anna tronca - Corso di Laure in Infermieristica

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA
FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di Laurea in Infermieristica
INFERMIERISTCA CLINICA DI BASE
BENVENUTI
04/06/2017
C.L.I.
ANNA M. TRONCA
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TUTOR
CORSO LAUREA INFERMIERISTICA
ANNA MARIA TRONCA
Ospedale S. Antonio 049-8216429
(vicino portineria esterna)
Az. Ospedaliera 049-8218342
Cellulare 335-1851606
[email protected]
04/06/2017
C.L.I.
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BIBLIOGRAFIA
C. Calamandrei
L’assistenza inf.:
Storia, teoria, metodi.
E. Manzoni
Storia e filosofia dell’
ass. infermieristica
P. Carlo Motta
Introduzione alle scienze
infermieristiche
L. Benci
Manuale giuridico
professionale per
l’esercizio del nursing
V. Dimonte
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Da servente a Infermiere.
Una storia della assist.
infermieristica in Italia
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SALUTE
“STAR BENE” significa semplicemente
” NON ESSERE AMMALATO”
“CRESCI ROBUSTO e TI AMMALERAI DI
MENO” , questa affermazione sottende un
concetto di salute fisica
Quando le persone parlano di “BUONA O
CATTIVA FORMA” fanno dipendere la salute
dalle variazioni dell’umore e dell’equilibrio
personale.
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“STATO DI COMPLETO BENESSERE
FISICO, PSICHICO E SOCIALE e
non soltanto assenza di malattia o di
infermità” (OMS 1946 )
“CONDIZIONE DI ARMONICO
EQUILIBRIO FUNZIONALE, FISICO
PSICHICO, dell’individuo
dinamicamente inserito nel suo
ambiente naturale e sociale”.
(Seppilli 1966)
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ALMA ATA 1978 conferenza
internazionale sull’assistenza primaria “la
salute rappresenta un diritto fondamentale
e un risultato la cui realizzazione richiede il
contributo di molti settori- economici e
sociali –in aggiunta a quello sanitario”.
Conferenza internazionale di OTTAWA
1986 viene definita “misura della
capacità di un individuo o di un gruppo
di realizzare le proprie aspirazioni e di
soddisfare i propri bisogni e di
adattarsi all’ambiente”
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…. Sono presenti una serie di elementi che
ci introducono alla conoscenza
dell’infermieristica ……………………..
INFERMIERISTICA scienza che studia i
problemi di salute di competenza
infermieristica, fornisce un corpo
sistematico di teorie, e un insieme di
strumenti culturali, metodologici allo
scopo di assistere singoli o gruppi nel
soddisfacimento dei propri bisogni.
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DIMENSIONI DELLA SALUTE
Nella pratica quotidiana ”salute” = capacità di svolgere funzioni in
determinate aree
Dimensione
fisica
Dimensione
relazionale
Dimensione
psichica
Dimensione
sociale
Dimensione
emotiva/cognitiva
Dimensione
spirituale
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LA SALUTE FISICA
Da intendersi come integrità
anatomica e funzionale di tessuti,
organi ed apparati, e si manifesta
nella capacità di alimentarsi,
deambulare, vestirsi …..
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LA SALUTE PSICHICA …………
Riguarda l’intelletto, la sua integrità, la
capacità di pensare con lucidità e
coerenza,
………….. EMOTIVA/COGNITIVA
Capacità di riconoscere le emozioni quali
paura, gioia , dolore rabbia ed esprimerli
adeguatamente = EQUILIBRIO che consente
di far fronte alle situazioni di tensione, ansia,
sress……
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La salute spirituale
E’ influenzata dalla credenza in un essere
superiore, dall’interpretazione personale
del significato della vita, dagli atteggiamenti
verso le decisioni morali e dalla condotta
personale
La salute sociale ………………
……… relazionale
Riguarda la capacità di mantenere buone
relazioni sociali, lavorative e ricreative.
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STORIA DEI CONCETTI DI SALUTE E MALATTIA
Pensiero cristiano salute
Pensiero arcaico
del corpo–salvezza
la malattia è concepita
dell’anima (carità verso il
come “entità esterna” di
prossimo, e non più
punizione).
natura demoniaca,
magica o divina.
Filosofi greci presocratici malattia come
Medioevo
cura e assistenza esercitata
dal clero nei conventi,
rivolta sia alla malattia che
alle condizioni di indigenza
e disagio sociale. (pauperes
infirmi).
“processo interno”
dell’organismo,
Ippocrate di Kos (V
sec.a.C.) concepisce la
Umanesimo
malattia(discrasia),
nuova identità della scienza
come perdita
medica, salute e malattia
dell’armonia
secondo un approccio
naturale(eucrasia)
scientifico.
collegata all’ambiente
naturale.(olismo)
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STORIA DEI CONCETTI DI SALUTE E MALATTIA
600/700
Nuove conoscenze,
scoperte e invenzioni
portano ad uno studio
sistematico dei
fenomeni naturali,
basando la malattia
sull’osservazione di
“segni e sintomi” a
letto del malato.
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800
le malattie vengono
classificate sulla
base della loro
causa (eziologia)
900
teorie molecolari e
genetiche portano
a un alto
tecnicismo
riduzione visione
olistica.
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PREVENIRE-CURARE-RIABILITARE
Prevenzione
insieme di interventi che si
propone di “agire anticipatamente” sui problemi
sanitari (primo livello, secondo, terzo).
Riabilitazione
consiste nell’insieme delle
attività dirette a curare gli esiti negativi della
malattia.
Cura
attività finalizzate alla guarigione
To care
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= prendersi cura del malato
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I PARADIGMI (o modelli) CONTEMPORANEI DI
“SALUTE” e “MALATTIA”
IL MODELLO BIOMEDICO
La salute è “assenza di malattia”, ci si occupa della
guarigione della malattia; è il normale funzionamento
dell’organismo (bio-fisiologica),enfatizza il ruolo del
medico ospedaliero
IL MODELLO OLISTICO
La salute è una condizione individuale, centrata sul
benessere fisico e psichico del malato (unico e
irripetibile,centralità della persona)
(bio-fisiologica -psicologica)
IL MODELLO ARMONICO (dinamico)
Collega la salute alla relazione con l’ambiente, sia
naturale che sociale dell’individuo. (bio-fisiologicapsicologica-sociale)
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Modelli per accertare lo stato di
salute
Modello testa –
piedi
Modello dei
sistemi corporei
Modello
fisiologico
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Modello testa-piedi
E’ un sistema per raccogliere i dati in
maniera organizzata, che inizia dalla
testa e procede sistematicamente
verso il basso, fino alle dita dei piedi
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Modello dei sistemi corporei
E’ un modello comunemente utilizzato in
medicina
E’ centrato sulla fisiopatologia di specifici
sistemi corporei
E’ comunemente utilizzato quando lo
scopo dell’esame e’ di determinare il
funzionamento di un particolare sistema
corporeo in situazioni critiche o se il
paziente non e’ cosciente
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Modello fisiologico
Il modello fisiologico e’ una
valutazione della mente, del corpo e
dell’ambiente in relazione all’abilita’ di
una persona di eseguire le attività di
vita quotidiana
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Modello fisiologico della salute
per organizzare e analizzare i dati
L’infermiere, a seconda dei casi, può
utilizzare il modello testa piedi, oppure il
modello dei sistemi corporei, in particolare
se il paziente e’ in situazione critica o non e’
in grado di comunicare i propri problemi.
L’orientamento della disciplina
infermieristica e’ tuttavia di utilizzare il
modello fisiologico della salute per
organizzare i dati e analizzarli.
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L’APPROCCIO FISIOLOGICO COME
MODELLO PER L’ASSITENZA
INFERMIERISTICA
gli infermieri si occupano di “tutta” la
persona: esaminano gli aspetti fisici,
psicologici, interpersonali e spirituali della
vita del paziente.
per organizzare le informazioni in modo
olistico si utilizza l’approccio fisiologico di
Marjory Gordon
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MODELLO FISIOLOGICO O
FUNZIONALE
MARJORY GORDON (1974-1994)
HA sviluppato un sistema che
organizza l’accertamento
infermieristico sulla base di funzioni
GLI 11 MODELLI FUNZIONALI di
salute sono interconnessi, interagenti
e interdipendenti
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GLI 11 MODELLI FUNZIONALI
DELLA SALUTE
Percezione e gestione della salute
Nutrizione-metabolismo
Eliminazione
Attività-esercizio
Cognitivo-percettivo
Sonno-riposo
Concetto di sé
Ruolo-relazioni
Sessualità-riproduzione
Adattamento-tolleranza allo stress
Valori-credenze
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ESSERE INFERMIERI …..oggi
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CHI E’ PER ME L’INFERMIERE?
IN QUALI AMBITI ESPLICA LA
PROPRIA ATTIVITÀ?
QUALI LE MOTIVAZIONI DELLA
MIA SCELTA?
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“COME ERAVAMO PER CAPIRE COME
SIAMO”: le origini storiche del prendersi
cura e dell’assistenza infermieristica
STORIA : deriva dal greco historia
che originariamente significava
“ descrizione, resoconto (scritto) ” :
rappresenta una serie eventi umani
considerati nel loro svolgimento.
ASSISTENZA :
deriva da un verbo
composto , ad(presso)-sistere(stare vicino)
e lo traduciamo, oggi, con il significato di
stare accanto.
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STORIA DELL’ASSISTENZA
INFERMIERISTICA: obiettivi didattici
IDENTIFICARE la
COLLOCARE la
storia dell’assistenza
infermieristica
nell’ambito della storia
generale dell’umanità
al fine di identificare i
presupposti storici
alla nascita
dell’assistenza
infermieristica
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storia dell’assistenza
come cammino del
processo di
professionalizzazione e
come momento
evolutivo del pensiero
assistenziale
DETERMINARE
i primi passi della
formazione
infermieristica in Italia
fino all’attuale
formazione Universitaria 27
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PROFILO STORICO
Antichità pre – cristiana
Primi secoli era cristiana
Medioevo (secoli V-XV)
Alto Medioevo ( V-X)
Basso Medioevo ( XI-XV)
a) I secoli XI-XIII
b) I secoli XIV-XV
Il Settecento
L’epoca della Rivoluzione industriale
L’opera di F. Nightingale
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L’ASSISTENZA NEI SECOLI PRIMA DI
CRISTO
Medicina = magia e religione
L’assistenza nasce e si sviluppa come pratica
legata al ciclo naturale femminile (gravidanza,
parto, allattamento, accudimento bimbi).
Valetudinaria piccoli ospedali costruiti nelle
aziende rurali e nelle fortificazioni militari a Roma,
per curare schiavi e soldati. Vi operano figure di
“servi” forse con mansioni infermieristiche,
(asclepiei e iatreion Grecia classica)
Ricordiamo la figura di Ippocrate V secolo
a.C.(famoso il giuramento);
Ricordiamo Galeno importante per le sue ricerche
di fisiologia.
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IPPOCRATE
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GALENO
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EPOCA CRISTIANA
Il Cristianesimo apporta notevoli
modificazioni al significato di
”assistenza”
Il cristiano, al fine della propria
salvezza spirituale, e in quanto
seguace di Cristo, si adopera
nell’assistere, nel prendersi cura dei
bisogni fondamentali della persona.
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EPOCA CRISTIANA
L’opera della prima chiesa cattolica è
organizzata in DIACONIE (dal greco
Diakonos = uno che viene incontro ai
bisogno), vere e proprie istituzioni con
mansioni di assistenza pubblica.
Istituisce il primo, anche se pur primitivo,
“servizio di assistenza domiciliare e
sociale”.
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L’operato dei Diaconi e delle Diaconesse è di
visitare e curare gli infermi nelle loro case e
soccorrerli nei loro bisogni primari: cure
igieniche,medicazioni, imboccare e distribuire
elemosine e generi di prima necessità; essi
rilevarono la necessità di ospedali per curare i
malati, nacquero molti ospedali cristiani
( Fabiola 380 d.C.)
Nel IV secolo, il riconoscimento ufficiale della
religione cristiana (da parte dell’imperatore
Costantino), permise l’istituzionalizzazione
della struttura organizzativa e gerarchica della
chiesa porterà ad un
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un ospedale gestito dal clero maschile,
non un’istituzione medica,ma
ecclesiastica,fatta per “assistere, più che
per guarire”, per il soccorso fisico del
corpo, se possibile, ma principalmente
per il sollievo dell’anima. Fede e amore
erano predominanti molto più che tecnica
e scienza.
I destinatari dell’assistenza erano
vagabondi, senzatetto, orfani, lebbrosi,
insani di mente, mutilati e storpi.
L’assistenza muta da solidarietà a
beneficenza
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…….. i primi cristiani
furono, per le loro opere
di misericordia corporale,
(nutrire gli affamati, dar
da bere agli assetati,
vestire gli ignudi...),i primi
“infermieri” a prendersi
cura dei bisogni
fondamentali della
persona.
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CURA E ASSISTENZA DURANTE IL
MEDIOEVO (1) 476-1492
Le malattie sono dovute in gran parte a carenze
igieniche ed alimentari,con una durata di vita
molto breve.
La medicina medioevale,non ancora scientifica,
raramente offriva rimedi efficaci né era in grado di
far diagnosi accurate.
Ai malati venivano prescritte diete speciali, salassi
purghe ….. non per rimediare ai deficit nutrizionali,
ma per riequilibrare i 4 umori.
La povertà rappresentò un grave problema nel
Medioevo. (peste, tifo, lebbra …)
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MEDIOEVO (2) :
Invasione Barbariche determinarono la nascita di
regni Romano-Barbarici = no stabilità
governo,sviluppo politico ed economico rimase in
ambito locale
……FEUDALESIMO
La sola istituzione presente (vuoto lasciato dalla
caduta dell’impero) era la Chiesa…….
Un’articolazione molto importante della chiesa nelle
campagne è costituito dai MONASTERI …
l’assistenza è esercitata da ordini monastici
maschili e femminili.
Nasce il Monachesimo (San Benedetto da Norcia). I
monasteri benedettini diverranno centri religiosi,
culturali, ed economici. Regole di S. Benedetto
(ospitalità e assistenza).
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E’ una medicina non scientifica, non sviluppata,non
in grado di formulare diagnosi accurate, (norme
igieniche e dietetiche, purghe … )
E’ presente un monaco INFIRMARIUS che si occupa
dell’accoglienza e dell’assistenza dei malati e dei
bisognosi, (pauperes infirmi)
Gli ordini Monastici svolsero un ruolo fondamentale
nelle conservazione del sapere classico, attività dei
monaci era anche la trascrizione dei testi classici.
MEDIOEVO (3)
Gli infermi venivano ” custoditi ” più che “curati”,
si fornisce un asilo e un’assistenza elementare
che è soprattutto religiosa, “salvare l’anima”.
La malattia è manifestazione Divina
I ricchi si rivolgevano ai medici ma, la gente
povera si affidava alle cure di guaritrici, erboriste e
streghe. (persecuzione che durerà per alcuni
secoli in varie parti d’Europa).
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BASSO MEDIOEVO : (XI-XV)
i secoli XI-XIII
Assistiamo allo sviluppo delle città, (fattori economici
e politici) che diventano sedi di lavorazioni industriali
e traffici commerciali.
Nascono le Arti e le Corporazioni, alcune di esse
dispongono di ospedali, nascono scuole Cattedrali e
Monastiche, affiancate dalle prime” Universitas”
L’assistenza non è vista più solo in termini di carità,
diventa un “diritto” per alcune categorie.
Il grosso dell’assistenza è esercitato dalla chiesa.
Periodo delle crociate dal 1096 al 1270 (formazione
di ordini religioso-cavallereschi).
La diagnostica, la terapia e l’assistenza sono
poco sviluppate nel mondo occidentale rispetto a
quello orientale.
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BASSO MEDIOEVO : I SECOLI XIV-XV (1200-1400)
Sorgono ospedali che esteticamente riflettono la
magnificenza del tempo, le esigenze assistenziali non
sono ignorate, differenziazione in corsie per tipologie di
malati.
l’influsso di nuove filosofie (Umanesimo che
concepisce il corpo come un insieme di fenomeni
naturali che si possono osservare e comprenderne le
leggi),fa si che la scienza medica acquista nuova
identità. A queste nuove idee si ispira l’insegnamento
della medicina in università come Padova e Bologna.
La figura del medico, di classe sociale elevata e di
formazione universitaria, sale di rango, distaccandosi
nettamente dalle attività assistenziali.
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I SECOLI XVI-XVII (1500-1600 )
Epoca di grande progresso scientifico, anche la
medicina, dal punto di vista delle conoscenze,
compie grandi passi. (Eustachio,Vesalio,
Falloppio, Paracelso)
W. Harvei: scopre la circolazione del sangue;
M. Malpighi: studia i vasi sanguigni e la struttura
di alcuni organi;
B. Ramazzini: studia i legami tra malattia e attività
lavorativa, necessità di prevenzione.
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Oltre a questi progressi, il 600 pone le basi per
ulteriori avanzamenti con le figure di:
G. Galilei ha dimostrato l’efficacia del
metodo scientifico, un metodo capace di
legare la teoria all’esperienza empirica
Cartesio: filosofo francese,vede nel
corpo, separato dall’anima pensante, una
“macchina” sottoposta alle leggi naturali
che possono essere studiate e conosciute
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passaggio della medicina dalla
magia alla scienza, nascita della medicina
“scientifica” e del modello “biomedico”, che
porteranno ad un ospedale visto come
luogo di diagnosi e cura
Le scoperte della medicina non possono influire
sensibilmente sullo stato di salute della popolazione,
abitazioni senza alcun requisito igienico, le persone
dormono su pagliericci sporchi, l’acqua che viene
bevuta spesso è inquinata, si hanno carestie ed
epidemie.
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Le severe regole imposte agli ordini religiosi dal Concilio di
Trento (1545-63), in risposta alla Riforma protestante,
determinarono un nuovo assetto assistenziale:
Riduzione personale religioso nell’assistenza
“Reclutamento” di personale nelle classi sociali inferiori
per un lavoro poco retribuito e di irrilevante valore.
Sorgono nuovi ordini religiosi che tentano di recuperare le
originarie funzioni caritative dell’assistenza, aggiornate
dalle moderne conoscenze assistenziali.
i riformatori dell’assistenza:
- S. Giovanni di Dio - Fatebenefratelli - S. Camillo de Lellis – Camilliani - S. Vincenzo de’ Paoli - Compagnie delle Figlie della
Carità.
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“ è necessario studiare ogni singolo caso,
…..studiare i bisogni degli infermi,
rifare i letti, pulire i pazienti……..” le allieve devono
saper leggere e scrivere……….
IDEALE
però
l’esiguo numero degli ordini religiosi in
rapporto alle necessità assistenziali
ospedaliere, rende necessario l’inserimento
di laici salariati, proveniente dagli strati sociali
più infimi e “ poco adatti ad esplicare perfino
le più semplici mansioni presso gli ammalati”.
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IL SETTECENTO: (XVIII-XIX)
Le mutate condizioni
produttive, economiche,
sociali e politiche
La cultura
dell’Illuminismo, (diritto
alla salute, ragione
umana libera dalla
religione ).
Mentalità scientifica
determinarono dei
cambiamenti anche nel
settore dell’assistenza:
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Alla carità cristiana si sostituisce una solidarietà
laica fondata sulla ragione
Centralità dello Stato, che diventa responsabile
della salute.
Ridimensionamento delle istituzioni religiose con
conseguente impoverimento dell’assistenza da
parte dei religiosi
Reclutamento personale laico maschile e
femminile che risultò di bassa estrazione sociale,
non istruito e scarsamente ricompensato.
Il progresso della medicina porta a un
ospedale diventa luogo per curare e studiare le
malattie, più che per assistere i bisognosi.
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Chi viene curato in ospedale è il
lavoratore “utile alla società”, i poveri sono
negli ospizi.
I ricchi continuano ad essere curati a casa.
Insegnamento agli studenti medici,
mentre le infermiere sono considerate delle
“domestiche”, il cui compito principale
consiste nelle pulizie. Sono di solito
analfabete e non di rado dedite al bere.
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EPOCA DELLA “RIVOLUZIONE INDUSTRIALE”
L’opera di Florance Nightingale
Grande processo innovativo che parte
dall’Inghilterra per espandersi ad altri paesi,
rapida moltiplicazione delle possibilità produttive
(macchine moderne, nuovi fonti di energia).
Aumento della durata media di vita (riduzione
della mortalità infantile)
a)
Maggiore disponibilità di mezzi di
sussistenza,miglioramenti igienico sanitari;
b) Progressi della medicina moderna che diventa scienza :
nasce la batteriologia, la chirurgia, la farmacologia e la
diagnostica strumentale.
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Richiesta di infermieri preparati per una
assistenza che diventi “disciplina scientifica”
Chi si adopera perché
ciò si realizzi è
FLORENCE
NIGHTINGALE
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F. NIGHTINGALE (1820-1910) nasce da una
influente famiglia dell’alta borghesia.
Nel 1853-56 con lo scoppio della guerra di Crimea
la sua vita cambia radicalmente.
Si occupa di formazione per arrivare ad una
professione laica.
Fonda la prima scuola per infermieri (1860),
annessa all’ospedale di Saint Thomas(15 allieve, la
scuola durava 1 anno), primo centro di formazione
infermieristica moderna.
Le allieve dovevano vivere in un convitto (HOME),
allestito all’interno dell’ospedale, sotto la direzione
di una MATRON (direttrice).
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IL NOVECENTO : l’assistenza infermieristica in Gran
Bretagna
Alla scomparsa della N.(1910) diverse giovani colte, uscite dalla
scuola di formazione assumono posti di direzione nei maggiori
ospedali, e sono loro che si pongono alla guida della
Professione determinandone la politica:
Prolungamento a 3 anni del periodo di formazione
- distinguere la professione dalle occupazioni
domestiche,
- acquisire uno “status sociale” elevato,
- dare un contributo specificatamente femminile
Istituzione, nel 1919, dell’albo delle infermiere
affidato al General Nursing Council per un efficace
controllo della professione, non più da parte dello
stato, ma dalla stessa professione.
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Col passare del tempo:
Aumento del numero
delle scuole
professionali per
infermieri, e si
estende il sistema
del convitto.
Istituzione nel 1948,
del SSN da parte del
governo laburista.
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IL NOVECENTO : l’assistenza infermieristica
negli Stati Uniti
Nel corso dell’800 il paese si sviluppa in modo
rapido e tumultuoso,
L’istruzione si diffonde notevolmente fra i
giovani,
enormi risorse naturali che portano ad un
elevato tenore di vita,
il dinamismo di una società in rapida
evoluzione,
Il dinamismo di una società in rapida evoluzione
e la maggiore libertà dalle tradizioni,
stanno alla base dell’alto livello di
professionalizzazione che l’infermieristica
raggiungerà in America.
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Un numero rilevante di
donne entra nel
mondo del lavoro
Le allieve infermiere
delle prime scuole,
con la loro
preparazione
professionale ,
inevitabilmente creano
conflitti,di
conseguenza prende
avvio un dibattito sulla
natura e sulla struttura
della professione
Il primo modello si
ispira alla Nightingale
(infermiera non
soggetta al dominio
medico ma di una
matron)
Il secondo modello è
impersonato da Linda
Richards (attività
infermieristica svolta
sotto ilo controllo
medico)
Il terzo Isabel
Hampton
(professionale =
competenza unica del
professionista nel
proprio lavoro).
La professione è relativamente autonoma,non
subordinata , ha obiettivi specifici,una sua
formazione e una sua gestione.
La produzione di modelli concettuali
dell’infermieristica
L’attenzione alla qualità dell’assistenza e alla
definizione degli standard su cui fondare la sua
valutazione,
L’attenzione ad altre problematiche di natura
gestionale (sistemi organizzativi)
La definizione di una metodologia di lavoro, quella
del problem-solving, importanza della “diagnosi
infermieristica”
Costituzione associazioni professionali (ANA)
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IL NOVECENTO :
l’assistenza infermieristica
in Italia a fine 800’
Nazione povera,ha da poco raggiunto l’unità ed è
poco sensibile ai progressi industriali e con un
livello di istruzione basso.(Censimento 1911 risulta
analfabeta metà della popolazione).
L’assistenza infermieristica che i nosocomi offrono
è scadente; era affidata ad inservienti impreparati,
sfruttati e mal pagati. Una relazione del 1905 “.. di
55 infermiere in servizio, ben 49 erano analfabete, e
, appena 6 possedevano un’istruzione molto
elementare”
I ricoverati sono braccianti e operai, le malattie
legate alla sottoalimentazione.
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Anche in Italia fra 800 e 900, avvengono
dei cambiamenti che vedono l’ospedale
come luogo di “diagnosi e cura”,
sorgono nuove e moderne strutture, è
auspicabile, in questa situazione di
cambiamento, la presenza di personale
preparato, più numeroso, meglio
trattato,possibilmente femminile
……..sulle orme della Nightingale………
Chi in Italia forma le prime infermiere è
Grace Baxter.
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Dal 1915 al 1918 Italia in guerra, ci si pone il problema
dell’assistenza infermieristica negli ospedali militari, si
istituisce una commissione che studia l’assistenza inf. negli
ospedali italiani, che redige un rapporto finale che evidenzia
l’inadeguatezza dell’assistenza fornita dalle suore, sul
reclutamento e trattamento del personale laico,
La regolamentazione della formazione
infermieristica a livello Nazionale, in Italia, avviene
a partire dal 1925, dopo che la borghesia italiana
ha compiuto la scelta Fascista e si assiste alla:
1) Soppressione di ogni forma di libertà e di
democrazia,
2) Repressione del movimento operaio,
3) Discriminazione nei confronti della donna in un
clima di bellicismo e di esaltazione della forza.
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LA FORMAZIONE INFERMIERISTICA DI BASE
parte
R.D.L. 15 agosto 1925, n. 1832 “
Facoltà dell’istituzione di scuole convitto
professionali per infermiere e di scuole
specializzate di medicina, igiene pubblica
e assistenza sociale per assistenti
sanitarie visitatrici”,convertito in legge 18
marzo 1926, n. 562, dispone l’apertura
di scuole-convitto professionali per
infermiere.
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Legge 25 febbraio 1971,n. 124
“estensione al personale maschile
dell’esercizio della professione di infermiere
professionale, organizzazione delle relative
scuole e norme transitorie per la
formazione del personale di assistenza
diretta”
Ci siamo anche NOI !!!!!
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Le scuole-convitto vengono
trasformate in SCUOLE
PER INFERMIERI
PROFESSIONALI e
viene abolito l’obbligo
dell’internato. I requisiti
per l’accesso
prevedevano il possesso
del diploma di scuola
media superiore e, a
partire dal 1973-74,
anche un certificato
attestante l’ammissione
al terzo anno di scuola
secondaria di secondo
grado.
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Nell’ottica dell’integrazione e della libera circolazione tra i paesi
EUROPEI, si stabiliscono gli standard minimi per la
formazione inf. che avviene con le successive normative:
LEGGE 15 novembre 1973, n. 795
“Ratifica ed esecuzione dell’accordo
europeo sull’istruzione e formazione delle
infermiere, adottato a Strasburgo il 25
ottobre 1967”, e con il
D.P.R. 13 ottobre 1975, n. 867
“Modificazione all’ordinamento delle scuole
per infermieri professionali ed ai relativi
programmi di insegnamento”.
A partire da tale data : 1) durata triennale; 2)10 anni di
scolarità pregressa, 3)un programma base di 4600 ore di
formazione terico-pratica
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FORMAZIONE UNIVERSITARIA
La riforma universitaria viene introdotta con la
riforma Aziendalistica della sanità avutasi col
D. Lgs 30 dicembre 1992 n. 502 e
successive modificazione con
D.Lgs7 dicembre 1993 n.503
La formazione infermieristica viene
gradualmente inserita nel contesto
universitario.
Esiste (1995) un doppio canale per la
formazione, dal 1998 solo università.
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Il primo ordinamento didattico viene recepito con
D.M. 2 dicembre 1991 che denomina il corso
“scienze infermieristiche”
Il secondo D.M. 24 luglio 1996
“Diploma universitario per infermiere”
L’Università ha in seguito all’approvazione del
D.M. 3 novembre 1999 , n. 509 ” Regolamento
recante norme concernenti l’autonomia didattica degli
atenei”, provveduto alla riforma dei cicli universitari.(Nota
come la riforma del 3+2)
a) Diploma di laurea (L) di tre anni
b) Diploma di laurea specialistica (LS) di due anni
c) Diploma di specializzazione (DS)
d) Dottorato di ricerca (DR)
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Il D.M. 509/1999 è stato superato dal
D.M. 22 ottobre 2004, n. 270 ”Modifiche al
regolamento recante norme concernenti
l’autonomia didattica degli atenei………”
Oggi le università rilasciano i seguenti titoli
LAUREA (L)
Master di 1° livello
LAUREA MAGISTRALE (LM)
Master di 2° livello
DIPLOMA DI SPECIALIZZAZIONE (DS)
DOTTORATO DI RICERCA (DR)
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