l PC è uno strumento che, in
questi ultimi anni, è divenuto
fondamentale sopratutto in
ambito lavorativo. Perchè questa
macchina possa essere sfruttata
al meglio è necessario acquisire
delle conoscenze, sia software
che hardware, tali da non
"affogare nel classico bicchier
d'acqua" al primo problema che
si presenta
Un computer,
dal latino computare (calcolare) attraverso
l'inglese, to compute (calcolare), in
italiano calcolatore o elaboratore, è un
dispositivo fisico che implementa il
funzionamento di una macchina di Turing,
nonché lo strumento principe attorno al
quale è nata e si è sviluppata
l'informatica moderna. Usando una
terminologia moderna, meno teorica e più
pratica, esso dunque è genericamente
sinonimo di sistema elettronico di
elaborazione dati, nato in forma meccanica
ed evolutosi poi in forma analogica ed infine
in forma digitale, dove con il
termine elaborazione si intende un
qualunque processo automatico e
perfettamente deterministico affidato
dall'esterno ad una macchina che, a partire
da determinati input, restituisce
determinati output.
Perchè un pc possa funzionare sono
necessari i seguenti componenti:
MOTHERBOARD (scheda madre)
CPU (Central Process Unit o
processore)
RAM (Random Access Memory o
memoria centrale)
VGA (Video Graphic Accelerator, scheda
video)
HDD (Hard Disk, memoria di massa)
PSU (Power Supply Unit, alimentatore)
La motherboard è senza dubbio
l'hardrware più importante di tutto il pc
poichè si possono installare cpu, ram,
vga e scheda audio. La scheda video,
generalmente solo nei prodotti di
categoria entry-level, è possibile trovarla
già
integrata.
Questa scelta si rivela un'arma a doppio
taglio poichè il contenuto esborso si
ripercuote
negativamente
nelle
prestazioni generali del sistema. Difatti
una scheda video integrata offre
prestazioni scadenti nelle applicazioni
3D, come i videogames, oltre a "rubare"
un quantitativo fisso della ram intsallata
nel pc. In breve, se la nostra macchina
possiede 2048 MB di ram ed una vga
integrata dotata di 256 MB condivisa, la
memoria che potrà usare il nostro pc
sarà
di
1792
MB
(2048-256).
La memoria ad accesso
casuale, acronimo RAM (del
corrispondente
termine inglese Random-Access
Memory), è una tipologia di memoria
informatica caratterizzata dal
permettere l'accesso diretto a
qualunque indirizzo di memoria con lo
stesso tempo di accesso.
La memoria ad accesso casuale si
contrappone alla memoria ad accesso
sequenziale e alla memoria ad accesso
diretto rispetto alle quali presenta tempi
di accesso sensibilmente inferiori
motivo per cui è utilizzata
come memoria primaria.
memoria a sola
lettura, acronimo ROM (del
corrispondente termine inglese Read-Only
Memory), è una tipologia di memoria
informatica, in particolare una tipologia
di memoria non volatile (memoria
informatica in grado di mantenere
memorizzati i dati anche se non è
alimentata elettricamente) in cui i dati sono
memorizzati nella sua fase di costruzione e
non possono essere più modificati per
l'intera durata della sua vita.
Inerentemente la tecnologia costruttiva la
memoria a sola lettura può essere memoria a
stato solido (utilizzata per firmware), alcune
tipologie di disco ottico (utilizzate per la
distribuzione di software agli utenti), oltre a
varie tipologie di memorie informatiche
utilizzate ai primordi dell'informatica e oggi
non più utilizzate.
In informatica, la cache o più propriamente
la memoria cache (dal termine
francese "caché" che significa nascosto, ma
pronunciato come l'inglese cash /ˈkæʃ/ [1], o
in alternativa /ˈkeɪʃ/ [2] o /ˈkaːʃ/ [3]) è
una memoria temporanea, non visibile al
software, che memorizza un insieme di dati
che possano successivamente essere
velocemente recuperati su richiesta. Le
parole chiave sono "temporanea" e
"velocemente": in pratica, questo significa
che non c'è nessuna certezza che i dati si
trovino nella cache, ma che convenga
comunque fare un tentativo per verificarne
l'eventuale presenza. Una cache è associata
ad una memoria "principale", in cui
risiedono i dati. Essa è tipicamente
di capienza inferiore rispetto alla memoria
principale, ma il suo utilizzo è più
conveniente in termini di tempo di
accesso e/o carico sul sistema.
 Il DVD, acronimo di Digital Versatile Disc (in
italiano Disco Versatile Digitale, originariamente Digital
Video Disc, Disco Video Digitale) è un supporto di
memorizzazione di tipo ottico. DVD-Video sono supporti
digitali in grado di contenere fino a 240 minuti[1] di
materiale video in formato MPEG-2. L'audio può essere in
formato non compresso PCM (da 1 a 8 canali), in
formato Dolby Digital AC3 (che prevede da 1 a 6 canali), in
formato DTS (fino a 8 canali) o in formato MPEG.
 I DVD-Video in commercio possiedono un codice
detto codice regionale per poter essere riprodotto, usando
un lettore DVD da tavolo, solo in una determinata zona del
mondo (il globo è stato suddiviso in aree dalle major
cinematografiche).
 l formato DVD-Audio ha subito numerosi slittamenti per problemi
tecnici. Questo formato (DVDA) è stato progettato per fornire una
qualità sonora notevolmente migliore di quella del CD Audio (CDDA).
Malauguratamente, i sistemi di protezione dalla copia illegale
implementati nel DVDA si sono rivelati molto efficaci dal punto di
vista della sicurezza, ma terribilmente invasivi dal punto di vista della
qualità complessiva del suono. In pratica il risultato sonoro era
addirittura inferiore a quello dei normali CDDA, tanto che si è dovuto
cercare altri sistemi di protezione che avessero un effetto meno
marcato sulla qualità del suono.
 Nel frattempo il consorzio Sony-Philips ha introdotto, ritagliandosi una
piccola fetta nel mercato audiofilo, il formato concorrente Super Audio
CD SACD.
 Altro elemento che ha concorso al fallimento del formato DVD-Audio è
la sua totale incompatibilità con gli attuali lettori DVD-Video.
 Formalizzato nel corso del 1999, il formato DVD-R è lo standard
ufficiale per i DVD Registrabili. Esso si suddivide nei formati
"DVD-R for authoring" e "DVD-R for general use". I primi sono
destinati alla creazione di copie di video protette da diritto
d'autore, necessitano di uno speciale masterizzatore e sono in
grado di implementare i sistemi di protezione dalla
duplicazione. La differenza fondamentale tra i due formati
risiede nella diversa lunghezza d’onda del laser: 635 nm per il
DVD-R(A) e 650 nm per il DVD-R(G). I secondi sono in grado di
contenere qualunque tipo di materiale, ma non sono compatibili
con i sistemi di protezione utilizzati nei DVD-Video. Nel 2000 è
stato formalizzato lo standard DVD-RW, che ricalca le
caratteristiche dei DVD-R "for general use", ma con la possibilità
di essere riutilizzato fino a mille volte (teoricamente).
 L'unità centrale di elaborazione, più conosciuta come CPU,[1] anche
chiamataprocessore,[2] o microprocessore, è uno dei due componenti
principali della macchina a programma memorizzato di von Neumann, il
modello su cui è basata la maggior parte dei moderni computer.
 Compito della CPU è quello di eseguire le istruzioni di un programma (che
deve essere presente in memoria). Durante l'esecuzione del programma, la
CPU legge o scrive dati inmemoria; il risultato dell'esecuzione dipende dal dato
su cui opera e dallo stato interno della CPU stessa, che tiene traccia delle
passate operazioni.
 Una CPU è un circuito digitale sincrono: vale a dire che il suo stato cambia ogni
volta che riceve un impulso da un segnale di sincronismo detto clock, che ne
determina di conseguenza la velocità operativa, detta velocità di clock: quindi il
tempo di esecuzione di una istruzione si misura in cicli di clock, cioè in quanti
impulsi di clock sono necessari perché la CPU la completi. In effetti, una parte
importante e delicata di ogni CPU è il sistema di distribuzione che porta il
segnale di clock alle varie unità e sottounità di cui è composta, per fare in modo
che siano sempre in sincronia: tale sistema si dirama in una struttura ad albero
con divisori e ripetitori che giunge ovunque nella CPU
 un alimentatore è un convertitore AC-DC, ossia un apparato elettrico
semplice o composto che serve a raddrizzare la tensione elettrica (daalternata
AC a continua DC) in modo da fornire energia elettrica adattandola all'uso di
altre apparecchiature elettriche.
 Gli alimentatori differiscono ampiamente in funzione della potenza gestita,
così anche per le caratteristiche di qualità della corrente fornita all'uscita. Un
alimentatore con pari valori di tensione e potenza è più complesso e costoso
quanto più la tensione fornita è precisa e stabile, e quanto maggiore è la
sua affidabilità. Esistono anche alimentatori da laboratorio, in cui la tensione
di uscita è regolabile a piacere dall'utilizzatore in base alla necessità. Questi
alimentatori hanno anche una limitazione della corrente massima fornita, in
alcuni casi regolabile, utile per evitare problemi in caso di cortocircuito e per
speciali circuiti con alimentazione in corrente costante.
 In molti casi l'alimentatore fornisce più di una tensione di uscita. È il caso degli
alimentatori per incubatrici, che forniscono tensioni di 9,3, ±32, ±100 V.
 Un crescente numero di case costruttrici adotta la certificazione 80 Plus per
verificare la stabilità della tensione in uscita e la quantità di energia dissipata in
calore, sotto varie condizioni di carico dell'alimentatore.
 Principalmente ne esistono di due tipi:
 1) Statici, cioè producono una tensione e un amperaggio di uscita
sempre uguale (sono molto diffusi)
 2) Variablili, cioè possono modificare i valori di tensione e di
amperaggio di uscita tramite delle apposite levette o pulsanti.
 Essi hanno una tensione minima e una massima di ingresso per
operare. Un semplice alimentatore può essere composto da 4
diodi messi in serie a formare un rombo chiuso (Ponte di Graetz)
dove i primi 2 sono collegati ai due cavi di corrente alternata (1
fase e 1 neutro) e gli ultimi due sono collegati ai due cavi per la
corrente continua (1 positivo e 1 negativo)
 A secondo della tecnologia utilizzata hanno anche un sistema
che moltiplica la frequenza della corrente e un diodo che scarica
su un condensatore in modo tale che la corrente continua in
uscita sia il più "dritta" possibile.