione del tasso di interesse di equilibrio: DI 0 Dr Ir X r Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 II. Variazioni dell’ottimismo degli investitori (3) Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 II. Variazioni dell’ottimismo degli investitori (4) • Il boom degli investimenti sposta verso destra la curva di domanda di fondi mutuabili generando un innalzamento del tasso di interesse reale di equilibrio. • Possiamo notare come la spesa in investimenti non aumenti dello stesso ammontare dell’incremento di Io perché l’innalzamento del tasso di interesse spiazza una parte degli investimenti. • L’incremento nella domanda di fondi mutuabili è finanziato attraverso il canale estero: l’aumento del tasso di interesse provoca un apprezzamento del tasso di cambio, una riduzione di NX e quindi un afflusso di capitali stranieri. Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 II. Variazioni dell’ottimismo degli investitori (5) Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 II. Variazioni dell’ottimismo degli investitori (6) • Ricordiamo che DI 0 Dr Ir X r • Dalla formula precedente possiamo calcolare l’impatto di un aumento dell’ottimismo degli investitori sul sistema ecomico, tramite la variazione del tasso di interesse. • L’impatto su consumi, acquisti pubblici e reddito è nullo. Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 II. Variazioni dell’ottimismo degli investitori (7) • Su tasso di cambio, esportazioni nette ed investimenti, l’impatto sarà, rispettivamente, uguale a: r DI 0 D r Dr Ir X r X r DI 0 DNX X D Ir X r DI 0 X r DI 0 DI DI 0 I r DNX Ir X r Ir X r Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 III. Aumento tasso interesse estero (1) • D rf>0: supponiamo che la perturbazione proveniente dall’estero consista nell’aumento improvviso del tasso di interesse reale estero. • Tale variazione ha un impatto immediato su: tasso di cambio D r Dr Dr f esportazioni nette: DNX X r ( Dr Dr f ) Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 III. Aumento tasso interesse estero (2) • Si determinerà un deprezzamento del tasso di cambio reale e un conseguente aumento delle esportazioni nette. • L’aumento delle NX, a sua volta, ridurrà l’afflusso di fondi provenienti dall’estero per finanziare gli investimenti interni e questo determinerà una traslazione verso l’alto della curva di offerta totale di risparmio nel diagramma del flusso dei fondi. • La nuova posizione di equilibrio sarà localizzata in alto a sinistra rispetto a quella precedente; sarà contrassegnata, quindi, da un più alto tasso di interesse interno. Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 III. Aumento tasso interesse estero (3) Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 III. Aumento tasso interesse estero (4) • Qual è l’impatto della perturbazione proveniente dall’estero sulle componenti della domanda aggregata? Consumi e acquisti pubblici non sono interessati dallo shock in quanto non influenzati dall’aumento di rf, dal deprezzamento di ε e dall’aumento di r. Le esportazioni nette, come si è visto, sono invece influenzate. Ma anche gli investimenti subiranno delle ripercussioni dovute ad una variazione del tasso di interesse interno: l’aumento di quest’ultimo determinerà una riduzione di I. Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 III. Aumento tasso interesse estero (5) • Come al solito, dal punto di vista algebrico, si può determinare la variazione del tasso di interesse reale di equilibrio interno r partendo dalle ripercussioni della variazione iniziale Dr f sulle componenti della domanda aggregata nell’identità del reddito nazionale (assumendo l’invarianza del PIL perchè Y=Y* ): DI DNX 0 I r Dr X r (Dr Dr f ) 0 X r Dr f Dr Ir X r Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 III. Aumento tasso interesse estero (6) • L’impatto su consumi, acquisti pubblici e reddito è nulla. • L’impatto su investimenti, tasso di cambio reale ed esportazioni nette è dato, rispettivamente, da: X r Dr f DI I r Ir X r f r I D r D X r Dr f r Dr f r r Ir X r Ir X r f X r I X D r DNX X r Dr f X r Dr f r r Ir X r Ir X r Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 III. Aumento tasso interesse estero (7) • In conclusione, in seguito alla variazione (positiva) di rf : il PIL non cambia; Il tasso di interesse interno aumenta, ma meno di quello estero, circostanza che porta ad un deprezzamento del tasso di cambio. Tale deprezzamento fa aumentare le NX nella stessa misura della diminuzione di I. • In altri termini, le esportazioni nette (attraverso il loro effetto su r) “spiazzano” gli investimenti Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 IV. Calo di fiducia nella valuta nazionale (1) • D 0 >0: gli operatori sul mercato dei cambi hanno aspettative negative circa il valore di lungo periodo del tasso di cambio e desiderano disinvestire il loro denaro dalla valuta interna . • Le ripercussioni sul tasso di cambio corrente saranno immediate, ma saranno in parte attenuate dall’aumento del tasso di interesse interno: D D 0 Dr Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 IV. Calo di fiducia nella valuta nazionale (2) Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 IV. Calo di fiducia nella valuta nazionale (3) • Deriviamo algebricamente l’impatto sul tasso ti interesse: DI DNX 0 I r Dr ( X D 0 X r Dr ) 0 X D 0 Dr Ir X r Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 IV. Calo di fiducia nella valuta nazionale (4) • Le variazioni che intervengono nel sistema economico saranno quindi pari a: DY=0; DC=0; DG=0. DI Ir X D 0 Ir X r I r D 0 r D X D 0 D 0 Ir X r Ir X r X r I r X D o DNX X D o X D o Ir X r Ir X r Shock dal lato dell’offerta Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 Shock dal lato dell’offerta (1) • Le ripercussioni che intervengono nell’economia sono più complesse rispetto a quelle analizzate in precedenza. • L’effetto sulla produzione non è neutrale. • Supponiamo che lo shock sia rappresentato dall’aumento del prezzo del petrolio. In questo caso, le tecniche produttive ad alta intensità di capitale ed energia diventano troppo costose ed improduttive. L’economia viene quindi sollecitata a modificare i processi produttivi a vantaggio di tecniche ad uso intensivo di altri fattori come il lavoro. L’efficienza del lavoro E nella funzione di produzione diminuisce e questo comporta una riduzione del PIL potenziale Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 Shock dal lato dell’offerta (2) • Lo shock negativo dal lato dell’offerta riguarda anche le componenti della domanda: DC DI DNX DY * • I consumi si ridurranno in quanto vale sempre Y=Y* e quindi anche il reddito disponibile diminuirà. • La spesa in investimenti si riduce. Vediamo perché: la diminuzione del reddito riduce l’afflusso di risparmio privato nei mercati finanziari e aumenta il tasso di interesse; l’aumento del tasso di interesse provoca una diminuzione degli investimenti. • Anche le esportazioni nette si riducono: L’aumento del tasso di interesse induce gli stranieri a investire all’interno ; • l’affluso di capitali stranieri provoca un apprezzamento del tasso di cambio ed una riduzione delle esportazioni nette . Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 Shock dal lato dell’offerta (3) Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 Shock dal lato dell’offerta (4) • Sostituendo l’equazione di comportamento di ciascuna componente del PIL nella precedente espressione e risolvendo per Dr , otteniamo la variazione del tasso di interesse di equilibrio: DY * DC DI DNX C (1 t)DY I Dr ( X Dr IMDY ) y * r r 1 C y (1 t ) IM y * Dr DY Ir X r Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 * Shock dal lato dell’offerta (5) • Dal punto di vista algebrico, l’effetto sulle variabili del sistema economico può essere calcolato sostituendo, nelle funzioni di comportamento delle variabili, sia la variazione del PIL sia la variazione del tasso di interesse di equilibrio. DC C y (1 t )DY * 1 C y (1 t ) IM y * DI I r DY Ir X r 1 C y (1 t ) IM y * DNX X r IM D Y y I X r r 1 C y (1 t ) IM y * D r DY Ir X r Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 Shock dal lato dell’offerta (6) • Ogni shock che influenza il sistema economico avrà i seguenti effetti: spostamenti verso sinistra della curva di risparmio, aumenti di r , riduzione di I e di NX ; spostamenti verso destra della curva di risparmio, riduzioni di r , aumenti di I e di NX; spostamenti verso sinistra della curva di investimenti con riduzioni di r (si riduce la fiducia degli investitori) ma aumento di NX; spostamenti verso destra della curva di investimento, aumento di r e riduzione di NX. Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 Cicli economici reali Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 Cicli economici reali (1) • Cosa sono ? Ritmi discontinui nella diffusione del progresso tecnologico sono in grado di generare cicli economici reali (Schumpeter). • Un esempio di shock tecnologico “positivo”: un aumento repentino dell’efficienza del lavoro; un aumento improvviso della domanda di investimenti. • Effetti su: una componente della offerta (un aumento del PIL potenziale associato agli incrementi di produttività DY * ) ; ed una componente da domanda (l’incremento degli investimenti DI 0 ) . Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 Cicli economici reali (2) • Quale sarà l’impatto complessivo dello shock tecnologico sull’equilibrio di pieno impiego del sistema economico? • La variazione del tasso di interesse interno generata dallo shock (positivo, in questo caso) da offerta è data da: C y (1 t )DY * I r Dr ( X r Dr IMDY * ) DY * 1 C y (1 t ) IM y * Dr DY Ir X r • La variazione del tasso di interesse imputabile al boom degli investimenti è data da: DI 0 Dr Ir X r Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 Cicli economici reali (3) • L’impatto combinato sul tasso di interesse di equilibrio sarà allora dato da: 1 C y (1 t ) IM y DI 0 * Dr DY Ir X r I r X r L’aumento della redditività degli investimenti fa traslare verso destra la curva di domanda di investimento. L’incremento di produttività, generando un aumento del reddito e quindi del risparmio, fa spostare verso destra la curva di offerta del risparmio totale. Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 Cicli economici reali (4) Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 Cicli economici reali (5) • Queste variazioni in senso espansivo sia degli investimenti che del risparmio hanno effetti contrastanti sul tasso di interesse. • Il boom degli investimenti tende ad accrescere r, mentre l’aumento del risparmio tende ad abbassarlo. • Supponiamo che predomini il primo effetto (la domanda di investimento cresce maggiormente rispetto all’offerta di risparmio): in questo caso, il tasso di interesse di equilibrio salirà. • L’aumento di r determinerà un apprezzamento del tasso di cambio e un conseguente peggioramento delle esportazioni nette. • Il risparmio, allora, sarà ulteriormente accresciuto dall’afflusso di capitali provenienti dall’estero che andranno a finanziare l’aumento degli investimenti Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011 Cicli economici reali (6) • Una volta calcolata la variazione del tasso di interesse di equilibrio, è semplice misurare le variazioni delle componenti della domanda aggregata: DC C y (1 t )DY * 1 C y (1 t ) IM y X r * DI DI 0 I r DY Ir X r Ir X r 1 C y (1 t ) IM y X r DI 0 * DNX X r IM y DY Ir X r Ir X r Vito Amendolagine. Corso di Macroeconomia. Brindisi, 2010-2011