Relazione Prof. Andrea Porcarelli

FISM – Seminario nazionale «Educare alla vita buona del Vangelo
Responsabilità e contributo delle scuole dell’infanzia FISM»
Pisa – 19 novembre 2011
Prof. Andrea Porcarelli
Docente di Pedagogia Generale e Sociale all’Università di
Padova – Membro della Commissione Ministeriale su
“Cittadinanza e costituzione”
“Amiamo i bambini. Così come sono, sono la dolcezza,
la speranza, la luce della nostra vita, la nostra gioia e il
nostro riposo. Perché spaventarli, opprimerli,
tormentarli? Che vivano liberi e felici … ” [J. Korczak, Il
diritto del bambino al rispetto, Luni, Milano 2004, p. 41 ]
“Una farfalla sopra il torrente spumeggiante
della vita. Come rendere resistente il suo volo
senza appesantirlo, come temprare le sue ali
senza affaticarle?”
[J. Korczak, Come amare il bambino, Luni, Milano 2005 , p. 22]
Prof. Andrea Porcarelli
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Il dibattito sui «diritti dei bambini»
La constatazione del fatto che si tratta di
«soggetti deboli» più esposti a rischi e abusi
Tre importanti documenti internazionali
• 1924  Dichiarazione dei diritti dell’infanzia
(Dichiarazione di Ginevra – Società delle Nazioni)
• 1959  Dichiarazione dei diritti del fanciullo (ONU)
• 1989  Convenzione internazionale sui diritti
dell’infanzia (ONU)
Prof. Andrea Porcarelli
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Una duplice possibile lettura
Lettura
giuridica
Gli stati che hanno
sottoscritto la Convenzione
si impegnano a promuovere
leggi a tutela dell’infanzia
Lettura
pedagogica
In due sensi:
a) una «Paideia dei diritti»,
b) lo «specifico educativo»
x i minori
Un concetto
«allargato» di infanzia
«Ai sensi della presente Convenzione s’intende per fanciullo
ogni essere umano in età inferiore ai diciotto anni»
Prof. Andrea Porcarelli
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Nella prospettiva di una «cittadinanza attiva»
Naturale socievolezza e substrato
“arcaico” di cittadinanza
Orientata
verso il bene
comune come
“stella polare”
(identità
civile)
Progettualità
esistenziale orientata
in senso sociale
Sperimentare e
costruire una
“amicizia
civile”,
Progettare, sperimentare,
riconoscendosi
riconoscere e “meritare” la come persone
cittadinanza a diversi livelli
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Situaz. di compito x la certificaz. delle
Competenze di C&C scuola inf.
 Mostrare consapevolezza della propria storia personale e




familiare e dei modi con cui si è modificata la relazione con gli
altri compagni e con gli adulti
Porre domande su temi esistenziali, sulle diversità culturali,
sull’essere bambini e bambine, sulla giustizia, su ciò che è
bene e ciò che è male
Eseguire compiti, elaborare progetti, risolvere problemi da
soli, con i coetanei e con gli adulti
Spiegare come e quanto ci si sente legati alla propria famiglia,
alla propria comunità, alla propria scuola, al proprio Paese, al
mondo
Gestire conflitti, negoziare compiti e impegni, lavorare in
cooperazione, definire regole d’azione condivise
Dal Documento d’indirizzo del 4 marzo 2009
Prof. Andrea Porcarelli
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Alcune macro-categorie di DdB
Diritto alla vita
Diritto
all’identità
Diritto
all’ascolto
(Della propria persona,
della propria età)
Diritto
al gioco
… e anche all’espressione
Diritto
alla difesa
Diritto
all’educazione
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Diritto alla vita
… ogni fanciullo ha un diritto innato alla vita. Gli stati parti si
impegnano a garantire nella più ampia misura possibile la
sopravvivenza e lo sviluppo del fanciullo (art. 6) … proteggere il
fanciullo contro qualsiasi forma di violenza, danno o brutalità fisica
o mentale, abbandono o negligenza, maltrattamento, inclusa la
violenza sessuale … (art. 19) cfr. anche art. 24
L’uomo è chiamato a una pienezza di vita che va ben oltre le
dimensioni della sua esistenza terrena, poiché consiste nella
partecipazione alla vita stessa di Dio. L’altezza di questa vocazione
soprannaturale rivela la grandezza e la preziosità della vita umana
anche nella sua fase temporale (…) Pur tra difficoltà e incertezze, ogni
uomo sinceramente aperto alla verità e al bene, con la luce della
ragione e non senza il segreto influsso della grazia, può arrivare a
riconoscere nella legge naturale scritta nel cuore il valore sacro della
vita umana dal primo inizio fino al suo termine, e ad affermare il
diritto di ogni essere umano a vedere sommamente rispettato questo
suo
primario. (Ev. Vitae n. 2)
Prof. bene
Andrea Porcarelli
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Un’autentica educazione deve essere in grado di
parlare al bisogno di significato e di felicità delle
persone. Il messaggio cristiano pone l’accento
sulla forza e sulla pienezza di gioia donate dalla
fede, che sono infinitamente più grandi di ogni
desiderio e attesa umani. Il compito dell’educatore
cristiano è diffondere la buona notizia che il
Vangelo può trasformare il cuore dell’uomo
restituendogli ragioni di vita e di speranza. Siamo
nel mondo con la consapevolezza di essere
portatori di una visione della persona che,
esaltandone la verità, la bontà e la bellezza, è
davvero alternativa al sentire comune (EVBV n. 8)
Prof. Andrea Porcarelli
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Notazioni pedagogiche
•
•
Il riconoscimento del diritto alla vita, in termini
assoluti, dispone a considerare la persona umana sempre
come un «chi» e mai come una «cosa», sempre come un
«soggetto» e mai come un «oggetto» di proprietà
Il mistero della vita ha una sua saggezza intrinseca, di
cui mettersi «alla scuola» per coglierne i ritmi, in ordine
alla crescita, alla salute, in ordine al fatto che c’è un tempo
per ogni cosa, anche sfuggendo ad uno degli elementi
dell’emergenza educativa che dipende dalla visione
tecnocratica. Se si considera il vivente come
una «macchina» e la vita come un
«meccanismo» è più forte la tentazione
del «dominio»
Prof. Andrea Porcarelli
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Diritto all’identità
Il fanciullo dovrà essere registrato immediatamente dopo la
nascita ed a partire da essa avrà diritto ad un nome, ad acquisire
una nazionalità e, nella misura del possibile, a conoscere i propri
genitori e ad essere da essi accudito (art. 7) ... Si impegnano a
rispettare il diritto del fanciullo di conservare la propria identità,
nazionalità, nome e relazioni familiari (art. 8)
Oggi la formazione dell’identità personale avviene in un contesto
plurale, caratterizzato da diversi soggetti di riferimento (…) In una
società caratterizzata dalla molteplicità dei messaggi e dalla
grande offerta di beni di consumo, il compito più urgente diventa,
dunque, educare a scelte responsabili. Per questo, sin dai primi
anni di vita, l’educazione non può pensare di essere neutrale,
illudendosi di non condizionare la libertà del soggetto. È ingiusto
non trasmettere agli altri ciò che costituisce il senso profondo
della
esistenza (EVBV n. 10)
Prof. propria
Andrea Porcarelli
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… la proposta educativa della comunità cristiana, il cui
obiettivo fondamentale è promuovere lo sviluppo della
persona nella sua totalità, in quanto soggetto in
relazione, secondo la grandezza della vocazione
dell’uomo e la presenza in lui di un germe divino. «La
vera formazione consiste nello sviluppo armonioso di
tutte le capacità dell’uomo e della sua vocazione
personale, in accordo ai principi fondamentali del
Vangelo e in considerazione del suo fine ultimo, nonché
del bene della collettività umana di cui l’uomo è membro
e nella quale è chiamato a dare il suo apporto con
cristiana responsabilità» (EVBV n. 15, cfr. G.S. n. 3)
Prof. Andrea Porcarelli
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Notazioni pedagogiche
•
•
Il fine dell’educazione è quello di accompagnare la
persona alla conquista di un’identità autonoma, in cui
ella diviene pienamente capace di esercitare le attività che
le sono proprie (intelligenza critica, volontà libera, senso
etico e virtù morali, relazioni responsabili)
In essa gioca un ruolo fondamentale la conquista di
orizzonti di senso, consapevolmente interiorizzati, alla
luce dei quali elaborare un progetto di vita (capace di
«scelte definitive») ed inserirsi in modo
attivo e creativo nella comunità sociale,
seguendo la propria vocazione
Prof. Andrea Porcarelli
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Diritto all’ascolto
Gli stati parti devono assicurare al fanciullo capace di formarsi
una propria opinione il diritto di esprimerla liberamente ed in
qualsiasi materia, dando alle opinioni del fanciullo il giusto peso
in relazione alla sua età ed al suo grado di maturità. A tal fine
verrà in particolare offerta al fanciullo la possibilità di essere
ascoltato in qualunque procedimento giudiziario o
amministrativo che lo riguardi, sia direttamente, sia
indirettamente … (art. 12) cfr. anche artt. 13-14
L’educazione è strutturalmente legata ai rapporti tra le
generazioni, anzitutto all’interno della famiglia, quindi nelle
relazioni sociali. Molte delle difficoltà sperimentate oggi
nell’ambito educativo sono riconducibili al fatto che le diverse
generazioni vivono spesso in mondi separati ed estranei. Il
dialogo richiede invece una significativa presenza reciproca e la
disponibilità di tempo (EVBV n. 12)
Prof. Andrea Porcarelli
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Notazioni pedagogiche
•
•
Il concetto di ascolto, in educazione, non è solo una
competenza relazionale, ma è una virtù, condizione e
immagine dell’accoglienza dell’altro in quanto altro,
frutto di un’autentica carità (amore) educativa, in vista
della sua crescita
La virtù dell’ascolto comporta la necessità di rendere
comunicanti i mondi vitali della persona educabile e
della persona educante, in un rapporto
intergenerazionale sempre più difficile,
ma che dischiude – quando si realizza –
orizzonti di inatteso splendore
Prof. Andrea Porcarelli
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Diritto alla difesa
Gli stati parti riconoscono il diritto del fanciullo
accusato e riconosciuto colpevole di aver violato la
legge penale ad essere trattato in un modo che
risulti atto a promuovere il suo senso di dignità e
valore, che rafforzi il suo rispetto dei diritti umani e
delle libertà fondamentali altrui, e che tenga conto
della sua età, non che dell’esigenza di facilitare il
suo reinserimento nella società … qualsiasi
fanciullo sospetto o accusato di aver infranto la
legge abbia almeno le seguenti garanzie: essere
considerato innocente fino a che la sua colpevolezza
non sia stata legalmente provata … (art. 40)
Prof. Andrea Porcarelli
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L’esperienza della fragilità umana si manifesta in tanti
modi e in tutte le età, ed è essa stessa, in certo modo, una
«scuola» da cui imparare, in quanto mette a nudo i limiti
di ciascuno. Per questa ragioni il tema della fragilità entra
a pieno titolo nella dinamica del rapporto educativo, nella
formazione e nella ricerca di senso, nelle relazioni di
aiuto e di accompagnamento. Pur nella particolarità di
tali situazioni, che non si lasciano rinchiudere in schemi e
programmi, non possono mancare nelle proposte
formative la contemplazione della croce di Gesù, il
confronto con le domande suscitate dalla sofferenza e dal
dolore, l’esperienza dell’accompagnamento delle persone
nei passaggi più difficili, la testimonianza della
prossimità, così da costruire un vero e proprio cammino di
educazione alla speranza (EVBV n. 54)
Prof. Andrea Porcarelli
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Notazioni pedagogiche
•
La fragilità, in prospettiva educativa, può essere colta a
diversi livelli:
 Vi è una fragilità legata alle condizioni particolari delle
persone (che è quella a cui più facilmente si pensa),
 Vi è una fragilità «ontologica», per cui la persona umana è
per natura «educabile» (in quanto essere spirituale che
deve «conquistare» la propria pienezza operativa)
 Vi è una fragilità legata al dinamismo educativo, che
comporta il passaggio da una mancanza ad un possesso,
dalla potenza all’atto e suppone la
valorizzazione di tale fragilità
(«saper di non sapere»)
Prof. Andrea Porcarelli
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Diritto al gioco
Gli stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo ed allo
svago, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua
età, ed a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica
(art. 31)
Le età della vita sono profondamente mutate: oggi è venuto meno
quel clima di relazioni che agevolava, con gradualità e rispetto del
mondo interiore, il passaggio alle età successive. Si parla di
«infanzia rubata» , cioè di una società che rovescia sui bambini
messaggi e stimoli pensati per i grandi. (…) Gli adolescenti
percorrono le tappe della crescita con stati d’animo che oscillano
tra l’entusiasmo e lo scoraggiamento. Soffrono per l’insicurezza
che accompagna la loro età, cercano l’amicizia, godono nello stare
insieme ai coetanei e avvertono il desiderio di rendersi autonomi
dagli adulti e in specie dalla famiglia di origine (EVBV n. 31)
Prof. Andrea Porcarelli
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Notazioni pedagogiche
•
•
Il gioco non è solo l’orizzonte che circoscrive il mondo
vitale proprio del bambino, che – pertanto – pone la
necessità di incontrarlo, educativamente parlando, entro i
confini di tali orizzonte
Ma è anche una modalità di esprimersi dell’umano in
quanto tale (homo ludens), sottolinea la dimensione della
gratuità e la capacità di gustare qualcosa «senza secondi
fini», anche a livello conoscitivo
(sapientia = avere sapore /
gustare il sapore)
Prof. Andrea Porcarelli
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Diritto all’educazione - istruzione
Gli stati parti riconoscono il diritto del fanciullo ad avere
un’educazione e … devono in particolare: rendere l’istruzione
primaria obbligatoria per tutti, promuovere lo sviluppo di varie
forme di istruzione secondaria, sia generale che professionale,
renderle utilizzabili ed accessibili a tutti i fanciulli …, rendere
l’informazione educativa e l’orientamento professionale
disponibile ed alla portata di tutti i fanciulli (art. 28) …
l’educazione deve tendere a: promuovere lo sviluppo della
personalità del fanciullo, dei suoi talenti, delle sue attitudini
mentali e fisiche, in tutto l’arco delle sue potenzialità, inculcare
nel fanciullo il rispetto dei diritti dell’uomo …, il rispetto dei
genitori, della sua identità, della sua lingua e dei suoi valori
culturali, nonché il rispetto dei valori nazionali del paese in cui
vive …, preparare il fanciullo ad assumere le responsabilità della
vita in una società libera, in uno spirito di comprensione, di pace
di tolleranza …, inculcare il rispetto per l’ambiente (art. 29)
Prof. Andrea Porcarelli
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Chi educa è sollecito verso una persona concreta, se ne fa
carico con amore e premura costante, perché sboccino, nella
libertà, tutte le sue potenzialità. Educare comporta la
preoccupazione che siano formate in ciascuno l’intelligenza,
la volontà e la capacità di amare, perché ogni individuo
abbia il coraggio di decisioni definitive. Riecheggia in
queste parole l’insegnamento del Concilio Vaticano II: «ogni
uomo ha il dovere di tener fermo il concetto della persona
umana integrale, in cui eccellono i valori della intelligenza,
della volontà, della coscienza e della fraternità, che sono
fondati tutti in Dio Creatore e sono stati mirabilmente
sanati ed elevati in Cristo». (…) «Anima dell’educazione,
come dell’intera vita, può essere solo una speranza
affidabile». La sua sorgente è Cristo risuscitato da morte.
Dalla fede in lui nasce una grande speranza per l’uomo, per
la sua vita, per la sua capacità di amare (EVBV n. 5)
Prof. Andrea Porcarelli
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Notazioni pedagogiche
•
•
•
•
Il diritto all’istruzione si lega strettamente a quello
all’educazione: in età evolutiva anche le istituzioni
educative formali (scuola) hanno il compito di educare
attraverso l’istruzione
L’educazione deve essere «integrale», cioè riguardare
tutte le dimensioni della persona umana (dim. fisica,
emotiva, cognitiva, morale, ecc.)
La responsabilità educativa suppone una guida
autorevole, che sappia condurre la persona
che cresce, in modo da farla camminare
con le sue gambe
Anima dell’educazione è una
speranza affidabile
Prof. Andrea Porcarelli
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“Il bambino ha diritto all’amore. Il bambino ha diritto al
rispetto. Il bambino ha diritto alle migliori condizioni di
vita che favoriscano il suo sviluppo e la sua crescita. Il
bambino ha diritto a vivere il presente. Il bambino ha
diritto di essere se stesso. Il bambino ha diritto di
sbagliare. Il bambino ha diritto di essere preso sul serio.
Il bambino ha diritto di essere apprezzato per ciò che è.
Il bambino ha diritto ad avere dei segreti. Il bambino ha
diritto all’istruzione. Il bambino ha diritto al rispetto dei
suoi dispiaceri. Il bambino ha il diritto ad essere difeso
da un sistema giuridico specializzato per l’infanzia. Il
bambino ha il diritto a conversare intimamente con Dio”
[J. Korczak]
Prof. Andrea Porcarelli
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“Educazione di esseri umani tramite esseri
umani significa selezione del mondo agente
tramite una persona e in essa. L’educatore
raccoglie le forze costruttive del mondo. In
se stesso, nel suo io riempito di mondo, egli
separa, rifiuta e conferma. Le forze
costruttive sono eternamente le stesse (…)
l’educatore si educa per divenirne
strumento”
[M. Buber, Sull’educativo, cit. da A. Porcarelli, Cammini del
conoscere, Giunti, Firenze 2008]
Prof. Andrea Porcarelli
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Consigli di lettura
(Testi del relatore x approfondire)
A. Porcarelli, Cammini del conoscere, Giunti, Firenze
2008 [Testo di tipo narrativo, che svolge l’idea della
conoscenza attraverso la metafora del “cammino”, adatto
anche per i ragazzi della scuola secondaria]
A. Porcarelli, Lineamenti di Pedagogia sociale,
Armando, Roma 2009 [Manuale di Pedagogia Sociale,
utile per ricostruire la “domanda sociale di educazione”
anche attraverso i documenti internazionali]
Prof. Andrea Porcarelli
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Altri testi consigliati
Amnesty International, Il grande libro dei diritti dei
bambini, Sonda, Torino 1999
J. Korczak (1918), Come amare il bambino, Luni,
Milano 2005
J. Korczak (1929), Il diritto del bambino al rispetto,
Luni, Milano 2004
E. Toffano, Ripensare la relazione educativa, Pensa
MultiMedia, Lecce, 2007
Prof. Andrea Porcarelli
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