dall’idea al
progetto
perché progettare?
non partiamo da zero
• valorizziamo l’esperienza
• in ogni organizzazione esiste una attività di
progettazione inconsapevole
• svolta durante l’attività associativa ordinaria
• prima o poi si dovrebbe arrivare all’esplicitazione di un
PROCESSO PROGETTUALE
perché progettare?
• una buona capacità progettuale consente di:
– giocare d’anticipo rispetto agli eventi e quindi gestire
con più strumenti gli imprevisti e gli incidenti di
percorso
– dare un futuro più certo ai risultati attesi del progetto
– poter considerare con più attenzione e precisione le
risorse economiche, umane, territoriali, politiche
fruibili per realizzare il progetto
perché progettare?
• una buona capacità progettuale consente di:
– pensare progetti qualitativamente superiori
– ridurre le logiche “d’approssimazione” e di
casualità
– lavorare in una logica di rilettura e valutazione
dell’intervento
– offrire a soggetti terzi l’immagine di
associazione solida e preparata
– consentire uno sviluppo “governato” ed
armonioso della propria associazione
– aggiungere prospettiva alle proprie azioni
il processo progettuale
Definizione delle premesse
Definizione del cambiamento atteso
Ricerca dei dati ed analisi dei bisogni
Definizione obiettivi
Pianificazione delle attività
Pianificazione economica
Valutazione
Rendicontazione economica
il processo progettuale
Ideazione
Attivazione
Progettazione
Realizzazione
Leone L. e Prezza M.
Verifica
definizione delle premesse
• partecipazione interna
• costituzione di un gruppo di lavoro
• partnership
 PROGETTAZIONE PARTECIPATA
definizione delle premesse
• Per partire col “piede giusto”:
– chiarire i presupposti
– esplicitare e condividere con chi parteciperà al
progetto
• tecniche di lettura della realtà
• ipotesi
• modalità operative
definizione delle premesse
• Pensarsi in un luogo e in un tempo
– Tenere presente:
• la storia dell’organizzazione
• il contesto storico in cui si opera
• i bisogni e le risorse del territorio
– Pensare a
• progetti non belli ma reali
• progetti mirati ad agire nella quotidianità
definire il cambiamento atteso
• Qual è la situazione che vogliamo modificare?
• Quali cambiamenti vogliamo generare?
• Descrivere il problema:
– da cosa è causato?
– come si manifesta sul territorio?
– quali sono le ipotesi di cambiamento?
ricerca dei dati
• Raccogliere informazioni e dati di tipo qualitativo
e quantitativo:
– lo scenario politico locale in cui si agisce
– le realtà che potrebbero essere coinvolte
– le criticità che potrebbero interferire col progetto
– dati specifici per leggere i bisogni
– le risorse a disposizione (o da ricercare)
• umane
• economiche
• strumentali
Analisi dei bisogni
• E’ il momento ‘cruciale’ della progettazione
• Si concretizza nella ‘lettura’ dei dati ricercati per
confermare o smentire la percezione che si ha del
problema
• Serve per orientare in modo coerente gli
interventi e le azioni del progetto.
finalità e obiettivi
• è il momento della dichiarazione della MISSION
• La MISSION deve essere coerente con
– identità dell’organizzazione
– scopi dell’organizzazione
obiettivo generale
• L’obiettivo generale rappresenta lo scopo ovvero
la dichiarazione d’intenti dell’èquipe che presenta
il progetto
• L’espressione dell’obiettivo generale è:
– Generale
– Intrisa di elementi valoriali e ideali
– Esprime la situazione desiderata
obiettivo generale
• Se l’analisi del problema descrive la situazione
attuale, l’obiettivo generale rappresenta la
situazione desiderata
• Può essere utile chiedersi
– Quali ipotesi di cambiamento facciamo sul problema
identificato?
• Lo scopo consente di focalizzare quale parte del
problema consideriamo come area del nostro
intervento
obiettivi specifici
• Il passaggio successivo è la declinazione dello
scopo in obiettivi specifici, cioè
operazionalizzare lo scopo indicando quali sono i
risultati che si intende ottenere
• Se l’obiettivo generale indica una aspirazione,
l’obiettivo specifico
– indica con chiarezza i cambiamenti e i risultati
attesi
– una declinazione operativa dello scopo, che già
ne fa intravedere le azioni
obiettivi specifici
Attenzione!
• Identificare obiettivi
– perseguibili
– raggiungibili - realizzabili
– verificabili
pianificare le attività
• La definizione operativa del “come”
• Scelta di quali azioni mettere in campo per
perseguire gli obiettivi e raggiungere i risultati
prefissati
• Definire il proprio piano di azione progettuale
pianificare le attività
• la declinazione operativa del progetto si dovrebbe
comporre di tre elementi
– Cosa ho intenzione di fare?
– Perché?
– Perché in questo modo?
pianificare le attività
• la declinazione operativa del progetto si dovrebbe
comporre di tre elementi
– Cosa ho intenzione di fare?
– Perché?
– Perché in questo modo?
pianificare le attività
• Quali domande è utili porsi per la definizione del
piano di intervento:
– Come penso di intervenire sul problema?
– Attraverso quali azioni?
– Perché penso che tali azioni avranno
successo?
in sintesi
Condizioni
Analisi della domanda
Analisi del problema
Identificazione dei destinatari
Strategie di intervento
Scopo del progetto
Ob 1
Ob 2
Attività 1
Ob 3
Attività 2
Ob 4
Attività 3
il progetto quindi...
• La declinazione progettuale è un’operazione
cognitiva di cui deve essere esplicitata la LOGICA.
• Ogni passaggio deve poter essere giustificato
attraverso la ricostruzione a ritroso della catena
di senso che lo ha generato.
pianificazione delle attività
• per ogni attività vanno definite:
– risorse umane
– risorse strumentali
– risorse economiche
pianificazione delle attività
• per ogni attività si deve prevedere:
– l’inizio
– la durata
– la fine
– tempo richiesto per ogni volontario /
operatore
un esempio
•
•
•
IDEA PROGETTUALE
OBIETTIVO GENERALE
OBIETTIVI SPECIFICI
•
Inserimento lavorativo
soggetti svantaggiati
•
Inserimento di 5 ragazzi
dopo adeguata formazione
•
Individuazione e selezione
•
Coinvolgimento dei familiari
•
Individuazione capacità
individuali
•
Percorso formativo
un esempio
Obiettivi specifici
attività
Individuazione e selezione
-
Realizzazione e spedizione
volantino
Coinvolgimento familiari
-
Ricerca e accordi con psicologo
-
Ricerca sede per colloqui
-
Selezione
-
Accordi con i familiari per stabilire
il livello di coinvolgimento (es.
accompagnamento)
Individuazione capacità
personali
-
Colloqui con educatore
Percorso formativo
-
Disponibilità aula
-
Lezioni
-
Trasporti
un esempio