Palazzi di vetro e sfere di cristallo:come
cambia il dialogo con le comunità.
Francesco Pira
Docente di Comunicazione e Relazioni Pubbliche
Corso di Laurea in Relazioni Pubbliche
Facoltà di Lingue e Letterature Straniere
Università di Udine
“Un’opinione pubblica bene informata è la nostra
corte suprema. Perché a essa ci si può sempre
appellare contro le pubbliche ingiustizie, la
corruzione, l’indifferenza popolare o gli errori del
governo”.
Joseph Pulitzer- Sul Giornalismo 1904
Il punto di
partenza
1990. E’ la data in cui la comunicazione pubblica si
è interrogata sul suo presente e sul suo futuro.
“Da allora ad oggi una nuova concezione della
comunicazione pubblica si è fatta strada. Una
comunicazione intesa non più come esclusiva
funzione dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali,
ma come attività relativa a tutto ciò che ha
un'evidente prevalenza pubblica a prescindere dalla
natura dell'Ente o dell'Azienda che la fornisce.
Insomma la comunicazione pubblica agisce in
un'area più vasta di quella originale rappresentata
dalle istituzioni ed è tale per gli obiettivi di interesse
generale che persegue e non solo per chi la
promuove”.
Alessandro Rovinetti Segretario Generale dell’Associazione Italiana della
Comunicazione Pubblica e Istituzionale
Una nuova
comunicazione
istituzionale
Una nuova cultura fondata sul concetto di:
relazionalità consapevole
“La Pubblica Amministrazione dovrebbe diventare
sempre più consapevole della necessità di
valorizzare e promuovere relazioni efficaci con i
diversi soggetti sociali che partecipano alla
costruzione della cittadinanza societaria; sviluppare
un interscambio all'insegna del reciproco
riconoscimento identitario con i cittadini, le
associazioni, le altre istituzioni che operano ne
contesto di riferimento”.
Gea Ducci docente di comunicazione pubblica all'Università di Urbino
Una nuova
comunicazione
istituzionale
Un dialogo diverso con un cittadino consapevole.
Il cittadino diviene soggetto essenziale nel rapporto
con le istituzioni, fino a venire considerato
stakeholder, azionista, cointeressato, cliente.
Il fine della comunicazione pubblica è quello di
attivare azioni di ascolto di cittadini, per individuare i
bisogni e verificare la percezione che questi soggetti
hanno dell'ente, così da migliorare la qualità dei
servizi erogati.
Al centro il
dialogo
La capacità di ascolto, di dialogo diviene motore per
l'esercizio nei confronti della comunità amministrata.
Fino al punto da coinvolgere il cittadino nella
spiegazione dettagliata dei conti, di come i soldi, che
lo stesso cittadino versa come contribuente poi
vengono spesi dall'ente pubblico.
Rendere conto al
cittadino
Attivare il processo di accountability attraverso
strumenti di rendicontazione come il bilancio
sociale
Uno strumento che serve per dar conto ai cittadini
“del proprio operato, nel tentativo di rendere
trasparenti e comprensibili all'esterno i programmi, le
attività e i risultati raggiunti”.
Un processo che come scrive ancora Gea Ducci “pur
interessando da sempre la Pubblica
Amministrazione, in Italia diventa particolarmente
rilevante solo negli ultimi anni .”
Rendere conto al
cittadino
L’obiettivo è dare vita ad una Pubblica
Amministrazione non più centrata su stessa, ma
aperta sul cittadino, all’ascolto, all’individuazione e
prevenzione dei bisogni.
Si attua di conseguenza un processo continuo di
analisi delle aspettative, delle percezioni e delle
evoluzioni del cittadino cliente, co-amministratore.
Come attivare il
processo
Un processo da attivare per fasi:
•La comunicazione all’interno ed all’esterno
dell’Ente
•La comunicazione rivolta a tutti gli attori che
partecipano al progetto Bilancio Sociale
•La partecipazione dei cittadini tutti al processo
di avvio del progetto
•L’introduzione del Bilancio Sociale come
elemento innovativo nel rapporto tra Ente e
cittadino
La condivisione
all’interno
Il Bilancio Sociale necessita di forte condivisione
interna.
Presentazione all’interno dell’Ente:
-Presentazione all’amministrazione tutta attraverso
materiale informativo
-Presentazione alla Conferenza dei Dirigenti e delle
posizioni organizzative
-Pubblicazione sul sito internet/intranet di un
“cantiere” che partendo dal progetto informi tutti
costantemente sullle varie fasi di lavoro
Il Bilancio Sociale
un progetto
partecipato
La comunicazione come strumento strategico
per la condivisione del progetto
Come agire in concreto?
Diventa cruciale una corretta pianificazione
attrarverso la realizzazione di un Piano di
comunicazione integrata per la Comunicazione del
Bilancio Sociale
Le azioni gli
strumenti
La messa in atto di un piano di comunicazione
integrata non può prescindere dalla corretta
attuazione degli step realizzativi:
•analisi dello scenario;
•individuazione degli obiettivi di comunicazione;
•individuazione dei pubblici di riferimento;
•le scelte strategiche;
•le scelte di contenuto;
•individuazione delle azioni e degli strumenti di
comunicazione;
•misurazione dei risultati.
Focus sulle
azioni
Invividuare azioni di breve medio e lungo termine
naturalmente prevedendo una serie di strumenti utili
a far conoscere il Bilancio Sociale sul territorio.
Focus sulle
azioni
Attività di comunicazione attraverso materiale
pubblicitario tradizionale (brochure, manifesti,
adesivi, magliette)
Seminari formativi sul territorio
Focus sulle
azioni
Creazione di un sottosito Web a cui si accede dal
Portale dell’Ente che sia aperto all’ascolto e al
dialogo utilizzando tutte le caratteristiche del Web
2.0.
Focus sulle
azioni
Attività di ufficio stampa per svolgere un’azione di
sensibilizzazione e di pressing verso i giornalisti
attraverso anche dei momenti di incontro con le
maggiori testate.
Il Bilancio Sociale
Strumento
innovativo
La rendicontazione sociale contribuisce così in modo
significativo al miglioramento delle politiche
pubbliche.
Promuove una cultura della responsabilità condivisa
che travalica i confini della singola amministrazione
per diventare processo di una nuova costruzione
sociale.
Replicare le buone
pratiche
Coloro che vogliono migliorare la sorte dell’umanità
credono di dover disfare l’opera dei loro
predecessori.
Walter Lippmann 1937.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE.