LE ESPERIENZE E IL SUCCESSO DI ALCUNI EX STUDENTI DEL LICEO “DA VINCI”: INTERVISTA AGLI INGEGNERI FABIO BARCHIESI E ANDREA BINCI Molti sono tra gli ex studenti del “Da Vinci” quelli che stanno avendo una carriera di successo e che rappresentano un vanto; basti pensare agli ingegneri jesini Fabio Barchiesi e Andrea Binci . Primi tra 700 concorrenti, Fabio Barchiesi e Andrea Binci hanno vinto una borsa di studio del Consiglio Nazionale di categoria e dell’Issnaf (Italian scientists and scholars in North America) negli Stati Uniti in sedi prestigiose per approfondire le loro ricerche, rispettivamente per quattro settimane al Mind The Bridge Start School di San Francisco, nel cuore della mitica Silicon Valley e a Washington, per otto settimane, presso la prestigiosa sede Nasa del Goddard Space Flight Center. Entrambi hanno partecipato quest’anno alla consegna dei diplomi del Liceo “Da Vinci” a,s, 20142015 al Teatro Valeria Moriconi di Jesi il 12 dicembre 2015. In quell’occasione, li abbiamo intervistati, ponendo loro queste domande: Qual è stato il vostro percorso scolastico? L’ ing. Fabio Barchiesi ci ha risposto: “Ho frequentato il Liceo Scientifico PNI dal 2000 al 2005, dieci anni fa, poi mi sono iscritto alla facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche, dove mi sono laureato nel 2012; durante l’università, grazie al programma Erasmus, ha passato un anno ad Amburgo. Adesso lavoro qui a Jesi nel settore costruzioni.” L’ing. Andrea Binci ha dichiarato: “Dopo il diploma ho proseguito gli studi al Politecnico di Milano, prima conseguendo la laurea triennale in Ingegneria Fisica, poi la magistrale in Ingegneria Spaziale.” Quali sono i vostri ricordi del Liceo? Fabio Barchiesi: “ Porto con me un bellissimo ricordo del Liceo e di molti insegnanti, anche se a volte ero terrorizzato quando qualche docente scorreva il registro per le interrogazioni o cercavo di inventare alcune domande ad inizio lezione in alcune discipline per non fare andare troppo avanti gli insegnanti a spiegare. Questi sono solo alcuni ricordi che mi vengono in mente. Direi che, appena iniziata l’Università, mi sono reso conto di quanto il mio percorso scolastico abbia giocato un ruolo fondamentale nel trasmettermi metodo e curiosità da investire sia nello studio sia in altri aspetti della vita, conferendomi molta apertura mentale”. Andrea Binci: “Ho sempre preferito le materie scientifiche alle altre, per cui non è stato difficile scegliere alla fine del Liceo. Ricordo che mi piacevano moltissimo le lezioni di Scienze e di Fisica. Affascinato dalla fisica moderna all’esame di stato ho portato come tesina “la teoria delle stringhe”, una teoria che cerca di conciliare la meccanica quantistica con la relativa generale. Con il senno del poi, il mio livello di approfondimento in materia, vista la difficoltà dell’argomento, non era sicuramente elevato come oggi, ma mi ha dato lo slancio per proseguire in questa direzione: di qui la scelta di Ingegneria Fisica. Di sicuro posso dire di essere stato ben preparato dal Liceo e di questo me ne sono accorto nei primi esami universitari, dove ho realizzato di avere la “forma mentis”giusta per affrontare quel genere di problemi. Sono molto soddisfatto della preparazione ricevuta e mantengo un ottimo ricordo, soprattutto dell’ultimo anno”. Che cosa avete provato quando avete saputo di avere vinto la borsa di studio negli Stati Uniti? Fabio Barchiesi ha affermato: “Voglio innanzitutto ringraziare il Consiglio Nazionale degli Ingegneri e l’Italian Scientists and Scholars in North America Foundation, per aver messo in palio queste borse di studio, e mi sento orgoglioso di andare ora a rappresentare il mio Ordine in quello che è il cuore dell’innovazione a livello mondiale, la Silicon Valley. L’idea con cui ho vinto, e che adesso andrò ad approfondire negli USA, riguarda la conservazione del patrimonio costruito esistente, nello specifico l’applicazione in edilizia del concetto “prevenire è meglio che curare”, che nella nostra mentalità rimane troppo spesso in secondo piano”. Andrea Binci: “Sinceramente non me lo aspettavo. Ho fatto domanda per questa borsa svariati mesi fa ed al momento della comunicazione dell'esito positivo non ho subito collegato: devo essere sembrato un vincitore scarsamente interessato. In realtà sono più che contento di essere stato selezionato. Vedo questa occasione come una opportunità formativa unica e spero possa essere una importante rampa di lancio per la mia carriera professionale.”