LE BASI FISIOLOGICHE DELLA TERAPIA DEL SORRISO GELOTOLOGIA (dal greco “Ghelos”- riso) più comunemente nota come TERAPIA DEL SORRISO o COMICOTERAPIA, è la scienza che studia la relazione esistente tra il “fenomeno del ridere” e la salute. Il corpo e la mente non sono due entità separate, ma le due facce della stessa medaglia che interagiscono costantemente tra loro (fondamento della Medicina Psicosomatica). Affonda le sue radici nella PNEI (PsicoNeuroEndocrinoImmunologia), la branca della Medicina che ha evidenziato la diretta correlazione tra emozioni e sistema immunitario, endocrino, nervoso. L'empatia designa un atteggiamento verso gli altri caratterizzato da un impegno di comprensione dell'altro, escludendo ogni attitudine affettiva personale (simpatia, antipatia) e ogni giudizio morale. L'empatia non nasce da uno sforzo intellettuale, è bensì parte del corredo genetico della specie Stimolo esterno Stimolo interno Sistema sensoriale Centro integratore Empatia Programmazione Esecuzione Comportamento derivato Cosa sono le emozioni? Sroufe (1986): “L’emozione è una reazione soggettiva ad un evento saliente, caratterizzata da cambiamenti fisiologici, esperienziali e comportamentali” Evento scatenante specifico per ogni emozione 1 Controllati dal SNA: battito accelerato, sudorazione 2 abbondante ecc. Consapevolezza dell’eccitazione generata dai cambiamenti fisiologici e percezione cognitiva della situazione che ha 3 scatenato l’emozione Controllati dal SNS: espressioni facciali, voce, gesti, postura 4 “loro” hanno un’emozione “io” so di che si tratta (empatia) imbarazzo TEORIA NEURO-MUSCOLARE DELLE EMOZIONI L’ espressione facciale dell’emozione utilizza un repertorio innato, specie-specifico, di movimenti dei muscoli facciali. Secondo Paul Ekman e coll.(1973), le otto espressioni facciali di base mostrate qui si evidenziano in tutte le culture. Altri studiosi propongono che alla lista dovrebbe essere aggiunto l’imbarazzo. Il significato del sorriso : sistema piacere-gioia Primi 2 mesi: il sorriso è innato Prototipo fisiologico di quella che sarà l’emozione vera e propria: SORRISO ENDOGENO funzione di eventi interni al SNC, segnala stato di benessere non legato a capacità di dare significato Da 3 mesi: il sorriso è un comportamento sociale SORRISO SOCIALE: segnala emozione di piacere non ancora differenziata; reazione determinata dal contenuto dell’evento e dal suo riconoscimento; risposta non fisiologica, ma psicologica e cognitiva. Da 4 mesi: verso Evoluzione in un’emozione differenziata il riso attivo piacere (graduato), riso attivo. 7-8 mesi: il sorriso è piacere GIOIA Gioia e riso attivo non implicano solo il riconoscimento, ma la comprensione anticipatoria del significato di un evento sorriso alla vista del biberon, gioco del cucù. Le note salienti del sorriso La risata è un’attività aerobica perché mette in moto: Nervi… Muscoli Cuore… Polmoni N.B.: negli anni cinquanta le persone, a parità di reddito, ridevano in media dai 45 ai 60 minuti al giorno contro i 15 minuti odierni. In pratica negli ultimi 50 anni abbiamo perso 30-45 min di attività fisica aerobica al giorno. 7 le modificazioni fisiologiche apportate da una serie di risate sono paragonabili a quelle che si hanno come conseguenza di un’attività aerobica, tuttavia senza gli effetti “indesiderati” che tali attività spesso comportano come tensioni muscolari, mialgie, infiammazione, ecc... In definitiva, una sana risata, provoca : - L’aumento dell’ossigenazione del sangue; - Il ricambio della riserva d’aria presente nei polmoni; - La stimolazione della produzione di serotonina (analgesia); - La stimolazione della produzione di endorfine (piacere); - La stimolazione della produzione di anticorpi; - L’aumento dell’irrorazione sanguigna degli organi interni; - Il miglioramento del tono muscolare addominale; (2) da dove e/o da cosa nasce un sorriso Il punto R: Il nome ricorda il celebre “Punto G”, ma non ha a che fare con il sesso. Chi lo possiede, è in grado di comprendere il senso comico della vita. Non è un indovinello, ma una verità scientifica scoperta attraverso le tecniche di brain imaging. Il punto R è una minuscola zona dell’area motoria supplementare del cervello, a livello della quale convergono il lobo sinistro, che provvede alla elaborazione razionale e quello destro, deputato alla sfera emotiva. correnti elettriche applicate in specifici punti inducono il riso. “ Ogni volta che stimolava la porzione più anteriore dell'area motrice supplementare dell'emisfero sinistro la ragazza scoppiava a ridere. Non solo. Si trattava di un sorriso fugace e trattenuto quando al cervello veniva applicato uno stimolo di bassa intensità, bastava però aumentare di poco i volt della corrente per scatenare una incoercibile e fragorosa risata. (Fried et al. Electric current stimulates laughter; Nature. 1998 Feb 12;391(6668):650 ). 1- Secondo il modello finora condiviso, esisterebbe nel midollo allungato un centro motore che governa riso e pianto, anche se non si sa con certezza quale sia questo centro. L' ipotesi scientifica prevede anche che il centro sia inibito da parte di aree non del tutto definite che fanno parte della corteccia cerebrale. CM 1 2- Una di queste aree, che governa riso e pianto volontari, si trova quasi certamente in quella zona del cervello (area motrice supplementare e premotoria) che "dà gli ordini" ai muscoli per i movimenti. Sembrano “specchiarsi” 2 3 3- un’ altra area, che governa invece riso e pianto involontari, si sa che probabilmente è situata nella corteccia cerebrale della zona parieto-temporale, situata grosso modo sopra l' orecchio. ………… dopo l' ictus a Carl bastava essere esposto a un qualsiasi stimolo, come l' arrivo in casa di qualcuno, l' accensione della televisione, per mettersi immediatamente a piangere o a ridere, senza alcun motivo preciso, e soprattutto senza alcuna relazione con la natura dello stimolo ricevuto. Per essere precisi, nei primi giorni dopo l' ictus si manifestò la tendenza a piangere, e solo successivamente comparve quella al riso immotivato. Damasio e l’ipotesi del cervelletto Corriere Salute, 12.2002 Una Tac del cervello aveva messo in evidenza una zona infartuata a livello del lobo cerebellare di destra. L' ictus aveva, dunque, colpito Carl al cervelletto, che non si sapeva potesse avere direttamente qualcosa a che fare con il riso e il pianto, . Ma la cosa più straordinaria era forse il fatto che, a Carl succedeva di sentirsi comunque allegro dopo gli attacchi di riso, e triste dopo quelli di pianto. Alla base di tutto c' era una serie di lesioni ciascuna di pochi millimetri di diametro, che avevano colpito alcune aree di quella parte di midollo spinale chiamata midollo allungato, ma soprattutto il cervelletto a livello del lobo cerebellare di destra. E allora (3) come facciamo (a) ridere? Qualunque sia l’origine, dalla corteccia prefrontale e poi frontale passando da talamo e dal corpo striato (nuclei lenticolari e caudali), parte l’impulso del riso l’impulso del riso che arriva ai nuclei motori dei nervi faciali, i quali stimolano a loro volta i muscoli risorio e zigomatico La base muscolare del sorriso 1- Il Muscolo zigomatico minore (o piccolo) è un muscolo del volto. È uno dei muscoli adibiti alle espressioni del volto, viene innervato dal nervo faciale. E’ una piccola fascia che parte dall'osso zigomatico. 2- Il Muscolo zigomatico maggiore è un muscolo del volto. Si tratta di uno dei muscoli adibiti alle espressioni del volto, viene innervato dal nervo faciale, si ritrova fra l'arcata zigomatica e il muscolo depressore dell'angolo della bocca 3- Il Muscolo Risorio e’ un muscolo triangolare con la base posta indietro e l'apice in avanti. Origina posteriormente sulla fascia parotidea e finisce in avanti sulla cute della commessura labbiale. Con la sua azione porta indietro la commessura labbiale. Sistema limbico e Ipotalamo …. + ………. il legame tra il sorriso, le emozioni “primitive” e suoi target vegetativi In sintesi………. Riso e pianto hanno un centro comune nel tronco cerebrale: questo spiega ad esempio la possibilità di piangere dalle risate. Il centro tronco-encefalico riceve impulsi dalla corteccia cerebrale che controlla le emozioni (che ne dà l’ispirazione) e comunica con il cervelletto (che ne coordina l’esecuzione) e con l’ipotalamo che ne condiziona gli aspetti vegetativi quali la lacrimazione, l’arrossamento e la sudorazione. persona in preda ad uno “scoppio di riso” : 1- bocca aperta a mostrare i denti, narici dilatate, occhi stretti e luminosi. 2- La testa e il corpo si muovono alternativamente avanti e indietro. Le spalle si sollevano e si abbassano. 3- La tensione del torace può essere persino dolorosa. La respirazione è convulsa, fatta soprattutto di emissioni d’aria a scatto con sonore vocalizzazioni, seguite da lunghe inspirazioni e conseguente rilassamento. E’ il diaframma che, sussultando violentemente, guida questo tipo di respirazione. 4- Le mani spesso corrono al ventre, quasi a sorreggerlo e comprimerlo. Le funzioni digestive sono prepotentemente attivate. I muscoli dell’addome tendono, nella fase seguente a rilassarsi,così come la vescica. 5- Se potessimo misurare il polso in questo momento all’individuo in questione, potremmo contare fino a circa centoventi, mentre se facessimo un prelievo di sangue potremmo individuare delle beta endorfine. Inoltre il cervello è molto irrorato di sangue, anche grazie all’azione dei muscoli facciali che si contraggono e si rilassano. ….ridere e sistema immunitario E’ stato studiato l’effetto della visione di films comici sulla concentrazione plasmatica di ormoni dello stress: un netto crollo del tasso di cortisolo circolante è stato costantemente riscontrato, accanto a modifiche irrilevanti delle altre molecole saggiate, come le catecolamine. Il cortisolo è attualmente ritenuto il principale dei mediatori delle risposte di scompenso omeostatico che rientrano nella definizione fisiologica di stress e una delle molecole-chiave nell’induzione della depressione e di altri disturbi conseguenti agli effetti cerbrolesivi innescati dal circuito locus coeruleus-amigdala (CRH)10. E’ anche noto che livelli cronicamente elevati di cortisolo determinano un effetto immunosoppressivo. Seguendo questa traccia in una chiave di lettura evoluzionistica, si è ipotizzato che la risata abbia, insieme con gli altri affetti positivi, un fine protettivo per la vita dell’organismo: riduce la tossicità da stress sia nei suoi effetti diretti sul cervello (perdita di neuroni dell’ippocampo e di altre aree sensibili) sia nei suoi effetti indiretti, come quelli immunosoppressivi. …………….Effetti Al termine dello scoppio di riso si ha un rilascio di endorfine (oppioidi endogeni). L’effetto dell’endorfina scatenata dal ridere è: Calmante Antidolorifico Euforizzante Immunostimolante I “comportamenti ridicoli” L’evoluzione ha fatto si che nel nostro cervello fosse presente un meccanismo imitativo in grado di reagire ai movimenti eseguiti da altri esseri umani e di copiarli, incamerandone lo schema motorio (mirror neurons). Ogni modifica “illogica” può portare ad una situazione comportamentale a causa della perdita di schemi precondizionati. A scoprire i neuroni specchio è stato Giacomo Rizzolatti neurofisiologo e direttore del Dipartimento Neuroscienze dell'Università Parma, di di Il sistema Mirror nell’uomo BA6 1. Ppc: Corteccia parietale posteriore 2. Sts: Solco temporale superiore 3. BA44: Area 44 di Brodmann 44 (area premotrice: parte posteriore di Broca nell’emisfero sinistro) 4. BA 6: Area Premotoria Una nuova definizione La corteccia pre-motoria si attiva anche quando osserviamo gli altri compiere un movimento, anche quando non abbiamo nessuna intenzione di muoverci. I mirror neurons, localizzati non solo nella corteccia premotoria ma anche in quella parietale stabiliscono una specie di ponte tra l’osservatore e l’attore, sono al centro dei comportamenti imitativi Il sistema dei neuroni specchio svolge un ruolo sia nell’imitazione, che nell’apprendimento via imitazione, infatti i neuroni specchio localizzati nell’area parietale posteriore e in quella prefrontale traducono in termini motori gli atti elementari che caratterizzano l’azione osservata rendendo possibile una sua replica. La funzione dei neuroni specchio sta nel rendere possibile il riconoscimento e la comprensione del significato degli atti degli altri (EMPATIA). L’ atto visto è codificato come “atto proprio” per cui ogni qual volta che vediamo qualcuno compiere un atto, esso è immediatamente compreso Corteccia prefrontale Corteccia parietale, occipitale, temporale F6-F7 F1 M O V I M E F2-F5 N T O E’ il sorriso il risultato “empatico” dei neuroni mirror? Funzioni del sistema mirror verbale (echo neurons) 1. Imitazione dei suoni verbali 2. Comprensione del significato verbale Sistema mirror, più antico, semantica legata all’azione (gesto) Sistema eco, più recente, semantica legata al suono (parola) C’e attivazione motoria quando si ascolta la descrizione di un’azione? Con la terapia del sorriso trovano fondamento… Con la terapia del sorriso trovano fondamento… “Divergent effects of joyful and anxiety-provoking music on endothelial vasoreactivity”. Prof. Michael Miller- University of Maryland Medical Center (Luglio 2006-Gennaio 2007) OBIETTIVO: valutare gli effetti della musica sulla vasoreattività endoteliale. METODI 10 individui(M:F=7:3) sani, non fumatori, non-ipertesi nè dispilipidemici tra i 25-50 aa, sono stati sottoposti a misurazioni della dilatazione mediata dal flusso(FMD) dell’arteria brachiale prima e dopo ciascuna fase dello studio: ascolto di musica che evocava gioia ascolto di musica che suscitava ansia visione di film comici ascolto di melodie rilassanti RISULTATI L’ascolto di musica “che suscita gioia” induce un aumento della FMD, così da poter essere considerata un intervento aggiuntivo sullo stile di vita di un individuo per promuoverne la salute vascolare, esattamente come l’attività aerobica e la terapia con statine. Brandt •Music therapy for acquired brain injury •Music interventions for mechanically ventilated patients. •Music therapy for end-of-life care •Music for stress and anxiety reduction in coronary heart disease patients J Clin Nurs. 2009 Aug Soothing music can increase oxytocin levels during bed rest after open-heart surgery: a randomised control trial. Nilsson U-Department of Cardiothoracic Surgery and Centre for Health Care Sciences, Orebro University Hospital and School of Health, Orebro University Br J Health Psychol. 2004 Music can facilitate blood pressure recovery from stress. Chafin S.- Department of Psychology, University of California, San Diego Effetto Mozart ed epilessia TRIAL CLINICO OBIETTIVO: testare gli effetti analgesici dell’umorismo. 92 soggetti tra 0 e 14 anni scelti casualmente nel reparto di Chirurgia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera “San Camillo- Forlanini” di Roma (Agosto 2005-2006) • Gruppo controllo • Gruppo sperimentale: sottoposto a clownterapia prima dell’intervento RISULTATI- Nel gruppo sperimentale è stato evidenziato: minor utilizzo di farmaci nella preanestesia e anestesia intraoperatoria diminuzione dell’ansia preoperatoria quasi del 50% miglioramento dello stato d’animo superiore addirittura al preoperatorio minori complicanze postoperatorie (nessuna complicanza: 42% gruppo sperimentale 26% gruppo controllo) minor uso di analgesici (65% inferiore rispetto all’atteso) riduzione dei giorni di degenza ( 14% gruppo sperimentale 10% gruppo controllo) Effetti positivi anche nelle mamme evidenziati come riduzione dell’ansia MAGGIORE COMPLIANCE TRIAL CLINICO OBIETTIVO: testare gli effetti della comico terapia su parametri fisiologici. Nella Struttura Complessa di Pediatria dell’Ospedale San Camillo di Roma sono stati osservati 21 bambini (gruppo sperimentale) che hanno interagito con i clown di corsia durante il ricovero e 22 bambini (gruppo controllo) che non hanno approcciato con i clown. RISULTATI: GRUPPO SPERIMENTALE GRUPPO CONTROLLO GIORNI DI DEGENZA 5,52 gg 7,54 gg PERIODO FEBBRILE 1,33 gg 2,18 gg PRESENZA DI COMPLICAZIONI 4,8% 22,3% TEMPERATURE (media) 36.9-36.5 °C 36.9-37.08 °C 101 mmHg 104 mmHg 101 bpm 110 bpm PARAMETRI PRESSIONE SISTOLICA (non durante l’intervento clown) FREQUENZA CARDIACA (non durante intervento l’intervento clown) TRIAL CLINICO OBIETTIVO: testare gli effetti della pet-therapy su bambini autistici. 28bambini autistici(M:F=18:10) tra i 2,5-12 aa sono stati sottoposti ad una seduta settimanale di pet-therapy dall’Ottobre 2005 a Giugno 2006(Roma). RISULTATI: PARAMETRI PRIMA SEDUTA FINE Interesse per l’attività 20% 60% Disponibilità dei bambini 0-5% 75% Indifferenza nei confronti dell’operatore 46% 20% Avanzamento di domande attraverso la parola e non con gesti o sguardi 14% 64% Nessuna reazione agli stimoli 90% 36% Perché è importante conoscere il “potere del sorriso”??? CODICE DI DEONTOLOGIA MEDICA Art. 3 Doveri del medico Dovere del medico è la tutela della vita, della salute fisica e psichica dell'Uomo e il sollievo dalla sofferenza nel rispetto della libertà e della dignità della persona umana, senza discriminazioni di età, di sesso, di razza, di religione, di nazionalità, di condizione sociale, di ideologia, in tempo di pace come in tempo di guerra, quali che siano le condizioni istituzionali o sociali nelle quali opera. La salute è intesa nell'accezione più ampia del termine, come condizione cioè di benessere fisico e psichico della persona. Grazie per la cortese attenzione, ricordate…… bisogna sorridere alla vita!