“La Musica per la prevenzione e il trattamento didattico dei DSA”

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Master di I livello e Corso di Aggiornamento
“Didattica e Psicopedagogia per i DSA”
Didattica Speciale per la Scuola dell’Infanzia
“La Musica per la prevenzione e
il trattamento didattico dei DSA”
Amalia Lavinia Rizzo
Roma, 21.09.2013
Musica
(dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo, 04.09.2012)
• Esperienza universale, carica di emozioni e ricca di tradizioni
culturali.
• Componente fondamentale e universale dell’esperienza
umana
• Occasione privilegiata di apprendimento
• Offre uno spazio simbolico e relazionale propizio
all’attivazione di processi di cooperazione e socializzazione,
all’acquisizione di strumenti di conoscenza, alla valorizzazione
della creatività e della partecipazione, allo sviluppo del senso
di appartenenza a una comunità, nonché all’interazione fra
culture diverse.
• Concorre direttamente alla costruzione della Consapevolezza
ed espressione culturale (Competenza chiave ,2006/962/CE)
Musica nelle Indicazioni Nazionali per il
Curricolo (MIUR, 04.09.2012)
Scuola dell’Infanzia
• Campi di esperienza:
– immagini, suoni, colori
– il corpo e il movimento
Traguardi per lo sviluppo della competenza
(esempi per la Scuola dell’Infanzia)
• Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di
percezione e produzione musicale utilizzando
voce, corpo e oggetti
• Sperimenta e combina elementi musicali di base,
producendo semplici sequenze sonoro-musicali
• Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche
i simboli di una notazione informale per
codificare i suoni percepiti e riprodurli
• (….)
L’apprendimento della Musica
Campo di esperienza: immagini, suoni, colori
Il bambino, interagendo con il paesaggio sonoro,
sviluppa le proprie capacità cognitive e relazionali,
impara a percepire, ascoltare, ricercare e discriminare i
suoi all’interno di contesti di apprendimento
significativi. Esplora le proprie possibilità sonoroespressive e simbolico-rappresentative, accrescendo la
fiducia nelle proprie potenzialità. L’ascolto delle
produzioni sonore personali lo apre al piacere di fare
musica e alla condivisione di repertori appartenenti a
vari generi musicali
La musica
Esperienza
globale
• Azione/Percezione
• Corpo/Movimento/
Spazio
• Io/gli altri
Linguaggio
• Lettura
• Scrittura
• Calcolo
Arte
• Valorizzazione
delle differenze
Didattica individualizzata/personalizzata per la
prevenzione in una prospettiva inclusiva
Tipologie di prevenzione (Caplan, 1964)
PRIMARIA: X IMPEDIRE L’INSORGERE DEL PROBLEMA
• Intervento: prima che il problema sorga
• Target Universale: tutti gli alunni
SECONDARIA: X BLOCCARE LE COMPLICAZIONI DEL
PROBLEMA SU UN TARGET RITENUTO A RISCHIO
• Intervento: tempestivo
• Target Selettivo: sottogruppi-bersaglio a rischio
TERZIARIA: X EVITARE COMPLICAZIONI E ACCENTUAZIONI
NEGATIVE DEL PROBLEMA
• Intervento: dopo la manifestazione del problema
• Target Specifico: sottogruppi-bersaglio specifici che
manifestano pienamente il problema
“Musica” nella prevenzione delle difficoltà di
apprendimento: ambiti di intervento
– riproduzione vocale, grafica e musicale (motricità fine,
funzionalità della mano, organizzazione mentale/nesso tra
l’assunzione immaginativa di un dato ed il suo tradursi in
azione)
– orientamento e integrazione spazio-temporale
– coordinazione oculo-manuale e dinamica generale
– schema corporeo/dominanza laterale
– discriminazione e memorizzazione sequenziale uditiva/visiva
– conoscenza di sé e rapporto con gli altri
– assunzione di competenza/piacere di imparare/autostima
Attività musicali utili nella
Scuola dell’Infanzia
• Riconoscimento/produzione /manipolazione di suoni di
diverso timbro, altezza, intensità e durata
• Sonorizzazione di storie
• Memorizzazione di filastrocche, conte e canzoni
• Giochi motori e danze
• Scrittura/lettura di notazioni informali
• Musica d’insieme: brani ritmici/melodici; body
percussion/strumenti/voce
La Musica per costruire ambienti di
apprendimento utili nella prevenzione dei DSA
Indicazioni metodologiche generali
• Individuare un ambito di intervento
• Avere chiari gli obiettivi di apprendimento in termini di
acquisizione di contenuti e sviluppo di abilità e tener conto
dei continui intrecci tra motorio, cognitivo e
affettivo/individuazione descrittori per l’osservazione
• Scegliere un “oggetto musicale”
• Costruire un percorso “laboratoriale”:
– dalla pratica alla simbolizzazione alla creatività
– collaborazione tra i bambini/coinvolgimento insegnante
Criteri fondamentali per la scelta delle
musiche
• Presenza di elementi percettivi evidentemente
riconoscibili (struttura ritmica, alternanza pianoforte, timbrica degli strumenti)
• Brevità
• Struttura formale chiara
• Presenza di una suggestione/regola per:
– Muoversi interpretando la musica (gioco senso-motorio)
– Stimolare un racconto, un disegno (gioco narrativosimbolico)
– Organizzare un movimento collettivo basato su un
criterio chiaro (gioco di regole)
Riferimenti bibliografici (tra teoria e pratica)
• Rizzo a. L. Musica: programmazione e osservazione in Chiappetta
Cajola “DSA e disturbo del linguaggio, ADHD, Difficoltà relazionali.
Prevenzione e trattamento didattico”, ID, Teramo, 2012, Voll. I-IV
• Miles T.R., Westcombe J., Musica e dislessia. Aprire nuove porte
Rugginenti, Milano, 2008
• Rizzo A., Musica per l’inclusione scolastica, “Musica Domani” n.161,
dicembre 2011, pp.24-29
• Rizzo A., Il laboratorio musicale in Chiappetta Cajola L., (a cura di), “I
laboratori di Giulia”, Istituto Didattico, Teramo, 2007
• Rizzo A., Silvestri E., Percorsi musicali (con CD allegato) in Chiappetta
Cajola L., (a cura di), “Sostegno guida didattica per il recupero delle
difficoltà e lo sviluppo dell’apprendimento”, Istituto Didattico, 2001
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