Screening e Counseling pretrattamento Paola Spadacini Belgirate, 9 giugno 2012 Screening Cure Assessment Testing Treatment Counseling Screening Il misconoscimento della diagnosi impedisce cure adeguate Molti pazienti ancora oggi in Italia restano non diagnosticati – Le stime indicano che il 40% è inconsapevole di essere HCV-positivo La proporzione dei pazienti non diagnosticati è variabile fra i diversi paesi europei – Francia: 44% – Regno Unito: 69% – Spagna: 84% – Germania: 90% – Polonia: 95% 1. Gordon FD. Am J Med. 1999;107:36S-40S. 2. Culver DH, et al. Transfusion. 2000;40:1176-1181. 3. Eurasian Harm Reduction Network. Comparative analysis of HCV prevalence across selected countries of Europe and the Mediterranean area. October 2007. L’Epatite C in Italia Prevalenza della malattia: 1.7 milioni di individui La maggioranza dei pazienti con epatite C rimane asintomatica sino a che il danno epatico diviene irreversibile La diagnosi dipende da un indice di sospetto elevato e da uno screening appropriato Sono in arrivo per questo nuove linee guida relative allo screening 1. World Health Organization hepatitis C fact sheet 2011. 2. Chak E, et al. Liver Int. 2011;31:1090-1101. 3. Armstrong GL, et al. Ann Intern Med. 2006;144:705-714. 4. Ghany MG, et al. Hepatology. 2009;49:1-40. Screening basato sul rischio di infezione Tutte le persone devono essere sottoposte a screening sulla base di comportamenti che li pongono a rischio di infezione – Tuttavia, da un questionario sottoposto a 4000 medici di famiglia, è emerso che solo il 59% di essi verifica se il proprio paziente appartiene ad una categoria a rischio Solo gli individui a rischio devono essere sottoposti a test di screening 1. Ghany MG, et al. Hepatology. 2009;49:1335-1374. 2. Shehab TM, et al. J Viral Hepat. 2001;8:377-383. Gruppi da sottoporre a screening Recente/pregresso uso di droghe (anche una sola volta) Gruppi ad alta prevalenza di HCV – Individui HIV-infetti – Emofilici trattati con fattori della coagulazione prima del 1987 – Emodializzati – Pazienti con ipertransaminasemia Ghany MG, et al. Hepatology. 2009;49:1335-1374. CDC. MMWR Recomm Rep. 1998;47(RR-19):1-39. Altri gruppi da sottoporre a screening Alto rischio – Carcerati – Nati, viaggiatori o residenti in regioni in cui l’infezione è molto comune – Riceventi cure dove non vengono attuate le precauzioni universali (trasmissione nosocomiale) – Emotrasfusi, o trapiantati prima del 1991 Altre situazioni a rischio inferiore Rischio intermedio – Neonati da madre HCV positiva – Puntura da ago infetto Altre situazioni di rischio – Condivisione di strumenti taglienti o materiali per l'igiene personale con persona HCV + (rasoi, forbicine, tagliaunghie, spazzolino) – *Tattooing, *body piercing, scarificazione, rituali cerimoniali – consumo di droga per inalazione (sniffare) – Senzatetto, residenza in case famiglia o ricoveri – Comportamenti sessuali a rischio Chiunque abbia indizi clinici sospetti Alterazioni biochimiche (ipertransaminasemia) Dipendenza da alcol o da farmaci (pregressa o attuale) Emotrasfusi Epatomegalia Splenomegalia, spider nevi, eritema palmare, ittero Vasculite (da crioglobulinemia) Infezione da HBV Alterazione renale non spiegabile Infezione da HIV Linfoma non-Hodgkin Ostacoli all’identificazione dei pazienti Insufficiente conoscenza delle cause di malattia epatica − La maggioranza della gente è convinta che l’alcol sia l’unica causa di malattia di fegato Mancanza di sintomi – La maggioranza dei soggetti con infezione cronica da HCV non ha sintomi almeno sino a quando la malattia non evolve a cirrosi o ad epatocarcinoma Il ruolo chiave del Medico di Famiglia Valutare tutti i pazienti per fattori di rischio Testare tutti i pazienti a rischio e chiunque ne faccia richiesta Testare i soggetti prima di sottoporli a procedure mediche soprattutto chirurgiche Ghany MG, et al. Hepatology. 2009;49:1335-1374. Test diagnostici per epatite C Tipo di test Caratteristiche Sierologico Virologico Anticorpi Virus Sensibilità > 95% > 98% Specificità Variabile > 98% Detectabilità dopo infezione 2-6 mesi 2-6 settimane Screening Conferma Modalità di individuazione Scopo di utilizzo Gli anticorpi prodotti dal sistema immune HCV infetta la cellula Le proteine virali vengono esposte sulla superficie della cellula infetta Anticorpi vengono prodotti dal sistema immune Ma essi non conferiscono immunità Illustration by Mitchell L. Shiffman, MD. Y YY Test per Ac anti-HCV ELISA screening test – Sensibilità: 97% – Svela gli anticorpi circolanti Reazioni falsamente positive sono possibili Valore predittivo positivo – 95% se presenti fattori di rischio e ALT alterate – 50% in assenza di fattori di rischio e ALT normali Illustration by Mitchell L. Shiffman, MD. Spiegare i limiti del test di screening Falsi positivi – Autoimmuni – Spontanea risoluzione dell’infezione Falsi negativi – Immunosoppressi – Trapiantati – Dializzati – HIV positivi Ruolo di counseling del personale sanitario Fare counseling sui pazienti HCV positivi – Prevenzione sulla trasmissione di malattia – Ridurre o eliminare l’assunzione di alcolici – Trattare eventuali dipendenze – Ridurre il peso nei soggetti in sovrappeso – Vaccinare per HAV (in assenza di anticorpi specifici) e in presenza di fattori di rischio anche per HBV (in assenza di anticorpi anti HBs) Ghany MG, et al. Hepatology. 2009;49:1335-1374. Preparare il paziente alla terapia Fornire informazioni e verificare la comprensione del paziente e della famiglia sulla – Prognosi – Trasmissione della malattia – Trattamento – Gestione eventi avversi Ottenere – Motivazione del paziente e dei familiari – Aderenza al trattamento – Disponibilità a sottoporsi regolarmente a visite ed esami Preparare il paziente alla terapia Valutazione sociale – abitazione – disabilità – Supporto sociale – Possibilità finanziarie, pianificazione farmacologica Educare – alcolici, erbe, epatotossine – Tecnica di inizione sicura* Immunizzare per HAV, HBV, pneumococco e influenza stagionale Preparare il paziente alla terapia Informare sulla gestione degli effetti collaterali Incoraggiare paziente e familiari a porre domande e ad assumere un atteggiamento attivo Valutare esami di laboratorio, test di gravidanza* – ALT, AST, bilirubina, ALP, albumina, creatinina, TSH, glicemia – PT/INR, emocromo completo, Ac anti-HIV, Markers HBV – ANA*, genotipo, carica virale**, visita oculistica* – Controllo del peso Preparare il paziente alla terapia Test aggiuntivi – Rx Torace, PAO – Valutazione cardiaca: ECG ed eventuale consulenza – Valutazione psicologica del soggetto – Ecografia addominale – Fibroscan/Biopsia epatica – Visita oculistica Preparare il paziente alla terapia Discutere dei metodi di contraccezione ed assicurare una contraccezione efficace Mostrare e fare assistenza su tecnica iniettiva di pegIFN, effettuare la prima somministrazione Fornire informazioni sulle modalità di smaltimento sicuro degli aghi infetti Somministrazione di PegIFN PegIFN alfa-2a – Siringhe preriempite – Dose fissa: 180 μg ogni settimana – Siringhe sovradosate, assicurare la dose corretta prima della somministrazione PegIFN alfa-2b – Fiale da ricostituire prima dell’uso – Penna con dosi differenziate – Dose stabilita sul peso corporeo: 1.5 μg/kg per dose settimanale Portare a temperatura ambiente prima dell’uso Incoraggiare l’aderenza Aderenza a PegIFN/RBV Non tutti i pazienti hanno aderenza ottimale alla terapia − una aderenza ottimale solo nel 60% dei pazienti Regola 80/80/80 – solo una assunzione > 80 % dei farmaci prescritti correla con la risposta sostenuta I pazienti sovrastimano la loro aderenza alle prescrizioni Il team multidisciplinare può essere di aiuto per una maggiore aderenza al trattamento 1. Mitra D, et al. Value Health. 2010;13:479-486. 2. McHutchison JG, et al. Gastroenterology. 2002;123:1061-1069. 3. Raptopoulou M, et al. J Viral Hepat. 2005;12:91-95. 4. Smith SR, et al. Ann Pharmacother. 2007;41:1116-1123. Predittori di scarsa aderenza Paziente/trattamento Altri fattori Malattia asintomatica Relazione medico/paziente Depressione Inadeguato follow-up o preparazione Non crede nel beneficio Complessità del trattamento Eventi avversi Osterberg L, et al. N Engl J Med. 2005;353:487-497. Irregolarità appuntamenti Costi Strategie per migliorare l’aderenza Identificare precocemente i fattori di rischio per una scarsa aderenza – Mettere in atto strategie per mitigare alcuni di questi fattori Enfatizzare il valore del regime terapeutico e dei potenziali risultati – Molti pazienti sono asintamatici Fornire istruzioni chiare e semplici Semplificare i regimi terapeutici Osterberg L, et al. N Engl J Med. 2005;353:487-497. Ribavirina PegIFN α-2a α-2b Strategie per migliorare l’aderenza Se possibile, organizzare il trattamento sullo stile di vita del paziente possible – Giorno dell’iniezione – weekend Favorire il supporto familiare, degli amici e della comunità Privilegiare farmaci a lunga emivita e a rilascio prolungato Gestione eventi avversi Eventi avversi frequenti con PegIFN a) b) c) d) e) f) g) h) Astenia, cefalea, insonnia Dispnea Nausea, anoressia Neutropenia, Febbre Alopecia, mialgie, artralgie Reazione sul sito di inoculo Rash Eventi avversi con Ribavirina Gli eventi avversi aumentano aggiungendo RBV – Tosse – Cefalea – Dispepsia – Rash – Insonnia – Teratogenicità Peginterferon alfa-2b [package insert]. 2010. Peginterferon alfa-2a [package insert]. 2010. Anticipare eventi avversi Si verificano in quasi tutti i pazienti Severità e tossicità sono altamente variabili Se gestiti male impattano negativamente sul risultato clinico e sulla qualità di vita del paziente Cominciare prima che il trattamento abbia inizio – Misure preventive: stabilizzare le comorbidità, in modo che non impattino sugli effetti collaterali della terapia – Fornire cure di supporto durante il trattamento 10% dei pazienti sospendono la terapia per eventi avversi Monitorare per evitare le fatalità 1. Seeff LB, et al. Semin Liver Dis. 2010;30:348-360. Terapia di supporto Evento avverso Intervento potenziale Sintomi pseudoinfluenzali (febbre, brividi, cefalea, e artromialgie) • Paracetamolo (≤ 1.5 grammi al giorno) • Riposo a letto • Introito fluidi almeno 2 litri al giorno Fatica • • • • Cambiamenti di umore (depressione, ansia, irritabilità) • Evitare gli stimolanti, controllare TSH • Usare antidepressivi, supporto psicologico • Benzodiazepine a breve emivita Insonnia • Mettere in atto comportamenti idonei • Limitare uso di caffeina • Considerare l’aiuto farmacologico (difenidramina, trazodone, zolpidem) Somministrare Peginterferone la sera Ridurre i lavori faticosi, fare le pause Modificare la schedula lavorativa Controllare emocromo e TSH Terapia di supporto per eventi avversi Evento avverso Interventi potenziali Nausea Vomito Anoressia • • • • Assumere la RBV con il cibo Mangiare pasti piccoli frequenti (6 volte al dì) Mantenere idratazione adeguata Thè e succhi di frutta possono essere di aiuto Usare antiemetici se necessario proclorperazina Diarrea • • • • Bere bevande decaffeinate Ridurre le fibre (cereali, toast, riso), BRAT diet Evitare gli alimenti speziati, grassi, acidi Considerate antidiarroici • Ruota siti di iniezione (reazione sul sito di • Fare bagni freddi e utilizzare saponi idratanti iniezione, cute secca, rash) • Crema topica di steroidi e/o antistaminici orali Irritazione cutanea Perdita di capelli Rassicurare: la perdita di capelli è transitoria Consigli per la gestione del rash Emollient cream or lipid-rich lotion Topical corticosteroids, preferably cream or lotion Topical or systemic antihistaminic drugs may also be considered Ensure the correct dose and amount of emollient is used One fingertip of corticosteroid cream equates to a 0.5g dose, sufficient to treat an area equivalent to two hands Diphenhydramine, hydroxyzine, levocetirizine and desloratadine may be used Cacoub P, et al. J Hepatol 2012;56:455-63 BRAT diet Anemia da ribavirina Correla con la probabilità di RVR/SVR – In media la massima riduzione di Hb è 3g/dL nelle prime 8 settimane[1,2] – Può verificarsi precocemente nelle prime 2 settimane – Può peggiorare la fatica e la qualità di vita, può portare alla interruzione del trattamento – Considerare la modifica della dose 1. Ribavirin tablets [package insert]. 2010. 2. Ribavirin capsules [package insert]. 2010. 3. Sulkowski MS, et al. Gastroenterology. 2010;139:1602-1611. Gestione eventi avversi Anemia – Fissare specifiche soglie per considerare la riduzione posologica o la sospensione della RBV e/o l’uso di EPO Neutropenia – Fissare specifiche soglie per considerare la riduzione posologica o la sospensione del pegIFN e/o l’uso di G-CSF Trombocitopenia – Fissare specifiche soglie per considerare la riduzione posologica o la sospensione del pegIFN Monitoraggio per la valutazione di efficacia e di tossicità del trattamento I pazienti in terapia di combinazione per epatite C devono essere sottoposti a: – Esami ematochimici prima di iniziare e in corso di terapia: – IL28B prima di iniziare il trattamento – Emocromo completo, AST, ALT, bilirubina frazionata, acido urico vengono valutati ogni 4 settimane – TSH ogni 12 settimane in corso di terapia – HCV-RNA (PCR) Ruolo dell’infermiere Educare il paziente Gestione del trattamento Anticipare benefici ed effetti collaterali Valutare eventuali controindicazioni Parlare di eventuali cambiamenti dello stile di vita Fare training sulla somministrazione dei farmaci Durata della terapia e del follow-up e della necessità dell’aderenza Monitoraggio degli effetti collaterali Prevenire la progressione del danno •Evitare epatossine, steroidi, alcool, erbe, FANS •Incoraggiare immunizzazione per epatite A/B, influenza, pneumococco Valutare ad ogni incontro l’aderenza del paziente alla schedula di trattamento Ridurre rischio di trasmissione Gestione della tossicità Marino EL, et al. J Manag Care Pharm. 2009;15:147-150. Smith JP, et al. Am J Health Syst Pharm. 2007;64:632-636. Nell’epatite C migliorare l’aderenza migliora la risposta alla terapia Analisi retrospettiva dei trials con pegIFN alfa-2b/RBV 100 SVR (%) 80 63 60 54 53 72 75 40 17 20 0 n = 35 10 24 30 50 70 Aderenza al trattamento (%) McHutchison JG, et al. Gastroenterology. 2002;123:1061-1069. 305 90 Il successo dipende da: Risorse disponibili, Sforzo prodotto Capacità di Lavorare in Team!