Il gonfalone della Regione di cui al
bozzetto allegato B) che forma parte
integrante della presente legge è di
colore rosso pompeiano; esso presenta
al centro lo stemma di cui all’articolo
precedente e termina con sette fiamme,
che portano ciascuna, nella parte
mediana lo stemma di una delle città
capoluogo di provincia della Regione.
La bandiera è costituita dagli stessi
elementi di cui al comma precedente
con lo stemma ruotato di 90 gradi.
All’innesto del puntale sull’asta del
gonfalone e della bandiera è annodato
un nastro tricolore, verde, bianco,
rosso.
(L.R. 20 maggio 1975, n. 56)La
bandiera del Veneto prende spunto
dalla bandiera della Repubblica di
Venezia, è stata adottata con la L.R. 20
maggio 1975, n. 56 e modificata con la
L.R. del 22 febbraio 1999 che ha
cancellato la scritta "Regione del
Veneto".
I confini:
NORD: Austria
nord
SUD: Lombardia e Emilia-Romagna
EST: Mar Adriatico e Friuli-Venezia
Giulia
OVEST:Lombardia e Trentino-Alto
Adige
est
ovest
sud
PIANURA 56%
COLLINA 15%
MONTAGNA 29%
La parte settentrionale del Veneto è occupata dalle Dolomiti, che ospitano il
massiccio della Marmolada e le suggestive Tre Cime di Lavaredo.
Seguono, più a Sud, le Prealpi Venete che digradano fino alla Pianura
Padano-Veneta, che occupa più della metà della regione; essa è percorsa
da numerosi fiumi e si divide in alta pianura, arida e poco fertile, e bassa
pianura, ricca di acque e molto fertile.
La costa, bassa e sabbiosa, è caratterizzata dalla presenza di numerose
lagune (la più vasta è la Laguna Veneta) e dai rami del delta del Po.
Il clima è mite vicino al mare e sulle
rive del Lago di Garda e
continentale all’interno,con inverni
freddi ed estati calde
Il veneto è una delle regioni più industrializzate d’ italia. Su
tutto il territorio sono disseminate piccole medie industrie
alimentari, tessili, del mobile e dell’abbigliamento.
Nell’area di mestre e marghera ci sono complessi industriali
chimici e siderurgici. L’agricoltura è praticata con le più
moderne tecnologie ed è quindi molto redditizia.
In pianura si coltivano mais, cereali, patate, barbabietole da
zucchero, ortaggi e frutta; nelle zone collinari si coltivano vite
e alberi da frutto. La ricca produzione di formaggio favorisce l’
allevamento soprattutto di bovini. È praticata la piscicoltura,
cioè l’allevamento del pesce in laguna.
L’artigianato tipico è rappresentato dalle lavorazioni del vetro
a murano, dei merletti di burano e delle ceramiche di bassano
del grappa.
il turismo si sviluppa lungo il litorale e sulle dolomiti sia nelle
città d’arte, prima fra tutte Venezia.
Sono molto sviluppate le vie di comunicazione.
Tipiche di Venezia sono le regate.
La più famosa è la Regata storica,
che si svolge a settembre.
Comprende gare per diverse
categorie di imbarcazioni e si apre
come una sfilata di barche e
personaggi in costume che
rievocano l’arrivo a Venezia della
regina di Cipro nel 1489.
VENEZIA, Treviso, Belluno, Padova, Rovigo, Vicenza e Verona.
Nella piazza centrale di Marostica, in
provincia di Vicenza,si trova una grande
scacchiera..Qui si svolge ogni due anni
una partita giocata da “pedine”viventi in
abiti del 1400.
Alla foce, e po deposita una gran quantità
di detriti, che formano isolotti e zone
paludose.
Per proteggere questo ambiente, ricco di
animali e piante acquatiche, è stato
istituito il Parco regionale del Delta del Po.
La polenta è il piatto tipico del veneto.
Disegno stilizzato di un picchio che si
sovrappone alla lettera maiuscola M, di
colore nero, in campo bianco delimitato
da una striscia verde in forma di scudo.
Ricorda l'antica tradizione
dell'attraversamento dell'Appennino,
durante il Ver Sacrum, delle popolazioni
Sabine che portavano come totem, un
uccello sacro: il picchio di colore bianco
con la scritta "REGIONE MARCHE" in
colore verde e con al centro lo stemma
regionale. Il gonfalone si completa con il
nastro tricolore (verde, bianco, rosso)
annodato al di sotto del puntale
NORD
OVEST
EST
SUD
Confini:
a Nord: Emilia Romagna
A Sud: Lazio e Abruzzo
A Ovest: Umbria e Toscana
A Est: Mar Adriatico
COLLINA 69 %
MONTAGNA 31%
Puoi immaginare il territorio delle marche come un pettine il cui dorso è
formato dall’Appennino Umbro-Marchigiano e dai Monti Sibillini e i denti
dalle file di colline che sono attraversate da numerose valli e digradano
dolcemente verso la costa bassa e sabbiosa.
L’unica sporgenza è costituita dal promontorio alto e roccioso del Monte
Conero.
Nella zona collinare sono presenti i caratteristici calanchi perché vi
predominano le rocce argillose e calcaree facilmente soggette all’erosione.
Numerosi fiumi scendono paralleli verso il mare e sono tutti brevi e a carattere
torrentizio.
Il clima è mite lungo la costa continentale
all’interno
Nella zona costiera si coltivano : frutta, ortaggi, vite,ulivo,frumento,barbabietola da
zucchero.
Le marche sono al quarto posto in Italia per la produzione di grano.
Un’importante risorsa è costituita dalla pesca (la regione è al quarto posto in Italia per
il pesce. Si pratica l’allevamento di crostacei.
Ci sono le industrie alimentari, cantieri navali e industrie petrolchimiche. L’artigianato
ha fatto fortuna per esempio Castelfidardo è famoso per la produzione della
fisarmonica e degli strumenti musicali, Fabriano per la produzione della carta; poi ci
sono le industrie di abbigliamento delle calzature e dei mobili. Il turismo è sviluppato
lungo la costa e nelle città d’arte. La comunicazione autostradale e ferroviaria è
meno sviluppata. Ad Ancona c’è un intenso traffico di traghetti.
Il capoluogo di Regione è:
ANCONA, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro-Urbino
Al centro delle Marche nell’Appennino Umbro-Marchigiano, si trovano le
Grotte di Frasassi, formate da enormi caverne, scavate nel corso dei
millenni dal fiume Sentino. Sono presenti laghetti, cascate, stalattiti e
stalagmiti.
Pensa che la grotta più grande potrebbe contenere il Duomo di Milano!
Nel parco nazionale dei monti Sibillini vivono lepri e scoiattoli. Qui si trova la
rara stella alpina dell’Appennino. Tipiche della Regione sono olive ascolane,
olive snocciolate, ripiene di carne, pecorino, spezie e fritte.
Racchiuso in una cornice ovale, è inquartato in croce di
Sant'Andrea, con le seguenti figure disposte con
riferimento a chi le guarda: in ALTO il pino laricio, verde in
campo d'oro, poggiante su una linea dritta; in BASSO una
colonna con capitello dorico, d'azzurro in campo d'oro,
poggiante su una linea ondulata; a SINISTRA la croce
bizantina; a DESTRA una croce potenziata; entrambe le
croci, nere in campo d'argento. Il pino laricio rappresenta le
bellezze naturali della regione. La colonna ricorda l'età
della Magna Grecia. La Croce Bizantina, ricorda l'impero
bizantino di cui la Calabria ha fatto parte. La Croce
Potenziata, già presente negli stemmi della Calabria Citra e
della Calabria Ultra, ricorda il valore dei crociati calabresi
durante la prima crociata di colore blu, con la scritta
"Regione Calabria" in colore oro e reca al centro lo stemma
regionale. Ha una foggia regolare movimentata alla base
da una doppia curvatura, prima concava e poi convessa.
All'innesto del puntale sull' asta del gonfalone è annodato
un nastro con i colori della bandiera nazionale.
NORD
OVEST
EST
SUD
Confini: A Nord Basilicata
A Sud e a Est: Mar Ionio
A Ovest: Mar Tirreno e Sicilia
PIANURA 9%
COLLINA 49%
MONTAGNA 42%
La Calabria è una regione stretta e lunga che va a finire nel mare. Le coste
sono alte e frastagliate sul versante tirrenico e basse su quello ionico è
percorsa dall’Appennino Calabro con grandi massicci, per esempio il Sila e
l’Aspromonte. Ci sono poche zone pianeggianti con dei fiumi tutti brevi e
torrentizi. Poi ci sono le fiumarie che sono ripidi corsi d’acqua.
Il clima è mite lungo le coste, freddo e nevoso sui
rilievi.
La Calabria è la regione più piovosa dell’Italia
meridionale.
Una parte della popolazione lavora negli enti pubblici e nel commercio. Il
turismo è in forte crescita per la bellezza delle coste e dei parchi nazionali e
gli impianti sciistici. Le vie di comunicazione corrono lungo le coste
tirreniche e ioniche. È importante il porto di Gioia Tauro attrezzato per il
traffico dei container. Si coltivano ortaggi, fiori, e agrumi e ulivi(la regione è
al secondo posto per la produzione di olio). Il bergamotto e il gelsomino si
usano per produrre profumi. Si allevano bovini.
Si pescano soprattutto i pesci spada. Ci sono delle industrie che sono
specializzate nella lavorazione del legno, del sughero e dei materiali da
costruzione. Sono presenti industrie chimiche, siderurgiche e
metalmeccaniche, costruite nelle zone di Crotone, Reggio di Calabria e
Vibo Valentia. I laghi artificiali a Sila servono per produrre energia elettrica.
Vivace è l’artigianato, in particolare dei tessuti, della ceramica e dei mobili.
IL CAPOLUOGO DI REGIONE
è
CATANZARO, Cosenza,Crotone, Reggio di Calabria e Vibo Valentia
Catanzaro è stata fondata dai Bizantini nel x secolo
d. C..
È formata da due parti distinte: il vecchio centro,
dalle vie tortuose, e i quartieri moderni, costruiti
dopo la Seconda Guerra mondiale.
Il Parco nazionale della Calabria tutela i rilievi della
Sila. L’ambiente è ricoperto di boschi, dove vive
uno dei più considerati branchi di lupi presenti in
Italia.
Ingrediente tipico della cucina calabrese è il
peperoncino piccante usato per accompagnare la
pasta e molti altri piatti.