ORIGINI DELLA
LETTERATURA LATINA
LE ORIGINI
CANANA' MASSIMILIANO
1
Convivere, conquistare,
assimilare
• I ROMANI attuarono un processo di
conquista e assimilazione
• Etruschi, greci, galli e popoli italici diedero
ai romani una nuova identità in vari campi
• Sincretismo e assimilazione si sviluppano
con il pragmatismo romano
CANANA' MASSIMILIANO
2
Dalla fondazione alla fine dei re
•
•
•
•
•
•
753 a.c.
Fusione tra popoli romani e sabini
753 -509 età dei re
509 nascita della repubblica
Senato
Comizi curiati
CANANA' MASSIMILIANO
3
NASCITA DELLA LETTERATURA
LATINA
• 240 a.C.
• Livio Andronico
• Fa rappresentare per la prima
volta un testo scenico in lingua
latina, forse una tragedia.
CANANA' MASSIMILIANO
4
LIVIO ANDRONICO
Greco originario della colonia di Taranto,
venne a Roma nel 272, al seguito del
nobile romano Livio Salinatore, di cui
divenne liberto.
Esercitò la professione di gramaticus, cioè
insegnante di greco e di latino.
CANANA' MASSIMILIANO
5
LIVIO ANDRONICO
• Varrone, Cicerone e Orazio sono concordi
nell’indicarlo come il primo autore della
letteratura latina
• Scrisse:
- tragedie e commedie, di cui possediamo
molto poco
- Un Partenio (canto di fanciulle) in onore di
Giunone (207)
CANANA' MASSIMILIANO
6
LETTERATURA DI RIPORTO
• La letteratura latina nasce adulta, in
quanto è una “letteratura di riporto”, come
traduzione di quella greca.
• ES.: Livio Andronico traduce in metro
italico, il saturnio, l’Odissea
CANANA' MASSIMILIANO
7
ROMA VS ATENE
• I Romani vennero in contatto con la
cultura greca della Magna Graecia e
nacque a Roma un dilagante spirito di
imitazione di tutto ciò che era greco.
CANANA' MASSIMILIANO
8
ROMA VS ATENE
• Catone il Censore si fece
strenuo difensore della
romanità ed oppositore
della cultura greca, vista
come fonte di mollezza e
corruzione.
• Scipione Emiliano ed il
Circolo degli Scipioni
furono i portavoce della
tendenza che poi
prenderà il sopravvento:
CANANA' MASSIMILIANO
9
ROMA VS ATENE
• Vengono accettate la sapienza e
la bellezza dell’arte greca,
custodendo con gelosia gli alti
valori della tradizione romana.
CANANA' MASSIMILIANO
10
PRIME ATTESTAZIONI SCRITTE DEL
LATINO
• La prima attestazione
scritta del Latino è
l’iscrizione che troviamo
nella Cista Ficoroni, un
vaso cilindrico in bronzo:
DINDIA
MACOLNIA
FILEAI
DEDIT/
NOVIOS PLAUTIOS
MED ROMAI FECID
Dindia Macolnia filiae
dedit; Novius Plautius
me Romae fecit. CANANA' MASSIMILIANO
11
CISTA FICORONI
CANANA' MASSIMILIANO
12
LA FIBULA PRENESTINA
• La Fibula Prenestina è una
spilla in oro, ritrovata a
Palestrina (l'antica Praenestis,
Preneste), che contiene
un'iscrizione che è stata
presentata come il più antico
documento scritto in latino
(risalirebbe, se autentico, al VII
secolo a.C.). Attualmente la
fibula è conservata al Museo
Pigorini di Roma. Nel 1980 è
stata definita un falso da
Guarducci con accurate analisi
di laboratorio.
CANANA' MASSIMILIANO
13
Il vaso dueno
•
•
•
•
Si tratta probabilmente del più antico
testo latino superstite in assoluto,
risalendo al VII secolo a.C.
Fu trovato a Roma nel 1880, inciso su
un vaso. Il testo è strutturato in tre
frasi incise con scrittura sinistrorsa.
La definizione di "vaso di Dueno" è
comunque imprecisa, poiché si tratta
non di uno, ma di tre vasetti d'argilla
collegati tra loro in un'unica struttura.
L'interpretazione del testo è poco
chiara; anche la spiegazione del
termine "Duenos" è problematica,
forse si tratta del nome proprio del
vasaio, forse vale come
riconoscimento delle sue capacità
artistiche (in questo caso dunque
Duenos = Bonus) e pertanto ha valore
aggettivale.
CANANA' MASSIMILIANO
14
IL LAPIS NIGER
•
•
•
L'iscrizione del cippo mutilo a forma
piramidale in un alfabeto latino arcaico, cioè
coi caratteri alfabetici di derivazione grecoetrusca, con andamento bustrofedico
(alternativamente, da sinistra a destra e da
destra a sinistra, come si muovono i buoi
quando arano il campo):
« QUOI HON [...] / [...] SAKROS ES / ED
SORD [...]
[...] OKA FHAS / RECEI IO [...] / [...] EVAM /
QUOS RE[...]
[...]KALATO / REM HAB[...] / [...]TOD
IOUXMEN / TA KAPIAD OTAV[...]
[...]M ITER PE[...] / [...]M QUOI HA / VELOD
NEQV[...] /[...]IOD IOUESTOD
LOVQVIOD QO[...] » (Una delle possibili
trascrizioni)
Si tratta di una prescrizione di carattere
religioso, forse un divieto di passaggio sul
luogo, pena altrimenti la consacrazione agli
dèi inferi (SAKROS ESED, vi si legge, cioè
SACER SIT); probabilmente esisteva nel
sito un antico sepolcro incluso ormai
nell'abitato, che non doveva essere CANANA' MASSIMILIANO
profanato per nessun motivo.
15
PRIME ATTESTAZIONI SCRITTE DEL
LATINO
I FASTI:
Calendario ufficiale romano
che
ogni
anno
il
Pontefice, la massima
autorità
religiosa,
divulgava,
con
la
distinzione dei giorni fasti
(quelli in cui si potevano
sbrigare gli affari pubblici)
e nefasti (quelli in cui non
si poteva).
CANANA' MASSIMILIANO
16
PRIME ATTESTAZIONI SCRITTE DEL
LATINO
• TABULA
DEALBATA
Il
Pontefice
usava
esporre
pubblicamente
una
“tavola bianca”, che
dichiarava, oltre ai
nomi dei magistrati
dell’anno,
anche
avvenimenti
di
pubblica rilevanza.
CANANA' MASSIMILIANO
17
LAUDATIONES
FUNEBRES,
 LE LAUDATIONES FUNEBRES ERANO I
DISCORSI FATTI DAL PARENTE PIU’ STRETTO
IN RICORDO DEL DEFUNTO NELLE GRANDI
FAMIGLIE ROMANE. IL CORTEO FUNEBRE
RAGGIUNGEVA IL FORO E MOLTI
PARTECIPANTI INDOSSAVANO MASCHERE DI
CERA CON LE FATTEZZE DEL DEFUNTO.
 L’ELOGIO FUNEBRE E’ LA PIU’ ANTICA FORMA
DI ELOQUENZA ESSI ERANO CONSERVATE IN
MEMORIA DEGLI ANTENATI DALLE GENTES
NOBILI ROMANE.
CANANA' MASSIMILIANO
18
MANIFESTAZIONI LETTERARIE
AUTOCTONE
• CARMINA. Vengono così chiamate le
composizioni più disparate: preghiere,
giuramenti, profezie, proverbi, scongiuri, la
Legge delle XII Tavole, etc. Presentano
una prosa ritmica ed oscura.
CANANA' MASSIMILIANO
19
Carmina religiosi
• Carmen Saliare canti in onore di Marte nel corso
della processione si agitavano degli scudi
• Carmen Arvale canti propiziatori cantati dalla
confraternita degli arvali per i campi per
chiedere abbondanza durante una festa in
primavera. Si facevano libagioni e offerte
sacrificali nei campi coltivati.
• Carmen lustrale una preghiera propiziatoria
dedicata a Marte in cui il pater familias chiede la
protezione della famiglia
CANANA' MASSIMILIANO
20
CARMINA CONVIVALIA
• CANTI DI LODE E DI ESALTAZIONE DI
PERSONAGGI FAMOSI RECITATI DURANTE I
BANCHETTI A ROMA IN ETA’ ARCAICA.
• I BANCHETTI A ROMA ERANO UNA
OCCASIONE FONDAMENTALE PER
CEMENTARE GLI IDEALI DI UNA CLASSE
SOCIALE.
• SI ESALTAVANO LE IMPRESE DEGLI
ANTENATI PER CONFERMARE ALCUNI
MODELLI SOCIALI E IDEOLOGICI.
CANANA' MASSIMILIANO
21
CARMINA TRIUMPHALIA
• BREVI COMPONIMENTI POETICI CHE
VENIVANO CANTATI DURANTE IL
TRIONFO A ROMA DAI SOLDATI CHE
SEGUIVANO IL CARRO DEL
VINCITORE.
• HANNO CARATTERE SCHERZOSO E
SPESSO LICENZIOSO.
CANANA' MASSIMILIANO
22
MANIFESTAZIONI LETTERARIE
AUTOCTONE
• FESCENNINI VERSUS.
Produzione orale e improvvisata, che avrà
eco anche nelle opere letterarie.
Avevano la caratteristica del motteggio e
della comicità, anche licenziosa.
CANANA' MASSIMILIANO
23
MANIFESTAZIONI LETTERARIE
AUTOCTONE
• VERSO SATURNIO.
I primi testi letterari latini usano un verso, il saturnio,
non
di origine greca.
La sua origine è tuttora avvolta nel mistero, è sempre
stato considerato un verso italico (Saturno è divinità
assolutamente italica),ma neppure questo è provato.
Sembra non seguire la metrica quantitativa.
Forse è l’unione italica di due cola greci. ,
un dimetro giambico catalettico
∪—∪—∪—X|—∪—∪—∪
CANANA' MASSIMILIANO
24
STRUTTURA DEL SATURNIO
•
•
•
•
Il saturnio è suddiviso in due unità ritmiche contrapposte, dette cola,
separate da un'accentuata pausa centrale, detta dieresi. Il primo emistichio
è normalmente un dimetro giambico catalettico. Il secondo può essere un
reiziano o un itifallico e presenta una notevole varietà di ritmi e soluzioni. Il
grammatico Cesio Basso, individuò come esempio di verso saturnio perfetto
il seguente:
« malum dabunt Metelli Naevio poetae » ossia il celebre verso che la
potente famiglia romana dei Metelli avrebbe indirizzato al poeta Nevio per
rispondere alle accuse contenute nelle sue opere.
Nel caso di questo verso, i due cola sono, rispettivamente, un dimetro
giambico catalettico e una tripodia trocaica acatalettica, il cui schema
metrico è il seguente:
∪—∪—∪—X|—∪—∪—∪
CANANA' MASSIMILIANO
25
ATELLANA
•
•
•
•
Questo primitivo tipo di spettacolo
teatrale, giocoso e licenzioso,
sorse presso gli Osci di Atella (da
cui prese il nome), una città della
Campania tra le attuali Afragola e
Aversa.
Fu importata a Roma nel 391 a.C.
come ci racconta lo storico Tito
Livio.
Aveva maschere fisse e seguiva
un canovaccio a differenza dei
fescennini.
Simile alla nostra commedia
dell’arte del ‘500 l’atellana è un
tipo di teatro popolare che ha dato
le origini alle nostre maschere del
carnevale.
Pappus maschera
atellana
CANANA' MASSIMILIANO
26
Il diritto
•
•
•
•
Le leggi delle XII tavole è un corpo di leggi
compilato nel 451-450 a.C. dai decemviri
legibus scribundis, contenenti regole di diritto
privato e pubblico. Rappresentano una tra le
prime codificazioni scritte del diritto romano,
se si considerano le più antiche mores e lex
regia.
Sotto l'aspetto della storia del diritto romano,
le Tavole costituiscono la prima redazione
scritta di leggi nella storia di Roma.
Secondo la versione tradizionale, tramandata
dagli storici antichi, la creazione di un codice
di leggi scritte sarebbe stata voluta dai plebei
nel quadro delle lotte tra patrizi e plebei che si
ebbero all'inizio dell'epoca repubblicana. In
particolare, i plebei chiedevano
un'attenuazione delle leggi contro i debitori
insolventi e leggi scritte che limitassero
l'arbitrio dei patrizi nell'amministrazione della
giustizia.
Gli studiosi pensano oggi che i redattori non
avessero introdotto grandi novità, ma si
sarebbero limitati a tradurre per iscritto gli
antichi mores.
CANANA' MASSIMILIANO
27