Biologia clinica e test clinici nella prevenzione delle

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BIOLOGIA CLINICA E
TEST CLINICI NELLA
PREVENZIONE DELLE
DISABILITA’ E DELLO
SPORT
A cura della Dott.ssa PERNICE Vincenza
ATTUALITA’ SULLA BIOLOGIA
CLINICA

Uno studio condotto da una importante società la
A T Kearney, compila una graduatoria nella quale
la Cina è prima, l’India seconda, la Russia terza,
tra i paesi in via di sviluppo in cui le multinazionali
appaltano test clinici: il 10% già svolto in India. La
tendenza è in ascesa grazie anche all’abolizione
di una legge che limitava i test che le aziende
straniere potevano condurre nel paese. Negli
ultimi cinque anni le ricerche sono duplicate.
ATTUALITA’ SULLA BIOLOGIA
CLINICA

Nel lungo processo di progettazione di un farmaco
o di un vaccino, la sperimentazione sull’uomo è il
passaggio più delicato e rappresenta il 40% delle
spese. Trasportandola in paesi come Africa, India,
Brasile, si risparmia fino al 60%. Le multinazionali
Americane nel 2006 hanno condotto i loro studi e
almeno la metà dei propri test al di fuori degli Stati
Uniti, mentre le corporation europee si rivolgono ai
paesi dell’Est europeo.
ATTUALITA’ SULLA BIOLOGIA
CLINICA

Molte multinazionali come Johnson&Johnson,
GSK, hanno aperto filiali indiane per testare cure
contro il diabete, l’ipertensione, il cancro. L’india
corre ai ripari: si passa attraverso comitati etici e si
lavora con i CRS (centri locali di sperimentazione).
Esistono anche siti che offrono lo sviluppo di
programmi di test clinici su misura, intefacciandosi
con il sistema sanitario indiano. Entro il 2010 il giro
d’affari potrebbe superare i due miliardi di dollari.
ATTUALITA’ SULLA BIOLOGIA
CLINICA

Due fattori sono quelli che attraggono: la
disponibilità di personale competente, che spesso
ha studiato all’estero ma costa poco e
“l’abbondanza di materia prima”. La sostanza è
testata prima su individui sani, poi su individui affetti
da lieve patologia, infine, la fase tre coinvolge
migliaia di malati e dura diversi anni. Occorre
dimostrare benefici come la riduzione dal 6% al 5%
del tasso di mortalità per le malattie cardivascolari.
ATTUALITA’ SULLA BIOLOGIA
CLINICA

La penuria di volontari ritarda il varo di nuovi
farmaci, da cui il “vantaggio” competitivo indiano che
si misura con 40 milioni di asmatici, 34 milioni di
diabetici, che, con l’ampia disponibilità di volontari,
consente risparmi nel reclutamento del 30% o 40%.
In cambio i volontari ricevono denaro, assistenza
medica gratuita, e, gli ospedali, finanziamenti e
apparecchiature. Tuttavia anche se il quadro
potrebbe sembrare discutibili, i trial clinici
potrebbero rappresentare una fonte di conoscenza
privilegiata.
PREVENZIONE


ESAMI DIAGNOSTICI
ANALISI CHIMICO CLINICHE
ESAMI DIAGNOSTICI




SPIROMETRIA
ELETTROCARDIOGRAMMA
RADIOSCOPIA
RADIOGRAFIA
SPIROMETRIA


Esame prescritto per diagnosticare
disturbi dell’apparato polmonare
Osservazione e calcolo della quantità
d’aria che viene immessa ed emessa dai
polmoni.
Durante l’esame viene richiesto al
paziente di respirare più o meno
intensamente
per
più
volte,
successivamente l’apparecchio produrrà
un grafico interpretato poi dal medico
specialistico.
ELETTROCARDIOGRAMMA



Esame che può diagnosticare disfunzioni
cardiache come tachicardia o infarto,
viene eseguito per analizzare lo stato di
salute dell’apparato cardiovascolare.
Si applicano elettrodi sul torace su
caviglie
e
polsi
del
paziente,
l’elettrocardiografo rivela, gli impulsi del
cuore registrandoli graficamente su
nastro cartaceo.
Esame da effettuare su paziente a riposo
o sottoposto a sforzo.
RADIOSCOPIA



Prescritto
per
diagnosticare
disturbi legati ad apparati in
movimento (digerente, respiratorio,
circolatorio).
L’esame prevede l’effettuazione di
una serie di raggi X.
Non obbligatorio.
RADIOGRAFIA



Diagnostica disturbi legati alla gran
parte degli organi del corpo
umano, previsto per pazienti con
disabilità dei segmenti scheletrici o
che presentano amputazioni.
Esame che viene eseguito per
analizzare l’interno degli organi.
Per effettuare le radiografie di
particolari
organi
interni
è
necessario utilizzare un mezzo di
contrasto che ottimizza la visione
delle zone interessate.
ANALISI CHIMICO
CLINICHE


ESAMI DELLE URINE
ESAMI DEL SANGUE
ESAMI DELLE URINE
CENNI STORICI

La prima descrizione di un reperto
urinario anomalo dopo esercizio fisico
risale al 1878, ad opera di Von Leube,
che notò comparsa di albuminuria nelle
urine di alcuni soldati dopo una marcia
estenuante. Nel 1956 Gardner coniò il
termine pseudonefrite degli atleti, avendo
notato al termine della prestazione
sportiva nelle loro urine la comparsa di
proteine in quantità elevata, emazie e
leucociti. Osservò che si trattava di
fenomeno transitorio e reversibile.
ESAMI DELLE URINE
CENNI STORICI

Uno studio epidemiologico rivolto a
conoscere la prevalenza della sindrome
negli atleti delle diverse attività sportive
non è stato condotto. Le osservazioni più
numerosi si riferiscono ai corridori e
confermano la presenza di proteinuria
negli atleti. La frequenza delle alterazioni
urinarie varia in base al tempo della
raccolta delle urine, in base alle 24 ore
dal termine della gara (anomalie in 6 casi
su 72), oppure in base alla raccolta
effettuata al termine della gara.
Sottoponendo gli stessi soggetti a corsa
sui 100, 400 e 1500 mt si riscontra
proteinuria più abbondante dopo i 400 e i
1500 mt.
ESAMI DELLE URINE

Per i soggetti con lesioni midollari
l’esame delle urine deve essere
secondo
la
normativa
necessariamente
integrato
dall’esame del sedimento e
dall’effettuazione di azotemia e
creatininemia.
ESAMI DELLE URINE

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



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
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





ACIDO URICO
ADRENALINA
ALBUMINA
ALDOSTERONE
AMILASI
BIRILUBINA
CALCIO
CATECOLAMINE
CILINDRI
CITOLOGIA
CORPI CHETONICI
CREATININA
EMOGLOBINA
FOSFATI
GLOBULI ROSSI













GLUCOSIO
LEUCOCITI
NOR-ADRENALINA
PH
POTASSIO
PROTEINE
SEDIMENTO URINARIO
SODIO
TEST DI GRAVIDANZA
UREA
URINOCOLTURA
UROBILINOGENO
XILOSIO
VALORI NORMALI URINA
ESAMI
V. NORMALI
ACIDO URICO
0,41g/24h
ADRENALINA
2-10mcg/24h
ALBUMINA
ALDOSTERONE
AMILASI
BIRILUBINA
Assente
5-15mcg/24h
100-1100UI/l/24h
Assenti
CALCIO
100-250mg/24h
CILINDRI
Assenti
CORPI CHETONICI
Assenti
V. FUORI NORMA
+ o + o + o + o + o + o + o -
EMOGLOBINA
Assente
+
+
+
+
FOSFATI
0,8-2,0g
+ o -
CREATININA URINARIA
0,7-2,0g/24h
o
o
o
o
-
VALORI NORMALI URINA
ESAMI
V. NORMALI
GLOBULI ROSSI
Assenti
GLUCOSIO
Assente
LEUCOCITI
5-10/1ml
NOR-ADRENALINA
PH
-150mcg/24h
5-7
POTASSIO
30/110mEq/24h
PROTEINE
Assenti
SEDIMENTO URINARIO
Assente
SODIO
50/200mEq/24h
UREA
10-15gr/24h
UROBILINOGENO
0,2mg/24h
XILOSIO
Max 30%
V. FUORI NORMA
+ o + o + o + o + o + o +
+
+
+
o
o
o
o
-
+ o + o -
ACIDO URICO



L’acido urico è un prodotto di
scarto derivante dalla scissione di
particolari acidi nucleici presenti
nelle cellule dell’organismo.
Può essere presente anche in
conseguenza della digestione di
fegato, pesce e pollame.
Attraverso
il
sangue
viene
trasportato nei reni ed espulso
nell’urina.
ACIDO URICO


La presenza di valori alti è
determinata da: alcolismo, dieta
non
equilibrata,
diabete,
insufficienza
renale,
rene
policistico.
La presenza di valori bassi è
determinata
da:
dieta
non
equilibrata, uso di antinfiammatori
e diuretici, patologie conclamate.
CREATININA



E’ un esame che viene eseguito
per controllare lo stato di salute
dell’apparato renale.
La presenza di valori alti è
determinata da: diabete, traumi,
insufficienza renale cronicaLa presenza di valori bassi è
determinata
da:
dieta
non
equilibrata, distrofia muscolare.
SEDIMENTO URINARIO


Può essere definito come l’insieme
di fini detriti contenuti nelle urine.
I principali elementi sono: globuli
bianchi e rossi, cristalli, cellule
epilteliali, batteri e parassiti.
POTASSIO


E’ una sostanza chimica molto
importante per l’organismo.
Insieme con sodio e calcio
contribuisce alla regolarizzazione
di ritmo cardiaco, dell’equilibrio
idrico
dell’organismo,
della
contrazione dei muscoli, della
conduzione degli impulsi nervosi.
POTASSIO


La presenza di valori alti è
determinata da: diabete, uso di
cortisonici e diuretici, dieta non
equilibrata, sindromi conclamate
Con valori bassi le patologie
associate
sono:
dieta
non
equilibrata,
glomerulonefrite,
diarrea, vomito.
SODIO


Il sodio è un elemento importante
che, con potassio ed altre
sostanze
contribuisce
a
regolarizzare l’equilibrio idrico e il
battito cardiaco.
Inoltre
favorisce
il
buon
funzionamento della contrazione
dei muscoli e della conduzione
degli impulsi nervosi.
SODIO


La presenza di valori alti è
determinata da: diabete, dieta non
equilibrata, nefrite, insufficienza
renale cronica, ipotermia, uso di
diuretici.
Con valori bassi le patologie
associate sono: cirrosi epatica,
pancreatite di tipo acuto, diarrea,
dieta non equilibrata, stress,
vomito e ustioni.
UREA




L’urea è un elemento dell’urina e viene
prodotta dalla scissione delle proteine.
Ha origine nel fegato per poi essere
espulsa dai reni.
La presenza di valori alti è determinata
da: intossicazione da fosforo, dieta non
equilibrata,
ustioni,
leucemie
e
ipertiroidismo.
Con valori bassi le patologie associate
sono: diarrea, disidratazione, diabete
mellito, digiuno, vomito, epatopatia,
insufficienza renale, ipotiroidismo.
PROTEINE


Le proteine sono bloccate dai reni
che non permettono la loro
fuoriuscita attraverso l’urina.
Con valori alti le patologie
associate sono: anemia, cistite,
diabete,
glomerulonefrite,
ipertermia ipotermia.
ESAMI DEL SANGUE
CENNI STORICI

Fleischer per primo descrisse nel 1981 la
comparsa di emoglobina nelle urine in un
soldato al termine di una marcia
prolungata. Durante la seconda guerra
mondiale sono stati descritti nove casi
presso l’esercito degli alleati, numerose
segnalazioni riguardanti la sindrome di
emoglobinuria sono riscontrabili tra
praticanti di attività sportive: corridori di
fondo, calciatori, praticanti di karate. La
emoglobinuria negli sportivi appare in
seguito ad un ripetuto impatto tra una
superficie dura e una parte del corpo (es.
l’asfalto contro la pianta dei piedi nella
corsa.
ESAMI DEL SANGUE
CENNI STORICI

Davidson dimostrò per la prima volta il
legame
tra
il
meccanismo
microtraumatico e la emoglobinuria.
Fece correre tre soggetti con calzature
nelle quali erano stati posti dei tubicini di
Pvc. Ogni atleta aveva un campione del
proprio sangue nella soletta destra ed
uno di controllo in quella sinistra. Essi
corsero sull’erba e sull’asfalto. Su strada
si notò un aumento dell’emoglobina
libera, e fu possibile osservare
proteinuria importante, mentre la corsa
su erba evidenziò risultati molto modesti
ESAMI DEL SANGUE











ACIDO FOLICO
ALBUMINA
AZOTEMIA
CREATININA
CURVA GLICEMICA
EMOCROMO
EMOGLOBINA
FERRO
PROTOMBINA
TRANSAMINASI
VES
VALORI NORMALI SANGUE
ESAMI
ACIDO FOLICO
V. NORMALI
V. FUORI NORMA
0,3-20mcg/l
+ o -
10-50mg/100ml
+ o -
0-1,5mg/dl
+ o -
CURVA GLICEMICA
110-170mg/100ml
+ o -
FERRO
37-147mcg/100ml
+ o -
12-15 sec.
+ o -
AZOTEMIA
CREATININA
PROTOMBINA
ALBUMINA



Proteina prodotta dal fegato la cui
funzione consiste nel tenere costanti i
liquidi nei vasi sanguigni.
Con valori alti la patologia associata è la
disidratazione.
Con valori bassi le patologie associate
sono:
dipendenza
da
alcool,
infiammazioni di vario tipo, cirrosi
epatica, ipertiroidismo, leucemia, dieta
non equilibrata, neoplasia, ustioni e
pancreatite.
AZOTEMIA





E’ il tasso della quantità di azoto
contenuto nel sangue.
E’ strettamente correlata alla funzionalità
dei reni.
Valori anomali denotano scorretta
depurazione
del
sangue
operata
dall’apparato renale.
Le patologie associate con valori alti
sono: cirrosi, disidratazione, diabete,
emorragie gastrointestinali, gotta, traumi,
ustioni e shock.
Con valori bassi le patologie associate
sono: epatite virale, mancanza di
proteine, uso di salicilati, necrosi epatica.
CREATININA



E’ un elemento del sangue che
viene espulso attraverso l’urina,
una sua eccessiva presenza
denota malfunzionamento dei reni.
Valori alti: ipertiroidismo, ustioni,
traumi, insufficienza renale.
Valori bassi: anemie, ipotiroidismo,
leucemia, atrofia muscolare.
EMOGLOBINA





E’ una proteina che si forma nel midollo
osseo.
E’ contenuta nei globuli rossi.
Trasporta
l’ossigeno
dall’apparato
polmonare ai tessuti, di ritorno, porta
anidrite carbonica ai polmoni che la
espellano con l’espirazione.
Valori
alti:
diarrea,
enfisema,
disidratazione, ustioni, trasfusioni.
Valori bassi: emorragie, infezioni, ulcera,
leucemia, insufficienza renale, morbo di
Cooley, deficit di ferro neoplasia, ecc.
LE SOSTANZE DOPING E I METODI VIETATI
I GRUPPI DI SOSTANZE DOPANTI
Ecco la lista aggiornata al 6 maggio 2002, delle
classi di sostanze considerate dopanti e vietate o
soggette a restrizioni dalla legge italiana.






Stimolanti
Narcotici
Anabolizzanti
Diuretici
Ormoni peptidici





Anestetici locali
Alcool
Canapa indiana e derivati
Ormoni corticosteroidi
Betabloccanti
LE SOSTANZE DOPING E I METODI VIETATI
I GRUPPI DI SOSTANZE DOPANTI


Sostanza vietata: sostanza la cui presenza nelle
urine è sempre considerata prova di doping.
Sostanza soggetta a restrizione: sostanza
ammessa solo se rilevata nelle urine al di sotto di
una certa concentrazione o se assunta con
particolari modalità (per es. solo per uso locale) o
somministrata a un solo sesso (per es. ormoni
femminili).
PRATICHE E METODI VIETATI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Doping
ematico
(trasfusioni
di
sangue,
eritropoietina, emoglobina e trasportatori di
ossigeno, modificatori dell’emoglobina)
Sostanze che aumentano il volume o modificano
le caratteristiche del sangue
Manipolazioni del campione di urine da analizzare
Uso di sostanze che alterano il campione di urine
Doping genetico (uso di geni o cellule capaci di
migliorare la prestazione atletica)
Altri metodi (metodi a effetto anabolizzante e di
stimolazione a rilascio di ormoni)
EFFETTI RICERCATI E DANNI PROVOCATI
DA ALCUNE SOSTANZE DOPING

Molto spesso l’effetto desiderato da chi fa ricorso al doping,
cioè il miglioramento della prestazione sportiva, non viene
ottenuto: nella maggior parte dei casi, specialmente a livello
amatoriale, chi ricorre a tali pericolose sostanze non ne
conosce bene le modalità d’uso. Certe sostanze possono
addirittura provocare effetti contrari a quelli sperati: per
esempio alcuni tranquillanti riducono il massimo consumo
d’ossigeno e gli anabolizzanti diminuiscono la velocità di
contrazione muscolare. Se agli atleti più dotati il doping può
effettivamente apportare alcuni vantaggi, sebbene a rischio
della loro salute è altrettanto vero che nessuno sportivo può
sperare di ottenere clamorosi risultati solo grazie al doping.
NORMATIVA PER IDONEITA’
AGONISTICA PER DISABILI

Il ministero della sanità con il decreto del 4 marzo 1993
indica la determinazione dei protocolli per le concessioni
dell’idoneità alla pratica sportiva agonistica alle persone
disabili. Il ministero della sanità tenendo conto della legge
del 26 ottobre 1971 n° 1099 sulla tutela sanitaria attività
sportive, della legge 23 dicembre 1978 n° 833 istituzione al
servizio sanitario nazionale e del decreto ministeriale 18
febbraio 1982 sulle norme per la tutela sanitaria dell’attività
sportiva agonistica e della legge 5 febbraio 1992 n° 104
legge quadro per assistenza, l’integrazione sociale ed i
diritti per le persone handicappate e considerato quanto
stabilito nell’art. della legge 5 febbraio 1992 n° 104,
NORMATIVA PER IDONEITA’
AGONISTICA PER DISABILI

Decreta che, i portatori di qualsiasi handicap per praticare attività
sportiva agonistica devono sottoporsi al controllo dell’idoneità
specifica allo sport che vogliono svolgere, tale controllo deve
essere ripetuto con periodicità annuale. La loro qualificazione
agonistica è delegata alla FISD e agli enti riconosciuti dal CONI.
L’accesso alle singole attività sportive agonistiche verrà
determinato dai medici di cui si fa riferimento all’art. 5 ultimo
comma del decreto di legge n°663. Il medico si riserva di
richiedere ulteriori esami specialistici clinici sul motivo sospetto
clinico. Nel caso l’atleta pratichi più sport deve sottoporsi ad una
sola visita che comprenda tutte le indagini previste in ogni singolo
sport, presentando certificazione o cartella clinica rilasciata da
una struttura pubblica o privata convenzionata che attesti la
patologia responsabile dell’handicap.
NORMATIVA PER IDONEITA’
AGONISTICA PER DISABILI


Al soggetto riconosciuto idoneo viene rilasciato il certificato
di idoneità che avrà validità fino alla successiva visita
periodica. La mancanza di tale certificato non permetterà il
tesseramento alla FISD e agli enti riconosciuti dal CONI.
Il decreto prevede per i sordomuti l’applicazione integrale
della normativa prevista dal decreto ministeriale del
18/02/1982. Per gli ipovedenti, gli atleti che li
accompagnano, devono sottoporsi agli accertamenti
previsti dal decreto ministeriale del 18/02/1982.
Nel caso di non idoneità temporanea o definitiva alla
pratica agonistica, l’interessato potrà entro 30 giorni dalla
comunicazione rivolgersi al competente ufficio regionale e
alla commissione medica regionale d’appello prevista nel
decreto ministeriale del 18/02/1982.
NORMATIVA PER IDONEITA’
AGONISTICA PER DISABILI

Tale commissione può riservarsi di consultare
sanitari in possesso della specializzazione inerente
al caso specifico.
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