UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA Corso di Laurea in Infermieristica INFERMIERISTCA CLINICA DI BASE BENVENUTI 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 1 TUTOR CORSO LAUREA INFERMIERISTICA ANNA MARIA TRONCA Ospedale S. Antonio 049-8216429 (vicino portineria esterna) Az. Ospedaliera 049-8218342 Cellulare 335-1851606 [email protected] 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 2 BIBLIOGRAFIA C. Calamandrei L’assistenza inf.: Storia, teoria, metodi. E. Manzoni Storia e filosofia dell’ ass. infermieristica P. Carlo Motta Introduzione alle scienze infermieristiche L. Benci Manuale giuridico professionale per l’esercizio del nursing V. Dimonte 04/06/2017 Da servente a Infermiere. Una storia della assist. infermieristica in Italia C.L.I. ANNA M. TRONCA 3 SALUTE “STAR BENE” significa semplicemente ” NON ESSERE AMMALATO” “CRESCI ROBUSTO e TI AMMALERAI DI MENO” , questa affermazione sottende un concetto di salute fisica Quando le persone parlano di “BUONA O CATTIVA FORMA” fanno dipendere la salute dalle variazioni dell’umore e dell’equilibrio personale. 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 4 “STATO DI COMPLETO BENESSERE FISICO, PSICHICO E SOCIALE e non soltanto assenza di malattia o di infermità” (OMS 1946 ) “CONDIZIONE DI ARMONICO EQUILIBRIO FUNZIONALE, FISICO PSICHICO, dell’individuo dinamicamente inserito nel suo ambiente naturale e sociale”. (Seppilli 1966) 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 5 ALMA ATA 1978 conferenza internazionale sull’assistenza primaria “la salute rappresenta un diritto fondamentale e un risultato la cui realizzazione richiede il contributo di molti settori- economici e sociali –in aggiunta a quello sanitario”. Conferenza internazionale di OTTAWA 1986 viene definita “misura della capacità di un individuo o di un gruppo di realizzare le proprie aspirazioni e di soddisfare i propri bisogni e di adattarsi all’ambiente” 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 6 …. Sono presenti una serie di elementi che ci introducono alla conoscenza dell’infermieristica …………………….. INFERMIERISTICA scienza che studia i problemi di salute di competenza infermieristica, fornisce un corpo sistematico di teorie, e un insieme di strumenti culturali, metodologici allo scopo di assistere singoli o gruppi nel soddisfacimento dei propri bisogni. 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 7 DIMENSIONI DELLA SALUTE Nella pratica quotidiana ”salute” = capacità di svolgere funzioni in determinate aree Dimensione fisica Dimensione relazionale Dimensione psichica Dimensione sociale Dimensione emotiva/cognitiva Dimensione spirituale 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 8 LA SALUTE FISICA Da intendersi come integrità anatomica e funzionale di tessuti, organi ed apparati, e si manifesta nella capacità di alimentarsi, deambulare, vestirsi ….. 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 9 LA SALUTE PSICHICA ………… Riguarda l’intelletto, la sua integrità, la capacità di pensare con lucidità e coerenza, ………….. EMOTIVA/COGNITIVA Capacità di riconoscere le emozioni quali paura, gioia , dolore rabbia ed esprimerli adeguatamente = EQUILIBRIO che consente di far fronte alle situazioni di tensione, ansia, sress…… 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 10 La salute spirituale E’ influenzata dalla credenza in un essere superiore, dall’interpretazione personale del significato della vita, dagli atteggiamenti verso le decisioni morali e dalla condotta personale La salute sociale ……………… ……… relazionale Riguarda la capacità di mantenere buone relazioni sociali, lavorative e ricreative. 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 11 STORIA DEI CONCETTI DI SALUTE E MALATTIA Pensiero cristiano salute Pensiero arcaico del corpo–salvezza la malattia è concepita dell’anima (carità verso il come “entità esterna” di prossimo, e non più punizione). natura demoniaca, magica o divina. Filosofi greci presocratici malattia come Medioevo cura e assistenza esercitata dal clero nei conventi, rivolta sia alla malattia che alle condizioni di indigenza e disagio sociale. (pauperes infirmi). “processo interno” dell’organismo, Ippocrate di Kos (V sec.a.C.) concepisce la Umanesimo malattia(discrasia), nuova identità della scienza come perdita medica, salute e malattia dell’armonia secondo un approccio naturale(eucrasia) scientifico. collegata all’ambiente naturale.(olismo) 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 12 STORIA DEI CONCETTI DI SALUTE E MALATTIA 600/700 Nuove conoscenze, scoperte e invenzioni portano ad uno studio sistematico dei fenomeni naturali, basando la malattia sull’osservazione di “segni e sintomi” a letto del malato. 04/06/2017 800 le malattie vengono classificate sulla base della loro causa (eziologia) 900 teorie molecolari e genetiche portano a un alto tecnicismo riduzione visione olistica. 13 PREVENIRE-CURARE-RIABILITARE Prevenzione insieme di interventi che si propone di “agire anticipatamente” sui problemi sanitari (primo livello, secondo, terzo). Riabilitazione consiste nell’insieme delle attività dirette a curare gli esiti negativi della malattia. Cura attività finalizzate alla guarigione To care 04/06/2017 = prendersi cura del malato C.L.I. ANNA M. TRONCA 14 I PARADIGMI (o modelli) CONTEMPORANEI DI “SALUTE” e “MALATTIA” IL MODELLO BIOMEDICO La salute è “assenza di malattia”, ci si occupa della guarigione della malattia; è il normale funzionamento dell’organismo (bio-fisiologica),enfatizza il ruolo del medico ospedaliero IL MODELLO OLISTICO La salute è una condizione individuale, centrata sul benessere fisico e psichico del malato (unico e irripetibile,centralità della persona) (bio-fisiologica -psicologica) IL MODELLO ARMONICO (dinamico) Collega la salute alla relazione con l’ambiente, sia naturale che sociale dell’individuo. (bio-fisiologicapsicologica-sociale) 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 15 Modelli per accertare lo stato di salute Modello testa – piedi Modello dei sistemi corporei Modello fisiologico 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 16 Modello testa-piedi E’ un sistema per raccogliere i dati in maniera organizzata, che inizia dalla testa e procede sistematicamente verso il basso, fino alle dita dei piedi 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 17 Modello dei sistemi corporei E’ un modello comunemente utilizzato in medicina E’ centrato sulla fisiopatologia di specifici sistemi corporei E’ comunemente utilizzato quando lo scopo dell’esame e’ di determinare il funzionamento di un particolare sistema corporeo in situazioni critiche o se il paziente non e’ cosciente 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 18 Modello fisiologico Il modello fisiologico e’ una valutazione della mente, del corpo e dell’ambiente in relazione all’abilita’ di una persona di eseguire le attività di vita quotidiana 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 19 Modello fisiologico della salute per organizzare e analizzare i dati L’infermiere, a seconda dei casi, può utilizzare il modello testa piedi, oppure il modello dei sistemi corporei, in particolare se il paziente e’ in situazione critica o non e’ in grado di comunicare i propri problemi. L’orientamento della disciplina infermieristica e’ tuttavia di utilizzare il modello fisiologico della salute per organizzare i dati e analizzarli. 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 20 L’APPROCCIO FISIOLOGICO COME MODELLO PER L’ASSITENZA INFERMIERISTICA gli infermieri si occupano di “tutta” la persona: esaminano gli aspetti fisici, psicologici, interpersonali e spirituali della vita del paziente. per organizzare le informazioni in modo olistico si utilizza l’approccio fisiologico di Marjory Gordon 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 21 MODELLO FISIOLOGICO O FUNZIONALE MARJORY GORDON (1974-1994) HA sviluppato un sistema che organizza l’accertamento infermieristico sulla base di funzioni GLI 11 MODELLI FUNZIONALI di salute sono interconnessi, interagenti e interdipendenti 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 22 GLI 11 MODELLI FUNZIONALI DELLA SALUTE Percezione e gestione della salute Nutrizione-metabolismo Eliminazione Attività-esercizio Cognitivo-percettivo Sonno-riposo Concetto di sé Ruolo-relazioni Sessualità-riproduzione Adattamento-tolleranza allo stress Valori-credenze 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 23 ESSERE INFERMIERI …..oggi 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 24 CHI E’ PER ME L’INFERMIERE? IN QUALI AMBITI ESPLICA LA PROPRIA ATTIVITÀ? QUALI LE MOTIVAZIONI DELLA MIA SCELTA? 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 25 “COME ERAVAMO PER CAPIRE COME SIAMO”: le origini storiche del prendersi cura e dell’assistenza infermieristica STORIA : deriva dal greco historia che originariamente significava “ descrizione, resoconto (scritto) ” : rappresenta una serie eventi umani considerati nel loro svolgimento. ASSISTENZA : deriva da un verbo composto , ad(presso)-sistere(stare vicino) e lo traduciamo, oggi, con il significato di stare accanto. 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 26 STORIA DELL’ASSISTENZA INFERMIERISTICA: obiettivi didattici IDENTIFICARE la COLLOCARE la storia dell’assistenza infermieristica nell’ambito della storia generale dell’umanità al fine di identificare i presupposti storici alla nascita dell’assistenza infermieristica 04/06/2017 C.L.I. storia dell’assistenza come cammino del processo di professionalizzazione e come momento evolutivo del pensiero assistenziale DETERMINARE i primi passi della formazione infermieristica in Italia fino all’attuale formazione Universitaria 27 ANNA M. TRONCA PROFILO STORICO Antichità pre – cristiana Primi secoli era cristiana Medioevo (secoli V-XV) Alto Medioevo ( V-X) Basso Medioevo ( XI-XV) a) I secoli XI-XIII b) I secoli XIV-XV Il Settecento L’epoca della Rivoluzione industriale L’opera di F. Nightingale 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 28 L’ASSISTENZA NEI SECOLI PRIMA DI CRISTO Medicina = magia e religione L’assistenza nasce e si sviluppa come pratica legata al ciclo naturale femminile (gravidanza, parto, allattamento, accudimento bimbi). Valetudinaria piccoli ospedali costruiti nelle aziende rurali e nelle fortificazioni militari a Roma, per curare schiavi e soldati. Vi operano figure di “servi” forse con mansioni infermieristiche, (asclepiei e iatreion Grecia classica) Ricordiamo la figura di Ippocrate V secolo a.C.(famoso il giuramento); Ricordiamo Galeno importante per le sue ricerche di fisiologia. 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 29 IPPOCRATE 04/06/2017 C.L.I. GALENO ANNA M. TRONCA 30 EPOCA CRISTIANA Il Cristianesimo apporta notevoli modificazioni al significato di ”assistenza” Il cristiano, al fine della propria salvezza spirituale, e in quanto seguace di Cristo, si adopera nell’assistere, nel prendersi cura dei bisogni fondamentali della persona. 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 31 EPOCA CRISTIANA L’opera della prima chiesa cattolica è organizzata in DIACONIE (dal greco Diakonos = uno che viene incontro ai bisogno), vere e proprie istituzioni con mansioni di assistenza pubblica. Istituisce il primo, anche se pur primitivo, “servizio di assistenza domiciliare e sociale”. 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 32 L’operato dei Diaconi e delle Diaconesse è di visitare e curare gli infermi nelle loro case e soccorrerli nei loro bisogni primari: cure igieniche,medicazioni, imboccare e distribuire elemosine e generi di prima necessità; essi rilevarono la necessità di ospedali per curare i malati, nacquero molti ospedali cristiani ( Fabiola 380 d.C.) Nel IV secolo, il riconoscimento ufficiale della religione cristiana (da parte dell’imperatore Costantino), permise l’istituzionalizzazione della struttura organizzativa e gerarchica della chiesa porterà ad un 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 33 un ospedale gestito dal clero maschile, non un’istituzione medica,ma ecclesiastica,fatta per “assistere, più che per guarire”, per il soccorso fisico del corpo, se possibile, ma principalmente per il sollievo dell’anima. Fede e amore erano predominanti molto più che tecnica e scienza. I destinatari dell’assistenza erano vagabondi, senzatetto, orfani, lebbrosi, insani di mente, mutilati e storpi. L’assistenza muta da solidarietà a beneficenza 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 34 …….. i primi cristiani furono, per le loro opere di misericordia corporale, (nutrire gli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi...),i primi “infermieri” a prendersi cura dei bisogni fondamentali della persona. 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 35 CURA E ASSISTENZA DURANTE IL MEDIOEVO (1) 476-1492 Le malattie sono dovute in gran parte a carenze igieniche ed alimentari,con una durata di vita molto breve. La medicina medioevale,non ancora scientifica, raramente offriva rimedi efficaci né era in grado di far diagnosi accurate. Ai malati venivano prescritte diete speciali, salassi purghe ….. non per rimediare ai deficit nutrizionali, ma per riequilibrare i 4 umori. La povertà rappresentò un grave problema nel Medioevo. (peste, tifo, lebbra …) 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 36 MEDIOEVO (2) : Invasione Barbariche determinarono la nascita di regni Romano-Barbarici = no stabilità governo,sviluppo politico ed economico rimase in ambito locale ……FEUDALESIMO La sola istituzione presente (vuoto lasciato dalla caduta dell’impero) era la Chiesa……. Un’articolazione molto importante della chiesa nelle campagne è costituito dai MONASTERI … l’assistenza è esercitata da ordini monastici maschili e femminili. Nasce il Monachesimo (San Benedetto da Norcia). I monasteri benedettini diverranno centri religiosi, culturali, ed economici. Regole di S. Benedetto (ospitalità e assistenza). 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 37 E’ una medicina non scientifica, non sviluppata,non in grado di formulare diagnosi accurate, (norme igieniche e dietetiche, purghe … ) E’ presente un monaco INFIRMARIUS che si occupa dell’accoglienza e dell’assistenza dei malati e dei bisognosi, (pauperes infirmi) Gli ordini Monastici svolsero un ruolo fondamentale nelle conservazione del sapere classico, attività dei monaci era anche la trascrizione dei testi classici. MEDIOEVO (3) Gli infermi venivano ” custoditi ” più che “curati”, si fornisce un asilo e un’assistenza elementare che è soprattutto religiosa, “salvare l’anima”. La malattia è manifestazione Divina I ricchi si rivolgevano ai medici ma, la gente povera si affidava alle cure di guaritrici, erboriste e streghe. (persecuzione che durerà per alcuni secoli in varie parti d’Europa). 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 39 BASSO MEDIOEVO : (XI-XV) i secoli XI-XIII Assistiamo allo sviluppo delle città, (fattori economici e politici) che diventano sedi di lavorazioni industriali e traffici commerciali. Nascono le Arti e le Corporazioni, alcune di esse dispongono di ospedali, nascono scuole Cattedrali e Monastiche, affiancate dalle prime” Universitas” L’assistenza non è vista più solo in termini di carità, diventa un “diritto” per alcune categorie. Il grosso dell’assistenza è esercitato dalla chiesa. Periodo delle crociate dal 1096 al 1270 (formazione di ordini religioso-cavallereschi). La diagnostica, la terapia e l’assistenza sono poco sviluppate nel mondo occidentale rispetto a quello orientale. 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 40 BASSO MEDIOEVO : I SECOLI XIV-XV (1200-1400) Sorgono ospedali che esteticamente riflettono la magnificenza del tempo, le esigenze assistenziali non sono ignorate, differenziazione in corsie per tipologie di malati. l’influsso di nuove filosofie (Umanesimo che concepisce il corpo come un insieme di fenomeni naturali che si possono osservare e comprenderne le leggi),fa si che la scienza medica acquista nuova identità. A queste nuove idee si ispira l’insegnamento della medicina in università come Padova e Bologna. La figura del medico, di classe sociale elevata e di formazione universitaria, sale di rango, distaccandosi nettamente dalle attività assistenziali. 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 41 I SECOLI XVI-XVII (1500-1600 ) Epoca di grande progresso scientifico, anche la medicina, dal punto di vista delle conoscenze, compie grandi passi. (Eustachio,Vesalio, Falloppio, Paracelso) W. Harvei: scopre la circolazione del sangue; M. Malpighi: studia i vasi sanguigni e la struttura di alcuni organi; B. Ramazzini: studia i legami tra malattia e attività lavorativa, necessità di prevenzione. 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 42 Oltre a questi progressi, il 600 pone le basi per ulteriori avanzamenti con le figure di: G. Galilei ha dimostrato l’efficacia del metodo scientifico, un metodo capace di legare la teoria all’esperienza empirica Cartesio: filosofo francese,vede nel corpo, separato dall’anima pensante, una “macchina” sottoposta alle leggi naturali che possono essere studiate e conosciute 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 43 passaggio della medicina dalla magia alla scienza, nascita della medicina “scientifica” e del modello “biomedico”, che porteranno ad un ospedale visto come luogo di diagnosi e cura Le scoperte della medicina non possono influire sensibilmente sullo stato di salute della popolazione, abitazioni senza alcun requisito igienico, le persone dormono su pagliericci sporchi, l’acqua che viene bevuta spesso è inquinata, si hanno carestie ed epidemie. 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 44 Le severe regole imposte agli ordini religiosi dal Concilio di Trento (1545-63), in risposta alla Riforma protestante, determinarono un nuovo assetto assistenziale: Riduzione personale religioso nell’assistenza “Reclutamento” di personale nelle classi sociali inferiori per un lavoro poco retribuito e di irrilevante valore. Sorgono nuovi ordini religiosi che tentano di recuperare le originarie funzioni caritative dell’assistenza, aggiornate dalle moderne conoscenze assistenziali. i riformatori dell’assistenza: - S. Giovanni di Dio - Fatebenefratelli - S. Camillo de Lellis – Camilliani - S. Vincenzo de’ Paoli - Compagnie delle Figlie della Carità. 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 45 “ è necessario studiare ogni singolo caso, …..studiare i bisogni degli infermi, rifare i letti, pulire i pazienti……..” le allieve devono saper leggere e scrivere………. IDEALE però l’esiguo numero degli ordini religiosi in rapporto alle necessità assistenziali ospedaliere, rende necessario l’inserimento di laici salariati, proveniente dagli strati sociali più infimi e “ poco adatti ad esplicare perfino le più semplici mansioni presso gli ammalati”. 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 46 IL SETTECENTO: (XVIII-XIX) Le mutate condizioni produttive, economiche, sociali e politiche La cultura dell’Illuminismo, (diritto alla salute, ragione umana libera dalla religione ). Mentalità scientifica determinarono dei cambiamenti anche nel settore dell’assistenza: 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 47 Alla carità cristiana si sostituisce una solidarietà laica fondata sulla ragione Centralità dello Stato, che diventa responsabile della salute. Ridimensionamento delle istituzioni religiose con conseguente impoverimento dell’assistenza da parte dei religiosi Reclutamento personale laico maschile e femminile che risultò di bassa estrazione sociale, non istruito e scarsamente ricompensato. Il progresso della medicina porta a un ospedale diventa luogo per curare e studiare le malattie, più che per assistere i bisognosi. 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 48 Chi viene curato in ospedale è il lavoratore “utile alla società”, i poveri sono negli ospizi. I ricchi continuano ad essere curati a casa. Insegnamento agli studenti medici, mentre le infermiere sono considerate delle “domestiche”, il cui compito principale consiste nelle pulizie. Sono di solito analfabete e non di rado dedite al bere. 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 49 EPOCA DELLA “RIVOLUZIONE INDUSTRIALE” L’opera di Florance Nightingale Grande processo innovativo che parte dall’Inghilterra per espandersi ad altri paesi, rapida moltiplicazione delle possibilità produttive (macchine moderne, nuovi fonti di energia). Aumento della durata media di vita (riduzione della mortalità infantile) a) Maggiore disponibilità di mezzi di sussistenza,miglioramenti igienico sanitari; b) Progressi della medicina moderna che diventa scienza : nasce la batteriologia, la chirurgia, la farmacologia e la diagnostica strumentale. 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 50 Richiesta di infermieri preparati per una assistenza che diventi “disciplina scientifica” Chi si adopera perché ciò si realizzi è FLORENCE NIGHTINGALE 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 51 F. NIGHTINGALE (1820-1910) nasce da una influente famiglia dell’alta borghesia. Nel 1853-56 con lo scoppio della guerra di Crimea la sua vita cambia radicalmente. Si occupa di formazione per arrivare ad una professione laica. Fonda la prima scuola per infermieri (1860), annessa all’ospedale di Saint Thomas(15 allieve, la scuola durava 1 anno), primo centro di formazione infermieristica moderna. Le allieve dovevano vivere in un convitto (HOME), allestito all’interno dell’ospedale, sotto la direzione di una MATRON (direttrice). 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 52 IL NOVECENTO : l’assistenza infermieristica in Gran Bretagna Alla scomparsa della N.(1910) diverse giovani colte, uscite dalla scuola di formazione assumono posti di direzione nei maggiori ospedali, e sono loro che si pongono alla guida della Professione determinandone la politica: Prolungamento a 3 anni del periodo di formazione - distinguere la professione dalle occupazioni domestiche, - acquisire uno “status sociale” elevato, - dare un contributo specificatamente femminile Istituzione, nel 1919, dell’albo delle infermiere affidato al General Nursing Council per un efficace controllo della professione, non più da parte dello stato, ma dalla stessa professione. 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 53 Col passare del tempo: Aumento del numero delle scuole professionali per infermieri, e si estende il sistema del convitto. Istituzione nel 1948, del SSN da parte del governo laburista. 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 54 IL NOVECENTO : l’assistenza infermieristica negli Stati Uniti Nel corso dell’800 il paese si sviluppa in modo rapido e tumultuoso, L’istruzione si diffonde notevolmente fra i giovani, enormi risorse naturali che portano ad un elevato tenore di vita, il dinamismo di una società in rapida evoluzione, Il dinamismo di una società in rapida evoluzione e la maggiore libertà dalle tradizioni, stanno alla base dell’alto livello di professionalizzazione che l’infermieristica raggiungerà in America. 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 55 Un numero rilevante di donne entra nel mondo del lavoro Le allieve infermiere delle prime scuole, con la loro preparazione professionale , inevitabilmente creano conflitti,di conseguenza prende avvio un dibattito sulla natura e sulla struttura della professione Il primo modello si ispira alla Nightingale (infermiera non soggetta al dominio medico ma di una matron) Il secondo modello è impersonato da Linda Richards (attività infermieristica svolta sotto ilo controllo medico) Il terzo Isabel Hampton (professionale = competenza unica del professionista nel proprio lavoro). La professione è relativamente autonoma,non subordinata , ha obiettivi specifici,una sua formazione e una sua gestione. La produzione di modelli concettuali dell’infermieristica L’attenzione alla qualità dell’assistenza e alla definizione degli standard su cui fondare la sua valutazione, L’attenzione ad altre problematiche di natura gestionale (sistemi organizzativi) La definizione di una metodologia di lavoro, quella del problem-solving, importanza della “diagnosi infermieristica” Costituzione associazioni professionali (ANA) 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 57 IL NOVECENTO : l’assistenza infermieristica in Italia a fine 800’ Nazione povera,ha da poco raggiunto l’unità ed è poco sensibile ai progressi industriali e con un livello di istruzione basso.(Censimento 1911 risulta analfabeta metà della popolazione). L’assistenza infermieristica che i nosocomi offrono è scadente; era affidata ad inservienti impreparati, sfruttati e mal pagati. Una relazione del 1905 “.. di 55 infermiere in servizio, ben 49 erano analfabete, e , appena 6 possedevano un’istruzione molto elementare” I ricoverati sono braccianti e operai, le malattie legate alla sottoalimentazione. 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 58 Anche in Italia fra 800 e 900, avvengono dei cambiamenti che vedono l’ospedale come luogo di “diagnosi e cura”, sorgono nuove e moderne strutture, è auspicabile, in questa situazione di cambiamento, la presenza di personale preparato, più numeroso, meglio trattato,possibilmente femminile ……..sulle orme della Nightingale……… Chi in Italia forma le prime infermiere è Grace Baxter. 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 59 Dal 1915 al 1918 Italia in guerra, ci si pone il problema dell’assistenza infermieristica negli ospedali militari, si istituisce una commissione che studia l’assistenza inf. negli ospedali italiani, che redige un rapporto finale che evidenzia l’inadeguatezza dell’assistenza fornita dalle suore, sul reclutamento e trattamento del personale laico, La regolamentazione della formazione infermieristica a livello Nazionale, in Italia, avviene a partire dal 1925, dopo che la borghesia italiana ha compiuto la scelta Fascista e si assiste alla: 1) Soppressione di ogni forma di libertà e di democrazia, 2) Repressione del movimento operaio, 3) Discriminazione nei confronti della donna in un clima di bellicismo e di esaltazione della forza. 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 60 LA FORMAZIONE INFERMIERISTICA DI BASE parte R.D.L. 15 agosto 1925, n. 1832 “ Facoltà dell’istituzione di scuole convitto professionali per infermiere e di scuole specializzate di medicina, igiene pubblica e assistenza sociale per assistenti sanitarie visitatrici”,convertito in legge 18 marzo 1926, n. 562, dispone l’apertura di scuole-convitto professionali per infermiere. 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 61 Legge 25 febbraio 1971,n. 124 “estensione al personale maschile dell’esercizio della professione di infermiere professionale, organizzazione delle relative scuole e norme transitorie per la formazione del personale di assistenza diretta” Ci siamo anche NOI !!!!! 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 62 Le scuole-convitto vengono trasformate in SCUOLE PER INFERMIERI PROFESSIONALI e viene abolito l’obbligo dell’internato. I requisiti per l’accesso prevedevano il possesso del diploma di scuola media superiore e, a partire dal 1973-74, anche un certificato attestante l’ammissione al terzo anno di scuola secondaria di secondo grado. 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 63 Nell’ottica dell’integrazione e della libera circolazione tra i paesi EUROPEI, si stabiliscono gli standard minimi per la formazione inf. che avviene con le successive normative: LEGGE 15 novembre 1973, n. 795 “Ratifica ed esecuzione dell’accordo europeo sull’istruzione e formazione delle infermiere, adottato a Strasburgo il 25 ottobre 1967”, e con il D.P.R. 13 ottobre 1975, n. 867 “Modificazione all’ordinamento delle scuole per infermieri professionali ed ai relativi programmi di insegnamento”. A partire da tale data : 1) durata triennale; 2)10 anni di scolarità pregressa, 3)un programma base di 4600 ore di formazione terico-pratica 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 64 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 65 FORMAZIONE UNIVERSITARIA La riforma universitaria viene introdotta con la riforma Aziendalistica della sanità avutasi col D. Lgs 30 dicembre 1992 n. 502 e successive modificazione con D.Lgs7 dicembre 1993 n.503 La formazione infermieristica viene gradualmente inserita nel contesto universitario. Esiste (1995) un doppio canale per la formazione, dal 1998 solo università. 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 66 Il primo ordinamento didattico viene recepito con D.M. 2 dicembre 1991 che denomina il corso “scienze infermieristiche” Il secondo D.M. 24 luglio 1996 “Diploma universitario per infermiere” L’Università ha in seguito all’approvazione del D.M. 3 novembre 1999 , n. 509 ” Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli atenei”, provveduto alla riforma dei cicli universitari.(Nota come la riforma del 3+2) a) Diploma di laurea (L) di tre anni b) Diploma di laurea specialistica (LS) di due anni c) Diploma di specializzazione (DS) d) Dottorato di ricerca (DR) 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. TRONCA 67 Il D.M. 509/1999 è stato superato dal D.M. 22 ottobre 2004, n. 270 ”Modifiche al regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli atenei………” Oggi le università rilasciano i seguenti titoli LAUREA (L) Master di 1° livello LAUREA MAGISTRALE (LM) Master di 2° livello DIPLOMA DI SPECIALIZZAZIONE (DS) DOTTORATO DI RICERCA (DR) 04/06/2017 C.L.I. ANNA M. 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