apprendimento e cooperazione - Laboratory of Agent Based Social

Modelli computazionali di
fenomeni sociali: apprendimento
e cooperazione
Rosaria Conte
LABSS-ISTC/CNR
Roma, V. San Martino della Battaglia, 44
17 Aprile
Tutorial, Univ. di Catania
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Overview
• Scienze sociali e simulazione:
– Perché usare le simulazioni nelle scienze
sociali.
– Simulazioni e scienza.
• Case studies:
– Cooperazione.
– Apprendimento sociale.
17 Aprile
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Scienze sociali “classiche” (cosa
non ci piace)
• NO LABORATORIO / NO DATI EMPIRCI: per avere
dati empirici serve il metodo sperimentale,
• ma i fenomeni studiati dalle scienze sociali
– hanno un contesto,
– spesso non sono ripetibili,
– non possono essere "portati" in laboratorio
• TUTTAVIA questo permetterebbe controllo delle
varibili, riproducibilità, ecc..
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Scienze sociali “classiche” (cosa
non ci piace)
• TEORIE ESPRESSE IN MODO QUALITATIVO:
– sono vaghe, ambigue, poco dettagliate
– non è chiaro quali sono le predizioni empiriche che si possono ricavare – alcune scienze sociali (p.e. l'antropologia) rifiutano l'idea stessa di
formulare teorie.
• TUTTAVIA la quantificazione permette
– migliore riproducibilità,
– migliore controllo,
– elaborazioni condivisibili
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Scienze sociali “classiche” (cosa
non ci piace)
• DIVISIONE DISCIPLINARE non solo per motivi pratici
(accademica), risponde ad oggettive difficoltà: i sistemi sociali
sono
– COMPLESSI (interazioni tra più livelli e processi)
– EVOLUTIVI/DINAMICI (il loro andamento nel tempo è importante per
poter valutare le “regole” che li governano ad un dato momento)
• TUTTAVIA proprio per questo la divisione disciplinare fa ancora
più danni che nelle scienze hard
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Le metodologie delle scienze
sociali
Metodo sperimentale: condotto in ambiente controllato, volto a
stabilire l'esistenza di un rapporto di causa-effetto tra due
fenomeni.
– Ipotesi operazionalizzata: scomposizione del fenomeno in
caratteristiche osservabili, testabili (condizione sperimentale vs
condizione di controllo (es.la razionalità degli individui in PD oneshot -> mutual defection).
– vantaggi: replicabilità
– svantaggi: esperimenti poco “realistici”
– esperimenti in condizioni naturali: nuovi problemi, significatività
statistica del campione, quantificazione degli effetti.
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Le metodologie delle scienze
sociali
Metodo osservativo: rilevare dati di contesto naturale
senza che lo sperimentatore si intrometta
nell’ambiente in cui opera.
– protocollo: operazionalizzazione comportamentale
dell'ipotesi.
• vantaggi: scarsa intrusività, replicabilità.
• svantaggi: arbitrarietà dei protocolli, mancato
controllo delle variabili indipendenti, carattere
esclusivamente comportamentale.
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Le metodologie delle scienze
sociali
Interviste e questionari: basati su self-report
• vantaggi: facilità della somministrazione, costi bassi,
buona rappresentatività (campioni ampi), alta replicabilità.
• svantaggi: inattendibilità della fonte (introspezione cambia
gli stati mentali), direttività.
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Le metodologie delle scienze
sociali
Metodo correlazionale: indaga la misura in cui due o
più fenomeni che si vogliono analizzare sono in
relazione tra di loro.
– vantaggi: non intrusività, oggettività (dati quantitativi),
replicabilità.
– svantaggi: non manipolabilità delle variabili, difficoltà
interpretativa della direzione causale.
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Le metodologie delle scienze
sociali
Metodo simulativo: consiste nel costruire modelli di società di agenti
artificiali, nel trasferire questi modelli su calcolatore, nell' osservare "i
comportamenti" di queste società e possibilmente nel tradurre queste
osservazioni in valori, ossia in dati quantitativi elaborati
statisticamente.
• vantaggi: non intrusività, consente lo studio di fenomeni storici,
l'esplorazione (scenari sociali possibili).
• svantaggi: i risultati sono difficilmente estrapolabili.
– analisi cross-metodologica: messa in relazione di dati simulativi con
dati raccolti da esp. in condizioni naturali.
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Cosa offre la metodologia
simulativa
• TEORIE ESPLICITE E QUANTIFICABILI
• Molte discipline scientifiche sono prevalentemente empiriche e
poco teoriche (esempi sono la biologia, la medicina, molta
psicologia, l’antropologia culturale, la storia).
• Le simulazioni obbligano a formulare delle teorie, le quali
devono essere esplicite ed univoche (pena l'impossibilità della
loro implementazione)
• I risultati della simulazione saranno quindi diretta conseguenza
della teoria incorporata nel modello. Saranno inoltre generati in
modo meccanico, al pari dei dati delle teorie matematiche.
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Cosa offre la metodologia
simulativa
• LABORATORIO SPERIMENTALE
– Le simulazioni sono laboratori sperimentali virtuali, con il
vantaggio che in una simulazione si possono simulare
sia i comportamenti che il loro contesto.
– In una simulazione gli agenti possono essere programmati
per comportarsi in modo autonomo, cioé secondo
processi di decisione indipendenti.
– I dati simulativi sono quindi dati empirici (anche se di
tipo particolare, come vedremo più avanti)
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Cosa offre la metodologia
simulativa
• Possibilità di integrazione tra le discipline:
– SISTEMI COMPLESSI, es. Schelling
(http://ccl.northwestern.edu/netlogo/models/Segregation)
Wilensky, U. (1998). NetLogo Segregation model
– SISTEMI EVOLUTIVO DINAMICI: Evolutionary
game-theory
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La simulazione è una
metodologia scientifica?
• Posizioni “deboli”:
– Simulazioni =
• esperimenti di PENSIERO (De Paolo et al., 2000) per
organizzare e provare la consistenza di una teoria.
• OPACHI: I risultati, spesso non predicibili a priori dallo
sperimentatore, costringono a riformulare la teoria.
– Simulazione ha valore scientifico solo se il
mapping fra il modello e ciò che è modellizzato è
preciso nei dettagli
Dati empirici -> teoria -> sim -> teoria ->……
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La simulazione è una
metodologia scientifica?
• Posizioni “estreme”:
– Non ha valore scientifico: i risultati sono già
nelle premesse
– È necessaria per spiegare (Epstein, 2007):
x (Explain x  Grow x)
Cioè:
x(Grow x  Explain x)
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La simulazione è una
metodologia scientifica?
• Posizioni “intermedie”:
– strong A-Life: non è un modello di un
fenomeno ma una istanza del fenomeno (I
risultati di una simulazione vanno ad
aggiungersi ai dati empirci)
– Simulazione come unico strumento per
analizzare una certa classe di fenomeni
(auto-organizzazione, emergenza, effetti
non lineari, ecc…)
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Equation-Based VS Agent-Based
• Soluzione analitica, se esiste un set di equazioni che
– descrive completamente il fenomeno sociale
– risolvibili
• I pregi dei modelli Equation-Based:
– sono quantitativi;
– possono essere usati per decrivere i cambiamenti di stato che il
sistema attraversa nel tempo.
• Problema di rappresentazione: i medelli EB fanno uso di
variabili al livello del sistema, che astraggono dalle
caretteristiche delle singole entità interagenti, preservando solo
le proprietà del sistema che intendiamo studiare.
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EBSS VS ABSS
• Descrizione matamatica del modello, equazioni non risolvibili:
– il sistema è composto da entità eterogenee;
– gli agenti sono dotati di capacità di apprendimento.
• Grazie alla facilità con cui è possibile rappresentare i processi
di interazione tra le parti, i modelli AB sono divenuti una valida
alternativa.
• Anailisi del comportamento del sistema “out-of-equilibrium”.
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EBSS VS ABSS
• spazialità:
l'introduzione di
una struttura
topologica nel
modello è in grado
di alterare
radicalmente i
risultati.
• Games On Grid
(Sigmund & Nowak,
2000)
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Pluralità di approcci e di livelli
• non esiste un unico approccio metodologico.
• i gruppi che compongono la comunità sono
guidati da interessi e finalità differenti.
• questo è in relazione con un'analisi condotta a
livelli differenti di astrazione.
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Pluralità di approcci e di livelli
• Simbolico vs sub-simbolico (come vengono
modellizzati I processi cognitivi)
• Agenti individuali vs sociali / istituzionali
(esempio simulazioni economiche in cui le
entità di più basso livello sono le imprese)
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Apprendimento e cooperazione
• ABSS viene solitamente adottato nello studio dei seguenti
fenomeni e processi:
–
–
–
–
–
–
–
evoluzione della reciprocità, dell'altruismo e della cooperazione;
emergenza di fenomeni di auto organizzazione;
evoluzione e involuzione di forme culturali e di interi gruppi sociali;
emergenza di mercati e di istituti economici;
differenziazione sociale, formazione di coalizioni e di gerarchie;
propagazione di opinioni;
segregazione sociale; ecc.
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Apprendimento e cooperazione
• perché apprendimento e cooperazione sono fenomeni adatti ad
essere studiati tramite simulazioni?
• Contesto
• trattati da discipline differenti
• Complessità e dinamicità
• Difficoltà di trattamento tramite modelli analitici
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