Imposte e distribuzione del
reddito
Lezione 10
Entrate pubbliche: funzioni





Finanziare la fornitura pubblica di beni e
servizi
Redistribuzione del reddito
Stabilizzazione economica
Incentivazione economica
Correzione alle distorsioni o inefficienze nel
sistema economico
Entrate pubbliche: classificazione -1

Prezzo privato



Prezzo quasi-privato



MC=MR ma con offerta regolamentata (es. legname)
Regolazione del flusso di offerta del bene
Prezzo pubblico (tariffa)




Prezzo=argmax(profitto) → MC=MR
Tipo di entrata molto ridotta
Ricade su chi ne fa domanda, che ne è anche l’unico beneficiario
Prezzo=costo medio (MA: inefficienza X)
Scopo di allargare il consumo del bene
Prezzo politico


Prezzo<costo medio
Senza copertura dei costi
Entrate pubbliche: classificazione - 2

Tassa



Ricade su chi ne beneficia
Prezzo=livello di esternalità che la fornitura pubblica genera
Vantaggio a volte non divisibile tra i componenti della collettività



Contributo speciale



Non necessita domanda del bene/servizio da parte del cittadino
Vantaggi indivisibili ma esiste un gruppo che subisce l’onere
dell’imposta
Lo stato decide autonomamente il livello di imposizione → coazione


A volte no → istruzione universitaria
A volte sì → francobollo
Es.illuminazione stradale
Imposta



Prelievo coattivo senza corrispondenza diretta con la prestazione di
un servizio
Non necessita domanda del bene/servizio da parte del cittadino
Es. Imposta sui redditi delle persone fisiche
Imposta

Elementi costitutivi:
 Presupposto → situazione di fatto cui la legge collega

l’obbligo di pagare l’imposta
Base imponibile (BI) → traduzione quantitativa del
presupposto



Aliquota → quanto si deve pagare per ogni unità di BI





In quantità monetaria → imposta ad valorem
In quantità fisica → accisa
In % → ad valorem;
in unità monetarie (es. benzina)
Legale → riferita al reddito imponibile;
Effettiva → riferita al reddito complessivo
Gettito → aliquota x BI
Aliquota media e marginale

Aliquota media (AVGTAX) → rapporto tra debito
d’imposta T(y) e base imponibile y
T ( y)
AVGTAX 
y

Aliquota marginale (MTAX) → la variazione del debito
d’imposta al variare della base imponibile
MTAX 


 T ( y )
  y
Un sistema può essere progressivo con aliquota media
crescente e marginale costante (vedi tabella)
MTAX≤1 per non alterare l’ordinamento preesistente dei
redditi
Progressività delle imposte

Misura della progressività delle imposte

Proporzionale → somma cresce
proporzionalmente a Y


Progressiva → AVGTAX cresce con Y


AVGTAX=T(y)=Ty=costante=MTAX
AVGTAX<MTAX
Regressiva → AVGTAX diminuisce con Y

AVGTAX>MTAX
Imposta dovuta con sistema progressivo
Come realizzare la progressività-1

Progressività continua



Aliquota media è funzione
continua e crescente del
reddito (in disuso)
Es. linea verde nel grafico
Progressività per
scaglioni di reddito


Aliquota media funzione
discreta e crescente del
reddito
Es. IRPEF in Italia (linea blu
nel grafico)
Come realizzare la progressività-2

Agendo sul reddito imponibile attraverso:

Deduzione → riduzione del reddito complessivo
prima di applicare l’imposta



Reddito imponibile=reddito complessivo-deduzione
Imposta=reddito imponibile×aliquota
Agendo sull’imposta lorda attraverso:

Detrazione → abbattimento dell’imposta

Imposta netta =(reddito complessivo×aliquota) detrazione
Flat tax



Detrazioni e deduzioni generano una struttura
fortemente progressiva per i redditi più bassi e
proporzionale per quelli più alti
Flat tax → solo se deduzioni e detrazioni sono
costanti → aliquota marginale effettiva = aliquota
legale
Flat tax possibile nei paesi sviluppati solo con
aliquote elevate (>50-60%)



Spesso deduzioni e detrazioni sono variabili, solitamente
decrescenti
Andamento imprevedibile di aliquote marginali effettive
Necessità di finanziamento di welfare states importanti
Tassonomia delle imposte

Dirette → colpiscono manifestazioni dirette di capacità contributiva


Indirette → colpiscono manifestazioni indirette di capacità
contributiva




Es. consumo di beni, trasferimento di attività
Reali → colpiscono la ‘res’ → si dà peso all’oggetto dell’imposta


Es. reddito e patrimonio
Es. reddito da lavoro, da capitale
Personali → colpiscono gli individui a seconda delle caratteristiche
di chi percepisce reddito o detiene il patrimonio
Ordinarie → riscosse ad ogni esercizio
Straordinarie → riscosse saltuariamente
Incidenza - 1

Serve a valutare il sistema fiscale da un punto di
vista di equità



Incidenza:



Problema positivo di come imposte influenzano la
distribuzione del reddito (incidenza)
Importante! → imposta cambia sempre i prezzi relativi
Legale → indica chi è legalmente responsabile di
pagare le imposte
Economica o effettiva → indica chi paga
effettivamente le imposte → cambiamento nella
distribuzione delle risorse private dovuto all’imposta
Differenza tra le due è traslazione dell’imposta
Incidenza - 2

Solo gli ind pagano le imposte

Imposte sulle società pagate da ind che li possiedono →
classificazione degli ind in base a



Ề meglio colpire uso o fonti del Y? → Consideriamo
un’imposta su un bene



Distribuzione funzionale del Y → tratta ind sulla base del ruolo ricoperto
nel processo produttivo (K, L)
Distribuzione per dimensione del Y → vede come imposte influenzano il
modo in cui Y totale è distribuito tra ind
Uso → P aumenta, Qd diminuisce → Qd inputs diminuisce
Fonti → P dell’input aumenta, Qd diminuisce → Qs del bene
prodotto con input diminuisce
Incidenza dipende dal modo in cui P sono determinati

Diversa da monopolio a concorrenza
Incidenza - 3

Incidenza dipende da disposizione delle
imposte

In pareggio → confronta gli effetti del prelievo con
quelli delle spese che vengono finanziate



OK per imposte di scopo
Differenziale → confronta incidenza di un’imposta
con un’altra, generalmente lump sum,
indipendentemente da spesa
Assoluta → incidenza della singola imposta,
senza confronto con altre imposte o spese
Incidenza in equilibrio parziale

In equilibrio generale (qui non trattata)




Tiene conto del feedback su altri mercati
Tiene conto di effetti sui mercati di fattori (uso e fonti)
Considera distribuzione funzionale del reddito
In equilibrio parziale


Studia come imposta modifica la distribuzione del Y
mediante i cambiamenti dei P relativi
Centro d’interesse: industria


Va bene se il mercato è piccolo rispetto a economia
Sensibile al tipo di mercato
Imposte su quantità (unit tax) - 1





Prelievo fisso per unità di bene venduto = accisa
In assenza di imposta QS=QD e vendute allo stesso P
 Venditore (V) e acquirente (A) fronteggiano lo stesso P
Dopo imposta PV e PA divergono
Curva di domanda indica disponibilità marginale a pagare, cioè
quanto ind è disposto a pagare per quella Q
 Se viene introdotta un’imposta pari a u → valutazioni di ind non
cambiano
Produttore riceve PV=(PA-u)
 Punti a e m sulla curva di dd non sono più percepiti da venditore
che percepisce b e n

equivalente a generare una nuova curva di dd (percepita dal
venditore)
Imposte su quantità - 2


Q di equilibrio ora in Q1<Q0
P di equilibrio in PA>P0




prezzo percepito da venditore PV<P0
Gettito è knfh
Aliquota è u=kn
Consumatori e venditori si dividono imposta
PA>P0 e PV<P0
Grafico imposta quantità - 1
Grafico imposta quantità - domanda
Imposta sulle quantità - 3



Incidenza di imposta su quantità non varia se è
prelevata su offerta o domanda
Se viene caricata un’imposta u’, e l’impresa
doveva ricevere Pi per vendere Qi, ora deve
ricevere pi+u’
Punti di equilibrio identici
Grafico imposta sulle quantità - offerta
Esempio numerico - 1

Supponiamo che il mercato dello champagne sia
caratterizzato dalle seguenti curve di offerta e di
domanda:
QS  20  2 P
QD  100  2 P
Esempio numerico - 2

L’introduzione di un’imposta specifica sui consumatori, in
misura di 8 euro all’unità, crea un divario tra il prezzo
pagato dai consumatori e quello ricevuto dai produttori.
Prima dell’imposta, possiamo riscrivere il sistema di
equazioni come:
QS  20  2 PS
QD  100  2 PD
PS  PD
Esempio numerico - 3

Dopo l’introduzione dell’imposta i produttori ricevono, per
ogni confezione, 8 euro in meno del prezzo pagato dai
consumatori. Quindi:
PS  PD   D
PS  PD  8
Esempio numerico

Risolvendo il sistema iniziale (prima dell’imposta)
otteniamo un prezzo P = 20 e una quantità Q = 60.
Risolvendo il sistema dopo l’introduzione
dell’imposta, otteniamo:
QS  QD  20  2 PD  8  100  2 PD
PD  24, PS  16, Q  52
Esempio numerico

In questo caso l’incidenza legate cade al 100% sui
consumatori, ma l’incidenza economica è ripartita
in uguale misura tra produttori e consumatori:
PD  P0

24 euro  20 euro

 0.5
8 euro
Imposta sulle quantità - 4




Incidenza di un’imposta sulle quantità dipende
da elasticità relativa di offerta e domanda
Più la curva è elastica più è facile sostituire quel
bene con un altro → più è facile sfuggire
all’imposta traslandola sull’altro settore del
mercato
In caso di offerta elastica l’aumento di P è
interamente sopportato dal consumatore
In caso di offerta inelastica l’aumento di P è
interamente sopportato dal venditore
Offerta inelastica

Offerta
inelastica:
riduzione di P
interamente
sopportata
dal venditore
Offerta elastica

Offerta elastica:
aumento di P
sopportato
interamente dal
consumatore
Imposta ad valorem

Imposta con aliquota pari a una % del P


Analisi di incidenza simile a quella di imposta
su quantità


es. IVA
Bisogna vedere come imposta cambia la dd
effettiva e trovare nuovo equilibrio
Differenza rispetto a unit tax è che curva di
dd scende dello stesso valore % per
ciascuna quantità, non per lo stesso valore
assoluto → cambia la pendenza
Grafico su imposta ad valorem - 1
Grafico su imposta ad valorem - 2
Imposta sui fattori di produzione - lavoro



Payroll tax → contributi previdenziali
Nominalmente divisi tra lavoratore e datore di lavoro
Economicamente irrilevante



Se LS è inelastica, contributi pagati per intero dai lavoratori
sotto forma di salari più bassi
Equivalente ad imposta ad valorem con offerta
inelastica
w0=salario di equilibrio iniziale; wg=salario pagato
dai datori di lavoro; wn=salario dei lavoratori
Incidenza di imposta sul lavoro con Ls
inelastica
Imposta sui fattori di produzione - capitale



Stessa analisi di imposta sulle quantità e ad
valorem
Nella misura in cui i mercati dei capitali sono
chiusi SK è inclinata positivamente e imposta
dà gettito
Se sono aperti SK ha elasticità infinita

Se viene introdotta un’imposta → tasso di ritorno
sul K investito scende → risparmiatori investono
altrove
Imposte nel caso del monopolio – unit tax







Pg=P pagato da consumatori dopo imposta
P0=P di equilibrio prima dell’imposta
Pn=P percepito dal monopolista dopo imposta
Pg>P0>Pn
X0=Q di equilibrio prima di imposta
X1=Q di equilibrio dopo imposta
X1<X0
Monopolio prima di unit tax
Monopolio dopo unit tax
Commenti



Il prezzo è aumentato e la quantità di
equilibrio si è ridotta
I consumatori pagano l’imposta
Il monopolista vede i propri profitti diminuiti:
ghPnf<P0fgh


Monopolista sopporta l’imposta nonostante il suo
potere di mercato
Trasferimento di risorse dal monopolista allo
stato? → sottostima le capacità di lobbying
del monopolista (→ public choice)
Imposta sui profitti

Sopportata per intero da proprietari di impresa




P e Q di equilibrio sono invariate → solo profitti
diminuiscono
Ciò che massimizza π massimizza pure (1-t)π
Nel LP π=0


Non colpisce MC ma MR
Imposta non dà gettito
Poco diffusa perché è difficile definire π in modo
operativo
Imposta sulle proprietà




Se una proprietà è in Q fissa e durevole (es. casa),
la riduzione del P dovuta ad un’imposta è
capitalizzata nel valore presente
Il P della proprietà diminuisce in ragione del PV di
tutti i pagamenti di imposta futuri
L’imposta è pagata solo dal proprietario al momento
dell’introduzione dell’imposta
Futuro proprietario potrà anche emettere i
pagamenti futuri, ma intanto ha acquistato la
proprietà a un P più basso