IL RISCHIO ELETTRICO Relatore: Ing. Alfonso Massaro Consulenza Tecnica Regionale Puglia 1 2 3 4 Legislazione Lo Stato tutela l’individuo come cittadino e come lavoratore, in particolare per quanto riguarda: •la salute •la sicurezza Conseguentemente la maggior parte della legislazione relativa agli impianti elettrici riguarda l’aspetto della sicurezza degli impianti nei confronti di persone e cose. 5 LA NORMATIVA TECNICA NEL SETTORE ELETTRICO Sicurezza in generale: • DPR 547/55 “Norme per la prevenzione degli Infortuni sul lavoro” • DPR 303/56 “Norme generali per l'igiene del lavoro” • Dlgs 626/94 “Miglioramento delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro” (abrogata e sostituita dal T.U. 81/08) 6 LA NORMATIVA TECNICA NEL SETTORE ELETTRICO Settore elettrico: • Direttiva Bassa Tensione • Legge 46/90 “Norme per la sicurezza degli impianti” (abrogata e sostituita dal DPR 37/08) • Legge 186/68 “Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni ed impianti elettrici ed elettronici” 7 Quadro Legislativo Legge 186/68 Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici • art. 1 Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati e costruiti a regola d’arte • art. 2 I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le Norme del Comitato Elettrotecnico Italiano si considerano costruiti a regola d’arte. 8 Per la legge 46/90 gli impianti elettrici devono essere dotati di: Impianto di terra; Interruttori Idn30mA) differenziali ad alta sensibilità Il DPR 447/91 considera gli impianti elettrici esistenti all’entrata della legge, adeguati quando a valle del contatore Enel è installato un Interruttore salvavita (Idn30mA) 9 IMPIANTI ELETTRICI SI Impianto con propria cab. Di trasformaz. NO SI Sup > 200mq NO SI Luogo con pericolo di esplosione NO SI Luogo a maggior rischio in caso di incendio NO SI Locali ad uso medico NO Obbligo del progetto SI Obbligo del progetto NO 10 Quadro Legislativo D.M. 37/2008 In vigore dal 27 marzo 2008 11 Quadro Legislativo D.M. 37/2008 Regolamento … recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici 12 Quadro Legislativo D.M. 37/2008 stessa struttura legge 46/90 integrata da D.P.R. 447/91 (abrogati entrambi) 13 Quadro Legislativo D.M. 37/2008 applicabile a tutti gli impianti a servizio degli edifici, dal punto di consegna 14 Quadro Legislativo D.M. 37/2008 progetto sempre obbligatorio 15 Quadro Legislativo D.M. 37/2008 progetti più complessi redatti da professionisti 16 Quadro Legislativo D.M. 37/2008 esecuzione a regola d’arte 17 Quadro Legislativo D.M. 37/2008 dichiarazione di conformità e dichiarazione di rispondenza 18 Quadro Legislativo D.P.R. 462/01 Regolamento di semplificazione per la denuncia di …impianti di terra, parafulmini, impianti elettrici pericolosi 19 Quadro Legislativo D.P.R. 462/01 • MESSA IN ESERCIZIO terra e parafulmini verifica installatore e DICO esplosione verifica installatore e DICO 20 Quadro Legislativo D.P.R. 462/01 • DENUNCIA terra e parafulmini: INAIL (ex ISPESL) e ASL/ARPA esplosione: solo ASL/ARPA 21 Quadro Legislativo D.P.R. 462/01 • VERIFICHE PERIODICHE 2 anni (luoghi a maggiore rischio in caso di incendio, locali medici, cantieri, luoghi con percilo di esplosione) 5 anni (luoghi ordinari ovvero tutti gli altri impianti) ASL/ARPA e organismi abilitati Verbale verifica 22 Quadro Legislativo D.Lgs 626/96 Attuazione della direttiva 93/68/CEE in materia di marcatura CE del materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro taluni limiti di tensione. 23 LA NORMATIVA TECNICA NEL SETTORE ELETTRICO • CEI 64 “Effetti della corrente elettrica attraverso il corpo umano” • CEI 64-8 “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in c.a. e a 1500V in c.c.” • CEI 64-8/7 “Impianti elettrici in locali adibiti ad uso medico” • CEI 81-1-2-3-4 “Protezione contro i fulmini” ConTARP Veneto Normativa tecnica Le Norme CEI: •sono norme tecniche •non sono norme di legge Le Norme CEI: •sono riconosciute regola dell’arte nel settore elettrico dalla Legge 186/68 pertanto seguire le Norma CEI e condizione sufficiente ma non necessaria per costruire un apparecchio o realizzare un impianto a regola d’arte (obbligo legislativo). 25 Alla data odierna, tutti gli impianti elettrici già esistenti al 05 Marzo 1990, dovrebbero essere stati adeguati. Ossia, almeno dovrebbe essere stato installato, da personale qualificato (artigiano iscritto alla CCIA almeno per le categoria A e B ) a valle del contatore enel un interruttore salvavita. 26 LA NORMATIVA TECNICA E LA LEGISLAZIONE Norme tecniche • Sono specifiche tecniche approvate da un organismo riconosciuto ad attività normativa (CEI), per l'applicazione ripetuta e continua. • Non sono obbligatorie ma conservano il carattere di norme volontarie. Regole tecniche • Sono specifiche tecniche emanate dall'autorità pubblica sotto forma di leggi, regolamenti, regole amministrative. • La loro osservanza è obbligatoria. 27 (norme di buona tecnica) CENELEC (omologo in campo Europeo del CEI) IEC (Ente normatore a livello extraeuropeo) CEI ( Comitato Elettrotecnico Italiano) 28 Alcune importanti Norme CEI Norma CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione non superiore a 1000V in C.A e a 1500V in C.C. Norma CEI 11-8 Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica. Impianti di messa a terra. Norma CEI 64-2/64-2A Norma CEI 81-1 E 81-4 Impianti nei luoghi pericolo di esplosione Protezione delle contro i fulmini con strutture Anche per gli utilizzatori elettrici sono vigenti specifiche norme CEI 29 Riepilogo norme impianti elettrici Impianti elettrici Specifiche norme CEI Utilizzatori elettrici Marcatura CE Marchio IMQ (O altri Enti Certificatori) Costruzione degli Utilizzatori a “Regola d’arte” Dichiarazione del costruttore 30 Marcatura CE Legge 791/77 Stabilisce che: • il materiale elettrico soggetto al campo di applicazione può essere posto in commercio solo se costruito a regola d’arte in materia di sicurezza •I principi generali in materia di sicurezza che tale materiale deve soddisfare • il materiale elettrico deve essere munito della marcatura CE che ne attesta la conformità alle disposizioni della Legge (la responsabilità di tale attestazione è del costruttore). 31 IL RISCHIO ELETTRICO IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI ELETTRICI Elettrocuzione Esplosione Incendio Devo salvaguardare: – la sicurezza di persone e cose – la sicurezza dell’impianto 32 PRINCIPALI TIPOLOGIE DI INFORTUNIO ELETTRICO ELETTROCUZIONE • Passaggio della corrente elettrica nel corpo umano. Alterazioni e lesioni a carattere transitorio, permanente o letale. Tali effetti sono funzione di: – – – – – – – intensità della corrente durata del contatto natura della corrente (continua/alternata) frequenza percorso della corrente nel corpo stato di salute generale sesso del soggetto 33 DEFINIZIONI 34 IMPIANTI ELETTRICI Si definisce impianto elettrico, l’insieme dei componenti (cavi, canalizzazioni, apparecchiature di manovra, apparecchiature di protezione, quadri elettrici, prese a spina, ecc.) compresi tra il punto di fornitura dell’energia (contatore ENEL) e il punto di utilizzazione. 35 Utilizzatori elettrici • Si definiscono utilizzatori elettrici le apparecchiature che utilizzano l’energia elettrica per produrre lavoro, calore, luce, come pure le apparecchiature informatiche, le apparecchiature per telecomunicazioni, ecc. 36 Definizioni Volt (V):Unità di misura della tensione di alimentazione.(Nelle case la tensione di alimentazione è di 220/230 Volt) Corrente elettrica (I):L’intensità di corrente elettrica è misurata in ampere; Una lampada da 100Watt assorbe una corrente elettrica di circa 0.50A; Watt: Unità di misura della potenza elettrica. (W=VxI) KWh: Unità di misura della potenza elettrica consumata in un determinato periodo di tempo, misurato in ore. 37 INTERRUTTORE Magnetotermico L’interruttore contiene due sganciatori che permettono di aprire il circuito elettrico in caso di: Cortocircuito (sgancio istantaneo dell’interruttore) Sovraccarico(sgancio dell’interruttore quando c’è un assorbimento di corrente maggiore di quella consentita) 38 Sovraccarico: E’ una condizione anomala di funzionamento, in conseguenza del quale i circuiti elettrici sono percorsi da una corrente superiore rispetto a quella per la quale sono stati dimensionati. La non tempestiva interruzione di questa “sovracorrente” può dar luogo all’eccessivo riscaldamento dei cavi o di altri componenti dell’impianto elettrico 39 Corto circuito: Intensità di corrente che la linea può sopportare in caso di guasto; Il valore della corrente è molto elevato, in genere circa 20-30 volte la corrente nominale ; la durata del corto circuito (prima cioè che gli interruttori di protezione isolino il guasto, interrompendo la circolazione della corrente) è normalmente di 0,2-0,3 sec. 40 EFFETTI DELLA CORRENTE SUL CORPO UMANO ELETTROCUZIONE • Passaggio della corrente elettrica nel corpo umano. Alterazioni e lesioni a carattere transitorio, permanente o letale. Tali effetti sono funzione di: – intensità della corrente – durata del contatto – natura della corrente (continua/alternata) – frequenza – percorso della corrente nel corpo – stato di salute generale – sesso del soggetto 41 Effetti della Circolazione della corrente nel corpo umano Scossa lieve Ustioni Spiacevole sensazione al passaggio della corrente Dovute agli effetti termici provocati dal passaggio di corrente nei tessuti. Distruzione di tessuti superficiali profondi, danneggiamento di arti (braccia, spalle, arti inferiore ecc.. Tetanizzazione Arresto Respiratorio 1/2 Rotture delle arterie, con emorragie, distruzione dei centri nervosi.. Blocco della muscolatura (per es. della mano) che non consente di abbandonare la presa Contrazione muscoli addetti alla respirazione o lesione del centro Nervoso che presiede a tale funzione 42 La resistenza elettrica della pelle aumenta: 1.Durante un intensa concentrazione mentale; 2.In presenza di parti indurite (ad es. calli, duroni ecc.); La resistenza elettrica della pelle diminuisce: 3. Se è umida o sudata; 4. Se il contatto avviene in un punto in cui la pelle è tagliata o ferita; 43 EFFETTI DELLA CORRENTE SUL CORPO UMANO CURVA DI SICUREZZA a b c1 44 EFFETTI DELLA CORRENTE SUL CORPO UMANO CURVA DI SICUREZZA Zona 1 :Situazioni in cui le correnti e i tempi di circolazione non producono nessun danno alle persone; Zona 2 :Situazioni in cui non si verificano danni irreversibili alle persone; 45 EFFETTI DELLA CORRENTE SUL CORPO UMANO CURVA DI SICUREZZA Zona 3:Probabilità di contrazioni muscolari e difficoltà respiratorie; disturbi reversibili nella formazione e conduzione di impulsi nel cuore, fibrillazione atriale e arresto cardiaco provvisorio senza fibrillazione ventricolare Zona 4:probabile fibrillazione ventricolare ed arresto cardiaco, respiratorio, gravi ustioni che possono presentarsi all’aumento dell’intensità di corrente e del tempo. 46 EFFETTI DELLA FREQUENZA 47 Elettrocuzione o Folgorazione Nei confronti di un Impianto Elettrico una persona può avere: Contatto diretto Contatto indiretto Contatto tra la persona e parti dell’impianto elettrico che sono in tensione in condizioni di ordinario funzionamento. Contatto tra la persona e parti conduttrici di impianto elettrico o di un utilizzatore elettrico che non sono ordinariamente in tensione, ma vanno in tensione a causa di un guasto (Es.carcassa di un elettrodomestico per un difetto 48 di isolamento, ecc..) CONTATTO DIRETTO Contatto di una persona con parti normalmente in tensione nell'impianto. Es. un conduttore o un morsetto, scoperto. 49 CONTATTI INDIRETTI Contatto di una persona con parti conduttrici di componenti elettrici che, pur non essendo normalmente in tensione, possono assumere un potenziale diverso da zero in seguito ad un guasto di isolamento. Es. contatto con la carcassa metallica di un elettrodomestico. 50 MASSA • • • • • Parte conduttrice di un componente elettrico che può essere toccata non in tensione in condizioni ordinarie può andare in tensione in condizione di guasto o cedimento dell’isolamento principale 51 CONTATTI INDIRETTI In assenza di impianto di terra tutta la corrente di guasto attraversa il corpo umano. 52 CONTATTI INDIRETTI L'impianto di terra convoglia verso terra la corrente di guasto. 53 CONTATTI INDIRETTI INTERRUTTORE DIFFERENZIALE • Interruttore differenziale In= 30 mA ConTARP Veneto INTERRUTTORE DIFFERENZIALE 55 Manutenzione del salvavita L’interruttore salvavita è presente nei quadri elettrici degli appartamenti e si riconosce per la presenza di un tasto contrassegnato con la lettera T Per mantenerlo in efficienza il tasto che apre il circuito va premuto regolarmente una volta al mese. Leva per il riarmo Blocco differenziale Tasto per lo sgancio Interruttore generale magnetotermico 56 Metodi di protezione sono : -Interruzione automatica del circuito; L’impianto elettrico è protetto da un interruttore Differenziale Coordinato con l’impianto di terra. Nel momento in cui si verifica un guasto l’impianto viene automaticamente disalimentato. L’interruttore differenziale è scelto dal progettista in maniera che non si verifichino condizioni che vadano oltre la zona 2 della curva di sicurezza. 57 Il significato di messa a terra, esprime il concetto che tutte le masse metalliche di un edificio, esterne o interne, devono essere portate allo stesso potenziale V0 del terreno circostante, attraverso una adeguata rete di dispersori e conduttori di collegamento di questi ultimi. 58 IMPIANTO DI TERRA DI UN EDIFICIO 59 CONTATTI INDIRETTI IMPIANTO DI TERRA 60 CONTATTI DIRETTI PROTEZIONE ADDIZIONALE La norma CEI 64-8 considera l’interruttore differenziale una misura di protezione addizionale che può integrare i metodi di protezione parziale o totale ma non sostituirli. 61 PROTEZIONE DAI CONTATTI DIRETTI TECNICHE DI PROTEZIONE PASSIVA Non interrompono il circuito in caso di contatto diretto ma sono finalizzate ad evitare il contatto. Le parti elettricamente attive sono quindi segregate in modo da renderle inaccessibili. TECNICHE DI PROTEZIONE ATTIVA Interrompono automaticamente il circuito tramite l'intervento di un interruttore automatico differenziale ad alta sensibilità. 62 CONTATTI INDIRETTI PROTEZIONE ATTIVA SISTEMA COORDINATO TRA L'IMPIANTO DI TERRA E GLI INTERRUTTORI AUTOMATICI La protezione si ha attraverso la coordinazione tra l'impianto di terra e l'organo di protezione. Deve essere verificata la relazione RAIA <= 50 (<= 25 per locali ad uso medico ) Se è verificata, la tensione massima a cui una persona è sottoposta per un tempo indefinito è pari a 50 V; valori più alti della tensione persistono per un tempo minore. 63 PROTEZIONI DA SOVRACORRENTI E CORTOCIRCUITI Dispositivi che interrompono automaticamente l’alimentazione quando si produce un sovraccarico: – Interruttori automatici con sganciatori di sovracorrenti – Interruttori combinati con fusibili – Fusibili PROTEZIONI DA SOVRACORRENTI E CORTOCIRCUITI Limite di accettabilità sovracorrenti L'interruttore deve avere corrente nominale di intervento compresa tra la corrente di funzionamento del conduttore elettrico e la corrente max che può sopportare lo stesso conduttore. Ib <= In <= Iz Ib = corrente di impiego del circuito In = corrente nominale del dispositivo di protezione Iz = corrente massima di progetto 65 CONTATTI INDIRETTI PROTEZIONE PASSIVA •Componenti di II classe: si usano involucri con doppio isolamento. Es. cavi elettrici con isolamento doppio o rinforzato, quadri prefabbricati con isolamento completo •Locali isolanti ed equipotenziali non connessi a terra : locali particolari sotto il controllo di personale addestrato •Separazione elettrica: si separano la sorgente di alimentazione e l'impianto utilizzatore. Utilizzata in locali ad uso medico. 66 senza interruzione automatica del circuito Utilizzatori a doppio isolamento, detti pure componenti in classe II. Questo tipo di protezione è una protezione di tipo passivo e consiste nel dotare gli apparecchi elettrici di un isolamento supplementare rispetto a quello normale. Tali componenti non devono essere connessi a terra. Il contrassegno è: 67 CONTATTI INDIRETTI PROTEZIONE PASSIVA Non interrompono il circuito in caso di guasto • Apparecchi di classe II Si usano involucri con doppio isolamento -Doppio isolamento oppure isolam rinforzato - Vietato il collegamento al conduttore di protezione • Separazione elettrica Si separano la sorgente di alimentazione e l’impianto utilizzatore -Nei locali ad uso medico 68 CONTATTI DIRETTI Esempi di protezione passiva totale Isolamento parti attive Involucri: Proteggono l'uomo dai contatti diretti e le parti elettriche dagli agenti esterni. 69 Protezione combinata contro i contatti diretti e indiretti • Circuiti a bassissima tensione SELV (a bassissima tensione di sicurezza) FELV (a bassissima tensione funzionale) PELV ( a bassissima tensione di protezione) 70 CONTATTI DIRETTI Esempio di protezione passiva CEI 70-1 “Gradi di protezione degli involucri” Classifica gli involucri con un codice IP IP X X lettera Usata se la protezione contro il contatto diretto > alla protezione contro l'accesso di corpi solidi (A-D) Protezione contro la penetrazione dei liquidi (0-8) Protezione al contatto con parti pericolose, protezione contro l'accesso di corpi solidi (0-6) Apparecchio installato all'aperto: IP54 = protetto contro la polvere, contro gli spruzzi d'acqua, dai contatti diretti ConTARP Veneto 72 73 NORME DI COMPORTAMENTO PER UNA CORRETTA GESTIONE E FRUIZIONE DEGLI IMPIANTI E UTILIZZATORI ELETTRICI •Certificazioni; Acquistare Apparecchi forniti di •Omologazioni, •Garanzie •Istruzioni per l’uso Utilizzare Apparecchi secondo le istruzioni per l’uso 74 Non Manomettere •Impianti elettrici •apparecchi Qualsiasi intervento deve essere affidato a ditte specializzate, Come previsto dalla legge 46/90. Per ogni intervento su impianti elettrici la ditta deve rilasciare la Dichiarazione di conformità a 75 lavori ultimati. NORME DI COMPORTAMENTO • NON INTERVENIRE mai in caso di guasto, improvvisandosi elettricisti e, in particolare non intervenire su quadri o armadi elettrici (qualsiasi lavoro deve essere affidato a ditta specializzata: Legge 37/08) • NON COPRIRE o nascondere con armadi o altre suppellettili i comandi e i quadri elettrici 76 Non Usare 77 78 79 Fare effettuare a personale qualificato Collegare Il controllo di apparecchi in cui siano entrati liquidi o che abbiano subito urti meccanici fuori dalla norma L’apparecchio ad una presa di corrente idonea, in relazione alle dimensioni degli alveoli delle prese Presa da 10A (alveoli piccoli) Presa da 16A (alveolo grandi) 80 Non sovraccaricare Le prese di corrente con troppi utilizzatori elettrici, spine multiple o utilizzando adattatori Verificare Sempre che l’intensità di corrente assorbita complessivamente dagli utilizzatori da collegare non superi i limiti della presa stessa 81 Far sostituire da ditte specializzate Cavi; Prese deteriorate; e spine I cavi di alimentazione degli apparecchi elettrici siano adeguatamente protetti contro: Accertarsi che •Azioni meccaniche (passaggio di veicoli, oggetti taglienti, ecc..) Azioni termiche; (sorgenti di calore) Azioni chimiche; (sostanze corrosive) 82 Fare riparare eventuali cavi danneggiati con parti conduttrici a vista Non Rimuovere mai Coperchi cassetti di derivazione, canalette di protezione dei cavi elettrici 83 NORME DI COMPORTAMENTO • SEGNALARE subito la presenza di eventuali cavi danneggiati e con parti conduttrici a vista • FAR SOSTITUIRE i cavi, le prese e le spine deteriorate rivolgendosi solo a installatori qualificati 84 NORME DI COMPORTAMENTO • ACCERTARSI che i cavi di alimentazione degli apparecchi elettrici siano adeguatamente protetti contro le azioni meccaniche (passaggio di veicoli, oggetti taglienti, ecc.), le azioni termiche (sorgenti di calore) o le azioni chimiche (sostanze corrosive) 85 NORME DI COMPORTAMENTO • ACCERTARSI che sia stata tolta l'alimentazione elettrica prima di effettuare qualsiasi semplice operazione sugli impianti (anche la sostituzione di una lampadina) o sugli apparecchi • SEGNALARE prontamente l'odore di gomma bruciata, la sensazione di pizzicorio a contatto con un utensile elettrico o una macchina, il crepitio all'interno di un apparecchio elettrico, per evitare possibili incidenti 86 NORME DI COMPORTAMENTO • COLLEGARE l'apparecchio a una presa di corrente idonea 10A (alveoli della presa più piccoli) o 16A (alveoli della presa più grandi), in relazione alle dimensioni della spina • NON TIRARE il cavo di alimentazione per scollegare dalla presa un apparecchio elettrico, ma staccare la spina 87 NORME DI COMPORTAMENTO • NON SOVRACCARICARE le prese di corrente con troppi utilizzatori elettrici, utilizzando adattatori o spine multiple. Verificare sempre che l'intensità di corrente assorbita complessivamente dagli utilizzatori da collegare non superi i limiti della presa stessa • ASSICURARSI sempre che l'apparecchio sia disalimentato (previo azionamento dell'apposito interruttore), prima di staccare la spina 88 NORME DI COMPORTAMENTO • COLLEGARE l'apparecchio alla presa più vicina evitando il più possibile l'uso di prolunghe • NON IMPEDIRE la corretta ventilazione degli apparecchi • NON USARE acqua per spegnere incendi di origine elettrica. 89 Grazie per la cortese attenzione 90