Frege: senso e riferimento
La teoria sul ‘senso’ di Frege si articola in contrapposizione ad
altri aspetti rilevanti del linguaggio:
• il riferimento dell’enunciato
• il tono emotivo e la forza convenzionale
dell’enunciato
• il contesto linguistico dell’enunciato
• la rappresentazione soggettiva che
accompagnano l’enunciato
Senso e riferimento
Problema di partenza: quale differenza di valore conoscitivo
tra
a=a
a=b
Esempio:
“La stella del mattino” = “La stella del mattino”
“La stella della sera” = “La stella del mattino”
“La stella della sera” = “La stella del mattino” = Venere
Segno, senso, riferimento, rappresentazione
Distinguiamo:
Segno = ciò che sta tra le virgolette “…”
Riferimento = l’oggetto, cioè Venere (senza virgolette)
Senso = il modo in cui l’oggetto viene descritto o
presentato dal segno (per cui dire “stella del mattino” e
“stella della sera” significa due modi di presentazione
dell’oggetto diversi).
Rappresentazione = l’immagine mentale soggettiva che
ciascuno associa ad una espressione linguistica.
Predicati
Nel caso dei nomi propri
(“Socrate”), il riferimento è
l’oggetto.
Predicati
segno
P(x), cioè “uomo”, mortale”
senso
Modo di presentazione del concetto denotato dal predicato
riferimento
Il concetto denotato dal predicato
rappresentazione
L’immagine mentale soggettiva
È una funzione che è vera se ha per
argomenti oggetti che la soddisfano, cioè
che ha per valori valori di verità. Per cui
in Uomo (x), se x=Socrate, allora
avremo “Socrate è un uomo” = vera; se
x=Cleopatra, avremo “Cleopatra è un
uomo” = falso.
Uno stesso concetto può avere modi di
presentazioni diverse; es. animale
razionale e bipede implume
Enunciati
Enunciati
segno
xP(x), cioè “tutti gli uomini sono mortali”
P(a), cioè “Socrate è mortale”
senso
Il pensiero espresso dall’enunciato = il suo valore di conoscenza
riferimento
Il valore di verità dell’enunciato
rappresentazione
L’immagine mentale associata all’enunciato
Principio di composizionalità
Il significato di un enunciato è funzione del significato delle
sue parti e delle sue regole di composizione
presuppongono
Legge di sostitutività
Due espressioni coreferenziali sono sostituibili una con l’altra
in un enunciato, lasciando inalterato il valore di verità
Uso e menzione
«“Tullio” ha sei lettere»
«Tullio = Cicerone»
?
«“Cicerone” ha sei lettere»
Discorso indiretto
“Pia crede che la stella del mattino è un pianeta”
Legge di
sostitutività
?
“Pia crede che la stella della sera è un pianeta”